CAGLIARI (ITALPRESS) – Al via l’avviso per la concessione di contributi in conto occupazione a favore delle cooperative sociali di tipo “B” iscritte all’Albo Regionale per il 2023.
“La Regione riconosce, valorizza e promuove il ruolo e la funzione delle cooperative sociali che operano nel nostro territorio – afferma l’assessore del Lavoro, Ada Lai – Sono imprese sociali che creano valore per tutta la comunità. Il loro obiettivo, infatti, è quello di promuovere l’inclusione sociale svolgendo attività economiche funzionali all’inserimento lavorativo dei soggetti più svantaggiati, come disabili o detenuti”.
L’Avviso, nello specifico, prevede l’erogazione dei rimborsi delle retribuzioni liquidate dal soggetto proponente a ciascun socio lavoratore, svantaggiato e non svantaggiato, che alla data di presentazione della domanda di aiuto risultino regolarmente assunti. L’arco temporale relativo al riconoscimento delle retribuzioni decorre dalla data di pubblicazione del Bando, a ritroso fino ad un massimo di diciotto mensilità. L’obbligo della vigenza del rapporto di lavoro non sussiste per i soci lavoratori stagionali.
La dotazione finanziaria, a valere su risorse regionali, è pari a 3.000.000,00 di euro. Somme residue che dovessero rendersi disponibili per effetto di nuovi stanziamenti, anche a fronte di ulteriori assegnazioni, o a causa di rinunce o revoche, potranno essere adottate al fine di soddisfare le domande non accolte.
La Domande di Aiuto Telematica (DAT) potrà essere presentata a partire dalle ore 12.00 del 3 ottobre 2023 ed entro e non oltre le ore 23:59 del 17 ottobre 2023, esclusivamente utilizzando l’applicativo reso disponibile dalla Regione Autonoma della Sardegna nell’ambito del Sistema Informativo del Lavoro e della formazione Professionale (SIL) all’indirizzo: www.sardegnalavoro.it. L’ordine cronologico di invio telematico delle stesse costituisce l’unico elemento di priorità nell’assegnazione dell’aiuto. Le cooperative sociali all’atto della presentazione della singola DAT prenoteranno la quota parte di risorse richiesta.
Le richieste di chiarimenti sulle disposizioni dell’Avviso potranno essere presentate all’indirizzo mail [email protected]. Alle richieste di chiarimento verrà data risposta in forma anonima a mezzo pubblicazione di appositi “chiarimenti” (FAQ) sui siti www.regione.sardegna.it, www.sardegnalavoro.it e www.sardegnaprogrammazione.it nella pagina relativa all’Avviso pubblico in oggetto, e al fine di garantire trasparenza e par condicio tra i concorrenti.
-foto Agenzia Fotogramma-
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Al via l’avviso da 3 milioni per le cooperative sociali in Sardegna
Gdf di Sassari scopre una frode da 3 milioni nel settore vitivinicolo
SASSARI (ITALPRESS) – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari, insieme ai funzionari del Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari – ICQRF Sardegna e ai militari dell’Arma dei Carabinieri di Sassari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania, hanno scoperto una frode nel settore vitivinicolo compiuta da un’azienda agricola del Nord Sardegna produttrice di famosi vini certificati sardi.
Le indagini sviluppate dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Sassari hanno permesso di riscontrare, in sede di verifica fiscale nei confronti della società ispezionata, l’utilizzo di documenti di trasporto artefatti e la contabilizzazione di fatture emesse da soggetti economici compiacenti attestanti forniture di ingenti quantitativi di cd.“uva e vino di carta” in realtà mai avvenute in relazione alle quali è stata contestata l’imposta sul valore aggiunto sottratta a tassazione.
L’attività ha consentito anche di accertare la produzione e vendita di prestigiosi vini con indicazione geografica tipica nonché denominazioni di origine controllata e garantita riferibili al Vermentino di Sardegna e/o di Gallura, Cannonau e Monica di Sardegna, Isola dei Nuraghi mediante la creazione contabile di partite di vino sostituito fisicamente da prodotto proveniente da aree del territorio nazionale estranee ai rispettivi disciplinari, come rilevato dai Carabinieri della Compagnia di Bonorva a seguito dei controlli eseguiti sull’effettività delle operazioni di trasporto.
Il prodotto vitivinicolo così miscelato veniva, dallo stesso produttore, certificato DOC/DOCG/IGT e venduto non solo ai clienti finali ma anche sfuso a numerose aziende sarde del comparto compromettendo irrimediabilmente, anche prodotti che sarebbero stati da considerarsi genuini, con effetti di alterazione potenzialmente esponenziali in termini produttivi.
Complessivamente, dall’esame della documentazione acquisita ed attraverso l’incrocio dei dati e notizie riconducibili ai rapporti commerciali intrattenuti dall’azienda agricola, i Finanzieri hanno calcolato un profitto indebitamente conseguito dalla sola azienda ispezionata pari a quasi 3 milioni di euro nell’ultimo triennio.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Lavoro, parte dall’Ogliastra il nuovo progetto Punto CPI
CAGLIARI (ITALPRESS) – Partirà dall’Ogliastra il nuovo progetto sperimentale della Regione per portare i servizi dell’Aspal più vicini ai cittadini. Si chiama Punto CPI e sarà uno sportello aperto, per il momento, una volta la settimana a Arzana, Baunei, Tertenia e Jerzu. I quattro sportelli che faranno capo al CPI di Lanusei consentiranno di offrire una gran parte dei servizi per il lavoro ai cittadini e alle imprese evitando loro lunghi viaggi per raggiungere la sede del CPI di Lanusei o quella decentrata di Tortolì. Oggi a Lanusei nella sede della Provincia, l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, insieme alla direttrice dell’Aspal, Maika Aversano, hanno presentato il progetto ai rappresentanti istituzionali del territorio e ai sindaci e hanno firmato un protocollo di intesa con i primi quattro cittadini che hanno aderito all’iniziativa. “L’amministrazione regionale si avvicina ai territori – dichiara l’assessore del Lavoro, Ada Lai. Patiamo dall’Ogliastra, decentrando i servizi per il lavoro, per poi continuare in tutta la Sardegna, attraverso un nuovo approccio di rete, basato su un modello di cooperazione con gli enti locali e le imprese. Ampliamo e diffondiamo capillarmente i punti CPI – sottolinea Lai – per dare una risposta alle esigenze dei cittadini, soprattutto di coloro che vivendo in zone periferiche hanno più difficoltà ad accedere ai servizi digitali. E’ un modello che cercheremo di portare con l’Aspal in tutta la Sardegna”.
“Il Punto CPI – spiega la direttrice generale dell’Aspal, Maika Aversano – è uno sportello, organizzato e gestito dai nostri Centri per l’Impiego, che consente a cittadini e imprese di poter avere servizi, supporto e consulenza a pochi passi da casa. Nel punto Cpi sarà come essere in una sede vera e propria dei Centri per l’impiego perchè non saranno solo fornite informazioni, ma si potranno avere tanti servizi: dall’orientamento all’accompagnamento al lavoro, all’iscrizione al collocamento mirato, al supporto per la scheda anagrafica o per partecipare ai cantieri di lavoro, solo per fare alcuni esempi”. Il punto Cpi aprirà a Arzana (Comune, mercoledì 9.00-12.00); Baunei – Santa Maria Navarrese (Circoscrizione comunale – Piazza Principessa di Navarra, martedì 9.00-12.00; Jerzu (Comune, mercoledì 9.00-12.00); Tertenia (Comune, venerdì 9.00-12.00). Tutti gli sportelli fanno capo al CPI di Lanusei e alla sede decentrata di Tortolì. Per info: [email protected].
foto: ufficio stampa regione Sardegna
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Anche la Sardegna aderisce a “No Women no Panel”
Cagliari, 11 settembre 2023 – “La campagna No Women no Panel è uno dei segni più significativi e positivi di una nuova sensibilità, un nuovo concreto approccio alla necessità impellente del raggiungimento di una reale parità di genere, che è parità di opportunità e di dignità. Troppo a lungo sui luoghi di lavoro, in ogni sede istituzionale, tale necessità è stata omessa e dimenticata: oggi, anche grazie ad iniziative di questo genere, che vedono giustamente la Rai e le Istituzioni protagoniste e cooperanti, la coscienza sociale sta gradualmente riconquistando il terreno perduto, assicurando quel livello di crescita civile che pone le donne in eguale condizione e in eguali opportunità di crescita nelle professioni e in ogni ordine di ruolo. I mutamenti culturali richiedono anni ed è quindi importante agire fin da subito; siamo quindi convintamente partecipi di questa iniziativa. La Rai, la più grande industria culturale italiana, e tra le più grandi d’Europa, può davvero essere il luogo ideale per questo cambiamento culturale che tutti noi auspichiamo”. Lo dichiara il Presidente della Regione Christian Solinas in riferimento alla campagna ‘No Women non Panel, senza donne non se ne parlà, nata con l’obiettivo di favorire l’equilibrio di genere in panel ed eventi pubblici, garantendo l’adeguata rappresentanza delle donne in convegni, appuntamenti istituzionali e talk e oggi oggetto di un protocollo di intesa, tra la Regione, la Rai Radiotelevisione italiana, i Comuni di Cagliari e Sassari e le Università di Cagliari e Sassari.
“Con questo protocollo – dichiara l’assessore regionale degli Affari generali, Andreina Farris, oggi presente alla firma del documento in qualità di delegata del Presidente Solinas – la Regione Sardegna riafferma i sentimenti di rispetto e considerazione nei confronti delle donne. Un rispetto che il popolo sardo ha sempre avuto anche in virtù di esempi passati alla storia e di cui la Sardegna è stata espressione, come Eleonora, che a cavallo del Quattrocento ha guidato il Giudicato d’Arborea, o Grazie Deledda, unica donna italiana insignita del Nobel per la letteratura nel 1926, esattamente vent’anni prima che l’Italia riconoscesse il diritto di voto alle donne. Questi valori, insiti nella cultura sarda, sono stati trasfusi nello Statuto speciale della Regione Sardegna del 1948. Particolare lungimiranza, per l’epoca, è contenuta nella norma che afferma il principio per cui la Regione deve promuovere condizioni di parità nell’accesso alla carica di Consigliere, per consentire l’equilibrio fra gli uomini e le donne nella rappresentanza. Nel tempo c’è stata un’evoluzione e sono state introdotte altre norme. La parità però deve essere realizzata non solo sul piano formale, ma anche su quello sostanziale e il Presidente Solinas, in questo senso, nell’arco della legislatura ha dato prova di grande sensibilità in più di un’occasione, non ultima la nomina di una donna al vertice dell’amministrazione regionale”.
foto: ufficio stampa regione Sardegna
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Sardegna, Ryanair annuncia un operativo invernale ridotto
MILANO (ITALPRESS) – Ryanair ha ridotto oggi dell’8% il proprio operativo invernale ’23 per la Sardegna a seguito dell’introduzione di un decreto che fissa un limite illegale sui prezzi emanato dal Governo Italiano, a causa del quale sono state cancellate tre rotte nazionali per Trieste (da Cagliari), Bari e Treviso (entrambe da Alghero) e ridotte le frequenze su altre 7 rotte, compresi 6 collegamenti nazionali essenziali per Roma, Milano (Bergamo e Malpensa), Catania, Napoli e Venezia, oltre a Bruxelles Charleroi. “Nonostante Ryanair e il management degli aeroporti sardi continuino a lavorare a stretto contatto per sviluppare una crescita sostanziale a sostegno della vitale connettività dell’Isola con la Penisola, oltre a sbloccare il considerevole potenziale per il turismo in entrata e la crescita regionale – questo illogico decreto ideato a Roma, che fissa un tetto illegale sui prezzi, minaccia di vanificare tutto questo” si legge in una nota dell’azienda. L’operativo di Ryanair sulla Sardegna per l’inverno ’23 includerà 2 aeromobili B737 basati e un investimento totale di US$200 milioni a Cagliari – in calo rispetto ai 3 aeromobili basati questa estate, 29 rotte – Bari, Trieste e Treviso cancellate per l’inverno ’23, oltre 200 voli settimanali, -8% rispeyyo all’inverno ’22, circa 3,2 milioni di passeggeri quest’anno – 300mila in meno rispetto a quanto pianificato prima del Decreto, sostegno a circa 2.700 posti di lavoro inclusi 60 altamente retribuiti nel settore dell’aviazione, nonostante le interferenze del Governo. “L’impegno di Ryanair verso la Sardegna è sostenuto dal rapporto di lunga data con aeroporti regionali come Cagliari e Alghero, dove trasporteremo circa 3,2 milioni di passeggeri quest’anno avvalendoci di 2 aerei basati, che rappresentano un investimento di 200 milioni di dollari a Cagliari, supportando circa 2.700 posti di lavoro in loco inclusi 60 nel settore dell’aviazione, altamente retribuiti. Purtroppo Ryanair non sarà in grado di sbloccare il vero potenziale della Sardegna se il Governo Italiano continua ad introdurre unilateralmente decreti illogici ed illegali da Roma – che, come evidenziato dall’annuncio di oggi, servono solo a danneggiare la connettività insulare, in particolare nei mesi invernali non di punta, quando compagnie aeree efficienti come Ryanair in genere scontano fortemente le tariffe per stimolare la domanda” si legge ancora nella nota. Nonostante l’operativo invernale in Sardegna sia inferiore dell’8% rispetto allo scorso anno, Ryanair continuerà ad operare oltre 200 voli settimanali da/per Cagliari ed Alghero. Ryanair continuerà ad offrire connettività nazionale vitale con oltre 180 voli settimanali tra la Sardegna e l’Italia continentale. Dalla Sardegna, il Chief Commercial Officer di Ryanair Jason McGuinness ha dichiarato: “In qualità di compagnia aerea low cost n. 1 in Europa, Italia e Sardegna, Ryanair chiede al Governo Italiano di ritirare il decreto che impone un tetto massimo ai prezzi. A seguito di questo decreto, Ryanair è stata costretta ad annunciare un operativo invernale ’23 ridotto per Cagliari (-6% rispetto a Winter ’22) e Alghero (-16% rispetto a Winter ’22) inclusa la cancellazione dei collegamenti nazionali con Trieste, Bari e Treviso e le riduzioni di frequenze su 6 rotte nazionali essenziali verso Roma, Milano (Bergamo e Malpensa), Catania, Napoli e Venezia, nonchè Bruxelles Charleroi. I principi economici di base impongono che l’unica soluzione credibile ed a lungo termine per abbassare le tariffe tra la Sardegna e la Sicilia e l’Italia continentale, sia aumentare il numero di voli offerti. E’ inspiegabile che il Governo Italiano continui a ignorare questi principi economici fondamentali perseguendo invece politiche illogiche ed illegali che non fanno nulla per aumentare l’offerta di posti tra le Isole e la terraferma. Ryanair chiede al Ministro Urso e al Governo Italiano di abrogare immediatamente questo decreto per evitare ulteriori danni irreparabili alla connettività sarda, dando invece priorità a misure che abbassino i costi di accesso e aumentino l’offerta di posti disponibili per i residenti in Sicilia e Sardegna che desiderano recarsi sulla terraferma per lavoro, visite mediche o per far visita ad amici e famiglia. Il Governo Italiano ha il potere di trasformare la connettività con le Isole da un giorno all’altro eliminando l’addizionale municipale che aggiunge 6,50 euro al prezzo pagato da ogni uomo, donna e bambino che viaggia dalle Isole alla terraferma. Se l’addizionale municipale venisse abolita, Ryanair avrebbe le risorse e gli aerei per reagire immediatamente e aggiungere fino a 2 milioni di posti in più per la Sardegna e 3 milioni di posti in più per la Sicilia a partire dal 2024”.(ITALPRESS).
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Radioterapia, Doria “Garantita la sicurezza delle cure”
CAGLIARI (ITALPRESS) – “I tempi d’attesa per le prestazioni di radioterapia in Sardegna rientrano tutti all’interno dei parametri stabiliti dalle linee guida per la sicurezza delle cure nelle patologie oncologiche. La certificazione rilasciata il 28 agosto 2023 da un dirigente medico della unità operativa di radioterapia della Asl di Nuoro che attesta la necessità di un trattamento fuori regione non trova giustificazione nei tempi di attesa dei servizi di radioterapia della Sardegna e sarà l’indagine interna avviata dalla Asl di Nuoro e dalle autorità competenti a far luce su questa vicenda che ha generato allarme e causato un grave danno all’immagine del sistema sanitario regionale e della Asl di Nuoro in particolare. I centri di Nuoro, Cagliari e Sassari a cui si aggiunge il Mater Olbia, sono oggi perfettamente in grado di garantire le cure in sicurezza, nei tempi adeguati ai diversi casi”. Lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, per fare il punto sulle radioterapie della Sardegna dopo i fatti di cronaca che hanno interessato l’ospedale San Francesco di Nuoro.
“Nonostante la carenza di personale e il momento delicato determinato dall’importante e non più rinviabile ammodernamento tecnologico della radioterapia dell’ospedale Businco, che da solo assorbe gran parte della domanda di cure di tutta l’Isola, il sistema – sottolinea l’assessore – mostra segnali di tenuta che trovano riscontro nei dati sui tempi d’attesa comunicati dalle stesse aziende”. La conferma, precisa l’esponente della Giunta Solinas, arriva dagli stessi resoconti delle aziende sanitarie regionali che ospitano i centri di cura. In sintesi: Aou di Sassari (Cliniche San Pietro): i casi ‘urgentì, per i tumori responsabili della sindrome della vena cava superiore, registrano tempi d’accesso per la prestazione entro le 48 e le 72 ore; nelle fattispecie che rientrano invece fra i casi definiti come ‘prioritarì, per i trattamenti palliativi di tumori causa sindrome dolorosa refrattaria agli oppiacei o causa di disturbi funzionali severi, la tempistica è entro i 10 giorni, per i trattamenti radicali o preoperatori associati o meno a chemioterapia l’accesso al trattamento è fra i 20 e i 30 giorni, mentre per i trattamenti adiuvanti ai tumori a rapida crescita (testa-collo, polmone, cervice, glioblastomi e linfomi) entro i 30 e i 45 giorni; infine i casi ‘differibilì, per i trattamenti adiuvanti alle neoplasie a lenta crescita, si va dalle 16 alle 20 settimane per quelle alla mammella ed entro i 4 e i 6 mesi per quelle alla prostata
Asl Nuoro (ospedale San Francesco): l’attesa per i trattamenti dei tumori alla mammella è tra uno e due mesi; per i tumori testa collo curativi e adiuvanti i tempi vanno tra i 30 e i 45 giorni, stessa tempistica per i tumori maligni dell’encefalo, esofago, stomaco e pancreas; un mese per il tumore alla cervice (K cervice); 2 mesi circa (in base al programma terapeutico post chirurgico) per il tumore all’endometrio; uno o due giorni per metastasi ossee sintomatiche, sanguinamenti e compressioni midollari; da 4 a 6 mesi per il tumore alla prostata (in base allo stadio della malattia e ad altri parametri).
Mater Olbia: in supporto degli altri centri, per far fronte alle operazioni di ammodernamento del Businco, l’ospedale ha aumentato il volume dei trattamenti giornalieri di radioterapia in convenzione con la sanità pubblica del 25%. Nonostante l’impatto abbia inevitabilmente inciso sulle liste, i tempi d’attesa rimangono attualmente all’interno di quanto previsto per le cure oncologiche. I casi urgenti sono trattati entro le 72 ore, mentre i prioritari (per il trattamenti palliativi – sintomatici) entro 10 giorni. Per i trattamenti neoadiuvanti, preoperatori, curativi non differibili e adiuvanti alla chirurgia, l’accesso è entro i 45 giorni. Infine nell’ambito delle prestazioni differibili per i trattamenti delle neoplasie a lenta crescita della mammella i tempi sono di 60 giorni e 120 giorni per le neoplasie a lenta crescita della prostata.
Arnas G. Brotzu (ospedale A. Businco): per i casi che rientrano fra le urgenze radioterapiche (sindrome della vena cava superiore) la tempistica per l’accesso al trattamento si assesta tra le 24 e le 72 ore; tra i casi prioritari invece abbiamo i trattamenti palliativi (entro 10 giorni), i trattamenti radicali o preoperatori (tra i 25 e i 30 giorni), i trattamenti adiuvanti alle neoplasie a rapida crescita (tra i 30 e i 45 giorni); infine le differibili, neoplasie a lenta crescita nella mammella entro 16-20 settimane e neoplasie a lenta crescita nella prostata entro 5-6 mesi).
Da aprile all’ospedale oncologico Businco sono iniziate le operazioni di ammodernamento per la sostituzione dei vecchi acceleratori lineari con apparecchiature di ultima generazione altamente performanti. Attualmente, con due dei vecchi acceleratori in funzione dei quattro in dotazione, la radioterapia riesce ad erogare prestazioni per una media di 100 pazienti al giorno con un’operatività che, per rispondere alle nuove necessità, è stata incrementata fino alle ore 23 dei giorni feriali con sedute anche il sabato mattina. I trattamenti prioritari ed urgenti non hanno mai subito ritardi o variazioni. Il servizio di radioterapia ha sempre garantito la continuità di cura ai pazienti oncologici.
In merito al Businco l’assessore Doria precisa: “Da novembre è prevista la messa in funzione di uno dei nuovi acceleratori e all’inizio del 2024 le nuove apparecchiature in funzione saranno due con una previsione di circa 200 prestazioni al giorno. Alla fine delle operazioni di ammodernamento il Businco avrà quattro nuove apparecchiature moderne, tra cui una tomoterapia e un cyberknife, con la dismissione di macchinari obsoleti di cui non è più garantita nemmeno la riparazione, poichè i pezzi di ricambio non sono più prodotti, questo solo per dare un’idea dell’urgenza dell’intervento in corso”.
“Grazie alla riorganizzazione del lavoro e alla professionalità di medici e tecnici che lavorano nei centri si sta facendo fronte a tutto questo. I trattamenti di radioterapia in Sardegna sono e continuano ad essere garantiti in sicurezza nei tempi stabiliti dalle linee guida nazionali ed è giusto che questo venga restituito alla verità dei fatti a beneficio dei tanti sardi, pazienti oncologici e le loro famiglie, che devono sapere di poter realmente contare su cure adeguate alle loro necessità nella loro regione senza dimenticare tutto il personale sanitario che con abnegazione lavora instancabilmente per garantire le cure a questi pazienti fragili. Oggi, per quanto riguarda sia le cure radioterapiche che le cure chemioterapiche, nessun paziente sardo ha necessità di recarsi fuori Sardegna, perchè in loco vengono fornite le cure moderne e avanzate che rispettano gli standard nazionali ed europei. I nostri centri non hanno nulla da invidiare al resto della penisola, nè per i tempi nè per le terapie somministrate”, conclude l’assessore Doria.
foto: Agenzia Fotogramma
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Pais “Risultato importante il via libera a 25 milioni per rotte aeree”
CAGLIARI (ITALPRESS) – “Grazie a un emendamento, primo firmatario Michele Ennas capogruppo della Lega in Consiglio regionale, che richiama il DL della Giunta guidata da Christian Solinas, e all’assessore ai Trasporti Antonio Moro, siamo riusciti a portare a casa un risultato importante che consentirà di costruire un modello dei trasporti aerei sardi complementare alla continuità territoriale, così rafforzando, da un lato, il diritto alla mobilità dei Sardi e ampliando, dall’altro, l’offerta di trasporto aereo a fini turistici rendendo così accessibile la Sardegna tutto l’anno”. Così il presidente del Consiglio regionale Michele Pais commenta l’approvazione dell’emendamento del Collegato alla Finanziaria riguardante il potenziamento del traffico aereo della Sardegna. Le risorse stanziate dal Consiglio regionale sono pari a 25 milioni di euro di cui 5 milioni per l’anno 2023 e 10 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025, finalizzate al potenziamento e sviluppo del traffico aereo da e per la Sardegna attraverso l’attivazione di nuove rotte non coperte da altri vettori.
“Ora, a maggior ragione, la Regione Sardegna deve essere protagonista nella programmazione dei trasporti e dei flussi turistici della Sardegna, che investono anche profili occupazionali da difendere – prosegue Pais – I nostri aeroporti sono infrastrutture strategiche rispetto alle quali è indispensabile il coinvolgimento della Regione che oggi, come sempre, interviene per sostenere i collegamenti aerei e gli investimenti negli scali”.
foto: screenshot video ufficio stampa Consiglio Regionale Sardegna
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Caro voli, assessore Moro segnala al garante tariffa Volotea Olbia-Roma
CAGLIARI (ITALPRESS) – L’assessorato dei Trasporti, sulla base di quanto stabilito dal decreto 10 agosto 2023, n. 104 (Disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici) ha segnato all’autorità garante della concorrenza e del mercato, la tariffa di vendita del biglietto pari a 410,17 euro, proposta dalla compagnia aerea Volotea sul volo Olbia-Roma in programma oggi alle 20.25. La tariffa risulta più di 5 volte superiore rispetto alla tariffa massima applicabile ai titoli di viaggio in continuità territoriale per i residenti in Sardegna. “La tariffa proposta sul volo Olbia-Roma da Volotea – ha dichiarato l’assessore dei Trasporti, Antonio Moro – è una tariffa che è figlia di quelle politiche di prezzo e di profitto, caratterizzate da un alto tasso di speculazione che, in un momento di picco della domanda, come è quella che si manifesta nel cosiddetto controesodo, praticano alcune compagnie che operano sulle rotte da e per la Sardegna”.
“Il fenomeno in danno della nostra Isola – ha spiegato l’esponente della Giunta guidata dal presidente Solinas – è ancor più grave, perchè si manifesta in uno dei collegamenti della continuità territoriale, dove come è noto, il vettore opera in regime di esclusività”. “Auspichiamo dunque – ha concluso Moro – un tempestivo intervento da parte dell’autorità garante e del governo, perchè trovino piena applicazione le disposizioni a tutela dei consumatori, introdotte con il decreto contro il “caro voli”, allo stesso modo di come ci auguriamo che le speculazioni sulle tariffe nei collegamenti da e per la nostra Isola, trovino un’adeguata attenzione da parte della commissione europea, affinchè siano adottate misure urgenti per il ripristino di un opportuno tetto tariffario nei voli della continuità territoriale Sardegna-Continente”.
foto: Agenzia Fotogramma
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