CAGLIARI (ITALPRESS) – “I due importanti vettori che hanno scelto di volare da e per la Sardegna 12 mesi senza compensazioni, Ita e Volotea, ieri hanno raggiunto l’accordo per la suddivisione delle rotte al 50% da e per la Sardegna sugli scali di Cagliari e Olbia (su Alghero opererà solo Ita) e questa notizia, dopo il successo ottenuto sul fronte della continuità territoriale aerea, è la testimonianza dell’appetibilità del mercato sardo. Un segnale importante che ci proietta positivamente verso la stagione estiva”. Lo ha detto l’Assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, nel corso della cerimonia di festeggiamento, a Cagliari, dei 10 anni di attività di Volotea in Italia, evidenziando l’impegno e la collaborazione, “attivi e fattivi della Regione per gestire le criticità e trovare le soluzioni, garantendo sempre la collaborazione massima”.
Alla presentazione delle nuove rotte della compagnia e delle iniziative attivate in occasione del decennale a cui ha partecipato il Ceo di Volotea, Carlos Muños, ha preso parte anche l’Assessore del Turismo, Gianni Chessa: “Siamo qui anche per dire che finalmente si riparte. Il turismo e l’economia della Sardegna in genere hanno bisogno di trasporti efficaci, capaci di garantire qualità, puntualità, nuovi servizi, economicità. Si riparte, tra i due vettori, con tante nuove destinazioni che aiutano il sistema del comparto turistico a tirare un sospiro di sollievo. L’obiettivo di destagionalizzare, grazie ai trasporti, è una sfida che possiamo vincere”, ha concluso l’Assessore dei Turismo.
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Sardegna, aerei. Todde e Chessa “Pronti per una buona stagione estiva”
Sardegna, Solinas “I territori insulari abbiano i giusti riconoscimenti”
CAGLIARI (ITALPRESS) – La questione insulare diventa uno dei temi centrali nei lavori conclusivi della Conferenza sul futuro dell’Europa, occasione di dialogo politico per individuare possibili indirizzi di riforma del processo di integrazione europea. La proposta del Presidente della Regione Christian Solinas (primo firmatario) di inserire il tema in agenda è stata sostenuta dall’intero partenariato istituzionale insulare europeo composto anche dalle Isole del Mediterraneo di cui la Sardegna è capofila (Isole Baleari, Corsica, Gozo, Creta e Isole Ionie) e accolta dal Comitato delle Regioni, a testimonianza e riconoscimento del costante impegno istituzionale della Regione a favore della specificità territoriale insulare nelle politiche europee, e dell’impegno volto a richiedere un approccio territoriale nella formulazione delle politiche e della legislazione della UE. Il tema è stato affrontato oggi nel corso della conferenza politica dal titolo ‘Coesione, il nostro valore fondamentalè, importante perchè concorrerà a definire il futuro dell’Unione nelle politiche insulari e di coesione.
“Chiediamo che i delegati alla Conferenza del Comitato delle Regioni tengano viva la voce delle regioni insulari all’interno del dibattito istituzionale prossimo venturo”, ha spiegato il Presidente della Regione Christian Solinas, aprendo i lavori dell’incontro.
“Nel chiedere uno specifico status giuridico europeo non chiediamo una condizione di privilegio, ma al contrario strumenti per essere sullo stesso piano competitivo delle altre regioni. Una politica europea per le Isole è necessaria alla sopravvivenza economica e demografica dei nostri territori”, ha rimarcato. “Pur nelle difficoltà del momento storico che viviamo e nella tragicità dello scenario attuale, come rappresentanti delle istituzioni siamo chiamati a continuare a cercare soluzioni e dare risposta a questioni che impattano nel vivere quotidiano dei nostri cittadini”.
“Come Regione Autonoma della Sardegna siamo impegnati su diversi fronti istituzionali per vedere riconosciuta la nostra specificità territoriale, in partenariato con altre Regioni europee e sempre in un’ottica di collaborazione verso le istituzioni della UE”, ha spiegato il Presidente raccogliendo il consenso e il pieno sostegno dei partecipanti, che negli interventi successivi hanno ricordato il costante impegno del Presidente sardo e il risultato ottenuto sul fronte dell’inserimento del principio di insularità in Costituzione. “Le regioni insulari non sono una realtà demografica marginale – ha ricordato il Presidente – Ospitano una popolazione totale di oltre 20 milioni di abitanti, pari a poco meno del 5% della popolazione dell’UE, appartenenti a 13 Stati membri, dal Mediterraneo, al mar Baltico e al mare del Nord.
Parlare di oltre 20 milioni di cittadini è come parlare di uno Stato di medie dimensioni. Siamo dunque una tipologia territoriale che non può continuare a essere trascurata dalle politiche dell’Unione europea”.
La coesione, ha detto il Presidente riprendendo il titolo dell’iniziativa di oggi che, fortemente voluta e richiesta dalla Regione, “è uno dei valori fondanti della convivenza tra popoli e cittadini europei, e al contempo uno dei princìpi cardine dell’ordinamento dell’Unione europea. Il Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea, infatti, lo individua come obiettivo delle politiche della UE di tutte, non soltanto della politica di coesione. L’obiettivo di coesione implica processi di convergenza socioeconomica tra le diverse regioni europee, senza i quali l’intera costruzione europea, a cominciare dal mercato interno, è estremamente debole.
Nell’enunciare questo principio – ha proseguito il Presidente Solinas – il Trattato declina l’obiettivo di coesione in tre dimensioni: sociale, economica e territoriale. Quest’ultimo aspetto è per noi dirimente e, ancor più importante, strettamente connesso con gli altri due: la coesione economica e sociale, infatti, non potrà essere realizzata fin quando esisteranno forti disparità di sviluppo che trovano nelle specificità dei territori di appartenenza le cause di fondo. Si tratta di un tema che incide profondamente nelle condizioni di vita e di impresa di chi vive nelle nostre regioni periferiche. La distanza che separa i nostri territori dal continente europeo e dai principali centri produttivi e dai mercati di sbocco situati nelle regioni continentali – ha proseguito il Presidente Solinas – determina infatti un’economia fortemente dipendente dall’esterno e dalla connettività con le regioni continentali, generando sovra-costi di notevole entità, oltre che discontinuità, negli approvvigionamenti di beni e servizi, a discapito dei nostri cittadini e imprese”.
Interrogato sui margini di miglioramento dell’Unione europea rispetto alle istanze delle regioni insulari, il Presidente Solinas ha evidenziato la distanza tra le difficoltà percepite e riconosciute e il mancato impegno per accorciarle. “Siamo lontani dal vedere riconosciuta l’insularità come una caratteristica permanente che influenza negativamente le economie delle regioni insulari. I dispositivi legislativi europei non distinguono le specificità territoriali che pure sono richiamate dall’art. 174 del Trattato, che cita espressamente le regioni insulari tra quelle cui le politiche della UE devono rivolgere un’attenzione particolare, ma che rimane tuttora ampiamente inattuato. Manca una strategia specifica per le isole – ha proseguito il Presidente – con dispositivi giuridici specifici, sulla falsariga di quelli previsti per le regioni ultraperiferiche, che diano una risposta alle esigenze che, come autorità di governo, riscontriamo ogni giorno. Faccio riferimento, per esempio, alla rigida disciplina in materia di aiuti di Stato, che limita fortemente l’intervento pubblico in settori chiave – in primis quello relativo alla mobilità – che svolgono un ruolo fondamentale ai fini della competitività, dell’imprenditorialità e dell’integrazione nel mercato unico europeo. Disciplinare in maniera omogenea situazioni territoriali profondamente dissimili è dal nostro punto di vista una lesione dei princìpi di eguaglianza sostanziale”.
“Nei nostri territori non esiste alcuna possibilità di colmare la discontinuità territoriale con interventi infrastrutturali. Esiste però – ha concluso il Presidente Solinas – la possibilità di intervenire mediante infrastrutture immateriali, costituite da politiche ad hoc e dispositivi normativi specifici che prendano in debito conto gli svantaggi strutturali e permanenti dell’insularità. Per questo insieme di motivi il dibattito politico che scaturirà dai lavori della Conferenza sul Futuro dell’Europa, giunti ormai alle battute finali, non può non tenere conto della questione insulare”.
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Solinas “La Regione Sardegna al fianco dei lavoratori e dell’azienda Portovesme”
CAGLIARI (ITALPRESS) – Al fianco dei lavoratori, dei sindacati e dell’azienda per ottenere dal Governo un intervento immediato sull’abbattimento del costo dell’energia, cresciuto a dismisura negli ultimi mesi, e salvaguardare il lavoro e la piena produzione dell’ultimo avamposto italiano di metallurgia non ferrosa. Questa la posizione espressa oggi dal Presidente Christian Solinas, che a Villa Devoto ha ricevuto i rappresentanti di Portovesme srl, i lavoratori e i rappresentanti sindacali. Un impegno totale, quello assicurato dal Presidente Solinas, a fronte della drammatica situazione creatasi con un aumento del costo dell’energia anche del 600%, che ha determinato il parziale blocco di alcune linee produttive e il ricorso alla cassa integrazione per centinaia di lavoratori. A rischio sono oltre 1500 posti di lavoro, con un peso economico e sociale enorme nel territorio. Incalzeremo il Governo perchè si trovi lo strumento immediato per combattere gli aumenti, ha detto il Presidente Solinas, anche grazie agli spiragli che oggi le regole europee aprono con il superamento delle regole sugli aiuti di Stato fino a poche settimane fa in vigore.
La Sardegna, ha ricordato il presidente, “si è fatta promotrice in Conferenza delle Regioni di un emendamento al Decreto “Misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e fonti rinnovabili” con l’obiettivo della perequazione dei costi energetici tra le aziende che operano nella Penisola e quelle che operano nelle isole maggiori. Il testo è stato approvato all’unanimità dalla commissione tecnica della Commissione Energia della Conferenza Stato-Regione, che la Sardegna ha chiesto ed ottenuto di coordinare. E’ uno strumento che non solo noi, ma anche la Sicilia ed altre realtà regionali ritengono di vitale importanza, ha sottolineato il Presidente, per ottenere una immediata risposta concreta con l’ottenimento della ‘superinterrompibilità’, cioè la compensazione sui costi dell’energia, non più prevista dal 2018.
La differenza dei costi dell’energia penalizza in modo particolarmente pesante la Sardegna, ponendola in una condizione di enorme svantaggio nei confronti delle altre regioni italiane ed europee”.
“Dalle politiche energetiche, ha sottolineato il Presidente Solinas, passa il futuro delle nostre realtà produttive, non solo di quelle più energivore. Il Governo deve tenerne conto, ed è per questo, ha sottolineato il Presidente Solinas, che ho già più volte espresso la nostra forte perplessità nei confronti di alcuni aspetti essenziali del recente Dpcm. Il ricorso esclusivo alle rinnovabili e alle batterie di accumulo, ha sottolineato, non garantisce quelle certezze di cui la Sardegna ha bisogno. La stessa data del completo abbandono del carbone deve essere rivista, come è accaduto in Germania dove l’addio al carbone è stato posticipato al 2035.
Il realismo e la difficile congiuntura determinata dalla pandemia prima, dalla guerra in Ucraina poi, devono indurre a scelte più ponderate e rispondenti alle attuali necessità. Dobbiamo salvaguardare le nostre produzioni primarie e dobbiamo potenziarle, ha detto ancora. Non esiste una Regione, un Paese, che possa rinunciare a produrre e a tenere viva l’industria. Quello dell’energia, oggi, ha concluso, è il problema primario per il nostro sistema economico. Per questo la Regione è coinvolta in modo totale in questa battaglia, che proseguiremo in ogni sede istituzionale, ha concluso il Presidente, con un pressing su tutti i Ministeri coinvolti e, se necessario, manifestando a Roma insieme ai lavoratori per far sentire la nostra voce e i nostri diritti e mantenere in vita il nostro sistema industriale”. All’incontro erano presenti anche i consiglieri regionali del territorio Fabio Usai e Michele Ennas.
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Turismo e sport, un binomio perfetto per ripartenza stagione in Sardegna
CAGLIARI (ITALPRESS) – Sarà un’altra stagione bellissima, di grandi presenze turistiche. Una stagione di grande ripresa e ottimismo con flussi turistici in continuo aumento rispetto al resto d’Italia. Ne è convinto l’assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa, intervenuto alla presentazione, insieme al presidente della Federazione Italiana Tennis, Angelo Binaghi, al sindaco di Alghero Mario Conoci e alla capitana della nazionale tennis femminile, Tathiana Garbin, dell’incontro della “Billie Jean King Cup” Italia-Francia di tennis femminile in programma ad Alghero dal 15 al 16 aprile prossimi. “Comunichiamo alla Sardegna e al mondo l’apertura della stagione dell’Isola dello Sport con quest’evento di grande tennis – sottolinea l’assessore Chessa – che darà un’ immagine di portata internazionale. In periodo di pandemia la Sardegna ha catturato tanti eventi e l’attenzione dei media a livello mondiale e questo ci fa capire che gli investimenti che abbiamo fatto in questi ultimi stanno dando i frutti sperati. Dai report nazionali fatti un mese fa – prosegue l’esponente della Giunta Solinas – gli indicatori hanno detto che sia nel 2020 che nel 2021 la Sardegna ha avuto la maggior crescita turistica rispetto a tutto il resto d’Italia, proprio grazie a tutta una serie di eventi sportivi che abbiamo fatto. Abbiamo azzeccato un filone, quello sportivo, che non era mai stato seguito e che ci sta portando tante presenze. Quest’anno abbiamo tantissimi eventi sportivi. Un cartellone internazionale che coinvolgerà tutta l’Isola”.
I numeri fanno ben sperare. Solo Cagliari con 91 destinazioni e 18 mila voli potrebbe generare circa 4 milioni di possibili posti aerei. A questi si aggiungono i numeri degli scali aerei di Alghero e Olbia e i porti. La gente può venire tranquillamente.
“Come dico sempre – oltre il mare non solo mare e non solo sport. Varie forme di turismi integrati fanno da traino alla destagionalizzazione e all’allungamento della stagione per tutto l’anno, non solo nei canonici mesi estivi. Lo scorso anno grazie allo sport abbiamo allungato la stagione di due mesi e mezzo. Uno dei miei obbiettivi è quello di far ruotare il cartellone degli eventi sportivi in tutta la Sardegna. Far conoscere grazie allo sport la Sardegna e soprattutto l’interno. Questo ci permetterà di vivere gli altri otto mesi dell’anno oltre alla stagione estiva. Lo sport ha dato questo segnale – ha concluso l’assessore Chessa”.
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Covid, in Sardegna 1594 nuovi casi e 11 decessi
CAGLIARI (ITALPRESS) – In Sardegna si registrano oggi 1594 ulteriori casi confermati di positività al Covid (di cui 1226 diagnosticati da antigenico). Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 11343 tamponi.
I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 21 (-1). I pazienti ricoverati in area medica sono 333 (+2).
30309 sono i casi di isolamento domiciliare (+150).
Si registrano 11 decessi: 3 donne di 70, 77 e 99 anni e 3 uomini di 78, 90 e 94 anni, residenti nella provincia di Sassari; una donna di 77 anni, residente nella provincia del Sud Sardegna; 1 uomo di 88 anni, residente nella provincia di Oristano; due donne di 76 e 88 anni, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari, e 1 residente nella provincia di Nuoro.
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Solinas in udienza dal Papa con il Comitato per l’Anno Deleddiano
CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Ho chiesto al Santo Padre Francesco una preghiera e un’attenzione speciale per la Sardegna, terra da lui particolarmente amata e visitata all’inizio del suo Pontificato. Gli ho affidato le sofferenze, le ansie e le speranze di questo popolo, soprattutto i problemi dei giovani, del lavoro, il progresso umano, morale, sociale ed economico della Sardegna”. Così il presidente della Regione Christian Solinas, che è stato in udienza dal Papa insieme al Comitato che cura le celebrazioni per i 150 anni dalla nascita del Premio Nobel.
Un momento importante ed emozionante dell’anno deleddiano, che il presidente ha voluto interpretare anche come l’occasione per rinsaldare un filo di amicizia e vicinanza tra il Santo Padre e la Sardegna, alla quale il Pontefice non ha mai mancato di far sentire la propria vicinanza umana e spirituale.
“In un momento segnato da grandi difficoltà ma anche dalle tante opportunità che la fase della ripresa ci offre – ha detto il presidente Solinas -, sentiamo il Papa particolarmente vicino a tutti i Sardi, soprattutto a coloro che soffrono per la mancanza del lavoro e per condizioni sociali disagiate. Auspico che il Santo Padre, ha detto ancora il Presidente Solinas, possa presto tornare tra noi in Sardegna”.
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Ucraina, Protezione Civile accoglie in Sardegna 92 profughi
ROMA (ITALPRESS) – La Protezione Civile Regionale della Sardegna ha coordinato l’accoglienza di 92 persone (tra le quali circa cinquanta minori) provenienti dall’Ucraina. L’accoglienza si è svolta ai sensi dell’OCDPC n. 872 del 4 marzo 2022, a seguito della comunicazione che informava dell’arrivo del gruppo composto in maggioranza da minori provenienti da case-famiglia.
La Protezione Civile ha provveduto tempestivamente, su richiesta delle autorità prefettizie, a reperire una soluzione urgente per l’alloggio, in attesa che si definiscano eventuali altre soluzioni di accoglienza.
Gli ospiti sono stati sistemati in una struttura alberghiera reperita tramite avviso esplorativo di manifestazione di interesse, pubblicato sul sito della Regione.
Varie associazioni di volontari hanno collaborato alle operazioni, mentre la Caritas ha provveduto a fornire il pranzo per i profughi. Nella sala da pranzo dell’hotel è stata allestita un’area gioco per i bambini.
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Prosegue il rinnovamento sostenibile del Gruppo San Martino in Sardegna
Prosegue il rinnovamento sostenibile del Gruppo San Martino in Sardegna. San Martino produce l’unica iperminerale da tavola in Italia, poche nel mondo. Per anni si è sospettato che la ricchezza di minerali nell’acqua (tecnicamente detta Residuo Fisso) fosse un danno e non un pregio. Si è ipotizzato che il sodio fosse pericoloso. Invece, in acqua San Martino, il sodio presente si abbina a Bicarbonati e Potassio, attivando una serie di processi metabolici positivi. Ad attestarlo una ricerca pubblicata su Science Direct Journal (https://authors.elsevier.com/sd/article/S0753-3322(21)00294-8). Da anni la San Martino ha avviato un processo di miglioramento della qualità tecnologica e dell’effcienza produttiva, con particolare attenzione all’ambiente. Le nuove etichette della linea PET sono 100% riciclabili insieme alle bottiglie, che sono realizzate con un innovativo PET riciclato. L’azienda orienta le sue trattative commerciali al maggior utilizzo del vetro. La più grande novità del processo di innovazione per l’ambiente è l’ingresso in produzione delle lattine. “Come azienda siamo orgogliosi del processo che ci ha portati fin qua, ad avere uno stabilimento completamente rinnovato con tecnologie avanzate e controlli se possibile ancora più scrupolosi. L’introduzione di questo nuovo formato ne è il simbolo concreto. Siamo una delle primissime aziende in Italia e la prima in assoluto in Sardegna ad aver scelto questa strada nel nome dell’ambiente ma non solo. Un prodotto nuovo, sostenibile e al passo con i trend globali di consumo sano e sostenibile, facilmente impilabile e occupando meno spazio si ottimizzano i trasporti”, racconta Luca Simula, CEO del Gruppo che imbottiglia e distribuisce le acque San Martino, Giara e Sandalia. (ITALPRESS).









