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Gabbia in extremis e Inter ko, il Milan vince il derby

MILANO (ITALPRESS) – Il derby di Milano torna rossonero, con il Milan che batte per 2-1 l’Inter e interrompe la striscia di sei sconfitte consecutive in una stracittadina che, con questo atto, raggiunge anche il record di incassi nella storia della Serie A con un totale 7.626.430 euro. Gol in apertura di gara da parte di Pulisic, pareggiato poi dal sinistro di Dimarco, con il Milan che però alla distanza riesce a tenere testa alla squadra di Inzaghi, conquistando il nuovo vantaggio nel finale (minuto 89) grazie al colpo di testa di Gabbia.
Parte bene il Milan, che dopo dieci minuti sblocca il risultato grazie allo strappo di Pulisic, rapido a sfruttare la palla persa da Mkhitaryan e trasformarla nello slalom che si conclude con la rete dell’americano. Il vantaggio rossonero colpisce a freddo l’Inter, che però prova subito a rispondere con l’assist di Dumfries per la girata di Lautaro, di poco alta. Lo stesso argentino sarà però protagonista nel pareggio interista, al 28′, con la sterzata su Gabbia e l’assist per il mancino vincente di Dimarco, sul quale Maignan non può nulla. Pareggio e Inter che si farà rivedere al 42′, ancora con l’iniziativa di Lautaro che stavolta serve Thuram, rapido a girare con il destro che trova però la parata in tuffo di Maignan.
(ITALPRESS) – (SEGUE).
Intervallo che non porta variazioni nei due schieramenti, con il Milan che riparte bene e lancia subito un segnale a Sommer, reattivo sul colpo di testa pericoloso di Leao. Intensità e ritmo in campo, con il Milan che per un attimo guadagnerebbe un rigore per un presunto tocco di mano di Lautaro, subito corretta dal Var, mentre l’Inter risponde con la girata dello stesso 10 argentino parata ancora da Maignan. Si va però da una parte all’altra, stavolta con il Milan nuovamente pericoloso dalle parti di Sommer sull’imbucata di Reijnders per la conclusione incrociata di Abraham che termina di poco alla sinistra del portiere svizzero. E’ però all’89’ che arriva la svolta della partita, sulla punizione di Reijnders che calibra bene il cross spedito in rete da Gabbia. Gol rossonero che dà il via al forcing finale dell’Inter concluso però senza particolari acuti nerazzurri e con i sei minuti di recupero concessi da Mariani che (dopo il clamoroso 1-3 fallito da Okafor) mandano ai titoli di coda la sfida di San Siro. Gode il Diavolo e anche il Toro, in beata solitudine in testa alla classifica.
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Buona la prima per Juric, la Roma batte l’Udinese 3-0

ROMA (ITALPRESS) – La nuova Roma di Ivan Juric travolge per 3-0 l’Udinese nel match dell’Olimpico valevole per la quinta giornata della Serie A e conquista la prima vittoria in campionato: a segno Dovbyk, Dybala e Baldanzi. I tifosi giallorossi danno vita all’annunciata contestazione in seguito all’esonero di Daniele De Rossi, disertando la prima mezzora di gara. Successivamente dagli spalti arrivano cori e striscioni per l’ex allenatore, esonerato mercoledì. Nessun riferimento invece alle dimissioni odierne dell’ex ad Lina Souloukou.
La sfida comincia con i padroni di casa che si rendono protagonisti di un buon avvio, costruendo la loro prima occasione da rete dopo 8′ con Dovbyk che, su suggerimento di Angelino, lascia partire un mancino su cui Okoye compie un bell’intervento. La Roma pressa molto alta e mette in difficoltà la formazione bianconera, che fa fatica ad uscire dalla propria metà campo. A lungo andare il forcing dei ragazzi di Ivan Juric porta i frutti sperati, poichè al 19′ arriva il gol del vantaggio firmato da Artem Dovbyk che, su assist di El Shaarawy, batte Okoye con un preciso sinistro incrociato.
La rete galvanizza i capitolini, che continuano a spingere alla ricerca del raddoppio. Si va a riposo sul parziale di 1-0. In apertura di ripresa la Roma si procura subito un calcio di rigore: sul dischetto si presenta Paulo Dybala, che spiazza Okoye e firma la rete del raddoppio. L’Udinese prova a reagire affidandosi anche alle forze fresche mandate in campo da Runjaic e al 66′ sfiora il gol con una potente conclusione di Thauvin, sulla quale Svilar si fa trovare pronto. Al 70′ i giallorossi archiviano la pratica calando il tris con il neoentrato Tommaso Baldanzi che si presenta davanti ad Okoye e firma il suo primo gol con questa maglia. Nel finale Dovbyk va ancora a segno ma la marcatura viene annullata per fuorigioco. Esordio con vittoria per Ivan Juric con i giallorossi, che stendono i friulani con un netto 3-0. In virtù di questo risultato la Roma sale a sei punti in classifica, mentre l’Udinese resta a quota dieci. Prossimo appuntamento all’Olimpico giovedì sera: c’è la prima di Europa League dei giallorossi, contro l’Athletic Bilbao.
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Isola “A Singapore gara lineare, ora quattro giorni di test”

MARINA BAY (SINGAPORE) (ITALPRESS) – Terza vittoria per Lando Norris che ha condotto la gara in testa dallo spegnimento dei semafori alla bandiera a scacchi. Il pilota inglese ha riportato la McLaren al successo a Singapore a 15 anni di distanza dalla vittoria di Lewis Hamilton del 2009. Norris ha preceduto sul traguardo la Red Bull di Max Verstappen, che continua sia a non riuscire a vincere a Singapore che ad allungare un digiuno di successi in questa stagione che dura ormai da otto Gran Premi. Sul terzo gradino del podio è salito Oscar Piastri (McLaren), al nono piazzamento fra i primi tre in 40 Gran Premi disputati. La squadra basata a Woking ha allungato a 14 i Gran Premi consecutivi in cui è riuscita a portare sul podio almeno un pilota, per un totale di 17 piazzamenti. Daniel Ricciardo ha conquistato il giro più veloce della gara per la diciassettesima volta nella sua carriera: l’ultima volta c’era riuscito a Monza nel 2021, quando era al volante di una McLaren. Per la Racing Bulls è il primo giro veloce.
Alla partenza la Medium è stata la mescola più gettonata, come del resto era nelle previsioni della vigilia: 14 piloti hanno preso il via con la C4, quattro (Stroll, Bottas, Zhou e Magnussen) con la C3 e due con la C5 (Hamilton e Ricciardo).
La Medium si è dimostrata molto flessibile in termini di durata degli stint, permettendo quasi per tutti i piloti di completare la gara effettuando soltanto un pit-stop. In funzione della posizione in pista e del traffico, abbiamo visto piloti fermarsi al giro 13 (Sainz) e altri arrivare addirittura al giro 38 (Piastri). Proprio lo spagnolo della Ferrari si è reso protagonista dello stint più lungo in assoluto, percorrendo ben 49 giri con la Hard. “Tutto sommato, è stata una gara piuttosto lineare, anche perchè non c’è stata nemmeno una neutralizzazione, circostanza non si era mai verificata in passato su questa pista – l’analisi di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli -. La sosta unica si è confermata nettamente la più veloce e tutte e tre le mescole si sono comportate secondo le aspettative. La Medium e la Hard sono state chiaramente le più utilizzate ma anche la Soft ha dimostrato di poter essere un’opzione, come si è visto ad esempio dai tempi ottenuti col pieno di benzina nel primo stint di Hamilton (17 giri) o quelli di Tsunoda nella sua seconda parte di gara (28 giri), facendo registrare un livello di degrado tutto sommato accettabile”. “Molto rilevante nella valutazione del rendimento dei pneumatici è stato il livello di gestione del passo messo in atto dai piloti, unitamente al traffico in cui si sono ritrovati nelle varie fasi della gara – ha aggiunto Isola -. In particolare, lo è stato per quanto riguarda la Medium perchè, in base appunto al passo tenuto, alcuni piloti hanno potuto estendere la lunghezza del primo stint ben oltre la finestra prevista nelle simulazioni della strategia, aprendo così eventualmente la possibilità anche ad un possibile utilizzo della Soft, come hanno fatto il già citato Tsunoda e Gasly. Dopo quattro gare in cinque settimane, la Formula 1 si prende una piccola pausa in attesa della tripletta nelle Americhe ma per il nostro gruppo ci sarà ancora da fare in pista, con quattro giorni di test che potranno essere svolti grazie alla sempre fondamentale collaborazione delle squadre, nella fattispecie Mercedes, Red Bull, Ferrari e McLaren”.
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Urbanski e magia di Castro, il Bologna vince 2-1 a Monza

MONZA (ITALPRESS) – Il Bologna porta a casa la prima vittoria in campionato superando per 2-1 il Monza al Brianteo. Sono Urbanski nel primo tempo e una perla assoluta di Castro nella ripresa a mettere il sigillo sui tre punti dei felsinei.
La prima fiammata è degli emiliani. Al 4′, Ndoye entra in area, si sposta la palla sul sinistro e va al tiro, trovando Turati pronto alla parata in due tempi. La replica dei brianzoli arriva al 10′, quando Ravaglia deve alzare sopra la traversa un’incornata di Pedro Pereira, lasciato colpevolmente libero in una situazione da corner. La partita si sblocca al 24′ e sono gli uomini di Italiano ad andare a segno. Lykogiannis crossa dalla sinistra, Carboni salta a vuoto e Urbanski ne approfitta per battere Turati e firmare il suo primo gol in stagione. Il polacco sfiora il raddoppio alla mezz’ora, quando calcia fuori di un soffio con il sinistro dopo essersi coordinato alla grande in area. Al 39′ è Ndoye a impensierire nuovamente Turati, con un destro dal limite che sibila vicino al palo alla sinistra del portiere. I rossoblù giocano meglio, ma la squadra di Palladino reagisce e sigla il pareggio al 43′. Maldini va al tiro da fuori, Ravaglia respinge corto e Djuric si avventa sulla palla firmando l’1-1 che manda le due formazioni negli spogliatoi.
In avvio di ripresa è Castro a provarci con un destro ravvicinato, ma Turati salva in corner con un ottimo intervento. Sul fronte opposto, è Bianco a concludere di forza con il destro dalla lunga di distanza al 6′, ma la palla termina fuori da poco. Il ritmo rallenta, ma al 35′ sono gli ospiti a pescare il jolly. Lucumì recupera palla e la passa Freuler, il quale avanza indisturbato e serve Castro che calcia dalla lunga distanza con un destro al fulmicotone che si insacca sotto l’incrocio dei pali lontano. Il forcing finale dei lombardi non sortisce gli effetti sperati e il risultato non cambierà più. Il Bologna centra così il primo successo stagionale, salendo a metà classifica a quota 6. Per il Monza arriva invece un ko pesante, che lascia la squadra in terzultima posizione con 3 soli punti all’attivo.
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Crono iridata a Evenepoel, Ganna argento e Affini bronzo

ZURIGO (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Remco Evenepoel è ancora una volta campione del mondo a cronometro di ciclismo. Il belga, dopo aver vinto l’Olimpiade di Parigi2024, si è riconfermato nella rassegna iridata in corso a Zurigo. Secondo il piemontese Filippo Ganna, campione del mondo in questa specialità nel 2020 e nel 2021, a 6″43; terzo il lombardo Edoardo Affini, a 54″44. Altra beffa per Ganna, dunque, dopo i Mondiali dello scorso anno a Glasgow e l’argento olimpico: lo specialista della Ineos è riuscito a recuperare 13 secondi nel tratto finale al belga senza però riuscire a battere il due volte campione del mondo di specialità. Giornata comunque storica per le due ruote azzurre con due atleti sul podio.
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Gp Italia, bis Petrucci con Pirelli di gamma e di sviluppo

CREMONA (ITALPRESS) – Dopo il successo di ieri in Gara 1, Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team – Ducati) ha fatto doppietta oggi in WorldSBK vincendo per distacco sia la Superpole Race sia Gara 2. La scelta per l’anteriore in entrambe le occasioni è ricaduta sulla SC1 di gamma, mentre al posteriore ha alternato SCQ nella gara di metà mattinata con SCX di sviluppo in specifica D0820 nella seconda gara lunga. Seconda vittoria di stagione per Stefano Manzi (Pata Yamaha Ten Kate Racing) in WorldSSP, che si è imposto in Gara 2 su Adrian Huertas (Aruba.it Racing WorldSSP Team – Ducati) e Thomas Booth-Amos (PTR Triumph), quest’ultimo al suo primo podio nella categoria.
“L’Italian Round si è confermato all’altezza delle aspettative e ci ha regalato delle gare interessanti su un circuito che ha messo alla prova le capacità dei piloti di trovare la migliore interpretazione, sia nello stile di guida sia nelle scelte dei pneumatici – ha commentato Giorgio Barbier, Direttore Racing Moto Pirelli -. I più bravi sono stati Danilo Petrucci e il Team Barni – Ducati che hanno fatto un lavoro egregio, tanto da dominare tutte e tre le gare del WorldSBK”.
“Questa mattina – ha aggiunto – la Superpole Race ha presentato una sfida ai piloti per la scelta del pneumatico posteriore, perchè con circa 27° Celsius di temperatura di asfalto tanto la SCQ quanto la SCX, nella sua versione di sviluppo, erano scelte potenzialmente valide. La decisione è dipesa dallo stile di guida di ciascun pilota e dalle preferenze personali, entrambe le opzioni hanno dato ottime prestazioni, tanto da arrivare rispettivamente prima e seconda con Petrucci e Alex Lowes. Il percorso di test della SCX, nella sua variante di sviluppo D0820, che abbiamo iniziato a Magny-Cours ha dato ottimi frutti qui a Cremona, dato che ha vinto le due gare lunghe ed è stata anche la scelta che è andata per la maggiore. Sta confermando che i miglioramenti a tutto tondo che siamo andati a ricercare rispetto alla versione di gamma sono presenti, sia per quanto riguarda la prestazione sia per la durata e costanza sulla distanza gara, pertanto continueremo a lavorare su questa strada”.
In Superpole Race, Petrucci ha vinto in solitaria, con quasi 2 secondi di vantaggio su Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK), arrivato secondo. Il vincitore e il terzo classificato, Andrea Iannone (Team GoEleven – Ducati), hanno preso il via con la combinata SC1 anteriore – SCQ posteriore, mentre il secondo a podio ha preferito la SCX di sviluppo in specifica D0820 al posteriore, abbinata sempre a SC1 anteriore. Alla seconda tornata, Petrucci ha realizzato il nuovo record sul giro in gara migliorando di più di 1 secondo il best race lap di Gara 1.
Tutti e tre i piloti sul podio di Gara 2 hanno adottato la SC1 di gamma per l’anteriore, scelta condivisa anche dalla grande maggioranza degli altri partenti. Il vincitore Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team – Ducati) e il secondo classificato Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) si sono affidati alla SCX di sviluppo in specifica D0820 per il posteriore, come anche i due terzi degli altri piloti in griglia, mentre il terzo classificato Nicolò Bulega (Aruba.it Racing – Ducati) ha preferito la SCX di gamma.
Con 41° Celsius di temperatura dell’asfalto al via, Gara 2 si è svolta nelle medesime condizioni di Gara 1 di ieri e, di conseguenza, la scelta di pneumatici è stata pressochè identica, con tutti i piloti che hanno adottato la combinazione SC1 anteriore con SCX posteriore. Stefano Manzi (Pata Yamaha Ten Kate Racing) si è aggiudicato la vittoria, mentre Yari Montella (Barni Spark Racing Team – Ducati) al sesto passaggio ha realizzato il nuovo record sul giro in gara in 1’32,117, migliorando di circa un decimo di secondo il best lap che Adrian Huertas (Aruba.it Racing WorldSSP Team – Ducati) aveva fatto registrare in Gara 1 ieri.

– foto ufficio stampa Pirelli –
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Acea partecipa al G7 Agricoltura e Pesca di Siracusa

SIRACUSA (ITALPRESS) – ACEA, gruppo industriale leader nel settore idrico e tra i primi operatori dell’energia e dell’ambiente, è presente con uno stand all’interno dell’area espositiva “Expo Divinazione” sull’isola di Ortigia dal 21 al 29 settembre, nel contesto dell’evento istituzionale di livello internazionale, G7 – Agricoltura e Pesca.
Un’occasione per ribadire l’importanza dell’acqua per lo sviluppo economico e sociale del Paese, con un particolare focus sull’uso della risorsa idrica in agricoltura.
“Per ACEA, primo operatore idrico italiano, la sostenibilità è integrata in ogni business, in particolare in quello idrico, così essenziale e strategico nell’attuale momento storico. Per questo l’azienda ha previsto investimenti nel settore dell’acqua pari a 4,7 miliardi di Euro entro il 2028”, ricorda una nota.
Nello stand di Ortigia, allestito con ledwall, sono presenti corner tematici dove operatori ACEA presentano i progetti del Gruppo: dalle opere PNRR nel settore idrico, all’applicazione dell’intelligenza artificiale nella gestione delle infrastrutture sempre più smart. Attraverso l’utilizzo di visori sarà, inoltre, possibile visitare virtualmente impianti e opere idriche.
La presenza di ACEA al G7 di Ortigia suggella la strategia industriale della SpA guidata dall’amministratore delegato Fabrizio Palermo, che di recente si è aggiudicata la gara per la gestione del servizio idrico integrato della città di Siracusa e di altri 19 comuni della Provincia. Così ACEA si occuperà della conduzione di oltre 2.000 chilometri di rete idrica, che alimentano 166.000 utenze e di 1.300 chilometri di rete fognaria al servizio di 390.000 abitanti. La durata della concessione sarà di 30 anni.
L’Azienda è impegnata anche nella promozione di una nuova cultura dell’acqua che punti a una maggiore consapevolezza e responsabilità nel consumo della risorsa.
ACEA infine ha firmato con Intesa Sanpaolo un accordo per lo sviluppo di collaborazioni volte alla tutela e al riutilizzo della risorsa idrica anche in negli ambiti agricoli, insieme ad investimenti per il riuso delle acque depurate all’interno delle cosiddette comunità idriche, con impatti positivi per l’ambiente, i territori e le imprese stesse che potranno stabilizzare il proprio approvvigionamento di acqua. A tal fine Intesa Sanpaolo stanzierà fino a 20 miliardi di Euro per supportare le iniziative delle aziende e degli operatori della filiera idrica, mentre ACEA metterà a disposizione le sue professionalità e le sue competenze per identificare nuove iniziative a livello di sistema, con soluzioni innovative per favorire un uso efficiente della risorsa acqua anche attraverso forme di advisory tecnologica.

Fonte foto uff stampa Acea
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Norris trionfa a Singapore davanti a Verstappen e Piastri

MARINA BAY (SINGAPORE) (ITALPRESS) – La terza volta è quella buona per Lando Norris, che dopo non aver sfruttato la pole position di Monza e la brutta qualifica di Baku riesce a concretizzare il potenziale della sua McLaren vincendo il Gran Premio di Singapore. Un successo, il terzo stagionale dopo Miami e Zandvoort, in stile Red Bull 2023, dominato con poco più di venti secondi di vantaggio su chi la Red Bull sta provando a riportarla su, Max Verstappen, secondo e di nuovo sul podio dopo due gare di assenza. Terza alla bandiera a scacchi l’altra McLaren di Oscar Piastri, che nonostante la quinta posizione al via è riuscito a mettersi dietro entrambe le Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell, rispettivamente quarto e quinto nella qualifica del sabato. Quinto posto finale, invece, per la Ferrari di Charles Leclerc, che dopo il tempo cancellato nel Q3 che lo ha costretto a partire dalla nona casella della griglia è riuscito, con un mix di strategia e sorpassi, ad ottenere un risultato positivo considerando la posizione di partenza e il layout del tracciato non particolarmente adatto alle rimonte.
Poco dietro Carlos Sainz, che alla sua duecentesima gara in Formula 1 non va oltre il settimo posto, con una qualifica compromessa per lui in ragione dell’incidente occorsogli in preparazione del suo giro in Q3. Tra le due Rosse l’altra Mercedes di Lewis Hamilton, mentre chiudono la top ten a punti l’Aston Martin di Fernando Alonso, la Haas di Nico Hulkenberg e la Red Bull di Sergio Perez.
– foto Ipa Agency –
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