ROMA (ITALPRESS) – Enel Cuore e “Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi” proseguono il loro impegno di vicinanza al territorio accelerando il progetto “Fare Scuola”. Nell’ultimo biennio, dal 2019 al 2020, sono stati realizzati 17 interventi di riqualificazione architettonica e pedagogica degli spazi scolastici di altrettanti istituti primari e dell’infanzia delle periferie del Paese. Di questi, 10 sono stati ultimati nel 2020 in piena pandemia da Covid 19, a conferma della forte sinergia tra Enel Cuore e la Fondazione Reggio Children, che ha favorito la crescita del progetto nonostante il periodo di emergenza sanitaria. Le ultime riqualificazioni hanno interessato gli istituti di Napoli, La Spezia, Genova, Valle Castellana (TE), Belluno, Cittareale (RI), Pinerolo (TO), Taranto. Inoltre, sono stati completati gli interventi a Sesto San Giovanni (MI) e Palermo, sostenuti da Enel Cuore anche con il contributo di Enel Energia.
“Siamo orgogliosi di aver contribuito, insieme a Fondazione Reggio Children, a creare un modello di riferimento per l’educazione delle generazioni future. Enel Cuore è da sempre impegnata nel contrasto all’abbandono scolastico e alle disuguaglianze educative – afferma Michele Crisostomo, presidente di Enel ed Enel Cuore -: la pandemia ha evidenziato ancora di più la necessità di progetti come Fare Scuola, che considera l’ambiente scolastico non solo un luogo per lo sviluppo pedagogico del bambino, ma anche uno spazio dove creare relazioni inclusive, avvalendosi sempre di più dello strumento digitale. In questi mesi abbiamo compreso le fragilità ma anche le straordinarie potenzialità di un sistema educativo che può, e deve essere, volano dello sviluppo sostenibile del nostro Paese”.
Carla Rinaldi, presidente di Fondazione Reggio Children, sottolinea: “Ritrovare coraggio, protagonismo e identità della scuola nelle periferie, è questo l’obiettivo che avevamo con “Fare Scuola” insieme a Enel Cuore. Questo obiettivo si è rafforzato durante l’esperienza pandemica, con altri dieci interventi terminati. E’ successo di più. L’idea della scuola come grande laboratorio che esprime questo progetto partecipato, si è rivelata molto preziosa sia per chi ha potuto continuare le attività in presenza, in questi spazi flessibili e molto attrezzati, sia per la didattica a distanza. Con le scuole, le comunità e gli architetti abbiamo progettato idee, perchè le scuole alzassero la propria possibilità, esprimessero qualcosa di nuovo e di diverso”.
Fare Scuola promuove un’idea innovativa di utilizzo degli spazi scolastici che conferisce a ogni ambiente una valenza educativa. Il progetto è partito nel 2015 unendo la conoscenza dei contesti sociali di Enel Cuore e l’esperienza pedagogica della Fondazione Reggio Children, ed entro la fine del 2021 toccherà quota 90 interventi in scuole dell’infanzia e primarie. Dal 2015 al 2020 sono stati realizzati 76 interventi in tutto il Paese, che hanno coinvolto più di 10mila bambini, oltre 300 insegnanti e 40 progettisti; durante la pandemia inoltre è stata creata una piattaforma digitale grazie alla quale i docenti delle scuole coinvolte possono confrontarsi sui vari temi relativi alla didattica.
Le opere hanno permesso di recuperare aree di passaggio o aule poco utilizzate trasformandole in ambienti di ricerca, di relazione e di apprendimento di qualità. Si tratta di nuovi spazi che ospitano diverse discipline: Food Lab, Atelier Materico Digitale e Spazi Biblioteca. Fare scuola è coerente con il quarto dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite per l’accesso a un’istruzione equa di qualità.
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Enel Cuore, con “Fare Scuola” nuovi spazi di apprendimento
Un piano per la “Rigenerazione” ecologica delle scuole
ROMA (ITALPRESS) – Il ministro Patrizio Bianchi e la sottosegretaria Barbara Floridia hanno presentato “RiGenerazione Scuola”, il Piano per la transizione ecologica e culturale delle scuole, pensato nell’ambito dell’attuazione dell’Agenda 2030 dell’ONU.
“Oggi apriamo un capitolo importante: la formazione e l’educazione alla sostenibilità. Lo facciamo con una parola meravigliosa, RiGenerazione. Lavoriamo a una nuova capacità di agire per l’ambiente, partendo dalla scuola, che è il battito della comunità”, ha detto il ministro Patrizio Bianchi in apertura dell’evento.
“Se riusciremo a educare i giovani a un nuovo modo di abitare il mondo, riusciremo a cambiare il Paese. Per questo il termine “rigenerazione”: dobbiamo rigenerare i nostri pensieri – ha aggiunto la sottosegretaria Barbara Floridia -. La scuola è il luogo giusto per farlo, è l’infrastruttura culturale per eccellenza del Paese, è l’autostrada del pensiero. Dobbiamo passare dal concetto della resilienza al concetto della rigenerazione, non dobbiamo più resistere, ma imparare a vivere in un mondo nuovo”.
Educare i più giovani ad abitare il mondo in modo diverso, a ragionare sul lungo periodo, ponendo maggiore attenzione ai temi ambientali, alla sostenibilità delle nostre economie e dei nostri stili di vita, progettando nuovi mestieri che sappiano guardare al futuro rispettando ciò che ci circonda. Questi sono, appunto, gli obiettivi del Piano presentato oggi, che guarda alla scuola italiana come infrastruttura culturale, come centro delle comunità, modello esistenziale e abitativo, luogo d’origine di un nuovo alfabeto ecologico ed economico. Per l’attuazione del Piano, sottolinea la Sottosegretaria Floridia, “è previsto più di un miliardo di investimenti e la realizzazione di 200 scuole nuove a efficienza energetica”.
La transizione ecologica e culturale della scuola sarà fondata su quattro pilastri: la rigenerazione dei saperi, ovvero che cosa si impara a scuola; la rigenerazione delle infrastrutture, con la costruzione di edifici innovativi e la creazione di nuovi ambienti di apprendimento; la rigenerazione dei comportamenti, con l’acquisizione di buone abitudini nel rispetto dell’ambiente anche a scuola; la rigenerazione delle opportunità, ovvero indirizzi scolastici caratterizzati da percorsi formativi che guardano ai temi dell’ecologia e della sostenibilità.
Questa mattina, a rappresentare i quattro pilastri, in collegamento video e in presenza, sono state alcune scuole italiane che hanno raccontato i loro progetti e la loro esperienza diretta in tema di transizione ecologica.
Durante la presentazione del Piano è stato trasmesso un video messaggio di Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR. Hanno inoltre partecipato Fabio Trincardi, direttore del Dipartimento di Scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente del CNR, Claudia Brunori, vice direttore del Dipartimento per l’Economia Circolare di ENEA e Alessandro Bratti, direttore generale dell’ISPRA.
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha poi concluso l’evento ricordando che, anche in pandemia, “questo è un Paese che non si è fermato. Come tutte le volte, questo Paese dimostra la sua capacità nel momento più difficile, più delicato. Lo dico anche a voi ragazzi: dimostrate che dobbiamo essere orgogliosi del nostro Paese. E ricominciamo quindi a rigenerarci. Le scuole siano presidio di legalità, intelligenza e passione, il nostro Paese ne ha bisogno”.
Sul sito del ministero dell’Istruzione è consultabile la pagina RiGenerazione Scuola, dedicata alla transizione ecologica e culturale delle scuole.
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Premiati i vincitori delle Olimpiadi delle scienze naturali
ROMA (ITALPRESS) – Il meccanismo d’azione dei vaccini contro il Coronavirus, la migrazione della farfalla Vanessa, il confronto tra le caratteristiche della Terra e quelle della Luna, la mineralogia, l’uovo amniotico dei rettili, le precipitazioni e i cicloni. Sono alcuni dei temi affrontati dalle studentesse e dagli studenti che hanno partecipato alla XIX edizione delle Olimpiadi delle Scienze Naturali. Giovedì 20 maggio sono stati proclamati i vincitori.
La competizione ha avuto inizio con le fasi di Istituto, che si sono svolte nelle scuole e hanno coinvolto circa 20.000 fra ragazze e ragazzi di tutte le regioni d’Italia e di tre scuole italiane all’estero.
Alle gare nazionali, che si sono svolte online tra l’8 e il 15 maggio, hanno preso parte, poi, 125 fra studentesse e studenti. Da rilevare, in particolare, quest’anno, l’aumento della partecipazione delle ragazze: 45 su 125 partecipanti alla fase finale nazionale, pari al 36%, il dato più alto mai registrato finora nella competizione.
Tre le categorie della gara: biennio, triennio biologia e triennio scienze della Terra. Gli studenti del biennio si sono cimentati con domande sul meccanismo d’azione dei vaccini contro il coronavirus, la migrazione della farfalla Vanessa, il confronto tra le caratteristiche della Terra e quelle della Luna, l’azione degli agenti geomorfologici, gli organuli e le altre strutture cellulari e le rispettive funzioni.
I ragazzi del triennio-sezione scienze della Terra hanno risposto a quesiti sulla mineralogia, le rocce e le facies metamorfiche, le precipitazioni e i cicloni, e la classificazione delle rocce in base alla loro origine.
Gli studenti del triennio-sezione biologia, hanno infine affrontato domande sulla struttura, il ciclo replicativo e gli effetti delle infezioni del virus SARS-CoV-2, la biochimica della bioluminescenza della medusa Aequorea victoria, il potenziale d’azione e il canale del sodio voltaggio dipendente, l’uovo amniotico dei rettili, gli ormoni, le loro funzioni e le ghiandole endocrine che li producono.
Nello specifico, i primi quattro classificati nella categoria triennio-sezione biologia rappresenteranno l’Italia alla 32° edizione delle Olimpiadi Internazionali di Biologia, organizzata online dal Portogallo. Mentre gli studenti Gabriele Cristaudo, Andrea Toninello, Elisa Sabadini e Claudia Guidolin porteranno i colori dell’Italia alla 15° edizione delle Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra organizzate online dall’India.
Le Olimpiadi delle Scienze Naturali sono promosse dall’ANISN (Associazione degli Insegnanti di Scienze Naturali), con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione. La cerimonia ufficiale di premiazione della XIX edizione delle Olimpiadi delle Scienze Naturali è prevista a settembre, in diretta sul sito del Ministero.
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Piano Estate nelle scuole, 5.888 candidature per i fondi Pon
ROMA (ITALPRESS) – Grande interesse da parte delle scuole per il Piano Estate, lanciato lo scorso 27 aprile dal ministro Patrizio Bianchi. Sono 5.888 infatti le candidature arrivate al Ministero dell’Istruzione per ottenere i fondi PON (fondi europei), che rappresentano una delle fonti di finanziamento messe a disposizione per la realizzazione delle attività. In particolare, hanno fatto domanda per ricevere i fondi 5.162 scuole statali, 667 paritarie, 59 Centri di Istruzione per gli adulti.
Un segnale di attenzione da parte delle scuole, che hanno fatto richiesta per oltre 400 milioni sui 320 disponibili. Nelle prossime ore sarà pubblicata la graduatoria complessiva delle candidature pervenute e positivamente valutate, in base ai criteri del bando. La prossima settimana sarà, invece, pubblicata l’assegnazione delle risorse alle scuole ammesse allo stanziamento PON, che rappresenta solo una parte delle risorse (510 milioni in tutto) stanziate per il Piano Estate: nei giorni scorsi ciascun Istituto scolastico ha ricevuto una parte, 18mila euro in media, delle risorse del primo decreto sostegni per attivare iniziative estive.
Si tratta, in tutto, di 150 milioni assegnati a livello nazionale (in allegato la tabella con la quantificazione regionale). Terminano poi domani le domande per ulteriori 40 milioni destinati ad aree ad alta dispersione scolastica o caratterizzate da povertà educative.
“Da parte delle scuole c’è stata una partecipazione davvero importante – sottolinea il Ministro Patrizio Bianchi -. C’è voglia di ripartire e c’è voglia di farlo mettendo al centro le ragazze e i ragazzi. I fondi europei che abbiamo messo a disposizione in particolare per le aree più fragili del Paese possono essere utilizzati nei prossimi mesi per recuperare la socialità persa a causa dell’emergenza sanitaria, per potenziare competenze, per cominciare a costruire un ponte verso il prossimo anno. Stiamo lavorando intensamente per una scuola post-pandemia, più accogliente, inclusiva, affettuosa. Lavoriamo per un nuovo inizio. E ringrazio tutte le scuole, il personale, per l’impegno che stanno mettendo anche in questo nuovo capitolo”.
In particolare, con riferimento al bando PON, le scuole hanno inviato progetti per attivare soprattutto moduli di potenziamento linguistico, di rafforzamento delle competenze di base, soprattutto in Italiano e nelle materie cosiddette STEM (materie scientifiche), moduli sul digitale.
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Bianchi “Ripartire dai ragazzi, la scuola al centro”
PALERMO (ITALPRESS) – “Ho detto ai ragazzi dell’orchestra che tutti i ragazzi d’Italia oggi sono qui con loro”. Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, presente all’inizio delle celebrazioni per la scomparsa del giudice Giovanni Falcone, al porto di Palermo. “Legalità vuol dire rispetto, amore per gli altri e per il nostro paese: questo è il significato della giornata di oggi. E farlo oggi, in un momento in cui il paese sta ripartendo è ancora più importante: si riparte nel segno della legalità, del rispetto e del rifiuto di ogni forma di violenza. Si riparte dai ragazzi, dai bambini e dalla bambine. Bisogna riportare la scuola al centro del paese. Non più speranze, ma fatti concreti”, ha aggiunto il ministro.
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“La musica unisce la scuola”, dal 24 al 29/5 XXXII rassegna nazionale
ROMA (ITALPRESS) – Circa 1.500 video musicali realizzati dalle scuole. Più di 40 appuntamenti fra convegni, workshop e lezioni aperte. Il contributo di 114 docenti, pedagogisti, artisti, dirigenti scolastici. E ancora, gli interventi di artisti come Mario Brunello, Nando Citarella, Paolo Damiani, Paolo Fresu, Simone Genuini, Katia Ricciarelli, Peppe Servillo, Ambrogio Sparagna e Geoff Whestley.
Torna anche quest’anno la rassegna nazionale della Settimana della Musica a scuola “La Musica Unisce la Scuola”. La Rassegna è alla sua XXXII edizione. Si terrà da lunedì prossimo, 24 maggio fino a sabato 29 maggio. E’ organizzata dal Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica del Ministero dell’Istruzione e l’INDIRE per ricordare la centralità della musica nell’educazione delle ragazze e dei ragazzi, con lezioni di docenti e il contributo di importanti artisti nazionali.
Anche quest’anno, a causa dell’emergenza Covid19, la rassegna si svolgerà online e verrà trasmessa sulla piattaforma INDIRE.
Una edizione con un programma ricco di iniziative ed eventi. Lunedì 24 maggio, alle ore 10, il convegno di apertura con la partecipazione del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Interverranno anche: Stefano Versari, Capo Dipartimento del Ministero dell’Istruzione; Luigi Berlinguer, Presidente Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti; Giovanni Biondi, Presidente INDIRE; Annalisa Spadolini, coordinatrice Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti; Marco Morandi, tecnologo, responsabile della Struttura di ricerca ‘Didattica Laboratoriale ed Innovazione del Curricolo nell’area Artistico/Espressivà INDIRE; Ciro Fiorentino, referente nazionale COMUSICA, componente CNAPM. Dall’inizio del lancio dell’iniziativa, nelle scorse settimane, hanno partecipato 500 istituti scolastici e sono stati prodotti circa 1.500 video musicali – che saranno pubblicati a partire dal 24 maggio sulla piattaforma dedicata – tra ensemble strumentali e ritmici, cori, solisti, ballerini e gruppi di body percussion.
Nel sito dedicato alla Rassegna ‘La musica unisce la scuolà viene offerta ai docenti la possibilità di partecipare a 43 eventi di formazione gratuita, che sono una opportunità per riflettere su tecniche e finalità alla base di una pedagogia della musica: l’approccio laboratoriale, l’educazione all’ascolto, l’inclusività, l’espressione e la comunicazione con corpo, strumenti e parole, per una scuola che attivi l’educazione del cittadino democratico e l’emersione di una comunità solidale.
Insegnanti e studenti potranno partecipare a convegni e webinar (senza iscrizione), a workshop immersivi (con iscrizione e rilascio di attestato) dedicati a tutti i gradi dell’istruzione; il calendario presenta temi di interesse anche per educatori, operatori nel sociale, musicisti, genitori. Inoltre, la novità di questa edizione riguarda cinque lezioni al mattino a cui si può partecipare anche da scuola. E questo perchè la Rassegna possa ‘viverè nelle classi. Gli studenti potranno spaziare dalla “Filosofia della musica” agli “Orizzonti rap per la scuola”, a uno sguardo sull’hip-hop che crea socialità nelle periferie e su youtube; dalla body percussion alle lezioni jazz – in collaborazione con l’Associazione “Il Jazz va a scuola” -; per concludere con approfondimenti su “Roots, Rock, Reggae”, musica elettronica, musica popolare e storia della canzone. Sempre in programma: il convegno su Petrucci che inventò la stampa musicale e un approfondimento sulle scuole ad indirizzo musicale italiane.
Una settimana di appuntamenti con il variopinto mondo della musica, in attesa di ritornare ad ascoltarla in presenza, negli istituti, nella prossima edizione.
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Bianchi “Assumeremo 70 mila docenti, poi un concorso all’anno”
ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo cominciato a delineare i nuovi concorsi: uno all’anno, regolare, in modo che sia possibile per tutti anche programmare le proprie attività. Lavorare sugli insegnanti è fondamentale, abbiamo cominciato a delineare una prima riflessione sulla formazione degli insegnanti, a questo seguiranno altri interventi. Ma soprattutto abbiamo stabilito la possibilità di assumere 70mila persone in condizioni diverse”. Lo ha detto a Start, su Sky TG24, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
“Abbiamo anticipato il tempo di entrata in ruolo a luglio – ha aggiunto poi -, quindi avremo tutto agosto per fare le supplenze. Sulle supplenze voglio fare una considerazione: abbiamo il problema che in molti settori c’è un problema di insegnanti di materie specifiche, il tema della formazione diventa fondamentale. Stiamo lavorando e stiamo lavorando bene perchè il primo settembre tutti siano al loro posto di lavoro, ma stiamo lavorando anche per la prospettiva che tutti coloro che devono entrare nel mondo della scuola abbiano una preparazione adeguata e corrispondente esattamente alla richiesta. E’ una macchina intera che stiamo ridisegnando, con grande vigore e all’interno di una prospettiva che stiamo condividendo con le forze sindacali”.
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Dl sostegni bis, le novità del “Pacchetto scuola”
ROMA (ITALPRESS) – Via libera in Consiglio dei Ministri al nuovo decreto sostegni, che contiene un importante pacchetto di misure anche per il mondo dell’Istruzione: dalle norme per l’ordinato avvio del prossimo anno scolastico, al Fondo per consentire alle scuole di continuare ad affrontare l’emergenza sanitaria, fino al piano di reclutamento pensato per coprire le cattedre vacanti, in vista di settembre, ma anche per avviare un nuovo corso nel reclutamento degli insegnanti, a partire dall’accelerazione delle assunzioni sulle materie scientifiche (materie STEM).
“Il governo conferma il proprio impegno nel mettere la scuola al centro”, sottolinea il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che prosegue: “Continuiamo a stanziare risorse per la sicurezza di studentesse, studenti, di tutto il personale, in vista della ripresa di settembre. Stiamo costruendo anche un percorso innovatore che va oltre l’emergenza sanitaria: con gli interventi sul reclutamento del personale docente, risolviamo criticità esistenti, che vanno avanti da tempo, e tracciamo una strada da percorrere che non guarda solo ai prossimi mesi, ma ai concorsi dei prossimi anni. Stiamo di fatto già attuando quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per la scuola”.
“Fin dal nostro insediamento, avvenuto a metà febbraio, – spiega il ministro – ci siamo impegnati per trovare soluzioni rivolte all’immediato, ma con una visione in prospettiva”. Per questo, prosegue il Ministro, “siamo partiti dall’analisi dell’esistente, dai numeri delle cattedre vacanti e degli insegnanti disponibili da assumere. Abbiamo ricostruito il quadro, abbiamo elaborato un Piano che consente di dare risposte al sistema scuola nel suo complesso: a chi insegna da tempo e, al contempo, ai più giovani che vogliono dedicarsi alla docenza, ma soprattutto ai nostri ragazzi, che hanno il diritto di avere docenti qualificati e di averli in cattedra rapidamente. A regime, prevediamo concorsi annuali, che possano consentire un meccanismo veloce di copertura dei pensionamenti, evitando i picchi di supplenze degli ultimi anni con le conseguenti ricadute sul precariato”.
Il provvedimento varato oggi consente al Ministro dell’Istruzione di velocizzare l’iter delle procedure necessarie per l’avvio del prossimo anno scolastico. In particolare, le assunzioni degli insegnanti, ma anche le assegnazioni provvisorie, le utilizzazioni e le attribuzioni dei supplenti alle scuole da parte degli Uffici territoriali del Ministero si realizzeranno entro il prossimo 31 agosto, data entro la quale, di solito, terminavano le sole assunzioni in ruolo. Questa accelerazione consentirà di disporre un quadro stabile, rispetto alla presenza nelle scuole dei docenti necessari, entro l’inizio e non nella seconda metà di settembre come avveniva in passato. Obiettivo del Ministero è far sì che la tempistica prevista per quest’anno vada poi a regime anche per i prossimi anni, così come sarà possibile, anche per i neoassunti, chiedere la mobilità non dopo cinque anni scolastici dall’immissione in ruolo, come accade oggi, ma dopo tre anni di permanenza nella sede di servizio.
Una tempistica che tiene insieme il diritto alla continuità didattica degli studenti con la possibilità, per chi viene assunto in una sede distante da quella di residenza propria o della propria famiglia, di riavvicinarsi anticipatamente al domicilio. Sempre per settembre in raccordo con le Regioni, e nel rispetto della loro competenza in materia, si lavorerà per uniformare la data di avvio delle lezioni.
Per proseguire nella gestione dell’emergenza sanitaria e continuare a tutelare la sicurezza di personale, studentesse e studenti, viene previsto un Fondo da 350 milioni per le scuole statali, per l’acquisto di beni e servizi. Altri 50 milioni sono previsti per le paritarie allo stesso scopo. Viene poi data la possibilità agli Enti locali, che sono proprietari degli edifici scolastici, di continuare a utilizzare, anche per il prossimo anno scolastico, le risorse già ricevute nel 2020 per l’affitto di locali e il noleggio di strutture temporanee per aumentare il numero di aule. A questo scopo vengono destinati anche altri 70 milioni.
Il decreto prevede, poi, misure molto attese sul personale, per la nomina di docenti in vista di settembre, compresa l’accelerazione delle assunzioni sulle materie STEM, le materie scientifiche. Viene inoltre tracciata la strada per i prossimi concorsi, che dovranno essere veloci e su base annuale.
Il Piano è stato delineato dopo aver analizzato a fondo il quadro delle cattedre vacanti e anche del personale utile per coprirle presente nelle graduatorie esistenti. Con il pacchetto varato, saranno assunti, nel corso di questa estate, sulle cattedre vacanti e disponibili, insegnanti presenti nelle graduatorie a esaurimento e in quelle di merito dei concorsi degli scorsi anni. Insieme a loro, andranno in cattedra i vincitori del concorso straordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado in via di conclusione che saranno assunti anticipatamente rispetto ai tre anni inizialmente stabiliti. Per le ulteriori cattedre che risulteranno ancora vacanti, sarà previsto, sia per i posti comuni che per il sostegno, a cui sarà data particolare attenzione, un percorso concorsuale che prevede l’assunzione a tempo determinato di docenti abilitati e specializzati presenti nella prima fascia GPS (Gradutorie Provinciali per le Supplenze) che abbiano, oltre al titolo, anche almeno 36 mesi di servizio negli ultimi dieci anni: alla fine dell’anno di formazione dovranno sostenere una prova di fronte ad una commissione esterna alla scuola dove hanno prestato servizio. In caso di valutazione positiva, saranno assunti a tempo indeterminato. Alla prima fascia GPS potranno iscriversi anche coloro che avranno completato il loro percorso di specializzazione sul sostegno entro il prossimo 31 luglio.
Al contempo vengono accelerati i concorsi ordinari della scuola secondaria di primo e secondo grado. Si parte con le discipline scientifiche – Fisica, Matematica, matematica e fisica, scienze e tecnologie informatiche per la scuola secondaria di secondo grado – anche in coerenza con le misure di rafforzamento per l’apprendimento di queste discipline contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Alla luce della normativa sui concorsi approvata recentemente (decreto legge 44 del 2021), la procedura ‘STEM’ sarà più rapida: ci saranno una prova scritta a risposta disciplinare multipla e una prova orale, poi si procederà con la graduatoria. L’obiettivo è assumere quanto prima su queste materie per portare nuove leve nella scuola e coprire le numerose cattedre ormai vuote nell’area scientifica.
Infine, il decreto traccia la rotta dei prossimi concorsi che dovranno essere su base annuale e, anche questi, semplificati, in modo da velocizzare gli ingressi, garantendo comunque una selezione, e coprire i vuoti lasciati dai pensionamenti. I nuovi concorsi avranno prova scritta a risposta disciplinare multipla, prova orale, valutazione dei titoli e, a valle, la graduatoria. La formula prevista sarà utilizzata anche per i concorsi già banditi nel 2020.
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