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Hera, al via progetti didattici digitali e aule virtuali

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Il Gruppo Hera, alla luce del momento complesso per gli istituti scolastici dovuto all’emergenza coronavirus, ha ripensato e trasformato le attività gratuite di educazione ambientale e divulgazione scientifica per le scuole di ogni ordine e grado. Per il progetto la “Grande Macchina del Mondo” dedicato alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado sono già disponibili complessivamente 12 percorsi, appositamente ripensati per il digitale, che mantengono le caratteristiche principali: interattività, differenziazione in base all’età degli studenti e naturalmente il focus sui temi cardine del progetto: ambiente, acqua ed energia. I docenti possono scegliere tra videolezioni in diretta, con la creazione di vere e proprie aule virtuali, disponibili su diverse piattaforme, o videolezioni fruibili in modalità differita. Ma il percorso è disponibile in formato digitale anche per tutti coloro che non possono collegarsi online. In questo caso i docenti possono richiedere un kit di materiali didattici digitali sul tema scelto da utilizzare per sviluppare il modulo in autonomia, nei tempi e con le dotazioni informatiche a loro più comode. Anche il progetto di divulgazione scientifica ed educazione ambientale dedicato agli istituti superiori diventa resiliente. Nella sezione del sito dedicata alle aule virtuali di “Un pozzo di scienza”, gli insegnanti possono trovare contenuti di approfondimento e materiali di supporto e dare così continuità al progetto. Studenti e docenti possono accedere liberamente e senza registrazioni a una selezione di laboratori pratici e di incontri scientifici su molti dei temi e titoli in programma. Una ricca offerta che comprende conferenze interattive con i relatori ed esperti, guidate dai divulgatori scientifici, video introduttivi, laboratori con esperimenti, presentazioni e schede di approfondimento da consultare e scaricare, utili per trattare in modo coinvolgente tematiche quanto mai importanti per la formazione degli studenti, anche a distanza.
(ITALPRESS).

Azzolina “Si tornerà a scuola se e quando ci saranno le condizioni”

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“Voglio ribadire, con chiarezza, un aspetto fondamentale. Si tornerà a scuola se e quando, sulla base di quanto stabilito dalle autorità sanitarie, le condizioni lo consentiranno”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso di un’informativa urgente in Senato per l’emergenza Coronavirus.
“Tuttavia, il servizio di istruzione è un servizio pubblico essenziale costituzionalmente garantito. Per questo – ha aggiunto – abbiamo subito sollecitato l’attivazione di forme di didattica a distanza. Con l’obiettivo di garantire il diritto allo studio, ma anche e soprattutto la vicinanza ai nostri studenti e alle loro famiglie. È una scelta a mio avviso obbligata. Non abbiamo alternative se vogliamo stare accanto ai nostri allievi. Oltre tre quarti della popolazione studentesca mondiale è interessata da questa crisi. Un numero spaventoso: 1, 5 miliardi di studenti nel mondo in questo momento non sta andando a scuola. Si tratta – ha proseguito Azzolina – di una sfida senza precedenti, che dobbiamo raccogliere. Molti Paesi europei, è inutile nascondercelo, sono più attrezzati di noi riguardo alle infrastrutture tecnologiche, eppure in questi giorni sono stata più volte chiamata in causa dai miei omologhi per avere informazioni su come l’Italia stia operando”. Il ministro ha comunque chiarito che l’anno scolastico sarà valido.
(ITALPRESS).

Dantedì, 25 marzo la prima edizione con letture social

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Il 25 marzo, data che gli studiosi individuano come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia, si celebrerà per la prima volta il Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri recentemente istituita dal Governo. Il Sommo Poeta è il simbolo della cultura e della lingua italiana, ricordarlo insieme sarà un modo per unire ancora di più il Paese in questo momento difficile, condividendo versi dal fascino senza tempo. L’appuntamento è per le 12 di mercoledì 25 marzo, orario in cui siamo tutti chiamati a leggere Dante e a riscoprire i versi della Commedia. Il Ministero dell’Istruzione inviterà docenti e studenti a farlo durante le lezioni a distanza. Ma la richiesta è rivolta a ciascun cittadino. E le 12 saranno solo l’orario di punta: le celebrazioni, seppur a distanza, potranno proseguire durante tutta la giornata sui social, con pillole, letture in streaming, performance dedicate a Dante, con gli hashtag ufficiali #Dantedì e #IoleggoDante.

“Questa prima edizione avviene in un momento particolarmente difficile. Le tante iniziative già previste si spostano sulla rete. Per questo rivolgo un appello agli artisti: il 25 marzo leggete Dante e postate i vostri contenuti. Dante è la lingua italiana, è l’idea stessa di Italia. Ed è proprio in questo momento che è ancor più importante ricordarlo per restare uniti”, afferma il ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini. “Cittadini e scuole, il prossimo 25 marzo, potranno unirsi in un momento alto di condivisione. Riscoprire Dante, tutti insieme, sarà un modo per restare uniti, in un momento così complesso, attraverso il filo conduttore della poesia. So che gli insegnanti stanno già facendo sforzi importanti per portare avanti la didattica a distanza, per restare in contatto con i nostri ragazzi. Il Dantedì può essere una bellissima occasione per ribadire che la scuola c’è, per condividere, sui social o sulle piattaforme delle lezioni online, la passione per uno dei testi più importanti della nostra letteratura”, ha sottolineato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Il Mibact e il Ministero dell’Istruzione insieme a scuole, musei, parchi archeologici, biblioteche, archivi e luoghi della cultura proporranno inoltre sui propri account social immagini, video, opere d’arte, rare edizioni della Divina commedia per raccontare quanto la figura del Sommo Poeta nel corso dei secoli abbia segnato profondamente tutte le espressioni culturali e artistiche dell’identità italiana. Al Dantedì parteciperà attivamente anche la Rai che con Rai Teche ha selezionato le lecturae Dantis interpretate dai maggiori artisti del nostro tempo che saranno programmate in pillole di 30” nelle tre reti generaliste della Rai e su Rai Play. E saranno numerose le trasmissioni nei palinsesti dedicate, curate da Rai Cultura. Sul canale YouTube del Mibact e sul sito del Corriere della Sera sarà inoltre trasmesso un filmato, realizzato appositamente per questa prima edizione del #Dantedì con i preziosi contributi di Paolo Di Stefano, giornalista del Corriere della Sera e promotore della giornata dedicata a Dante, Alberto Casadei dell’Associazione degli italianisti, Claudio Marazzini presidente dell’Accademia della Crusca, Carlo Ossola presidente del Comitato per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante, del linguista e filologo prof Luca Serianni della Società Dante Alighieri, di Natascia Tonelli dell’Università di Siena e di Sebastiana Nobili dell’Università di Ravenna.

(ITALPRESS).

#LaScuolaNonSiFerma, sui social le esperienze in Italia

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#LaScuolaNonSiFerma. Anche al tempo del coronavirus. Sono tante le esperienze che le scuole stanno mettendo in atto, in questa emergenza, per non perdere il contatto con le loro studentesse e i loro studenti. Tanti i gemellaggi nati fra istituti per lo scambio di buone pratiche. Storie che da oggi il ministero dell’Istruzione valorizzerà con una rubrica quotidiana attraverso i propri canali social. Dando spazio ai racconti che arrivano ogni giorno dalle scuole. Vetrina principale sarà la pagina Facebook. Sarà poi possibile interagire, attraverso l’hashtag #LaScuolaNonSiFerma, su Instagram, postando storie e foto che alimenteranno questo racconto, anche sul social più amato dai ragazzi. Al via, poi, un canale Telegram dove ci saranno, oltre ai racconti e alle esperienze, informazioni utili per la didattica a distanza. Con l’hashtag #LaScuolaNonSiFerma il ministero dell’Istruzione vuole animare il racconto delle buone pratiche, mettere in contatto le istituzioni scolastiche. Saranno storie di resilienza, di solidarietà, che raccontano quella volontà che il mondo della scuola sta dimostrando di voler andare avanti, anche in un tempo così difficile e imprevedibile.

“Come Ministero – sottolinea la responsabile dell’Istruzione, Lucia Azzolina – abbiamo deciso di diffondere e valorizzare i tanti materiali e racconti che ci stanno arrivando dalle scuole. Credo sia importante dare visibilità al grande impegno e al grande sforzo che, pur nelle difficoltà, la nostra comunità educante, grazie a tutto il personale della scuola, sta portando avanti in questi giorni difficili, assumendosi l’impegno di non lasciare soli i ragazzi e le famiglie. Dobbiamo essere fieri della nostra scuola”. Fra le storie che saranno raccontate, c’è quella delle ragazze e dei ragazzi di Vo’ Euganeo che fanno lezione di coding insieme ad altri trecento compagni collegati da altre regioni. C’è poi quella dell’Istituto Superiore “Giordani-Striano” di Napoli che si è adoperato subito per fornire agli allievi più bisognosi pc in comodato d’uso gratuito, permettendo così a tutti di non perdere nemmeno un giorno di lezione. E, ancora, ci sono i ragazzi dell’Istituto Tecnico “D’Aosta”, a L’Aquila, che fanno comunità grazie alla radio della scuola (Radio Scuola L’Aquila), parlando di musica, letteratura, tecnologia, ma anche di stati d’animo ed emozioni, perché “in un momento come questo – spiega la dirigente scolastica Maria Chiara Marola – vogliamo rassicurarli ed essere loro vicini, soprattutto a quelli più fragili. Far sentire agli studenti che insieme, anche grazie alla comunità scolastica, riusciremo a superare questo momento”.

Fra le altre storie, quella dei ragazzi del comprensivo “Vespucci” di Vibo Valentia che si incontrano ogni giorno in una ‘stanza’ virtuale sulle piattaforme dedicate alla didattica a distanza, perché “la scuola è una famiglia – racconta la dirigente Maria Salvia -. E in questo momento lo è ancora di più”. Ma anche quella dell’Istituto di Istruzione Superiore “Tosi” di Busto Arsizio, che, fin dai primi giorni di sospensione della didattica, ha attivato lezioni on line e ha anche simulato la prima prova degli Esami di Stato per le classi quinte. Ci sono gli studenti del Liceo “Tacito” di Roma che condividono materiale didattico, registrano piccoli filmati e file audio per la correzione in tempo reale grazie anche a Facebook e Whatsapp, e i docenti dell’Istituto Superiore “Majorana” di Torino che con “determinazione e una certa dose di inventiva”, spiegano, hanno cominciato le loro lezioni a distanza per raggiungere “ogni studente iscritto”, “la situazione è difficile – dice la dirigente Silvia Petricci -. Ma si resiste, si prosegue, si progetta il futuro”.

Ci sono gli studenti dell’Istituto “Fermi” di Sarno che hanno voluto contattare virtualmente i propri “colleghi” del Liceo “Maffeo Vegio” di Lodi e del Liceo “Giuseppe Novello” di Codogno, scambiandosi consigli, idee, suggerimenti, per far sentire la propria vicinanza e inviare un messaggio di unione, proprio quando le due cittadine del nord Italia sono state dichiarate zona rossa. Ci sono, poi, i docenti del “Pirandello” di Taranto che, per superare le criticità legate al possesso del pc e alla poca confidenza con le piattaforme da parte degli alunni, si sono intanto organizzati con gruppi Whatsapp che si sono dimostrati validi e di facile accesso per tutti. Senza dimenticare gli studenti con disabilità. “La scuola non può fermarsi, ora più che mai – spiega la dirigente Antonia Caforio -. Deve far sentire la sua presenza e ricordare ai ragazzi che non bisogna mai mollare”.

(ITALPRESS).

Coronavirus, scuole e università chiuse

Scuole e Università resteranno chiuse in tutta Italia. Questa la decisione presa dal Governo nel corso della riunione svolta questa mattina alla presenza del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e di vari ministri. “Abbiamo deciso prudenzialmente di sospendere l’attività didattica fuori dalla zona rossa da domani fino al 15 marzo”. Così la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in conferenza stampa, nel pomeriggio, da Palazzo Chigi.
(ITALPRESS).

Il Nord chiude le scuole e le università per il coronavirus

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In Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia scuole chiuse e sospensione di eventi pubblici. Le due Regioni hanno emesso le ordinanze per affrontare l’emergenza coronavirus, alla luce dei focolai nel Lodigiano e in provincia di Padova.

Tra i provvedimenti previsti in Lombardia dal governatore Attilio Fontana la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico; la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza.
Prevista anche la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. L’ordinanza, i cui contenuti puntuali saranno resi noti nelle prossime ore, sarà soggetta a modifiche al seguito dell’evolversi dello scenario epidemiologico. La Regione raccomanda inoltre a tutti i cittadini di rispettare le misure igieniche per le malattie a diffusione respiratoria quali: lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche, evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, coprirsi naso e bocca se si starnutisce o tossisce, non prendere antivirali o antibiotici se non prescritti, contattare il numero verde regionale solo per la zona di Codogno interessati dall’ordinanza 800.89.45.45 o il 112 se si ha febbre o tosse o se si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni.

Scuole chiuse anche in Veneto da lunedì 24 febbraio all’1 marzo, oltre al blocco del Carnevale di Venezia e di tutte le manifestazioni anche sportive. Ad annunciarlo il presidente della Regione Luca Zaia, parlando con i giornalisti a Marghera dopo un vertice alla Protezione Civile sul coronavirus Covid-19.
“Ci saranno dei disagi, ma non mi posso permettere che ci sia qualcuno che possa pensare che non abbiamo tentato l’impossibile. È un sacrificio ma anche un’investimento per la salute”, ha aggiunto.
“Abbiamo firmato con il ministro Speranza l’ordinanza con cui vengono bloccate tutte le manifestazioni pubbliche e private, Carnevale di Venezia compreso. E poi predisponiamo la chiusura delle scuole e dei musei fino al primo di marzo”, ha spiegato Zaia.

Anche il Piemonte si prepara a emanare un’ordinanza di chiusura per una settimana di scuole e università, oltre al divieto di organizzare eventi all’aperto in cui sia previsto assembramento di persone.

Sospensione delle attività delle scuole di ogni ordine e grado, asili nido, Università, di manifestazioni ed eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e dei concorsi. Sono le misure che vengono adottate in Emilia-Romagna per contrastare la diffusione del Coronavirus e che saranno valide fino al prossimo 1 marzo compreso. Sono previste nell’ordinanza che viene firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
“Abbiamo deciso di mettere in campo una serie di provvedimenti per far sì che si possa fronteggiare la diffusione del virus offrendo le migliori condizioni possibili di sicurezza e tutela ai cittadini- afferma il presidente Bonaccini -. E voglio davvero ringraziare tutti i professionisti della sanità, e parlo di medici, biologi, tecnici, infermieri e quanti sono al lavoro da giorni, per quanto stanno facendo, che è davvero straordinario”.

Scuole di ogni ordine e grado chiuse anche in Liguria per l’emergenza coronavirus. Lo dispone un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Giovanni Toti adottata “di concerto con il ministero della Salute”. Il provvedimento è valido dalla mezzanotte di lunedì fino alle 24 del 1° marzo. Al momento in Liguria non sono stati registrati episodi di contagio. L’ordinanza dispone anche la chiusura delle sedi universitarie, dei musei, delle biblioteche e di tutti i luoghi della cultura. Annullati i viaggi di istruzione, i concorsi pubblici e le manifestazioni all’aperto.

Sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza; sospensione e rinvio di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva e religiosa, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico; sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. Sono alcune delle misure più importanti, analoghe a quelle che saranno previste per le zone colpite dal coronavirus, e che il Friuli Venezia Giulia chiederà al Governo di poter adottare per il contenimento del rischio. Lo ha annunciato il governatore Massimiliano Fedriga subito dopo la videoconferenza con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Capo Dipartimento della Protezione civile e commissario per l’emergenza coronavirus Angelo Borrelli.

Chiusura anche per l’attività didattica delle Università. “Il Consiglio dei Ministri, nella serata di ieri, sabato 22 febbraio 2020, ha definito apposite misure per evitare la diffusione del Covid – 19 e ulteriori misure di contenimento. Fra le previsioni adottate dal Governo c’è anche quella relativa alla possibile sospensione dalla frequenza delle attività di formazione superiore, fatte salve le attività formative svolte a distanza. In attesa dell’adozione formale dei provvedimenti consequenziali previsti dal decreto approvato in Consiglio dei Ministri, per motivi precauzionali, si invitano le Istituzioni universitarie e quelle di Alta Formazione Artistico Musicale e Coreutica presenti nelle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna a sospendere comunque, fino al 29 febbraio 2020, l’attività didattica”, Lo rende noto il ministero dell’Università e della Ricerca.
“Tale soluzione è in linea con le scelte già autonomamente assunte da alcune Istituzioni interessate e consegue da un confronto tra il Ministro e le stesse”, prosegue il dicastero.

Roadjob Academy 2020 entra nelle scuole lombarde

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Entrano nel vivo le attività 2020 di RoadJob Academy. Si tiene fra febbraio-marzo 2020 il Road Show di orientamento e informazione ai ragazzi di scuole di formazione e istituti superiori di Como, Lecco, Monza-Brianza, per renderli consapevoli delle opportunità offerte dal mondo manifatturiero del territorio. Il percorso dedicato propone due tipologie di workshop: il primo dedicato alle Soft-skills, organizzato da Brianza Solidale; il secondo su Innovazione e Digital Trasformation, a cura delle aziende e dei professionisti del network RoadJob.
“Il messaggio fondamentale che desideriamo arrivi ai ragazzi, in una fase decisiva di scelta della loro futura vita professionale, è che l’industria c’è e arriva nelle scuole – commenta Primo Mauri, Presidente Associazione RoadJob – L’obiettivo è raggiungerli al meglio, presentando tutte le opportunità di formazione e di lavoro che possiamo offrire, grazie al Network Road Job. Si tratta di un incontro concreto e denso di potenzialità fra Scuola e Industria. Ringraziamo tutti coloro, fra istituti e imprese, che lo rendono possibile”.

Il percorso dedicato alle Soft Skills intende portare i ragazzi a realizzare quali attitudine e competenze personali siano indispensabili, per affrontare al meglio l’ingresso nel mondo del lavoro. Il percorso dedicato all’Innovazione racconta l’Industria 4.0 e la Digital Transformation, come vissuti e interpretati sul campo dai protagonisti reali del cambiamento, nelle industrie del territorio.
“Posso dire che è davvero emozionante riprendere le attività sul territorio, forti dell’esperienza dello scorso anno. Entriamo nel vivo dei lavori e dei progetti 2020, per RoadJob Academy. Il Career Day, momento culminante di incontro diretto con le aziende, è previsto per il prossimo 25 marzo.” conclude Mauri “Mentre saranno nuovamente aperte – dal 2 al 31 marzo – le selezioni per giovani dai 18 ai 29 anni che desiderino candidarsi per l’innovativo percorso di orientamento e formazione, completamente gratuito, proposto con RoadJob Academy. Dopo l’esperienza pilota di fine 2019, con il 50% dei partecipanti già collocati in azienda, guardiamo al 2020 e oltre, con fiducia e motivazione rinnovati, anche in ottica di costante ampliamento del Network di imprese dedicato RoadJob”.
Dal 2 al 31 marzo, è possibile sottoporre la propria candidatura, per la prima delle due edizioni 2020. L’invito alle giovani risorse, dai 18 ai 29 anni, è a candidarsi attraverso il form dedicato su https://academy.roadjob.it/
(ITALPRESS).

Mattarella visita a sorpresa una scuola di Roma

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Visita a sorpresa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Istituto comprensivo statale “Daniele Manin”, scuola del quartiere Esquilino, a Roma, caratterizzata dalla presenza di alunni di diverse etnie.
Il capo dello Stato ha salutato i bambini di due classi delle elementari, che stavano facendo insieme una lezione sull’amicizia e la pace. “Amicizia e pace sono fondamentali e voi lo sapete, auguri ragazzi”, ha detto il capo dello Stato rivolgendosi agli alunni. Al termine della visita gli studenti hanno regalato a Mattarella due cartelloni con le scritte “La scuola è di tutti” e “La Costituzione italiana”, con i disegni di mani di vari colori.
Le insegnanti hanno spiegato al presidente come nella scuola “Manin” sia centrale il tema dell’inclusione. Tra gli alunni diversi bambini di origini cinesi. Nei giorni scorsi vi erano state polemiche per la richiesta dei governatori di quattro regioni del Nord di tenere per due settimane in quarantena preventiva alunni che erano rientrati da poco dalla Cina, per evitare la diffusione del coronavirus 2019 n-Cov.
(ITALPRESS).