ROMA (ITALPRESS) – “Le scuole sono una priorità per il Paese, è importante aprirle e fare in modo che rimangano aperte. Sappiamo che non ci sono soluzione organizzative per il rischio zero. Ci possono essere casi singoli o anche singole scuole chiuse per un periodo, ma questo non vuol dire interrompere del tutto l’attività scolastica”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ai microfoni del Tg1.
“Questo significa convivere con il virus. Il nostro Paese sia nel campo della sanità sia nel campo dell’istruzione è preparato, le misure sono mirate a fare in modo che la scuola possa riprendere, affrontando i singoli casi che si presenteranno”, ha aggiunto.
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Scuola, Brusaferro “Non c’è rischio zero, ma il sistema è preparato”
Scuola, Bus turistici “Pronti a fornire mezzi per i trasporti”
ROMA (ITALPRESS) – “Le 200 aziende italiane del Comitato Bus Turistici Italiani sono pronte, da subito, a mettere a disposizione del comparto TPL i propri bus, 6 mila mezzi, in vista della riapertura delle scuole il 14 settembre prossimo”. Lo annuncia Riccardo Verona, presidente del Comitato Bus Turistici Italiani, in seguito all’accordo raggiunto nella Conferenza unificata sulle linee guida del trasporto pubblico locale. In particolare, l’attenzione è massima sul tema della capienza dei mezzi, il cui limite di affollamento è stato fissato nell’80%, con la previsione di una maggior riduzione dei posti in piedi rispetto alle sedute, estendibile al 100% in caso di distanze al di sotto dei 15 minuti. Al momento, su tutto il territorio nazionale, sono fermi, dall’inizio del lockdown, oltre 20mila bus a noleggio, 1 su 4 appartenente alle aziende iscritte al Comitato Bus Turistici Italiani. Per il Comitato Bus Turistici “una soluzione concreta, che sciolga il nodo del trasporto scolastico, esiste”.
“Un bus turistico a noleggio ha, in sè, alcune caratteristiche strutturali che rispettano interamente le indicazioni fornite dal Comitato Tecnico Scientifico – spiega Verona -: dal corretto distanziamento sociale, grazie a sedili numerati e con schienali alti, orientati in un’unica direzione, ad un sistema di areazione simile a quello degli aerei, garanzia di un ricambio d’aria costante. Siamo inoltre in grado, naturalmente, di avere a bordo i dispenser con soluzioni disinfettanti, di poter misurare la temperatura attraverso gli strumenti che ormai tutti conosciamo e di sanificare il mezzo regolarmente. L’assegnazione dei posti a chi va a scuola, impedirebbe, peraltro, possibili contatti fra i passeggeri. Una soluzione, questa, certamente più sicura per i nostri ragazzi”.
Di fatto, quindi, l’utilizzo dei mezzi privati a noleggio può, nell’immediatezza, supportare ed integrare il trasporto pubblico locale scolastico, nel rispetto della competenza territoriale, evitando così una scorretta concorrenza fra le aziende regionali, sottolinea il Comitato, che si dice “disponibile a collaborare con le aziende concessionarie per un confronto sui costi, con l’obiettivo di assicurare, in modo più completo e sicuro, il servizio del trasporto a scuola degli studenti, di primaria importanza. Una scelta simile, garantirebbe, contestualmente, una rinnovata attività per i 20mila lavoratori del comparto privato, costretti alla cassa integrazione ormai da mesi”.
“L’impiego dei nostri dipendenti per questo servizio – ha concluso Verona – rappresenterebbe una considerevole diminuzione di persone che faticano ad arrivare a fine mese, perchè sostentate dai soli ammortizzatori sociali. Oltre ad un aiuto concreto a professionalità che sono state bloccate loro malgrado, alleggeriremmo concretamente il sistema economico nazionale”.
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Arcuri “11 milioni di mascherine al giorno per studenti e docenti”
ROMA (ITALPRESS) – “Il 28 agosto è iniziata la distribuzione alle scuole italiane dei banchi e delle sedute acquisiti dal Commissario per l’emergenza Covid-19 per soddisfare il fabbisogno straordinario di oltre due milioni e quattrocento mila banchi (di cui circa 2,007 milioni di banchi tradizionali e 434 mila sedute innovative), secondo le tipologie e dimensioni da Voi richieste al Ministero dell’Istruzione, al fine di assicurare l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico”. Comincia così la lettera che il Commissario straordinario per l’Emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, ha inviato a tutti i dirigenti scolastici, in cui sono evidenziati i criteri e la tempistica della fornitura dei dispositivi e delle attrezzature necessari per la riapertura in sicurezza della scuola. “La distribuzione dei banchi, delle mascherine e del gel igienizzante è già in corso – prosegue la lettera -. La distribuzione dei banchi è stata avviata partendo da alcuni luoghi simbolici, particolarmente colpiti nel corso della prima fase della pandemia, come Codogno, Alzano, Nembro, le città di Bergamo, Brescia, Piacenza e Treviso, e sta continuando sull’intero territorio nazionale”.
Sul fronte dei dispositivi di protezione individuale (Dpi) “si provvederà a continuare a distribuire 11 milioni di mascherine chirurgiche al giorno, per la totalità degli studenti e del personale docente e non docente, nonchè 170.000 litri di gel igienizzante per settimana”. Questa misura di prevenzione applicata in Italia “non ha eguali in alcun altro Paese”, ha spiegato Arcuri.
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Speranza “La scuola riaprirà in sicurezza, è una priorità”
ROMA (ITALPRESS) – La scuola riaprirà in sicurezza a settembre, grazie anche alla distribuzione di 11 milioni di mascherine a studenti e personali. Lo ha ribadito il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso dell’informativa in Senato sull’attuazione delle misure anti-Covid. “La scuola riaprirà a settembre e in sicurezza: è una priorità assoluta. Su questo obiettivo si stanno investendo tutte le energie, l’obiettivo è ricostruire una relazione organica tra scuola e Servizio Sanitario Nazionale, se ci saranno casi positivi saranno i dipartimenti di prevenzione delle Asl territoriali a intervenire con un’indagine e con la decisione delle misure da adottare dai tamponi alla quarantena. Non lasceremo soli i presidi e gli insegnanti – ha detto e l’Italia è l’unico paese in Europa e nel Mondo che metterà a disposizione 11 milioni di mascherine per studenti e personale scolastico”. Mascherine che saranno obbligatorie “nei momenti dinamici” così come stabilito dalle linee guida del Comitato Tecnico Scientifico, e potranno essere abbassate durante i “momenti statici”, quando gli studenti sono in classe a seguire le lezioni.
Buone notizie anche sul vaccino. Come ha ricordato il ministro “l’Italia è davvero in prima linea: nelle ultime ore è stato reso definitivo il contratto tra la Commissione Europea e Astrazeneca, un candidato vaccino, quindi c’è bisogno di tutta la prudenza del caso, ma in questo contratto c’è scritto che le prime dosi, se dovesse essere confermato come sicuro, saranno già disponibili entro la fine del 2020”.
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Ministero Istruzione “Sulla nomina dei supplenti nessun caos”
ROMA (ITALPRESS) – E’ in corso la pubblicazione, da parte degli Uffici territoriali del Ministero dell’Istruzione, delle Graduatorie provinciali per le supplenze, da quest’anno interamente digitalizzate. Una novità che consentirà nomine più rapide e che ha permesso, in sede di valutazione delle domande presentate, di rilevare subito eventuali anomalie e dichiarazioni nulle. Le richieste di inserimento sono state presentate dal 22 luglio al 6 agosto. Sono oltre 753 mila gli aspiranti che hanno chiesto l’iscrizione nelle graduatorie, per un totale di 1.938.928 domande (gli insegnanti potevano iscriversi per più classi di concorso). Secondo quanto rende noto il ministero dell’Istruzione “tutte le richieste sono state valutate e hanno portato all’esclusione di quasi 40 mila domande che presentavano anomalie. La digitalizzazione ha consentito, ad esempio, di individuare più rapidamente la dichiarazione di titoli inesistenti da parte di alcuni aspiranti a garanzia di tutte e tutti coloro che, invece, hanno presentato correttamente la loro domanda. Le pubblicazioni di questi giorni riguardano, perciò, quasi due milioni di posizioni individuali trattate, rispetto alle quali l’Amministrazione scolastica, centrale e territoriale, ha condotto e sta conducendo tutti i necessari controlli anche sulla base di segnalazioni di possibili errori da rettificare, peraltro in numero infinitesimale rispetto alla mole di domande valutate”.
“Parlare di caos appare, dunque, infondato, pretestuoso e fuorviante – sottolinea il ministero -. Come ad ogni aggiornamento, data la mole di dati trattati, gli errori materiali dei singoli uffici sono prontamente rettificati seguendo la normale prassi amministrativa. Anche quelli segnalati alla stampa sono tutti casi già individuati e in via di risoluzione da ieri notte. Le Graduatorie provinciali digitalizzate sono il frutto del lavoro di centinaia di dipendenti dell’Amministrazione e delle scuole che si sono adoperati con fatica per garantire il risultato della pubblicazione. Chiedere che non siano utilizzate per ricorrere ai vecchi elenchi significherebbe, a fronte di un numero di errori materiali del tutto marginale e in corso di risoluzione come già evidenziato, ignorare lo sforzo fatto dal personale, che va solo ringraziato, e rinviare la modernizzazione di un sistema che viveva di regole vecchie di venti anni”.
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Al via la formazione Iss per i referenti Covid nelle scuole
ROMA (ITALPRESS) – Un percorso formativo per insegnanti, personale scolastico e professionisti sanitari per monitorare e gestire possibili casi di Covid-19 nelle scuole. E’ questa l’iniziativa organizzata grazie alla collaborazione fra Istituto Superiore di Sanità e il ministero dell’Istruzione che nasce per accompagnare gli Istituti scolastici nell’attuazione delle “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di Sars-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”. Il documento tecnico è stato messo a punto da Iss con Ministero della Salute, ministero dell’Istruzione, Inail, Fondazione Bruno Kessler, Regione Veneto e Regione Emilia Romagna, approvato in Conferenza Unificata Stato-Regioni. L’obiettivo del percorso formativo, che si svolgerà online, è fornire un supporto operativo ai decisori e agli operatori nel settore scolastico e nei Dipartimenti di Prevenzione che sono a pieno titolo coinvolti nel monitoraggio e nella risposta a casi sospetti e/o confermati di COVID-19, nonchè nell’attuare strategie di prevenzione a livello comunitario. La formazione è offerta attraverso due corsi gratuiti che saranno disponibili fino al 15 dicembre 2020, fruibili su piattaforma Eduiss e che potranno ospitare fino 70 mila partecipanti, con possibilità di estensione.
Il primo Corso per personale scolastico ed educativo è riservato alle figure professionali della scuola designate a svolgere il ruolo di referente scolastico Covid-19. Ai partecipanti che avranno completato tutte le attività previste e superato il test a scelta multipla di valutazione finale sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Il secondo Corso ECM per professionisti sanitari è riservato al personale dei Dipartimenti di Prevenzione (DdP) incaricato di svolgere la funzione di referente Covid-19 per l’ambito scolastico. Possono accedere al corso anche i Medici di Medicina Generale (MMG), i Pediatri di Libera Scelta (PLS) nonchè i componenti delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) che desiderano essere formati sulle indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia, considerato il loro ruolo strategico nei percorsi diagnostico-assistenziali. Il corso è accreditato per le seguenti figure professionali: Medico chirurgo (tutte le discipline ECM), assistente sanitario, biologo, psicologo, tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, infermiere, infermiere pediatrico.
Il metodo didattico utilizzato è attivo ed è basato sui principi dell’apprendimento per problemi, Problem-based Learning (PBL), in cui i singoli partecipanti si attivano attraverso la definizione di propri obiettivi di apprendimento e la soluzione di un problema, ispirato al proprio contesto professionale. La formazione sarà svolta interamente a distanza, in modalità asincrona. Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di utilizzare gli elementi operativi per la preparazione, il monitoraggio e la risposta a potenziali casi o focolai di COVID-19 collegati all’ambito scolastico e dei servizi educativi per l’infanzia adottando modalità razionali, condivise e coerenti sul territorio nazionale. Il tempo previsto per la fruizione di ciascun corso è di 9 ore e prevede il rilascio di 11,7 crediti ECM: i partecipanti potranno accedere liberamente in piattaforma EDUISS nelle 24 ore, previa registrazione e iscrizione al corso. Per accedere al corso sarà necessario autodichiarare di appartenere ad una delle categorie a cui il corso è riservato. L’iscrizione avviene attraverso le seguenti fasi: creazione del proprio account in piattaforma all’indirizzo https://www.eduiss.it; iscrizione al corso selezionando tra i titoli “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di Sars-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia” (scegliendo l’edizione per professionisti sanitari oppure per personale scolastico ed educativo).
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Landini “Serve una riforma strutturale per l’istruzione”
ROMA (ITALPRESS) – “La scuola è una questione di interesse generale che riguarda il futuro di questo Paese, dobbiamo utilizzare il meglio della nostra intelligenza per trovare soluzioni. Degli errori sono stati fatti ma oggi dobbiamo fare tutti la nostra parte. Abbiamo bisogno non solo di riaprire, ma di fare una discussione su una riforma strutturale del nostro sistema di istruzione. Dobbiamo portare l’obbligo scolastico fino ai 18 anni, abbiamo bisogno di fare gli asili, siamo di fronte alla necessità di progettare il cambiamento e investire le risorse, c’è troppa precarietà nella scuola e questo tema va affrontato”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ad Agorà Estate su Rai3.
Commentando le parole della ministra Azzolina sui sindacati ha aggiunto: “Sono stanco di queste polemiche, quando si fanno questi ragionamenti bisogna fare nomi e cognomi e dire cose precise, se c’è qualcuno che secondo il ministro ha fatto il furbo dica chi è, perchè parlare in generale non vuol dire nulla. Penso che i sindacati, i lavoratori della scuola e gli studenti hanno lavorato e operato per risolvere dei problemi. Oggi il problema non è trovare il capro espiatorio – ha sottolineato – ma rispondere al Paese per gestire la situazione, nessuno nega che siamo in una situazione inedita e complicata, il problema è affrontare questi temi e avere meno timore”.
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Scuola, Azzolina al personale “Sarà un anno duro ma fatto gran lavoro”
ROMA (ITALPRESS) – “Carissimi, da domani prenderà il via formalmente l’anno scolastico. Quello che stiamo per vivere è un inizio davvero particolare: tutti Voi, Docenti, Dirigenti, Personale Ata, siete ben consapevoli del fatto che stiamo per scrivere, insieme, un capitolo nuovo e determinante nella storia della nostra scuola. Siate innanzitutto fieri del lavoro fin qui svolto”. Comincia così la lettera che il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha inviato a tutto il personale scolastico a pochi giorni dalla ripartenza delle scuole. “Veniamo da mesi difficili in cui, come comunità scolastica, abbiamo dovuto reagire ad una pandemia che ha colto il mondo di sorpresa, travolgendolo – prosegue la lettera -. Abbiamo affrontato un evento inatteso e davvero doloroso per noi che viviamo del contatto con gli studenti. A breve le scuole riapriranno le porte a tutti. Ci troveremo a convivere con regole di sicurezza da rispettare e con una maggiore attenzione agli aspetti sanitari. So che c’è preoccupazione, è comprensibile. Ci darà sostegno la garanzia del gran lavoro fatto. Lo dico senza alcun trionfalismo, ma con soddisfazione: dati alla mano, nessuno in Europa si è impegnato così tanto nei mesi estivi per preparare la scuola a questa nuova stagione”.
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