CAGLIARI (ITALPRESS) – “Il settore vitivinicolo in Sardegna è in crescita e i numerosi e meritati riconoscimenti ottenuti recentemente al Vinitaly, vetrina internazionale di grande richiamo, certificano che la strada scelta dalle nostre cantine è quella giusta: puntare sulla qualità, offrendo ai mercati, sempre più esigenti, vini di assoluta eccellenza. Nella programmazione 2023/27 la Regione vuole confermare il suo sostegno al settore con strategie mirate per far crescere la competitività delle aziende, anche favorendo l’aggregazione dei produttori, per sviluppare l’integrazione della filiera e per valorizzare e migliorare ulteriormente la qualità delle produzioni”. Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, a margine dell’iniziativa organizzata ieri sera a Serdiana dalla Cantina Argiolas per celebrare i 30 anni del vino Turriga. “Il settore vitivinicolo – ha sottolineato l’esponente della Giunta Solinas – conferma il suo stato di buona salute e i numeri ci fanno capire la sua grande importanza strategica. In Sardegna, dal 2010 al 2020 il valore della produzione del settore vitivinicolo è aumentato del 155%. Da un’analisi di lungo periodo, considerando l’ultimo ventennio, in Sardegna l’andamento di import export di vini e spumanti risulta positiva, in quanto sta aumentando l’esportazione e diminuendo l’importazione”. Le misure del Programma di sostegno attivate dalla Regione sono legate a “Ristrutturazione e riconversione dei vigneti”, “Investimenti” e “Promozione”. Sono previsti aiuti per i produttori di vino per la promozione nei Paesi terzi, per gli imprenditori agricoli per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti e per i produttori di vino per investimenti negli impianti di trasformazione. “Ogni anno – ha spiegato l’assessore Murgia – abbiamo una dotazione finanziaria di circa 8 milioni e 500mila euro con i quali cerchiamo di soddisfare il maggior numero possibile di richieste presentate. La Sardegna negli ultimi anni è riuscita anche a ottenere risorse aggiuntive non spese dalle altre Regioni. A breve l’Assessorato aprirà il nuovo bando della misura Promozione con uno stanziamento di risorse comunitarie di quasi 1 milione e 900mila euro. Entro luglio verrà adottato il bando per la misura Investimenti con uno stanziamento di 2 milioni di euro”.
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Murgia “I vini della Sardegna premiati dai mercati”
Sardegna, assessori Murgia e Salaris incontrano i produttori di carciofi
CAGLIARI (ITALPRESS) – La Regione Sardegna non lascia soli i produttori di carciofi della Valle dei Giunchi in difficoltà per effetto delle condizioni critiche del lago Bidighinzu. Si è svolto questa mattina a Ittiri l’incontro tra gli Assessori dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, e dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris, e i produttori di carciofi della Valle dei Giunchi, l’unico territorio regionale a cui non era stato possibile assegnare i volumi d’acqua ai fini irrigui e che ora si vedranno assegnata la quota minima disponibile con l’ulteriore impegno, preso sempre dalla Regione, di un intervento di riparazione immediato da concludersi entro 30 giorni. Gli agricoltori, anche davanti alla quota esigua a disposizione, hanno infatti scelto di andare avanti con la coltura del carciofo.
Una situazione di emergenza, quella che riguarda il comprensorio della Valle dei Giunchi, che i due esponenti della Giunta Solinas hanno voluto condividere direttamente con il mondo delle campagne a cui è stata dettagliatamente esposta la situazione. La Regione, considerate le necessità degli agricoltori di avviare le coltivazioni, ha preso l’impegno di mettere immediatamente a disposizione le risorse economiche per un intervento sulla condotta da terminarsi entro la fine di giugno e di garantire la parte di risorse idriche al momento disponibili (1.060.000 meri cubi d’acqua).
Anche le ultime precipitazioni, troppo deboli rispetto all’acqua piovana caduta in altre zone, non hanno permesso di alleviare la situazione nè di aumentare in alcuna maniera la capienza del lago che è rimasto a livelli bassi rispetto agli scorsi anni. A condizionare negativamente la capacità del sistema di erogare l’acqua, oltre alla capienza dell’invaso bassa a causa della mancanza di precipitazioni, si aggiungono le condizioni critiche nelle quali versa la condotta gestita dall’Enas.
E’ proprio sul problema strutturale che si è maggiormente concentrata l’attenzione dell’Assessorato dei Lavori Pubblici che, in stretta collaborazione con l’Assessorato dell’agricoltura, ha recuperato le risorse necessarie per accelerare quanto più possibile la realizzazione della nuova opera. Nel dettaglio, la Regione ha ottenuto un finanziamento di 15 milioni di euro (fondi PNRR) per rifare integralmente la condotta che partendo dal Bidighinzu collega la diga al sistema irriguo e recupera la risorsa idrica invasata dalla traversa del rio Minore, con l’obiettivo di sprecare meno risorsa possibile. Il progetto che consentirà di utilizzare le risorse idriche del lago Bidighinzu (traversa del rio Minore) e quelle dei reflui depurati provenienti dall’impianto di depurazione, dovrà necessariamente andare in appalto entro il prossimo anno. L’Assessorato si è impegnato anche con un finanziamento diretto di 2 milioni e 200mila, concesso sempre al Consorzio di bonifica della Nurra, per la realizzazione di un intervento strutturale sul tratto di condotta maggiormente deteriorato.
“Nell’immediato Enas avvierà un intervento tampone di riduzione delle perdite idriche per garantire, così come richiesto dagli agricoltori, almeno il milione di metri cubi disponibile – ha spiegato l’Assessore Salaris – Dobbiamo tutelare le aziende agricole ma non possiamo intaccare le scorte (pari al 5%) che ci consentono di garantire l’uso potabile e soprattutto le forniture d’acqua alle strutture ospedaliere di Sassari e Ittiri. Possiamo quindi ragionare solo sul milione circa di metri cubi di acqua a disposizione – ha proseguito l’Assessore – su cui però intervengono negativamente anche le condizioni della condotta che non permettono l’arrivo alle campagne del totale di volume d’acqua perchè una parte viene dispersa: è lì che interverremo nell’auspicio di ridurre quanto più possibile la dispersione di risorsa idrica”.
Una situazione critica, che la mancanza di precipitazioni ha fatto diventare di assoluta emergenza, come rimarcato anche dall’Assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia che non potendo intervenire in termini di sovvenzioni dirette ma condividendo le preoccupazioni degli agricoltori, ha garantito la massima collaborazione, attraverso tutti i soggetti coinvolti affinchè gli agricoltori risentano il meno possibile della difficile situazione.
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Sardegna, Salaris incontra Ad di Anas, presto cronoprogramma cantieri
CAGLIARI (ITALPRESS) – Si è svolto giovedì, a Roma, l’incontro tra l’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris, e l’Amministratore delegato di Anas, Aldo Isi, nel corso del quale è stato preso l’impegno da parte di Anas di accelerare e recuperare i rallentamenti dei cantieri, anche e soprattutto alla luce delle novità contenute nel cosiddetto decreto aiuti (dl n.50/2022) di recentissima approvazione da parte del Governo, che per far fronte all’aumento vertiginoso dei prezzi dei materiali da costruzione, dei prodotti energetici e del carburante, ha apportato rilevanti novità in materia di appalti pubblici e caro materiali. Il Decreto introduce infatti una serie di nuove disposizioni, in particolare ha disposto che entro il 31 luglio 2022 i prezzari regionali vengano aggiornati, applicando nel frattempo in automatico un incremento del 20% dei prezzari in uso.
Nel corso dell’incontro l’Assessore Salaris ha chiesto maggiore attenzione per la Sardegna, da concretizzarsi in una ripartenza delle opere freme a causa del caro materiali (che ha avuto un impatto negativo sul costo dell’acciaio, del calcestruzzo e del bitume) e nel piano di assunzioni. “Anas ha garantito la massima disponibilità su entrambi i fronti, quello assunzionale le cui risposte arriveranno dal piano industriale e quello relativo all’accelerazione delle opere, nella consapevolezza che non si possono affrontare carichi di traffico come quelli estivi con cantieri bloccati che causano ritardi, code, rallentamenti e perfino incidenti”, ha spiegato l’Assessore Salaris, che ha chiesto un cronoprogramma delle opere cantiere per cantiere.
Entro i primi quindici giorni di giugno Anas fornirà il cronoprogramma dettagliato dello stato dei lavori sui principali cantieri che la Regione condividerà direttamente con le Prefetture. Entro la fine del mese di giugno sarà l’Amministratore delegato di Anas a visitare direttamente i principali cantieri sardi con l’Assessore Salaris nel corso della prima visita istituzionale in Sardegna del nuovo Ad.
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Sardegna, Chessa “Con Mondiale Supermoto posegue promozione turistica”
CAGLIARI (ITALPRESS) – “Dopo Riola Sardo, nel giro di poche settimane, i motori saranno ancora protagonisti del ricco programma di eventi sportivi internazionali voluto dalla Giunta regionale per intensificare la promozione turistica. Una strategia che non abbiamo abbandonato neanche nel difficile periodo della pandemia, mettendo in vetrina anche le zone interne e i piccoli centri della Sardegna”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, in occasione della presentazione, nella sala consiliare del Municipio di Tramatza, del “Gran premio della Sardegna”, tappa del campionato mondiale di Supermoto, in programma sabato 4 e domenica 5 giugno. “La presenza di trentuno piloti, in rappresentanza di undici nazioni, compresa l’Italia, dimostra il prestigio internazionale di questa gara, rappresentando un adeguato palcoscenico per l’Isola, anche grazie all’ampia copertura dei media internazionali. Finalmente, dopo anni condizionati dall’emergenza sanitaria, gli appassionati potranno riprendere ad apprezzare uno spettacolo sportivo in presenza, all’interno di un bellissimo circuito. Queste manifestazioni rendono protagonisti i singoli territori, ma coinvolgono l’intera Isola, che vuole dimostrare di essere pronta alla ripartenza, in previsione di una stagione estiva che si prefigura di indubbio successo”.
“Il turismo sportivo è solo uno dei segmenti della nostra offerta turistica e gli eventi internazionali di qualità, facendo scoprire la bellezza e l’unicità della Sardegna, contribuiscono anche alla destagionalizzazione dei flussi. Dobbiamo sfruttare questo grande potenziale e intendiamo proseguire con la programmazione anche per i prossimi mesi, così da affermarci sempre più come isola dello sport”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.
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Mattarella con Solinas a Sassari per il centenario di Berlinguer
SASSARI (ITALPRESS) – “Vorrei esprimere apprezzamento per l’iniziativa dell’Ateneo che ha scoperto una lapide in ricordo di Enrico Berlinguer. Questo mostra da un lato l’orgoglio per aver concorso a formare un protagonista della vita democratica del nostro Paese e dall’altro un omaggio a questa figura. Ricordo l’attenzione morale e il profondo rispetto per la Costituzione e le sue regole, due aspetti inscindibili tra loro che rappresentano un messaggio sempre attuale per la nostra Repubblica”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenuto all’Università di Sassari alla cerimonia per il centenario dalla nascita di Enrico Berlinguer. L’intervento del Capo dello Stato non era programmato, ma Mattarella ha voluto comunque ricordare la figura dello storico leader della sinistra italiana. Alle celebrazioni anche il presidente della Regione Christian Solinas. “Nell’immaginifico pantheon laico delle grandi personalità che la Sardegna ha offerto alla storia – ha ricordato – Berlinguer si staglia per la peculiarità del suo percorso personale, del suo modo di interpretare il proprio ruolo e per la funzione storica che il partito Comunista italiano ha avuto nel perimetro culturale dell’Europa e per un certo verso dell’Occidente”. “L’austerità connessa alla questione morale rappresenta i cardini dell’eredità culturale di Berlinguer – ha concluso il governatore – Si tratta di un’eredità complessa, perchè figlia di un percorso politico stroncato dalla prematura scomparsa. Era l’espressione di una politica fatta di passioni civili e rigore intellettuale e morale. La sua condanna del consumismo più sfrenato andò di pari passo con la costante denuncia dell’occupazione partitica delle istituzioni che stava alla base della questione morale”.
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Salaris “Pronti a valorizzare coste Sardegna famose in tutto il mondo”
CAGLIARI (ITALPRESS) – Lo sviluppo delle infrastrutture portuali per il tratto di costa Occidentale e Nord Occidentale (da Terralba a Porto Bello di Gallura) al centro del secondo incontro territoriale sul Piano regionale della rete della portualità turistica. Oristano e la Penisola del Sinis, Bosa, Alghero, la costa Nord Occidentale, Stintino, Porto Torres, Castelsardo, Isola Rossa e Porto bello di Gallura sono le principali località interessate dal futuro assetto infrastrutturale legato ai porti.
All’incontro avvenuto in mattinata a Porto Torres, oltre all’Assessore dei Lavori Pubblici Aldo Salaris, hanno partecipato tutti i portatori di interesse pubblici e privati. Il piano complessivo è attualmente nella fase di Vas, Valutazione ambientale strategica, necessaria per coniugare le esigenze di tutela ambientale con le politiche di sviluppo legate appunto al Piano. L’obiettivo, ha spiegato l’Assessore Salaris, è arrivare all’approvazione per marzo 2023.
“Guardando alla parte costiera interessata da questo incontro, c’è solo un segmento in sicurezza, la Gallura, il resto del percorso costiero è sprovvisto di strutture e servizi per poter navigare in sicurezza. Il piano regionale della portualità turistica, acquisisce, in questo senso, un’importanza strategica”, ha spiegato l’Assessore dei Lavori Pubblici Aldo Salaris in apertura dei lavori. “Il nostro obiettivo è infatti di consentire una navigazione dell’intera Sardegna in sicurezza, con l’incremento del numero delle strutture portuali per l’offerta di servizi e di porti rifugio, necessari in caso di improvvise condizioni meteomarine avverse – ha proseguito l’esponente della Giunta Solinas – La nostra Isola è una delle mete più ambite oltre che per lo sviluppo del diportismo anche per tutte quelle attività legate al turismo. La redazione di questo piano, che rappresenta una sfida importantissima per il futuro della nostra regione, ha come obiettivo quello di rendere la Sardegna sempre più attrattiva allungando la stagione anche ai mesi spalla e creando quelle connessioni capaci di portare giovamento non solo alle coste ma anche alle zone interne”.
Finalizzato al completamento del circuito di navigazione diportistica intorno all’Isola, il Piano ha come obiettivo quello di costruire un’offerta di qualità che valorizzi la centralità della posizione della Sardegna nel Mediterraneo. Grazie al Piano della portualità, i posti barca saranno meglio distribuiti lungo le coste sarde – la Sardegna può contare su oltre 1800 km di costa – con evidenti riflessi su quelle infrastrutture portuali di ridotte dimensioni che normalmente risultavano tagliate fuori dal circuito della navigazione.
Gli incontri sono parte di un percorso condiviso e rappresentano l’occasione per recepire le considerazioni che arrivano dai portatori di interesse e che porteranno alla proposta del Piano che poi verrà portato all’attenzione della Giunta regionale.
Guardando ai prossimi appuntamenti, il 1 giugno il percorso partecipativo avviato dalla Regione toccherà Arzachena per il tratto di costa che va da Santa Teresa di Gallura a Olbia, si chiuderà l’8 giugno a San Teodoro per la costa che va da Golfo Aranci a Cala Gonone. E’ invece della scorsa settimana il primo incontro territoriale focalizzato sulla costa del Sud Sardegna.
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Sanità, dal Pnrr un forte sostegno per il sistema pubblico sardo
CAGLIARI (ITALPRESS) – Pronti a raccogliere le sfide per consegnare ai cittadini sardi una sanità pubblica moderna ed efficiente. Il Presidente della Regione Christian Solinas si è confrontato nell’aula magna della Facoltà di Medicina di Sassari con il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, analizzando insieme all’assessore Mario Nieddu i problemi del sistema sanitario in Sardegna e nel Paese. Nel corso dell’incontro, inoltre, il Presidente ha annunciato la realizzazione del nuovo ospedale di Sassari nell’ex Istituto agrario.
“Anche la Sardegna ha affrontato oltre due anni contrassegnati da un’emergenza sanitaria non ancora completamente alle spalle. La nostra Isola – ha detto il Presidente Solinas – ha sofferto per gli effetti diretti e indiretti del Covi-19, ma ha saputo reagire, fin dal primo momento, dalle prime e incerte fasi della diffusione del contagio, davanti a un nemico totalmente sconosciuto del quale non si potevano comprendere la forza distruttiva, la capacità di evoluzione, i veri effetti sulla salute umana. Abbiamo saputo mostrare ancora una volta – ha detto il Presidente – un carattere forte ed una notevole capacità di resilienza, quelle che contraddistinguono il nostro territorio e il popolo sardo”.
“La battaglia più dura – ha sottolineato il presidente Solinas – senza dubbio, è stata quella combattuta in prima linea, nelle trincee dei nostri ospedali e sul territorio. Abbiamo attivato un piano di potenziamento degli organici nelle aziende del sistema sanitario regionale. Circa 1.600 gli operatori reclutati, tra medici, infermieri, tecnici e amministrativi, arrivando a coinvolgere anche gli specializzandi e i laureati abilitati, e persino i medici in pensione. Per contrastare il virus abbiamo attuato iniziative che sembravano irrealizzabili, come lo screening di massa del progetto ‘Sardi e sicurì, avviato nel gennaio del 2021, quando ancora non esisteva un vaccino contro il Covid: oltre 400 mila i test eseguiti sulla popolazione target sopra i dieci anni. Successivamente, il Covid ci ha messo di fronte a una nuova sfida, la più importante di tutte: la campagna di vaccinazione. Anche in questa circostanza siamo stati in grado di costruire un sistema di hub e di centri di vaccinazione a copertura dell’intero territorio, approntando un modello organizzativo capace di raggiungere risultati importantì.
‘Nell’Isola sono state inoculate poco meno di 3,8 milioni di dosi e oggi la Sardegna è fra le prime dieci regioni per copertura vaccinale, con l’86,7% della popolazione che ha completato il ciclo primario a cui si aggiunge un ulteriore 1,4% di cittadini che hanno ricevuto almeno una dose. C’è stata un’adesione altissima da parte dei sardi, che hanno mostrato, anche in questa circostanza senso di responsabilità e fiducia nella scienza, testimoniata anche dai numeri della campagna sui più giovani. La Sardegna è, infatti, la quarta regione per copertura vaccinale nella popolazione tra i 5 e gli 11 anni, con il 43% della platea che ha completato il ciclo primario” afferma Solinas.
Sul nuovo assetto della sanità sarda il Presidente ha precisato: “La pandemia ha rallentato, ma non ha fermato la riforma che l’Isola attendeva da tempo e che ha riavvicinato la governance sanitaria ai territori, con le loro peculiarità e i loro bisogni. A questo si ispira la riforma, con la nascita delle nuove otto Asl. Non certo un poltronificio, come ingiustamente sostenuto da chi vorrebbe continuare a confondere le acque, non certo uno spreco di risorse, ma uno strumento valido per restituire dignità e vigore a un sistema fortemente indebolito dall’esperienza di un modello eccessivamente accentrato, paralizzato su sè stesso, che ha portato grandi diseguaglianze fra i territori, sprechi di denaro pubblico e impoverimento dei servizi”.
“La riforma – ha detto ancora il Presidente Solinas – non è stata e non vuole essere un colpo di spugna. Con la nascita dell’Ares abbiamo mantenuto e migliorato alcuni degli aspetti già presenti in Ats, come la gestione unitaria del personale, del patrimonio, dei concorsi e degli acquisti, funzioni in grado di generare economie di scala, altrimenti non possibili in un sistema parcellizzato. Siamo convinti che questa sia la strada giusta e il nuovo assetto sta rapidamente entrando a regime”.
In merito alle tante sfide del post-Covid il Presidente ha sottolineato la priorità per l’abbattimento dei tempi d’attesa e il recupero di tutte quelle prestazioni rimaste indietro a causa del virus: “Ancora prima che il Covid arrivasse sul nostro territorio – ha dichiarato – avevamo posto questo punto fra gli obiettivi preminenti. Purtroppo, nonostante i numerosi sforzi organizzativi attuati nelle fasi in cui il quadro epidemiologico risultava più favorevole, la pandemia ha sempre rappresentato un forte ostacolò.
‘A fine gennaio abbiamo approvato una rimodulazione del piano per il recupero delle liste d’attesa, con l’assegnazione di 11,6 milioni di euro alle nostre Asl e aziende ospedaliere e 2 milioni di euro ad Ares per l’acquisto di prestazioni dalle strutture convenzionate dell’Isola. Con la fine dello stato d’emergenza e la riduzione della pressione dei contagi sul nostro sistema sanitario le attività dei nostri ospedali e delle strutture territoriali stanno progressivamente tornando alla normalità. Ora occorre accelerare per continuare a garantire a tutti il diritto alle cure e all’assistenza”. Il Presidente ha infine parlato delle prospettive del post-pandemia legate al nuovo modello di sanità: “Sarà fondamentale potenziare i presidi, implementare la telemedicina e realizzare le strutture intermediè.
‘Per raggiungere questo obiettivo – ha dichiarato – abbiamo approvato il piano che declina sul nostro territorio quanto previsto dalla Missione 6 del Pnrr e dal Piano degli investimenti complementari: 271 milioni di euro a cui si aggiungono ulteriori 21,6 milioni dal cofinanziamento regionale.
Abbiamo un dettagliato piano d’azione per la sanità in cui oltre alla destinazione delle risorse abbiamo definito un cronoprogramma per le due componenti in cui si articolano gli investimenti. Per la Sardegna e per i sardi intendiamo impiegare tutte le risorse a nostra disposizione. Nel nuovo assetto un ruolo fondamentale sarà rivestito dalle Case della comunità, dagli Ospedali di Comunità e dalle Centrali operative territoriali”.
“Restano aperti molti problemi, restano molte pagine bianche da scrivere. Una di quelle che hanno pesato di più in questa fase, e che purtroppo peserà ancora gravemente sull’intero sistema, è quella della carenza degli organici – ha detto il Presidente Solinas -. Oggi paghiamo il prezzo di scelte sbagliate, gravissime, operate nel passato. Il blocco del turn over in sanità ha impoverito gravemente gli organici delle strutture pubbliche.
Altro problema che il nostro sistema sanitario sconta a livello nazionale e regionale è quello di decenni di mancata programmazione per ciò che attiene il personale sanitario e, in particolare, i medici specializzati. Su questo fronte, già all’inizio della legislatura in corso, la Regione ha intrapreso un netto cambio di marcia negli investimenti per la formazione con l’assegnazione di importanti risorse regionali per le borse di studio nelle scuole di specializzazione sanitarie di area medica e non medica (farmacologia, microbiologia, biochimica) con una programmazione pluriennale (2021-2023) di 30 milioni che consentiranno il finanziamento di 253 nuove borse di studio ogni annò.
‘Dopo anni di tagli progressivi e mancata programmazione, nel 2018, alla fine della passata legislatura, le borse di studio regionali per le scuole di specializzazione medica si erano ridotte a poco più di una trentina, e poco più di una decina quelle per l’area non medica. Occorre dunque – ha detto il Presidente – che le Regioni e il Governo, in un’ottica di piena collaborazione istituzionale che prescinda da ogni diversità politica, mettano a fuoco gli interventi da attuare con urgenza per fronteggiare gli anni che verranno”.
Sulla carenza di medici è intervenuto anche l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu: “Al governo chiediamo strumenti straordinari e flessibili in grado di consentire alle Regioni di mettere in campo soluzioni che, con le attuali norme, risulterebbero inattuabili. La pandemia ha rappresentato un’emergenza senza precedenti e per la sua gestione sono state varate misure eccezionali, l’attuale situazione, però non è meno critica e necessita di essere affrontata con altrettanta forzà.
‘Con i colleghi della Commissione salute della Conferenza delle Regioni abbiamo realizzato un dossier di venticinque pagine con richieste e proposte che giacciono da diversi mesi sul tavolo del Ministro della Salute. Ci auspichiamo che le risposte possano arrivare presto. Stiamo lavorando per la realizzazione di un nuovo modello di sanità, una sfida epocale che porteremo avanti grazie alle risorse del Pnrr, ma le nuove strutture devono essere riempite di contenuti e per questo serve ancora fare chiarezza. Da parte nostra continueremo a lavorare propostivi e con lo spirito di collaborazione che ci ha sempre contraddistinti”, ha concluso l’assessore.
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Sardegna, prodotti tipici a Km 0 con il progetto “Mensarda”
CAGLIARI (ITALPRESS) – “La Sardegna ha una tradizione alimentare ricchissima, apprezzata in tutto il mondo, e puntare su un’alimentazione che valorizzi i prodotti tipici e di qualità è fondamentale per la salute dei sardi, soprattutto dei più giovani, e per rilanciare il nostro settore agroalimentare. Il progetto ‘Mensardà è un passo importante verso una vera sovranità alimentare, un tema posto con forza dal presidente Solinas nelle sue dichiarazioni programmatiche e perseguito fin da subito dalla Giunta”. Lo afferma l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, che oggi a Cagliari ha aperto i lavori dell’evento di lancio di ‘MenSarda-Mense a Km 0’, un progetto finanziato dalla Regione, promosso dall’assessorato dell’Agricoltura e attuato da Laore e dall’Anci Sardegna, per coinvolgere Comuni, scuole, associazioni di categoria, imprese, ristoratori, altri operatori e istituzioni, interessati a costruire una community che mette la ristorazione collettiva sostenibile al centro della valorizzazione delle produzioni agricole regionali.
“Il progetto – sottolinea l’assessore Murgia – vuole promuovere le mense pubbliche a chilometro zero, sensibilizzare al consumo consapevole delle produzioni agricole e contribuire a creare coscienza collettiva del patrimonio agroalimentare locale, con interventi finalizzati al mantenimento della vitalità e identità sociale delle aree rurali, della conservazione dell’eredità culturale e della salvaguardia degli habitat. Un consumo consapevole aiuta a formare comunità attive e attente a politiche di educazione alimentare che tengano conto dei nuovi stili di vita e di consumo”. Destinatari di ‘MenSardà sono i Comuni sardi singoli o in forma associata, le scuole del Primo ciclo (Primaria e di secondo grado), le associazioni di categoria, le imprese del settore della ristorazione, i servizi di Igiene-Sanità e Sociale che hanno competenza in materia. I Comuni che aderiscono al progetto ricevono da Laore e Anci Sardegna il supporto tecnico per la realizzazione delle attività di accompagnamento nella definizione dei capitolati e nella creazione del bacino e ambito di distretto delle imprese, di valorizzazione dell’ambito territoriale e dei prodotti del territorio e di attività formative e informative.
(ITALPRESS).









