ROMA (ITALPRESS) – “Il green pass non è una misura punitiva, ma uno strumento fondamentale per la ripresa delle lezioni in sicurezza, che tutela soprattutto i più fragili e la scuola stessa, bene collettivo che tutti siamo chiamati a difendere con responsabilità”. Lo scrive il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in una lettera al Corriere della Sera.
Sull’applicazione del green pass “il ministero ha già mandato una nota esplicativa alle scuole. Continueremo a sostenere gli Istituti nell’applicazione delle regole previste, così come abbiamo fatto in questi mesi”.
Il quadro delle misure per la ripartenza in presenza e in sicurezza comprende anche “il Piano scuola, approvato con il parere favorevole di Regioni ed enti locali in conferenza unificata, e il protocollo di sicurezza firmato con i sindacati.
Tutti questi atti contengono indicazioni e linee guida che consentono alle scuole di pianificare le loro attività, dalle regole sanitarie alla cura degli ambienti, alla somministrazione dei pasti, alle assemblee studentesche”.
Allo stesso tempo, in questi mesi “il governo ha stanziato oltre due miliardi di euro per la ripresa”. Con il primo decreto Sostegni “sono stati assegnati 300 milioni di euro per l’acquisto, da parte dei dirigenti scolastici, di beni e servizi per la sicurezza e per il potenziamento degli apprendimenti”. Con il decreto Sostegni bis “abbiamo assicurato 410 milioni di euro alle scuole per affrontare l’emergenza sanitaria, altri 500 milioni sono stati stanziati per il trasporto scolastico, 400 milioni per assumere insegnanti e personale per il potenziamento delle competenze e 270 milioni che andranno agli enti locali, per interventi di edilizia leggera o per noleggiare spazi sostitutivi per la didattica.
Abbiamo investito oltre mezzo miliardo sul Piano estate: hanno partecipato più di 7 mila scuole – praticamente quasi la totalità degli istituti – mettendo in campo circa 35.500 progetti fra sport, lingue, arte, potenziamento delle competenze di base”.
Risorse ingenti “la ripresa delle lezioni in sicurezza e in presenza”.
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Scuola, Bianchi “Il green pass non è una punizione, tutela i più fragili”
Scuola, risorse per tamponi a personale in condizioni fragilità
ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero dell’Istruzione ha inviato alle istituzioni scolastiche il Protocollo di sicurezza siglato il 14 agosto scorso con le Organizzazioni sindacali accompagnato da una nota esplicativa che contiene anche indicazioni sul tema dei tamponi diagnostici.
La nota allegata al Protocollo ricorda che il Ministero sta assegnando alle scuole “specifiche risorse per affrontare l’emergenza sanitaria” e garantendo “il costante supporto amministrativo – contabile”. Il documento sottolinea inoltre che il tampone diagnostico rappresenta uno strumento essenziale per monitorare l’andamento dell’epidemia, anche all’interno della comunità scolastica.
Le scuole potranno, dunque, utilizzare parte delle specifiche risorse che saranno loro assegnate destinandole alla copertura dei costi per effettuare tamponi diagnostici “al personale scolastico, impegnato nelle attività in presenza e che si trovi in condizioni di fragilità sulla base di idonea certificazione medica”. Il Ministero, in raccordo con il Commissario straordinario, invierà alle scuole, a breve, uno schema di convenzione tra ASL e singola istituzione scolastica che verrà predisposto d’intesa con il Ministero della Salute, anche con l’obiettivo di semplificare e uniformare le procedure su tutto il territorio.
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Scuola, in arrivo 350 milioni per l’avvio in sicurezza
ROMA (ITALPRESS) – Prosegue il lavoro del ministero dell’Istruzione in vista della ripresa di settembre. Sono stati infatti ripartiti, con un decreto del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, d’intesa con il ministero dell’Economia e delle Finanze, i 350 milioni di euro stanziati dal decreto sostegni bis per garantire l’avvio dell’anno 2021/2022 in sicurezza.
Si tratta di risorse che i dirigenti scolastici potranno utilizzare per l’acquisto di dispositivi di protezione e di materiale per l’igiene individuale o degli ambienti, ma anche per interventi a favore della didattica per le studentesse e gli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento e altri bisogni educativi speciali, per potenziare gli strumenti digitali, per favorire l’inclusione e contrastare la dispersione scolastica attraverso il potenziamento dell’offerta formativa. I fondi si potranno utilizzare anche per adattare gli spazi interni ed esterni degli istituti per garantire lo svolgimento delle lezioni in sicurezza o per l’acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica. Si potranno acquistare strumenti per l’aerazione e quanto ritenuto utile per migliorare le condizioni di sicurezza all’interno degli Istituti.
Con il decreto firmato, ora al vaglio degli organi di controllo, viene resa nota la somma a disposizione di ciascuna scuola. L’assegnazione dei fondi avverrà nei prossimi giorni insieme all’invio di una apposita nota che il Ministero dell’Istruzione fornirà alle scuole con le istruzioni operative per l’utilizzo delle risorse. Sarà previsto un supporto attraverso l’help desk per l’emergenza.
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Scuola, il Ministero precisa “Nessun tampone gratis ai no vax”
ROMA (ITALPRESS) – Il ministero dell’Istruzione precisa che, nel Protocollo d’intesa siglato con le Organizzazioni sindacali, “non è previsto, nè si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax”. Il Protocollo prevede, invece, si legge nella nota, “una corsia preferenziale per il personale che deve ancora vaccinarsi, dunque una intensificazione della campagna vaccinale. Il Protocollo, poi, ricalcando quanto disposto già oggi dalle norme vigenti, consente alle scuole, sulla base di un preventivo raccordo istituzionale con il Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, di ‘effettuare tamponi diagnostici al personale mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali o con strutture diagnostiche convenzionatè”.
L’obiettivo, sottolinea il ministero, “è duplice: continuare a contrastare la pandemia, soprattutto attraverso la vaccinazione, e dare supporto ai più fragili, ovvero a chi non può vaccinarsi per particolari motivazioni che saranno ulteriormente indicate negli accordi con le Aziende Sanitarie Locali, in raccordo con il Ministero della Salute. Il Ministero lavorerà, a valle del Protocollo, per fornire tutte le necessarie specifiche alle scuole”.
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#IoTornoaScuola, online sezione sito ministero su rientro in aula
ROMA (ITALPRESS) – E’ online #IoTornoaScuola, la sezione del sito del Ministero dell’Istruzione dedicata al rientro a scuola, in presenza e in sicurezza, a settembre. L’area web sarà in continuo aggiornamento e conterrà documenti e informazioni utili per l’anno scolastico 2021/2022.
“Questa pagina è uno strumento – dichiara il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – che mettiamo a disposizione di scuole, studentesse e studenti, famiglie, cittadini affinchè abbiano indicazioni e risposte sempre aggiornate sul nuovo anno scolastico e su quello che accadrà da settembre. Nei prossimi giorni proseguiremo il lavoro di accompagnamento delle scuole con note operative agli istituti e un Help Desk. Lavoreremo fino alla riapertura e anche oltre, per garantire un avvio dell’anno sereno e ordinato”.
Su #IoTornoaScuola saranno pubblicati i documenti e le notizie ufficiali del Ministero, le indicazioni sanitarie, gli aggiornamenti sui territori da parte degli Uffici Scolastici Regionali, le domande e le risposte più frequenti.
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Scuola, Franceschini e Bianchi firmano Piano Cinema e Immagini
ROMA (ITALPRESS) – Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, e il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, hanno firmato un Protocollo di Intesa per la promozione del Piano nazionale Cinema e immagini per la scuola. Il Protocollo, del valore di circa 36 milioni di euro, ha durata triennale ed è finalizzato a potenziare le competenze di studentesse e studenti nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni. La collaborazione promuoverà anche l’alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini attraverso la creazione di una nuova piattaforma web, che sarà realizzata dal Centro sperimentale di cinematografia e dalla Cineteca nazionale, sulla quale saranno resi disponibili alle scuole materiali didattici e testi filmici a supporto delle attività educative e di ricerca.
Per la realizzazione di queste attività sarà potenziata la formazione dei docenti nell’ambito cinematografico e audiovisivo.
Le risorse annualmente a disposizione per la realizzazione del Protocollo sono pari ad almeno il 3 per cento della dotazione del Fondo per il cinema e l’audiovisivo: queste risorse sono determinate annualmente in misura pari ad almeno 12 milioni di euro e sono utilizzate secondo quanto previsto in un apposito Piano di intervento elaborato dal MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo – e dal MI – Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico. Le attività saranno valutate da una Commissione interministeriale coordinata da un Presidente designato dal Ministro della Cultura e composta da tre membri designati dal Ministro dell’Istruzione e tre membri designati dal Ministro della Cultura, scelti tra personalità di comprovata qualificazione ed esperienza professionale nell’ambito dell’educazione all’immagine e dei linguaggi cinematografico e audiovisivo.
Ogni anno i due ministeri individueranno una giornata per la promozione del Piano nazionale Cinema e immagini per la scuola, nel corso della quale saranno rese note le modalità di partecipazione ai bandi, premiati i progetti di maggior valore realizzati nell’ambito dei bandi conclusi, illustrati gli esiti delle attività di monitoraggio delle attività. Le linee guida prevedono infine la possibilità di creare una piattaforma digitale, anche con il Centro Sperimentale di Cinematografia e la Cineteca Nazionale, per le attività didattiche delle scuole.
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Roberto Ricci nominato presidente dell’INVALSI
ROMA (ITALPRESS) – Si è concluso il mandato della professoressa Anna Maria Ajello quale presidente dell’INVALSI. Le succede alla guida dell’Istituto il dottor Roberto Ricci, nominato dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
La professoressa Ajello è stata nominata per la prima volta presidente dell’Istituto dalla ministra Maria Chiara Carrozza nel 2014. Successivamente, nel 2017 – a conclusione dell’incarico e a seguito di un’ulteriore selezione – è stata designata per un secondo mandato dalla ministra Valeria Fedeli.
Negli anni della sua presidenza la professoressa Ajello ha saputo – insieme alla direzione generale e alla dirigenza dell’Istituto – traghettare l’Ente in passaggi istituzionali delicati, e, proseguendo l’azione avviata dai suoi predecessori, ha consolidato il lavoro e l’impegno dell’INVALSI, rispondendo al mandato istituzionale affidato dal legislatore. Sotto la sua presidenza, l’Istituto ha conosciuto un rafforzamento considerevole e la stabilizzazione del proprio personale, dopo lunghi anni di difficoltà e precariato.
Promuovendo e incentivando l’attività delle aree e degli uffici che compongono l’Istituto, infatti, la presidente Ajello – tra i massimi esperti di valutazione in Italia – grazie alla costante interlocuzione con i Ministeri dell’Istruzione e dell’Università, con le istituzioni, con il mondo della scuola, con la società e con il mondo accademico e scientifico, ha contribuito ad accreditare l’INVALSI sempre più come un Ente di ricerca rigoroso e in grado di fornire dati, analisi, ricerche e studi attendibili, a disposizione della collettività e dell’intera comunità scientifica. Risultati ottenuti grazie alla sua capacità di creare reti, sinergie e di esercitare una “presidenza condivisa e dialogante” con i vertici dell’Ente, come da lei stessa definita.
L’Istituto, con tutto il personale e i collaboratori, saluta e ringrazia la professoressa Ajello “per la passione, la competenza, l’equilibrio e lo stile – cifre del suo mandato – con cui ha presieduto, guidato e rappresentato in questi anni l’INVALSI in tutti i contesti”.
Ajello passa il testimone della presidenza al dottor Roberto Ricci, già dirigente di ricerca e responsabile dell’area prove dell’Istituto.
Il neo Presidente Ricci, ringraziando la professoressa Ajello “per quanto realizzato alla guida dell’Ente”, esprime la propria gratitudine al ministro Patrizio Bianchi “per la fiducia accordatagli e conferma l’impegno a portare avanti le attività, insieme a tutto il personale dell’Istituto, in continuità con la linea di indirizzo fin qui tracciata dalla professoressa Ajello, centrate sul costante coinvolgimento e confronto con le scuole e con il mondo accademico, nazionale e internazionale, per affrontare le nuove sfide che attendono l’INVALSI già dal prossimo anno scolastico e per essere sempre più al servizio delle comunità scolastiche ed educative”.
L’Istituto, rivolgendo le congratulazioni per la nomina, augura buon lavoro al presidente Ricci.
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Dalle Regioni ok al piano scuola, le misure per il nuovo anno
ROMA (ITALPRESS) – Arriva l’ok da Regioni ed enti locali al piano scuola predisposto dal Ministero dell’Istruzione su indicazione del Comitato tecnico scientifico (Cts). A dare il via libera la Conferenza unificata. Per l’avvio dell’anno scolastico 2021-2022 la sfida è assicurare a tutti, anche per quanto rilevato dal Cts, lo svolgimento in presenza delle attività scolastiche, il recupero dei ritardi e il rafforzamento degli apprendimenti, si legge nel piano scuola. Il Cts conferma che la vaccinazione “costituisce, ad oggi, la misura di prevenzione pubblica fondamentale per contenere la diffusione della Sars-Cov-2”. Per garantire il ritorno alla pienezza della vita scolastica, dunque, è essenziale che il personale docente e non docente, su tutto il territorio nazionale, assicuri piena partecipazione alla campagna di vaccinazione. Al medesimo scopo, il CTS ritiene necessario promuovere la vaccinazione dei più giovani, considerando che “anche per gli studenti di età uguale o superiore ai 12 anni”.
MISURE DI CONTENIMENTO DEL CONTAGIO
Il distanziamento fisico rimane una delle misure prioritarie per ridurre il rischio di trasmissione del virus in ambito scolastico. Deroghe non possono essere effettuate laddove non si possa fare uso delle mascherine chirurgiche e in particolare nelle mense e nei locali adibiti a tale uso, dove per il consumo di cibi e bevande la mascherina chirurgica non può essere utilizzata. Con riferimento agli studenti, il CTS conferma, quale dispositivo di protezione respiratoria, la mascherina, preferibilmente di tipo chirurgico o di comunità (solo di tipo chirurgico ove non sia possibile rispettare il distanziamento). Per il personale della scuola, invece, il dispositivo di protezione delle vie respiratorie da adottarsi è la mascherina chirurgica o altro dispositivo previsto dal datore di lavoro sulla base della valutazione del rischio. I bambini sotto i sei anni di età continuano ad essere esonerati dall’uso di dispositivi di protezione delle vie aeree.
SOMMINISTRAZIONE DEI PASTI
Le misure di sicurezza da adottarsi in occasione della somministrazione dei pasti nelle mense scolastiche e negli altri spazi a ciò destinati, impongono l’uso della mascherina da parte degli operatori. La somministrazione potrà quindi avvenire nelle forme usuali e senza necessariamente ricorrere all’impiego di stoviglie monouso.
EDUCAZIONE FISICA E PALESTRE
Per quanto riguarda le attività didattiche di educazione fisica/scienze motorie e sportive all’aperto, il CTS non prevede in zona bianca l’uso di dispositivi di protezione da parte degli studenti, salvo il distanziamento interpersonale di almeno due metri. Per le stesse attività da svolgere al chiuso, è raccomandata l’adeguata aerazione dei locali. Per lo svolgimento dell’attività motoria sportiva nelle palestre scolastiche, il CTS distingue in base al “colore” con cui vengono identificati i territori in relazione alla diffusione del contagio. In particolare, nelle zone bianche, le attività di squadra sono possibili ma, specialmente al chiuso, dovranno essere privilegiate le attività individuali. In zona gialla e arancione, si raccomanda lo svolgimento di attività unicamente di tipo individuale.
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