BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Buona anche la seconda per l’Italia: dopo aver battuto la Francia in rimonta, infatti, la Nazionale di Luciano Spalletti si libera anche di Israele Budapest con il risultato di 2-1. Il ct azzurro propone diversi cambi rispetto alla partita contro i transalpini, con Kean e Raspadori dal primo minuto al posto di Pellegrini e Retegui, mentre in difesa spazio a Gatti e Buongiorno, con Bellanova a destra. Proprio quest’ultimo è protagonista chiudendo in anticipo Salomon, e spingendo molto sulla propria fascia anche in fase offensiva. Alla mezz’ora si rivede Israele ancora con Solomon, ma al 38′ ecco il vantaggio azzurro: controllo di Kean e apertura di Raspadori per Dimarco, cross in mezzo a premiare l’inserimento del solito Frattesi, in rete per la seconda partita di fila. Lo stesso Frattesi va vicino al raddoppio in avvio di ripresa, ma l’Italia rischia per il tiro di Jehezkel, chiuso in maniera perfetta dall’ottimo riflesso di Donnarumma. Il rischio corso scuote gli Azzurri, che trovano il raddoppio al 62′: Frattesi recupera palla e serve Raspadori, che si gira e trova il tiro; para Gerafi, ma sulla respinta è pronto Kean per un facile tap-in. Al 75′ arriva anche il tris con Tonali, con un altro gol dopo la respinta del portiere, ma questa volta è fuogioco per questione di centimetri.
La partita si riapre al 90′ con la rete di Abu Fani, che sfrutta una palla vagante su cui i difensori dell’Italia sono reattivi per scaricare in rete un bel destro su cui Donnarumma non riesce a intervenire. Gli ultimi minuti sono quindi molto intensi, con Israele che mette pressione per provare a inseguire un pareggio che però non arriva: vittoria quindi importante per gli Azzurri, che con carattere battono un avversario non facile, dando importanti conferme dopo il successo all’esordio con la Francia.
– foto Ipa Agency –
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L’Italia batte 2-1 Israele, decidono Frattesi e Kean
Sport equestri, Di Paola confermato presidente Fise
ROMA (ITALPRESS) – Marco Di Paola è stato confermato alla guida della Federazione Italiana Sport Equestri per il terzo mandato consecutivo. A di Paola è andato il 67,49% (7.130 voti) delle preferenze, a fronte del 18,99% (2.006 voti) ottenuto da Clara Campese e del 13,34% (1.409 voti) andato a Duccio Bartalucci.
“Ringrazio tutti – ha dichiarato Marco Di Paola – per questa grande prova di democrazia e di fiducia nei miei confronti, nei confronti della mia visione di Federazione e del sostegno ottenuto per tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi e che metteremo in atto nel prossimo futuro. Voglio ringraziare tutti i presidenti regionali che in questi anni mi hanno supportato, perchè la Federazione è una, ha una unica visione e serve che si vada tutti nella stessa di direzione. Un ringraziamento particolare voglio rivolgerlo anche alla mia famiglia, a mia moglie, ai miei figli”, ha concluso Di Paola, che era stato eletto per la prima volta alla guida della Fise il 23 gennaio 2017 e riconfermato il 14 settembre 2020. All’Assemblea elettiva nazionale ha partecipato il 64,24% degli aventi diritto al voto (1.410 società, di cui 653 per delega; 267 cavalieri, 171 Cavalieri Proprietari, 332 tecnici). “Il movimento sportivo equestre mi ha confermato la fiducia, siamo persone prestate a questa attività ma cerco di dare tutta la mia professionalità e passione nella gestione di questo movimento meraviglioso che mi ha premiato, li ringrazio e non li deluderò certamente” ha detto dopo la rielezione. “Abbiamo allargato tantissimo la base e alzato il vertice della piramide. Abbiamo 150mila tesserati, siamo la settima federazione su 48. Quello che ci mancano sono i cavalli, che sono fondamentali, nel nostro sport è un binomio – ha proseguito Di Paola -. Abbiamo cavalieri formidabili, che come hanno un cavallo buono hanno prestazioni incredibili. Dobbiamo trovare il modo di fare arrivare i cavalli e farli rimanere sotto la sella dei cavalieri, questo è uno degli obiettivi principali”.
– foto ufficio stampa Fise –
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Manovra, vertice centrodestra “Politica bilancio seria ed equilibrata”
ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto a Palazzo Chigi un pranzo di lavoro fra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
In particolare – si legge in una nota congiunta del centrodestra -, gli esponenti di governo hanno fatto il punto sul Piano strutturale di medio termine, introdotto dalla riforma delle regole del Patto di stabilità e crescita che l’Italia dovrà presentare alla Commissione europea entro il 20 settembre prossimo, e sulla Legge di Bilancio per il 2025.
Il ministro Giorgetti ha illustrato ai leader del centrodestra la situazione dei conti pubblici ad oggi e le nuove procedure di bilancio alla luce del nuovo Patto europeo.
“E’ stata ribadita la volontà di proseguire nel solco di una politica di bilancio seria ed equilibrata – prosegue la nota -, confermare quanto di buono è stato fatto e verificare cosa di nuovo può essere attuato concentrando tutte le risorse a disposizione sulle priorità già indicate (famiglie, imprese, giovani e natalità), mettendo definitivamente la parola fine alla stagione dei bonus che hanno dimostrato non produrre alcun risultato”.
– Foto Agenzia Fotogramma –
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Ue, Draghi “Ogni anno serve investire 800 miliardi”
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Per raggiungere gli obiettivi stabiliti in questa relazione è necessario un investimento aggiuntivo annuo minimo di 750-800 miliardi di euro, in base alle ultime stime della Commissione, corrispondente al 4,4-4,7% del Pil dell’Unione Europea nel 2023”. E’ quanto si legge nel Rapporto sul futuro della competitività europea presentato oggi da Mario Draghi a Bruxelles.
“A titolo di confronto, gli investimenti nell’ambito del Piano Marshall tra il 1948 e il 1951 erano equivalenti all’1-2% del PIL dell’Ue. Per realizzare questo aumento, la quota di investimenti dell’Ue dovrebbe aumentare da circa il 22% del PIL attuale a circa il 27%, invertendo un declino pluridecennale nella maggior parte delle grandi economie dell’Ue”, prosegue il rapporto.
Nel corso della presentazione, Draghi ha sottolineato che “l’idea generale del Rapporto è avanzare proposte che per noi sono necesarie per incrementare la produttività nell’Ue, non un piano B”.
– Foto Agenzia Fotogramma –
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ItalDavis col vento in poppa, Volandri “Ranking non conta”
BOLOGNA (ITALPRESS) – Sull’onda dell’entusiasmo per il trionfo storico di Jannik Sinner a Flushing Meadows, l’Italtennis si tuffa nelle atmosfere di Coppa Davis. Anche se l’altoatesino e il bronzo olimpico Lorenzo Musetti non ci saranno per riprendere fiato dopo le fatiche estive, gli azzurri hanno le carte in regola per iniziare alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bo) col piede giusto la difesa del titolo vinto lo scorso anno. “In Davis, l’ho imparato già da giocatore, i ranking non contano – assicura nel media day bolognese il capitano Filippo Volandri, raccontando gli obiettivi per la fase a gironi dell’edizione 2024 della Davis, in cui gli azzurri affronteranno Belgio, Brasile e Olanda – Dobbiamo pensare a noi e trattare ogni incontro nello stesso modo. Ci sono almeno nove giocatori che meriterebbero di essere convocati, sono contento di proseguire un percorso iniziato tre anni fa, con i ragazzi che sono diventati una squadra. La vittoria dell’anno scorso ci deve dare nuovi obiettivi e permettere di aprire un ciclo, con tanti giocatori sempre pronti per subentrare gli altri”. “Siamo una bella famiglia, un bel team – assicura Flavio Cobolli, alla sua prima presenza in Nazionale – Ho sempre detto che questa competizione è molto diversa per me. Daremo tutto per questa maglia”. L’altro romano del gruppo, Matteo Berrettini, è pronto ad assumere la leadership dopo aver assistito solo da tifoso, l’anno scorso, ai match di Bologna e a Malaga. “Fa piacere tornare da potenziale giocatore, anche se in parte mi ci sono sempre sentito – sottolinea Berrettini – Abbiamo iniziato questo percorso con Filippo (Volandri, ndr) dicendoci che tutti fanno parte della squadra, anche chi non gioca. L’anno scorso mi è servito tanto anche in termini di stimolo per tornare. Ci eravamo fatti una promessa, ho lavorato tanto per tornare competitivo. Essere qui per me è speciale, un grande onore”.
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Marattin lascia Italia Viva “No al campo largo”
ROMA (ITALPRESS) – Luigi Marattin lascia Italia Viva e fonda l’associazione “Orizzonti Liberali” portando con se “centinaia” di dirigenti territoriali. Ad annunciarlo lo stesso deputato nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.
“E’ con un forte dispiacere personale, ma con un altrettanto forte convincimento, chiarezza e determinazione che annunciamo il nostro addio alla comunità politica di Italia Viva. C’è un forte dispiacere personale perchè non è solo la fine di un percorso che è durato 5 anni, ma la fine di un percorso molto più lungo, nel mio caso 15 anni. Ringrazio la comunità politica di Italia Viva e ringrazio Matteo Renzi per avermi concesso l’opportunità di servire il mio Paese. Noi non condividiamo la scelta di aderire al cosiddetto campo largo – spiega -, non la condividiamo nel metodo perchè una scelta del genere ovviamente avrebbe dovuto essere presa in un congresso. E’ una scelta che non condividiamo perchè noi siamo ancora convinti che nel campo largo non ci sia niente di interessante per formare una proposta politica coerente per un governo del Paese, dalla giustizia al fisco, ambiente, energia, politica estera. Su tutte queste dimensioni le posizioni politiche, legittime, del campo largo sono antitetiche a quelle che hanno costituita la cifra del renzismo in questi anni e su cui i militanti e i dirigenti hanno dato l’anima, il cuore e il tempo. Ora si chiede di buttare tutto via in nome di una scelta politica che non condividiamo e che necessitava di una discussione seria”.
“La nostra decisione – prosegue Marattin – è stata quella di fondare una associazione che si chiama ‘Orizzonti liberalì, sarebbe velleitario e anche un pò infantile uscire da un partito e fondarne un altro, l’Italia ha già visto troppe esperienze velleitarie del genere, i partiti sono una cosa seria soprattutto se devono colmare un vuoto di rappresentanza politica come noi riteniamo ci sia in Italia. Con questa associazione intendiamo da subito raggiungere altre realtà che stanno lavorando per il nostro stesso obiettivo, e che sabato 14 settembre a Milano vedrà un primo fermento. Il percorso non sarà facile, l’obiettivo è dotare l’Italia nei prossimi tre anni di un partito liberal-democratico e riformatore che sia nelle condizioni di presentarsi alle elezioni politiche”, aggiunge.
“Non intendo aderire ad Azione, ritengo che neanche quella configurazione di partito possa essere quello di cui l’Italia ha bisogno per formare un partito liberal-democratico e riformatore che riesca a fare una svolta. Nel cantiere che stiamo aprendo – conclude -. Azione sarà invitata e se vorrà partecipare sarò contento”.
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Pirelli seleziona mescole da asciutto più morbide per Baku
ROMA (ITALPRESS) – L’ultimo terzo della stagione del Mondiale di Formula 1 prende il via da Baku, capitale dell’Azerbaijan e sede di un Gran Premio dal 2016, con la sola eccezione del 2020. Dei sette eventi fin qui ospitati, il primo – nel 2016 – aveva la denominazione di Gran Premio d’Europa mentre dal successivo in avanti ha assunto quella del Paese ospitante. Una novità di quest’anno è la collocazione nel calendario: in passato si era sempre corso in aprile o in giugno ma adesso si corre in settembre e lo stesso accadrà il prossimo anno, un cambiamento deciso nel tentativo di armonizzare dal punto di vista logistico il calendario. Come tradizione su un circuito cittadino, le mescole da asciutto selezionate da Pirelli sono le più morbide della gamma, vale a dire C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft. Il tracciato, lungo 6,003 chilometri, è rimasto sostanzialmente immutato dal 2016 in avanti ed è caratterizzato da 20 curve: alcune praticamente ad angolo retto – come le prime sette – altre molto lente una volta che la pista si addentra nella parte vecchia della città, e altre ancora che vengono percorse in pieno perchè, nei fatti, sono parte di un tratto praticamente rettilineo lungo due chilometri che conduce al traguardo. La sede stradale varia molto come larghezza: si va dai sette metri della curva 8 allo spazio sufficiente ad avere anche tre monoposto appaiate sul rettilineo principale. Con un asfalto che, normalmente, viene percorso dal traffico cittadino, l’evoluzione della pista sarà un fattore importante da tenere presente nella valutazione delle prestazioni in pista, così come un peso lo avranno le condizioni meteorologiche. Di solito, in settembre le temperature sono piuttosto elevate, certamente più alte di quelle che si registravano quando si correva in aprile. Peraltro, va tenuto presente che la temperatura dell’asfalto può variare significativamente in base al soleggiamento e all’ombra determinata dai palazzi, soprattutto nella parte all’interno della città vecchia. Last but not least, il vento può rendere instabili le vetture, disturbando la guida, e può arrivare da più direzioni, incanalandosi fra i corridoi creati dalla struttura urbana. Dal punto di vista delle strategie, quella di Baku è una tipica gara ad una sosta, con le mescole più dure a fare da grandi protagoniste. Nonostante si possa pensare il contrario guardandone la configurazione, i sorpassi non sono affatto semplici: in una situazione come quella di quest’anno, dove all’interno dei due gruppi principali di squadre le differenze di prestazione sono minime, l’efficacia del DRS potrà essere un fattore rilevante, così come la capacità di reagire agli imprevisti: la possibilità di avere una neutralizzazione è molto elevata. Nel 2023, quasi tutti i piloti hanno iniziato la gara con le Medium per poi passare alle Hard al momento dell’entrata in pista della safety-car al giro 11.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Intesa Sanpaolo accanto alla Luiss con il progetto “Look4ward”
ROMA (ITALPRESS) – I grandi cambiamenti globali nel mercato del lavoro legati a intelligenza artificiale, blue e space economy, life science, e le competenze necessarie per affrontarli, da quelle tecniche alle soft skills. Questi i temi trattati da Intesa Sanpaolo in occasione della cerimonia di Benvenuto dedicata alle circa 4.000 matricole triennali, magistrali e a ciclo unico dell’Università Luiss, che iniziano il loro percorso accademico.
Quest’anno il tradizionale appuntamento dell’Ateneo intitolato a Guido Carli si è svolto in collaborazione con la banca, attraverso il programma “Look4ward – Build Your Future”, ideato e realizzato da Intesa Sanpaolo per coinvolgere e ispirare più di 10.000 studenti di tutta Italia sui processi trasformativi dell’economia e della società e le competenze per i lavori del futuro.
“Da Look4ward, l’Osservatorio delle competenze di domani, abbiamo sviluppato ‘Build your futurè per ispirare le studentesse e gli studenti sui trend trasformativi della società e dell’economia e sulle competenze chiave che rappresenteranno i fabbisogni delle imprese in un mercato del lavoro in continua trasformazione”, ha detto Elisa Zambito Marsala, responsabile Education Ecosystem e Global Value Programs di Intesa Sanpaolo.
“Abbiamo ideato un programma di eventi replicabile su tutti i territori del Paese e siamo felici di essere oggi in Luiss, in questa giornata speciale e di accoglienza, per contribuire a dare ai giovani studenti maggiore consapevolezza sulla propria crescita formativa e professionale – ha aggiunto -. Solo nel 2023 attraverso le iniziative di Education, Intesa Sanpaolo ha coinvolto oltre 2.000 scuole e università, ne sono previste 4.000 nell’orizzonte di Piano d’Impresa”.
L’obiettivo del progetto è approfondire la conoscenza di alcune competenze chiave per la crescita formativa e personale, come quelle trasversali, e promuovere nelle giovani generazioni una maggiore consapevolezza del contesto in rapido e continuo cambiamento.
Nell’Aula Magna Mario Arcelli, nel Campus Luiss di viale Pola, si sono alternati esperti, professori, imprenditori, startupper e campioni dello sport per approfondire le sfide che attendono i professionisti del domani, a partire dalle nuove tecnologie – con l’Intelligenza Artificiale in testa – e dall’importanza di una formazione trasversale che integri competenze verticali con le soft skill. La cerimonia è stata anche l’occasione per premiare le 10 Tesi di eccellenza realizzate dalle neolaureate e dai neolaureati Luiss dell’anno accademico 2022/2023. Molti, inoltre, i momenti di interazione con le studentesse e gli studenti presenti, invitati a raccontare il loro punto di vista sull’impatto che i trend trasformativi hanno sulla società.
“Siamo molto felici di accogliere le matricole che iniziano oggi il loro percorso accademico in Luiss insieme a un partner d’eccezione, Intesa Sanpaolo. Il legame con il mondo delle imprese per anticipare le esigenze e le competenze del domani, che è parte integrante del nostro DNA, si percepisce così fin dal primo giorno in Università”, ha affermato il rettore Paolo Boccardelli.
“Non solo. In questa giornata speciale per le nostre studentesse e per i nostri studenti – ha aggiunto -, celebriamo anche un altro importante traguardo: il 25° posto al mondo ottenuto dalla Laurea Magistrale in Management nella prestigiosa classifica del Financial Times. Un risultato che ci rende particolarmente orgogliosi, perchè conferma la competitività internazionale dei nostri programmi accademici e rafforza il ruolo della Luiss come laboratorio di innovazione e sviluppo sempre più attrattivo a livello globale”.
Da anni Intesa Sanpaolo collabora a vari livelli con università e scuole di diverso grado, proponendo iniziative a sostegno della ricerca, a contrasto della fuga dei cervelli, di internazionalizzazione, di integrazione con il tessuto industriale, di inclusione educativa e a sostegno del talento e del merito.
Il progetto rientra nell’impegno più ampio dell’istituto di credito che da sempre ha una grande attenzione alla formazione dei giovani, allo sviluppo di competenze trasversali, al sostegno dell’internazionalizzazione delle scuole, tutti strumenti per consentire ai ragazzi di adattarsi a un panorama lavorativo in continua trasformazione. Nel 2023 Intesa Sanpaolo ha coinvolto oltre 2000 scuole e università, ne sono previste 4.000 nell’orizzonte di Piano d’Impresa 2022-2025.
– Foto xc3/Italpress –
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