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Sardegna

Cagliari, minacce a Solinas

CAGLIARI (ITALPRESS) – Un disegno di un uomo impiccato, accompagnato dalla scritta “Solinas” e della classica sigla della A cerchiata degli anarchici, è comparso sul marciapiede di Largo Carlo Felice, nel centro di Cagliari.
“Tutta la mia solidarietà al governatore della Sardegna Christian Solinas per le ignobili minacce”, scrive su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini.
“Con un disegno raffigurante una forca, comparso in pieno centro a Cagliari, ignoti delinquenti hanno voluto indirizzare una chiara minaccia al Presidente della Sardegna, Christian Solinas. A lui e a tutta la sua squadra va la mia solidarietà e vicinanza, sia come Coordinatore della Lega Sardegna, sia a nome del Comitato Parlamentare di cui sono Presidente. Episodi come questo non devono essere nè sottovalutati, nè taciuti, tanto più durante una grave crisi come quella che stiamo vivendo. Mi auguro che tutte le forze politiche, senza distinzione, prendano le distanze da ogni forma di violenza ed esprimano la loro solidarietà al Presidente senza giustificare o minimizzare la portata di questi gesti squallidi” afferma Eugenio Zoffili, deputato Coordinatore Lega Sardegna, Presidente del Comitato Bicamerale di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol e di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.
“Esprimo a nome mio e del Gruppo Lega Salvini Sardegna, massima solidarietà e vicinanza al Presidente Solinas per la vile minaccia ricevuta – dice Dario Giagoni, capogruppo Lega Salvini Sardegna -. Le istituzioni, la democrazia e il rispetto stesso delle posizioni politiche altrui non sarà mai eclissato dai gesti di codardi che mirano a nascondersi dietro l’anonimato di una bomboletta spray. Ferma condanna a ogni azione di questo genere e l’invito all’autore a riflettere sul reale e dannoso significato dell’associazione del medesimo a un simbolo che, ringraziando il cielo, nelle società civili non può vedersi in alcun modo applicato”.
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Bullismo e violenza domestica, Regione Sardegna stanzia fondi per vittime

CAGLIARI (ITALPRESS) – 125mila euro per il sostegno alle vittime di violenze compiute in ambito domestico o scolastico. E’ il progetto, chiamato “Sinergie SOStegno alle Vittime”, realizzato dalla Regione Sardegna e che sarà realizzato dalle Politiche sociali, da Ats, dai Comuni di Cagliari e Sassari e da varie associazioni. 94.200 euro vengono destinati alle iniziative di supporto delle vittime dei maltrattamenti in ambito familiare, mentre i restanti 31.700 vanno ai provvedimenti contro i reati associati al bullismo. Il Protocollo d’intesa tra Regione Autonoma della Sardegna, Provveditorato Regionale dell’amministrazione penitenziaria per la Sardegna, Centro giustizia minorile per la Sardegna, Ufficio Interdistrettuale di esecuzione penale esterna per la Sardegna, ha così premiato l’idea progettuale “Filigrana. Una rete preziosa per tessere il futuro” dove la nozione di rete indica la volontà di costituire una forma di partenariato in un’ottica di relazione e di comunità (allargata alle istituzioni locali e al mondo dell’associazionismo) in cui le necessità delle vittime siano poste in primo piano. Anche durante la situazione di emergenza sanitaria, si è assistito ad un incremento delle denunce per entrambe le tipologie di abuso: da un lato, la necessità di condividere lo spazio domestico ha esacerbato convivenze caratterizzate da conflittualità esistenti; dall’altro l’incremento dell’uso delle piattaforme digitali da parte dei più giovani, fondamentale per l’apprendimento, richiama ad una doverosa attenzione ai casi di bullismo e cyber bullismo. Tra le azioni previste a supporto delle vittime vi sono la progettazione di un piano personalizzato, le attività di supporto ai destinatari da parte di figure specializzate, il supporto logistico e abitativo, nonchè le attività che favoriscano l’emancipazione delle vittime dalle condizioni di disagio e vulnerabilità, anche attraverso il potenziamento delle competenze individuali.
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Energia, allacciati alla rete del metano altri sei comuni della Sardegna

ORISTANO (ITALPRESS) – Prenderanno il via oggi da Uras, e si concluderanno tra una settimana a Marrubiu, le attività di messa in esercizio del primo Bacino della Sardegna interamente raggiunto dalla rete del gas naturale. Si tratta del Bacino 19, nella zona centro-orientale dell’isola, composto complessivamente da sei comuni (ai due già citati si aggiungono Mogoro, Palmas Arborea, Santa Giusta e San Nicolò D’Arcidiano). Per loro Medea (Gruppo Italgas) ha posato i 102 chilometri di condotte “native digitali”, dotati di sensoristica integrata per il controllo da remoto con la predisposizione per la posa della fibra ottica. Le reti saranno inizialmente alimentate attraverso carri cisterna, in attesa di poter procedere alla realizzazione dei già previsti depositi di Gnl (gas naturale liquefatto) che consentiranno una maggiore flessibilità nell’approvvigionamento del metano.
Nei sei Comuni, che contano complessivamente 20.000 abitanti, la società ha già raccolto circa 5.000 manifestazioni d’interesse all’allacciamento alla rete, segno del forte interesse da parte dei residenti di poter beneficiare dei vantaggi del gas naturale. L’avvio delle attività di distribuzione è stato tempestivamente comunicato anche alle Società di Vendita che potranno così attivarsi per la sottoscrizione dei contratti di fornitura.
“In Sardegna stiamo realizzando una nuova generazione di infrastrutture – ha commentato l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo – che estenderemo progressivamente in tutte le aree in concessione al Gruppo, contribuendo a colmare il gap energetico dell’isola”.
“Siamo ormai intorno all’80% dei 1.100 chilometri di rete pianificati e un numero sempre maggiore di sardi potrà presto godere dei benefici del metano che garantisce fino al 30% di risparmi in bolletta. Le 5.000 richieste di allacciamento raccolte nel solo Bacino 19 testimoniano la grande attesa da parte delle comunità che ci auguriamo di poter soddisfare nel più breve tempo e nella maniera più efficace possibile contando anche sulla collaborazione delle istituzioni locali e dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente”, ha aggiunto.
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Preoccupano i ricoveri a Cagliari, tre ospedali fermano le non urgenze

CAGLIARI (ITALPRESS) – Si fermano le attività ambulatoriali non urgenti negli ospedali Brotzu, Businco e Microcitemico. Lo stop era già stato imposto a marzo durante la prima ondata e le tre strutture ospedaliere cagliaritane, da domani e fino almeno al 15 novembre, garantiranno diagnostica ed esami solo in casi considerati urgenti. Intanto preoccupano i numeri in tutta l’isola. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 324 nuovi casi e una vittima, mentre sono invece 339 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+3 rispetto al dato di ieri). Resta invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva (43). Intanto anche nell’isola è polemica sulle ipotesi di lockdown per gli anziani. “Rigettiamo con forza l’idea di isolare gli anziani per contenere il diffondersi della pandemia, è un atto che non esito a definire come una barbarie”, ha dichiarato la presidente di Anap Sardegna, Paola Montis.
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Coronavirus, in Sardegna registrati 325 nuovi contagi e 13 decessi

CAGLIARI (ITALPRESS) – Sono 9.431 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 325 nuovi casi, 220 rilevati attraverso attività di screening e 105 da sospetto diagnostico. Si registrano 13 vittime (sono 227 in tutto). In totale sono stati eseguiti 267.615 tamponi con un incremento di 3.323 test. Sono invece 349 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (26 in più rispetto al dato di ieri), mentre è di 39 (-1) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 5.667. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 3.099 (+68) pazienti guariti, più altri 50 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 9.431 casi positivi complessivamente accertati, 1.885 (+89) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 1.509 (+43) nel Sud Sardegna, 846 (+70) a Oristano, 1.211 (+3) a Nuoro, 3.980 (+120) a Sassari.
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Regione aumenta i fondi per l’Università della Terza Età

La Giunta regionale della Sardegna riconosce alle Università della Terza Età un ruolo fondamentale di particolare rilevanza per la più ampia diffusione della cultura e della tradizione. Lo sviluppo della personalità e del sapere dei cittadini sardi adulti e anziani, il loro pieno inserimento nella vita sociale e culturale delle comunità in cui risiedono, ne favorisce l’integrazione e la socializzazione. Lo ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas, annunciando lo stanziamento di 500 mila euro per l’anno accademico 2020-2021, con un incremento di 200 mila euro rispetto allo scorso anno, per le Università della Terza Età della Sardegna. “Soprattutto tra gli over 65 – ha sottolineato l’Assessore alla Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu, le Università della Terza Età ricoprono un ruolo fondamentale, perchè consentono una maggiore integrazione nel tessuto sociale e culturale del loro territorio. Le esperienze di questi anni documentano che le Università della Terza Età non hanno carattere elitario ma sono aperte a tutti e rappresentano un bacino di utenza vasto composito”.

“Dai dati si riscontra inoltre un crescente numero di iscritti e di interesse, che dimostra, prosegue Biancareddu, come questi Istituti rappresentino un freno al fenomeno dell’isolamento geografico, emigrazione, spopolamento e mancanza di occasioni di sviluppo culturale e costituiscono invece un fondamentale strumento di sviluppo per gli adulti e gli anziani, nella prospettiva di una vita piena e gratificante, dove la cultura assume un ruolo fondante di qualità”. In Sardegna sono 37 le Università della Terza Età legalmente riconosciute. I fondi saranno ripartiti tra quelle che hanno svolto corsi in misura non inferiore al 60% dell’attività complessiva e che si impegnino a dedicare una parte di tale attività alla realtà culturale, storica, sociale ed economica della Sardegna per l’anno accademico 2020-2021.

Il numero degli iscritti di ogni Università della Terza Età, ai fini dell’applicazione dei criteri di riparto dei fondi stanziati, viene determinato dai soli adulti con una età superiore o uguale a 65 anni, considerato che tale limite di età è coerente con il criterio di calcolo dell’indice di anzianità e che le sedi staccate da considerare ai fini del riparto siano quelle con almeno 15 iscritti di età superiore o uguale a 65 anni. Considerate poi le recenti ed oggettive difficoltà incontrate dalle Università della Terza Età nello svolgimento delle attività accademiche in presenza dovute all’emergenza COVID-19, la Giunta estende l’ammissibilità della spesa a quella che emergerà per garantire il funzionamento attraverso attività a distanza, mediante strumenti di videoconferenza e servizi di assistenza all’avvio di tale modalità, compresi i canoni di connettività per videoconferenza, le spese relative agli strumenti di videoconferenza sino alla concorrenza di 500 euro per ciascuna Università, le spese di assistenza tecnica sino a 500 euro per Università, che hanno sino a 200 iscritti di età superiore o uguale ai 65 anni e sino a 700 euro per le altre.
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Aumentano gli incidenti stradali in Sardegna, più feriti ma meno vittime

CAGLIARI (ITALPRESS) – Sono 3.633 gli incidenti stradali verificatisi in Sardegna nel 2019 e che hanno causato la morte di 71 persone e il ferimento di altre 5.374. Rispetto al 2018, aumentano gli incidenti (+5,0%) e i feriti (+6,5%) in netta contrapposizione alla tendenza nazionale che presenta diminuzioni seppur modeste, mentre si riduce il numero dei morti (- 32,4%) così come nel resto del Paese. E’ quanto riporta il focus sugli incidenti stradali in Sardegna nell’anno 2019 elaborato dall’Istat. Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte del 50,0%, più della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2019 si registrano variazioni, rispettivamente di -33,0% e -22,9%. Nello stesso lasso di tempo (2010-2019) l’indice di mortalità sul territorio regionale è diminuito da 2,5 a 2,0 deceduti ogni 100 incidenti, quello medio nazionale da 1,9 a 1,8. Nel 2019, l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani), periti in incidente stradale, in Sardegna è inferiore alla media nazionale (36,6% contro 45,2%). La Strada Statale 131 rimane tra le più pericolose della Sardegna con 6 decessi e 351 feriti e l’indice di mortalità pari a 2,5 in calo rispetto al 2017 (5,5). La SS125 con 6 morti vede passare l’indice di mortalità da 4,7 nel 2018 a 5,7 nel 2019. Spicca la SS129 con l’indice di mortalità pari a 9,8 e 4 decessi. L’indice di mortalità cresce nei comuni di Siniscola, Tertenia, Bolotana e Burcei, diminuisce a Olbia, Quartu S. Elena e Sanluri. Rimarchevole l’azzeramento dell’indice di mortalità nei comuni di Arzachena, Assemini, Villaputzu, Villaspeciosa, Sant’Andrea Frius e Fordongianus. Nel 2019 il maggior numero di incidenti (2.173, il 59,8% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 23 morti (32,4% del totale) e 2.985 feriti (55,5%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano del 2,0% in ambito urbano e del 9,8% sulle strade extraurbane. Nel 2019 il costo dell’incidentalità con danni alle persone è stimato in quasi 17 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale (279,5 euro pro capite) e in più di 373 milioni di euro (228,5 euro pro capite) per la Sardegna; la regione incide per il 2,2% sul totale nazionale. Oltre il 78% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le quattro e le cinque del mattino (10,3 morti ogni 100 incidenti) con un valore di molto superiore alla media giornaliera (2,0). Nelle notti di venerdì e sabato si concentrano il 42,1% degli incidenti notturni, il 36,4% delle vittime e il 45,8% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 2,5 decessi ogni 100 incidenti.
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In Sardegna 362 nuovi casi di Covid, ricoveri in leggera flessione

CAGLIARI (ITALPRESS) – Sono 8.526 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 362 nuovi casi, 280 rilevati attraverso attività di screening e 82 da sospetto diagnostico. Si registrano sei vittime (205 in tutto) tre residenti nel nord Sardegna, e tre rispettivamente nelle province di Oristano, Sud Sardegna e Città Metropolitana di Cagliari. In totale sono stati eseguiti 257.266 tamponi con un incremento di 3.821 test. Sono invece 298 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (otto in meno rispetto al dato di ieri), mentre è di 37 (+1) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 5.013. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 2.937 (+54) pazienti guariti, più altri 36 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 8.526 casi positivi complessivamente accertati, 1.676 (+133) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 1.331 (+52) nel Sud Sardegna, 699 (+33) a Oristano, 1.147 (+14) a Nuoro, 3.673 (+130) a Sassari.
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