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ISCRIZIONI ON LINE, LICEI IN TESTA ALLE PREFERENZE

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Iscrizioni on line verso la chiusura: il temine finale è previsto per il 31 gennaio alle ore 20.00. Le famiglie e gli studenti hanno effettuato le loro scelte a partire dal 7 gennaio attraverso la piattaforma messa a disposizione dal Ministero dell’Istruzione. La procedura era on line per le classi prime delle Scuole primarie e per le Secondarie di I e II grado, tramite domanda cartacea per la Scuola dell’infanzia. Facoltativa l’adesione al sistema elettronico da parte delle scuole paritarie. Secondo i primi dati elaborati i Licei si confermano in testa alle preferenze. Il 56,3% delle domande presentate per le classi prime della Secondaria di II grado ha riguardato, infatti, un indirizzo liceale. Un dato in crescita rispetto al 55,4% dell’anno scorso. Gli Istituti tecnici passano al 30,8% dal 31% del 2019/2020. Calano leggermente i Professionali, dal 13,6% al 12,9%. I dati definitivi saranno diffusi dal Ministero.

Continua il trend in crescita degli indirizzi liceali che, dal 2014/2015, vengono scelti da oltre uno studente su due. Sostanzialmente stabile il dato del Classico, al 6,7% (6,8% un anno fa). Cresce l’interesse per gli indirizzi del Liceo scientifico, che complessivamente salgono al 26,2% dal 25,5% del 2019/2020. Nel dettaglio, il 15,5% ha scelto lo Scientifico tradizionale (0,1% in più rispetto a un anno fa); l’opzione Scienze applicate sale dall’8,4% all’8,9%; la sezione a indirizzo Sportivo è all’1,8% (1,7% lo scorso anno). Diminuiscono le iscrizioni al Liceo linguistico, 8,8% rispetto al 9,3% del 2019/2020. In crescita l’Artistico, dal 4% al 4,4% e il Liceo delle Scienze umane, dall’8,3% all’8,7%. Stabili il Liceo europeo/internazionale (0,5%) e i Licei musicali e coreutici (1%).

Anche per il 2010/2021, uno studente su tre ha scelto un Istituto tecnico (il 30,8% rispetto al 31% dello scorso anno). Il Settore Economico è all’11,2% (l’anno scorso 11,4%); il Settore Tecnologico è stabile al 19,6%. I Professionali scendono al 12,9% rispetto al 13,6% del 2019/2020. Il Lazio si conferma ancora la regione con il maggior numero di iscritti agli indirizzi liceali (68,9%). Seguono Abruzzo (62%), Campania (61%), Umbria (60,4%), Molise e Sardegna (entrambe al 60%). La minore percentuale di iscritti ai Licei è in Veneto ed Emilia-Romagna (entrambe al 47,4%). Il Veneto è la regione con il più alto interesse per gli Istituti tecnici (38,7%). Seguono Emilia-Romagna (37,2%) e Friuli Venezia-Giulia (37%). La più alta percentuale di iscritti ai Professionali è in Emilia-Romagna (15,5%), seguita da Basilicata (15%) e, a pari merito, Toscana e Campania (14,5%). Il 45,8% delle famiglie che hanno effettuato l’iscrizione per la Scuola primaria ha optato per il tempo pieno. Un dato in crescita rispetto al 44,4% di un anno fa. La regione con la più alta percentuale di scelta del tempo pieno è il Lazio (64,3%). Seguono Piemonte (62,3%), Toscana (60,3%) e Liguria (60,1%). La percentuale più bassa si registra in Molise (13,6%), Sicilia (15,6%), Puglia (21,1%), Campania (27,7%).

Il 69,4% delle famiglie ha effettuato autonomamente l’iscrizione on line, senza bisogno dell’intermediazione della scuola. Un dato leggermente in crescita rispetto al 69,11% del 2019/2020, con al vertice Friuli Venezia-Giulia (88,3%), Veneto (86,3%) e Lombardia (85,3%). Le regioni che hanno fatto meno ricorso alla procedura informatica sono Campania (38,1%), Puglia (39%) e Sicilia (40,1%). Il 10% delle famiglie (99.703, l’82% in più rispetto a un anno fa) che ha effettuato le iscrizioni on line lo ha fatto utilizzando l’identità digitale unica, lo SPID che consentiva un accesso diretto al sistema senza registrazione. Si conferma un apprezzamento crescente verso il servizio. Il Ministero ha rilevato che il 93,5% ritiene efficiente il funzionamento del servizio on line, l’89,7% ne trova semplice l’utilizzo in tutte le fasi, il 93,4% lo considera vantaggioso in termini di risparmio di tempo.

(ITALPRESS).

ANIEF “PER RECLUTAMENTO DOCENTI SERVE REVISIONE ORGANICI”

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“Sul reclutamento del personale docente, abbiamo chiesto al ministero le cose che abbiamo portato avanti anche in Parlamento durante l’esame sia della legge 159 sia della legge di bilancio”. Lo ha detto, all’Italpress, il presidente dell’Anief Marcello Pacifico, per il cinquantesimo consiglio nazionale del sindacato, che domani parteciperà all’incontro tra sindacati e ministero per affrontare il tema del personale docente. “Sul reclutamento – ha aggiunto – chiediamo una rivisitazione di tutti gli organici con l’adeguamento di fatto a quello di diritto. Sono più di 200.000 i posti che ogni anno vengono dati in supplenza, 70.000 posti in deroga dati anno dopo anno e tutto questo non porta alla continuità didattica, svilendo la professionalità del docente. Questo personale precario – ha spiegato Pacifico – continua a essere pagato sempre con lo stipendio iniziale, mentre in realtà dovrebbe essere pagato con lo stipendio del personale di ruolo come ha ricordato la Cassazione. La nostra proposta è di aprire una grande stagione di reclutamento su tutti quei posti vacanti, attraverso la riapertura delle graduatorie”, ha concluso Pacifico.
(ITALPRESS).

AZZOLINA “CONCORSI PER 70 MILA DOCENTI”

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“Stamattina ho incontrato al Ministero i sindacati della scuola. Abbiamo parlato di concorsi, ma non solo. Ho spiegato loro che il lavoro è ripartito e stiamo mettendo a punto tutti i dossier. Stiamo alacremente lavorando per bandire 24.000 posti sul concorso straordinario per la secondaria di primo e secondo grado e 25.000 sull’ordinario”. Lo scrive su Facebook la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “C’è poi anche il concorso ordinario su infanzia e primaria. Qui il bando è pronto stiamo rivedendo la tabella dei titoli, per dare più valore al servizio. C’è da predisporre anche il concorso per i docenti di religione. Stiamo per bandire concorsi, insomma, per circa 70 mila insegnanti. Non è cosa da poco. Anche a livello di gestione amministrativa – aggiunge -. Chiederò il massimo sforzo possibile a chi deve occuparsi della materia. Abbiamo bisogno di queste assunzioni. Servono a dare stabilità ai docenti, alla didattica. Servono alla scuola e ai ragazzi”.

“Così come serve certezza sul futuro. Per questo lavoreremo subito per mettere ordine nel sistema di accesso e abilitazione all’insegnamento. Su questo sto già incontrando la maggioranza in modo da avere una proposta unitaria, con l’obiettivo di dare al Paese un modello di reclutamento stabile, di qualità, che tenga conto delle diverse platee dei soggetti interessati, fra chi ha già insegnato e chi vuole cominciare – conclude Azzolina -. Lavoro poi per sburocratizzare e ridurre gli adempimenti amministrativi che gravano sui docenti, sui dirigenti scolastici, sui direttori dei servizi generali e amministrativi, sul personale del Ministero. E per una innovazione didattica che metta a sistema le migliori pratiche già sperimentate sul campo dai docenti. Tutto questo va fatto insieme. Noi, i sindacati, tutte le forze sociali, il personale della scuola, mettendo al centro le studentesse e gli studenti. La scuola è per loro. Ricordiamolo sempre. E faremo sempre bene”.
(ITALPRESS).

UN “PATTO” CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA

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Garantire il diritto allo studio e le pari opportunità, così come previsto dalla Costituzione, a tutti gli studenti, in qualunque parte d’Italia si trovino, anche con interventi rapidi e mirati in caso di emergenze. Contrastare al meglio, unendo le forze e coordinando risorse economiche e progettualità già in campo, la dispersione scolastica. Sono questi gli obiettivi del Protocollo d’Intesa siglato al ministero dell’Istruzione fra la ministra Lucia Azzolina, la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, e il presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), Antonio Decaro. “Quello che sigliamo oggi non è solo un Protocollo, ma una vera e propria alleanza che nasce nell’interesse dei giovani. Per la prima volta mettiamo in campo una sinergia molto operativa e concreta fra il Ministero dell’Istruzione, il Dipartimento per le Pari Opportunità e la Famiglia e i Comuni Italiani”, ha detto Azzolina. “I principali soggetti che possono incidere positivamente sulla vita quotidiana dei nostri ragazzi uniscono le forze, per la prima volta, e dichiarano di voler lavorare insieme, in una sinergia costante che possa dare risposte celeri agli studenti e ai ragazzi. Da un lato – ha aggiunto – svilupperemo insieme le iniziative su cui ci sono competenze comuni che possono essere messe a sistema – ha aggiunto -: penso al tema del diritto allo studio e alle pari opportunità, alla sensibilizzazione su temi particolari come il bullismo e il cyberbullismo. Poi scenderemo in campo velocemente ogni volta che, magari per questioni burocratiche o solo perché i tavoli di lavoro non camminano abbastanza veloci, il diritto allo studio dei ragazzi non sarà rispettato a pieno o i progetti che devono partire a beneficio degli studenti rischiano di restare in un cassetto”.

“Oggi nasce una task force nazionale che mette al centro i diritti degli studenti. Saremo al loro fianco e al fianco delle scuole. Noi – ha concluso – vogliamo garantire a tutti le stesse opportunità di utilizzare la mensa scolastica. Vogliamo fornire i necessari sussidi didattici ad alunni e alunne con disabilità perché possano studiare al pari degli altri, vogliamo garantire uguali servizi per tutti. Perché questo è l’imperativo per tutte le istituzioni, Ministero e Comuni. Noi mettiamo anche le prime risorse partiamo con un milione di euro”. Per la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, è un’occasione “preziosa nel cammino di costruzione di quell’alleanza educativa tra generi e generazioni, tra famiglie e società civile, di cui il Paese ha bisogno per ripartire. Investire nell’educazione garantendo pari opportunità e mettendo al centro la persona con i suoi talenti è cruciale per liberare il protagonismo dei giovani e formare cittadini più consapevoli e maturi. Sono già cittadini dell’oggi, chiamati a dare un contributo di responsabilità nel costruire una comunità nazionale inclusiva e più giusta”, ha concluso.

Il presidente dell’Anci Antonio Decaro, in un videomessaggio, ha sottolineato l’importanza del protocollo “perché i Comuni avranno l’opportunità di lavorare con il Ministero dell’Istruzione e il Dipartimento per le Pari Opportunità e la Famiglia per contrastare la dispersione scolastica e promuovere il diritto allo studio. Mandela diceva che l’istruzione è l’arma più potente, che può cambiare il mondo. Attraverso la rete delle 8.000 amministrazioni comunali del nostro Paese – ha aggiunto – potremo lavorare affinché il diritto allo studio sia assicurato in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, nelle realtà più grandi come in quelle più piccole. Lo faremo anche cercando di incentivare alcuni progetti sperimentali come quello di ‘Scuole aperte’. Oppure attraverso la promozione del servizio di refezione scolastica come momento di educazione e di formazione, anche per diffondere tra i più piccoli abitudini alimentari sane e corrette”.

(ITALPRESS).

GIURANO I NEO MINISTRI AZZOLINA E MANFREDI

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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, su proposta del quale ha firmato il decreto di nomina di Lucia Azzolina a ministro dell’Istruzione e di Gaetano Manfredi a ministro dell’Università e della Ricerca. Conte cessa, pertanto, dalla carica assunta ad interim di ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.
Subito dopo i nuovi ministri hanno prestato giuramento nelle mani del capo dello Stato, alla presenza, in qualità di testimoni, del consigliere direttore dell’Ufficio per gli Affari Giuridici e le Relazioni Costituzionali della Presidenza della Repubblica, Daniele Cabras, e del consigliere militare del presidente della Repubblica, generale di S.A. Roberto Corsini. Era presente il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro.
(ITALPRESS).

ASILI NIDO, POSTI DISPONIBILI SOLO PER 24,7% BAMBINI

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Nell’anno scolastico 2017/2018 erano attivi sul territorio nazionale 13.145 servizi educativi per la prima infanzia. I posti disponibili – di cui il 51% pubblici – coprono il 24,7% dei potenziali utenti, bambini con meno di 3 anni. Lo rende noto l’Istat.
La dotazione, pur in lieve aumento, è ancora sotto il parametro del 33% fissato nel 2002 dall’Ue per il 2010. L’eterogeneità sul territorio è molto ampia: in Valle D’Aosta hanno un posto disponibile nei servizi educativi 47 bambini su 100, in Campania meno di 9.
L’offerta di posti si compone per l’80% di asili nido tradizionali, per il 2% di nidi aziendali e per il 10% di “sezioni primavera” dedicate ai bambini di 24-36 mesi. Il rimanente 8% è nei servizi integrativi.
L’obiettivo del 33% è stato superato già da alcuni anni in Valle d’Aosta, nella Provincia Autonoma di Trento, in Emilia Romagna, Toscana e Umbria. Al Nord-est e al Centro la ricettività è molto prossima al target europeo mentre nelle restanti regioni del Centro-nord i valori sono inferiori ma non lontani dal 30%.
Nel Mezzogiorno si è ancora lontani dall’obiettivo, nonostante alcuni segnali di miglioramento, con la sola eccezione della Sardegna che ha una dotazione di servizi comparabile alle regioni del Centro-nord (27,9%). In Abruzzo e in Molise i posti privati e pubblici nei servizi socio-educativi superano, ma di poco, il 21%; la Puglia ha superato il 15%, la Basilicata si attesta al 14,3% e le altre regioni presentano valori inferiori al 10%, con il minimo di 8,6% in Campania.
In buona parte delle regioni è decisivo l’apporto delle strutture private per raggiungere valori di copertura prossimi all’obiettivo europeo, mentre solo in pochi casi il contributo più consistente proviene dai nidi e servizi integrativi pubblici.
L’offerta educativa per la prima infanzia si compone per circa l’80% di nidi d’infanzia (gli asili nido tradizionali), a cui si aggiunge il 2% di posti nei nidi aziendali e il 10% nelle “sezioni primavera”, organizzate solitamente all’interno delle scuole d’infanzia, cui possono accedere i bambini dai 24 ai 36 mesi.
Vi sono poi servizi cosiddetti “integrativi” (8%), strutturati in forme flessibili per orari e per organizzazione, pur nel rispetto degli standard di qualità regionali. Questi servizi, che hanno livelli di diffusione molto differenziati a livello locale, comprendono gli spazi gioco (dove i bambini vengono accolti per una parte più breve della giornata, senza la somministrazione del pasto o il riposo, 5% della ricettività complessiva), i centri bambini-genitori (che accolgono i bambini in presenza di un loro accompagnatore, 2%), i servizi educativi in contesto domiciliare (realizzati presso un’abitazione con personale educativo, 1%).
L’offerta di servizi disponibili varia a livello regionale; ad esempio le sezioni primavera sono particolarmente diffuse in Molise e in altre regioni del Mezzogiorno mentre il Trentino – Alto Adige si distingue per un’elevata concentrazione di nidi in contesto domiciliare.
(ITALPRESS)

IL 26% DELLE IMPRESE NON TROVA DIPLOMATI

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La domanda di capitale umano espressa dalle imprese privilegia ancora i diplomati di scuola secondaria di II grado. Nel 2018 su 4.554.000 ingressi programmati da imprese dell’industria e dei servizi, i diplomati erano circa 1.600.000, il 35% del totale. I diplomati continuano a prevalere sui laureati, destinati a ricoprire il 12,1% dei posti di lavoro programmati, pari a 550.000. Il restante 52,9% di contratti di lavoro riguarda individui con più bassi livelli di scolarizzazione. E’ quanto si legge nel Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese. Una impresa su quattro (il 26,2%, dato che nel Nord-Est sale al 30,4%) fatica a reperire diplomati, perché troppo pochi o per la loro inadeguatezza. Il 25% delle imprese cerca giovani che abbiano completato un percorso Its o Ifts (per alcuni indirizzi di studio viene superata la soglia del 30%). Con riferimento ai 139 corsi dell’Istruzione tecnica superiore conclusi nel 2017, l’80% dei diplomati ha trovato lavoro (di cui il 90% in un’area coerente con il proprio percorso formativo). Resta però ancora sottodimensionata la capacità di offerta: 2.601 diplomati Its nel 2017 a fronte di un bisogno di circa 400.000 (la quota di copertura dell’Its si attesta dunque su livelli inferiori all’1%).
(ITALPRESS).

SCUOLAZOO, NONO WEEKEND DI FORMAZIONE RIS

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Ha preso il via il nono Weekend R.I.S., acronimo che sta per Rappresentanti di Istituto ScuolaZoo: network che unisce rappresentati d’Istituto da tutte le scuole secondarie d’Italia. Il progetto è firmato ScuolaZoo, media brand di 4 milioni di studenti Italiani, ed ha l’obiettivo di migliorare la scuola italiana dall’interno, ma anche di formare i R.I.S. e creare per loro momenti di crescita e di opportunità. Quest’anno, per la prima volta, si svolge in collaborazione con Junior Achievement, organizzazione non profit dedicata all’educazione economico-imprenditoriale nella scuola.

Non solo: nel corso della giornata gli studenti incontreranno anche Gianmarco Tamberi, altista italiano, detentore del record nazionale di salto in alto e prossimo partecipante alle olimpiadi del 2020, che nella sua carriera ha dimostrato che tutto è possibile se si seguono con determinazione i propri sogni. “Dalle attività di consolidamento delle hard skill degli studenti condotte da Junior Achievement, al discorso motivazionale di Tamberi, l’obiettivo di ScuolaZoo per il primo weekend R.I.S. di quest’anno è di ispirare i ragazzi ad essere imprenditori di sé stessi, di seguire i loro sogni e di lottare per il proprio futuro”, spiegano i promotori.

A Milano sono 100 i candidati che, sulla base dei programmi presentati per le loro candidature, sono stati selezionati per partecipare alla due giorni di formazione. Insieme a loro anche 12 Tutor: i migliori ex R.I.S., ora universitari, che sono rimasti parte del progetto come punti di riferimento per le nuove leve della community.

Le attività previste per la tre giorni di quest’anno sono iniziate, straordinariamente, di giovedì: i dodici Tutor R.I.S., infatti, hanno espressamente richiesto a Junior Achievement una lezione dedicata a loro. Insieme hanno visto come realizzare un business model: il primo step per la concretizzazione e la realizzazione di un progetto personale.
Una sfida diversa, invece, è stata proposta ai candidati R.I.S. 2019/20: dopo un momento di formazione frontale, infatti, ai ragazzi è stato proposto un workshop che chiedeva loro di immaginare la loro scuola fra cinque anni, di realizzare un progetto per raggiungere quell’obiettivo e di fare una presentazione volta a esporre la loro idea ai dirigenti scolastici. Un approccio start-up al miglioramento della loro scuola che li ha visti confrontarsi con la realizzazione di presentazioni efficaci, public speaking e concretezza imprenditoriale.

Poi è arrivato il momento attesissimo dai ragazzi: l’incontro con Tamberi, che ha parlato ai candidati nelle vesti un ragazzo poco più grande di loro che “ce l’ha fatta”, grazie alla determinazione e alla sua forza di volontà, è (letteralmente) saltato in cima ai ranking mondiali, nonostante un brutto infortunio che per molti altri avrebbe portato alla arrendersi.

Infine, come ogni Weekend R.I.S. è stata prevista anche una parte di edutainment: per alimentare il senso di aggregazione (Study Hard, Party Hard è il motto di ScuolaZoo) questa volta orientato alla sensibilizzazione. Domani sarà la giornata internazionale di lotta all’Aids e ScuolaZoo ha lanciato la Condom Race: una gara che ha premiato il più veloce a mettere un preservativo su una banana.

“Negli anni ScuolaZoo – sottolineano gli organizzatori – ha svolto molteplici attività di sensibilizzazione sulla lotta alle malattie sessualmente trasmissibili in collaborazione con realtà come Sifes e continua a voler ricordare ai ragazzi l’importanza del tema, sempre facendoli divertire”.

“Ispirare le nuove generazioni è la missione di ScuolaZoo. Una missione importante, che ci impegna ogni giorno a mettere i ragazzi e le ragazze al centro delle nostre attività. I Rappresentanti d’Istituto ScuolaZoo sono un esempio concreto del nostro progetto”, commenta Francesco Marinelli, Editor in Chief di ScuolaZoo, che aggiunge: “Il nostro supporto è costante, a partire da questa prima fase, per aiutarli a prepararsi a una missione importante, come rappresentare la propria scuola, attraverso attività formative e aspirazionali. Per questo primo weekend di formazione abbiamo organizzato una serie di attività, tra cui una partnership con Junior Achievement, per trasmettere loro principi ed esempi di autoimprenditorialità, per contribuire alla loro realizzazione personale e professionale. Allo stesso modo è stato bellissimo poter ascoltare la storia di Gianmarco Tamberi, che ha raccontato ai Rappresentanti d’Istituto ScuolaZoo cosa significa prepararsi a una grande impresa sportiva, come superare le difficoltà lungo il percorso, come imparare a credere in se stessi”.
(ITALPRESS).