“La scuola non si è mai fermata, nonostante l’emergenza Covid, e stiamo lavorando per farla ripartire di presenza a settembre, sicura ed efficiente”. Così il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina su Facebook.
“Centreremo questo obiettivo anche grazie al Piano Scuola che avvia dopo anni di attesa il progetto per portare la banda ultralarga in tutte le scuole, a partire da quelle del primo e
secondo ciclo. Si tratta di un investimento di 400 milioni e 430 mila euro, pari a circa il doppio rispetto ai 200 milioni precedentemente previsti”, aggiunge il ministro dell’Istruzione.
(ITALPRESS).
Azzolina “Lavoriamo per riaprire le aule a settembre”
Azzolina “A settembre metà studenti in classe e metà online”
“Abbiamo sicuramente un piano per settembre e ci stiamo lavorando giorno per giorno. A settembre si deve tornare a scuola perché i nostro studenti hanno il diritto di tornare a scuola. È evidente che rispetto alla situazione storica che noi stiamo vivendo dobbiamo immaginare tante opzioni. Una prima di ritorno alla normalità come tutti noi vorremmo e come abbiamo sempre conosciuto la scuola”. Lo ha detto a “L’Intervista di Maria Latella” su Sky TG24 la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
“La seconda è un’opzione rispetto al fatto che il Coronavirus accompagni ancora le nostre vite fino a quando non si troverà un vaccino, in questo caso è evidente che non possiamo far tornare i nostri studenti in classi da 28 o 30 persone, se devo far mantenere il distanziamento sociale è evidente che non possono mettere 28 o 30 alunni per classe – ha aggiunto -. Su questo ci stiamo organizzando anche pensando a forme di didattica mista, metà in classe e metà a distanza. La settimana è composta da 5 o 6 giorni di scuola, l’idea è che metà studenti vadano per metà settimana in classe de visu e l’altra metà collegati da casa a seguire quello che l’altra metà della classe fa in presenza. Così la socialità resta e il programma va avanti per tutta la classe”.
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Mattarella “Le scuole chiuse una ferita per tutti”
“L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha sconvolto, in poche settimane, le nostre vite. Le scuole di tutto il Paese sono state chiuse, siamo di fronte a un evento eccezionale che tocca la vita di più di otto milioni di ragazze e ragazzi italiani”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un intervento in occasione dell’avvio del progetto #lascuolanonsiferma di RAI Cultura.
“Le scuole chiuse sono una ferita per tutti ma, anzitutto per voi, ragazzi; per i vostri insegnanti; per tutti coloro che, giorno per giorno, partecipano alla vita di queste comunità”, ha aggiunto Mattarella rivolgendosi agli studenti, e ha concluso: “In fondo, costretti a casa, avvertite che la scuola vi manca. Probabilmente, non avreste mai immaginato che poter uscire per andare a scuola costituisse un esercizio di libertà. Della vostra libertà”.
“È possibile anche che questa esperienza, così dura e sofferta, si tragga un’occasione di crescita. Per riflettere tutti su ciò cui abbiamo dovuto, momentaneamente, rinunziare; e sul valore delle occasioni e dei gesti, apparentemente scontati, che in questo momento ci mancano. A cominciare dalle relazioni tra le persone”, ha sottolineato Mattarella.
“Tutti ripetiamo che, dopo questa pandemia, il mondo non sarà più come prima: ma nessuno, davvero, può ancora dirci come sarà – ha proseguito il capo dello Stato -. Come sarà il mondo di domani dipenderà, in realtà, in larga misura da voi, studenti di oggi. Per questo è importante continuare a sentirsi e a essere studenti”. Il presidente Mattarella, nel suo messaggio, ha ringraziato “i docenti, il progetto messo a punto dal ministero dell’Istruzione e dalla Rai, un contributo importante, che esalta la missione di servizio pubblico. A voi, ragazze e ragazzi, il mio incoraggiamento – ha concluso il capo dello Stato -. Buone lezioni a tutti. E, per chi si prepara agli esami, in bocca al lupo”.
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320 milioni alle Regioni per l’edilizia scolastica
In arrivo ulteriori risorse per l’edilizia scolastica. Sono stati infatti messi a disposizione altri 320 milioni di euro nell’ambito della Programmazione unica nazionale 2018-2020 che consentiranno alle Regioni di effettuare interventi di messa in sicurezza nelle scuole dei loro territori. “Sono risorse attese – spiega la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina – che si aggiungono ai 510 milioni già assegnati agli enti locali lo scorso 10 marzo. Dobbiamo continuare a lavorare sul fronte dell’edilizia scolastica e della messa in sicurezza, guardando al futuro. Abbiamo bisogno di strutture che possano accogliere al meglio i nostri studenti”. “Si tratta di fondi – aggiunge la vice ministra Anna Ascani – che andranno in erogazione diretta agli enti locali sulla base delle priorità individuate dalle Regioni nell’ambito della Programmazione nazionale, nello specifico per il 2019. Questo ci consentirà di agire in maniera rapida e mirata. Anche in una fase delicata come questa stiamo mettendo al centro la sicurezza degli studenti, lavorando in sinergia con i territori e tutte le istituzioni coinvolte”.
Le Regioni avranno tempo fino al prossimo 29 maggio per inviare al ministero dell’Istruzione gli elenchi degli interventi da finanziare. Domani, intanto, si riunirà al ministero dell’Istruzione la Cabina di regia sull’edilizia scolastica, per fare il punto su fondi e interventi. Ecco la ripartizione regionale delle risorse: Abruzzo 11.032.723,63 euro; Basilicata 6.104.688,36 euro, Calabria 17.318.854,84 euro; Campania 32.190.459,87 euro; Emilia-Romagna 20.387.478,91 euro; Friuli-Venezia Giulia 7.928.822,04 euro; Lazio 26.385.648,73 euro; Liguria 7.126.559,83 euro; Lombardia 41.989.804,22 euro; Marche 10.008.774,78 euro; Molise 3.391.512,46 euro; Piemonte 21.513.653,32 euro; Puglia 21.174.884,04 euro; Sardegna 11.003.081,24 euro; Sicilia 29.459.756,29 euro; Toscana 19.515.775,86 euro; Umbria 7.106.115,90 euro; Valle d’Aosta 1.715.804,16 euro; Veneto 24.645.601,52 euro. Totale 320.000.000,00 euro. (ITALPRESS).
Scuola, Azzolina “Si allontana la riapertura a maggio”
“Il governo a giorni prenderà una decisione. Ma con l’attuale situazione sanitaria ogni giorno che passa allontana la possibilità di riaprire a maggio. Significherebbe far muovere ogni giorno oltre 8 milioni di studenti”. Così il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in un’intervista al Corriere della Sera, sottolineando poi che “se lo studente merita 8 avrà 8, se merita 5 avrà 5. La didattica a distanza ci ha permesso di mettere in sicurezza l’anno che altrimenti sarebbe andato perso. Alla fine tutti avranno un voto. Chi risulta insufficiente recupererà il prossimo anno con attività individualizzate”. Quanto all’esame di maturità “escludo l’ipotesi mista: studenti a scuola e professori a casa”. Il ministro sottolinea che “la”, spiegando che “dedicheremo le prime settimane al lavoro per chi è rimasto indietro o ha avuto insufficienze. Ma non abbiamo stabilito le date, lo faremo insieme alle Regioni”. Azzolina conferma che “i concorsi si faranno. È l’unico modo per poter assumere a settembre. Quello straordinario per 24 mila precari svolgerà appena le condizioni lo permetteranno. I docenti casomai saranno assunti dal primo settembre”. Infine, sulla possibilità di avere studenti in classe con la mascherina, il ministro chiosa: “Non mi piace l’idea e come si fa a chiedere a un bambino di rispettare la distanza di sicurezza?”. (ITALPRESS).
#Lascuolanonsiferma, la RAI al servizio dell’istruzione
L’hashtag scelto non lascia dubbi: si chiama #lascuolanonsiferma il palinsesto dedicato alla scuola messo a disposizione dalla Rai (a partire da domani), in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, per studenti (e le loro famiglie) e insegnanti privati della possibilità di frequentare gli istituti a causa del coronavirus. Nell’offerta, che per il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina «fa bene alla scuola, spero diventi permanente», sono coinvolte la tv generalista, con Raitre; la tv tematica, con Rai Scuola, Rai Storia e Rai Ragazzi; e la piattaforma RaiPlay. Azzolina spiega: «Ci saranno un’offerta importante per i più piccoli, che sono più fragili; un’offerta multidisciplinare per la scuola secondaria e un’offerta aperta a tutta la famiglia». L’importante, insomma, è permettere agli studenti di tutta Italia, anche a quelli che non hanno la connessione alla rete o hanno problemi di pc, di terminare l’anno scolastico nel modo migliore. Ci saranno persino, anticipa il direttore di Rai Cultura e Raitre Silvia Calandrelli, delle «simulazioni per aiutare i maturandi ad affrontare l’esame di maturità più difficile dai tempi del dopoguerra».
L’offerta, dicevamo, coinvolge diversi canali. Per la tv generalista, seppure Raiuno e Raidue siano già impegnate su questo fronte, entra in campo Raitre che, dal 27 aprile (dal lunedì al venerdì alle 15.20), propone #Maestri, 86 lezioni (per 43 puntate) registrate da protagonisti della cultura, accademici e divulgatori come Alberto Angela, Antonino Cannavacciuolo, Alessandro Barbero, Luca Mercalli, Claudio Strinati, Piergiorgio Odifreddi, Sabino Cassese, Luca Serianni, Valerio Massimo Manfredi, Mario Tozzi e Alberto Melloni.
A partire dalla stessa data, Rai Scuola propone Scuola@Casa Maturità, dedicata ai maturandi. Tutti i giorni (alle 10.00 e alle 15.00), docenti universitari, Accademici della Crusca e Accademici dei Lincei terranno lezioni da trenta minuti l’una su argomenti indicati da insegnanti degli istituti secondari di secondo grado con una lunga esperienza nelle commissioni di esame.
Sempre il 27 aprile, alle 21.30, arriva la nuova edizione di Scuola@casa magazine per analizzare, insieme a diversi esperti, le problematiche del mondo della scuola, in particolare quelle della secondaria di secondo grado. Si parlerà di didattica a distanza, di tempo di studio, di rapporto con gli studenti, dell’operatività dei docenti e di come i genitori possano essere di aiuto e possano comportarsi per gestire questo difficile momento. Particolare attenzione verrà rivolta alle esigenze di inclusione e ai bisogni educativi speciali.
Già da domani, però, su Rai Scuola sarà possibile seguire le nuove lezioni di La Scuola in Tv: oltre 110 lezioni della durata di trenta minuti ciascuna realizzate da docenti e insegnanti indicati dal Ministero dell’Istruzione e dedicate a tutte le materie,dall’Italiano alla Matematica, dalla Fisica all’Informatica, dalla Storia dell’Arte all’Educazione fisica.
Su Rai Storia saranno, invece, disponibili le simulazioni d’esame di cui parlavamo prima: dal 13 maggio (il mercoledì in prima serata), Edoardo Camurri è alla guida di Prove di maturità: dieci puntate, in ciascuna delle quali due studenti collegati tra loro proveranno a fare l’esame con un percorso interdisciplinare sul XX secolo, con il supporto di umanisti e scienziati.
Veniamo ora ai più piccoli. Ad occuparsi di loro è Rai Ragazzi con Rai Gulp e Rai Yoyo: «Esiste la didattica a distanza, esiste su RaiPlay un magazzino ricchissimo di contenuti formativi ma noi dobbiamo pensare anche alle famiglie che non possono usufruire al 100% dell’on demand» spiega il direttore di Rai Ragazzi Luca Milano. In particolare, Rai Gulp propone (dal 20 aprile, dal lunedì al venerdì alle 9.15, con un’anteprima domani sempre alle 9.15) La Banda dei FuoriClasse, tre ore al giorno di scuola realizzate nel Centro di Produzione Rai di Torino (quello, per intenderci, dell’Albero azzurro) e dedicate a tutti gli studenti costretti dall’emergenza coronavirus a finire l’anno scolastico “fuori classe”. Lo scopo del programma, condotto da Mario Acampa, è quello di non far sentire i ragazzi soli ma, appunto, parte di una banda. Tanto da poter interagire e fare domande attraverso Instagram, Facebook e Twitter. Rai Yoyo, penserà, invece ai più piccoli, con ampi spazi dedicati all’apprendimento dell’inglese e dell’arte. Da ricordare, sempre a cura di Rai Ragazzi, il programma quotidiano di Raiuno Diario di Casa.
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Completa l’offerta di #lascuolanonsiferma RaiPlay che, spiega la direttrice Elena Capparelli, «propone la migliore offerta possibile per la nostra modalità di fruizione on demand, complementare all’insegnamento». Di particolare rilevanza la sezione learning creata appositamente per questo periodo di emergenza dove è possibile trovare contenuti dedicati esclusivamente agli studenti di ogni ordine e grado. Ce n’è davvero per tutti, insegnanti inclusi e i contenuti si rinnovano di settimana in settimana: playlist di video, cartoni e canzoni per la Scuola dell’Infanzia; collezioni di video e programmi dedicati, ad esempio, al Mondo degli Animali, al Corpo Umano o alla Preistoria per i bambini della Scuola Primaria e via dicendo fino ad arrivare ai ragazzi della Scuola Secondaria di II grado. Una selezione dei contenuti della sezione Learning sarà tradotta nella lingua dei segni per i bambini non udenti. Pe ri più piccoli ci saranno, ad esempio, la Pimpa, Barbapapà e Giulio Coniglio.
Ancora su RaiPlay arrivano, dal 20 aprile, Scrittori#FuoriClasse: nove scrittori (come Maurizio De Giovanni, Sandro Veronesi, Francesco Piccolo e Valerio Magrelli) terranno lezioni speciali su temi di interesse scolastico e generale.
Completano l’offerta di RaiPlay Beautiful Minds (uomini e donne del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’economia racconteranno le loro storie personali e offriranno le loro proposte per il dopo Covid-19) e Interdipendence: 11 cortometraggi realizzati per la sensibilizzazione all’ambiente e ai cambiamenti climatici.
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Scuola, arrivano i premi di Hera con “Digi e Lode”
La digitalizzazione delle scuole è un argomento quanto mai attuale e il Gruppo Hera conferma il suo impegno su questo tema con la premiazione delle prime scuole vincitrici della terza edizione di Digi e Lode. In particolare, sono 20 gli istituti emiliano-romagnoli che, nel primo quadrimestre, si sono aggiudicati 50 mila euro dei complessivi 100 mila previsti per l’anno scolastico 2019/2020. Quest’anno, inoltre, la multiutility ha esteso il progetto anche alle scuole di Marche e Abruzzo, con un investimento aggiuntivo di 25 mila euro. In tutti i territori verrà pubblicata un’ulteriore classifica al termine del secondo quadrimestre. Nella classifica del primo quadrimestre tra i Comuni emiliano-romagnoli sopra i 50.000 abitanti, sono presenti due scuole di Ferrara, due di Imola, due di Modena, due di Ravenna, due di Faenza, due di Bologna, due di Cesena e una di Forlì. Per i Comuni sotto i 50.000 abitanti, hanno vinto cinque scuole: a Mordano (BO), a Castelfranco Emilia (MO), Marano sul Panaro (MO), Vignola (MO) e Massa Lombarda (RA). Su http://digielode.gruppohera.it/ è consultabile la graduatoria completa.
Ogni scuola si è aggiudicata 2.500 euro, che serviranno per finanziare progetti di digitalizzazione scolastica con beneficiari gli studenti scelti in autonomia dagli istituti. Nella scorsa edizione i premi sono stati utilizzati per l’acquisto, tra gli altri, di monitor touch, lavagne interattive multimediali, videoproiettori, notebook e tablet, microscopi elettronici, percorsi formativi sulla progettazione tridimensionale, pc, webcam, stampanti 3D e laser. Digi e Lode rientra tra le iniziative del Gruppo Hera che coinvolgono attivamente i cittadini dei territori serviti. Il progetto, infatti, prevede che ogni volta che un cliente attiva uno o più servizi digitali, messi a disposizione gratuitamente dalla multiutility, dona dei punti alle scuole del suo Comune. Se poi i clienti selezionano sul sito web dedicato una scuola in particolare, i punti vengono moltiplicati per 5 volte. Con i servizi digitali Hera è vicina ai propri clienti, anche a distanza. Grazie all’app My Hera e ai Servizi Online, ad esempio, è possibile gestire le forniture comodamente da casa: pagare online le bollette e consultare l’archivio, effettuare l’autolettura, controllare l’andamento dei consumi, attivare la domiciliazione bancaria e la bolletta online, ricevere assistenza e tanto altro.
Quasi 185.000 servizi digitali attivati in quattro mesi Nel primo quadrimestre di Digi e Lode sono stati quasi 185.000 i servizi digitali attivati dai clienti Hera. In particolare, quasi 30.000 sono state le richieste per l’invio della bolletta elettronica e oltre 37.400 le iscrizioni ai Servizi Online. L’app dedicata alla raccolta differenziata, il Rifiutologo, è stata scaricata 64.400 volte e quasi 53.800 sono stati i download dell’app My Hera, che aiuta il cliente a gestire comodamente dallo smartphone le proprie utenze. “Il coinvolgimento e la collaborazione tra azienda, cittadini, clienti, organizzazioni e associazioni locali sono fondamentali per creare valore condiviso – sottolinea Hera -. Tutti, intervenendo sui propri comportamenti quotidiani, possono diventare protagonisti del cambiamento e contribuire al raggiungimento di obiettivi fondamentali in termini di sostenibilità, efficienza e inclusione sociale”. Digi e Lode, infatti, è solo uno dei numerosi progetti promossi da Hera e rendicontati nel report “Costruire insieme il futuro” disponibile e consultabile anche online. Tra questi, i progetti gratuiti di educazione ambientale, che coinvolgono ogni anno oltre 100.000 studenti, e le tante iniziative messe in campo con le onlus del territorio per prevenzione, riciclo e recupero di rifiuti come CiboAmico, “FarmacoAmico” e “Cambia il finale”.
(ITALPRESS).
(nella foto: la premiazione di una delle edizioni precedenti del progetto)
Coronavirus, Azzolina “ritorno a scuola quando ci saranno le condizioni”
ROMA (ITALPRESS) – “Non e’ il ministro dell’Istruzione che puo’ stabilire quando un virus finisce. Io ho il compito di tutelare la sicurezza degli studenti e del personale scolastico. Fino a quando non ci sara’ la sicurezza, gli studenti non torneranno in classe. Ascoltero’ quello che le autorita’ sanitarie ci diranno, ma e’ chiaro che non ho competenze mediche, si tornera’ quando le condizioni lo permetteranno. La politica sara’ piu’ prudente della scienza, ma e’ chiaro che ho bisogno di dati scientifici per non mettere a rischio la vita degli studenti”. A dirlo la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ospite di Che tempo che fa su Raidue. “Io penso che questo Paese puo’ essere orgoglioso di quello che il personale scolastico sta facendo”, ha aggiunto la ministra.
(ITALPRESS).









