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Manovra, Valditara “Mantenuto impegno per rinnovo contratto scuola”

ROMA (ITALPRESS) – “La legge di bilancio di quest’anno stanzia 5 miliardi di euro a decorrere dal 2024 per rinnovare i contratti del pubblico impiego: una parte consistente di tali risorse andrà al comparto istruzione, che conta circa 1,2 milioni di lavoratori. Un risultato di cui, in un contesto finanziario complicato, siamo particolarmente orgogliosi, perchè consente di tutelare e valorizzare i salari di tutto il personale scolastico con aumenti significativi, e di farlo in tempi rapidi, come avevamo chiesto”. Così Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, al termine del Consiglio dei Ministri sulla manovra.
“Il primo atto assunto all’inizio del mio mandato a ottobre scorso è stato proprio quello di rinnovare il contratto della scuola, che era scaduto nel 2021, con l’impegno a rinnovare in tempi celeri anche il successivo triennio. Grazie allo sforzo dell’intero governo, la legge di bilancio ha stanziato le risorse necessarie per raggiungere l’obiettivo”. “Dirigenti, docenti e personale Ata svolgono un ruolo decisivo per la crescita dei nostri giovani e per lo sviluppo del Paese. Le risorse stanziate per il rinnovo del contratto confermano la centralità che la scuola riviste per il governo nel sistema Italia. Autorevolezza e rispetto”, prosegue Valditara, “passano innanzitutto dal riconoscimento economico”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Alluvione, Valditara “Le scuole hanno ricevuto quanto richiesto”

ROMA (ITALPRESS) – “Con riferimento al riparto dei fondi stanziati a favore delle scuole dell’Emilia-Romagna, coinvolte negli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, intendo chiarire subito che tutte le scuole interessate hanno ricevuto, in tempi brevissimi, esattamente quanto da loro richiesto. Ricordo, infatti, che è stato istituito un fondo speciale, della consistenza di 20 milioni di euro, rivolto a consentire la tempestiva ripresa della regolare attività didattica”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, rispondendo al question time in Aula al Senato. “Con tali risorse, dunque, erano ammissibili interventi, entro la data del 31 agosto – aggiunge – finalizzati alla sola fase della prima emergenza. Abbiamo previsto, per agevolare e velocizzare gli interventi delle scuole, importanti semplificazioni procedurali. Ai fini del riparto del predetto Fondo, il Ministero ha ritenuto doveroso acquisire immediatamente il fabbisogno espresso dalle istituzioni scolastiche interessate, che hanno formulato richieste per un importo complessivo pari a 10.174.736 euro, rispetto ai 20 milioni stanziati.
Al fine di assicurare la tempestività degli interventi, il Ministero ha avviato una procedura eccezionale e straordinaria volta a ottenere un’anticipazione di tesoreria da Banca d’Italia, che ha consentito, già dal 20 giugno 2023 (e, dunque, a soli 20 giorni dall’adozione del decreto-legge) di erogare le risorse finanziarie alle scuole, nelle more del decreto di riparto – la cui adozione, peraltro imminente, rappresenta un adempimento formale dal momento che l’attribuzione sostanziale delle risorse è già avvenuta”.
“Aggiungo che, decorso il 31 agosto 2023 e, quindi, soddisfatto integralmente il fabbisogno espresso dalle scuole interessate dall’alluvione, la parte del fondo non utilizzata, pari a euro 9.825.264 – aggiunge -, ha rappresentato una economia che, qualora non impiegata entro l’anno, non sarebbe stata più utilizzabile.
Ricordo, infatti, che – come dovrebbe sapere chiunque conosca le nozioni di base della contabilità pubblica – la stessa natura di queste risorse, in quanto spese di parte corrente, non avrebbe in alcun modo consentito un reimpiego, oltre l’anno 2023, in interventi di investimento, quali sono quelli per l’edilizia scolastica. Parte corrente e investimento sono due cose molto diverse.
Per tale motivo, ho ritenuto opportuno impiegare tali economie – che altrimenti sarebbero state perse – per finanziare il potenziamento dell’organico del personale ATA, disposto con il decreto Caivano.
A tal riguardo, in merito alla scadenza dei contratti per detto personale, intendo chiarire che il termine fissato al 31 dicembre 2023 risponde ad una ragione contabile dovuta al fatto che le risorse utilizzate, in quanto residui di fondi del Ministero, sono collegate a questo anno solare: ciò, beninteso, in attesa delle misure di natura pluriennale che potranno essere disposte, solo con legge di bilancio”.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Online la nuova piattaforma digitale “Unica”

ROMA (ITALPRESS) – Da domani sarà online “Unica”, la nuova piattaforma del ministero dell’Istruzione e del Merito annunciata dal ministro Giuseppe Valditara a Forlì, durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico. E’ stata ideata per offrire, per la prima volta, un solo punto di accesso ai servizi digitali dedicati alle famiglie e agli studenti e per agevolare le comunicazioni scuola – famiglia. Particolare attenzione è data al tema dell’orientamento: grazie a nuovi strumenti, con il docente tutor, che consentiranno a ciascun studente di individuare e valorizzare i propri talenti e che, con il docente orientatore, daranno un concreto supporto nell’individuazione del percorso più indicato per il futuro dei ragazzi, universitario o professionale. “Unica” è prevista dal Piano di semplificazione per la Scuola lanciato ad aprile dal ministro Valditara e in attuazione delle Linee guida per l’orientamento approvate a dicembre 2022. La piattaforma è disciplinata (o regolata) da un DM firmato oggi dal ministro, dopo il parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali.
“Con il lancio di Unica ribadiamo il nostro impegno a rendere l’istruzione più accessibile, efficiente e orientata al futuro. Questa piattaforma è stata progettata insieme ai principali attori della scuola con l’obiettivo di dare risposta a bisogni concreti, garantendo semplicità e immediatezza nella fruizione dei servizi. La sua introduzione è una tappa fondamentale nel percorso verso l’eccellenza nell’educazione italiana e il rafforzamento dell’alleanza scuola-famiglia”, ha dichiarato il ministro Valditara. La piattaforma sarà disponibile per oltre 10 mila scuole statali e paritarie, interessando più di 6,5 milioni di studenti, circa 8 milioni di genitori, delegati, tutori o responsabili genitoriali, e più di 1 milione di persone che lavorano ogni giorno nella scuola.
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– Foto: ministero Istruzione –

In Sicilia la prima edizione del Festival Clil

CATANIA (ITALPRESS) – Dal 10 all’11 ottobre 2023 si svolge a Misterbianco, in provincia di Catania, la prima edizione del Festival CLIL (Content and Language Integrated Learning), una metodologia che sviluppa l’insegnamento di una disciplina in lingua straniera. L’evento nasce da un’idea promossa dall’Istituto Comprensivo “Aristide Gabelli” di Misterbianco, che ha trovato un immediato riscontro dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, dalla Città di Misterbianco, dall’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE e da Fiera Didacta Italia.
Partecipano al Festival CLIL esperti nazionali ed internazionali. L’evento intende fornire nuovi spunti per lo sviluppo del CLIL, metodologia che si è diffusa in Italia a partire dal 1998, e valorizzare le esperienze didattiche innovative che si sono sviluppate negli ultimi anni.
L’apertura della manifestazione è prevista il 10 ottobre, alle ore 17, con la Conferenza di presentazione nella Sala Giarrizzo dello Stabilimento Monaco. L’11 ottobre è in programma dalle ore 9 una sessione plenaria nell’Auditorium Nelson Mandela, dedicata all’approfondimento delle più recenti tendenze educative, a partire dal CLIL. Sono previsti gli interventi di relatori provenienti da Università italiane e straniere, come il fondatore del CLIL professore David Marsh, PhD, EduCluster della University of Jyvaskyla Group in Finlandia. Nel pomeriggio dalle 14,30 i lavori riprendono nell’Istituto comprensivo “Gabelli” con la presentazione di dodici buone pratiche di scuole di ogni ordine e grado, provenienti da varie regioni italiane. Le esperienze sono state selezionate dal Comitato Tecnico Scientifico del Festival tra quelle che hanno risposto ad un Bando ad hoc, pubblicato dall’USR per la Sicilia. I docenti delle scuole selezionate saranno impegnati in due sessioni di Laboratori formativi, della durata di un’ora e mezza ciascuno.
Il Festival CLIL, si legge in una nota, “intende accendere i riflettori sulle enormi potenzialità di una metodologia in linea con le politiche educative dell’UE in materia di multilinguismo, oltre ad offrire uno spazio di confronto arricchito dalle molteplici esperienze e competenze di relatori, docenti, dirigenti scolastici e altri operatori del settore educativo”.
Nei giorni successivi al Festival, dal 12 al 14 ottobre, si svolge, sempre a Misterbianco, la seconda edizione di Fiera Didacta Sicilia 2023. La manifestazione offre la possibilità di ulteriori approfondimenti per lo sviluppo professionale e per lo scambio di buone pratiche a tutto il personale scolastico e ad operatori del settore educativo italiano e straniero.
– foto: screenshot da sito Festival Clil –
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In Liguria via all’erogazione di 912mila euro per borse di studio-voucher

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GENOVA (ITALPRESS) – È stata completata da parte del Ministero la procedura di erogazione delle Borse di studio-Voucher riferite all’anno scolastico 2021/2022 destinate agli studenti iscritti alle scuole superiori (secondarie di secondo grado) e residenti in Liguria in quell’annata. I beneficiari sono 3.705 studenti (su un totale di 3.854, 149 erano stati i non idonei per mancanza dei requisiti). Ogni Borsa di studio-Voucher è di 246,25 euro per un totale complessivo di 912.384,5 euro di fondi ministeriali.
L’importo della Borsa sarà erogato ai vincitori direttamente dagli uffici postali. Lo studente o, se minorenne, il genitore dovrà semplicemente comunicare all’operatore di sportello di voler incassare una borsa di studio erogata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito attraverso il ritiro della Carta Postepay “Borse di Studio” ed esibendo il codice fiscale e documento di identità in corso di validità.
Lo scopo di questa tipologia di borse di studio è contrastare la dispersione scolastica, intervenendo con un aiuto concreto alle famiglie con un reddito Isee inferiore a 15.748,78 euro, per garantire l’effettivo diritto allo studio per ogni studente.
“La Regione ha definito i criteri per l’erogazione del beneficio, stabilendo che, qualora gli studenti inseriti nella graduatoria fossero tutti beneficiari dell’importo minimo della borsa di studio, fissato dal Ministero in 200 euro, il valore di ogni borsa venisse riproporzionato, in uguale misura, sino ad utilizzare completamente le risorse ministeriali disponibili – spiega l’assessore alla Scuola di Regione Liguria Simona Ferro. – Grazie a questa operazione di ridistribuzione delle risorse disponibili, che ha impedito che ci fossero risorse non spese, per l’anno scolastico 2021/2022 il valore unitario della borsa è arrivato a 246,25, cioè oltre i 200 euro minimi”.
La Regione si è avvalsa del proprio ente strumentale, l’Agenzia ligure per gli studenti e l’orientamento Aliseo per il ricevimento e la gestione delle istanze e per la formulazione della relativa graduatoria.
La graduatoria dei vincitori e tutte le informazioni dettagliate per il ritiro del Voucher sono disponibili sul sito di Aliseo www.aliseo.liguria.it
-foto Agenzia Fotogramma-
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Scuola, Bianchi (Svimez) “A Caivano serve esercito ma di maestri”

ROMA (ITALPRESS) – «A Caivano serve un esercito, ma di maestre e maestri. L’unico investimento per costruire un nuovo modello contro le disuguaglianze». Lo ha detto il direttore generale della Svimez, Luca Bianchi, intervenendo a Palazzo Strozzi a Firenze al convegno “Un Paese, due scuole. La dispersione scolastica in Italia”, al quale hanno partecipato i sindaci di Firenze Dario Nardella e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
«Oggi la scuola è purtroppo il primo luogo dove si creano le diseguaglianze – ha continuato Bianchi – rappresentativa dei tanti divari che caratterizzano molti territori del Paese, tra nord e sud ma riscontrabili anche nelle aree interne e nelle periferie metropolitane. C’è un Sud in ogni luogo del nostro Paese. La frattura provocata dalle recenti crisi economiche e finanziarie hanno determinato una forte diminuzione delle risorse per i servizi essenziali. Questo riguarda tutto il Paese, non solo il Mezzogiorno. Il Paese ha, negli ultimi tre lustri, disinvestito nell’istruzione ampliando le disuguaglianze a sfavore delle famiglie meno abbienti sia al Nord che al Sud».
Il direttore della Svimez si è poi soffermato anche sui rischi del progetto dell’autonomia differenziata. «Le proposte prevedono che anche l’istruzione sia tra le materie da devolvere alle regioni. Ciò – sottolinea – rischia di cristallizzare i divari esistenti sulla scuola perche indebolisce l’unità nazionale, riduce le risorse per colmare i divari e amplia differenze territoriali sia tra i docenti, sia tra gli studenti».
Bianchi, infine, ha evidenziato le distorsioni che starebbero condizionando il dibattito sul Pnrr, «tutto concentrato sul totale delle risorse a disposizione, e non invece sulle modalità e sulle capacità di spesa sui territori, spesso come nel caso della scuola, non coerenti con i veri fabbisogni di investimento in palestre, mense, asili nido».

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Scuola, Mattarella “E’ la più importante risposta al degrado”

FORLì (ITALPRESS) – “I riflettori della cronaca recente si sono appuntati su alcuni casi di gravissima devianza che hanno visto dei ragazzi come protagonisti. Rapine, omicidi, risse tra bande giovanili, intollerabili violenze e molestie ai danni delle ragazze, inaccettabili episodi di bullismo e di prepotenza che mortifica altri ragazzi”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Forlì alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2023-2024.
“E’ necessaria un’azione di ampio respiro e a diversi livelli. Con politiche volte a investire sui giovani e sul futuro, con interventi strutturali per colmare i divari tra i territori, con strategie per ampliare le opportunità e i percorsi di integrazione e solidarietà, con la repressione dei reati, in particolare dell’attività delle organizzazioni criminali che cercano di imporsi come alternativa alla vita civile, alla legalità, alle stesse istituzioni democratiche – ha aggiunto Mattarella -. Tutto questo rende ancor più fondamentale combattere, con sempre maggior determinazione, l’abbandono scolastico. Perchè la scuola è la prima e la più importante risposta al degrado. E’ la buona scuola lo strumento più efficace e prezioso di cui la Repubblica dispone per creare e diffondere tra giovani generazioni una cultura della legalità, della convivenza, del rispetto”.
“Dobbiamo incoraggiare il lavoro di tanti insegnanti, entusiasti e volenterosi, aiutare la loro strada per camminare insieme agli studenti, evitando che cambino ogni anno, con la necessità di ricostruire ogni volta il rapporto con loro – ha sottolineato Mattarella -. Assicurando loro condizioni economiche adeguate, e restituendo pienamente alla loro funzione il prestigio che le compete nella società e che talvolta è messo in discussione da genitori che non si rendono conto di recar danno ai propri figli”.
“Perchè, come insegnava Platone ‘Quando i figli presumono di essere uguali ai padri, i maestri tremano davanti agli scolari, e preferiscono adularli anzichè guidarli, quando si disprezzano le leggi, e non si sopporta più alcuna autorità, allora è segno che sta per cominciare la tirannidè”, ha aggiunto

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Frassinetti “Ridurre la dispersione scolastica è priorità del Governo”

ROMA (ITALPRESS) – La scuola italiana può guardare con ottimismo al futuro. Lo sottolinea il sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, in un’intervista a Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress. “Ci sono delle riflessioni negative che accompagnano l’inizio dell’anno scolastico ma io credo si possa guardare con ottimismo a questa ripartenza – spiega Frassinetti -: abbiamo un pò ridotto le supplenze rispetto agli anni passati con una copertura delle cattedre pari all’80 per cento. Il problema non è risolto ma sono stati fatti dei passi avanti, la cosa importante è mettere al centro sempre gli studenti, i professori e il personale Ata”.
ra le polemiche che stanno accompagnando i primi giorni di scuola ci sono quelle legate al caro libri: “Stiamo lavorando ad un pacchetto di misure per contrastare il fenomeno, soprattutto incrementando il fondo per le famiglie bisognose – sottolinea -. Su questo tema il Governo ha molta sensibilità. Abbiamo già chiesto un incremento del fondo che è attualmente pari a 133 milioni di euro. Speriamo di poterlo aumentare, la prima cosa da fare è andare in soccorso delle famiglie che hanno bisogno e poi si può intervenire sul sistema delle detrazioni fiscali per poter alleggerire questi costi”.
Dopo gli ultimi fatti di cronaca che hanno visto gli adolescenti come protagonisti, da Palermo a Caivano, il sottosegretario è chiaro: “La dispersione scolastica in Italia è all’11 per cento, la priorità del governo è ridurla, un tema questo che si intreccia con i fatti di cronaca, chi ha compiuto quei gesti è in età scolare e inoltre noi pensiamo ci sia anche un divario Nord – Sud da colmare, per questo il ministro Valditara ha lanciato l’Agenda Sud, si deve investire nelle scuole del Mezzogiorno. Si è già iniziato con una sperimentazione, anche a Caivano, che riguarda per esempio l’estensione del tempo pieno, un insegnate tutor per i ragazzi più fragili”.
Importante anche l’educazione civica. “Tornata una materia di insegnamento, ora bisogna rinnovare le linee guida ed inserire i temi più urgenti come quello sull’affettività – afferma Frassinetti -, sono convinta che alcuni modelli educativi vincenti vadano spiegati fin dalla scuola dell’infanzia”. Il sottosegretario si dice “favorevole anche all’introduzione dell’educazione finanziaria, importante per i ragazzi che spesso sono a digiuno anche delle operazioni più semplici”.
Un lavoro non semplice quello degli insegnanti. “Il loro ruolo è sempre più complesso, il compito principale resta quello di tramandare la conoscenza, la scuola non deve diventare un parcheggio. Come governo abbiamo fatto un gesto di discontinuità riconoscendo un aumento dello stipendio degli insegnanti, non basta certo ma è un segnale”, spiega Frassinetti.
Con i fondi del Pnrr ci saranno opportunità anche per il mondo della scuola: “Mi aspetto che ci sia uno stanziamento di risorse per l’istruzione – prosegue -. Anche in Europa hanno capito che i fondi destinati all’istruzione sono importanti. Noi manteniamo i progetti del Pnrr, bisogna però spendere bene i fondi nel campo dell’istruzione, cercare di calibrarli e indirizzarli su tematiche giuste per poter migliorare la scuola”.

– Foto Italpress –

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