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Mattarella “Scuola risorsa decisiva, seguire l’esempio Montessori”

ROMA (ITALPRESS) – La scuola è “una risorsa decisiva” per il futuro del Paese e l’esempio di Maria Montessori è tra quelli che
“esortano ad affrontare efficacemente le responsabilità di questo momento difficile”. A due settimane dall’avvio di anno scolastico più complicato del Dopoguerra, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda Maria Montessori nel 150esimo anniversario della nascita, e invita a seguire la strada tracciata dal suo metodo per affrontare le difficoltà legate alla gestione del Covid.
“La vita di Maria Montessori è stata anche simbolicamente una storia di libertà, di intelligenza, di creatività femminile. Sono tante le insegnanti, le educatrici, le operatrici scolastiche che continuano oggi a impegnarsi con la medesima passione”, spiega il presidente, che nell’ultimo passaggio della sua dichiarazione torna sull’attualità: “La comunità della scuola è risorsa decisiva per il futuro della comunità nazionale, proprio in quanto veicolo insostituibile di socialità per i bambini e i ragazzi: ne comprendiamo ancor più l’importanza dopo le chiusure imposte dalla pandemia. Esempi come quello di Maria Montessori esortano ad affrontare efficacemente le responsabilità di questo momento difficile”.
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Fico “Basta scontri sulla scuola”

ROMA (ITALPRESS) – “La scuola è troppo importante per diventare un terreno di scontro. Avviare l’anno in sicurezza deve essere obiettivo comune: mi riferisco a governo, forze politiche, regioni ed enti locali, ma anche presidi e docenti”. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera il presidente della Camera, Roberto Fico.
“Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte: stiamo parlando della formazione, della crescita e del futuro dei ragazzi e quindi del Paese. Non è un tema di propaganda”, spiega Fico, che esprime solidarietà alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina “per gli insopportabili e squallidi insulti sessisti ricevuti, che niente hanno a che vedere con la contrapposizione politica”.
Dalla riapertura dei lavori della Camera il presidente si aspetta “un lavoro intenso e articolato, a partire da Recovery fund e legge di Bilancio. Abbiamo la responsabilità di gestire le risorse per costruire un futuro solido e dare slancio al Paese – aggiunge -. Sarà importante avere più spazio per le leggi di iniziativa parlamentare”.
In merito al coronavirus, Fico si dice “soddisfatto di come la Camera ha gestito l’emergenza, si è fatto un lavoro enorme. Nonostante le difficoltà l’istituzione è stata una bussola per la collettività anche in termini di divulgazione: abbiamo avuto un picco di accessi al portale”.
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Scuola, ministero “Il recupero degli apprendimenti ci sarà”

ROMA (ITALPRESS) – Il recupero degli apprendimenti ci sarà. Comincerà dai primi di settembre (in alcuni casi in presenza, in altri, per il secondo grado, a distanza, a seconda dell’autonoma scelta delle singole scuole) e proseguirà anche durante i prossimi mesi, così come previsto dalle norme che regolano il nuovo anno scolastico, che sono il frutto della gestione del periodo di emergenza sanitaria vissuto dal Paese. Nessun allarme, dunque. Lo chiarisce il ministero dell’Istruzione.
“La precisazione si rende necessaria a causa di titoli di stampa che lasciano presagire il contrario, anche con riferimento al tema del pagamento dei docenti – si legge in una nota -. Su quest’ultimo punto il ministero ha solo ricordato, citando peraltro la normativa vigente, che dall’1 al 14 settembre si potranno avviare i corsi perchè i docenti sono già a scuola per l’attività ordinaria. La nota di chiarimento inviata agli istituti ricorda anche che il recupero degli apprendimenti non è “un mero adempimento formale”, ma nasce dalla “necessità di garantire l’eventuale riallineamento degli apprendimenti” dato il particolare anno scolastico vissuto da marzo a giugno dai nostri ragazzi”.
“Lo sforzo compiuto lo scorso anno scolastico è stato considerevole ed è stato per molti versi esemplare di come comunità educanti coese abbiano dato una pronta risposta alla necessità di garantire, seppure in una situazione drammatica, il diritto all’istruzione”, ricorda sempre il ministero, “si tratta ora di recuperare ciò che si è inevitabilmente perso”.
I corsi ci saranno, dunque, malgrado le minacce di diffida. “Alimentare la narrazione del rifiuto dei docenti di svolgere alcune attività o addirittura di presentarsi al lavoro come sta succedendo in questi giorni, crea solo un danno di immagine alla categoria e turba il sereno avvio dell’anno scolastico già caratterizzato da numerose novità dovute all’emergenza sanitaria”, conclude il ministero dell’Istruzione.
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Azzolina “In atto tentativo di screditare personale scolastico”

ROMA (ITALPRESS) – “Temo ci sia un tentativo di screditare il personale scolastico”. Lo ha detto al Tg3 la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Anche per gli esami di Stato era stato detto ‘andranno tutti in malattià – aggiunge – ma abbiamo personale serio e in gamba. Non arriveranno certificati in massa”.
“A inizio anno scolastico si parla sempre di caos e babele – prosegue – Le Regioni hanno potuto scegliere, ed è competenza loro, quando far cominciare l’anno scolastico e nella maggior parte dei casi 17 Regioni hanno deciso di ricominciare il 14 settembre”.
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Gualtieri “Firmato il decreto per l’assunzione di 80 mila docenti”

ROMA (ITALPRESS) – “Firmato il decreto finalizzato all’assunzione a tempo indeterminato di 80mila docenti. Una buona notizia per gli insegnanti precari e per gli studenti che avranno così garantita la continuità didattica. L’istruzione e la ripartenza della #scuola sono priorità per questo Governo”. Lo scrive su twitter il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
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Scuola, da Conferenza Unificata via libera unanime a linee guida Iss

ROMA (ITALPRESS) – In Conferenza Unificata è arrivata l’approvazione all’unanimità da parte di Regioni, Comuni e Province del parere sulle “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”, predisposte da Istituto Superiore di Sanità, ministero della Salute, ministero dell’Istruzione e Inail. La seduta straordinaria della Conferenza Unificata è stata convocata dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, da Taranto. In collegamento i ministri della Salute Roberto Speranza, dell’Istruzione Lucia Azzolina, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, il presidente dell’Anci Antonio Decaro, il presidente dell’Upi Michele De Pascale, e tra i presidenti delle Regioni Attilio Fontana (Lombardia), Donato Toma (Molise), Vito Bardi (Basilicata).
Il documento sulla scuola approvato dalla Conferenza Unificata “evita frammentazioni e disomogeneità tra le regioni, è valido in tutto il territorio nazionale”, ha spiegato il ministro Boccia.
“Riaprire le scuole in sicurezza è la priorità di tutto il Paese. Nei prossimi giorni serviranno ancora tanto lavoro e condivisione. Non polemiche e divisioni”, ha sottolineato Speranza.
Intanto da Codogno, Alzano e Nembro ha preso il via la consegna delle sedie e dei banchi monoposto necessari alla riapertura in sicurezza delle scuole, prevista per il 14 settembre. Il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, ha scelto di cominciare dagli “istituti scolastici dei tre paesi così duramente colpiti dalla pandemia”.
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Scuola, Cts “Riapertura necessaria nonostante i rischi”

ROMA (ITALPRESS) – “Aprire le scuole è un imperativo, tutti si rendono conto che ci sono dei rischi, ma il rischio è comunque valutato sul piatto della bilancia con i benefici che sono assoluti nella necessità e nell’urgenza di riaprire. Siamo consapevoli che questa aggregazione di milioni di studenti e insegnanti potrebbe produrre un lieve incremento dell’indice di trasmissione Rt. Ci aspettiamo, come sta avvenendo in alcune realtà internazionali, qualche lieve incremento”. Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico in audizione presso la Commissione Cultura della Camera. “Il nostro obiettivo è aiutare il sistema scolastico ad aprire in sicurezza, ma ancora più importante è aiutare il sistema a mantenerla aperta in sicurezza”.
Il coordinatore del Cts ha ribadito i tre pilastri contro il Covid-19: distanziamento, igiene e utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. E proprio sulle mascherine ha aggiunto: “La Società italiana di pediatria conferma che non esiste un problema nel vestirle, a meno che non si tratti di bambini con patologie, ovviamente un bambino asmatico difficilmente può indossarla. Quindi la mascherina non è dannosa. Per i bambini dai 0-6 anni – ha proseguito – abbiamo condiviso la non necessità di portare la mascherina, gli educatori invece devono portarla. In questi giorni stiamo analizzando alcune mascherine che erano state proposte dalla comunità dei non udenti, le mascherine con la parte anteriore trasparente per gli educatori. Dai 6 ai 10 anni suggeriamo che nel movimento da casa a scuola devono indossare la mascherina, entrando a scuola la devono indossare, quando sono seduti ai banchi con distanziamento di un metro possono toglierla. Sopra i 10 anni, fino all’Università, c’è l’obbligo ma anche qui vale il principio del metro di distanza”.
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Scuola, dalle Regioni via libera al documento Iss-Ministeri-Inail

ROMA (ITALPRESS) – Via libera della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome alle “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”, predisposte da Istituto Superiore di Sanità, ministero della Salute, ministero dell’Istruzione e Inail.
“La Conferenza delle Regioni – ha spiegato il Presidente del Molise, Donato Toma, che oggi ha presieduto la riunione – prosegue con responsabilità istituzionale l’interlocuzione con il Governo in vista della riapertura della scuola ed oggi ha espresso un parere sostanzialmente favorevole al documento predisposto dai ministeri competenti e da ISS e INAIL. Un testo che è una sorta di guida operativa destinata agli istituti scolastici per la gestione dei casi di bambini con segni/sintomi Covid-19 correlati e per la preparazione, il monitoraggio e la risposta a potenziali focolai da Covid-19 collegati all’ambito scolastico e dei servizi educativi dell’infanzia attraverso modalità basate su evidenze e buone pratiche di sanità pubblica. Insomma indicazioni operative condivise per evitare – come è scritto nel documento – ‘frammentazione e disomogeneità'”.
“Abbiamo solo chiesto che nei servizi educativi per l’infanzia la didattica possa svolgersi a gruppi stabili, rimettendo ai singoli istituti la valutazione sulla loro dimensione. Ed abbiamo presentato anche – ha concluso Toma – una raccomandazione sulla didattica a distanza, per classi e per plesso nel caso, in cui si dovessero verificare cluster che ne impongano la riattivazione”.
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