ROMA (ITALPRESS) – “I dirigenti scolastici chiedono risorse adeguate per organizzare e gestire al meglio il rientro a scuola in sicurezza. Servono locali, banchi monoposto e un ampliamento dell’organico”. Lo afferma il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, nel presentare il vademecum per l’avvio dell’anno scolastico 2020/21 che l’Anp ha messo disposizione dei propri soci.
“Non si devono vanificare gli enormi sforzi profusi dai Presidi, dai loro collaboratori, dal Ministero e dai suoi uffici territoriali, dagli enti locali affinchè la ripartenza avvenga per tutti nella massima sicurezza – aggiunge -. Ora, per esempio, i Dirigenti chiedono di conoscere con urgenza il calendario di consegna dei banchi monoposto. Non è possibile che lo vengano a sapere all’ultimo momento: l’organizzazione richiede tempo”.
Giannelli conclude sottolineando che “è impensabile che la mascherina sia l’unica arma di difesa dal contagio, perchè sappiamo benissimo quanto sia faticoso – per gli alunni e per il personale – indossarla per ore”.
(ITALPRESS).
Presidi “Servono risorse adeguate per la ripartenza della scuola”
Azzolina “Obiettivo non solo riaprire scuole, ma non farle richiudere”
ROMA (ITALPRESS) – “L’obiettivo non è solo riaprire le scuole, ma fare in modo che non richiudano”. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ai microfoni di Radio Anch’io.
“La scuola a settembre riparte – ha aggiunto -, ma la vita degli italiani è già ripartita. Sto facendo i salti mortali con tutto il governo e tutti quelli che stanno lavorando per la riapertura delle scuole. Vorrei tanto che lo stesso sforzo lo facessero tutti, mi aspetto di vedere responsabilità. Lo sforzo per il bene della scuola deve essere di tutti”.
“La mascherina è fondamentale laddove il distanziamento non c’è – ha spiegato la ministra -. Il Cts lo aveva già scritto il 7 luglio. Ma noi stiamo lavorando al distanziamento e continueremo a farlo. Ci sono Paesi europei che dicono: se non hai il distanziamento metti la mascherina e basta. Noi stiamo facendo di più: stiamo lavorando per garantire a tutti il distanziamento”.
Sugli spazi “si è fatto molto, ma serve un ulteriore impegno da parte degli Enti locali, che sono proprietari degli edifici – ha detto ancora la Azzolina -. Hanno i poteri commissariali per velocizzare i lavori, le risorse per l’edilizia scolastica leggera. E abbiamo dato nel dl agosto ulteriori risorse per gli affitti”.
“L’obiettivo – ha sottolineato la ministra – non è solo riaprire le scuole, ma fare in modo che non richiudano. Tutti i pezzi stanno andando al loro posto. Le Linee guida pronte da fine giugno, protocollo di sicurezza, forniture di gel, banchi, mascherine, 100 mila assunzioni a tempo indeterminato e almeno altre 50 mila a tempo determinato per l’emergenza. E’ un lavoro enorme, gigantesco”.
(ITALPRESS).
Cgil-Cisl-Uil “Subito protocollo sicurezza per le scuole dell’infanzia”
ROMA (ITALPRESS) – “Il protocollo per la riapertura in sicurezza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia va chiuso immediatamente”. Ad affermarlo in una nota unitaria i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil, Rossana Dettori, Angelo Colombini, Ivana Veronese.
“Le mamme e i papà – affermano i tre dirigenti sindacali – devono avere la certezza che da settembre tutto riaprirà in presenza, ma con l’applicazione di misure anti contagio che garantiscano la sicurezza dei bambini e delle bambine, delle loro famiglie e delle lavoratrici e lavoratori del segmento 0-6”.
Secondo Dettori, Colombini, Veronesi per realizzare ciò “serve l’impegno di tutti, dal Ministero del Lavoro e quello dell’Istruzione alle Regioni e Enti Locali, ma va fatto in fretta. Il tavolo viaggia a rilento. Vanno accelerate le soluzioni e – sottolineano – serve un impegno politico del Governo per superare i vincoli che impediscono a Comuni e Regioni di prevedere un piano di assunzioni straordinario così da garantire la funzionalità in sicurezza di questo fondamentale segmento dell’istruzione”.
(ITALPRESS).
Pubblicate linee guida per didattica digitale integrata
Il ministero dell’Istruzione ha pubblicato sul proprio sito, le Linee Guida per la Didattica Digitale Integrata (DDI), previste dal Piano per la ripresa di settembre presentato lo scorso 26 giugno e passate al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Le Linee guida sono anche state inviate alle scuole per la loro applicazione. Il documento contiene indicazioni operative affinché ciascun Istituto scolastico possa dotarsi, capitalizzando l’esperienza maturata durante i mesi di chiusura, di un Piano scolastico per la didattica digitale integrata. In particolare, il Piano per la DDI dovrà essere adottato nelle secondarie di secondo grado anche in previsione della possibile adozione, a settembre, della didattica digitale in modalità integrata con quella in presenza. Mentre dall’infanzia alla secondaria di primo grado, il Piano viene adottato affinché gli istituti siano pronti “qualora si rendesse necessario sospendere nuovamente le attività didattiche in presenza a causa delle condizioni epidemiologiche contingenti”. Per questi gradi di scuola non è infatti prevista didattica integrata alla ripresa di settembre, ma solo didattica in presenza.
Il Piano scolastico per la didattica digitale integrata dovrà essere allegato al Piano triennale per l’offerta formativa di ciascuna scuola. Sarà fornita apposita comunicazione alle famiglie, alle studentesse e agli studenti sui suoi contenuti in modo che tutte le componenti della comunità scolastica siano coinvolte. Ogni scuola avvierà una rilevazione del fabbisogno di tablet, pc e connessioni che potrebbero servire per l’attuazione del Piano. Con l’arrivo dei nuovi studenti delle classi prime, infatti, potrebbe essere necessario integrare le dotazioni. Per quanto riguarda i docenti, le Linee guida pongono attenzione anche a quelli a tempo determinato, i supplenti: la rilevazione del fabbisogno riguarderà anche loro, dato che non hanno accesso alla Carta del docente che consente agli insegnanti di acquistare hardware per la didattica. Un’attenzione particolare è riservata alle studentesse e agli studenti con disabilità e con bisogni educativi speciali. Nel caso in cui, nelle scuole di secondo grado, sia attivata la DDI come metodologia complementare, per le alunne e gli alunni con disabilità andrà privilegiata la didattica in presenza con il loro docente di sostegno.
Nel caso di lezioni in DDI complementari, sempre nella scuola secondaria di secondo grado, chi segue a distanza dovrà fare lo stesso orario della classe. In caso di nuove situazioni di chiusura a causa di un eventuale peggioramento delle condizioni epidemiologiche e di DDI generalizzata, le lezioni saranno in modalità sincrona per tutto il gruppo classe e dovrà essere garantito un orario minimo: almeno 10 ore settimanali per le classi prime della primaria, almeno 15 per le scuole del primo ciclo (primarie, tranne le classi prime, e secondarie di primo grado), almeno 20 per il secondo grado. Il documento sottolinea l’importanza di mantenere un dialogo costante e proficuo con le famiglie e di favorire la formazione dei docenti e di tutto il personale scolastico sui temi del digitale.
(ITALPRESS).
Speranza “Riapriranno tutte le scuole, obiettivo piena sicurezza”
ROMA (ITALPRESS) – “Chiudere le scuole è stata la scelta più difficile, purtroppo è stata indispensabile. E’ evidente che a settembre dovremo ripartire. Riconfermo che l’intenzione del governo è molto chiara su questo punto: le scuole riapriranno tutte. Il nostro obiettivo è che riaprano in piena sicurezza”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso dell’informativa in Aula al Senato. “Riterremo il lockdown definitivamente chiuso – ha precisato Speranza – solo nel giorno in cui tutte le scuole di ogni ordine e grado potranno riaprire”. Per il ministro al momento non c’è un “rischio zero” e occorre mantenere le tre regole essenziali, che definisce “fondamentali” e “decisive”: utilizzo delle mascherine, distanziamento e lavaggio frequente delle mani. “Tutta la comunità internazionale – ha spiegato – condivide che siano veramente decisive. Su queste tre regole non dividiamoci, devono essere patrimonio condiviso di tutto il Paese”. Il ministro della Salute ha ripercorso il lavoro svolto in questi mesi. “Nessuno di noi – ha evidenziato – aveva un manuale di istruzioni, siamo stati il primo Paese occidentale colpito dopo la Cina. Le istituzioni repubblicane hanno retto”. Per Speranza si tratta di “un risultato di tutto il Paese, non di una parte. E’ il risultato – ha proseguito – del governo, delle Regioni, del Parlamento, prima di tutto del nostro servizio sanitario nazionale di cui dobbiamo essere orgogliosi. E’ un risultato dei nostri medici, infermieri, operatori sanitari che hanno svolto un lavoro straordinario”. Un riferimento anche all’attività del comitato tecnico-scientifico che, secondo Speranza, “è molto importante”. “Il dipartimento di Protezione civile della presidenza del Consiglio – ha affermato – ha già provveduto a consegnare i verbali a chi ne ha fatto richiesta. Continueremo su questa linea: la trasparenza è stata sin dall’inizio una regola fondamentale a cui non intendiamo rinunciare”.
(ITALPRESS).
Scuola, via libera all’aumento degli organici
ROMA (ITALPRESS) – La Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha incontrato, questa mattina, i rappresentanti delle Regioni sulla ripresa di settembre e, in particolare, sul tema dell’organico aggiuntivo da dare alle scuole. Presente alla riunione anche la Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, per gli aspetti relativi al trasporto scolastico.
“Oggi – ha spiegato Azzolina – dopo aver ultimato tutti i passaggi istituzionali e con le forze sociali, ho firmato l’Ordinanza che stabilisce i criteri di riparto delle risorse per l’organico aggiuntivo previste dal decreto rilancio. Si tratta di oltre 977 milioni che saranno assegnati per il 50% sulla base del numero degli alunni presenti sul territorio e per il 50% sulla base delle richieste avanzate dagli Uffici Scolastici Regionali che hanno fatto la rilevazione delle esigenze delle scuole. Ringrazio i nostri direttori generali che hanno svolto un lavoro costante e puntuale. Daremo un budget a ogni Ufficio scolastico che lo tradurrà, poi, in organico. Le scuole avranno oltre 50mila unità di personale in più per la ripresa fra docenti e ATA. Priorità massima sarà data alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo di istruzione, con particolare riferimento alla scuola primaria”.
(ITALPRESS).
Azzolina firma l’ordinanza, le lezioni al via il 14 settembre
ROMA (ITALPRESS) – La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato l’ordinanza che stabilisce l’avvio delle lezioni per l’anno scolastico 2020/21 dal 14 settembre prossimo. La data prevista dall’ordinanza vale per tutte le scuole dell’infanzia, del primo ciclo e del secondo ciclo di istruzione appartenenti al sistema nazionale di istruzione, compresi i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti, su tutto il territorio nazionale.
Le Regioni adotteranno, poi, le determinazioni di propria competenza in materia di calendario scolastico, ferma restando la necessità di effettuare almeno duecento giorni di lezione, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.
Confermato lo svolgimento, a decorrere dal 1° settembre 2020, delle attività di integrazione e recupero degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019/2020.
(ITALPRESS).
Assufficio-Assodidattica “Bando per banchi andrà deserto”
“Leggendo il bando di gara indetto dal commissario Arcuri per l’acquisto di banchi monoposto e sedute destinati alle scuole italiane viene da chiedersi se, prima di stenderlo, qualcuno si sia posto il problema se sarebbe andato deserto. Purtroppo sembra di no, nonostante, come da noi spiegato agli uffici competenti i numeri dicano che il bando andrà sicuramente deserto. Perché? Perché un acquisto centralizzato di 3,7 milioni di pezzi tra banchi monoposto e sedute, è pari ad oltre la produzione di 5 anni di tutte le aziende nazionali certificate per fornire arredamento alla pubblica amministrazione. Ma non solo, il bando prevede la sottoscrizione del contratto entro il 7 agosto e la consegna nelle scuole (ovunque sul territorio nazionale) entro il 31 agosto. In pratica significa che dal 7 al 31 agosto, cioè in 23 giorni compresi tutti i festivi, dovrebbe essere concentrata la produzione di 5 anni. Certamente una missione impossibile”. Lo affermano in una nota congiunta Assufficio di FederlegnoArredo e Assodidattica, a cui aderiscono i produttori e i distributori italiani dell’arredo scolastico ed educativo, coprendo oltre il 95% del fatturato nazionale. “Nella migliore delle ipotesi – spiegano Assufficio e Assodidattica – la capacità produttiva attuale potrebbe arrivare a 120.000 pezzi consegnati entro fine settembre, a patto che siano disponibili pannelli, tubolari, insomma tutti i componenti che concorrono alla realizzazione dei prodotti oggetto del bando. A tutto ciò si aggiunga che anche la consegna e la messa in loco degli arredi è in capo ai fornitori è evidente come siamo stati messi davanti a una missione impossibile che avrà due gravi conseguenze. I ragazzi non potranno avere i nuovi banchi con ricadute sull’avvio dell’anno scolastico e le procedure di gara regolarmente in corso o addirittura già vinte saranno bloccate, pertanto i quantitativi su cui le aziende avevano già predisposto un piano di produzione adeguato alle tempistiche richieste dalle stazioni appaltanti, non saranno consegnati”.
“Esiste inoltre un altro problema relativo al rischio concreto che un comparto industriale venga spazzato via da un bando di gara che potrebbe avere un solo fornitore non italiano, che produce nel Sud Est asiatico, con un prodotto che non risponde alle leggi e alle normative di sicurezza e a favore della corretta postura di bambini e ragazzi, a cui tutti i produttori italiani e comunque chi vuole vendere alla PA – sottolineano le associazioni di categoria -, deve assolutamente attenersi. Siamo certi che questo non sia nei desiderata della scuola, quasi come se per legge all’improvviso si decidesse che non si possono più realizzare infissi in legno o in alluminio ma solo in pvc; tutto ciò sulla base di un presupposto emergenziale che non ha nessun fondamento scientifico. Anzi la seduta su ruote va in direzione opposta alla scelta del distanziamento sociale, che ha portato alla scelta del banco monoposto”. “Non vogliamo addentrarci oltre sulla parte riguardante il mancato rispetto delle norme di sicurezza dei prodotti cui ha fatto pubblicamente riferimento lo stesso ministro Azzolina, ma che ci sono ben chiare e che siamo disponibili a illustrare allo stesso ministro. La nostra professionalità, il nostro know-how in materia – spiega la nota – è un valore aggiunto che mettiamo nuovamente a disposizione di Governo e Protezione Civile che, purtroppo, constatiamo averci ignorato. L’auspicio è che ci sia un cambio di rotta e possiamo essere messi nelle condizioni di lavorare per contribuire alla ripartenza in sicurezza dell’anno scolastico che, stante le condizioni attuali, vediamo a rischio”.
(ITALPRESS).









