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Sardegna, dalla Regione 30 mln per sostenere il commercio

CAGLIARI (ITALPRESS) – Stanziati dalla Regione Sardegna 30 mln per il sostegno al commercio. “Veniamo da due anni di Covid ma questa giunta sta dimostrando massima attenzione alle associazioni di categoria. Erano vent’anni che non si mettevano risorse in questo campo, noi lo stiamo facendo con 30 milioni”, ha detto l’assessore del Turismo, Gianni Chessa, presentando il programma di contributi a favore delle imprese operanti nel settore. “Abbiamo costruito un piano d’azione – ha aggiunto – entro dicembre 2022 noi daremo oltre 80 milioni perchè arriveremo a distribuire altri 50 milioni per l’artigianato. Il 40% di queste risorse verrà dato a fondo perduto. Dobbiamo sostenere le imprese perchè se chiudono nessuno paga più le tasse. Fare sistema sta dando risultati”. Alla presentazione ha partecipato anche l’assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino, che ha chiarito: “In un momento di crisi abbiamo cercato di fare un esame con le associazioni di categoria. Loro ci hanno detto di aver bisogno di uni schok per far ripartire il commercio. Abbiamo iniziato dall’artigianato per lo stesso motivo: da vent’anni non c’erano investimenti di questo tipo con 40% a fondo perduto”. “Abbiamo capito che i risultati sperati si potevano raggiungere e ora saranno mille le aziende che accederanno ai contributi alla fine del percorso – ha aggiunto Fasolino – Quest’anno tocca al commercio e a dicembre faremo un check così da modificare gli interventi in base alle esigenze”. Fasolino ha quindi concluso: “Stiamo anche cercando di portare avanti nuovi progetti che aiutino i prodotti identitari della nostra isola e cercheremo di portarli con la legge Omnibus. Dobbiamo dimostrare di esserci per non fermare il flusso economico”. Soddisfatte le associazioni di categoria, in primis Confcommercio con il presidente Nando Faedda che ha chiosato: “Il commercio veniva trascurato, da vent’anni non arrivava niente e finalmente qualcosa c’è. Questi 30 milioni non basteranno, ma il fondo perduto al 40% è una gran cosa che aiuterà soprattutto le piccole imprese”.
– Foto ufficio stampa Regione Sardegna –
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Emergenza sangue, raccolta davanti al Consiglio Regionale

CAGLIARI (ITALPRESS) – “In un momento come questo in cui il sangue, come tutte le estati è più difficile da reperire, ho ritenuto opportuno promuovere questa iniziativa di raccolta. Per i tanti pazienti talassemici della Sardegna, che hanno necessità di essere trasfusi, e per favorire le attività chirurgiche, anche importanti, che rischiano di essere rinviate a causa della carenza di sangue, oggi era fondamentale dare un segnale e lanciare un appello a tutti i sardi, ma anche i tantissimi turisti che in questo periodo si trovano sul nostro territorio e che hanno la possibilità di compiere un gesto d’amore e solidarietà verso la Sardegna, attraverso la donazione”. Sono le parole dell’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che oggi, in collaborazione con l’Avis della provincia di Cagliari e la Struttura regionale di coordinamento delle attività trasfusionali, ha promosso l’attività di raccolta straordinaria che si è tenuta questa mattina davanti al Consiglio regionale, in concomitanza con i lavori dell’aula.

Foto: ufficio stampa Regione Sardegna

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Solinas “Generare valore restando in Sardegna si può”

SASSARI (ITALPRESS) – “Questo è un circuito che speriamo possa aumentare un flusso positivo, cioè domanda di lavoro altamente qualificato e capacità del sistema di offrire queste figure in maniera tale che si possa generare valore restando in Sardegna. Un risultato veramente importante che offre a Sassari e alla Sardegna la possibilità di fare un grande passo in avanti in termini di specializzazione verso l’industria, l’internazionalizzazione e capacità di creare professionalità nuove che rilancino l’intero tessuto economico produttivo”. Così il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, a margine della presentazione all’Università di Sassari del progetto e.lNS – Ecosystem of lnnovation tor Next Generation Sardinia.
“La società consortile formata da Università, Regione, Banco di Sardegna e altri top players serve proprio a indagare quali siano le figure professionali che il territorio maggiormente richiede in maniera tale da avviare percorsi che diano al mercato del lavoro ciò che è necessario. Una delle cose che mi piace sottolineare di questo modello è che la collaborazione tra l’Ateneo, la Regionee il sistema del credito ha generato un risultato fondamentale”. E conclude: “I competitors a livello nazionale erano tanti e questo progetto con capofila l’Università di Sassari ha sbaragliato la concorrenza e ci rende orgogliosi della nostra capacità di programmare e progettare il futuro della Sardegna. Oggi portiamo la volontà della Regione di entrare a far parte della società consortile, sottoscrivere l’aumento di capitale sociale ed entrare nel consiglio di amministrazione della e.INS”.

foto: agenziafotogramma.it

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Progetto Tyrrhenian Lab di Terna, aperto bando di iscrizione a master universitario

ROMA (ITALPRESS) – E’ ufficialmente aperto il bando per candidarsi al Master universitario di II Livello “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”, promosso da Terna in collaborazione con le Università di Cagliari, Palermo e Salerno nell’ambito del progetto Tyrrhenian Lab.
Gli studenti in possesso di laurea Magistrale in materie tecnico-scientifiche (fisica, informatica, ingegneria, matematica, data science) potranno presentare domanda di ammissione al Master fino al 18 settembre. Terna, a seguito della verifica di ammissibilità da parte degli atenei coinvolti, procederà alla valutazione dei candidati e alla selezione di 15 studenti per ciascun ateneo che prenderanno parte alla prima delle tre edizioni previste del Master. Il corso inizierà il prossimo novembre e avrà durata di 12 mesi.
Il 20 luglio a Cagliari, il 26 luglio a Palermo e il 5 settembre a Salerno Terna incontrerà gli studenti interessati presentando presso ciascuno dei tre atenei coinvolti l’offerta formativa e tutti i dettagli del corso. Nelle tre giornate saranno presenti Francesco Del Pizzo – Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna nonchè Presidente e Coordinatore Scientifico del Tyrrhenian Lab – e, per ogni università, i Rettori dei tre atenei: Francesco Mola per l’Università di Cagliari, Massimo Midiri per l’Università di Palermo e Vincenzo Loia per l’Università di Salerno.
Il progetto, per il quale Terna investirà 100 milioni di euro nei prossimi 5 anni, ha l’obiettivo di istituire un centro di formazione di eccellenza distribuito nelle sedi delle tre rispettive città dove approderanno i cavi del Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino di Terna che unirà la Campania, la Sicilia e la Sardegna, per un totale di 950 chilometri di collegamento e 3,7 miliardi di euro di investimenti, favorendo l’integrazione dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili.
Gli studenti, una volta completati i 12 mesi di master, potranno poi essere assunti nelle sedi territoriali Terna delle tre città. Il progetto ha, quindi, un impatto positivo anche in termini di efficacia occupazionale e valorizzazione dei territori, confermando la rilevanza che, per Terna, ha il Sud Italia, terra dal grande potenziale sia per quanto riguarda lo sviluppo delle infrastrutture che, soprattutto, per la crescita delle competenze.
foto ufficio stampa Terna
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Sardegna, da Regione 74 mln per borse studio scuole specializzazione

CAGLIARI (ITALPRESS) – La Giunta Solinas, su proposta dell’assessore della Sanità, Mario Nieddu, ha approvato in via definitiva la programmazione della spesa per l’assegnazione delle borse di studio regionali per la formazione specialistica sanitaria in area medica e non medica. Oltre 74 milioni di euro i fondi stanziati per il triennio 2022-2024, risorse che, nell’anno in corso, oltre a sostenere le borse già attive, finanzieranno 224 nuovi contratti di formazione per gli iscritti al primo anno delle scuole di specializzazione in area medica e 79 borse di studio per gli specializzandi in area sanitaria non medica (cioè la formazione specialistica di farmacisti, biologi, chimici, fisici, psicologi e veterinari). “Abbiamo ripreso a investire con forza sul nostro sistema sanitario, a partire dalla formazione dei giovani, con un netto cambio di rotta rispetto al passato. Decenni di mancata programmazione hanno portato alle gravi carenze che oggi pesano ovunque e in particolare sull’assistenza nei piccoli centri”, dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas. “Stiamo gettando solide basi su cui costruire il futuro della nostra sanità, impegnando centinaia di milioni di euro per la realizzazione di nuove strutture, come gli ospedali e le case della comunità, e dotare i nostri presidi con le più moderne tecnologie. Ma ogni sforzo sarebbe vano se non puntassimo sulla formazione degli specialisti, sulle persone in grado di riempire di contenuti i servizi di cura e assistenza per i cittadini. Ed è ciò che stiamo facendo, sostenendo la formazione di tanti medici e operatori sanitari che un domani saranno il cardine dei nostri reparti ospedalieri e dell’assistenza sul territorio”, conclude il Presidente.
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Siccità, Salaris “Nessun rischio restrizioni”

CAGLIARI (ITALPRESS) – La situazione degli invasi nell’Isola si presenta con un livello di “severità idrica bassa” rispetto al preoccupante fenomeno siccitoso che sta interessando il resto della Penisola. La vigilanza resta d’obbligo, ma nessun rischio di restrizioni. Dagli ultimi dati forniti dal Sistema di monitoraggio e preallarme della siccità attivato dall’Autorità di bacino, al 30 giugno erano presenti nel sistema degli invasi della Sardegna 1.421 milioni di metri cubi d’acqua, pari a circa il 78% del volume utile di regolazione autorizzato (valori leggermente superiori rispetto a quelli di giugno del 2021 dove il totale del volume invasato era 1400 Mmc e una percentuale di riempimento di 76,79%). Rispetto a maggio il valore del volume idrico invasato lo scorso mese ha comunque subito una diminuzione, pari a 127 milioni di metri cubi, a causa delle erogazioni al comparto irriguo, cui sono state assegnate via via integrazioni con l’obiettivo di soddisfare la sete delle campagne. Lo comunica la Regione.
“La situazione nel suo complesso resta fortunatamente sotto controllo – spiega l’assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris – In alcuni sistemi della Sardegna Nord Occidentale (Bidighinzu, Temo, Cuga) si riscontra localmente un livello di severità idrica medio, quindi una condizione che anche se non determina restrizioni rimane da monitorare costantemente e con ancora più attenzione”. Non a caso, la task forse di monitoraggio sui volumi idrici degli invasi, che coinvolge Regione e Autorità di bacino, proseguirà la sua attività per tutta la stagione estiva in maniera tale da garantire il fabbisogno e predisporre eventuali piani d’emergenza qualora si rendessero necessari, senza intaccare le scorte necessarie a garantire il pieno soddisfacimento dell’uso idropotabile. “Nel complesso – prosegue l’assessore Salaris – la situazione non prevede restrizioni, ma vigilanza e monitoraggio. Un risultato a cui siamo arrivati anche grazie a una gestione ottimale della risorsa, frutto della sinergia positiva di tutti i soggetti che si occupano a vario titolo di acqua e che fanno capo alla Regione”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.
Guardando all’indicatore che misura i vari scenari in relazione alla siccità, la Sardegna, sempre nel mese di giugno, registra un valore dell’indicatore pari a 0,43, corrispondente a uno scenario complessivo su tutta la regione di severità idrica bassa. Sono i successivi scenari di severità, considerati ‘da bollino rossò, che al momento non interessano la nostra Isola, quelli che determinano rischi di crisi idrica e restrizioni idriche via via crescenti.

foto: egenziafotogramma.it

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Turismo, in Sardegna nasce il “Cammino di Sant’Efisio”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Il turismo lento e sostenibile, arricchito da cultura e spiritualità, natura e benessere, senso di comunità e accoglienza, è un segmento importante della proposta turistica della Regione, che da alcuni anni punta su una proposta unitaria e strutturata dei ‘Cammini di Sardegnà. In questo contesto si inserisce la nascita e la valorizzazione del Cammino di Sant’Efisio”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, durante la conferenza sul turismo culturale-religioso che si è svolta nella sala business center dell’Aeroporto di Elmas-Cagliari. “Il progetto dell’Assessorato del Turismo, in piena sintonia con la Conferenza episcopale sarda, la Diocesi di Cagliari, l’Arciconfraternita di Sant’Efisio e le cinque Amministrazioni comunali coinvolte nel Cammino, è giunto alla fase decisiva”, ha aggiunto l’assessore Chessa. Per la predisposizione dell’itinerario, con la definizione dei chilometri e delle tappe nel rispetto dei parametri nazionali, verrà creato un tavolo di lavoro istituzionale tra Diocesi, Arciconfraternita e Comuni, con il coordinamento dell’Assessorato regionale del Turismo. Sarà un itinerario, fruibile tutto l’anno e in sicurezza, differente rispetto a quello percorso durante la tradizionale processione, ma sempre nel rispetto di punti, valori materiali e immateriali espressi dal culto del Santo: partendo da Cagliari si incontrerà il villaggio dei pescatori di Giorgino, poi il litorale di La Maddalena spiaggia e la dimora storica di Villa d’Orri a Capoterra; si prosegue nei territori di Sarroch, Villa San Pietro e Pula, concludendo nel luogo del martirio del Santo, la millenaria chiesa di Sant’Efisio, nella spiaggia di Nora, accanto alle rovine della città romana.
– Foto ufficio stampa Regione Sardegna –
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Completata la fase dei rilasci dell’aquila del Bonelli

CAGLIARI (ITALPRESS) – Con l’ultimo rilascio a luglio, nel territorio tra Bosa e Montresta, tutti gli esemplari di aquila del Bonelli sono in volo nei cieli della Sardegna, come previsto nel progetto “Aquila a life”. “Nel 2022, grazie al progetto comunitario, sono arrivate in Sardegna sette aquile dalla Spagna (cinque) e dalla Sicilia (due), poi rilasciate in Planargia – ha ricordato l’assessore della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis – Nell’area di rilascio, selezionata da Ispra e Forestas, è stata predisposta un’apposita grande voliera di pre-ambientamento, dove gli esemplari sono stati costantemente monitorati ed ‘allenatì alla vita in natura, trascorrendo, prima del rilascio, un periodo di ambientamento all’interno della voliera, gestita dagli uomini di Forestas. Da liberi vengono monitorati grazie a speciali trasmettitori Gps, così da poter intervenire in caso di necessità e identificare gli habitat e i siti idonei per questa specie”.
Il progetto di reintroduzione dell’aquila del Bonelli in Sardegna prende il via nel 2018 e, finora, ha completato il rilascio in natura di 33 esemplari: 13 sono tuttora monitorati via Gps, mentre di 9 si sono persi i segnali Gps. “Nonostante le difficoltà – ha aggiunto l’assessore Lampis – si tratta di un risultato significativo, soprattutto considerando il tasso di insuccesso di alcuni tentativi in altri territori italiani, che ha portato nuovamente in Sardegna esemplari di una specie scomparsa da alcuni decenni, almeno dalla fine degli anni Ottanta. Un risultato ottenuto grazie all’attività coordinata di enti e istituzioni, come Ispra, Grefa fauna, Forestas e Corpo forestale, E-distribuzione. La collaborazione con la società elettrica è stata fondamentale per applicare misure di adeguamento e messa in sicurezza delle linee elettriche, per limitare il rischio di morte per elettrocuzione. Infatti, almeno cinque esemplari di aquile rilasciate sono morte folgorate sui tralicci, facendo dell’elettrocuzione la prima causa di morte in Sardegna per questa specie”.
Grazie al costante monitoraggio degli spostamenti delle aquile, realizzato in collaborazione da Forestas e Ispra, si possono comprendere meglio sia il comportamento che le abitudini, contribuendo a migliorare le conoscenze riguardo la biologia e l’ecologia di questa specie. Per esempio, la propensione, nei primi anni di vita, a frequentare zone umide, dove le aquile si stabiliscono per lunghi periodi e trovano diversità e abbondanza di prede, confermando l’incapacità di predare animali di grandi dimensioni e prediligendo cornacchie, uccelli aquatici e, più raramente, altri rapaci come la poiana.
“Il progetto punta alla stabilizzazione degli esemplari, in modo che si possano formare le prime coppie e possano iniziare a riprodursi sin dal prossimo anno. Inoltre, proseguirà il lavoro di individuazione dei migliori habitat e dei siti idonei nell’Isola, che consentirà anche di adeguare e proteggere le linee elettriche, evitando altri casi di elettrocuzione”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

foto: ufficio stampa Regione Sardegna

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