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Sardegna

Truzzu “Ripartire da sanità territoriale”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Credo si debba assolutamente ripartire dalla sanità territoriale che nell’ultimo decennio è stata trascurata, con un rafforzamento dei presidi territoriali”. Così il candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra, Paolo Truzzu, a margine della presentazione ufficiale in tribunale della propria candidatura. Truzzu è stato il primo e l’unico dei candidati a presentarsi personalmente alla consegna, prima di incontrare il resto della sua coalizione. “Starò soprattutto in mezzo alla gente – ha assicurato ai vertici delle 9 liste che lo sostengono – Sono stati individuati alcuni temi forti che saranno sottoposti al giudizio degli elettori. Anche partendo dalle buone cose della legislatura appena terminata”. Truzzu scaccia quindi le voci di malumori all’interno della coalizione dopo la bagarre con Solinas: “C’è un clima di forte collaborazione, ritrovato dopo alcuni giorni di libera discussione. Non saranno alcune fantasiose ricostruzioni a incrinare i nostri rapporti”.

Foto: Agenzia Fotogramma

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L’ultimo saluto a Riva “Corri braccia al cielo Gigi”

CAGLIARI (ITALPRESS) – Un abbraccio collettivo, per salutare un campione che mai potrà essere dimenticato. Per i funerali di Gigi Riva 30.000 persone si sono presentate fuori dalla basilica di Nostra Signora di Bonaria, dove sono stati allestiti due maxischermi per seguire la messa tenuta dall’arcivescovo di Cagliari, monsignor Giuseppe Baturi. Un tributo che ha visto la partecipazione di migliaia di persone arrivate anche da fuori Sardegna, col desiderio di rendere omaggio a chi ha lasciato un segno indelebile non solo nel mondo del calcio. Dentro, fra i 650 presenti in chiesa, la famiglia, i figli Nicola e Mauro con la madre Gianna, i nipoti e gli amici più cari, in primis alcuni compagni del Cagliari che vinse lo storico scudetto del 1970 come Mario Brugnera, Ricciotti Greatti, Adriano Reginato e Beppe Tomasini. “Grazie a tutti e a tutte le persone che sono venute nella camera ardente, in coda al freddo fino a tarda sera: ci hanno sempre detto che era un grande uomo, mi veniva da fare le condoglianze io a loro”, il toccante ringraziamento del figlio Nicola al termine della cerimonia, con un sentito applauso ripetuto due volte da parte dei presenti e del pubblico all’esterno. “E’ andato via non solo mio padre, ma un parente di tutti. Se n’è andato da hombre vertical, decidendo fino all’ultimo cosa fare. Spero con tutto il cuore che ora possa riabbracciare sua mamma, la persona che ha amato di più nella sua vita”. Grande commozione anche nelle parole di monsignor Baturi: “Corri di nuovo, caro Gigi, e tendi ancora quelle tue lunghe braccia al cielo, come dopo la rovesciata al Vicenza e il sinistro di Città del Messico. Corri e guarda in alto: noi oggi preghiamo perchè il Signore ti venga incontro, Dio sia la tua dimora per sempre insieme ai tuoi amati genitori, alla tua amata sorella Fausta e ai tuoi cari”. Il feretro arriva a Bonaria alle 15.06, fa il suo ingresso in chiesa dopo dieci minuti di celebrazioni. Ed esce alle 17.09, in uno dei momenti più commoventi della cerimonia, portato dai campioni del mondo Marco Amelia, Gigi Buffon, Fabio Cannavaro, Simone Perrotta, Angelo Peruzzi e Franco Selvaggi, assieme a Tomasini e Gianfranco Zola.
Con loro presenti il Cagliari Calcio di oggi al completo, dal presidente Tommaso Giulini a Claudio Ranieri passando per prima squadra, giovanili e dipendenti, autorità sportive (Andrea Abodi, Giovanni Malagò, Gabriele Gravina, Giancarlo Abete, Franco Carraro, Matteo Marani fra i tanti) e politiche (il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, per citarne alcuni), fino a Luciano Spalletti, senza contare le corone di fiori che andavano dal presidente della FIFA all’Italia del 2006. All’uscita lo accompagnano le sirene delle navi, poi risuona la canzone “Quando Gigi Riva tornerà” di Piero Marras, seguito dai cori dei tifosi e da un applauso ricco di gratitudine e sentimenti. A seguire, in forma strettamente privata, la sepoltura nell’adiacente cimitero Monumentale, come non accadeva dal 1968: per ora è provvisoria, c’è la volontà di dedicare un’area speciale al Mito. Per una delle infinite celebrazioni che serviranno a tenere vivo il ricordo di un simbolo eterno.
– Foto col/Italpress –
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Trapianti, la Sardegna tra le regioni italiane più virtuose

CAGLIARI (ITALPRESS) – I dati relativi all’attività di donazione e trapianto in Sardegna nell’anno 2023 sono stati presentati nella sede dell’assessorato della Sanità a Cagliari, nel corso di una conferenza stampa dal dottor Lorenzo D’Antonio, Coordinatore del centro regionale trapianti, presente l’assessore Carlo Doria. D’Antonio ha messo in evidenza l’importante incremento dell’attività di segnalazione di potenziali donatori, pari a circa il +44% rispetto al 2022 (115 segnalati nel 2023, contro gli 80 nell’anno precedente), ossia 72.4 potenziali donatori segnalati per milione di popolazione. Tale dato, ha specificato D’Antonio, se messo in relazione a quello nazionale del 50.5, colloca la Regione Sardegna tra le prime regioni in Italia per tasso di segnalazione, dopo la Toscana ed insieme al Veneto, Emilia Romagna e il Piemonte, realtà considerate tra le più virtuose nel settore.
“Un risultato – ha precisato il Coordinatore regionale trapianti Lorenzo D’Antonio – che è stato possibile grazie all’attività sinergica che viene svolta da tutto il Sistema Sanitario Regionale, a partire per esempio dai Pronto Soccorso, dalle terapie intensive, passando per le Neurochirurgie e Neurologie e da tutti quei reparti che trattano le patologie tempo-dipendenti . Il percorso di donazione e trapianto – ha spiegato D’Antonio – coinvolge moltissime discipline e, oltretutto, è un settore che non è programmabile nella sua attività e tale caratteristica impone ulteriori criticità che, grazie all’impegno di tutta la rete, riusciamo a superare”. Un sensibile aumento – ha aggiunto – si registra nel numero dei donatori utilizzati (ovvero donatori di cui è stato trapiantato almeno un organo) con un + 17.3% rispetto al 2022 (pari al 38.4 per milione di popolazione, rispetto al 28.1 del dato nazionale). Nel 2023 il numero dei trapianti sono aumentati rispetto al 2022 (79 rispetto ai 76 trapianti del 2022).
In particolare, risultano 35 trapianti di fegato (contro i 33), 2 trapianti combinati fegato-rene (nessuno nel 2022), 30 trapianti di rene singolo (contro i 34), 7 trapianti di cuore (erano stati 7 anche nell’anno precedente), 5 trapianti polmone eseguiti a Torino in base a convenzione con organi di donatori sardi (erano 2 trapianti nel 2022). Inoltre nel corso del 2023 sono stati effettuati 40 prelievi di cornee.
Riguardo ai tempi medi di attesa dei pazienti trapiantati ed a quelli relativi ai tempi medi di attesa in lista, questi risultano migliori rispetto ai dati medi nazionali. In Sardegna, infatti, il tempo medio di attesa in lista dei pazienti trapiantati è di 0.68 anni per trapianto di fegato (contro lo 0.83 a livello nazionale), 0.48 anni per trapianto di cuore (contro lo 0.83 anni a livello nazionale), e lo 0.56 anni per trapianto di rene (a fronte di 1.75 anni a livello nazionale).
Nell’ambito della divulgazione della cultura della donazione, nel 2023 – ha spiegato D’Antonio, sono state intraprese diverse iniziative da parte del Centro Regionale Trapianti per sensibilizzare i cittadini e in modo particolare sono stati realizzati incontri con gli studenti delle scuole superiori, nonchè appuntamenti formativi con i dirigenti degli uffici dell’anagrafe dei Comuni della Sardegna, nell’ambito del progetto “Una scelta in Comune?. A tal proposito, risultano circa 316.000 i sardi che, presso i Comuni di residenza, si sono espressi riguardo la donazione: il 76.9% si è detto disponibile (lo stesso dato a livello nazionale è del 70%), mentre la percentuale di coloro che hanno comunicato di non voler donare i propri organi è pari al 23.1% ( a fronte di quello nazionale che è pari al 30%).
Riguardo le dichiarazioni di volontà rilasciate in Sardegna, la provincia di Nuoro ha l’84.1% di quelle favorevoli, quella di Oristano il 78.1%, quella di Sassari il 77.4%, mentre quella di Cagliari il 75.4%. Da sottolineare che tra i comuni medio-grandi, le città di Nuoro e Alghero occupano rispettivamente il 2° e 3° posto a livello nazionale per dichiarazioni in Comune favorevoli alla donazione; mentre tra i comuni medio-piccoli, il Comune di Oliena occupa il 7° posto a livello nazionale. Infine, le opposizioni in Sardegna sono state, nel 2023, il 31.3% (contro il 29.6% del 2022 ed il 29.5% del dato nazionale 2023).
Infine, per quanto riguarda le opposizioni, D’Antonio, ha sottolineato che si tratta di una problematica di tipo culturale che dovrà essere affrontata soprattutto con la revisione dell’attuale normativa, ossia la Legge 91/99.
Una legge – ha precisato il Coordinatore regionale dei trapianti – non più adeguata alla luce dei numeri dell’attività, che non sono più rapportabili al progresso scientifico che si è registrato recentemente nel settore. “Lavoriamo in una materia e in un ambito tecnologicamente avanzatissima, ma – conclude D’Antonio – con una norma vecchia di più di 25 anni”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Addio “Rombo di Tuono”, è morto Gigi Riva

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CAGLIARI (ITALPRESS) – Il mondo del calcio è in lutto: intorno alle 19.30 di oggi è morto a 79 anni Gigi Riva, dopo due giorni di ricovero nel reparto di Cardiologia dell’ospedale San Michele di Cagliari. La leggenda del Cagliari e della Nazionale aveva accusato un malore durante il weekend, mentre si trovava nella sua casa nel capoluogo sardo. Nel pomeriggio di oggi la direzione dell’Arnas Brotzu aveva diramato una nota, dove oltre a confermare il ricovero nel proprio ospedale segnalava come fosse sereno e con delle condizioni generali stabili. Riva, in questi due giorni, è rimasto sotto la sorveglianza del personale sanitario dell’ospedale, con la presenza di diversi componenti della sua famiglia con i quali aveva parlato tranquillamente prima del peggioramento delle sue condizioni. Nei prossimi giorni era prevista la possibilità che si potesse sottoporre a un intervento chirurgico al cuore. Dal momento della diffusione della notizia del suo ricovero, al fianco del campione di Leggiuno (che lo scorso 7 novembre aveva compiuto 79 anni) c’erano stati un’infinità di messaggi di vicinanza da parte di persone comuni e non solo. “Siamo con te, forza Gigi”, il post che gli aveva dedicato sui suoi profili ufficiali il Cagliari Calcio (del quale Riva, oltre che essere stato un’icona e trascinatore nello storico scudetto del 69-70, era presidente onorario dal 18 dicembre 2019). Come i rossoblù, si erano poi espressi anche altri club come l’Olbia e il Pescara. Durante la sua gloriosa carriera, Riva ha realizzato 208 gol con la maglia del Cagliari, dove ha giocato dal 1963 al 1976. In aggiunta, con la maglia della Nazionale ha vinto gli Europei del 1968 (segnando nella ripetizione della finale contro la Jugoslavia), raggiunto la finale dei Mondiali del 1970 in Messico ed è ancora oggi il miglior marcatore con 35 gol in 42 presenze. In azzurro è stato anche team manager fino al 2013, vincendo i Mondiali del 2006.

“In questo momento sento un dolore profondo. Non riesco a trattenere le lacrime, faccio fatica a esprimere pensieri e parole. Gigi Riva è stato un esempio, un modo di essere, un punto di riferimento. Un uomo vero, unico e inimitabile. Alla famiglia va l’abbraccio infinito di Cagliari e della nostra Isola. Addio Rombo di tuono e grazie di cuore per tutto. Sarà indetto il lutto cittadino per stringerci tutti intorno alla nostra leggenda, ai figli Nicola e Mauro, alle nipoti e a tutta la sua famiglia. Rimarrai immortale” ha detto Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari.

“Era il più grande di tutti”. Inizia così il ricordo del Cagliari Calcio. “Senza confronti o possibili paragoni. Il più forte attaccante italiano della storia. E uno dei più micidiali cannonieri che siano mai esistiti. Si chiamava Gigi Riva, anche conosciuto come Rombo di Tuono. Calciatore formidabile, sportivo integerrimo, portatore di valori e principi cristallini. Leggenda vera, mito senza tempo. Icona della Sardegna, la sua terra adottiva, cui era legato da amore viscerale. Ci ha lasciato oggi all’età di 79 anni. Un giorno triste per noi e per tutto il calcio mondiale. Ognuno di noi ha un ricordo, un aneddoto, una storia da narrare legata a lui: una partita, un gol, un semplice incontro casuale per le strade della Sardegna e nella sua Cagliari, un timido saluto, un autografo o una foto, due chiacchiere veloci, una stretta di mano. Un pezzetto di vita condivisa cui abbiamo destinato un posto d’onore nell’album della nostra memoria e che non verrà più rimosso. La bandiera che sventolava sul pennone più alto è stata ammainata, ma rimarrà per sempre vivo quello che ha rappresentato, a ricordo per le generazioni future. Ha sfidato le realtà più forti del calcio e ha vinto. Nel modo migliore, guadagnandosi ammirazione e rispetto incondizionato da parte di tutti, avversari compresi. Ha portato il Cagliari lassù in alto a toccare le nuvole, dove nessuno era mai riuscito ad arrivare. Ma ancora più di un semplice, straordinario campione di sport, è stato per la Sardegna e per i Sardi un esempio, un simbolo, una icona. L’identificazione tra Gigi e la Sardegna era totale, senza filtri. Aveva il gusto di un amore genuino e assoluto che niente potrà mai cancellare. Neppure la fine di un’esistenza. Da oggi siamo tutti più soli. Con le radici strappate. Come se ne sia andata anche un pezzo di noi stessi. Come se ci fossimo destati da un sogno lungo, intenso, meraviglioso, dal quale non avremmo mai voluto svegliarci. Per sempre Gigi Riva, come te nessuno mai”.

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Regionali, Truzzu “Correggerò gli errori di Solinas”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “La scritta Trux con il pennarello è stata una goliardata dopo la sospensione da Sky dell’ex calciatore Di Canio che si era tatuato Dux. Per sdrammatizzare. E dimostrare che è un dibattito anacronistico. Agitare ogni due per tre il pericolo fascista non fa bene a nessuno, men che meno alla sinistra. E Rachele è il nome che doveva avere mia moglie e l’ha scelto lei”. Così in una intervista a La Repubblica Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari e candidato alla Regionali in Sardegna.
“Non mi definisco anti in nessun caso. Non sono neppure anti comunista. Faccio politica ‘per’, non anti. L’inchiesta dei magistrati su Christian Solinas ni ha aiutato? Sinceramente spero che la politica non si faccia condizionare dalle inchieste della magistratura. Una cosa è la politica, un’altra sono le inchieste. L’appoggio della Lega? Ho sempre avuto ottimi rapporti con la Lega sia a livello territoriale che nazionale. Sono certo che ci daranno una mano importante».
“La prima sfida già vinta è che il centrodestra ha un candidato scelto in Sardegna dove c’è una grande tradizione di forze autonomiste – spiega Truzzu – Mi fa piacere che FdI abbia compreso la peculiarità sarda e abbia affidato a me questa responsabilità. Sul mio mandato di sindaco. Non è sempre stato facile. Si fanno scelte coraggiose che possono anche fare perdere consensi. Sarò alternativo a Solinas correggendo quanto è stato sbagliato. Di certo è mancato il rapporto della giunta regionale con gli altri livelli istituzionali, cioè con gli enti locali, con il sindacato, con l’università, con le associazioni datoriali. Cominceremo a collaborare. La priorità di tutti è la sanità: bisogna potenziare la sanità territoriale».
Parlando dei suoi avversari Alessandra Todde e Renato Soru:
“Mi domando come faranno i Dem a mettersi d’accordo con i loro elettori sardi, se non sono riusciti a mettersi d’accordo tra di loro”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Solinas ritira candidatura, “Progetto e valori del PSD’AZ più grandi di me”

ORISTANO (ITALPRESS) – Il governatore uscente Christian Solinas ha ritirato la sua candidatura alla guida della Regione Sardegna ed il Psd’Az ha confermato l’accordo programmatico con il centrodestra. E’ quanto si legge nel documento approvato stasera, ad Oristano, dopo oltre tre ore di riunione, dal Consiglio nazionale del partito.

“Io personalmente rappresento ben poca cosa, il vero valore è questo partito, i suoi ideali e la sua storia. Al di là della mia persona penso che il progetto sia più grande e valga un impegno politico”, aveva dichiarato il segretario del Partito sardo d’azione, Christian Solinas, poco prima di entrare al consiglio nazionale del partito convocato a Oristano. “La continuità – aveva aggiunto – è un valore in generale e ancora di più dopo questi cinque anni tra i più complessi della storia autonomistica, ma abbiamo messo in campo provvedimenti che hanno tracciato una rotta, sarebbe un peccato segnare un punto di arresto, al di là della mia persona il progetto è più grande”. Il governatore uscente aprendo quindi a una permanenza nella coalizione di centrodestra al fianco di Truzzu, aveva sottolineato: “Nella nostra storia abbiamo sempre messo al centro le alleanze programmatiche, miriamo a conservare i punti programmatici che hanno contraddistinto il governo sardista della regione”. Poi sulle vicende giudiziarie: “Le vicende giudiziarie si affrontano nei tribunali, vado avanti con la serenità di chi ha operato in buona fede e correttezza, oggi si parla di politica”.

foto: ufficio stampa regione Sardegna

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Truzzu incassa sostegno di Alessandra Zedda

CAGLIARI (ITALPRESS) “Sono scesa in campo per offrire al centrodestra, in un momento di stallo e di confusione, una proposta di guida per la regione Sardegna proveniente dalla società civile e in particolare dall’Associazione Anima di Sardegna. Alla luce degli appelli di Paolo Truzzu e della ritrovata unità della coalizione ritengo importante offrire al centrodestra un gesto di generosità e ritirare la mia candidatura a presidente”. Lo annuncia l’ex vice presidente della Regione, Alessandra Zedda, dopo aver scelto di appoggiare la candidatura di Paolo Truzzu e ritirare così la sua. Zedda aveva deciso di uscire dallo stallo creato da Lega e Fratelli d’Italia portando avanti un suo progetto, contro anche la volontà del suo partito Forza Italia. Ora il passo indietro e il ringraziamento dello stesso Truzzu: “Voglio ringraziare Alessandra Zedda per la sua disponibilità a sostenere il centrodestra unito. Non avevo dubbi che il suo senso di responsabilità e il suo amore per la Sardegna avrebbero determinato questa scelta”.

Foto: screenshot video ufficio stampa regione Sardegna

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Regionali, La Lega converge su Truzzu, si attende solo l’ufficialità

CAGLIARI (ITALPRESS) – La Lega converge su Paolo Truzzu come candidato unico del centrodestra in Sardegna. “Noi pensiamo che la squadra di Solinas abbia governato bene, ma teniamo all’unità del centrodestra e vista l’insistenza di Fratelli d’Italia su Truzzu credo che alla fine sarà lui il candidato” ha detto il vice segretario del Carroccio Andrea Crippa parlando con i cronisti alla Camera. Parole che fanno eco a quelle del leader Matteo Salvini, che dall’Università di Benevento a margine del convegno sulla sicurezza stradale ha ribadito la stima per il lavoro di Christian Solinas alla guida della Regione, ma sottolineando la priorità della coesione dei partiti. “La coalizione unita del centrodestra, scelta dagli italiani, viene prima di logiche di partito personali” ha affermato Salvini, aprendo così di fatto la strada all’appoggio del sindaco di Cagliari alla corsa per le Regionali.

“La Lega, come da insegnamento di Silvio Berlusconi, è consapevole che l’unità del centrodestra è un valore da difendere. Per questo, il partito ricompatterà la coalizione anche in Sardegna, con senso di responsabilità e per amore dell’isola, nonostante lo sconcerto per le iniziative di parte della magistratura”. Così il partito in una nota in merito alla scelta del candidato per le prossime regionali in Sardegna.

“Fratelli d’Italia ha messo a disposizione di tutto il centrodestra la candidatura a Presidente della Regione Sardegna di Paolo Truzzu, ottimo amministratore locale che da Sindaco di Cagliari ha dimostrato di saper governare bene e risolvere i problemi concreti dei cittadini. Il nostro auspicio è che tutte le forze che compongono la coalizione, sia nazionali che territoriali, possano condividere questa proposta. Chiediamo in particolare al Partito Sardo d’Azione, che tanto ha rappresentato e rappresenta nella sua storia ultracentenaria per la Sardegna, di voler contribuire alla prosecuzione di un progetto politico di centrodestra, civico e sardista. Il nostro obiettivo comune deve essere quello di garantire alla Regione Sardegna altri cinque anni di buongoverno del centrodestra, continuando nel percorso di cambiamento e rinnovamento avviato cinque anni fa dal Presidente Christian Solinas”. Lo si legge in una nota di Fratelli d’Italia.

Si attende ora l’ufficialità della scelta. Domani il Psd’Az di Solinas si riunirà per decidere se restare al fianco del centrodestra unito o correre in solitaria. La terza ipotesi sul tavolo, anche se la meno probabile, è quella di un appoggio alla Coalizione sarda guidata da Renato Soru. Scenario mai smentito dai sardisti, ma che richiederebbe comunque un passo indietro di Solinas.

foto: Agenzia Fotogramma

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