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Sardegna

Amianto, 3 mln a enti locali sardi per rimozione manufatti privati

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Prosegue l’azione della Regione per portare a compimento un intenso piano di eliminazione dell’amianto. Dopo gli oltre 35 milioni ottenuti dallo Stato, che garantiranno soprattutto la sicurezza delle scuole sarde, e quindi quella dei nostri ragazzi, la Giunta regionale ha messo a disposizione degli enti locali altri 3 milioni di euro per interventi di bonifica dall’amianto negli immobili. L’insieme di questi interventi consentirà di completare i lavori del progetto generale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica. La Regione si batte per assicurare la salute e il benessere dei cittadini, garantendo condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza, sia negli edifici pubblici che privati”. Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, dopo l’approvazione della delibera che concede alle Amministrazioni provinciali e alla Città metropolitana di Cagliari risorse finanziarie per la concessione di contributi ai privati per la rimozione di manufatti contenenti amianto, secondo il ‘Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’ambiente ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amiantò.
La rimozione dell’amianto dalle strutture pubbliche è già stata finanziata con 1.767.099 euro (risorse Fsc 2014-2020 – Patto Sardegna) e da un ulteriore finanziamento di 35.175.285 euro (risorse Fsc 2014-2020 – Piano operativo ambiente) per interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto dagli edifici pubblici, in particolare dagli edifici scolastici e ospedalieri.
“Il Piano regionale, oltre ad assicurare la salute dei sardi, mira a garantire condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza sui luoghi di lavoro, a definire modalità e tempi per le operazioni di bonifica e smaltimento dei materiali contenenti amianto, le modalità di gestione dei rifiuti derivanti dalle operazioni di bonifica – ha aggiunto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis – Tra le novità introdotte nei criteri di assegnazione dei contributi, al fine di superare le criticità derivanti dalla soglia troppo limitata, il contributo massimo è stato innalzato da 5.000 a 15.000 euro e, poichè molti interventi non sono stati realizzati per la mancanza di risorse per la ricostruzione e il ripristino delle strutture, le spese per la realizzazione di manufatti sostitutivi, a seguito della rimozione dell’amianto, sono ammesse a contribuito nella misura massima del 30%, a condizione che siano realizzati nel rispetto dei criteri ambientali”.
“Il contributo ricevuto – ha sottolineato Lampis – potrà coprire il 60% delle spese ammissibili e dovrà riguardare prioritariamente i costi per la rimozione, l’incapsulamento dei materiali contenenti amianto, il trasporto e lo smaltimento negli impianti autorizzati”.
I 3 milioni di euro sono stati così ripartiti: Provincia del Sud Sardegna 807.960 euro (1.001 interventi); Città metropolitana di Cagliari 772.738 (777); Provincia di Sassari 707.335 (525); Provincia di Oristano 430.846 (589); Provincia di Nuoro 281.121 (186).
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Covid, in Sardegna 1123 nuovi casi e un decesso

CAGLIARI (ITALPRESS) – In Sardegna si registrano oggi 1123 ulteriori casi confermati di positività al COVID, sulla base di 4614 persone testate. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 20092 tamponi.
I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 19 ( 1 in più di ieri).
I pazienti ricoverati in area medica sono 148 (26 in meno di ieri).
10313 sono i casi di isolamento domiciliare (869 in più di ieri).
Si registra il decesso di una donna di 69 anni, residente nella Città Metropolitana di Cagliari.
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Cagliari, Truzzu “Screening di massa e scuole aperte il 10 gennaio”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Come ho già detto in altre occasioni, sono contrario alla chiusura delle scuole. Non è giusto privare i nostri ragazzi di momenti fondamentali per la loro vita. La mia proposta per garantire la ripresa con minori rischi possibili è che la Regione metta in sicurezza il sistema scolastico attivando uno screening di massa, gratuito e su base volontaria, per tutti gli studenti che dovranno ritornare a scuola dopo le vacanze natalizie, utilizzando i tamponi a disposizione del servizio sanitario pubblico”. Così il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, attraverso un post su Facebook si dice contrario a un nuovo stop per le scuole. “Sono dunque d’accordo con quanto sostenuto dal Coordinamento dei Presidenti dei consiglio di circolo e di Istituto proprio in queste ore: screening per tutti gli studenti e riapertura il 10 gennaio – prosegue il primo cittadino – Ovviamente, l’Amministrazione è totalmente a disposizione per affiancare Regione e istituzioni sanitarie nel lavoro organizzativo, utilizzando i giorni a disposizione fino alla fine della settimana”.
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Solinas “Alla Sardegna 50 milioni contro il rischio alluvione”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Un sostegno importante per la nostra Isola, frequentemente martoriata da gravi eventi calamitosi, che ci consentirà, grazie anche al prezioso lavoro svolto dalla Protezione civile regionale e dalle Amministrazioni comunali, di destinare importanti risorse alla salvaguardia del territorio”. Così il presidente della Regione, Christian Solinas, ha commentato la concessione di circa 50 milioni di euro alla Regione Sardegna, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), destinati alla realizzazione di nuovi progetti per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico. Altri progetti con le medesime finalità, per un valore di 30.775.371 euro, sono già stati realizzati e saranno rendicontati al Dipartimento nazionale della Protezione civile.
“Verranno realizzati nuovi interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio nelle aree colpite dagli eventi calamitosi, finalizzati prioritariamente alla tutela dell’incolumità pubblica e privata – ha aggiunto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis – Oltre alla ricognizione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate, pubbliche e private, nonchè dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e paesaggistici e dal patrimonio edilizio”.
Il piano proposto dalla Regione Sardegna, approvato dal Dipartimento nazionale della Protezione civile, contiene progetti individuati, durante le ricognizioni effettuate, in occasione delle emergenze nazionali dichiarate per l’alluvione del 10 e dell’11 ottobre 2018, che ha colpito 45 comuni nel Sud Sardegna, nel Sarrabus e in Ogliastra, e per l’alluvione del 28 novembre 2020 che ha colpito il territorio di Bitti.
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Infrastrutture idriche in Sardegna, nuovi fondi per 135 milioni

CAGLIARI (ITALPRESS) – Con il Decreto “Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Governo ha assegnato alla Sardegna nuovi fondi per 135 milioni di euro. Si tratta di risorse che andranno impiegate per incrementare la sicurezza dell’approvvigionamento idrico e della resilienza dell’infrastruttura idrica attraverso la realizzazione di investimenti, con importanti effetti sulle aree urbane, sullo stato generale delle reti (compreso l’adattamento ai cambiamenti climatici), e sulla capacità di trasporto della risorsa. “Consideriamo di primaria importanza gli investimenti nel settore dell’acqua, necessari non solo per garantire la qualità e la quantità della risorsa ma anche per combattere gli sprechi e le perdite idriche”, ha spiegato il Presidente della Regione Christian Solinas.
“Tuteliamo il nostro bene più prezioso per garantirne un corretto utilizzo alle generazioni future. Dopo anni di mancati investimenti oggi abbiamo la possibilità di ammodernare le infrastrutture idriche per un uso efficiente dell’acqua”, ha spiegato l’assessore dei Lavori Pubblici Aldo Salaris.
Al Consorzio di Bonifica della Nurra andranno le risorse per il completamento dei lavori di riqualificazione della condotta irrigua di alimentazione del comprensorio della valle dei giunchi dall’invaso del Bidighinzu e recupero delle acque della traversa sul Rio Minore (15.000.000); Al Consorzio di Bonifica dell’Oristanese andranno invece 10 milioni per l’impermeabilizzazione del canale di adduttore destra Tirso.
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Consorzi bonifica in Sardegna, firma contratti per 89 avventizi

CAGLIARI (ITALPRESS) – Sono state avviate oggi, nella sede del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale, le procedure per la firma dei contratti di stabilizzazione di 89 avventizi dell’ente, che prenderanno servizio lunedì 10 gennaio 2022.
“Con questo passaggio decisivo si chiude positivamente una vertenza che si trascinava da tempo, garantendo un futuro certo a decine di lavoratori precari e alle loro famiglie, e consentendo a un Consorzio di bonifica strategico per il Sud Sardegna di operare nel pieno delle funzioni con un rafforzamento della pianta organica indispensabile per assicurare i migliori servizi ai nostri agricoltori”, commenta il presidente della Regione, Christian Solinas.
“E’ un giorno importante – sottolinea l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, presente stamattina all’incontro convocato dal presidente del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale, Efisio Perra, con le organizzazioni sindacali – perchè portiamo finalmente a compimento un iter lungo e complesso, al quale la Giunta Solinas ha impresso una netta accelerazione stanziando le risorse necessarie, oltre due milioni di euro, e adottando le direttive per superare il blocco delle assunzioni a tempo indeterminato da parte dei Consorzi di bonifica, a tutto vantaggio dell’intero comparto agricolo regionale”.
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Sardegna, Solinas “6 milioni ai comuni contro l’erosione costiera”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Con interventi strutturali, e non, di difesa del suolo in ambito litoraneo, con la messa in sicurezza, la mitigazione e la prevenzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera, oltrechè la riqualificazione ambientale, vogliamo incidere sulla riduzione della popolazione esposta a rischio e, non secondariamente, preservare e riqualificare l’ambiente e le componenti del territorio come beni di fruizione in sicurezza da parte dei cittadini per il miglioramento delle condizioni e della qualità della vita”. Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo l’approvazione della delibera che stanzia 2 milioni di euro, per ciascuna annualità nel triennio 2021-2023, finalizzati ad interventi che riguardano opere di interesse regionale, interventi di riqualificazione ambientale a salvaguardia dell’erosione costiera.
“Con gli stanziamenti per il triennio – ha aggiunto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis – vogliamo agire con una maggiore sensibilità verso quei territori, anche contigui a quelli dove si è già intervenuto, nei quali sussistono le medesime situazioni di criticità, seppure non ricadenti pienamente o non ricompresi negli ambiti della pianificazione di bacino. Infatti, è ricorrente che gli ambiti limitrofi a quelli interessati da rilevanti opere di difesa idrogeologica e di contrasto all’erosione costiera, pur soggetti alle medesime criticità e dissesto, non sono stati interessati da opere di raccordo o completamento con il territorio contiguo, con conseguente degrado e incremento della pericolosità, che spesso hanno portato alla permanente interdizione del territorio alla fruizione pubblica”.
La prima parte del programma di spesa triennale, con 2 milioni di euro destinati ai Comuni, è stata così ripartita: Pula per la messa in sicurezza del litorale, del costone roccioso sottostante la torre di Sant’Efisio e dell’area archeologica di Nora 750mila euro; Badesi per la riqualificazione ambientale del litorale in località Li Junchi 600mila; Golfo Aranci per la messa in sicurezza del litorale di Cala Moresca 400mila; Santa Giusta per la salvaguardia dall’erosione costiera e la riqualificazione ambientale 250mila.
“L’obiettivo è perseguire la realizzazione di nuove opere o per completamenti funzionali di opere programmate con fondi comunitari e statali, operando azioni di difesa sul territorio per preservare e salvaguardare il bene costiero e quindi permettere, in questi ambiti vulnerabili di pregio ambientale e territoriale, il perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, che riguardano, tra gli altri, la lotta ai cambiamenti climatici, in coerenza con l’agenda globale per lo sviluppo sostenibile 2030”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas. Con precedenti programmi in difesa della fascia costiera dai fenomeni di erosione e dal dissesto geomorfologico sono stati già finanziati 31 interventi urgenti, con una spesa complessiva di 38.050.000 euro, per la prevenzione e la messa in sicurezza degli ambiti costieri più a rischio, salvaguardando alcuni contesti di maggior pregio naturalistico in condizioni di grave degrado strutturale nei territori di 23 Comuni: Castelsardo, Valledoria, Pula, Dorgali, Bosa, Porto Torres, Alghero, San Vero Milis, Villanova Monteleone, Arbus, Tresnuraghes, Magomadas, Cabras, Capoterra, Sorso, Cagliari, Sinnai, Budoni, Badesi, San Teodoro, Calasetta, Posada e Sarroch.
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Sardegna, 730mila euro per gestione,valorizzazione siti Rete Natura 2000

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Il programma sulla tutela del paesaggio prevede lo sviluppo e il rafforzamento della ‘Rete ecologica regionalè, costituita, oltre che dal sistema dei parchi e delle aree marine protette, soprattutto dai siti ‘Rete Natura 2000’ (Sic, Zps, Zsc), con l’obiettivo di migliorarne la gestione, così da contribuire a valorizzare la biodiversità, funzionale al contrasto e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Perciò, è indispensabile effettuare periodicamente un’attività di monitoraggio di habitat e specie, vegetali e animali, soprattutto di quelli maggiormente minacciate o per le quali non si hanno informazioni sufficienti”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, dopo l’approvazione della delibera, da parte della Giunta regionale, che finanzia con 610mila euro le attività di studio e monitoraggio nei siti della ‘Rete Natura 2000’ e con 120mila euro i Comuni di Terralba e Gesturi per adempimenti connessi alla gestione dei siti naturali. In Sardegna sono presenti 128 siti “Natura 2000”, una rete ecologica che ha in particolare l’obiettivo di garantire gli habitat naturali e le specie di flora e fauna minacciati o rari.
Per le attività di monitoraggio di diverse specie di geotritoni, alcune presenti esclusivamente in Sardegna (Speleomantes genei, Speleomantes supramontis, Speleomantes sarrabusensis, Speleomantes flavus, Speleomantes imperialis) sono stati stanziati 270mila euro: Parco naturale regionale Gutturu Mannu per la Zsc Foresta di Monte Arcosu (30mila euro); Comune di Villacidro per la Zsc Monte Linas – Marganai (30mila); Comune di Urzulei per la Zsc Supramonte di Oliena, Orgosolo e Urzulei – Su Sercone (30mila); Comune di Seui per la Zsc Monti del Gennargentu (30mila); Comune di Baunei per la Zsc Golfo di Orosei (30mila); Comune di Sinnai per la Zsc Monte dei Sette Fratelli e Sarrabus (20mila); Comune di Siniscola per la Zsc Monte Albo (20mila); Comune di Iglesias per la Zsc Costa di Nebida (20mila) e per il Sic Corongiu de Mari (5mila); Comune di Arbus per la Zsc Monte Arcuentu e Rio Piscinas (20mila) e per la Zcs Da Piscinas a Riu Scivu (10mila); Comune di Fluminimaggiore per la Zsc Capo Pecora (10mila); Comune di Samugheo per il Sic Castello di Medusa (5mila); Comune di Gonnesa per la Zsc Da Is Arenas a Tonnara (5mila); Comune di Buggerru per la Zsc Is Compinxius – Campo Dunale – Portixeddu (5mila). Mentre 340mila euro sono destinati al monitoraggio di altri anfibi e rettili, all’interno di habitat terrestri dei siti “Natura 2000” in zone di competenza o che si sovrappongono ad alcune aree protette della Sardegna (Parchi nazionali e Aree marine protette).
Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena (95mila euro); Parco nazionale dell’Asinara (95mila); Area marina protetta Capo Caccia e Isola Piana (85mila); Area marina protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo (21mila); Area marina protetta Capo Carbonara (20mila); Area marina protetta Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre (12mila); Area marina protetta Capo Testa – Punta Falcone (12mila).
Un contributo di 60mila è stato assegnato sia al Comune di Terralba che al Comune di Gesturi per ulteriori necessità e adempimenti connessi alla gestione della Rete “Natura 2000”, comprese azioni di animazione territoriale, studi e ricerche, anche nella prospettiva di una futura istituzione di due nuovi parchi regionali naturali: “Il Comune di Terralba è capofila di un gruppo di comuni che hanno sottoscritto il ‘Contratto delle zone umide marino-costiere dell’Oristanesè per tutelare e realizzare una gestione integrata delle zone umide del Golfo di Oristano. Sono anche impegnati nel processo preparatorio all’istituzione di un’area protetta delle aree umide marino-costiere oristanesi. Mentre, il Comune di Gesturi è capofila di un gruppo di Comuni (Tuili, Setzu e Genoni) e intende sottoscrivere un protocollo di intesa finalizzato all’istituzione del Parco regionale della Giara”, ha spiegato l’assessore Lampis.
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