CAGLIARI (ITALPRESS) – “Nel periodo tra il 2018 e il 2022, in diversi territori dell’Isola, si sono verificate condizioni meteorologiche non ordinarie, come precipitazioni eccezionali, forte vento, grandinale e siccità, che hanno costretto numerose Amministrazioni locali a dichiarare lo stato di calamità e a provvedere all’esecuzione di opere e interventi in emergenza, con pesanti conseguenze sui precari bilanci comunali. La Regione è intervenuta con un importante stanziamento a favore degli enti locali e per consentire anche alcuni interventi strutturali per la riduzione del rischio residuo, per il ripristino delle infrastrutture e delle condizioni di sicurezza in alcune aree interessate dall’evento calamitoso del 28 novembre 2020”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Sardegna, Christian Solinas, dopo l’approvazione di due delibere che hanno programmato oltre 8 milioni 730mila euro di contributi a favore di 53 enti locali.
“La Protezione civile regionale ha ricevuto le istanze di contributo ed esaminato la documentazione necessaria per accertare l’ammissibilità delle spese sostenute – ha aggiunto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu – Sono stati eseguiti i sopralluoghi e concluse le verifica tecnico-amministrativa dei rendiconti presentati da 18 Comuni per un importo complessivo di 837.813 euro. Per altri 21 enti locali si stanno concludendo le istruttorie pari a 2.822.367 euro. Infine, per altri 18 Comuni è stato già possibile effettuare una prima stima dei danni e dei relativi costi necessari all’esecuzione di opere e degli interventi in emergenza per un importo complessivo di 1.015.387 euro. Queste ultime somme sono, ovviamente, suscettibili di variazioni in base alla rendicontazione che verrà presentata”.
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Calamità naturali, oltre 8,7 milioni agli enti locali sardi
La Maddalena, inaugurata la prima Casa della Comunità della Gallura
LA MADDALENA (ITALPRESS) – La prima Casa della Comunità della Gallura è nel cuore dell’isola di La Maddalena. La struttura, inaugurata oggi dall’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, alla presenza dei vertici dell’Asl Gallura e delle autorità locali, è quella del poliambulatorio di Padule integrato dei servizi previsti dal nuovo modello d’assistenza socio-sanitaria territoriale. “Il nostro obiettivo – dichiara l’assessore Doria – è quello di realizzare un modello di sanità moderno e più efficiente. Le Case della Comunità sono l’avamposto di questo modello e la struttura di La Maddalena, in particolare nella gestione delle cronicità, si integra perfettamente con l’ospedale dell’isola e con gli altri servizi sanitari del territorio gallurese”.
Già presenti nella struttura, oltre agli ambulatori specialistici e del medico di medicina generale, il presidio di guardia medica e l’infermiere di Comunità. Attiva anche l’equipe multidisciplinare composta dal neurologo, dal medico di medicina generale e dall l’infermiere di comunità che verrà integrata con una seconda equipe con la presenza del geriatra, a partire dai primi mesi dell’anno. “Nelle prossime settimane – precisa l’esponente della Giunta -, nell’ambito del potenziamento dell’assistenza ai pazienti cronici, sarà avviato il servizio di spirometria ed elettrocardiografia a domicilio, con l’ausilio di tecnologie che consentiranno la condivisione dei dati biometrici dei pazienti con le equipe multidisciplinari”. “La Casa della Comunità di La Maddalena è un esempio di buona sanità che va seguito e un segnale, non solo per la sanità dell’isola, ma per tutta la Sardegna, conclude l’assessore Doria.
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Assessore Satta incontra il Consorzio della Vernaccia Doc di Oristano
CAGLIARI (ITALPRESS) – “Favorire il settore vitivinicolo, mondialmente riconosciuto per la sua eccellenza, sarà una priorità per questo assessorato”. Lo ha detto l’Assessore all’Agricoltura, Valeria Satta, che oggi ha incontrato il presidente e i delegati del neo-nato consorzio volontario per la tutela e la valorizzazione dei vini D.O.C vernaccia di Oristano. Il consorzio è formato da cinque aziende di trasformazione del prodotto vitivinicolo e da un’azienda agricola. “Il comparto vitivinicolo – ha detto l’assessore dell’Agricoltura – riveste un’importanza strategica per l’oristanese e per l’intera Sardegna”. “Stiamo lavorando per cercare risposte immediate e soluzioni concrete per il comparto vitivinicolo, che conta in Sardegna migliaia di occupati, circa 26.000 ettari vitati per una produzione annua che si aggira attorno ai 638.000Hl e della quale la vernaccia, nello specifico, è un prodotto simbolo dell’identità culturale dell’oristanese. Diamo valore ai prodotti simbolo del nostro patrimonio agroalimentare”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.
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Tavolo tecnico con Ministero dei Trasporti su continuità aerea
CAGLIARI (ITALPRESS) – “Abbiamo fissato un incontro tecnico per il 4 gennaio prossimo con Ministero dei Trasporti, Enac e Regione Sardegna che ci consentirà di garantire, con una procedura di emergenza, i collegamenti tra l’aeroporto di Alghero e gli scali di Roma e Milano. Su questo punto l’attenzione del Governo è massima così come è massimo il sostegno alla Regione per un modello sardo di continuità che sia corrispondente alle esigenze della Sardegna”. Lo annuncia l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, oggi a Roma per incontrare il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami. Al meeting ha partecipato anche il presidente della Commissione Trasporti della Camera, Salvatore Deidda che sui social commenta: “Stiamo mettendo in campo tutto l’impegno possibile per supportare la Regione Sardegna. Lo stiamo facendo con il supporto del Governo e l’Enac e siamo convinti di trovare la soluzione rispettando i tempi. Abbiamo anche parlato della possibilità di aprire tratte con altri aeroporti italiani e sperimentare nuovi di sistemi di continuità. Un dialogo continuo che approfondiremo con tutti i commissari della Trasporti, tramite l’indagine conoscitiva che partirà, a gennaio, alla Camera dei Deputati”.
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Continuità territoriale aerea. Offerte da Ita, Volotea e Aeroitalia
CAGLIARI (ITALPRESS) – Sono state aperte oggi, alle 15, negli uffici dell’assessorato regionale dei Trasporti a Cagliari, in seduta pubblica, le buste della gara per l’affidamento del servizio di trasporto aereo in continuità territoriale da e per la Sardegna per il periodo dal 17 febbraio 2023 al 26 ottobre 2024. Entro la scadenza del termine, fissata per oggi alle 13, sono pervenute le offerte di tre compagnie: Ita e Volotea per Cagliari-Roma Fiumicino; Ita per la rotta Cagliari-Milano Linate; Ita, Volotea e AeroItalia per Olbia-Roma Fiumicino; Ita e AeroItalia per Olbia-Milano Linate; nessuna offerta invece è stata presentata per i collegamenti tra lo scalo di Alghero e Milano Linate e Roma Fiumicino. La commissione aggiudicatrice ora dovrà verificare la documentazione presentata per procedere prima, in seduta riservata, all’esame delle offerte tecniche, e successivamente in seduta pubblica per valutare le offerte economiche. Resta possibile, fino al 31 gennaio 2023, che un vettore comunitario accetti di effettuare le rotte senza esclusiva e senza compensazione.
“Con l’apertura delle buste e la verifica delle offerte – sottolinea l’assessore dei Trasporti, Antonio Moro – diamo il via a un iter che confidiamo possa essere il più breve possibile e avere così entro fine anno l’aggiudicazione provvisoria dei voli per i quali è stata presentata un’offerta. Alghero non resterà senza voli: ci siamo già attivati con il Ministero e con l’Enac per avviare una procedura di emergenza che consenta di non interrompere il servizio pubblico dallo scalo algherese. Dobbiamo prima di tutto mettere in sicurezza il sistema di trasporto aereo per la Sardegna, poi mi auguro che si possa lavorare unitariamente con serenità per l’individuazione di soluzioni adeguate alle esigenze della Sardegna da tradurre in un modello sardo di continuità, che insieme con il Governo dovremo difendere a Bruxelles”.
foto: ufficio stampa Regione Sardegna
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Presentato il bilancio di salute digitale
CAGLIARI (ITALPRESS) – “Parliamo di uno strumento innovativo rivolto ai pediatri, un protocollo informatizzato che nasce dall’esigenza di monitorare lo stato di salute dell’individuo, dall’infanzia all’adolescenza, in base alla sua esposizione al mondo digitale. Una procedura sanitaria che nasce per valutare se gli strumenti tecnologici utilizzati, il tempo di esposizione e i contenuti digitali visionati siano compatibili con l’età e le caratteristiche psico-fisiche del bambino e prevenire così eventi acuti o cronici in grado di ostacolarne l’evoluzione fisiologica”. Lo ha detto l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, che oggi, nel corso di un incontro, ha presentato il Bilancio di salute digitale, la nuova procedura sanitaria pediatrica per la valutazione dei rischi derivati dall’esposizione dei minori alle nuove tecnologie. Il protocollo nasce nell’Isola da uno studio realizzato tra Nuoro, Cagliari, Sassari Oristano e Regno Unito da un team di pediatri e psicologi, lavoro oggi in pubblicazione sulle pagine della rivista scientifica internazionale ‘Journal of Pediatric and Neonatal Individualized Medicinè.
Insieme all’esponente della giunta hanno presenziato anche alcuni degli autori dello studio: Gesuina Cerchi, psicologa e direttore del distretto sanitario di Nuoro, Asl 3, Osama Al Jamal, segretario regionale della Federazione italiana medici pediatri e della Società italiana di pediatria, e Luca Pisano, psicologo e psicoterapeuta, Direttore dell’Ifos – Educare al Digitale. “Il web, i videogiochi, i social media, le chat e i servizi in streaming – precisa l’assessore – fanno parte della nostra quotidianità, ma nel contempo offrono contenuti facilmente accessibili e non sempre adeguati ai più piccoli. In un mondo dove i giovanissimi sono immersi nel digitale, i pediatri giocano un ruolo chiave nell’accompagnarli e nell’educarli a un uso sano e responsabile delle nuove tecnologie. Sin dai primi mesi di vita è infatti necessario proteggere i bambini dai rischi derivati dall’esposizione precoce e accompagnarli nel percorso di crescita, aiutandoli gradualmente a conoscere e gestire il mondo virtuale, promuovendo e garantendo la salute fisica, psichica e digitale”.
Secondo uno studio condotto dall’Ifos – Educare al Digitale nelle scuole dell’Isola, l’80% dei bambini in età scolare ha uno smartphone ricevuto generalmente tra gli 8 e gli 11 anni, in uno stadio evolutivo in cui non si hanno le necessarie competenze cognitive per poterlo utilizzare in modo adeguato, il 30% dei bambini in età scolare e il 50% dei preadolescenti gioca con videogame dai contenuti violenti (classificati Pegi 18) e? sempre il 30% dei bambini in età scolare e il 70% dei preadolescenti segue contenuti digitali inadeguati per la loro fascia. “Oggi, nella sua prima fase sperimentale, il Bilancio di salute digitale è utilizzato da dieci pediatri dell’Isola e ha coinvolto centocinquanta famiglie. L’intenzione è ora di portare la procedura a un utilizzo su scala più ampia”, conclude Doria.
foto: ufficio stampa Regione Sardegna
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Sardegna, Porcu “Il sistema parchi contribuisce allo sviluppo socioeconomico”
NUORO (ITALPRESS) – “Il sistema dei parchi regionali della Sardegna rappresenta un patrimonio che, per valori naturali, storico-culturali e paesaggistici, contribuisce allo sviluppo socioeconomico dei territori. Perciò la Regione è convintamente impegnata nella tutela e nella salvaguardia di queste aree”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente della Sardegna, Marco Porcu, durante l’incontro nella sede del Parco naturale regionale di Tepilora a Bitti, al quale ha partecipato anche il sindaco Giuseppe Ciccolini. Al termine della riunione, l’Assessore ha visitato il cantiere forestale di Crastazza, gestito dall’agenzia regionale Forestas.
“Il Parco, coi suoi ottomila ettari di foreste, sentieri e corsi d’acqua, è uno dei gioielli dell’Isola, che, nel 2017, ha ottenuto dall’Unesco, insieme ad altri 13 comuni tra Barbagia, Baronia e Bassa Gallura, il riconoscimento di ‘Riserva della biosferà, un valore aggiunto per questo territorio che consente grandi potenzialità di promozione – ha aggiunto l’assessore Porcu – Un’area di pregio ambientale che offre le giuste condizioni per la ricerca scientifica, per il miglioramento dell’offerta turistica e per la valorizzazione agro-ambientale dei territori, nel segno dello sviluppo sostenibile, del miglioramento della qualità della vita e dell’educazione ambientale. Non dimenticando che le politiche ambientali rappresentano un importante sostegno per gli sbocchi occupazionali di cui la Sardegna ha estremo bisogno e per la lotta allo spopolamento delle zone interne”.
“La presenza dei parchi nel territorio regionale si deve coniugare in maniera equilibrata con la presenza dell’uomo, evitando, nel rispetto dell’ambiente, la musealizzazione della natura”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.
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Sardegna in Europa, la regione aderisce alla rete Rleg
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Una rete di collaborazione interregionale europea, per promuovere le istanze delle regioni dell’Unione dotate di poteri legislativi che, in determinati ambiti, vengono esercitati in via primaria ed esclusiva: è la rete RLEG (Regions with LEGislative Powers) cui la Regione Sardegna ha recentemente aderito.
Obiettivo della rete è quello di attuare un più forte coordinamento su tematiche comuni, per un dialogo più mirato e costruttivo con le Istituzioni europee.
“Il ruolo dei governi regionali – afferma il Presidente Christian Solinas – è quello di essere l’organo più vicino ai cittadini tra le istituzioni dotate di poteri legislativi. Non è una prerogativa di tutte le regioni ma lo è, nello specifico, della Regione Sardegna, la cui autonomia si fonda sulle peculiarità geopolitiche, sulla sua storia e sul suo forte carattere identitario. Quest’anno – prosegue il Presidente – abbiamo ottenuto l’importante riconoscimento del Principio di Insularità nella Costituzione italiana. In sede Europea, la risoluzione Omarjee ha rafforzato ulteriormente l’urgenza di adottare specifici provvedimenti per le regioni insulari di fronte al Parlamento Europeo. Questi però non sono punti di arrivo, devono essere considerati invece validi punti di partenza sulla strada di un vero e più importante percorso dell’autonomia e dell’insularità relativamente ai costi energetici, ai trasporti e a tutte le criticità che penalizzano i territori come il nostro. L’insularità – ricorda il presidente – deve diventare sempre più una nostra alleata, non essere ancora vissuta come un handicap da cittadini, turisti e potenziali investitori”.
La rete RLEG costituisce una realtà rappresentativa di quasi il 45% della popolazione dell’UE. A fronte di meccanismi decisionali e princìpi di programmazione centralizzati di matrice europea, che pongono in capo agli Stati membri poteri deliberativi sovraordinati alle entità sub-statali, infatti, le Regioni sono investite dai rispettivi ordinamenti costituzionali di potestà legislative che l’ordinamento europeo non riconosce.
Il ruolo dei governi regionali – tra quelli dotati di poteri legislativi – può quindi contribuire ad aumentare la trasparenza e la democraticità del processo decisionale europeo, oltre che favorire una migliore attuazione delle politiche della UE.
Prendendo spunto dall’art. 4 del Trattato sull’Unione europea e muovendosi nel segno della massima collaborazione con le istituzioni dell’UE in una prospettiva di responsabilità e proattività, la RLEG si pone l’obiettivo di vedere attuata una governance che possa essere realmente multi-livello, in cui le autorità regionali e locali abbiano un ruolo più incisivo, a favore di una maggiore territorializzazione delle politiche della UE e di un effettivo coinvolgimento delle Regioni dotate di poteri legislativi nell’intero ciclo politico della stessa Unione.
Lo spettro di intervento spazia dalla realizzazione di un dialogo permanente e strutturato con le istituzioni europee nelle materie di competenza legislativa regionale, all’inclusione dei dati regionali nelle fasi di elaborazione delle politiche dell’UE, comprensive anche di raccomandazioni specificatamente focalizzate sul livello regionale. Si lavora inoltre al controllo, basato su criteri oggettivi, circa l’attuazione del principio di sussidiarietà da parte della Commissione europea, fino all’elaborazione di proprie proposte in vista della futura revisione dei Trattati su cui si è pronunciato il Parlamento europeo con una risoluzione dello scorso giugno.
Fanno parte della RLEG: Paesi Baschi, Catalogna, Isole Baleari, Valencia (Spagna), Sardegna, Piemonte (Italia), Salisburgo, Bassa Austria, Tirolo, Vorarlberg, Carinzia (Austria), Fiandre (Belgio), Isole Aaland (Finlandia), Madeira e Azzorre (Portogallo). Si aggiunge la Corsica (Francia) con lo status di osservatore. Le regioni Lombardia, Burgerland (Austria) e Baviera (Germania) stanno attualmente finalizzando il loro processo di adesione.
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