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Sardegna

Por Fesr, Solinas “Pronti a intercettare ripresa con piano regionale”

CAGLIARI (ITALPRESS) – Si avvia verso la chiusura la programmazione 2014-2020 del POR FESR Sardegna con cui sono state messe a disposizione risorse per 930,9 milioni, reindirizzandone 215,3 divise tra spesa sanitaria e fondo emergenza imprese, per far fronte alla crisi causata dalla pandemia. La Regione ha operato nel solco delle nuove opportunità offerte, modificando il POR FESR 14-20, step by step, per dare concretamente risposta ai fabbisogni in evoluzione, con una riprogrammazione che ha indirizzato parte delle risorse in chiave anti crisi. “E’ stato necessario misurarci con una realtà nuova e per farlo abbiamo messo in campo competenze e attivato gli strumenti più utili a fronteggiare l’emergenza. Con il programma regionale 21-27 stiamo invece avviato quel cambiamento necessario per accelerare il processo di modernizzazione della Sardegna”, ha spiegato il Presidente della Regione Christian Solinas in occasione della riunione del Comitato di Sorveglianza del POR FESR 2014-2020 e Programmazione regionale 2021-2027 presieduto dall’Assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino che ne ha illustrato gli indirizzi.
“La crisi internazionale generata dalla situazione in Ucraina e quella originata dagli effetti della pandemia globale ci hanno portato a effettuare scelte differenti e a correggere in corsa gli obiettivi che ci siamo dati in fase di programmazione, oltre che a individuare nuovi indirizzi strategici attraverso la definizione del piano regionale 2021-2027”, ha evidenziato l’Assessore Fasolino in apertura dei lavori. “E’ un momento importante – ha proseguito l’esponente della Giunta Solinas – occorre lavorare sempre di più in stretta sinergia e accrescere i momenti di condivisione, come quello della giornata odierna al fine di raccogliere le sollecitazioni e i contributi di tutto il partenariato”. “Sono convinto che l’Amministrazione regionale e gli Enti Locali sapranno cogliere appieno le opportunità offerte dalle ingenti risorse comunitarie e statali a disposizione della nostra regione”, ha spiegato l’esponente della Giunta Solinas riferendosi alla nuove opportunità in arrivo, che faciliteranno la capacità di spesa della Regione.
La Regione è ora pronta per intercettare le leve positive della programmazione 2021-2027 da oltre 1 miliardo di euro, il cui piano è stato presentato alla Commissione Europea. Ad aprile la Giunta ha approvato la proposta di Programma Regionale FESR Sardegna 2021-2027 poi trasmessa alla Commissione europea: articolata in 19 obiettivi specifici (collegati alle Priorità individuate e agli obiettivi strategici), ha una dotazione finanziaria complessiva di 1.581 milioni di euro, costituita da una quota di cofinanziamento UE pari al 70% e da una quota di cofinanziamento nazionale, pari al 30% del totale.
Il Programma Regionale FESR 21-27 risponde a quattro principali sfide: promuovere la crescita intelligente (340 milioni di euro) e il processo di trasformazione digitale del sistema regionale rilanciando la competitività del sistema produttivo e creando occupazione di qualità (160 milioni di euro); assicurare la sostenibilità del processo di crescita regionale promuovendo la transizione verde (522 milioni di euro); favorire la ‘transizione giustà (57 milioni di euro per la mobilità urbana sostenibile) e l’inclusione dei gruppi svantaggiati garantendo la parità di accesso ai servizi dell’istruzione, dell’occupazione, del turismo, della cultura e della sanità di qualità e inclusivi (225 milioni di euro); porre le aree urbane come motore del processo di cambiamento verso una società più vicina ai cittadini e promuovere l’identità dei territori periferici per valorizzare le potenzialità naturalistiche e turistiche dell’Isola e attivare nuovi processi locali di sviluppo sostenibile (225 milioni di euro).
– foto ufficio stampa Regione Sardegna –
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Nel nuorese nasce la figura di addetto alle miniere del sottosuolo

CAGLIARI (ITALPRESS) – Prenderà avvio entro l’estate il piano pilota che inaugura, attraverso un percorso di formazione ad hoc, la nuova figura di “Addetto alle miniere del sottosuolo” nel Repertorio Regionale delle Qualificazioni (RRPQ). E’ stata presentata oggi all’Assessorato del Lavoro la convenzione firmata con il Comune di Lula, frutto di un finanziamento regionale di 240mila euro per 800 ore di formazione, che introduce il nuovo corso professionalizzante e che avrà un’importanza strategica per il progetto dell’Einstein Telescope.
“Il corso risponde all’intenzione di arrivare a una piena valorizzazione della miniera di Sos Enattos e rientra quindi in un più ampio piano di formazione della figura del minatore, senza cui tutti i progetti ambiziosi messi in campo per Lula non si potrebbero realizzare. E’ stato anche guardando alla sfida di carattere internazionale che ci attende che abbiamo sposato e finanziato con 120mila euro in due anni questo progetto, nell’auspicio che possa intercettare quella fetta di lavoratori esclusa dal mercato del lavoro che grazie anche a questo progetto potrà essere proiettata sul futuro”, ha spiegato l’Assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, nel corso dell’incontro alla presenza del sindaco di Lula, Mario Calia. Il progetto punta infatti alla formazione delle donne e degli uomini inoccupati e disoccupati, dai 18 anni ai 45 anni, in possesso di Licenza Media. “Stiamo andando verso le professioni più richieste dal mercato del lavoro. E’ questo l’orientamento della Regione: i corsi devono servire ai nostri disoccupati perchè arrivino ai posti di lavoro – ha proseguito l’Assessore – Non a caso, a Lula, andremo a sviluppare attività di formazione di personale specializzato per favorire il ricambio generazionale nella professione del minatore e garantire opportunità di occupazione stabile nel territorio”.
Cinque gli obiettivi primari della Regione: valorizzare e salvaguardare il sito minerario e il patrimonio industriale del Comune di Lula; favorire e supportare azioni mirate di qualificazione delle competenze professionali; favorire la sinergia tra diversi attori istituzionali, scientifici ed economici; sostenere lo sviluppo e l’insediamento nel territorio di progetti di ricerca avanzata; favorire azioni di contrasto allo spopolamento delle aree interne. L’Addetto alle miniere del sottosuolo (25 i posti a disposizione nel corso di formazione) svolgerà operazioni delicate e complesse la cui esecuzione richiede conoscenze tecniche e particolari capacità pratiche. L’interesse, secondo quanto evidenziato dal sindaco di Lula, ha già superato la soglia di adesione al progetto, un bacino di potenziali interessati che comunque l’Assessore Zedda intende tenere in piedi con l’intento di finanziare un nuovo corso anche attraverso il programma ‘Garanzia di Occupabilità dei Lavoratorì, GOL, introdotto per rilanciare l’occupazione in Italia e combattere la disoccupazione.
-foto ufficio stampa Regione Sardegna-
(ITALPRESS).

Sardegna, lotta alle cavallette, task force al lavoro nel nuorese

CAGLIARI (ITALPRESS) – Continua senza sosta il lavoro della task force messa in campo dalla Regione nella lotta alle cavallette. Anche oggi le squadre di uomini e mezzi, non certo aiutate dalle difficili condizioni meteorologiche, hanno portato avanti le operazioni per il contenimento dell’infestazione che sta minacciando le campagne del Nuorese. “Non c’è tempo da perdere”, avverte l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, che oggi a Ottana ha seguito il lavoro della task force con il commissario straordinario di Laore, Mimmo Solina. “Siamo intervenuti individuando i focolai e garantendo alle aziende del territorio il necessario trattamento fitosanitario utilizzando prodotti in gran parte di tipo biologico. L’assessorato dell’Agricoltura oggi ha fatto un ulteriore sforzo coinvolgendo anche l’Agenzia Forestas e il Corpo Forestale, con la consapevolezza che per accelerare le operazioni di disinfestazione e contenere i danni serve la massima collaborazione degli agricoltori e di tutte le parti interessate”.
La task force, coordinata dall’Agenzia Laore, è composta da uomini e mezzi propri, della Provincia e di alcune aziende private appositamente contrattualizzate. Le attività di verifica, ricerca e individuazione delle aree per realizzare la disinfestazione sono il frutto di una collaborazione tra Laore, le popolazioni interessate, compresi diversi allevatori, ed esperti dell’Università di Sassari.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Nuova tratta elettrodotto tra Sicilia e Sardegna, Terna chiede autorizzazione

ROMA (ITALPRESS) – Terna ha presentato al Ministero della Transizione Ecologica la richiesta di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio della tratta Ovest del Tyrrhenian Link, quella che collegherà Sicilia e Sardegna. Si tratta, si legge in una nota della società, di un ulteriore passo importante, dopo l’avvio nel novembre 2021 del procedimento autorizzativo del tratto tra Sicilia e Campania (ramo est), verso la realizzazione dell’opera.
A seguito dell’istanza inviata al MITE, nelle prossime settimane si terranno le conferenze dei servizi, preliminare e decisoria, durante le quali saranno rispettivamente valutati gli esiti della consultazione pubblica e i pareri di conformità espressi dagli enti preposti.
Il decreto autorizzativo definitivo del Ministero, in seguito al quale Terna potrà avviare la realizzazione dell’opera, è atteso entro la metà del 2023.
La società guidata da Stefano Donnarumma, si legge nella nota, ha avviato la fase di consultazione pubblica per la tratta Ovest del Tyrrhenian Link a settembre 2021. Sulla base delle evidenze emerse durante i sei “Terna Incontra” organizzati con le Istituzioni e le comunità locali di Termini Imerese (in provincia di Palermo) e di Maracalagonis, Quartucciu, Quartu Sant’Elena, Selargius, Settimo San Pietro e Sinnai (in provincia di Cagliari), sono state individuate le soluzioni localizzative delle future stazioni di conversione e del tracciato dei cavi interrati che dall’approdo terrestre del cavo sottomarino raggiungeranno le stesse stazioni.
Per quanto riguarda la Sardegna, dall’approdo del cavo sottomarino di Terra Mala i cavi interrati percorreranno prevalentemente strade già esistenti per circa 30 chilometri, lasciando inalterati ambiente e paesaggio, fino ad arrivare a Selargius, dove sarà realizzata la stazione di conversione in aree adiacenti alla già esistente stazione elettrica.
In Sicilia, invece, i cavi sottomarini approderanno a Fiumetorto. Da qui i cavi interrati percorreranno un tracciato di 7 chilometri fino a Termini Imerese, in Contrada Caracoli, dove sorgerà la stazione di conversione in prossimità dell’attuale stazione elettrica.
Il processo di progettazione partecipata adottato ormai da anni da Terna, evidenzia la nota della società, consente di coinvolgere attivamente e pubblicamente tutti i soggetti interessati – Amministrazioni comunali e regionali, associazioni di categoria ed enti locali, cittadini e imprese – sin dalle fasi iniziali di definizione e pianificazione degli interventi di sviluppo della rete elettrica nazionale. Nonostante le difficoltà organizzative dovute alla pandemia, l’azienda ha continuato il percorso di dialogo e ascolto dei territori coinvolti attraverso incontri organizzati su piattaforme digitali.
Tramite gli incontri organizzati da settembre 2021 e attraverso le pagine del sito dedicate al progetto (www.terna.it/it/progetti-territorio/progetti-incontri-territorio/Tyrrhenian-link), sottolinea la nota della società, sono state raggiunte oltre 10.000 persone, con picchi in corrispondenza delle giornate degli incontri e dell’uscita dei comunicati stampa.
Il Tyrrhenian Link, intervento strategico per il sistema elettrico italiano per il quale Terna investirà circa 3,7 miliardi di euro, coinvolgerà circa 250 imprese. La nuova infrastruttura consentirà una maggiore capacità di scambio tra le zone di mercato e un più efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili. Inoltre, avrà un ruolo decisivo nel miglioramento dell’affidabilità della rete contribuendo alla sicurezza e all’adeguatezza del sistema elettrico a fronte dell’atteso decommissioning degli impianti a carbone e degli impianti a olio più obsoleti e a maggior impatto ambientale.
La nuova interconnessione è un progetto all’avanguardia che prevede la realizzazione di due linee elettriche sottomarine da 1000 MW ciascuna in corrente continua (una dalla Campania alla Sicilia e una dalla Sicilia alla Sardegna) per una lunghezza totale di 950 chilometri. L’opera sarà a regime nella sua interezza nel 2028, ma il primo cavo – quello relativo al Ramo Est – sarà operativo già a partire dalla fine del 2025.

foto Terna
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Sardegna, insediato il nuovo comandante del corpo forestale Migliorati

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Salutando il nuovo Comandante, voglio esprimere, a nome dell’intera Giunta regionale, un ringraziamento nei confronti degli appartenenti al Corpo forestale regionale che quotidianamente svolgono un ruolo decisivo in svariati campi di azione strategici al servizio della Sardegna e dei sardi. Un doveroso riconoscimento al valore e all’importanza di questa struttura, che, tra i tanti compiti, si distingue in particolare come componente fondamentale del sistema regionale antincendio, esercitando a livello regionale il ruolo di coordinamento delle attività di lotta agli incendi boschivi e rurali e la funzione di direzione delle operazioni di spegnimento”. Così il presidente della Regione, Christian Solinas, intervenendo, ieri, nei locali del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dove si è tenuta la riunione di presentazione del nuovo comandante, il generale di brigata Fabio Migliorati, che ha incontrato i rappresentanti delle componenti della struttura regionale antincendio: Antonio Pasquale Belloi, dg della Protezione civile, Maurizio Mallocci, dg dell’agenzia Forestas, e Marco Frezza, dg dei Vigili del fuoco.
“Donne e uomini che nello svolgimento della loro attività professionale in difesa del territorio e dei cittadini dimostrano come valore e competenza siano fattori indispensabili per la nostra Isola – ha aggiunto il presidente Solinas – La Regione intende valorizzare queste risorse regionali, in particolare con un progetto di rilancio e di riforma del Corpo forestale”.
Il Presidente ha ringraziato anche tutto il personale delle diverse componenti della macchina regionale antincendio, in particolare per il proficuo contributo nella pianificazione della Campagna antincendi 2022. La riunione è proseguita sul tema del coordinamento e delle attività preparatorie della Campagna.
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Parchi naturali della Sardegna, ddl approvato dalla giunta

CAGLIARI (ITALPRESS) – “La Sardegna possiede un enorme patrimonio naturale, caratterizzato da zone di eccezionale rilevanza ambientale, che la Regione è impegnata a tutelare e valorizzare, anche attraverso l’istituzione di aree naturali protette. Per quanto riguarda i parchi naturali regionali, con un disegno di legge abbiamo previsto alcune disposizioni finalizzate a risolvere i problemi che, attualmente, non consentono una gestione ottimale delle aree protette. Sono previste modifiche ad alcune leggi istitutive per armonizzare le procedure con le disposizioni più recenti in materia di Valutazione ambientale strategica. Mentre, nel caso del Parco regionale di Gutturu mannu abbiamo rivisto la perimetrazione”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente della Sardegna, Gianni Lampis, dopo l’approvazione in Giunta regionale del disegno di legge sulle “Disposizioni varie in materia di parchi naturali regionali”, che poi verrà esaminato in Consiglio regionale.
“Per il Parco di Gutturu mannu, che si estende nel territorio di dieci Comuni (Pula, Villa San Pietro, Siliqua, Domus De Maria, Uta, Assemini, Santadi, Capoterra, Sarroch e Teulada) – ha aggiunto l’assessore Lampis – abbiamo ridefinito, in accordo con l’Amministrazione di Pula, la superficie comunale, riducendola dagli attuali 5.654 a 4.013 ettari. Mentre, per il territorio di Capoterra, abbiamo corretto un errore nella cartografia della legge istitutiva, portando a 261,50 ettari la superficie comunale inserita nel Parco, contro i 340 originariamente previsti. Invece, per quanto riguarda la perimetrazione del Parco naturale regionale Molentargius-Saline è stata corretta una discrepanza presente nel testo rispetto all’allegato cartografico, che crea difficoltà interpretative sia per l’applicazione della vincolistica, sia in sede di pianificazione di interventi nel territorio del Parco. Inoltre, le modifiche previste nel ddl, limitatamente ai due parchi regionali Molentargius-Saline e Porto Conte, favoriscono le procedure di predisposizione e approvazione dei piani del parco”.
“Anche in materia ambientale è determinante l’ascolto dei territori interessati dalle aree naturali e dei portatori di interesse, così da poter formulare proposte che si concilino con le esigenze della popolazione e riducano eventuali conflittualità. Solo con un consenso diffuso, grazie ad un processo di partecipazione alle scelte, le comunità fanno propri gli obiettivi e si sentono parte integrante dei progetti. I parchi sono una parte importante del patrimonio ambientale della nostra Isola, che dev’essere vissuta dai cittadini trovando il giusto equilibrio tra le attività dell’uomo e la sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di conservare e tutelare la biodiversità”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.
-Photo credit: agenziafotogramma.it-
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Cavallette, task force Regione Sardegna elimina focolai in 84 aziende

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Per portare avanti la lotta alle cavallette, la Regione sta mettendo in campo una task force coordinata dall’Agenzia Laore e composta da uomini e mezzi propri oltre a mezzi della Provincia e di una società privata, contrattualizzata appositamente”. Lo afferma l’assessore regionale dell’Agricoltura della Sardegna, Gabriella Murgia, facendo il punto sugli interventi attivati. Ad aver ricevuto il trattamento fitosanitario sono state, questa mattina, ben 84 aziende nelle quali erano presenti diversi focolai di insetti che sono stati raggiunti dai prodotti utilizzati, in gran parte di tipo biologico. “L’attività dei mezzi in campo – aggiunge l’esponente della Giunta Solinas – è rivolta ad abbattere le cavallette, ancora in fase precoce di sviluppo, nelle zone che altre squadre di tecnici di Laore, coadiuvati dai tecnici dei Comuni interessati, hanno mappato individuando i focolai”.
Le attività di verifica, ricerca e individuazione delle aree per realizzare la disinfestazione sono il frutto di una collaborazione attuata tra Laore, guidata dal commissario straordinario Mimmo Solina, popolazioni interessate, compresi diversi allevatori, ed esperti dell’Università di Sassari.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Antincendio, Solinas “regione in difesa patrimonio boschivo”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Sono ancora impresse nella mente dei sardi le dolorose immagini dei roghi che hanno funestato la Sardegna durante la scorsa estate. Perciò, oltre alle doverose prescrizioni per la Campagna Antincendio 2022, è anche necessario invitare ad un maggior senso di responsabilità e di rispetto nei confronti dell’ambiente, confidando nell’amore per l’Isola, vissuto intensamente non solo dai sardi ma anche dai tanti turisti che ogni anno la percorrono. Le regole che ogni anno vengono stabilite confermano l’elevata l’attenzione della Regione, che ha l’obiettivo della conservazione e della difesa del patrimonio boschivo, bene insostituibile dell’Isola. La macchina regionale antincendio, ormai collaudata, è realizzata grazie alla professionalità, alla competenza e all’impegno delle persone coinvolte. La Sardegna è in grado di conseguire sempre migliori risultati nella lotta contro questa terribile piaga”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, dopo l’approvazione, da parte della Giunta, dell’aggiornamento 2022 delle Prescrizioni regionali antincendio.
“Le prescrizioni per contrastare le azioni che possono determinare l’innesco di incendi e per disciplinare l’uso del fuoco sono inserite nel ‘Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivì – ha aggiunto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, con delega alla protezione civile – Una loro tempestiva approvazione consente un’immediata applicazione e l’avvio di una capillare campagna di informazione, di sensibilizzazione e di educazione rivolta alla popolazione per favorire le attività di prevenzione degli incendi e lo sviluppo di una coscienza ambientale, anche attraverso la divulgazione delle prescrizioni ad enti locali, scuole, associazioni di categoria, strutture turistico-ricettive, porti, aeroporti. Inoltre, a breve, la Protezione civile regionale organizzerà almeno quattro incontri territoriali, aperti ai sindaci e ai tecnici comunali, per illustrarle”.
“Tra le novità – ha sottolineato l’Assessore dell’Ambiente – alcune modifiche relative alle prescrizioni dettate dai Vigili del fuoco per gli insediamenti turistico-ricettivi, le disposizioni su impianti idrici, attrezzature e automezzi antincendi, l’aggiornamento delle zone di previsione di pericolo di incendi e delle sanzioni amministrative, con un inasprimento del regime sanzionatorio e un’unica severa sanzione da 5.000 a 50.000 euro per le trasgressioni ai divieti. E’ stata anticipata dal 1 giugno al 15 maggio l’emissione del Bollettino di previsione di pericolo, che garantisce quotidianamente la definizione in maniera univoca del livello di allerta nell’ambito delle 25 zone in cui è stato suddiviso il territorio”.
L’assessore Lampis ha ricordato che “il controllo delle misure preventive, dei divieti e delle attività da autorizzare è demandato sempre al Corpo forestale, mentre per Forestas, fatta salva la prioritaria attività di prevenzione nei perimetri amministrati, è stato deciso che contribuisca alle attività di prevenzione nel territorio demaniale regionale e dei Comuni, secondo un progetto finalizzato alla riduzione del rischio incendi. Ai Comuni, provvisti del ‘Piano comunale di protezione civile per il rischio incendi di interfaccià e nei quali abbia sede un’organizzazione di volontariato regolarmente iscritta all’elenco regionale, è garantita la possibilità di utilizzare uomini e mezzi dell’organizzazione per le attività di prevenzione.
Analogo discorso per l’utilizzo delle Compagnie barracellari.
Anche per il 2022 è prevista la stipula della convenzione coi Vigili del fuoco che definisce le procedure operative interforze, il coordinamento nelle attività di spegnimento degli incendi boschivi e rurali e il potenziamento delle sedi istituzionali del Corpo”.
“La macchina organizzativa regionale, con la partecipazione di donne e uomini della Protezione civile, del Corpo forestale, dell’agenzia Forestas, dei Vigili del fuoco, delle Compagnie barracellari e del mondo del volontariato, ha l’importante obiettivo della conservazione dell’ambiente e della difesa dagli incendi, garantendo la sicurezza dei sardi e del territorio”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.
– foto Agenzia Fotogramma –
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