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Arriva il piano “Rigenerazione scuola”

ROMA (ITALPRESS) – Come la scuola educa bambini e ragazzi alla sostenibilità? Quali azioni virtuose mettono già in atto gli istituti? In che modo è possibile aiutare ancora di più studentesse e studenti a imparare ad abitare il mondo in modo nuovo? Sono questi i temi al centro dell’evento di presentazione del Piano “RiGenerazione Scuola” ai rappresentanti degli Stati membri del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, organizzato dal ministero dell’Istruzione nell’ambito del semestre di Presidenza italiana del Consiglio d’Europa, che si terrà mercoledì 23 marzo, alle 10 al ministero dell’Istruzione.
Ad aprire l’incontro, il ministro Patrizio Bianchi. Interverranno la sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia, il sottosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova, (con un videomessaggio), il presidente di ASVIS- Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Pierluigi Stefanini, l’Ad di Itelyum, Marco Codognola, la direttrice dell’Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa, Luisella Pavan-Woolfe.
Nel corso dell’evento sarà presentata, attraverso un video e grazie alle voci della comunità scolastica, l’esperienza virtuosa dell’Istituto Comprensivo Statale “S. Quasimodo” di Agrigento.
Il Piano “RiGenerazione Scuola” del ministero dell’Istruzione mira a rigenerare la funzione educativa della scuola per ricostruire il legame fra le diverse generazioni, per insegnare che lo sviluppo è sostenibile se risponde ai bisogni delle generazioni presenti e non compromette quelle future, per imparare ad abitare il mondo in modo nuovo. Ha l’obiettivo, nel rispetto della piena autonomia scolastica, di accelerare e facilitare le attività di educazione ambientale e di apprendimento verso nuovi modelli abitativi.
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Pnrr, al via un gruppo di lavoro contro la dispersione scolastica

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha istituito il Gruppo di lavoro che definirà le indicazioni generali per il contrasto della dispersione e il superamento dei divari territoriali, nell’ambito dell’attuazione del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Sono componenti del Gruppo: Ludovico Albert, Franco Lorenzoni
Massimiliano Morelli, Andrea Morniroli, Massimo Nutini, Vanessa Pallucchi, Don Marco Pagniello, Marco Rossi Doria, Chiara Saraceno, Valentina Scavone.
Maggiore attenzione alla personalizzazione dei percorsi scolastici negli istituti dove i livelli di apprendimento risultino meno elevati, sostegno mirato ai dirigenti scolastici, mentoring e formazione (anche da remoto) per almeno il 50% dei docenti, potenziamento del tempo scuola con progettualità dedicate: sono alcune delle azioni che saranno messe in campo. Il Gruppo appena formato curerà la definizione di indicazioni e linee guida generali da mettere a disposizione delle istituzioni scolastiche che parteciperanno alle azioni del PNRR per contrastare la dispersione scolastica e superare i divari territoriali, un obiettivo al quale il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destina uno stanziamento complessivo di 1,5 miliardi.
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Al via fundraising di insegnanti e studenti con la Fondazione Crt

TORINO (ITALPRESS) – Dieci scuole, selezionate tra 53 candidature da tutto il Piemonte e la Valle d’Aosta, sono le “finaliste” dell’innovativo progetto “Donoscuola” della Fondazione CRT – realizzato con la Consulta per le Persone in Difficoltà – per ‘insegnarè agli istituti scolastici a fare leva sulle potenzialità della raccolta fondi a supporto di iniziative per la collettività.
Dopo una prima fase di formazione sul fundraising che ha coinvolto ben 45 istituti, Donoscuola entra nel vivo con il lancio di dieci campagne di raccolta fondi da parte di altrettante scuole entrate nella “top ten”. I gruppi di lavoro, costituiti da insegnanti, personale non docente, studenti, saranno guidati da tutor speciali: gli ex Talenti per il Fundraising “diplomati” nei corsi di alta formazione della Fondazione CRT. L’obiettivo è far sperimentare alle scuole diverse modalità di fundraising, come gli eventi e il crowdfunding on line, coinvolgendo varie tipologie di donatori, dai più piccoli alle grandi aziende, per rendere concrete e sostenibili le proposte ideate delle scuole.
“Contribuiamo a riportare la scuola al centro della comunità e a consolidare questo legame, oggi doppiamente importante per lo sviluppo dei territori dopo gli anni difficili della pandemia – affermano il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia e il Segretario Generale Massimo Lapucci -. Con questa iniziativa pionieristica, il mondo della scuola potrà disporre di nuovi strumenti strategici di progettazione, promuovere sinergie con una pluralità di attori, valorizzare il proprio capitale umano con l’acquisizione di ulteriori competenze e perseguire gli obiettivi nel segno di una maggiore sostenibilità economica”.
Le campagne di fundraising, promosse da scuole primarie, secondarie di I e II grado e da istituti comprensivi, variano dai 5.000 agli 80.000 euro per progetti riconducibili a quattro linee di intervento: sostegno agli studenti fragili e valorizzazione delle eccellenze, riqualificazione degli spazi e del patrimonio scolastico, creazione di nuove opportunità di inclusione e conoscenza, promozione di sinergie con le comunità locali.
Le iniziative oggetto delle campagne di raccolta fondi sono fortemente legate ai territori di provenienza e alle esigenze delle scuole: il fablab ‘Hub insiemè dell’istituto Vincenzo Lancia di Borgosesia (Vercelli), dove ragazze e ragazzi con bisogni educativi speciali possono imparare a riparare oggetti; i laboratori esperienziali e di lingua per i talenti promossi dall’istituto comprensivo Andorno Micca di Biella, che prevede anche il supporto logopedico e di mediazione culturale per gli studenti più fragili; il giardino delle erbe officinali nel chiostro storico del liceo Vasco-Beccaria-Govone di Mondovì (Cuneo); il modulo tecnologico per coltivare micro-verdure ideato dall’istituto Ciampini Boccardo di Novi Ligure (Alessandria).
E ancora: dalla riconversione del cortile dell’istituto comprensivo Duca d’Aosta di Novara in uno spazio giochi polivalente per l’inclusione di bambini con disabilità, al corso di teatro per studenti e adulti proposto dall’istituzione Mont Emilius 3 di Charvensod (Aosta) come opportunità di crescita personale, coesione sociale e integrazione nella comunità montana.
A Torino le proposte vanno dal museo scolastico interattivo basato sulla ricca collezione di reperti e volumi antichi dell’istituto Pacchiotti Revel, al rinnovamento degli spazi dell’istituto Madre Mazzarello per renderli più funzionali alle esigenze pedagogiche, dalla riqualificazione della biblioteca con relativo ampliamento del catalogo libri dell’Istituto Sociale della Compagnia di Gesù, alla ristrutturazione della sala polivalente dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli.
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Bianchi: “La scuola pronta ad accogliere gli studenti ucraini”

BOLOGNA (ITALPRESS)- “Bisogna puntare a un’Europa forte, in modo da contrastare la guerra e le minacce alla democrazia. E l’Italia deve puntare a essere il fattore di pace nel Mediterraneo. Non ci può essere pace nella grande Europa se non puntiamo l’attenzione al Mediterraneo. Per questo i fondi del Pnrr sono fondamentali per investire nel nostro Paese e anche su noi stessi, riconquistando il concetto di programmazione e riequilibrio tra i territori”, così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in occasione dell’incontro “Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, il ciclo di eventi promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per comunicare con cittadini, imprese e Amministrazioni locali sui contenuti e le opportunità del Pnrr.
Il ministro ha ricordato anche i profughi e la necessità della loro accoglienza, anche nelle scuole: “Ci siamo subito opposti a questa invasione che Putin ha agito nei confronti dell’Ucraina, ma abbiamo anche subito dato il via, a livello europeo, per l’accoglienza. Il diritto alla scuola è un diritto che vogliamo riconoscere ai bambini ucraini con tutte le attenzioni del caso, perchè molti non parlano italiano e sarà anche una prova d’integrazione per noi”.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede complessivamente investimenti per 222,1 miliardi di euro. E’ un’occasione unica per l’Italia, “per l’Europa è il superamento della stagione dell’austerità”, sottolinea il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
Il Pnrr rappresenta, secondo Bonaccini, “l’occasione per recuperare i disequilibri territoriali e sociali”. Mette, però, anche in guardia dai possibili rischi: “Al presidente Draghi ho detto che nessun governo può da solo mettere sul campo un piano d’investimenti, servono gli enti locali”.
I pericoli che il governatore dell’Emilia-Romagna rileva sono, in tutto, tre: il primo è che vengano “tirati fuori vecchi progetti non di qualità per non perdere le risorse”, il secondo è che “Molte risorse non vengano spese”, il terzo è la concentrazione delle decisioni a Roma per cui “non vorrei non si tenessero conto delle differenze tra i territori”, chiosa Bonaccini.
Intanto i fondi a disposizione della Regione sono quasi 4 miliardi e “circa 1,4 miliardi di euro di investimenti su Bologna, programmati insieme a Governo e Università e Regione. E’ un grande gioco di squadra e uno stimolo per cambiare come vengono fatte le cose in Italia, dagli appalti alla progettazione”, commenta il sindaco di Bologna Matteo Lepore.
“Abbiamo davanti una sfida: l’Italia ha ottenuto il via libera per i fondi del Pnrr, ora spetta alle Regioni e ai Comuni dimostrare che sono all’altezza per il loro utilizzo”, ribadisce il presidente Stefano Bonaccini.
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Cinema e immagini per la scuola, al via i bandi da 54 milioni

ROMA (ITALPRESS) – Dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia, il cinema torna protagonista sui banchi di scuola con la pubblicazione dei tre bandi relativi al terzo Piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola che stanzia 54 milioni di euro per l’anno scolastico 2022/2023. Obiettivo: potenziare il linguaggio cinematografico e audiovisivo nelle scuole di ogni ordine e grado.
«Con il Piano Nazionale Cinema e Immagini, la storia del cinema e del linguaggio audiovisivo entrano sempre più a pieno titolo nell’offerta formativa scolastica come strumenti educativi, ma anche come mezzi da utilizzare nei percorsi curriculari», ha spiegato il sottosegretario per la Cultura Lucia Borgonzoni durante la conferenza stampa convocata nella mattinata di oggi per annunciare la pubblicazione dei tre bandi sulla piattaforma web www.cinemaperlascuola.it che sarà aperta il prossimo 14 marzo.
«Lo scopo a cui abbiamo lavorato – ha sottolineato Borgonzoni – è quello di avvicinare i giovani alla cultura, stimolando le loro competenze di lettura e decodifica di un linguaggio, quello cinematografico, attraverso cui guardare il mondo. Fornire ai ragazzi strumenti per accedere a un patrimonio che, da sempre, tutti ci invidiano, è un dovere delle istituzioni, perchè rappresenta la volontà di sostenere il loro sviluppo personale, aiutandoli ad intraprendere strade professionali nuove. Un modo di porre le premesse per la crescita di un Paese, il nostro, con lo sguardo ben rivolto al futuro».
Il Piano è frutto della Legge Cinema del 2016 che si propone l’obiettivo di facilitare l’apprendimento delle materie inerenti il cinema e di potenziare le competenze a riguardo di studentesse e studenti, affinchè acquisiscano strumenti adatti a padroneggiarne le tecniche e i media di produzione e diffusione delle immagini e dei suoni, in sinergia con i professionisti del settore. In attuazione della Legge Cinema, l’agosto scorso i Ministeri della Cultura e dell’Istruzione hanno firmato un Protocollo di intesa della durata triennale che destina risorse pari ad almeno 12 milioni di euro l’anno. Ai 36 milioni previsti per il triennio si aggiungono le dotazioni finanziarie non impegnate nel biennio precedente causa Covid.
“Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza nazionale”, “Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza territoriale” e “Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione”: sono i tre bandi attivati per la realizzazione delle attività previste dal Piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola e disciplinano diverse macro aree di intervento. Tra le finalità che si prefiggono, si segnalano in particolare il sostegno a progetti scolastici di formazione e alfabetizzazione, attività di laboratorio e produzione di audiovisivi, ma anche di serious games, opere di animazione e prodotti multimediali. Inoltre, i bandi mirano a promuovere l’acquisizione di competenze cinematografiche negli insegnanti, predisponendo piani di formazione dei docenti. Riceveranno particolare impulso anche progetti di educazione all’immagine e di fruizione cinematografica e audiovisiva, sempre a favore di studenti e docenti, svolti da enti e/o sale cinematografiche così come iniziative di promozione e comunicazione.
«Una scuola moderna e al passo con i tempi deve aprirsi sempre di più all’interdisciplinarietà e alla contaminazione tra diversi linguaggi, che contribuiscono a moltiplicare gli strumenti in mano ai nostri ragazzi per comprendere la realtà che li circonda. Iniziative come questa possono accrescere la consapevolezza dei giovani sull’uso corretto dei dispositivi audiovisivi e rappresentano anche un’opportunità di scoprire un talento, una vocazione che li possa aiutare a individuare il percorso didattico e formativo più adatto a loro. Il fatto che si riparta con i bandi dopo la tempesta pandemica è un altro segnale che, fortunatamente, ci stiamo lasciando alle spalle la fase emergenziale», ha affermato il sottosegretario per l’Istruzione Rossano Sasso.
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Gruppo Hera, con “Digi e lode” 95.000 euro in arrivo nelle scuole

BOLOGNA (ITALPRESS) – La chiamano generazione Z, è la più innovativa e tecnologica di sempre, soprattutto nell’apprendimento e nell’intrattenimento. Per andare incontro a questa esigenza, già nei primi anni di scuola, il Gruppo Hera torna in campo con Digi e Lode. Dopo numerose edizioni nei territori di Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo, quest’anno il progetto è stato esteso anche a Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Puglia e prevede ogni quadrimestre la premiazione di diverse scuole: le somme messe in palio dalla multiutility, assegnate in base ad apposite classifiche stilate alla fine di ciascun quadrimestre, sono destinate a finanziare progetti di digitalizzazione scolastica che possono essere scelti in autonomia dagli istituti a seconda delle esigenze specifiche.
In consegna i premi relativi al primo quadrimestre 2021/2022
Sono in corso proprio in questi giorni le consegne dei premi per 95 mila euro destinati alle prime 38 scuole vincitrici nel primo quadrimestre 2021/2022, 2.500 euro per ciascuna. Nella classifica, per quanto riguarda i comuni emiliano-romagnoli, sono presenti una scuola del Modenese, una di Imola, una di Ferrara, una di Ravenna e una di Castel Guelfo (Bologna). Nelle Marche, invece, vincono tre scuole della provincia di Pesaro. Mentre sono di Francavilla al Mare le due scuole premiate in Abruzzo.
Su http://digielode.gruppohera.it/ è consultabile la graduatoria completa.
E’ ricca di premi la prima edizione del progetto nei territori del Veneto e Friuli-Venezia Giulia con 28 scuole premiate: quattro a Udine e provincia, due a Gorizia, due a Trieste, tre nella città di Padova e provincia, cinque in provincia di Treviso, tre in provincia di Vicenza, cinque in provincia di Bergamo e quattro in provincia di Foggia.
Con l’estensione del progetto, il Gruppo Hera mostra la sempre maggiore attenzione nella valorizzazione dei territori serviti, nelle esigenze espresse dalle comunità e soprattutto nello sviluppo delle nuove generazioni.
Come hanno fatto le scuole ad aggiudicarsi i premi? E’ grazie alle scelte dei cittadini. Con Digi e Lode, infatti, tutti possono contribuire a far vincere le scuole della propria città: basta attivare i servizi digitali che il Gruppo Hera mette gratuitamente a disposizione. I punti che ne derivano vengono ripartiti tra le scuole primarie e secondarie di primo grado, pubbliche e paritarie, del comune di residenza di chi ha attivato il servizio. E’ possibile indicare una scuola di preferenza, in tal caso i punti assegnati vengono quintuplicati.
Con Digi e Lode si sostengono la formazione scolastica, l’innovazione, lo sviluppo del territorio, la tutela dell’ambiente. In questo modo si contribuisce al raggiungimento di cinque obiettivi dell’Agenda Onu 2030: istruzione di qualità, città e comunità sostenibili, industria innovazione e infrastrutture, partnership per gli obiettivi, consumo e produzione responsabili.
Complessivamente dall’avvio del progetto, con Digi e Lode il Gruppo Hera ha già donato 375.000 euro alle scuole vincitrici nel territorio servito in Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo. I premi sono stati destinati a progetti di digitalizzazione scolastica, principalmente per l’acquisto di monitor touch, lavagne interattive multimediali, videoproiettori, notebook e tablet, microscopi elettronici, percorsi formativi sulla progettazione tridimensionale, pc, webcam, stampanti 3D e laser, chiavette usb e SIM per la connessione dati. Nel primo quadrimestre 2021/2022 sono stati circa 178 mila i servizi digitali del Gruppo Hera attivati dai clienti. In particolare, oltre 46.000 sono state le richieste per l’invio elettronico della bolletta e più di 71.400 le iscrizioni ai Servizi Online. Solo l’app dedicata alla raccolta differenziata, il Rifiutologo, è stata scaricata oltre 60.300 volte.
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Pi Day 2022, al via le iscrizioni per le scuole

ROMA (ITALPRESS) – Sono aperte le iscrizioni per le scuole che desiderano partecipare alle celebrazioni della Giornata internazionale dedicata al Pi Greco, la costante matematica più famosa al mondo. Gli istituti italiani, anche quelli situati all’estero, potranno registrarsi sulla piattaforma https://www.piday.it/ e prendere parte alle gare online del prossimo 14 marzo. La partecipazione è completamente gratuita. Il progetto è promosso dal Ministero dell’Istruzione con l’apporto scientifico dell’Università di Torino.
Attraverso le attività messe a disposizione, studentesse e studenti potranno sfidarsi, mettersi in gioco, esercitare le loro competenze di problem solving.
I docenti potranno usare queste attività, anche in classe, per celebrare con i propri studenti il Pi Day 2022. Le scuole che si iscriveranno riceveranno il logo ufficiale dell’evento per poter organizzare in modo ufficiale i loro eventi.
Al Ministero, il 14 marzo, alcune scuole, sia del I che del II ciclo, parteciperanno, in presenza, all’evento nazionale organizzato alla presenza del Ministro, cimentandosi con la risoluzione di quiz e giochi matematici. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Ministero.
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“E’ una questione di plastica”, al via progetto nelle scuole superiori

ROMA (ITALPRESS) – Siamo certi di saper riconoscere le fake news? Distinguere una notizia falsa da una vera non è sempre facile, soprattutto se il tema riguarda un argomento così vasto e complesso come la plastica. E’ per questo che Corepla, il Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, e Civicamente hanno scelto di occuparsi della divulgazione di falsi miti, notizie parziali e bufale per lanciare il progetto “E’ una questione di plastica”, che coinvolge docenti e studenti delle scuole secondarie di II grado di tutta Italia.
Il primo dei tre eventi live interattivi, in cui attraverso dibattiti e quiz si affrontano i dubbi e i temi legati alla plastica, si è tenuto ieri nell’ambito della prima edizione dell’SDGs Festival, evento didattico e digitale su educazione e sostenibilità, promosso da Civicamente e ispirato agli obiettivi dell’Agenda 2030.
“E’ fondamentale – sottolinea Giorgio Quagliuolo, presidente di Corepla – costruire un ponte con le nuove generazioni, imparando a dialogare con loro attraverso nuovi strumenti. Parlare agli studenti di argomenti complessi come l’attenzione al riciclo e la valorizzazione delle risorse è un’opportunità per comprendere l’importanza di adottare buone pratiche per conservare l’ambiente e il nostro Pianeta”.
Attraverso l’iniziativa i ragazzi avranno la possibilità di scoprire le buone pratiche per diventare cittadini responsabili: indicazioni per fare una corretta raccolta differenziata, riconoscere il valore della plastica come nuova risorsa e scoprire come nascono e quanto possono essere dannose le fake news.
Il progetto, inserito nel percorso di competenze trasversali e orientamento (PCTO), prevede quattro moduli di e-learning attraverso 8 videolezioni fruibili sia da casa che da scuola, al termine dei quali gli studenti saranno chiamati a ideare un progetto di comunicazione social impiegando le conoscenze acquisite.
I migliori elaborati saranno premiati con una LIM per la scuola e alcuni saranno utilizzati da Corepla per la comunicazione istituzionale sui propri canali.
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