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Sardegna

Covid, Briatore ricoverato, salgono i contagiati al Billionaire

MILANO (ITALPRESS) – Flavio Briatore è ricoverato al San Raffaele di Milano per Covid-19. Le sue condizioni sarebbero serie, ma non è in terapia intensiva. “Flavio Briatore domenica sera, accusando leggera febbre e sintomi di spossatezza, si è recato all’Ospedale San Raffaele di Milano per un controllo – spiega lo staff in una nota -. L’imprenditore è stato ricoverato, è stato sottoposto a un check up generale e resta sotto controllo medico. Precisiamo che le condizioni di Flavio Briatore sono assolutamente stabili e buone e che lo stesso tiene a ringraziare per le tante manifestazioni di affetto e interesse alla sua salute ricevute in queste ore”.

Dopo i primi undici tamponi risultati positivi dopo le analisi del Policlinico di Cagliari pochi giorni fa, i risultati dei test effettuati sulla catena dei contatti hanno evidenziato 52 nuovi contagi legati al Billionaire di Flavio Briatore. Salgono dunque a 63 i contagi nel noto locale della Costa Smeralda, un vero e proprio focolaio su cui si stanno concentrando molte delle energie dell’Unità anti crisi del Nord Sardegna. Briatore era stato inoltre protagonista di una polemica con il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda, reo secondo l’imprenditore di aver preso di mira la movida prendendosela soprattutto con la sua attività.

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Turismo, un registro dei grandi eventi per promuovere l’identità sarda

CAGLIARI (ITALPRESS) – Un registro dei grandi eventi “identitari” per la promozione turistica di un territorio particolare come quello della Sardegna. A istituirlo la giunta regionale guidata da Christian Solinas. “La Sardegna possiede un immenso patrimonio materiale e immateriale identitario, risorsa indispensabile per la valorizzazione e la promozione dell’immagine dell’Isola nello scenario nazionale e internazionale – ha detto il governatore – I ‘grandi eventi identitarì, religiosi e laici, possono diventare uno straordinario volano economico per i territori e un rilancio per l’immagine unitaria della Sardegna”. Al registro sono state già iscritte le prime dieci manifestazioni, individuate per antica tradizione, diffusione territoriale, reputazione internazionale e presenze turistiche: Festa di Sant’Efisio a Cagliari; Festa di San Francesco a Lula; Festa del Redentore a Nuoro; Festa di Sant’Antioco Martire, patrono di Sardegna; Cavalcata Sarda e Candelieri a Sassari; Festa di San Simplicio ad Olbia; Festa di San Costantino-Ardia a Sedilo; Sartiglia ad Oristano; San Salvatore di Sinis, Corsa degli scalzi a Cabras. “Sono le grandi feste del popolo sardo che affascinano il mondo”, ha sottolineato il presidente Solinas. “Il registro – ha spiegato l’assessore al Turismo Gianni Chessa – ha l’obiettivo di incrementare l’offerta turistica sarda, destagionalizzare e diversificare i flussi turistici e diventare un fattore di crescita dell’economia, con particolare riferimento ai comparti non solo del turismo, ma anche dell’artigianato e del commercio. In materia di promozione delle grandi manifestazioni turistiche dobbiamo operare con una pianificazione strategica che consenta di promuovere la Sardegna in modo coordinato e unitario, creando la filiera del turismo dei ‘Grandi eventi identitarì, prodotto indispensabile per intercettare ulteriori target turistici”.
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Solinas “Sardegna non è isola di untori”, focolaio al Billionaire

CAGLIARI (ITALPRESS) – Dopo la “liberazione” degli ospiti del resort nell’isola di Santo Stefano, in Sardegna sei persone sono risultate positive al Billionaire, il locale di Flavio Briatore in Costa Smeralda, chiuso dal 17 agosto. Una cinquantina di persone dello staff, tutte asintomatiche, si sono messe in autoisolamento e si aspetta il risultato di ulteriori tamponi.
Intanto il governatore della Sardegna Christian Solinas prende le distanze da una situazione che, dice, “è dovuta alla circolazione senza controlli che purtroppo è stata adottata dal Governo”. “La Sardegna non ha mai avuto una circolazione virale autoctona, tutti i casi registrati sono d’importazione o di ritorno – afferma Solinas – I sardi hanno fatto grandi sacrifici per preservare l’immunità virale dell’isola”. Solinas ha ribadito così la volontà di riproporre il cosiddetto passaporto sanitario: “Allora ci fu una strumentalizzazione violenta di questa proposta che delineava un modello sul solco internazionale di esperienze come quelle della Corea del Sud e dell’Indonesia che avevano già avuto un secondo lockdown – spiega – Chiedevamo che i passeggeri presentassero un certificato insieme alla carta d’imbarco, significava evitare una recrudescenza. Era una proposta di buon senso che ripetiamo ancora oggi”. Il governatore infine respinge qualsiasi ipotesi di lockdown. “E’ una boutade priva di qualsiasi fondamento – afferma Solinas – La Sardegna ha avuto la più bassa circolazione virale d’Italia e nonostante i contagi d’importazione continua a non essere tra le prime 8 regioni con Rt superiore a 1. Sarebbe un attacco frontale al sistema economico-produttivo e alla reputazione turistica. Non accetteremo in nessuna sede un’impostazione di questo tipo”.
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26 positivi alla Maddalena, turisti bloccati lasciano resort

SASSARI (ITALPRESS) – Dopo l’esito dei 475 tamponi effettuati nel villaggio vacanze dell’isola di Santo Stefano (La Maddalena), che hanno evidenziato 26 casi di positività (un solo turista), l’Unità di crisi ha dato l’ok allo spostamento per i negativi al test, con le prime persone che si sono imbarcate già questa mattina per Palau. A tutti quelli che si trovavano all’interno del resort è stato applicato il tracciamento degli spostamenti e l’analisi dei contatti avvenuti. Una volta accertato il mancato contatto con persone positive e l’estraneità al Covid-19, le persone negative hanno ricevuto l’ok per abbandonare la struttura.
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Opere pubbliche, Sardegna avvia piano di controllo sui finanziamenti

CAGLIARI (ITALPRESS) – Monitoraggio dei finanziamenti per verificare lo stato di avanzamento dei cantieri. Il piano di controllo avviato dalla Regione riguarda i finanziamenti erogati dal 2015 fino a oggi a vantaggio dei Comuni e degli altri enti locali chiamati ad avviare i lavori sulle opere immediatamente cantierabili, su quelle emergenziali e sulle incompiute che ancora interessano il territorio regionale. “L’ammodernamento del sistema infrastrutturale richiede una sorveglianza attenta sulla spesa – spiega il Presidente della Regione Christian Solinas -Occorre evitare di erogare finanziamenti senza riscontro sull’effettiva realizzazione delle opere. Le verifiche e il controllo sugli stati di attuazione rappresentano una risposta concreta in questa direzione”. Solo nella legislatura in corso i finanziamenti hanno interessato oltre 200 opere immediatamente cantierabili, tra cui numerose incompiute. “Abbiamo avviato un monitoraggio certosino dal 2015 in poi. Non possiamo più permetterci di erogare finanziamenti a pioggia e consentire l’avvio di opere che non vedranno mai la luce, destinate a rimanere eterne incompiute o a finire in stato di degrado e abbandono”, dice l’assessore dei Lavori Pubblici Roberto Frongia. “Allo stesso modo, non è equo che gli enti beneficiari che per anni non sono stati in grado di realizzare le opere mantengano linee di finanziamento diversamente utilizzabili – continua Frongia – Chiamiamo ‘Infrastrutture per il territoriò quella serie di interventi grazie ai quali la popolazione potrà avere maggiori servizi ma perchè le Comunità possano davvero trarre beneficio dalle copiose risorse messe a correre negli ultimi anni e dal lavoro di questo Esecutivo, con le diverse rimodulazioni approvate dalla Giunta regionale, serve che le opere vengano realizzate fino all’ultimo tassello e autorizzate secondo tutti i passaggi previsti dalla legge, pena la revoca del finanziamento”.
Fanno parte delle opere in fase di realizzazione, fin qui finanziate dalla Giunta Solinas, numerose opere viarie, infrastrutture scolastiche e asili nido, aree e spazi ricreativi, edifici comunali e molte altre infrastrutture per le quali era necessario un intervento economico della Regione, comprese quelle relative al dissesto idrogeologico (lavori di manutenzione negli alvei dei fiumi, ricostruzione opere danneggiate da agenti atmosferici avversi). Fino a oggi, grazie alla rimodulazione delle risorse, sono state finanziate oltre 200 opere.
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Sardegna, turisti in quarantena sull’isola di Santo Stefano

CAGLIARI (ITALPRESS) – 450 tra addetti e ospiti di un villaggio turistico sull’isola di Santo Stefano, in Sardegna, sono bloccati in quarantena all’interno del perimetro del residence. Tutti sono in attesa dell’esito del tampone effettuato ieri mattina e per il momento non possono spostarsi. Due turisti hanno tentato la fuga dall’arcipelago della Maddalena, ma sono stati prontamente bloccati dalle forze dell’ordine dopo aver già chiamato il taxi che da Palau li avrebbe portati all’aeroporto di Olbia. Per tutti sarà obbligatorio il test. L’allarme è scattato dopo che un dipendente era risultato positivo al doppio tampone per il coronavirus.
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Migranti fuggiti in Sardegna, la sindaca di Monastir scrive a Lamorgese

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Da cittadina e da sindaco ho sempre dato grande importanza all’accoglienza e all’integrazione, ma ritengo che questi episodi non siano accettabili e che il mio territorio abbia diritto alla serenità che sempre lo ha caratterizzato”. Lo scrive la sindaca di Monastir, Luisa Murru, in una lettera indirizzata al presidente della Regione Christian Solinas, al prefetto di Cagliari Paola Dessì e alla ministra Luciana Lamorgese. La prima cittadina del Comune sardo chiede quindi l’attenzione delle più alte cariche locali e nazionali dopo gli ultimi episodi di fuga da parte di migranti ospiti nel centro d’accoglienza di Monastir. “Oltre a un ulteriore potenziamento del controllo nel Centro e sul territorio – prosegue Murru – ritengo sia indispensabile una duratura e drastica riduzione del numero degli ospiti, in modo che sia più agevole il controllo e che vengano migliorate le condizioni sanitarie e di sicurezza”. Sul proprio profilo Facebook la sindaca spiega la decisione di mobilitarsi con una lettera ufficiale: “Ancor più di prima credo che la situazione del Centro Migranti vada affrontata in maniera chiara ed efficace da chi ha il potere di decidere e organizzare. La Prefettura ha cercato di mantenere gli impegni presi, ma non basta. E’ ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità e prenda provvedimenti, perchè il problema dello sbarco dei migranti in Sardegna non può ricadere su un Comune e il territorio limitrofo”.
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Unità crisi Lazio, 6 positivi al Covid di rientro da Porto Rotondo

ROMA (ITALPRESS) – “La Asl Roma 1 ha comunicato la positività di sei ragazzi di rientro da Porto Rotondo. Si tratta di due gruppi distinti che hanno in comune una festa a Porto Rotondo nella giornata dell’8 agosto. Sempre la Asl Roma 1 comunica che in merito al focolaio della casa di cura delle Ancelle del Buon Pastore si registrano otto operatori positivi”. Lo comunica l’Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio.
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