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Sardegna

Premiata sanità sarda, Solinas “Riconoscimento importante”

CAGLIARI (ITALPRESS) – La sanità sarda premiata a livello nazionale per le buone pratiche nelle gare d’appalto. Il riconoscimento, assegnato all’Isola nell’ambito della seconda edizione del premio sulle Buone Pratiche promosso dalle Associazioni dei Pazienti (Fincopp, Wfipp, Favo, Aistom, Faip, Asbi, Aimar, FIsh, Associazione Palinuro, Simitu e Ailar) sarà consegnato il 28 giugno a Roma nel corso della cerimonia che si terrà al Ministero della Salute in occasione della XVII giornata nazionale sull’incontinenza. Più nello specifico la Sardegna, a pari merito con l’Emilia Romagna, si aggiudica il primo posto nella categoria: “stomi”.
Il premio nasce con l’intenzione di assegnare alle realtà più meritevoli del panorama sanitario italiano un riconoscimento sulle buone pratiche condotte in materia di gare d’appalto, in particolare sui dispositivi medici monouso, considerati di vitale importanza, così come l’interazione tra istituzioni e le associazioni dei pazienti, ritenuta l’arma vincente per raggiungere questo obiettivo.
“Un riconoscimento che ci riempie d’orgoglio perchè da un lato è la certificazione di buone pratiche mai venute meno, neanche durante il difficile periodo della pandemia, e dall’altro restituisce il segno di un lavoro svolto partendo dal basso, dal confronto con i pazienti e le loro necessità. Un principio, questo, che deve rimanere la bussola del nostro sistema sanitario, un sistema che deve dare risposte, ma che prima di tutto deve saper ascoltare i cittadini”, dichiara il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas.
Soddisfatto anche l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu: “Un ottimo risultato che premia un lavoro orientato al paziente. Riteniamo che il confronto con le associazioni sia indispensabile. Questa buona pratica è testimoniata anche dai numerosi tavoli di lavoro su cui ogni giorno l’assessorato è impegnato con le tante associazioni del nostro territorio per una sanità in cui il cittadino deve essere il punto di partenza, ma anche di arrivo”.

foto: agenziafotogramma.it
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Cinema, al via il “Filming Italy Sardegna festival”

CAGLIARI (ITALPRESS) – Il Filming Italy Sardegna Festival 2022 quest’anno torna in presenza dal 9 al 12 giugno al Forte Village di Santa Margherita di Pula. “La Sardegna ha scommesso su una manifestazione di primaria importanza – ha spiegato l’assessore agli Enti locali Quirico Sanna – Essere qui è motivo di grande orgoglio per noi perchè anche attraverso questa manifestazione abbiamo la possibilità di veicolare e valorizzare nel miglior modo possibile l’immagine di un’Isola unica nel mondo. La Regione è convinta che la cultura sia la chiave di volta per promuovere la Sardegna, la sua Storia millenaria e le sue straordinarie bellezze”. La Sardegna anche quest’anno si conferma quindi meta ambita e privilegiata per le produzioni cinematografiche nazionali e internazionali, location preziosa e unica nel mondo. “Attraverso il cinema trasmettiamo le potenzialità del nostro territorio ed è anche per questo che abbiamo in cantiere tante produzioni cinematografiche nelle quali la Regione è protagonista”, ha evidenziato l’assessore Sanna che ha partecipato alla presentazione del Festival. Giunto alla quinta edizione, quest’anno il Filming Italy Sardegna Festival 2022 ha come madrina Donatella Finocchiaro, attrice e interprete di film di grandissimo successo. Tra gli ospiti internazionali l’attore Josh Hartnett, presidente della giuria dei cortometraggi; la pluripremiata attrice francese Anne Parillaud; i pluripremiati attori e Premio Oscar Cuba Gooding Jr.; l’attore e modello spagnolo Maxi Iglesias; la star di This is us, Justin Hartley.
– Foto ufficio stampa Regione Sardegna –
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Porti, Salaris “Rilanciamo settore fondamentale economia Sardegna”

CAGLIARI (ITALPRESS) – Sono 21 le strutture portuali, dislocate lungo la costa Nord Orientale, interessate dal Piano regionale della Rete di Portualità turistica presentato questa mattina a San Teodoro. Si tratta del tratto costiero che si estende da Golfo Aranci a Cala Gonone e che abbraccia importanti località turistiche come Golfo Aranci appunto, Olbia, Loiri Porto San Paolo, Puntaldia, San Teodoro, Porto Ottiolu, La Caletta, Cala Gonone. Con l’appuntamento di San Teodoro si chiude il ciclo di incontri territoriali che ha visto impegnato l’assessore dei Lavori Pubblici Aldo Salaris in un percorso condiviso con i territori che consentirà alla Regione di recepire le considerazioni dei portatori di interesse. La fase successiva della redazione del Piano sarà infatti quella del cosiddetto geodesign che verrà realizzata tra qualche mese e sarà propedeutica alla predisposizione del Piano vero e proprio che l’assessore porterà all’attenzione della Giunta regionale. “Fin dal 2019 – ha detto Salaris – la Giunta Solinas ha creduto in questo strumento di pianificazione e programmazione fondamentale che permette a un segmento rilevante della nostra economia, quello della portualità, di crescere disciplinandolo e mettendolo a sistema con l’obiettivo di consentire all’intera Sardegna di avere strutture di riferimento sia in termini di servizi e sia in termini di maggior attrattività”. Efficientare le strutture esistenti, ottimizzare i posti barca e realizzare nuove infrastrutture portuali gli obiettivi primari del Piano regionale. Grazie al Piano della portualità, i posti barca saranno meglio distribuiti lungo le coste sarde – la Sardegna può contare su oltre 1800 km di costa – con evidenti riflessi su quelle infrastrutture portuali di ridotte dimensioni che normalmente risultavano tagliate fuori dal circuito della navigazione. La Sardegna, con l’attuazione del Piano, dovrà diventare non solo meta del turismo nautico, esteso dagli amanti della vela a quelli che privilegiano il confort della navigazione a motore (dai proprietari di imbarcazioni a quelli che ricorrono alla sempre più diffusa formula dei charter, con o senza equipaggio), ma anche il luogo dove si mantiene stabilmente l’imbarcazione, in attrezzati rimessaggi a terra o a mare, con conseguente sviluppo della cantieristica per le ordinarie manutenzioni e riparazioni.
– Foto ufficio stampa Regione Sardegna –
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La Comunità montana del nuorese tra i territori più virtuosi

CAGLIARI (ITALPRESS) – Ha preso il via, con la Comunità montana del nuorese che raggruppa i Comuni di Dorgali, Oliena, Mamoiada, Fonni, Orgosolo, Orani, Orotelli, Ottana, il terzo tavolo istituzionale per l’ottimizzazione del percorso di programmazione territoriale. Ad avviare i lavori, questa mattina a Oliena alla presenza dei sindaci del territorio, è stato l’Assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino. Si tratta del terzo tavolo di avvio per i territori che nella prima finestra hanno superato positivamente la fase di ammissibilità del processo di ottimizzazione dedicato agli atti aggiuntivi: al Piano di sviluppo territoriale “Monte Acuto – Riviera di Gallura, territori di eccellenza della Sardegna” (accordo originario euro 17,5 milioni) e al piano di sviluppo territoriale “La città dei paesi di Gallura” (accordo originario euro 32 milioni) si aggiunge oggi il progetto “Su Sercone, ambiente identitario” (accordo originario euro 4,9 milioni).
“Il processo di ottimizzazione avviato nel corso della Legislatura – ha spiegato l’Assessore Fasolino – ha come obiettivo quello di supportare i territori che hanno riscontrato criticità nella realizzazione degli interventi attraverso la rimodulazione dell’accordo, al fine di assicurare la maggiore efficacia degli interventi e producendo una sostanziale accelerazione della spesa e di valorizzare e completare il progetto territoriale attraverso gli atti aggiuntivi, come avvenuto in questo caso”. L’Assessore Fasolino, ripercorrendo l’impegno della Regione nella lotta all’isolamento e allo spopolamento dei territori, di cui il processo di ottimizzazione territoriale è uno degli elementi cardine, ha evidenziato l’azione volta a favorire la piena partecipazione dei Comuni sia alla conclusione dell’attuale ciclo di programmazione territoriale, sia per anticipare la nuova fase 2021-2027.
Con il Progetto di Sviluppo Territoriale la Comunità montana del nuorese intende rafforzare il processo di valorizzazione delle risorse locali consolidando il percorso di tutela, salvaguardia e riqualificazione del patrimonio ambientale. Il sito di importanza comunitaria Su Suercone rappresenta l’infrastruttura naturale che, collegando costa e interno, forma l’elemento di connessione territoriale e tematica delle emergenze ambientali, storiche e culturali, e delle produzioni agroalimentari ed artigianali tipiche e di qualità. Il progetto si fonda, dunque, sulla valenza e sulla complementarietà delle risorse e delle produzioni presenti sull’intero territorio e si snoda attraverso un’aumentata integrazione tra differenti componenti territoriali. Il territorio, inserito all’interno del Piano di Rilancio del Nuorese, sviluppa con questo progetto gli interventi di valorizzazione ambientale del SIC Su Sercone e dell’intero territorio.
Nell’ottica di garantire la migliore qualità progettuale sono stati introdotti dei criteri di assegnazione che tengono conto di elementi premianti basati sulla accelerazione della spesa e sulla strategicità degli interventi programmati, garantendo comunque l’equilibrio territoriale nell’attribuzione delle risorse attraverso la conferma dei parametri territoriali. Nel caso nuorese, il territorio si è confermato virtuoso lavorando bene e spendendo quanto programmato, con un avanzamento ottimale del progetto, dato che circa il 92% si trova nella fase di esecuzione dei lavori e 8% nella fase di progettazione. Anche in questo caso sarà quindi possibile prevedere una partecipazione all’atto aggiuntivo (quindi prevedere nuovi interventi) e ulteriori risorse aggiuntive a valere sulla nuova programmazione destinate ai bandi per le imprese.
Le risorse aggiuntive previste nell’ambito della Programmazione territoriale verranno assegnate agli Enti che hanno partecipato al bando per l’ottimizzazione e sono parte dei 150 milioni di fondi regionali complessivi messi a disposizione dalla Regione con l’ultima Legge di stabilità. A queste risorse si aggiungono altri due interventi strategici: il fondo progettazione (40 milioni di euro) e il supporto anche specialistico alle comunità di progetto (5 milioni per anno).

foto: ufficio stampa Regione Sardegna

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Riapre a Cagliari il pronto soccorso del Santissima Trinità

CAGLIARI (ITALPRESS) – Riapre il pronto soccorso dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari: da oggi, alle 9, ripresa l’attività d’emergenza-urgenza nel presidio di Is Mirrionis: 15 i medici e 28 infermieri il personale in servizio. “Il Santissima Trinità – dichiara l’assessore regionale della Sanità; Mario Nieddu, questa mattina in visita al presidio – in qualità di ospedale dedicato all’assistenza dei pazienti Covid è stato un baluardo indispensabile contro il virus per tutto il centro-sud Sardegna sin dall’inizio della pandemia. Il miglioramento del quadro epidemiologico, la riduzione della pressione ospedaliera nell’ultimo periodo, con il calo del numero dei ricoveri, consente la ripresa dell’attività ordinaria in tutti quei reparti indispensabili per garantire l’operatività del pronto soccorso”.
L’assessore ha ricordato il lavoro svolto di concerto con i vertici dell’Asl 8 e delle due aziende ospedaliere di Cagliari per far fronte all’emergenza, soprattutto negli ultimi mesi: “Le riconversioni dell’ospedale Marino e del Santissima Trinità per l’assistenza ai pazienti Covid – sottolinea l’assessore – hanno avuto inevitabilmente un forte impatto sui due pronto soccorso del Brotzu e del Policlinico di Monserrato, che hanno dovuto gestire un carico di lavoro più elevato. Per consentire la riapertura del reparto d’emergenza-urgenza del Santissima Trinità nei tempi più rapidi abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità, compatibilmente con la situazione sul fronte Covid. L’attività può ora riprendere sfruttando al massimo una struttura già potenziata, in un momento cruciale per l’Isola, che vede l’aumento delle presenze sul nostro territorio dovute al turismo estivo”.
-foto ufficio stampa Regione Sardegna –
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Solinas “Dalla Ue impegno a favore della specificità insulare”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Iniziamo a raccogliere i frutti di un lavoro lungo e faticoso, condotto in prima fila dalla Sardegna alla quale viene giustamente riconosciuto il ruolo di traino dei diritti delle regioni insulari e degli oltre 20 milioni di cittadini che vi risiedono, pari al 4,6% della popolazione totale dell’Unione. Negli ultimi anni siamo stati, tra le Isole europee, tra quelle più impegnate a rivendicare un nuovo approccio nella formulazione delle politiche e della legislazione comunitaria. Oggi il frutto di questo lavoro diventa oggetto di un voto del Parlamento Europeo: non è il traguardo definitivo, ma è certamente una tappa importante”. Così il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, sull’imminente voto a Strasburgo della mozione con la quale, per la prima volta, l’Europarlamento assume un impegno istituzionale a favore della specificità territoriale insulare nelle politiche europee.
Capofila del Partenariato delle Regioni insulari periferiche del Mediterraneo – costituito da Sardegna, Baleari, Corsica, Creta, Gozo, Isole Ionie – la Sardegna, con l’intervento di Solinas, ha portato la questione insulare al centro dei lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa, e ha partecipato da protagonista alla definizione del quadro normativo per affrontare le sfide e le esigenze specifiche dei territori insulari. Lo stesso presidente è primo firmatario della proposta delle Isole d’Europa di inserire il tema in agenda; proposta sostenuta dall’intero partenariato istituzionale insulare europeo composto anche dalle Isole del Mediterraneo di cui la Sardegna è capofila e accolta dal Comitato delle Regioni, a testimonianza e riconoscimento del costante impegno istituzionale della Regione Sarda. “Tutto questo lavoro preparatorio – sottolinea Solinas – ha portato alla predisposizione della ‘mozione Omarjeè in votazione martedì 8 al Parlamento europeo”. Un impegno istituzionale a favore della specificità territoriale insulare nelle politiche europee costante, riconosciuto – al pari del ruolo all’interno del partenariato insulare europeo – da tutti gli interlocutori, e declinato attraverso numerose iniziative che hanno visto Solinas, membro del Comitato delle Regioni, impegnato in prima persona.
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Sardegna, guardie attive per rafforzare sistema emergenza medica

CAGLIARI (ITALPRESS) – “La carenza di medici specialisti è oggi la più grande criticità che il nostro sistema sanitario deve affrontare, sia a livello regionale sia sul piano nazionale. In assenza di nuove regole e di norme speciali, come quelle, ad esempio adottate per governare l’emergenza Covid, che consentano alle Regioni flessibilità e più ampi spazi di manovra, siamo costretti a valutare qualsiasi strada percorribile per garantire ai cittadini la continuità dei servizi e risposte immediate”, lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, in riferimento al bando dell’Ares per il potenziamento della rete dell’emergenza e urgenza attraverso l’affidamento, a operatori specializzati, della fornitura del servizio medico di guardia attiva in dodici presidi dell’Isola durante il periodo estivo.
“La carenza di specialisti – precisa l’assessore – riguarda tutte le discipline, ma l’emergenza e urgenza è uno dei comparti in cui questa criticità è particolarmente forte. L’ultimo concorso per l’assunzione di medici per i nostri pronto soccorso ha visto la partecipazione di diciannove specialisti su venti posti a disposizione, un dato già di per sè sintomatico del problema. Inoltre, quasi tutti erano medici strutturati, cioè già in servizio nei nostri ospedali. E’ il caso in cui il concorso viene utilizzato come alternativa alla mobilità, senza però portare nuovi specialisti al lavoro nel nostro sistema sanitario”. Una formula, quella sulle guardie attive, già realtà in altre Regioni e sperimentata da tempo in Sardegna, prima all’ospedale Delogu, di Ghilarza, e poi al San Martino di Oristano.
– Foto agenziafotogramma.it –
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Porti, 24 strutture interessate da piano in nord Sardegna

CAGLIARI (ITALPRESS) – Sono 24 le strutture portuali del Nord Sardegna interessate dal Piano regionale della Rete di Portualità turistica, distribuite nel tratto di costa che va da Santa Teresa di Gallura a Olbia (parte alta). Tra le località di maggior prestigio al centro dell’incontro avvenuto stamani ad Arzachena, guidato dall’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris, anche La Maddalena, Palau, Cannigione, Porto Cervo, Portisco e Porto Rotondo. “Siamo all’interno di un’area a forte vocazione turistica, meta tra le più ambite per i visitatori italiani e stranieri e traino dell’economia sarda – spiega l’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris – Questa ampia partecipazione consentirà alle strutture tecniche della Regione di affrontare al meglio le specifiche attività tese alla realizzazione della Rete dei Porti della Sardegna e della valorizzazione di quelli galluresi in particolare, affinchè rappresentino ancora di più un punto di riferimento per il diportismo nautico di tutto il Mediterraneo”. Obiettivo del piano regionale presentato ai portatori di interesse del Nord Sardegna è, aggiunge l’esponente della Giunta Solinas, “elevare la funzionalità delle strutture portuali, la modernità e la fruibilità, sia in termini di accessibilità, dalle piccole imbarcazioni sino ai maxi yacht, sia in termini di stagionalità. La Gallura, in un progetto di espansione come questo rappresenta un’area privilegiata in quanto già zona altamente attrattiva, strategica e centrale”. Finalizzato al completamento del circuito di navigazione diportistica intorno all’Isola, il Piano ha come obiettivo quello di costruire un’offerta di qualità che valorizzi la centralità della posizione della Sardegna nel Mediterraneo. Grazie al Piano della portualità, i posti barca saranno meglio distribuiti lungo le coste sarde – la Sardegna può contare su oltre 1800 km di costa – con evidenti riflessi su quelle infrastrutture portuali di ridotte dimensioni che normalmente risultavano tagliate fuori dal circuito della navigazione. Gli incontri – quello di stamani è il terzo appuntamento – sono parte di un percorso condiviso e rappresentano l’occasione per recepire le considerazioni che arrivano dai portatori di interesse e che porteranno alla proposta del Piano che poi verrà sottoposto all’attenzione della Giunta regionale. Si chiuderà l’8 giugno a San Teodoro per la costa che va da Golfo Aranci a Cala Gonone. Sono invece già avvenute le presentazioni ai portatori di interesse del piano relativo alle coste del Sud Sardegna e della parte occidentale e nord occidentale.
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– foto Ufficio Stampa Regione Sardegna –