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Sardegna

Dl Energia, Pili “Giudizio complessivamente positivo sul testo”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Esprimo un giudizio complessivamente positivo sul Dl Sicurezza Energetica perchè dimostra la volontà di aumentare l’indipendenza nazionale e la competitività industriale anche attraverso la diffusione delle energie rinnovabili. Le Regioni hanno comunque la necessità di meglio definire, e in alcuni casi correggere, alcune misure del Decreto”. Lo dichiara l’assessore dell’Industria, Anita Pili, dopo l’audizione ieri in Conferenza delle Regioni sul “Dl Energia” all’esame della Commissione Ambiente, dove è intervenuta in qualità di Coordinatrice per la materia Energia della Commissione Abiente, energia, sostenibilità della Conferenza delle Regioni e Province Autonome. “Abbiamo portato proposte emendative sugli articoli 1/2/3/4/5/6/7/9” spiega l’assessore dell’Industria. “In particolare rimane fondamentale all’articolo 2 che il testo faccia un chiaro richiamo alla previa intesa con le Regioni, in conformità anche a quanto più volte affermato dalla Corte Costituzionale ovvero che nella materia “energia” gli atti autorizzatori o concessori statali necessitano dell’intesa delle Regioni interessate”.
“Rispetto all’articolo incentivi per Regioni e Province (art.4) – prosegue Pili – che prevede la creazione di un fondo destinato a Regioni e Province per la decarbonizzazione, le motivazioni di preclusione per le Province autonome dai soggetti beneficiari degli incentivi non sono chiare: abbiamo quindi richiesto che venga specificata meglio la tipologia di azioni attuabili con il Fondo, e se le risorse siano destinate ad investimenti o a parte corrente del bilancio delle Regioni”. “Si ravvisa infine la necessità di rivedere la fonte di alimentazione del Fondo che verrà finanziato anche chiedendo ai produttori di FER con impianti di potenza > 20 kW costruiti entro il 31/12/2030, un contributo annuo di 10€ per ogni kW di potenza dell’impianto per i primi 3 anni dall’entrata in esercizio. Si andrà quindi ad incidere con una sorta di doppia tassazione sulle imprese che dovranno investire nel territorio. Un aggravio che potrebbe demonizzare l’attrazione di investimenti nei territori. Non possiamo dimenticare che le imprese saranno fondamentali ai fini del raggiungimento degli obiettivi energetici”, conclude l’esponente della Giunta Solinas.

foto: ufficio stampa regione Sardegna

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Sardegna, intesa per riconoscimento sito arte e architettura preistorica

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Questo è l’ennesimo tassello di una grande operazione di rigenerazione culturale che abbiamo iniziato cinque anni fa. Dove mettiamo la cultura, la storia, le origini della Sardegna al centro di ogni nostra attività. Il fatto che la Regione prenda parte attivamente a un protocollo vuol dire che crede fermamente in questo progetto.” Lo ha detto l’Assessore alla Cultura, Andrea Biancareddu, alla firma del Protocollo d’Intesa tra la Regione, le Province di Sassari, Nuoro, Oristano, la Città metropolitana di Cagliari e i Comuni candidati di Alghero, Anela, Ardauli, Arzachena, Bonorva, Castelsardo, Cheremule, Goni, Mamoiada, Mores, Oliena, Olmedo, Oniferi, Ossi, Ozieri, Porto Torres, Putifigari, Sassari, Sedilo, Sennori, Villanova Monteleone, Villaperuccio, Villa Sant’Antonio, la Soprintendenza Regionale della Sardegna, la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e sud Sardegna, la Direzione regionale musei Sardegna per il riconoscimento del Sito “Arte e Architettura della Sardegna Preistorica, Le Domus de Janas, nella lista del patrimonio mondiale Unesco.
Il Comune di Alghero in qualità di capofila della Rete dei Comuni delle Domus de Janas e il CeSim/APS – Centro Studio Identità e Memoria (appresso “Cesim/APS”) hanno promosso presso il Ministero della Cultura, Segretariato generale – Servizio II Ufficio UNESCO la candidatura del Sito “Arte e architettura della Sardegna preistorica, Le domus de janas” per l’inserimento nella Lista propositiva italiana depositata presso il Centro del Patrimonio Mondiale.
La Regione investirà per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, 300 mila euro a favore del Centro studi “Identità e Memoria” (Cesim/APS) e della Rete dei Comuni delle Domus de Janas, al fine di favorire la candidatura all’World Heritage Unesco dei monumenti preistorici “Domus de Janas” e consentire la realizzazione di un dossier tecnico-scientifico sui 35 siti, oltre a favorire la loro messa in sicurezza e predisporre un piano di gestione.
Inoltre è stata autorizzata, per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, la spesa di 500 mila euro a favore degli Enti locali nei cui territori ricadono le “Domus de Janas decorate”, per la prosecuzione degli interventi di messa in sicurezza dei siti.
La Regione Sardegna, la Città Metropolitana e le Province, i Comuni. tutti gli Uffici territoriali del Ministero della cultura e il CeSim/APS, sottoscrittori del Protocollo, si impegnano a coordinarsi e a collaborare, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, per la valorizzazione delle aree ricadenti nel sito per il quale si chiede l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, nonchè per la tutela e la riqualificazione urbana e paesaggistica e la valorizzazione socio-economica dei territori di riferimento delle aree candidate.
“Questo vuol dire – ha proseguito l’Assessore Biancareddu – che la Regione tende a valorizzare quello che il patrimonio materiale, come appunto le Domus de Janas, i Nuraghe, i musei, i parchi naturali, ma anche il patrimonio immateriale e quindi le nostre tradizioni, i nostri canti, i nostri cori e il canto “a tenore”, per entrare a far parte del patrimonio dell’UNESCO. Oggi è stato siglato il contratto con cui è stata formalizzata la nostra partecipazione. Diventare patrimonio dell’UNESCO vuol dire che noi non siamo più padroni ma il bene diventa patrimonio del mondo, quindi ha una valenza sicuramente internazionale, una grande ricaduta turistico economica.”
La Sardegna vanta al momento il riconoscimento del valore universale di alcuni beni materiali (“Su Nuraxi” di Barumini 1997) ed elementi immateriali (Canto a tenore 2008, Li Candareri di Sassari – Macchine a spalla 2013, Muretti a secco 2018) del proprio patrimonio culturale. Dal 2017 fa parte del Patrimonio mondiale UNESCO, inoltre, anche la “Riserva della Biosfera Tepilora, Rio Posada e Montalbo”.
Altri siti, beni ed elementi sono stati proposti per l’inserimento nelle liste del Patrimonio materiale e immateriale mondiale. Al momento sono presenti in Tentative List (aggiornamento 31.01.2019), il Sulcis Iglesiente (01/06/2006), l’Arcipelago de La Maddalena e isole delle Bocche di Bonifacio (01/06/2006), l’Isola dell’Asinara (01/06/2006) e gli Stagni del Golfo di Oristano e della Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre (01/06/2006).
Da ultimo, le proposte, già in Tentative List, che stanno predisponendo il dossier di candidatura sono: Arte ed architettura nella Preistoria della Sardegna. Le Domus de Janas e Monumenti nuragici della Sardegna.
L’iter di candidatura per l’inserimento di siti, beni materiali ed elementi immateriali nella liste del Patrimonio Mondiale UNESCO è estremamente rigoroso e mira ad accertare, oltre al valore intrinseco del sito/bene/elemento, la percezione da parte delle comunità di riferimento di quel valore stesso ed il conseguente consapevole impegno a conservarlo per le generazioni future. Attualmente l’Italia detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità con 59 siti.
-foto ufficio stampa Regione Sardegna –
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Solinas “Via libera definitivo all’accordo sullo stadio del Cagliari”

CAGLIARI (ITALPRESS) – Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del Decreto di approvazione, via libera definitivo all’accordo di Programma finalizzato alla realizzazione del nuovo stadio del Comune di Cagliari, in attuazione dell’articolo 11 della Legge regionale del 21 febbraio scorso, secondo gli standard previsti per le competizioni internazionali, entro i termini per ospitare i campionati europei del 2032. Lo ha annunciato il Presidente della Regione, Christian Solinas. “Con la firma e la pubblicazione sul Buras, a completamento dell’iter burocratico diventa definitivamente operativo il progetto per la realizzazione del nuovo Stadio che verrà intitolato a Gigi Riva”. La Regione concorre, con uno stanziamento complessivo di 50 milioni di euro, alla realizzazione del nuovo Stadio secondo gli standard previsti dalle competizioni internazionali. La Regione destina le risorse già disponibili sul bilancio regionale attribuite alla competenza dell’Assessorato regionale dei Lavori Pubblici, per la realizzazione del nuovo Stadio secondo il seguente quadro finanziario che vede 3 milioni di euro sul bilancio regionale per l’anno 2023, 15 milioni sul bilancio regionale per l’anno 2024, 12 milioni di euro sul bilancio per l’anno 2025 e 20 milioni sul bilancio regionale per l’anno 2026.
“Finalmente – ha sottolineato il Presidente Solinas – un nuovo spazio all’altezza, per la Sardegna e per il tifo che i sardi possono dare alla propria squadra del cuore”. Il Comune di Cagliari, si impegna a sostenere gli oneri finanziari di cui al piano economico finanziario di propria competenza, gestire l’iter procedurale tecnico/amministrativo connesso all’approvazione della progettazione ed alla realizzazione dell’intervento nel rispetto delle disposizioni normative di riferimento, monitorando e assicurando il rispetto del cronoprogramma formalmente approvato in coerenza con le tempistiche assegnate dal Comitato Esecutivo UEFA. Inoltre si impegna a presentare alla Regione al termine dell’intervento, una relazione finale che dà atto dei risultati raggiunti e delle modalità di utilizzo delle risorse trasferite in attuazione dell’ Accordo di Programma.

foto: ufficio stampa regione Sardegna
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Pubblicato il primo bando del programma Interreg Next Med

CAGLIARI (ITALPRESS) – E’ stato pubblicato il primo bando per il finanziamento di progetti relativo al Programma Interreg NEXT MED, la più grande iniziativa di cooperazione dell’Unione europea nel Mediterraneo di cui la Regione Sardegna è Autorità di Gestione. Con un budget di 103,6 milioni di euro, il bando si propone di sostenere progetti che rispondano a sfide comuni tra le due sponde del Mediterraneo. Tra queste, il rafforzamento delle capacità di innovazione, la competitività delle PMI, il contrasto agli effetti del cambiamento climatico, la transizione verso un’economia circolare, oltre a iniziative di formazione, inclusione lavorativa e miglioramento dell’assistenza sanitaria. Sono 15 i Paesi coinvolti: Algeria, Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Giordania, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna, Tunisia e Turchia. “Nonostante il Mediterraneo sia segnato da molteplici crisi e complessità – afferma il Presidente Christian Solinas – la Regione Sardegna, in sinergia con le autorità nazionali dei Paesi partecipanti, vuole contribuire alla crescita e allo sviluppo dell’area. Affrontando le sfide uniche che caratterizzano lo spazio di cooperazione, il bando si propone come uno strumento per stimolare scambio e collaborazione, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e le prospettive ambientali, economiche e sociali nel Mediterraneo”. Tre le tipologie di progetti previste dal bando: tematici, dedicati ai giovani e di governance. Il contributo finanziario a progetto ammonta a un minimo di 500mila euro fino a massimo a 2,5 milioni di euro, con un tasso di cofinanziamento non superiore all’89% dei costi eleggibili. Ogni proposta dovrà essere presentata da un partenariato che rappresenta un minimo di 3 diversi Paesi ammissibili, incluso almeno un Paese partner del sud del Mediterraneo. “Vorrei rivolgere un invito a tutti gli attori del territorio regionale – enti locali, agenzie, comuni, università, associazioni e imprese – affinchè colgano questa straordinaria opportunità offerta dal programma Interreg NEXT MED. La partecipazione a progetti di cooperazione può sicuramente tradursi in ricadute positive in termini ambientali, economici, lavorativi e scientifici, nonchè in una maggiore apertura del sistema regionale sul piano internazionale”, conclude il Presidente.

foto: Agenzia Fotogramma

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Locatelli “Sardegna già avanti su riforma nazionale disabilità”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Sono sicura che in queste tappe avrò modo di incontrare un mondo associativo e gli enti del terzo settore che operano insieme alle istituzioni in Sardegna per dare delle risposte sempre più concrete alle persone con disabilità e alle loro famiglie”. Così il ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli, in visita questa mattina a Villa Devoto a Cagliari dove è stata ricevuta dal governatore Christian Solinas e dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais. “Sono convinta – prosegue l’esponente del governo – che non si possano fare politiche senza coinvolgere terzo settore e mondo privato. Si passa da un concetto di assistenzialismo a un concetto che ogno persona può contribuire alla crescita del nostro Paese. In Sardegna c’è già una misura che riguarda il progetto di vita, che è importantissima e che nella riforma che stiamo portando avanti a livello nazionale pone la Sardegna in uno step già avanzato”.
“La Regione Sardegna rappresenta un’avanguardia in Italia, in quanto stanzia risorse maggiori per accompagnare il progetto di vita, le associazioni del terzo settore per la presa in carico di ogni soggetto fragile. In più stiamo incrementando le risorse per dare concreta attuazione ai piani di abbattimento delle barriere architettoniche, a partire dalle scuole”. Così il preside te Christian Solinas a margine dell’incontro di questa mattina a Villa Devoto con la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli. “Siamo contenti di aver segnato una linea di tendenza ma non siamo soddisfatti – prosegue Solinas – vogliamo lavorare perchè ci sia una uguaglianza sostanziale praticata e non solo affermata. La visita del ministro significa una collaborazione stretta per mettere sempre di più al centro la persona e i suoi bisogni”.

Foto: xd4/Italpress
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Olmedo, stabilizzazione lavoratori grazie a emendamento al collegato

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Finalmente arriviamo alla soluzione di un’altra difficile situazione riguardante un’area produttiva del nostro territorio. Grazie all’approvazione unanime di un emendamento al collegato alla finanziaria, da parte del Consiglio Regionale, diamo il via alla stabilizzazione dei lavoratori della miniera di Olmedo che da troppo tempo ormai vivevano una situazione di precarietà e angoscia. L’occupazione e la dignità dei lavoratori e delle loro famiglie sono la base essenziale per la prosperità delle nostre comunità e il motore dell’economia della nostra Isola”. Lo afferma il Presidente della Regione, Christian Solinas, in seguito alla firma, questa mattina a Olmedo, da parte dell’Assessore dell’Industria Anita Pili, dell’atto che dà il via alle procedure di stabilizzazione da parte dell’amministratore unico della Miniera di bauxite, che sarà così posta in sicurezza.
“Il Consiglio Regionale – afferma l’assessore Pili – aveva votato all’unanimità l’emendamento al collegato che prevedeva, nelle more delle leggi vigenti e del rispetto dei requisiti da parte dei lavoratori, che si potessero avviare le procedure di stabilizzazione per i venticinque minatori che dal 2018 vivono una situazione di instabilità lavorativa e contrattuale. Un risultato – sottolinea l’assessore dell’Industria – frutto del costante monitoraggio della situazione da parte dell’assessorato dell’Industria in questi anni, e conseguito in seguito grazie al lavoro del Consiglio Regionale: un esempio di buona politica che, nell’interesse comune e al di là dei colori politici, porta avanti iniziative che restituiscono dignità ai nostri lavoratori”. Presenti alla firma anche il Sindaco di Olmedo, Mario Antonio Faedda insieme ad esponenti dell’amministrazione comunale, e il Presidente della V Commissione Permanete del Consiglio Regionale Piero Maieli.

foto: ufficio stampa Regione Sardegna

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Torna a Cagliari il grande pugilato con un mondiale

CAGLIARI (ITALPRESS) – Grazie al progetto ‘Sardegna isola dello sport’, dopo trent’anni torna a Cagliari il grande pugilato con un evento valido per il titolo mondiale, che vede protagonista un pugile sardo. L’Isola vanta una grossa tradizione e grandi campioni, perciò sono molto contento di essere riuscito a riportare un evento pugilistico in terra sarda. Soprattutto, per il valore promozionale di questa nobile disciplina sportiva che vanta tanti appassionati sia in Sardegna che in Italia. “Un’importante occasione di promozione turistica per la Sardegna, che continua ad investire negli eventi sportivi, consapevole che le dirette garantite da alcuni importanti media televisivi consentono di portare la Sardegna nelle case degli sportivi”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, in occasione della presentazione di “Cagliari boxing night”, che si terrà sabato 16 dicembre al PalaPirastu di via Rockefeller. “Come ribadito in occasione della presentazione del ‘Piano strategico regionale del turismò – ha aggiunto l’assessore Chessa – gli eventi sportivi, soprattutto grazie alla realizzazione di una programmazione triennale, sono uno dei segmenti turistici indispensabili che, come Assessore del Turismo, ho individuato per raggiungere l’obiettivo della destagionalizzazione dei flussi turistici. I dati su arrivi e presenze nel 2023 mi stanno dando ragione e a breve presenteremo il calendario degli eventi per il 2024”.

Foto: ufficio stampa Regione Sardegna

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Ponte di ferro, Saiu “Bene soluzioni per la viabilità alternativa in Sardegna”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “E’ stato un incontro costruttivo che ha consentito di trovare una soluzione che vedrà impegnati il Comune di Villaputzu e la Provincia del Sud Sardegna per la realizzazione, da subito e per la durata dei lavori sul ponte di ferro, di un accesso provvisorio alla statale 125 in località Sant’Angelo e della manutenzione alla viabilità comunale che porta a quell’accesso. Inoltre abbiamo ragionato su una nuova soluzione di collegamento diretto e definitivo sulla 125, una volta terminati i lavori sul ponte, che consentirà di migliorare sensibilmente le condizioni di viabilità per i cittadini del Sarrabus”. Lo dichiara l’assessore regionale dei Lavori Pubblici della Sardegna, Pierluigi Saiu, che oggi, in assessorato, ha riunito il tavolo di confronto sulla viabilità in vista dell’intervento di manutenzione al ponte sul Flumendosa che rappresenta la principale via d’accesso a Villaputzu. Presenti all’incontro, oltre al sindaco di Villaputzu e ai sindaci dell’Unione dei Comuni del Sarrabus, il Commissario della Provincia del Sud Sardegna, il Genio civile, Anas e Adis.
Per ciò che riguarda le risorse disponibili l’assessore Saiu precisa: “Vorrei ricordare che per i lavori di messa in sicurezza del Ponte, nei primi 30 giorni di mandato da assessore, ho previsto lo stanziamento di 1,8 milioni di euro, programmando apposite risorse del bilancio regionale. A gennaio abbiamo poi ricevuto dal Ministero dell’Ambiente un altro milione e ottocentomila euro, nell’ambito di una serie di interventi prioritari indicati dalla Regione tra cui venne inserito, appunto, anche l’intervento di messa in sicurezza del ponte. Grazie alle maggiori risorse disponibili la Provincia potrà inoltre programmare doppi turni di lavoro per accelerare i tempi di esecuzione degli interventi di manutenzione sull’attraversamento”.
Per ciò che attiene la viabilità alternativa l’assessore Saiu spiega: “Sarà ora compito della Provincia predisporre quanto necessario per la realizzazione dell’accesso sulla SS125 in località Sant’Angelo come prosecuzione della viabilità comunale che sarà interessata dalla manutenzione e della quale dovrà occuparsi il Comune di Villaputzu. Superate le necessità dettate dai lavori sul ponte abbiamo anche pensato con Anas a una soluzione definitiva con la realizzazione di uno svincolo per Villaputzu dalla statale”.
“L’obiettivo dell’incontro di oggi – conclude l’assessore – era quello di trovare soluzioni in grado di dare risposte alle esigenze di mobilità dei cittadini nel territorio del Sarrabus. Lo abbiamo fatto con le risorse già a nostra diposizione e non posso che essere soddisfatto”.
-foto ufficio stampa Regione Sardegna –
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