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Scuola, accordo tra Ministero dell’Istruzione e “Distretto Italia”

ROMA (ITALPRESS) – Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha incontrato oggi gli Amministratori delegati delle aziende di “Distretto Italia”, riuniti in ELIS per fare il punto sul progetto a nove mesi dal suo avvio. Al centro, in particolare, i temi dell’orientamento, per dare ai giovani la possibilità di conoscere da vicino il mondo del lavoro e compiere scelte consapevoli sui percorsi di formazione. Su questo fronte “Distretto Italia” ha siglato con il Ministero dell’Istruzione e del Merito un accordo di collaborazione, per realizzare attività di orientamento su tutto il territorio nazionale. Le attività rientrano nelle complessive 30 ore che gli istituti scolastici sono chiamati a offrire agli studenti ogni anno, secondo le linee guida per l’orientamento, introdotte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito a partire dall’anno scolastico in corso (Decreto Legge 328 del 22 dicembre 2022).
Avviato ufficialmente nell’aprile dell’anno scorso, sotto la presidenza di turno di Autostrade per l’Italia, il progetto “Distretto Italia” ha unito oltre 50 aziende e istituzioni del Consorzio ELIS in un insieme di iniziative finalizzate a far incontrare il bisogno di profili professionali delle imprese con una generazione di giovani che mostra difficoltà nel progettare il proprio futuro di studio e di lavoro. Un disallineamento tra opportunità reali offerte dalle imprese e carenza di prospettive, che arriva fino al fenomeno preoccupante dei Neet. Secondo gli ultimi dati Istat, in Italia 1,7 milioni di persone, tra i 15 e 29 anni, non studiano, non lavorano e non cercano occupazione. Un dato inferiore solo alla Romania nei Paesi dell’Unione Europea.
“Con Distretto Italia – afferma l’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi – abbiamo impresso un cambio di paradigma che vede le aziende come parte attiva nell’ambito dell’orientamento dei giovani, verso percorsi di formazione che trovino piena rispondenza nel mercato del lavoro”.
“Questo accordo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito è molto importante, poichè rafforza ulteriormente il legame tra il mondo delle imprese e quello della scuola, estendendo le attività di orientamento su tutto il territorio nazionale, per ampliare e far conoscere sempre di più un modello che crea valore. Distretto Italia getta solide basi, grazie a una visione comune di lungo periodo. Come Gruppo siamo fortemente impegnati nella ricerca e formazione di nuove competenze grazie alla creazione di una rete di sinergie virtuose tra imprese, istituzioni, istituti scolastici e università. Una politica irrinunciabile per mettere a terra i piani di sviluppo infrastrutturale, indispensabili per la crescita economica e sociale del nostro Paese” conclude Tomasi. Nei primi nove mesi di attività, “Distretto Italia” ha realizzato 23 corsi di formazione. Altri 11 corsi sono in partenza. Sono state formate ad oggi 413 persone. 304 lavorano già, in particolare nei settori costruzioni, energia, digitale, mobilità e nel settore della cantieristica navale. Le altre persone formate si preparano all’ingresso in azienda.
“Per permettere ai giovani di fare la propria strada, dobbiamo mostrargli la meta – ha spiegato Pietro Cum, Amministratore Delegato ELIS – L’impegno del Consorzio è di mettere in campo le giuste sinergie tra mondo del lavoro e della formazione, per aiutare le aziende a superare le difficoltà nel reperimento dei profili professionali, e per offrire ai giovani opportunità reali di costruirsi un futuro”. Da alcuni mesi il progetto si avvale anche di un accordo di collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I percorsi di “Distretto Italia” sono infatti uno dei canali di possibile formazione e assunzione per ex percettori di reddito di cittadinanza, fruitori di assegno d’inclusione e altre politiche attive del lavoro. Al Consorzio ELIS aderiscono 122 aziende, tra grandi gruppi e pmi. A loro si aggiungono fondazioni e università. L’obiettivo del Consorzio è intervenire, attraverso progetti capaci di creare impatto sociale, sui temi della formazione, dell’occupazione e del lavoro. Sono i Progetti di Semestre – tra questi “Distretto Italia” – che ogni anno vengono avviati sotto la presidenza di turno di una delle aziende che aderiscono al Consorzio, con il diretto coinvolgimento del loro Amministratore Delegato. Per partecipare ai percorsi di orientamento e di formazione di “Distretto Italia” è disponibile il sito ufficiale del progetto: distrettoitalia.elis.org.

foto: ufficio stampa Autostrade per l’Italia

(ITALPRESS).

Formazione, Manfredi “Cogliere opportunità rapporto con mondo lavoro”

ROMA (ITALPRESS) – Entro il 10 febbraio le famiglie hanno la possibilità di iscrivere i propri figli agli istituti aderenti alla sperimentazione della nuova filiera tecnologico-professionale, contenuta nella legge di riforma presentata dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, anche detta dei 4 anni + 2. La nuova formazione tecnologico-professionale quadriennale si basa su percorsi formativi fortemente mirati all’inserimento nel mondo del lavoro, in grado di orientare e stimolare gli studenti a mettere a frutto le loro abilità e a trovare quelle motivazioni che spesso mancano quando manca un’idea su come e dove collocarsi professionalmente.
Il valore di questa novità emerge anche dall’esperienza e dai risultati conseguiti dagli ITS Academy, gli istituti tecnologici superiori, un sistema integrato a quello degli istituti tecnici e professionali, e che ha già saputo incrociare la richiesta di professionalità del mondo produttivo con percorsi di formazione in grado di soddisfarla, ottenendo un successo formativo e occupazionale straordinario: l’86,5% dei diplomati ha trovato subito un posto di lavoro, nel 93,6% dei casi coerente con il percorso di studi fatto, un risultato in linea con quanto avviene nei paesi europei più evoluti.
Sulla sperimentazione è intervenuto anche il Presidente del Comitato nazionale ITS Academy e Consigliere INDIRE, Francesco Manfredi. “Oggi, con la sperimentazione del ciclo di 4 anni, il primo pezzo della nuova filiera formativa tecnologico-professionale che si completa con i percorsi biennali offerti dagli ITS, i nostri percorsi di istruzione e formazione professionale e tecnica sono in grado di cogliere tre importanti obiettivi: guidare i giovani verso un orizzonte lavorativo più gratificante, motivante e coerente con le loro abilità e attese; accorciare i tempi di ingresso nel mondo del lavoro; colmare la carenza di professionalità denunciata dalle aziende e che, secondo le più recenti analisi, è quantificabile in un milione e mezzo di lavoratori nei prossimi quattro anni. Ecco perchè invito le famiglie a valutare con grande attenzione questa nuova, importante opportunità di formazione specialistica, che permetterà ai nostri giovani di entrare da protagonisti nel mercato del lavoro”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Mattarella “Povertà e guerre ostacolano il diritto all’istruzione”

ROMA (ITALPRESS) – “All’alba del terzo millennio, centinaia di milioni di bambini e adolescenti ancora non hanno l’opportunità di iniziare o completare un percorso scolastico. La povertà, le guerre, i divari sociali e i diritti negati sono fattori che ostacolano l’accesso all’istruzione”. Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione.
“L’inserimento, ad opera della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, del diritto all’istruzione tra i diritti fondamentali della persona è il punto di partenza intorno a cui costruire efficaci percorsi educativi che includano l’accesso all’informazione e alla conoscenza, il rispetto della libertà di espressione e di opinione, la garanzia della libertà accademica e scientifica – prosegue il capo dello Stato -. E’ una sfida urgente. La Comunità internazionale si è impegnata a realizzare, entro il 2030, l’obiettivo di un’educazione di qualità, equa e inclusiva per tutti, nella convinzione che un’istruzione adeguata sia la condizione imprescindibile per migliorare la vita delle persone e raggiungere lo sviluppo sostenibile”.
“Il tema della odierna Giornata Internazionale dell’Educazione “Imparare per una pace duratura” indica la strada per affrontare l’ondata crescente di conflitti, violenza, intolleranza e incitamento all’odio a cui continuiamo ad assistere.
L’istruzione è la chiave per capire il valore delle originalità di ciascuna persona, la ricchezza offerta dal pluralismo, l’inviolabilità delle libertà fondamentali – sottolinea Mattarella -. Conoscere è il primo passo per potersi comprendere e dialogare. L’accesso all’istruzione deve essere un obiettivo centrale delle Istituzioni, con lo sguardo rivolto ai più giovani, a cui vanno garantite opportunità di apprendimento e sviluppo”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

Consap, Giacomoni “Fondo per lo Studio strumento fondamentale”

ROMA (ITALPRESS) – Ricorre il 24 gennaio la giornata mondiale dell’educazione, stabilita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2018.
«Come sostenuto dall’ONU, l’educazione deve essere inclusiva, equa e di qualità», ha sottolineato il presidente di Consap Sestino Giacomoni.
«Ogni individuo ha diritto all’istruzione ed è compito dello Stato rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona. Ricevere un’educazione significa imparare a ragionare, essere consapevoli delle proprie scelte, in altre parole essere liberi – ha aggiunto -. Da qui l’importanza di sostenere chi vuole intraprendere gli studi universitari sia attraverso borse di studio, che il Governo ha dichiarato giustamente di voler potenziare ed aumentare, sia rafforzando e rilanciando il Fondo per lo Studio degli studenti meritevoli, gestito da Consap. L’obiettivo del Fondo è quello di favorire l’accesso al credito ai giovani meritevoli, in modo da poter affrontare, in maniera autonoma, anche il percorso formativo universitario e post universitario».
Uno degli obiettivi prioritari del Governo, ribaditi più volte dal presidente del Consiglio dei Ministri, è quello di supportare i giovani e il merito ed il Fondo per lo Studio, per sua natura, è uno strumento fondamentale per garantire ai giovani meritevoli un percorso formativo post diploma.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel messaggio inviato recentemente in occasione del trentennale di Consap, ha dichiarato che “il Fondo per gli studenti meritevoli è uno strumento che il Governo intende rilanciare e potenziare”.
«Consap, seguendo queste indicazioni – dichiara Giacomoni -, sta collaborando con il Dipartimento per le politiche giovanili, con il Ministero dell’istruzione e del merito, con il Ministero dell’università e della ricerca, con l’Abi e con CDP, per potenziare il Fondo per lo Studio, con una serie di proposte migliorative, volte a semplificare le procedure, ad ampliare la platea dei beneficiari ed a potenziare la garanzia offerta».
«La giornata mondiale dell’educazione – conclude il presidente di Consap – è l’occasione giusta per rafforzare questo strumento che sostiene concretamente i giovani e le loro famiglie nel percorso educativo».

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Scuola, Urso “Al via le iscrizioni al Liceo del Made in Italy”

ROMA (ITALPRESS) – “Da oggi le famiglie potranno iscrivere i propri figli al liceo del Made in Italy per l’anno scolastico 2024-2025”. Lo annuncia in un video sui social il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
“In poche settimane si è dato attuazione a una grande riforma contenuta nella legge quadro sul Made in Italy, che focalizza l’attenzione e la formazione sulle competenze e sulle professioni che sono importanti e significative per le imprese che contraddistinguono nel mondo l’eccellenza italiana, la qualità della produzione della nostra nazione – aggiunge -. Un’importante svolta anche per far diventare i nostri figli protagonisti dell’impresa italiana, sia per quanto riguarda le arti e i mestieri creativi e innovativi che contraddistinguono da sempre il prodotto italiano, considerato appunto il migliore di qualità a livello mondiale, sia per quanto riguarda le competenze e quindi le professionalità che servono oggi nel campo dell’impresa, l’innovazione tecnologica, gli strumenti che servono a realizzare e collocare i prodotti italiani nel mercato globale”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Contratto scuola, Anief firma il rinnovo. Azioni per recupero arretrati

ROMA (ITALPRESS) – Dopo due anni di trattative si è conclusa la questione sul nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21. La firma del contratto è avvenuta all’ARAN di Roma, dove sono stati convocati i sindacati rappresentativi, tra questi anche Anief, che ha giocato un ruolo fondamentale nelle discussioni contrattuali. Il testo approvato presenta diverse novità sia sul fronte dei miglioramenti economici che su quelli normativi, come ha spiegato, intervistato dall’Italpress, Marcello Pacifico, presidente di Anief: “Questo contratto assorbe ciò che avevamo firmato nel dicembre del 2022 e va a confermare gli ultimi aumenti che saranno dati a tutto il personale docenti ATA. Stiamo parlando di 124 euro complessivi, oltre ad aumenti del 5% del salario accessorio e dell’8% per il personale ATA. C’è anche il 40% dell’indennità dei direttori dei servizi generali e amministrativi. Questo non toglie che rispetto agli stipendi europei e all’inflazione degli ultimi 3 anni questi soldi non vengono percepiti come una quota sufficiente, ne siamo convinti e per questo abbiamo convinto il governo a sbloccare l’indennità di vacanza contrattuale nel mese di dicembre per il personale di ruolo e vogliamo farlo ottenere anche al personale precario. Noi chiederemo al Ministro Zangrillo e al governo di utilizzare i 5 miliardi di euro stanziati per il futuro rinnovo del 2022/24 per recuperare questa indennità”.
Tra i cambiamenti più importanti a livello economico, vi sono dunque l’aumento complessivo medio mensile per i docenti di 124 euro e di 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi; il forte incremento della Retribuzione Professionale Docenti, che passa da 194,80 euro a 304,30 euro al mese e un ulteriore incremento del Compenso Individuale Accessorio (CIA) che passa da 79,40 euro a 87,50 euro. Come anticipato novità anche sul piano normativo, a partire dai precari come supplenti docenti e ATA che si vedranno per la prima volta riconosciuti i tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari. “Questo contratto migliora la vita di chi lavora nella scuola, nell’università e nella ricerca su alcuni punti. Sul precariato abbiamo fatto riconoscere tre giorni di permesso retribuito. Questo è un segnale perchè finalmente nel contratto si inizia a parlare di principi di parità di trattamento tra personale precario e di ruolo – prosegue il resoconto di giornata fatto dal presidente Pacifico -. Poi c’è il tema della violenza e noi per le donne vittime di violenza abbiamo voluto allungare i giorni di congedo. Ci sono ulteriori attenzioni non solo per il personale ATA e Dsga, ma per tutti i collaboratori che faranno formazione in orario di servizio e finalmente verranno retribuiti in base alla normativa europea. Fondamentalmente questo contratto con le poche risorse a disposizione ha migliorato la vita dei lavori e delle lavoratrici. Come ANIEF siamo stati protagonisti per la prima volta su temi a noi tanto cari come precarietà e mobilità. Noi ci impegneremo sempre di più”.
-foto ufficio stampa Anief-
(ITALPRESS).

Istruzione 4+2, ammessi alla sperimentazione 171 Its

ROMA (ITALPRESS) – Sono 171 gli istituti tecnici e professionali, per 193 corsi, che, al termine dell’istruttoria condotta dalla commissione tecnica del ministero dell’Istruzione e del Merito sulle candidature pervenute, sono stati ammessi alla sperimentazione della nuova istruzione tecnica e professionale.
Le scuole hanno presentato, alla luce del progetto nazionale, le loro candidature per la riduzione da 5 a 4 anni del percorso di studi, che consentirà l’accesso poi agli ITS (2 anni), in una filiera organica, ma anche all’università o direttamente al mondo del lavoro. Un percorso di studi svolto in base a un programma arricchito sul fronte del rafforzamento delle competenze di base e di quelle specialistiche, che vede in campo un maggior raccordo con il mondo dell’impresa, con la realtà territoriale e con gli stessi ITS che offriranno una formazione specialistica post diploma, parallela a quella universitaria. Rappresentate tutte le regioni. “Dagli istituti è giunta una risposta importante, che dimostra la straordinaria capacità progettuale e voglia di innovazione della nostra scuola. A tutti i dirigenti e i docenti va il mio ringraziamento per lo straordinario sforzo profuso per elaborare i progetti in tempi che erano molto stretti. Ora potremo presentare questa nuova offerta alle famiglie per le iscrizioni al prossimo anno scolastico. Nel frattempo predisporremo le azioni di supporto alle scuole che partiranno con la sperimentazione”, ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “La nuova formazione tecnica e professionale, grazie all’alleanza tra scuola, territorio e impresa, garantirà ai nostri giovani una formazione di alto profilo e consentirà di ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, offrendo maggiori opportunità di impiego e rendendo più competitivo il sistema produttivo”, prosegue Valditara. “Il percorso di 4 anni, sul modello di altri Paesi europei come Germania, Svezia, Svizzera e Austria, è stato pensato per garantire una solida preparazione nelle materie di base, andando a recuperare i gap registrati in italiano, matematica e inglese, e una maggiore preparazione in quelle specialistiche, utilizzando una grande flessibilità didattica. Ci saranno programmi nuovi, non una compressione di quelli pensati per il quinquennio. L’organico dei docenti dei 5 anni sarà impegnato sull’offerta formativa dei 4 anni senza nessuna riduzione, come abbiamo sempre assicurato, a garanzia della qualità della formazione. Ci sarà più spazio per l’alternanza scuola-lavoro, per essere rapidamente inseriti in settori altamente qualificati, e una forte internazionalizzazione. Si favorirà per la prima volta anche la ricerca. Il mondo cambia – conclude Valditara – e le istituzioni hanno il dovere di offrire ai giovani gli strumenti per esserne i protagonisti”.
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– Foto: Agenzia Fotogramma –

Anief, 11 milioni di risarcimento per i diritti negati

PALERMO (ITALPRESS) – Nel 2023 11 milioni di euro di risarcimento per più di 3000 cause vinte nei tribunali del lavoro. Queste le cifre della campagna #NonuneurodimenoconAnief, illustrata, in un’intervista all’Italpress, dal presidente del sindacato Marcello Pacifico.
“E’ una campagna informativa, quella che Anief ha inaugurato nel 2023 e che sta proseguendo anche nel 2024 – spiega Pacifico – . Informativa su cosa? Certamente in base allo stato di servizio sui diritti che ad oggi sono negati dalla normativa italiana, quindi normativa legislativa, normativa contrattuale, ma riconosciuta dalla normativa europea. Poichè l’Italia è in Europa, tutti sappiamo che quando una norma nazionale va in contrasto con una norma europea va disapplicata dal giudice. I legali dell’Anief hanno vinto tante cause che riguardano il personale scolastico in corti di giustizia europea per il precariato, in particolar modo, sul principio di parità di trattamento tra personale precario e personale di ruolo e quindi su tutti quei diritti che sono stati negati durante gli anni di precariato anche per chi è entrato di ruolo a partire poi dalle stesse ricostruzioni di carriera che sono illegittime”.
“Tutto questo – prosegue Pacifico – in effetti ha portato, solo nel 2023, a 11 milioni di euro di risarcimento per più di 3000 cause vinte nei tribunali del lavoro, oltre ovviamente a tutte le cause principali vinte in corti di giustizia europea. Ma l’attività dell’Anief non si ferma solo a questo, la campagna informativa riguarda anche il servizio svolto nella scuola paritaria”. La campagna informativa “è semplice, basta andare a controllare il proprio stato di servizio e chiedere una consulenza gratuita al sindacato Anief e noi con la campagna #nonuneurodimenoconAnief andremo ad analizzare lo stato di servizio e andremo a vedere quali sono i diritti negati e che possono essere recuperati”.
-foto Italpress –
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