FIRENZE (ITALPRESS) – Giovedì prossimo 2 settembre, dalle ore 10.30 alle 12.30, l’ente di ricerca Indire organizza una lezione aperta con lo scrittore Alessandro Baricco e il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Obiettivo dell’incontro è riflettere su una nuova visione della scuola alla luce delle problematiche innescate dalla pandemia. L’idea è di provare a immaginare un “nuovo inizio” con quelle che Baricco ha definito le “sette mosse sulla scuola”, tra cui una prospettiva e un design per la didattica, una mappa per aggirarsi nella ricchezza dei saperi e delle loro contaminazioni, una serie di strumenti da dare in mano agli insegnanti per provare a ridisegnare il senso della scuola. L’incontro apre i lavori della Summer School del Movimento delle Avanguardie educative di Indire, una manifestazione sull’innovazione della didattica destinata ai docenti e ai dirigenti scolastici che si terrà dall’8 all’11 settembre, dalle ore 14.30 alle 19.30 (sabato 11 dalle 10.00 alle 13.30). La partecipazione alla Summer School è gratuita.
Ai corsisti che prenderanno parte alle singole sessioni verrà rilasciato l’attestato di partecipazione. Le iscrizioni alla Summer School non hanno limitazione di posti per le plenarie, mentre sono previsti un massimo di 50 partecipanti per i workshop. Le quattro giornate sono programmate per illustrare esperienze di innovazione didattica messe in pratica dal Movimento delle Avanguardie Educative che verranno condivise con la comunità docente italiana per realizzare una scuola innovativa coerente con i nuovi bisogni educativi. Nel corso della manifestazione, verranno presentate le tre nuove idee della “Gallery” di Avanguardie Educative: Laboratori del Sapere, Outdoor Education e Prestito professionale. In parallelo, verranno organizzati ogni giorno sei workshop, condotti da formatori delle scuole di Avanguardie Educative, attorno a quattro macro aree: “Soluzioni didattiche digitali per lo sviluppo di competenze”, “Flessibilità organizzativa: un nuovo modo di pensare il tempo e lo spazio della scuola”, “Ripensamento del curricolo” e “Leadership e Leadershare”.
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Scuola, Indire organizza lectio con Baricco e ministro Bianchi
Scuola, Bianchi “Pronti al rientro, norma sul green pass è chiara”
ROMA (ITALPRESS) – “Sì, siamo pronti per il rientro a scuola. Stiamo lavorando in decine di migliaia di persone per questo”. Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a Morning News su Canale 5.
Il green pass “lo controlleranno i presidi, stiamo facendo questo grande lavoro con loro e con l’Autorità della privacy per avere uno strumento semplice per permettere tutte le mattine di verificare chi ha il disco verde e chi il disco rosso”, ha spiegato il ministro.
“Stiamo lavorando con il Garante della privacy che voglio ringraziare per il grande lavoro che stiamo facendo, questa misura ci sarà da quando i ragazzi saranno a scuola”, ha aggiunto.
“Siamo sopra il 90% dei vaccinati, la situazione sta rapidamente mutando. Il commissario Figliuolo sta facendo un lavoro eccezionale e c’è stato un forte aumento dei vaccinati, non solo nel personale ma soprattutto negli studenti”, ha detto ancora Bianchi.
“La norma è chiara, chi ha il green pass va a scuola – ha spiegato – chi non lo ha sarà sospeso. Non abbandoniamo nessuno ma non deroghiamo rispetto a quanto detto”, sul tampone al personale “c’è una indicazione che dice che i fragili che hanno problematiche sanitarie da non poter essere vaccinati”.
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Piccole scuole, nasce l’Osservatorio nazionale sui patti educativi
FIRENZE (ITALPRESS) – E’ stato siglato nei giorni scorsi un protocollo di intesa tra INDIRE e Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà per costituire un Osservatorio nazionale sui Patti educativi. Si tratta di un nuovo strumento operativo, utile per attivare processi di apprendimento che provengono da un’integrazione dell’attività didattica con le esperienze di una comunità. L’accordo vuole porre l’attenzione sull’uso pedagogico degli spazi, sul ruolo degli enti locali e culturali, e sulla gestione di risorse comuni condivise nel ripensare il progetto educativo della scuola.
“Le numerose e significative esperienze legate ai Patti educativi, con particolare attenzione ai territori in cui sono presenti le piccole scuole, ne fanno un importante strumento alla base di un nuovo progetto di scuola: aperta e diffusa, in grado di promuoversi come learning hub del territorio – si legge in una nota -. L’Osservatorio vuole tracciare una prima geografia di attori ed esperienze che, a livello locale, costituiscono la comunità educante, ma vuole anche favorire quel sistema di relazioni e alleanze su cui impostare i patti educativi di comunità, capaci di promuovere risorse e progettualità in contesti collaborativi che rendano la scuola, oltre che un servizio pubblico, un bene comune collettivo”.
L’attività dell’Osservatorio eseguirà in un primo momento una mappatura di esperienze già monitorate da INDIRE, attraverso il Movimento delle Piccole Scuole, e Labsus, e proseguirà con la realizzazione di una banca dati indispensabile per favorire la conoscenza e la diffusione dei Patti educativi, che consistono nello scambio di buone pratiche e la formazione sui processi di co-progettazione.
LABSUS – Laboratorio per la sussidiarietà è un’Associazione di Promozione Sociale nata nel 2005 con lo scopo di promuovere l’attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale attraverso il Regolamento per l’Amministrazione Condivisa e i Patti di Collaborazione. Pubblica una rivista online quotidianamente aggiornata sui temi della sussidiarietà, della cittadinanza attiva, dei beni comuni e della democrazia partecipativa e deliberativa. Promuove progetti e iniziative, raccoglie esperienze e materiali, segnala iniziative.
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Scuola, risorse a enti locali per edilizia leggera e affitto di spazi
ROMA (ITALPRESS) – Sono state pubblicate sul sito del ministero dell’Istruzione le graduatorie relative all’Avviso pubblico da 270 milioni destinati agli Enti locali per lavori di edilizia leggera (200 milioni) e affitti di spazi per la didattica (70 milioni). La misura fa parte degli interventi previsti per l’avvio dell’anno scolastico 2021/2022 in presenza e in sicurezza. I fondi, su precisa indicazione del ministro Patrizio Bianchi, sono stati distribuiti tenendo conto, in via prioritaria, della quantità di alunni presenti sui territori e, per la prima volta, delle classi numerose. Le candidature sono state aperte dal 6 al 13 agosto e sono state divise secondo tre diverse tipologie di intervento: per gli affitti e relative spese di conduzione; per i noleggi di strutture modulari e relative spese di conduzione; per i lavori di messa in sicurezza e adeguamento degli spazi e delle aule. Nello specifico per gli affitti, sono 269 gli Enti ammessi al finanziamento per un totale di 26.645.919,66 euro. Per i noleggi sono 247 gli Enti finanziati, per un totale di 43.190.380,54 euro. Per i lavori di messa in sicurezza e adeguamento risultano ammessi al finanziamento 1.299 Enti, per un totale di 175.112.377,39 euro. Con le risorse stanziate, secondo i dati forniti dagli stessi Enti locali, si interviene su una popolazione scolastica di 806.233 studentesse e studenti, che corrispondono a circa 38.000 classi.
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Scuola, Bianchi “Ci sono le condizioni per il rientro in presenza”
ROMA (ITALPRESS) – “In queste ore stiamo lavorando sulla gestione del green pass da parte delle scuole: oggi c’è stata una riunione tecnica fra il Ministero dell’Istruzione e quello della Salute. Siamo in contatto anche con il Garante della privacy. Stiamo poi per inviare agli Uffici Scolastici Regionali la ripartizione dei 422 milioni di euro per l’organico aggiuntivo per l’emergenza e per il recupero degli apprendimenti. Intanto abbiamo già assegnato alle scuole i 350 milioni di euro previsti per la ripresa di settembre e sta partendo una nota tecnica per supportarle nella spesa. Domani incontrerò i sindacati della scuola”. Lo scrive su Facebook il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
“Non siamo mai stati fermi in queste settimane: il nostro obiettivo è chiaro, rientrare in presenza e in sicurezza. Ci sono le condizioni per farlo. Il Ministero non lascerà sole le istituzioni scolastiche. Dobbiamo tutti collaborare, mettendo al centro le studentesse e gli studenti e il loro diritto a tornare a scuola in presenza – prosegue Bianchi -. La comunità scolastica sta facendo un grande lavoro, non solo in vista di settembre, ma anche guardando alla sfida del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che contiene progetti e fondi per dare una scuola nuova ai nostri ragazzi e per riportare la scuola al centro del Paese”.
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Green pass, Bianchi “Aiuteremo le scuole nei controlli”
ROMA (ITALPRESS) – “Il green pass è uno strumento a tutela di tutti, soprattutto dei più fragili e le scuole non saranno lasciate sole nella gestione dei controlli”. Lo ha detto, in un’intervista al Sole 24 ore, il ministro dell’Istruzione Patribio Bianchi. “Dall’inizio del mio mandato – ha aggiunto – ho investito 2 miliardi per la ripartenza, e abbiamo già immesso in ruolo 50mila insegnanti, ben più del doppio di quanto attuato negli anni passati. Ma l’anno che sta per iniziare è importante per realizzare, anche grazie al Pnrr, riforme profonde, che superino i ritardi che si sono accumulati in troppi anni. Siamo già partiti con diversi bandi, in particolare sull’edilizia scolastica. Pensi ai 700 milioni destinati agli asili nido e scuole dell’infanzia. Punteremo poi su istruzione tecnica e professionale, e sull’orientamento, già in seconda media, in chiave anti mismatch. E dal prossimo anno i concorsi saranno annuali, ed entreranno giovani preparati. Insomma, parliamo di ripresa ma anche delle future riforme”. “La stragrande maggioranza del personale scolastico – ha continuato – che voglio nuovamente ringraziare, ha compreso l’importanza della vaccinazione, compiendo un gesto fondamentale per tutelare se stessi, i più fragili e la scuola intera. Ci sono poi coloro che non possono vaccinarsi, per problemi di salute, che vanno tutelati proprio perchè sono più esposti. Resta una quota di persone che, per diverse ragioni, non vogliono vaccinarsi e che si assumeranno le proprie responsabilità individuali”.
“Come ha detto il presidente della Repubblica, vaccinarsi è un atto di responsabilità civile e morale, anche nei confronti delle studentesse e degli studenti, che stanno aderendo alla campagna con grande entusiasmo. La vaccinazione è l’arma per tornare tutti alla normalità. Per questo abbiamo approvato l’obbligo di green pass: è uno strumento di tutela di tutti, a partire dai più fragili e le scuole saranno sostenute nella gestione dei controlli. Abbiamo già messo in ruolo 12mila unità di personale Ata e ne abbiamo aggiunte altre 12mila per affrontare il riavvio dell’anno scolastico…”.
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Green pass, Ricciardi “Per gli insegnanti serve l’obbligo”
ROMA (ITALPRESS) – “Il grande punto interrogativo è la riapertura delle scuole. Il caso della Scozia, un Paese che ha preso grandi precauzioni in questi mesi, è emblematico. Con la ripresa delle lezioni hanno visto un importante aumento dei casi. La Delta ha cambiato completamente la dinamica della pandemia”. Lo ha detto, in un’intervista a Repubblica, Walter Ricciardi consigliere del ministro alla Salute Roberto Speranza. In Italia potrebbero essere necessari nuovi provvedimenti di chiusura? “No, quelli no. Ormai la situazione è tale per cui l’impatto del virus è soprattutto individuale, non sociale. I problemi li hanno i singoli non vaccinati, che rischiano guai seri. I no vax e in generale chi protesta non deve farci desistere da due obiettivi: l’aumento delle coperture e l’applicazione di una misura importante come quella del Green Pass”. Certificazione verde? “Ho letto le dichiarazioni dei commercianti su come stia facendo migliorare gli affari. La gran parte delle persone, del resto, vuole pranzare, cenare o fare la spesa tranquillamente, in sicurezza. Per questo ritengo che vada introdotto in tutti gli ambienti di vita e di lavoro e anche sui trasporti, per garantire la libertà di movimento ai vaccinati e agli immuni, oltre alla ripresa dell’economia”. Per chi lavora in sanità l’obbligo c’è, andrebbe messo anche per altre categorie di lavoratori?
“E’ giusto l’obbligo per i professionisti della sanità ma andrebbe introdotto anche per chi lavora nella scuola. Va inteso come un modo per proteggere i fragili con i quali si entra in contatto”. “Gli errori principali – ha concluso Ricciardi – sono stati due. A ottobre 2020 e febbraio 2021 dovevamo anticipare il virus con misure restrittive più forti, visto che a quei tempi non avevamo ancora i vaccini o ne avevamo pochi. Basta vedere cosa stanno facendo adesso gli australiani e i neozelandesi che chiudono tutto. Quegli errori hanno causato 70 mila morti. Detto questo, l’Italia è andata meglio di altri. Abbiamo fatto benissimo nella prima ondata e bene dopo la terza, quando siamo stati tra i pochi al mondo a introdurre criteri certi per prendere misure restrittive basate su evidenze scientifiche. Ora dovremmo forse essere più decisi nel far rispettare le regole. Sennò si incoraggia chi non le segue”.
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Covid, Miozzo “Regole poco chiare, così scuola rischia ancora Dad”
ROMA (ITALPRESS) – “Sono molto preoccupato per l’inizio della scuola. Non vedo quell’indirizzo chiaro, quelle indicazioni granitiche che servirebbero. Vedo invece che si delegano al territorio…”. Lo ha detto, in un’intervista al Corriere della Sera, Agostino Miozzo, ex Protezione Civile, coordinatore del Cts fino a marzo e poi per qualche mese consulente del ministro Patrizio Bianchi. Alle scuole, intende? “Ai presidi o alle scuole si delegano decisioni delicate che invece i ministri e il governo dovrebbero prendere in modo netto senza che possano essere interpretate o aggiustate”. Quali misure non la convincono? “Non si può dire: il distanziamento di un metro tra banchi è una misura preventiva, ma se non potete, non importa, basta la mascherina. O dire aprite le finestre per cambiare l’aria: sono indicazioni imprecise che non servono ai dirigenti per prendere decisioni. E sui trasporti: limite all’ottanta per cento della capienza. Bene ma chi controlla?”. Quante possibilità ci sono che si torni in Dad? “Molte – ha concluso Migliozzo – se non si cambia subito strada. Mi dispiace, tra l’altro, che il dibattito sugli effetti nefasti della Dad sembra essere già superato. Come se fossimo convinti che alla scuola si possa far pagare ancora il prezzo di una nuova fase dell’emergenza”.
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