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In Sardegna al via Fesr 21-27, Solinas “Abbiamo dato prova d’efficienza”

CAGLIARI (ITALPRESS) – E’ partita, con la riunione del Comitato di Sorveglianza che si è svolto a Cagliari alla presenza dell’assessore della Programmazione e del Bilancio della Regione Sardegna, Giuseppe Fasolino, la nuova programmazione FESR 21-27. Nel corso dell’incontro sono stati infatti approvati e adottati i criteri di selezione 2021-2027 che aprono la strada ai bandi per finanziare i progetti, e presentata la chiusura della programmazione 14-20.
“Abbiamo dato prova di efficienza avviando quelle interlocuzioni e percorsi che hanno ottenuto il plauso e l’approvazione di Bruxelles e ora la Sardegna si prepara ad avviare i progetti definiti nel programma, in particolare quelli legati all’innovazione, alla digitalizzazione, alla transizione verde”, ha spiegato il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas.
“La Regione è impegnata per colmare il gap tra la Sardegna e il resto delle regioni d’Italia e d’Europa e sulla base di questo obiettivo che nel corso dei mesi con il Centro regionale di programmazione abbiamo definito i criteri del nuovo Programma che ha una dotazione quasi doppia rispetto al precedente con oltre 1 miliardo e mezzo di risorse (1.580 milioni) che serviranno a rilanciare la Sardegna e a supportare il suo sviluppo dal punto di vista economico e sociale, intervenendo su settori strategici per la nostra isola”, ha detto l’assessore Fasolino nel corso dell’incontro a cui hanno preso parte i rappresentanti della Commissione Europea, del Dipartimento delle Politiche di coesione (Presidenza Consiglio dei Ministri) e dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.
“La nuova programmazione, tra gli altri risultati che sarà in grado di raggiungere, assicurerà nuova occupazione. Sono fiducioso, ecco perchè guardiamo al nuovo Fesr 21-27 con ottimismo e con un senso di grande positività – ha proseguito Fasolino -. Oggi abbiamo la possibilità di spendere più risorse rispetto alla programmazione precedente: la Sardegna dimostrerà efficienza e capacità”, ha concluso Fasolino.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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In Sardegna sette nuovi treni sulla Monserrato-Isili

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Con i sette nuovi treni pronti a entrare in servizio sulla linea Monserrato-Isili, la Regione va avanti nel percorso di rinnovamento totale del proprio parco viaggiante e più in generale di ammodernamento dell’intero sistema ferroviario sardo, anche in termini di sostenibilità ambientale”. Lo afferma il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, in occasione del viaggio inaugurale di uno dei nuovi treni dell’Arst, partito oggi dalla stazione di San Gottardo a Monserrato e diretto a Mandas e Isili. I nuovi convogli, prodotti dalla Stadler, sono a trazione diesel-elettrica, con bassissime emissioni atmosferiche, e possono raggiungere i 100 km orari.
“In questi ultimi anni – sottolinea Solinas – abbiamo messo in campo importanti risorse per l’acquisto di nuovo materiale rotabile che ci consente di mettere gradualmente a riposo mezzi ormai datati. I vecchi treni che lasceranno il posto a quelli nuovi saranno messi a riposo per un revamping che li destinerà al Trenino verde, un grande patrimonio non solo ferroviario ma anche storico della Sardegna, per il quale mi auspico possa essere costituita al più presto la Fondazione con il pieno coinvolgimento dei Comuni dei territori interessati”.
“Gli investimenti che abbiamo avviato finora – aggiunge il presidente sardo – si inseriscono in una più ampia strategia volta ad affrontare e ad abbattere concretamente quel gap strutturale che si traduce in mancato sviluppo per l’intera economia regionale. Quest’ultimo punto è stato uno degli argomenti portati recentemente sul tavolo del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel corso di un incontro per discutere di strade e ferrovie che ho avuto con il ministro Salvini, dal quale ho ricevuto pieno sostegno e l’impegno a lavorare insieme per ridurre questo”.
“Ed è per questo che tra gli obiettivi che ci siamo prefissati fin dall’inizio di questa legislatura c’è anche il potenziamento della mobilità ferroviaria e stradale, e della sua integrazione in termini di intermodalità e di connessione, per dotare la nostra Isola di collegamenti sicuri e vie di accesso efficienti che dalle zone interne arrivino a quelle costiere e all’asse viario principale. Perchè è necessario, soprattutto per una regione a bassa densità di popolazione, con ampi squilibri tra zone interne e costiere, lo sviluppo di un sistema integrato di trasporti che non crei isole nell’Isola”, conclude il presidente Solinas.

– Foto: Ufficio stampa Regione Sardegna –

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Pili visita il Parco Geominerario “Presto un incontro con i sindaci”

CAGLIARI (ITALPRESS) – Anita Pili, assessore dell’Industria della Regione Sardegna, si è recata a Carbonia, al Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna, dove ha incontrato il commissario straordinario, Elisabetta Anna Castelli e il direttore Fabrizio Atzori. “Un confronto costruttivo, in cui abbiamo discusso dell’ampio tema del patrimonio regionale da bonificare, mettere in sicurezza e valorizzare – spiega l’assessore Pili – anche grazie ai fondi per la Transizione giusta (JTF). Dall’Unione Europea abbiamo infatti circa 80 milioni destinati al Sulcis Iglesiente per opere cantierabili di bonifica. Lavori che creeranno un incremento delle opportunità lavorative da parte di privati. Nelle prossime settimane, in accordo con il commissario del Parco, sarà convocato un incontro con i Sindaci per verificare insieme le azioni a cui dare immediata esecutività. Obiettivo della Regione è la valorizzazione del patrimonio ambientale in capo a Igea e delle opportunità che in esso possono nascere”.

– Foto: Ufficio stampa Regione Sardegna –

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Solinas “Ripartono i lavori per completare la diga di Cumbidanovu”

CAGLIARI (ITALPRESS) – Raggiunta la piena copertura finanziaria per la realizzazione della diga di Cumbidanovu. La Giunta Solinas, su proposta dell’assessore regionale dei Lavori Pubblici della Sardegna, Pierluigi Saiu, ha approvato lo stanziamento di altri 18,5 milioni di euro per finanziare il secondo e ultimo lotto che consentirà il completamento dell’opera. Lo rende noto la Regione Sardegna.
“La misura messa in campo – dichiara il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas – ribadisce la nostra ferma volontà di portare a compimento le grandi opere che i sardi attendono da tempo. Lo sviluppo della nostra Isola passa necessariamente anche dalle sue infrastrutture. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo rafforzato il dialogo con il Governo. La diga nel territorio di Orgosolo ha una storia travagliata e ora, dopo tanti anni, i lavori per il suo completamento potranno finalmente ripartire e sarà restituita ai cittadini un’opera di grande importanza per il territorio”.
“Un provvedimento – dichiara l’assessore Saiu – che conferma l’impegno della Regione per la realizzazione di un’infrastruttura strategica, fondamentale per il centro Sardegna. La diga di Cumbidanovu è la più grande opera idraulica oggi in esecuzione nell’Isola. Abbiamo lavorato tanto per sbloccare un cantiere fermo da dieci anni. Già alla fine del 2022, grazie alle nuove risorse provenienti dal governo nazionale, è stato possibile incrementare la dotazione finanziaria. Per l’assegnazione dei lavori, dopo la prima gara andata deserta a causa dell’aumento del costo dei materiali, si è deciso di concentrare tutte le risorse disponibili sul primo lotto, quello più importante che riguarda la realizzazione del corpo diga, e in una sola settimana, grazie al grande lavoro degli uffici dell’assessorato dei lavori pubblici e del ministero delle infrastrutture, di concerto con il Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale, è stato possibile bandire la seconda gara che poi è stata aggiudicata. Questo però ha comportato che rimanesse scoperto il secondo lotto. Adesso, con le nuove risorse stanziate dalla regione, anche questo ha trovato copertura e l’opera è quindi interamente finanziata”.
“Le ulteriori risorse – precisa l’assessore Saiu – si sommano così ai 95 milioni di euro già disponibili. La diga di Cumbidanovu è una grande opera. L’attenzione del governo regionale è il riflesso dell’impegno concreto per ridurre il gap infrastrutturale tra le zone interne e il resto dell’Isola”. “La diga servirà a raccogliere l’acqua che consentirà di irrigare oltre 2.800 ettari di campagna. Il nostro progetto prevede poi il collegamento con l’impianto di Su Tuvu, a Nuoro. Sarà così possibile estendere in modo significativo le superfici irrigue. La giunta ha già stanziato le risorse, 4 milioni e seicentomila euro, per la progettazione. Il valore delle infrastrutture connesse alla diga è stato valutato in ulteriori 160 milioni di euro”, conclude l’assessore Saiu.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Chessa “Ballus evento che arricchisce offerta turistica dell’Isola”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Come recita lo slogan della manifestazione, per alcuni giorni la Sardegna ospiterà danze, suoni, colori del mondo e della tradizione. Grazie alla partecipazione dei gruppi provenienti da Stati Uniti, Irlanda, Malesia e Uruguay, l’Isola ospiterà un arcobaleno di culture e di identità che si intrecciano con la tradizione millenaria sarda. Un evento inserito all’interno di un programma triennale di 240 manifestazioni, finanziate con circa 60 milioni di euro, che arricchiscono l’offerta turistica dell’Isola”, Lo ha detto l’assessore del Turismo, Gianni Chessa, durante la presentazione di “Ballus”, 21a edizione dell’incontro internazionale del folklore organizzata dalla Pro loco di Uta, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, in programma dal 1 al 5 agosto.
“Una grande iniziativa, realizzata nell’affascinante scenario del Santuario di Santa Maria, che promuove il folklore e mantiene vive le tradizioni, all’interno di un contenitore di grande divertimento – ha aggiunto l’assessore Chessa – Una festa molto sentita da un’intera comunità che rappresenta un richiamo turistico per il territorio, coinvolgendo anche le Pro loro di altri Comuni”.

foto: ufficio stampa Regione Sardegna

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Moro “Ryanair programmi voli invernali ad Alghero per stagione 2023/24”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “La mancata programmazione dei voli della stagione invernale nell’aeroporto di Alghero e la conseguente impossibilità a procedere con le prenotazioni per i collegamenti a seguire dal 28 ottobre prossimo è causa di preoccupazione e disagio per i molti operatori economici e per i tanti viaggiatori sardi che, come è noto, hanno ormai un riferimento più che ventennale nei servizi low cost della compagnia Ryanair operati da e per lo scalo del Nord Ovest dell’Isola”. Così l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, che ha scritto ai vertici Ryanair perchè il vettore irlandese riapra la programmazione dei voli invernali nello scalo algherese. Una situazione, sottolinea l’esponente della Giunta Solinas, “che mai si è verificata prima e che auspico possa dunque trovare una positiva definizione, nell’ambito dei tradizionali strumenti contrattuali e delle intese tipiche, finalizzate all’incremento del traffico passeggeri e per la crescita economica e sociale dell’intero territorio”.
“Pur comprendendo – aggiunge l’assessore Moro – le difficoltà riscontrate nel confronto con il gestore aeroportuale, mi sia consentito rivolgervi il mio personale invito, affinchè possiate compiere ogni sforzo utile per favorire un’intesa con la società di gestione dell’aeroporto di Alghero e consentire così la programmazione dei voli Ryanair anche per la stagione invernale 2023-2024”. L’assessore Moro conferma infine ai vertici di Ryanair “la volontà della Regione di procedere con l’impugnazione della delibera di fusione delle società Sogeaal in Geasar, al fine di salvaguardare le prerogative societarie dell’amministrazione regionale e poter garantire così anche in futuro, le indispensabili politiche pubbliche finalizzate a salvaguardare il diritto alla mobilità dei sardi”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Moro “Avanti con il modello sardo di continuità aerea”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “La continuità territoriale ha delle criticità ma si sta dimostrando l’unico strumento per garantirci il diritto alla mobilità verso la terraferma. E’ chiaro però che deve e dovrà essere modificata, e per far questo in Europa ci serve l’aiuto del Governo italiano e dell’Enac, oltre a una grande unità di popolo. Alla Sardegna serve un modello sardo del trasporto aereo che non è da inventare di sana pianta, ma che può realizzarsi mettendo insieme tutti gli strumenti che le normative vigenti in Europa ci garantiscono”. Così l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, intervenuto questa mattina a Cagliari al convegno organizzato da Confcommercio e Federalberghi “Liberi di volare – La continuità territoriale che vogliamo”. L’esponente della Giunta sottolinea come “il traffico dei residenti complessivamente è aumentato, ma le imposizioni e le valutazioni della Commissione europea non ci hanno consentito di aumentare il numero dei voli, ed è questa la causa dell’imbuto che si crea negli aeroporti sardi nei periodi di punta del weekend o in particolari periodi dell’anno”.
E ancora: “In Sardegna si sta verificando quello che la Regione ha sempre detto e cioè che la compressione del volume di traffico residenti avrebbe comportato un problema di garanzia del diritto alla mobilità ai cittadini sardi. Noi siamo rimasti bloccati da quella sottostima che la Commissione Ue ha fatto sui volumi di traffico dei residenti”. Poi sulla tariffa per i non residenti, che secondo l’assessore “non può essere lasciata in balia delle politiche di prezzo e di profitto delle compagnie aeree”. Moro spiega che “il biglietto troppo costoso non pesa solo sulla tasca dei turisti ma sul nostro sistema economico perchè mette fuori mercato il nostro sistema turistico. Quel biglietto fuori mercato lo pagano tutti i sardi”. Insomma “non si può passare dalla tariffa unica alla tariffa sul libero mercato. E in questo il Governo e l’Enac devono aiutarci a far capire in Europa che la Sardegna chiede la tariffa unica per garantire anche a chi sta fuori della Sardegna la connessione con la nostra Isola”.
Alla Sardegna “servono più voli” e “c’è un sistema per poter incrementare le rotte che va in deroga agli aiuti di Stato, che è legittimato e certificato dalla Unione europea e sono gli aiuti diretti ai vettori per le aperture delle nuove rotte. E’ quello che abbiamo fatto come Regione sarda, presentando il disegno di legge, stanziando i ribassi d’asta della gara per rafforzare i sistemi della continuità territoriale e quindi mettendo 25 milioni di euro nel triennio per gli aiuti diretti ai vettori per le aperture delle nuove rotte, che si configurano in un abbattimento fino al 50% dei costi dei servizi aeroportuali”. Poi, ci sono gli aiuti diretti ai passeggeri per l’abbattimento del costo del biglietto aereo. “Per la stagione invernale – ha annunciato l’assessore – faremo la prima sperimentazione con uno stanziamento di 5 milioni di euro. Consentiremo ai residenti sardi under 25 e over 65 e agli atleti agonisti di poter contare sullo sconto”. Infine sull’ipotesi di fusione delle compagnie di gestione aeroportuali: “La Regione deve partecipare alla gestione degli aeroporti sardi. L’attuale proposta che si avanza da parte del fondo di investimento che detiene la maggioranza di Alghero e di Olbia ci porta a una soluzione che estromette la Regione, che invece vuole poter garantire le politiche pubbliche e ciò che fino a oggi ha fatto. A cominciare dai 127 milioni di euro che ha erogato alle tre società di gestione degli aeroporti sardi in questi dieci anni per migliorare le infrastrutture, per far crescere i servizi, per incrementare il traffico delle low cost attraverso quelle che sono le leggi della promozione turistica. Ci opponiamo alla fusione degli aeroporti di Alghero e Olbia”.

foto: ufficio stampa regione Sardegna

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Porcu “Cervo sardo va protetto, serve una gestione attenta”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Il cervo sardo è una sottospecie autoctona della Sardegna e della Corsica, che per la sua importanza richiede una protezione rigorosa. Recentemente è stato oggetto del progetto Life ‘One deer two islands’ finalizzato alla sua tutela e terminato nel 2019. All’avvio del progetto la specie era presente in poche centinaia nella Sardegna meridionale e praticamente estinto in Corsica. Attualmente, il cervo sardo-corso è aumentato in maniera consistente, in entrambe le isole: sono stimati in 13.000 e 7.000 esemplari”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente della Sardegna, Marco Porcu, durante il suo intervento al tavolo di lavoro, organizzato a Corte dalla Regione Corsica, sul programma di gestione del cervo nelle due isole, al quale ha partecipato una delegazione regionale composta anche da Forestas.
“Questa espansione in zone antropizzate pone nuove problematiche che obbligano ad una gestione attenta – ha aggiunto l’assessore Porcu -. Per esempio, prevenire i conflitti con l’uomo riferiti ai danni alle produzioni agricole e ai problemi di sicurezza pubblica (come gli incidenti stradali). Ma anche evitare la diffusione di malattie infettive e parassitarie importanti sia per l’uomo che per altre specie animali, domestiche e selvatiche”.
“Considerata l’elevata vocazione zootecnica delle due isole, il monitoraggio del cervo dev’essere condotto periodicamente. Inoltre, va attuato un programma di gestione a lungo termine per una migliore integrazione degli animali alle risorse ambientali disponibili, anche facendo ricorso a risorse europee nell’ambito dello stesso progetto Life. Mitigando i conflitti tra popolazione umana e cervi, realizzando un monitoraggio che consenta di tenere sotto controllo lo stato sanitario della specie e l’implementazione di nuove soluzioni gestionali e di management in collaborazione col mondo della ricerca e promuovendo nelle scuole primarie l’educazione sul ruolo del cervo nell’ecosistema delle due isole”.
“Dobbiamo lavorare affinchè il positivo rapporto con l’animale, raggiunto dalle comunità locali nel corso del tempo, non venga indebolito dal sopravvenire di nuove problematiche che rischiano di compromettere l’equilibrio attuale”, ha concluso l’assessore dell’Ambiente.

– Foto: Ufficio stampa Regione Sardegna –

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