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Sardegna

Covid, in Sardegna 304 contagi e 4 decessi

CAGLIARI (ITALPRESS) – In Sardegna si registrano oggi 304 ulteriori casi confermati di positività al Covid (di cui 282 diagnosticati con tampone antigenico) . Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 2414 tamponi. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 7 (+2). I pazienti ricoverati in area medica sono 71 ( -4 ). 4968 sono i casi di isolamento domiciliare (-228). Si registrano 4 decessi: una donna di 94 anni e tre uomini di 77, 78 e 88 anni, residenti nella provincia di Oristano.
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– credit photo agenziafotogramma.it –

In Sardegna via alle somministrazioni dei nuovi vaccini bivalenti

CAGLIARI (ITALPRESS) – Via libera della Regione alle vaccinazioni anti-Covid con l’impiego dei nuovi vaccini bivalenti sviluppati sulla variante Omicron. Con una nota dell’assessorato della Sanità, sono state infatti recepite le ultime indicazioni del Ministero che raccomandano la somministrazione del nuovo farmaco a tutti i soggetti over sessanta e ai cittadini dai dodici anni in su in condizione di elevata fragilità o ancora in attesa di ricevere la prima dose di richiamo (terza dose), alle donne in gravidanza, agli operatori sanitari e agli operatori e agli ospiti delle Rsa. Da oggi tutte le categorie indicate nei target della campagna vaccinale che avessero ricevuto l’ultimo vaccino da 120 giorni potranno prenotare la somministrazione della dose secondo le modalità già note, attraverso la piattaforma di Poste Italiane online all’indirizzo prenotazioni.vaccinicovid.gov.it, dagli Atm Postamat, telefonicamente al numero verde 800 00 99 66 (attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20) e tramite i portalettere.
Per le donne in gravidanza non è prevista la prenotazione e potranno accedere direttamente ai centri vaccinali, mentre gli operatori sanitari e gli ospiti delle Rsa saranno vaccinati nelle strutture in cui lavorano o sono ricoverati. Attualmente, secondo quelle che sono le direttive nazionali relative alla campagna vaccinale anti-Covid, non sono previste ulteriori somministrazioni per chi avesse già ricevuto la quarta dose (il secondo richiamo), nè per i soggetti tra i 12 e i 60 anni (non fragili) che avessero già ricevuto la terza dose (il primo richiamo). Nelle giornate di lunedì e martedì sono sbarcate nell’Isola 129.600 dosi di vaccino bivalente Comirnaty (Pfizer) e 24.350 dosi del vaccino bivalente Spikevax (Moderna).

foto: agenziafotogramma.it

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Porto di Cala Gonone in Sardegna, tavolo tecnico sui problemi di sicurezza degli Uffici della Capitaneria

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CAGLIARI (ITALPRESS) – Un documento condiviso nel quale si richiede la demolizione e ricostruzione della sede della Capitaneria di Porto di Cala Gonone, che da tempo necessita di lavori di messa in sicurezza non più procastinabili e necessari affinché vengano ripristinate le condizioni di sicurezza e incolumità per le persone. Il documento, indirizzato all’Agenzia del Demanio, proprietaria dell’immobile, verrò condiviso anche con il Ministero competente e con la Prefettura. È l’esito della riunione che si è svolta questa mattina presso la sede dell’Assessorato dei Lavori Pubblici della Sardegna sui lavori di riordino del porto di Cala Gonone nella parte che riguarda appunto gli interventi sull’immobile demaniale sede della Capitaneria di Porto.
All’incontro hanno partecipato, oltre all’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris, tutti i soggetti coinvolti, quindi i rappresentanti della Direzione Marittima di Olbia (Ministero delle Infrastrutture), del Provveditorato interregionale Lazio-Abruzzo-Sardegna, del Comune di Dorgali, oltre alle direzioni generali dei Lavori Pubblici e degli Enti locali e Urbanistica.
La Regione, considerando gli uffici dell’Autorità marittima un irrinunciabile presidio per assicurare disciplina e vigilanza su tutte le attività marittime e portuali, in primis la salvaguardia della vita umana in mare e la sicurezza della navigazione, aveva già stanziato le risorse necessarie alla messa in sicurezza, pari a 500mila euro. Il finanziamento rischia però di andare perduto se il Demanio non si pronuncerà sulla richiesta dei diversi soggetti coinvolti. Da qui la richiesta odierna, che porterà a un documento condiviso tra le parti, nella quale si chiede la demolizione e ricostruzione dell’immobile per arrivare e un edificio nuovo e tecnologicamente più avanzato e moderno.
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-foto ufficio stampa Regione Sardegna –

Salaris “Impegnati a garantire l’accessibilità dei territori del Nord”

CAGLIARI (ITALPRESS) – Questa mattina si sono svolti nel Nord Sardegna due importanti sopralluoghi che hanno visto la partecipazione dell’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris, il primo a Monteleone Roccadoria, borgo storico interessato da un grave problema di dissesto idrogeologico, il secondo a Villanova Monteleone (messa in sicurezza di un ponte). “Il sopralluogo a Roccadoria Monteleone, comune di 114 abitanti, testimonia la massima attenzione della Regione verso i borghi più piccoli che nonostante le ricchezze storiche, archeologiche e paesaggistiche risultano a rischio spopolamento. La Regione è al fianco di questi territori”, ha spiegato l’esponente della Giunta Solinas. L’Assessore Salaris nel corso dell’incontro di carattere istituzionale al quale hanno partecipato i rappresentati dell’Amministrazione Comunale, ha confermato la volontà di intervenire con i necessari lavori di messa in sicurezza delle pareti rocciose che circondano la via d’accesso al borgo per garantire l’incolumità delle persone e consentire di vivere e viaggiare in sicurezza.
“Oggi ci troviamo a fare i conti con un clima imprevedibile, che nel giro di poche ore è capace di distruggere le opere e mettere a rischio la vita delle persone. E’ per questo che il primo obiettivo della Regione è quello di tutelare i territori dal punto di vista della sicurezza”, ha spiegato l’Assessore evidenziando le linee d’azione attivate dalla Regione per combattere lo spopolamento e l’isolamento dei territori dal punto di vista infrastrutturale ma anche sotto il profilo sociale, grazie alle misure in favore dei Comuni sotto i 3mila abitanti (mutui prima casa, agevolazioni per le attività produttive, bonus bebè) e di sviluppo sostenibile grazie ai provvedimenti programmati per migliorare l’attrattività dei territori e garantire più servizi ai cittadini. “Mettere a sistema tutte le iniziative studiate dalla Regione, che nel corso di questi ultimi anni ha impiegato una quantità ingente di risorse, per collegare e rendere accessibili i territori è la via maestra”, ha detto l’Assessore Salaris.
A Villanova Monteleone l’Assessore, come richiesto dall’Amministratore comunale, ha effettuato il secondo sopralluogo della giornata, presso il Ponte ‘e Porcu sul fiume Temo. Già oggetto di un finanziamento regionale, il ponte (viabilità comunale) è stato al centro del sopralluogo dell’Assessore a causa delle criticità imprevedibili emerse durante l’intervento di messa in sicurezza che hanno spinto il Comune a interrompere i lavori. Nel corso dell’incontro sono state valutate diverse soluzioni che ora il Comune analizzerà e presenterà all’Assessorato.

foto: ufficio stampa Regione Sardegna

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Peste Suina, Solinas “La Sardegna riconosciuta come un modello virtuoso”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “La Sardegna è riuscita a centrare obiettivi importanti sul fronte del contrasto alla Peste suina africana e oggi i risultati ottenuti ci hanno portati a un confronto con la Commissione europea su un livello mai raggiunto in precedenza. Per la prima volta la Sardegna è presente al tavolo di Bruxelles con una rappresentanza politica, insieme al Ministero e ai tecnici, per confrontarsi su un percorso ben preciso, al termine del quale sarà decisa la revisione delle restrizioni che da tempo impediscono ai nostri allevatori di esportare i capi e prodotti suinicoli al di fuori del territorio regionale”. Lo dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas. Dopo l’incontro avvenuto a Bruxelles per presentare i risultati del secondo report sullo stato d’avanzamento dell’Isola all’interno della road map tracciata in accordo con la Commissione europea e il Ministero della Salute, il Presidente Solinas esprime soddisfazione per un risultato che, sottolinea, è ormai quasi raggiunto.
“Arrivare fin qua – precisa il Presidente – dopo quarant’anni di lotta al virus, non è stato facile, nè scontato. La nostra Isola ha affrontato grandi sacrifici e la strada da prendere non è sempre stata chiara e lineare. Ancora nel 2019 l’audit della Commissione europea evidenziava che i risultati della campagna di eradicazione non erano sufficienti a superare i dubbi per cancellare l’embargo. Abbiamo dato un nuovo impulso all’Unità di progetto regionale, rinnovando l’impegno e gli sforzi, nonostante stessimo gestendo un evento epocale come la pandemia del Covid-19”. La svolta a novembre 2021, con i risultati di un nuovo audit: “Da Bruxelles abbiamo ricevuto delle raccomandazioni che abbiamo già soddisfatto grazie a una serie di misure che hanno convinto la Commissione europea. In particolare abbiamo potenziato la sorveglianza sul selvatico e sul domestico. Siamo intervenuti sulla registrazione dei capi e grazie alla collaborazione delle aziende siamo riusciti ad allineare i dati garantendo un controllo e un monitoraggio continui. Basti pensare che il data warehouse dell’IZS fornisce accesso ai dati in tempo reali a tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Tutto questo è stato possibile grazie a un lavoro sinergico che ha coinvolto e coinvolge, oltre alla Regione, l’Istituto zooprofilattico della Sardegna, i servizi veterinari delle Asl, la Forestale, i Comuni, i cacciatori e le stesse aziende”.
“Oggi che la Peste Suina Africana dilaga in diversi Paesi dell’Europa – dichiara il Presidente – la Sardegna può essere guardata come a un modello virtuoso, un esempio e una speranza per chi affronta questa terribile emergenza”. Importanti le prospettive di mercato derivanti dalla rimozione delle restrizioni sui prodotti suinicoli. “E’ sufficiente guardare ai numeri”, precisa il Presidente. Gli allevamenti di suini nell’isola sono meno di 13mila (seconda regione in Italia dopo la Calabria) con 163mila capi (sesta regione), con una media di circa 12 capi ad allevamento (il 70% di queste aziende alleva anche altre specie animali), mentre la media nazionale è di 73 capi.
“La produzione suinicola sarda è espressione di qualità e tradizione che possono essere un importante motore per il rilancio della nostra economia legata alla campagna e il 15 dicembre potrebbe rappresentare un punto di svolta per non solo per il comparto, ma per tutta l’economia legata alla campagna e per l’indotto”, conclude il Presidente Solinas.

foto: agenziafotogramma.it

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Peste Suina: Nieddu “La Sardegna sta mantenendo gli impegni con Europa”

CAGLIARI (ITALPRESS) – L’Isola prosegue il proprio cammino sulla ‘road map’ tracciata in accordo con la Commissione europea e il Ministero della Salute verso la revisione delle restrizioni alle esportazioni dei capi suini e dei prodotti suinicoli che da tempo pesano sul comparto. Oggi, a Bruxelles, l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, il sottosegretario del Ministero della Salute, Andrea Costa, e il responsabile dell’Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina africana e direttore dell’Istituto zooprofilattico della Sardegna, Giovanni Filippini, hanno incontrato il direttore dei servizi veterinari della direzione generale Salute e sicurezza alimentare della Commissione europea, Bernard Van Goethem, per fare il punto sullo stato d’avanzamento delle misure messe in campo dalla Regione per il contrasto alla PSA.
“Un incontro molto positivo – dichiara l’assessore Nieddu – che ci ha consentito, ancora una volta, di mettere in evidenza l’importante lavoro svolto nell’Isola sul fronte della prevenzione e della lotta al virus. Attualmente in Sardegna non sono presenti focolai attivi e i controlli proseguono con il massimo impegno. Abbiamo implementato diversi aspetti, in particolare sull’anagrafe del suino domestico e nella sorveglianza del brado e del selvatico, rispondendo puntualmente alle richieste di Bruxelles. Siamo sulla strada giusta e ci aspettiamo che al termine di questo percorso le istituzioni europee riconoscano i risultati ottenuti consentendo alla Sardegna di raggiungere un traguardo storico”.
“In un momento in cui la Peste suina africana dilaga in diversi Paesi europei – prosegue l’esponente della Giunta Solinas – la nostra presenza qui nel cuore delle istituzioni comunitarie e la testimonianza dell’Isola, e dei risultati che possono essere raggiunti attraverso un percorso virtuoso, sono un messaggio di speranza per tutti”. Dall’Europa cinque le raccomandazioni inviate alla Sardegna, indicazioni formulate in seguito ai rilievi dell’ultimo audit, a novembre 2021. Richieste a cui la Regione ha risposto attraverso un piano d’azione accolto positivamente da Bruxelles. Tra gli impegni assunti dalla Regione, l’invio, a cadenza mensile, di report per aggiornare la Commissione europea e il Ministero sui progressi nell’attuazione delle misure proposte in risposta alle raccomandazioni comunitarie. Oggi, sul tavolo di Bruxelles, il report di agosto, il secondo dall’istituzione della road map. Al termine del percorso i dati raccolti consentiranno alla Commissione europea guidata da Stella Kyriakides di decidere, il 15 dicembre, in accordo con il parere espresso da un comitato tecnico formato dai rappresentanti degli Stati membri, l’eventuale rimozione dei divieti che oggi pesano sul comparto suinicolo.
La prima raccomandazione della Commissione europea riguarda l’implementazione dei sistemi per la registrazione dei maiali d’allevamento, con particolare riferimento ai nuovi nati. Gli interventi messi in campo dalla Regione stanno portando a un progressivo riallineamento dei dati dai quali, in passato, emergeva una forte discrepanza tra il numero dei suinetti censiti (680 mila su tutto il territorio) e il dato sulla macellazione (460 mila capi), un quadro considerato incompleto anche alla luce del rapporto statistico tra il numero delle scrofe e quello dei nuovi nati (risultava un numero di scrofe troppo alto, anomalo rispetto al numero dei nuovi nati). La seconda raccomandazione pone l’accento sul monitoraggio del brado. Su questo fronte la Regione è intervenuta rafforzando la sorveglianza del territorio grazie al coinvolgimento della Forestale e una catena di controlli che vede l’Unità di progetto e, a cascata, i servizi veterinari, intervenire su tutte le anomalie rilevate dagli agenti che operano su tutto il territorio.
La terza linea di intervento riguarda, invece, l’indagine epidemiologica a seguito di focolaio e l’adozione di un sistema che oggi è in grado di assicurare una maggiore efficacia d’azione e l’immediata disponibilità dei dati a tutti i soggetti coinvolti (assessorato della Sanità, Asl, Izs, Ministero della Salute e Commissione europea). La quarta e la quinta raccomandazione fanno riferimento alla sorveglianza passiva sul suino domestico (che la Regione ha potenziato estendendo le indagini a tutto il territorio regionale e quindi non più limitatamente alla ‘zona rossà del cinghiale infetto) e la sorveglianza passiva del cinghiale (dove grazie a un accordo con i cacciatori e l’impiego dei cani molecolari sono state individuate e analizzate, nell’anno in corso, 28 carcasse di animali morti in natura, tutte negative al virus).

foto: ufficio stampa Regione Sardegna

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Murgia “Aiuti e indennizzi ai produttori ortofrutticoli”

CAGLIARI (ITALPRESS) – Confermare gli aiuti alle organizzazioni di produttori del settore ortofrutticolo, prevedere indennizzi per i danni causati dalle cavallette e dagli eventi atmosferici avversi e inserire nuove misure per sostenere agricoltori e pescatori gravemente penalizzati dall’aumento del costo dei carburanti e dell’energia. Sono le richieste che oggi l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, ha presentato nel corso della seduta della Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. “Le Regioni con una produzione ortofrutticola commercializzata dalle organizzazioni di produttori inferiore al 20% del totale regionale – ha spiegato l’esponente della Giunta Solinas – possono chiedere al Ministero la concessione dell’Aiuto finanziario nazionale. Per poter beneficiare dell’Aiuto le organizzazioni devono anche dimostrare un incremento di almeno il 2% della media del valore della produzione commercializzata nel triennio precedente l’anno di presentazione della domanda rispetto al triennio antecedente”.

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un’emergenza sanitaria che ha comportato una pesante riduzione del valore della produzione commercializzata ed era stata pertanto stabilita una deroga alla regola del 2%. “Considerando che questa situazione si è estesa anche all’annualità 2021 – ha aggiunto l’assessore Murgia – e che pertanto la maggioranza delle organizzazioni di produttori potrebbero trovarsi nella condizione di non poter beneficiare dell’Aiuto nell’annualità 2023, già nel maggio scorso la Commissione Politiche agricole ha condiviso la richiesta formulata dalla Regione Sardegna di estensione della deroga anche alle richieste di accesso all’Aiuto del 2023, cioè presentate nel 2022”. Gli aiuti, ha puntualizzato l’assessore, hanno contribuito all’aumento del grado di concentrazione dell’offerta delle Op sarde che per ragioni chiaramente connesse alla condizione di insularità partono svantaggiate rispetto ad altre realtà.
“Basti pensare al fatto – ha detto – che solo in materia di trasporti i produttori ortofrutticoli devono affrontare un costo di trasporto marittimo verso il mercato italiano che supera di 5-7 volte il costo chilometrico su strada”. Il mantenimento del requisito renderebbe però inaccessibile l’Aiuto finanziario nazionale alla maggior parte delle Op sarde, “rischiando di interrompere un processo virtuoso che con impegno e spirito di collaborazione le nostre Op hanno intrapreso al fine di realizzare gli obiettivi previsti dal legislatore comunitario, ovvero aumentare a livello regionale il grado di concentrazione dell’offerta produttiva”.
L’assessore Murgia ha poi sollecitato un intervento del Governo perchè gli indennizzi previsti per i danni causati da alcune fitopatie siano estesi a quelli provocati dalle infestazioni delle cavallette, che quest’anno hanno devastato le campagne sarde.
Sul decreto legge 115 del 9 agosto 2022 – il cosiddetto “decreto Aiuti bis” in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali, in fase di conversione in Parlamento – l’esponente della Giunta Solinas ha poi chiesto che gli indennizzi per la siccità vengano previsti per altri eventi atmosferici avversi e che siano inserite misure concrete per le aziende penalizzate dal forte incremento dei costi energetici.
“Apprezziamo lo sforzo del Governo, ma non può essere ritenuta sufficiente la proroga al terzo trimestre solare 2022 per il credito di imposta, il 20% della spesa sostenuta, previsto per l’acquisto del carburante effettuato ai fini dell’esercizio dell’attività agricola e della pesca”, ha concluso l’assessore Murgia.

foto: agenziafotogramma.it

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Covid, in Sardegna 375 nuovi contagi e 4 vittime

CAGLIARI (ITALPRESS) – In Sardegna si registrano oggi 375 ulteriori casi confermati di positività al Covid (di cui 338 diagnosticati da antigenico). Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 3213 tamponi. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 5 (-1). I pazienti ricoverati in area medica sono 80 ( -4 ). 7868 sono i casi di isolamento domiciliare (-783). Si registrano quattro decessi: due uomini di 93 e 96 anni e due donne di 89 e 94 anni, residenti nella provincia di Oristano.
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