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Siccità, Utilitalia chiede lo stanziamento di 1 mld all’anno in manovra

FIRENZE (ITALPRESS) – Nell’ultimo anno idrologico (da maggio del 2023 a maggio del 2024) la capacità idrica degli invasi principali del distretto Appennino Meridionale ha subìto una contrazione compresa tra -17% e -45% a seconda delle zone. In Sicilia, la regione più colpita dalla siccità dell’estate appena trascorsa, il volume di acqua invasato è crollato del 40%. La siccità che nel 2022 aveva colpito il Nord Italia – con un calo del 24% delle precipitazioni, a livello nazionale, rispetto alla media 1991-2020 e una disponibilità idrica scesa del 50% rispetto alla media del lungo periodo 1951-2022 – negli ultimi mesi ha interessato in particolar modo il Sud, territorio nel quale le infrastrutture sono più vulnerabili, la percentuale media di perdite di rete è più alta e la frammentazione gestionale più marcata. Il tema è al centro del Festival dell’Acqua di Utilitalia, uno fra i principali appuntamenti nazionali incentrati sui temi del servizio idrico, che prende il via oggi a Firenze.
Dal 2012 al 2022 gli investimenti nel settore sono aumentati del 227%, raggiungendo i 4 miliardi annui e i 63 euro per abitante, dato che dovrebbe salire quest’anno fino a 70 euro.
Ma il gap con la media europea – pari a 82 euro annui per abitante, che incrementa fino a 100 euro nei Paesi più virtuosi – resta ampio, soprattutto in quei territori dove non operano soggetti industriali: nelle gestioni in economia, che interessano ancora 1.465 Comuni e 7,6 milioni di cittadini (di cui il 93% al Sud), si continuano a investire mediamente appena 11 euro l’anno.
Secondo le stime di Utilitalia, di fronte alle nuove sfide poste dagli effetti dei cambiamenti climatici gli investimenti dovrebbero crescere ancora rispetto ai 4 miliardi annui attuali, per colmare il fabbisogno complessivo di settore stimato in circa 6 miliardi di euro l’anno. Oggi gran parte di questo fabbisogno è coperto dalla tariffa e il PNRR ha certamente dato un impulso su una finestra temporale che termina nel 2026 stimabile in circa 1,1 miliardi di euro l’anno: sono quindi necessarie risorse ulteriori – pari a circa 0,9 miliardi di euro l’anno – per raggiungere la quota di fabbisogno prevista per il nostro Paese. “Una volta terminati i fondi del PNRR – spiega Filippo Brandolini, presidente di Utilitalia – sarà necessario un ulteriore sforzo da parte del Governo attraverso uno stanziamento strutturale in manovra di almeno 1 miliardo di euro l’anno per i prossimi 10 anni, perchè tutte le opere necessarie alla messa in sicurezza del sistema idrico nazionale non possono essere unicamente a carico delle tariffe. Parliamo di investimenti incentrati su serbatoi, invasi, riutilizzo delle acque reflue, interconnessioni tra acquedotti e riduzione delle dispersioni”. “Sul fronte delle perdite di rete, sulle quali stiamo recuperando il lascito di tanti decenni di investimenti insufficienti, gli investimenti programmati si attestano al 27%, guidando le priorità nella pianificazione di settore rispetto a tutti gli altri indicatori monitorati da Arera. Ma ora, per uscire dalla logica emergenziale e rispondere alle sfide poste dal cambiamento climatico, serve un ulteriore cambio di passo”, aggiunge.
In questo quadro, Utilitalia si è fatta promotrice di una proposta di riforma del comparto idrico in quattro punti che punta alla riduzione della frammentazione, all’introduzione di parametri di verifica gestionale, al consolidamento industriale del settore e ad un approccio integrato tra i diversi usi dell’acqua. “Attraverso queste misure – continua Brandolini – siamo convinti di poter raggiungere ‘l’obiettivo 100’, arrivando a un centinaio di gestori industriali di media/grande dimensione rispetto ai circa 1.800 attuali e a un livello di investimenti di 100 euro l’anno per abitante, in linea con le migliori esperienze europee”. In definitiva “bisogna realizzare un piano straordinario di interventi volti ad assicurare la tutela della risorsa e a garantire l’approvvigionamento anche in periodi di stress climatici sempre più frequenti”.

– foto ufficio stampa Utilitalia –
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Amazon abilita la donazione di prodotti per 10 mln a enti di beneficenza

MILANO (ITALPRESS) – Dall’inizio del 2023 a oggi, Amazon ha aiutato i suoi partner di vendita a donare prodotti per un valore di oltre 10 milioni di euro a organizzazioni benefiche in tutta Italia. Queste donazioni hanno dato una seconda vita agli articoli invenduti mantenendoli in uso, contribuendo a creare un’economia sempre più circolare e fornendo agli enti di beneficenza e ai loro assistiti prodotti di vario genere, dai beni di prima necessità agli articoli supplementari funzionali.
Amazon consente ai venditori terzi di donare i prodotti invenduti attraverso il programma Donazioni di Logistica di Amazon. Attraverso il programma, Amazon riesce ad eliminare le principali barriere che ostacolano la donazione da parte dei venditori, identificando gli enti di beneficenza in base ai differenti bisogni e gestendo i costi e la logistica della spedizione dei prodotti agli stessi enti.
Dal suo lancio nel 2021, Donazioni di Logistica di Amazon ha fornito supporto a 11 enti di beneficenza in Italia che aiutano persone bisognose e comunità locali in tutto il Paese. Nel 2023, Amazon ha perfezionato il programma automatizzandone ulteriormente i processi, rendendo quindi ancora più semplice e veloce per i venditori la gestione dell’inventario e la donazione su larga scala, nonchè per gli enti di beneficenza la ricezione di un maggior numero di articoli in base alla loro capacità logistica e distributiva.
“Le donazioni sono una parte fondamentale dell’impegno di Amazon a sostegno delle comunità in cui operiamo, e questo include anche la donazione di prodotti invenduti che possono essere essenziali per le persone in difficoltà”, ha commentato Mariangela Marseglia, VP e Country Manager di Amazon Italia e Amazon Spagna. “Negli ultimi anni, anche a causa dell’inflazione che ha ridotto il potere d’acquisto degli italiani, gli enti caritatevoli hanno ricevuto un numero crescente di richieste di beni di prima necessità. Siamo orgogliosi di contribuire a queste necessità promuovendo azioni che mantengono anche i prodotti in uso e riducono gli sprechi”.
Maria Chiara Gadda, Membro della Camera dei deputati della Repubblica Italiana, la cui campagna per il recupero e la donazione delle eccedenze è confluita nella legge 166/2016, nota come “Legge Gadda”, ha dichiarato: “Apprezzo molto l’impegno di Amazon sul fronte dell’attuazione della legge antispreco. La legge 166 è conosciuta per le donazioni alimentari, e l’esempio di Amazon è fondamentale per dimostrare che è invece applicabile ad un paniere molto più vasto di beni. Donare le eccedenze per una azienda così grande è tutt’altro che semplice, in termini di numero di referenze e di modello organizzativo. I primi risultati del programma dimostrano che ormai il percorso è avviato, grazie alla positiva rete di collaborazione che Amazon ha costruito con i suoi partner di vendita e con le associazioni benefiche”.
Il primo destinatario delle Donazioni di Logistica di Amazon è stata la sezione Monza e Brianza della LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori), alla quale i partner di vendita hanno donato prodotti per un valore di 295.000 euro tra il 2021 e il 2022 per sostenere il suo programma Child Care, che fornisce supporto alle famiglie colpite da tumori infantili.
Nel 2023, grazie all’introduzione di nuovi processi automatizzati che hanno permesso di scalare il programma, la lista dei beneficiari si è allargata a Progetto Arca, Fondazione ANT, ENPA, Hope for Ukraine, Centro Five e Banco Alimentare Piemonte. Nel 2024 si sono aggiunti anche Anteas, Cooperativa Mirafiori e Cooperativa Si Può Fare. Gli enti di beneficenza hanno ricevuto articoli che vanno da libri, giocattoli, mobili ed elettronica a prodotti tessili, abbigliamento, prodotti per l’igiene personale e integratori alimentari.
Grazie alle donazioni, gli enti di beneficenza hanno potuto rafforzare i loro progetti e sostenere meglio le persone bisognose nelle comunità locali in cui operano.
“La partecipazione al programma di donazione di Amazon ci ha permesso di ricevere articoli utili, che abbiamo accuratamente selezionato e messo a disposizione dei pazienti per l’assistenza domiciliare. E’ stato un grande aiuto per le iniziative di ANT legate alla prevenzione dei tumori e alla sensibilizzazione nelle scuole e nelle aziende. Come presidente della Fondazione ANT non posso che ringraziare Amazon, che ha scelto di essere vicino a noi e, attraverso noi, ai nostri pazienti. Peraltro evitando inutili sprechi e contribuendo all’avvio di una di quelle collaborazioni virtuose all’insegna dell’economia circolare che la nostra Fondazione si impegna da anni a promuovere nei territori in cui opera”, ha commentato Raffaella Pannuti, presidente Fondazione ANT Italia ONLUS.
“Gli articoli ricevuti hanno aiutato 293.900 beneficiari. I prodotti sono stati spediti nelle regioni più colpite dell’Ucraina – Kharkiv, Donetsk, Kherson e Mykolaiv – e sono stati utilizzati in ospedali, rifugi per sfollati, comunità locali e piccoli villaggi. La distribuzione è stata pianificata in modo strategico per raggiungere coloro che ne avevano più bisogno. Desideriamo esprimere la nostra profonda gratitudine per il sostegno ricevuto da Amazon Italia: le donazioni effettuate attraverso il programma Donazioni di Logistica di Amazon hanno avuto un impatto significativo sulle comunità colpite e stanno contribuendo a migliorare la situazione di chi si trova in condizioni difficili”, ha commentato Igor Kruglyk, referente per Hope for Ukraine del Club dei 600 sindaci ucraini.
Amazon, si legge in una nota, “ha progettato i suoi sistemi per massimizzare l’uso e il riutilizzo dei prodotti, compresi gli articoli resi e invenduti, e ridurre al minimo i rifiuti. Il principio guida è semplice e ha un impatto positivo sia dal punto di vista ambientale sia da quello economico: se un prodotto può avere uno scopo utile, Amazon mira a riutilizzarlo”.
Amazon “desidera che i suoi clienti siano completamente soddisfatti dei loro acquisti. Per questo motivo l’azienda fornisce informazioni complete sui prodotti, tra cui foto, video e recensioni dei clienti, per aiutare i clienti a prendere decisioni di acquisto più consapevoli. Tuttavia, se un cliente non è soddisfatto del suo acquisto, Amazon offre un processo di restituzione agile e veloce”.
Gli articoli restituiti vengono sottoposti a un processo di ispezione dettagliato e, se il prodotto soddisfa gli standard di alta qualità di Amazon, viene etichettato come “nuovo” e rimesso in vendita. La maggior parte dei prodotti restituiti soddisfa questo requisito e viene quindi riposizionata sugli scaffali digitali a disposizione degli altri clienti. Se un prodotto non soddisfa gli standard per essere etichettato come “nuovo”, viene sottoposto a ulteriori controlli e, a seconda delle sue condizioni, può essere rivenduto come usato attraverso Amazon Seconda Mano, oppure potrebbe essere venduto a liquidatori, restituito al fornitore o donato in beneficenza.
Le donazioni sono uno strumento importante per dare una seconda vita ai prodotti. Amazon collabora in tutta Europa con i banchi alimentari locali e altre organizzazioni no-profit che distribuiscono i prodotti donati a chi ne ha bisogno. Nel 2023 Amazon e i suoi partner di vendita hanno donato più di 160 milioni di articoli a livello globale, tra cui prodotti tecnologici, elettrodomestici e capi di abbigliamento, a enti di beneficenza in Europa e negli Stati Uniti con l’obiettivo di aiutare le persone in difficoltà.
– foto ufficio stampa Create PR –
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Maltempo in Toscana, dispersi bimbo e nonna nel pisano

FIRENZE (ITALPRESS) – E’ di due dispersi e diverse persone che hanno dovuto abbandonare, auspicabilmente solo momentaneamente la propria abitazione, il bilancio del maltempo che ha colpito durante la Toscana nelle scorse ore, con la situazione meteorologica che per fortuna al momento sta migliorando. Le situazioni più difficili in provincia di Livorno e Pisa. A Montecatini Val di Cecina dalla serata di ieri sera Vigili del Fuoco e uomini della Protezione civile sono impegnati nella ricerca di un bambino di cinque mesi e di sua nonna che come il resto della famiglia sono stati sorpresi dalla piena del torrente Sterza. In salvo padre, madre e nonno del piccolo. La famiglia si era rifugiata sul tetto dell’abitazione a causa dell’innalzamento del livello dell’acqua, Vigili del fuoco impegnati nelle operazioni con sommozzatori, soccorritore fluviali, cinofili, dronisti e squadre ordinarie. Situazione difficile anche a Castagneto Carducci dove la sindaca Sandra Scarpellini, che ieri sera aveva chiesto alla popolazione della località in provincia di Livorno di non uscire dalle proprie case, ha rassicurato tutti sull’assenza di dispersi e morti, e ha fatto il punto in mattinata nel proprio Comune iniziando la conta dei danni.
Molte le località sulla costa toscana che oggi hanno deciso di lasciare chiuse le scuole per motivi di sicurezza. Piene dei fiumi Cecina e Cornia che sono state superate senza difficoltà nella notte. Ingenti le problematiche a livello di viabilità ma senza interruzioni significative. Sono interrotte due strade provinciali a Castagneto Carducci con problemi al ponte sul fosso di Bolgheri.
Alcune strade nei pressi del torrente Sterza sono chiuse al traffico. I tecnici di Enel stanno lavorando per riattivare le circa 700 utenze rimaste senza elettricità. L’assessore regionale toscana alla Protezione civile Monia Monni si è coordinata già questa mattina con i sindaci del territorio del pisano e livornese per fare un punto complessivo della situazione mentre proprio in provincia di Livorno 80 le unità dei Vigili del Fuoco impegnate per danni d’acqua e allagamenti.

– Foto: Vigili del Fuoco –

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Atalanta-Como rinviata a martedì per impraticabilità campo

BERGAMO (ITALPRESS) – Atalanta-Como, gara valida per la quinta giornata di Serie A, che era in programma questa sera alle 20.45 al Gewiss Stadium di Bergamo, è stata rinviata a domani, sempre con fischio di inizio alle 20.45. La partita è stata dapprima posticipata, a causa delle forti piogge che hanno colpito la città lombarda nelle fasi antecedenti al match, e poi rinviata “a causa dell’impraticabilità del terreno di gioco”.
Dopo i primi due sopralluoghi il direttore di gara Tremolada, che aveva fatto i controlli del caso assieme ai due capitani, Marten De Roon e Patrick Cutrone, ha deciso dapprima di posticipare il calcio d’inizio di un’ora (alle 21.45). Poi, a causa il peggioramento delle condizioni meteo e di quelle del campo di Bergamo, sono stati effettuati altri due sopralluoghi, nei quali il pallone non rimbalzava correttamente sul manto erboso. Da qui la decisione di rinviare la gara a domani.
– foto Image –
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Meloni “Il patriottismo è la migliore risposta al declinismo”

ROMA (ITALPRESS) – “Spesso nazionalismo richiama dottrine di aggressione o di autoritarismo. So, però, che non dobbiamo vergognarci di usare e difendere parole e concetti come Nazione e Patriottismo, perchè significano più di un luogo fisico; significano uno stato d’animo a cui si appartiene condividendo cultura, tradizioni e valori. Quando vediamo la nostra bandiera, se ci sentiamo orgogliosi, significa che sentiamo l’orgoglio di far parte di una comunità e che siamo pronti a fare la nostra parte per migliorarne le sorti”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo discorso alla cerimonia a New York durante la quale le è stato conferito il Global Citizen Award dell’Atlantic Council. “Per me l’Occidente è più di un luogo fisico. Con la parola Occidente – ha spiegato la premier – noi non definiamo semplicemente i Paesi che hanno una specifica ubicazione geografica, ma una civiltà costruita nei secoli con il genio e i sacrifici di moltissimi. L’Occidente è un sistema di valori in cui la persona è centrale, gli uomini e le donne sono uguali e liberi, e quindi i sistemi sono democratici, la vita è sacra, lo stato è laico e basato sullo stato di diritto. Vi chiedo e mi chiedo: sono valori dei quali dovremmo vergognarci? Sono valori che ci allontanano dagli altri o che ci avvicinano agli altri?”. Secondo la premier, inoltre, “la nostra libertà e i nostri valori, e l’orgoglio che proviamo per essi, sono le armi che i nostri avversari temono di più. Non possiamo quindi rinunciare alla forza della nostra identità, perchè sarebbe il miglior regalo che possiamo fare ai regimi autoritari. Quindi, in fin dei conti, il patriottismo è la migliore risposta al declinismo. Difendere le nostre radici profonde è la precondizione per raccogliere frutti maturi. Imparare dai nostri errori del passato è la precondizione per essere migliori nel futuro”, ha concluso Meloni.
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-Foto: Agenzia Fotogramma-

Meloni “Viviamo un tempo di crisi, agire senza tentennamenti”

ROMA (ITALPRESS) – “Le sfide che la storia ci ha messo difronte sono multiformi e non abbiamo altra scelta che quella di agire. Viviamo un tempo di crisi, ma le crisi nascondono sempre anche un’opportunità. La parola crisi deriva dal greco ‘crisis’ che significa scelta, decisione. Le crisi costringono a mettersi in discussione, non consentono di tentennare. Nessuno Stato può efficacemente governare da solo le sfide, per questo l’Italia è una convinta sostenitrice del multilateralismo e del luogo più rappresentativo: l’Onu, dove dobbiamo imparare, capirci e rispettarci”. Così la premier Giorgia Meloni, nel suo intervento
al Summit of the Future nell’ambito dei lavori della 79^ Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
“Nessuno stato può efficacemente governare da solo le sfide di questo tempo e per questo l’Italia è una convinta sostenitrice del multilateralismo e delle Nazioni Unite. Ogni organizzazione è efficace se le sue regole sono giuste e condivise. Per questo siamo convinti che qualsiasi revisione della governance non può prescindere dai principi di uguaglianza, democraticità e rappresentatività. La riforma ha un senso se viene fatta per tutti e non per alcuni. Non ci interessa creare nuove gerarchie e non crediamo che esistano Nazioni di serie A e serie B, ma cittadini che hanno tutti gli stessi diritti”, ha aggiunto.
Ecco allora “il ruolo del multilateralismo: non un club in cui incontrarsi per scrivere inutili documenti zeppi di buoni propositi, ma il luogo in cui si devono fare i conti con l’urgenza delle decisioni”, ha concluso Meloni.
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-Foto: Palazzo Chigi –

Scorpion a mescola morbida confermate come prima scelta in Cile

MILANO (ITALPRESS) – Il Mondiale Rally ancora apertissimo celebra la sua ultima tappa su sterrato sulle fredde coste del Pacifico meridionale, nella regione cilena del Bio Bio. Come lo scorso anno, quando le sue insidie furono un pò sottovalutate all’inizio dalle squadre, non sarà una passeggiata, benchè a differenza del 2023 ci siano alcune prove nuove. Confermato, invece, il format, un pò abbandonato nei precedenti appuntamenti del WRC, delle ripetizioni pomeridiane delle prove speciali mattutine.
I veloci e tecnici sterrati tra le foreste e lungo le coste sono spesso scivolosi e con pendenze laterali, presentano caratteristiche diverse da prova a prova, che richiedono massima attenzione nella scelta e nella gestione delle gomme. Particolare attenzione va prestata al sabato, la giornata più lunga dell’intero week-end con 139,20 chilometri cronometrati dei 306.76 complessivi del rally. Unica prova speciale confermata dallo scorso anno è la più lunga di tutta la gara, la Maria Las Cruces (SS9-12) di 28,31 chilometri, che mise la resistenza delle gomme a dura prova nel 2023, preceduta nell’itinerario dalla Lota (SS8-11) di 25,64 chilometri. Altra insidia da non sottovalutare è il costante pericolo di pioggia e le temperature tendenzialmente basse al mattino e l’umidità. “Mi aspetto una gara bella e combattuta, data anche al situazione della classifica piloti e costruttori ancora abbastanza aperta a tre rally dalla fine – sottolinea Terenzio Testoni, Pirelli Rally activity manager – La gestione delle gomme si rivelerà essenziale e mi aspetto che sia le soft sia le hard saranno impegnate per affrontare le diverse situazioni che il rally presenta. Con le basse temperature del mattino, per esempio, le soft saranno sicuramente protagoniste anche in codizioni di asciutto, mentre mi aspetto l’utilizzo delle hard in alcuni dei secondi passaggi del pomeriggio, quando le temperature sono più alte, per fonteggiare l’usura che come abbiamo constatato lo scorso anno è abbastanza elevata”. Ecco le gomme disponibili nelle varie categorie per questo rally. Scorpion KX WRC, il pneumatico da sterrato Pirelli sviluppato per la massima categoria è disponibile per le vetture Rally1 in due mescole, entrambe nell’evoluzione 2024, che presenta strutture rinforzate e un design ottimizzato. Le prime sono le Scorpion SB a mescola morbida, progettate per garantire un’aderenza ottimale anche sulle superfici con meno aderenza. La option a mescola dura HB offre una maggiore resistenza alle superfici più abrasive e una maggiore durata. Il regolamento prevede per la prime e per la option un’allocazione rispettivamente di 28 e 8 pneumatici. Le gomme option possono arrivare a 12 a scelta dall’equipaggio, ma riducendo di 4 le prime. Scorpion K nella versione K6B (soft) e i nuovi K4C (duri) saranno disponibili per le Rally2, mentre le Rally3 hanno a disposizione i K6A (morbidi) e i K4A (duri). Per queste categorie di vettura, le allocazioni sono di 26 e 8 pneumatici rispettivamente per la prime e per la option. Quest’ultima può arrivare a 12 a scelta dall’equipaggio, ma riducendo di 4 il numero della prima scelta.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Dalla Regione Lazio 75 milioni dedicati al venture capital

ROMA (ITALPRESS) – Settantacinque milioni a sostegno della crescita e per il consolidamento di imprese e startup del territorio: la Regione Lazio ha presentato la nuova strategia regionale sul capitale di rischio, un programma innovativo di intervento gestito da Lazio Innova. “Nel Lazio ci sono oltre 1.600 start up innovative, un dato destinato a crescere e che va sostenuto con delle misure ad hoc per favorire questa crescita – ha detto Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio -. C’è la necessità e l’urgenza di favorire le start up innovative, una richiesta che viene dalle aziende strategiche. L’innovazione ad alto livello passa anche dalle start up innovative. Noi vogliamo rappresentare una nuova strategia con un aumento significativo e ci impegniamo con questi 75 milioni, ci saranno più strumenti con maggiori flessibilità, una più ampia platea di soggetti destinatari. Il nostro obiettivo è rafforzare l’offerta di capitali e servizi per il territorio, utilizzando al meglio le opportunità offerte dagli aiuti di Stato attraverso diversi strumenti integrati con diversi canali di scouting, per trasformare il Lazio in un forte attrattore di operatori specializzati e di imprese innovative in settori altamente tecnologici, prioritariamente in fase early stage”.
La Regione Lazio, pioniera in questo tipo di strumenti, intende attuare nell’ambito della nuova programmazione comunitaria PR FESR 2021/2027 una nuova strategia territoriale, con l’obiettivo di creare le condizioni più favorevoli affinchè il Lazio diventi un polo attrattivo per il “fare impresa” innovativo. La nuova strategia sarà attuata da Lazio Innova, società in house con una consolidata esperienza nel settore.
I quattro strumenti di venture capital sono in parte una evoluzione intelligente dei precedenti e in parte del tutto nuovi:
LAZIO Venture 2 (LV2), un fondo di fondi con una dotazione prevista di euro 44,6 milioni di euro (considerando anche 7 milioni di euro che verranno aggiunti nelle prossime settimane nell’ambito della modifica in corso del PR FESR 21-27) che investe in uno o più fondi di venture capital, da selezionare attraverso un call pubblica, e ha l’obiettivo prioritario di creare almeno un fondo dedicato esclusivamente al Lazio oltre a poter replicare lo schema dei fondi paralleli introdotto in Italia con Lazio Venture nel 2017.
VENTURE TECH Lazio (VTL), un nuovo fondo di fondi che, con una dotazione di 12,04 milioni di euro, opera attraverso un innovativo schema contrattuale selezionando venture accelerator qualificati (quali acceleratori, incubatori, venture builder, ecc.) che forniscono sia capitali che servizi per lo sviluppo delle startup.
TT VENTURE Lazio (TTVL), un nuovo fondo diretto con una dotazione di 3,31 milioni di euro, parte integrante del programma di pre-accelerazione in ambito tech transfer della Regione Lazio gestito da Lazio Innova (TT Lazio) che ha l’obiettivo di generare impresa innovativa dal mondo della ricerca.
INNOVA Venture 2 (IV2), un fondo diretto con una dotazione di 5,25 milioni di euro che si focalizzerà su investimenti diretti in startup/imprese, anche più resilienti o con modelli di business meno scalabili, insieme a co-investitori indipendenti.
Per i gestori di Venture Tech Lazio e quelli dei fondi dedicati al Lazio di Lazio Venture 2, sono inoltre previsti contributi per 2,3 milioni di euro per rafforzare le attività di scouting nella regione.
Questo nuovo “sistema di strumenti” agirà in un’ottica di filiera e di rete, con l’intenzione nell’ambito di Lazio Venture 2 di attivare anche una partnership istituzionale con CdP Venture Capital, principale attore dell’industria del capitale di rischio in Italia.
“La Regione Lazio è stata tra le prime a sviluppare misure pionieristiche a favore dell’innovazione con forte ricaduta sul territorio con l’obiettivo di creare nuove imprese che sappiano cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie anche di frontiera” le parole di Agostino Scornajenchi, amministratore delegato e direttore generale di CDP Venture Capital SGR.
“Come principale gestore di Venture Capital in Italia siamo a disposizione per condividere il modello di co-investimento già operativo con altre realtà locali, volto ad integrare le nostre competenze specialistiche con la profonda conoscenza del potenziale di ciascun territorio che solo gli enti locali possono avere, allo scopo di massimizzare la ricaduta degli investimenti a supporto dei programmi di accelerazione, delle iniziative di trasferimento tecnologico e delle nuove imprese in tutte le fasi del loro ciclo di vita”, ha aggiunto.
Il primo passo per l’attuazione della nuova strategia sarà la pubblicazione, nelle prossime settimane, dell’avviso pubblico per la selezione del Comitato di Investimento indipendente che assumerà le decisioni di investimento, gestione e disinvestimento dei quattro fondi.
Successivamente, a partire da inizio dell’anno prossimo, verranno pubblicate le call relative ai diversi fondi e definite le modalità di collaborazione con CDP Venture Capital, con l’obiettivo di dare pieno avvio operativo a tutti gli strumenti del PR FESR 21/27 entro il primo quadrimestre 2025.

– Foto xc3/Italpress –

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