ROMA (ITALPRESS) – La Lazio batte il Cagliari 2-1 all’Olimpico e raggiunge Atalanta e Fiorentina al terzo posto in classifica a quota 22 punti, due in meno dell’Inter e a distanza di tre dal Napoli capolista. Sono sedici i punti conquistati dai biancocelesti in questa stagione in casa e nessuno ha fatto meglio. Qualche rimpianto per il Cagliari, che si illude con la rete di Luvumbo in risposta al gol di Dia, ma rovina tutto in pochi minuti nel finale con il rigore di Zaccagni e la doppia espulsione di Mina e Adopo che spianano la strada agli uomini di Marco Baroni, premiato come Coach Of The Month nel pre partita. L’allenatore biancoceleste nel posticipo dell’11° giornata deve fare a meno dello squalificato Nuno Tavares, autore di otto assist in questo avvio di stagione. Poco male perchè in campo c’è Luca Pellegrini, che mette lo zampino in entrambi i gol. Al 2′ sul suo calcio di punizione, Scuffet si fa trovare impreparato sul rimbalzo e respinge sui piedi di Dia che deve solo appoggiare in rete. Il Cagliari ha il merito di non sbandare, anche se al 20′ Castellanos va ad un passo dal 2-0 con un palo colpito da fuori area. Un episodio a fine primo tempo premia i sardi: Luvumbo lavora un pallone in area e lascia partire un destro non irresistibile, ma che diventa imparabile per Provedel a causa della deviazione di Gila.
All’intervallo Baroni cambia: fuori uno spento (e ammonito) Noslin, dentro Vecino. Meno velocità, ma più presenza in area. E al 58′ è proprio l’uruguaiano a sfiorare la rete. Su cross dalla destra, Castellanos schiaccia di testa: Luperto salva sulla linea e si ripete subito dopo immolandosi sulla deviazione sotto porta di Vecino. Al 63′ entra in campo Pedro, autore di cinque gol nelle ultime sei partite. Dieci minuti dopo scatta il momento di Zaccagni. Ed è lui a realizzare al 75′ il gol del 2-1 su calcio di rigore dopo il fallo di Zortea su Pellegrini in area. Il Cagliari perde la testa e al 78′ rimane in 9 uomini: espulsi Mina (secondo giallo per contatto con Castellanos a palla lontana) e Adopo (seconda ammonizione per proteste). La Lazio deve solo gestire nel finale: Baroni si conferma nei piani alti della classifica.
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La Lazio batte il Cagliari e raggiunge Atalanta e Fiorentina
Stroncato spaccio e traffico di droga, 24 arresti a Messina
MESSINA (ITALPRESS) – Operazione antidroga della Polizia di Stato, a Messina. Almeno cento agenti, dalle prime ore dell’alba, sono impegnati nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 24 persone. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Messina, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura. Gli indagati devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione e al traffico di sostanze stupefacenti, oltre che di vendita al dettaglio di cocaina, crack e marijuana. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, hanno consentito di individuare tre distinte organizzazioni criminali operanti nel rione di Santa Lucia sopra Contesse, che utilizzavano come base operativa dello spaccio anche un manufatto abusivo, presso il quale era stato installato un sofisticato sistema di videosorveglianza.
– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
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L’Empoli batte 1-0 il Como, decide Pellegri
EMPOLI (ITALPRESS) – Nel posticipo dell’undicesima giornata di Serie A, l’Empoli piega 1-0 il Como e torna alla vittoria dopo cinque giornate di digiuno. Al Castellani, l’uomo partita è Pietro Pellegri, autore del gol decisivo al 47′. Entrambe le formazioni si presentano a questo impegno dopo una serie di risultati poco esaltanti. Si avverte, dunque, il peso dei tre punti oggi in palio: ne deriva così partita tattica, dai ritmi piuttosto bassi e dalle poche emozioni, soprattutto nella prima frazione. Nel secondo tempo, però, l’Empoli si sveglia dal torpore e legittima la vittoria, creando svariate palle gol e difendendosi con abnegazione. La moria di centrocampisti in casa Como, costringe Fabregas a schierare il difensore Kempf qualche metro più avanti. La manovra degli ospiti risulta comunque meno fluida, condizionando, di fatto, anche la produzione offensiva. La conclusione a lato di Belotti dopo quaranta secondi e qualche sgroppata di Fadera in contropiede rappresentano gli unici sussulti del primo tempo del Como. Non fa tanto meglio nemmeno l’Empoli, anche a causa dell’eccessiva staticità dei suoi attaccanti.
Nella ripresa, però, i ragazzi di D’Aversa approcciano con maggiore grinta. Dopo appena due minuti, Pellegri realizza la rete dell’1-0 per gli azzurri, grazie ad un potente destro a incrociare che non lascia scampo a Reina. Per l’Empoli si tratta della prima rete stagionale davanti al proprio pubblico. Il gol dell’ex attaccante del Torino sembra presagire un secondo tempo completamente diverso per i padroni di casa, che, infatti, flirtano più volte con il raddoppio. In più occasioni Reina salva i compagni, parando i tentativi di Gyasi e De Sciglio: il portiere spagnolo è miracoloso anche sul mancino dal limite di Maleh. Al 75′ va vicino al gol pure il neoentrato Colombo, protagonista di un tiro a giro dai trenta metri, terminato di poco a lato. Dall’altra parte, il Como alza sì il proprio baricentro, ma crea poco, nonostante i subentri anche di Cutrone, Paz e Cerri. Nel corso dell’assalto finale gli interventi eroici di Viti e Ismajli blindano un risultato prezioso per l’Empoli. Continua, invece, la crisi nera del Como, fermo ad un punto conquistato nelle ultime cinque giornate.
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Genoa ritrova la vittoria, Parma battuto 1-0
PARMA (ITALPRESS) – Nella nebbia del Tardini il Genoa si ritrova, vince con merito e lascia l’ultima posizione. I grifoni non vincevano dal 24 agosto (2^ giornata, 1-0 a Monza). Da quel giorno due pareggi e 6 sconfitte per i rossoblù. Il Parma, invece, continua a deludere: 5 pareggi e 4 sconfitte nelle ultime 9 giornate non rappresentano sicuramente un buon viatico per Fabio Pecchia, la cui panchina comincia a scottare. Il Genoa parte all’assalto. Cross di Martin per la testa di Vasquez: blocca Suzuki. Al 9′ Thorsby serve Ekhator, muro di Delprato a ribattere. Dopo un inizio positivo i grifoni mostrano la loro fragilità soprattutto nel costruire azioni d’attacco. Bonny lancia Haj Mohamed, sinistro debole ed impreciso, naturalmente sul fondo. Al 26′ pasticcio tra Vogliacco e Leali che valuta male il passaggio del difensore e deve intervenire con le mani. Ammonizione e punizione a due in area, tirata fuori da Mihaila. Un tiro di Sohm finisce sul fondo allo scoccare del 30′. La gara è bloccata. Al 44′ Ekhator per Thorsby, cross per Pinamonti che arriva con un attimo di ritardo alla deviazione. Nel recupero Martin per Frendrup, tiro secco e grande risposta di Suzuki che nega il vantaggio ai grifoni.
Nella ripresa pronti via e Zanoli crossa per Thorsby, Suzuki alza in angolo. Allo scoccare dell’ora di gioco doppia occasione per i rossoblù. Pinamonti colpisce il palo, la palla arriva a Badelj che, a porta vuota, tira addosso a Delprato. Gol annullato a Ekhator per fuorigioco, Sabelli dilapida un contropiede poi, al 34′, Ekhator approfitta di un grave errore di Estevez che perde palla nella sua metà campo, corre verso Suzuki, tiro respinto ma tap-in vincente di Pinamonti. Finale tutto dei ducali che si rovesciano in attacco ma Leali non deve sporcarsi i guanti per salvare la vittoria.
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Motta “Serve continuità, affronteremo Lille con grande rispetto”
ROMA (ITALPRESS) – “Come sempre abbiamo grande rispetto per il nostro avversario. L’importante è la nostra continuità, continuità di prestazione, migliorare ogni giorno, in ogni allenamento, in ogni partita. Le partite servono a darci consapevolezza che dobbiamo dare sempre qualcosa in più. Il Lille sta bene, noi faremo la nostra partita per avere il risultato dalla nostra parte”. Lo ha detto l’allenatore della Juventus Thiago Motta alla vigilia della sfida di Champions League contro il Lille. “Contro l’Udinese ho visto tutta la squadra bene in campo. – ha detto ancora Thiago Motta – Una bella vittoria che rimane nel passato però. Domani dobbiamo continuare su questa strada, fare una grande prestazione contro una squadra che in questo momento sta molto bene. Noi dobbiamo giocare la nostra partita con grande rispetto, mettendo in pratica il nostro gioco”. Parlando del tecnico dei francesi Bruno Genesio, Motta ha evidenziato in conferenza stampa: “Non sono impressionato del suo percorso, ha fatto un ottimo lavoro fin dall’inizio proponendo un’idea precisa di calcio con una difesa molto solida. Lo conosco e conosco il suo livello. Gli faccio le congratulazioni per quello che ha fatto finora. Dobbiamo essere concentrati per fare il risultato”. Infine in merito alla vittoria del Lille in Champions contro il Real Madrid, l’allenatore bianconero ha aggiunto: “Si impara sempre e si migliora sempre. Tutte le partite hanno la loro storia. Domani dobbiamo scendere in campo determinati per fare una grande prestazione. Dobbiamo farlo per arrivare dove vogliamo dopo la partita. Sempre con rispetto contro un avversario in fiducia, ma stiamo bene anche noi.
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Il Tribunale di Catania annulla trattenimento di un migrante “Egitto non sicuro”
CATANIA (ITALPRESS) – Il Tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento disposto dal questore di Ragusa di un migrante arrivato dall’Egitto, che a Pozzallo ha chiesto lo status di rifugiato.
In Egitto, secondo il presidente della sezione Immigrazione del Tribunale di Catania, Massimo Escher, che non ha convalidato il trattenimento, vi sono “gravi violazioni dei diritti umani, che in contrasto con il diritto europeo persistono in maniera generale e costante ed investono non solo ampie e indefinite categorie di persone… ma anche il nucleo stesso delle libertà fondamentali che connotano un ordinamento democratico e che dovrebbero costituire la cornice di riferimento in cui si inserisce la nozione di Paese di Sicuro”.
Per il giudice Escher, la normativa europea già impone al magistrato – e solo al magistrato – di verificare se e in che misura un Paese possa definirsi sicuro. Ed il nuovo decreto approvato dal governo Meloni non cambia le cose, perchè “non esime il giudice dall’obbligo di verifica della compatibilità di tale designazione con il diritto dell’Unione europe, come affermato in modo chiaro e senza riserve dalla Corte di giustizia”.
Analoghi provvedimenti avrebbero riguardato altri quattro migranti, due egiziani e due bengalesi.
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EICMA, in mostra 36 moto iconiche per i 110 anni dell’Esposizione
MILANO (ITALPRESS) – Trentasei motociclette per celebrare i 110 anni di storia di EICMA, l’Esposizione Internazionale Ciclo, Motociclo e Accessori che si apre a Rho Fiera (Mi) il 7 novembre 2024. Con la mostra “EICMA: 110 anni di design a due ruote”, aperta dal 7 al 10 novembre, il visitatore potrà compiere un viaggio fra curve, superfici, linee, tecnica e meccanica di motociclette che hanno fatto la storia delle due ruote ma anche conoscere da vicino il genio di grandi designer con le loro intuizioni. Il percorso espositivo ospitato al Centro congressi a Porta Sud, nel quartiere espositivo, si snoda fra modelli che hanno lasciato il segno per la loro progettazione. E’ suddiviso in tre sezioni: forme, proporzioni e materiali.
Durante l’anteprima stampa che si è tenuta nei locali della mostra lunedì 4 novembre, il presidente di EICMA Pietro Meda ha detto: “Le moto in mostra rappresentano più che un epoca, un tipo, un modo di fare le cose di quell’epoca, un modo quindi di adattare quelle che sono le forme del design. La forma certo è importante ma è importante anche che le forme siano compatibili al fatto di dover essere un mezzo e quindi sono forme su due ruote”. L’AD di EICMA, Paolo Magri, ha sottolineato come la mostra non sia “semplicemente una classifica delle moto più belle ma un proposta culturale che diffonde conoscenza e accompagna i visitatori dentro l’affascinante percorso creativo e progettuale che compiono i designer: dal foglio bianco alla realizzazione finale”.
Tutte le motociclette esposte eccellono, sono state infatti scelte fra centinaia e spesso prestate da privati collezionisti, alcune però spiccano sulle altre: ad aprire l’esposizione, nella sezione “forme” è una Frera 2 1/4 Hp Lusso che nel 1914 fu fra quelle presenti alla prima edizione di EICMA, al tempo al Kursaal Diana di Porta Venezia a Milano. Nella stessa sezione troviamo la Mars A20, esposta ad EICMA nel 1920, vero trionfo di razionalismo, e la più recente Kawasaki GPZ900R del 1984, celebre per l’apparizione nel film Top Gun. Nella sezione dedicata alle “proporzioni”, non può non attirare l’attenzione la muscolosa Moto Guzzi otto cilindri 500 del 1957 dell’ingegner Giulio Cesare Carcano, quasi di fronte si trova un’icona della mobilità come il Piaggio Ciao 50. Infine, nella sezione dedicata ai “materiali”, dove si raggiunge il vertice dei processi manifatturieri ed ingegneristici, si trova il tributo a Corradino D’Ascanio per l’uso della lamiera nella Vespa di Piaggio, l’anticonvenzionale progetto racing della ELF X del 1978 e la Laverda RGS 1000.
-foto ufficio stampa EICMA-
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4 Novembre, Brugnaro “Libertà e democrazia principi da difendere”
VENEZIA (ITALPRESS) – Venezia ha celebrato questa mattina la “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”, in ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale. La cerimonia in Piazza San Marco, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della Difesa Guido Crosetto, accolti in città dal sindaco Luigi Brugnaro e dal presidente della Regione, Luca Zaia. L’arrivo in piazza del Capo dello Stato è stato scandito dai 21 colpi a salve di cannone sparati dalla nave Thaon di Revel della Marina Militare, ormeggiata in bacino. Poi il passaggio in rassegna degli schieramenti delle Forze Armate, salutati da oltre quattromila cittadini. Davanti al palco delle autorità il passaggio dei reparti dell’Esercito Italiano, della Marina e dell’Aeronautica Militare, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, accompagnati dalla banda musicale interforze.
Al termine della cerimonia un lungo applauso ha accolto il lancio di sette paracadutisti atterrati davanti al palco d’onore con una grande bandiera italiana. Poi l’omaggio, sempre dal cielo, delle frecce tricolori con la tradizionale scia verde, bianca e rossa disegnata tra il campanile e le cupole della Basilica di San Marco sulle note dell’inno nazionale. L’omaggio ai Caduti e il ricordo dell’Armistizio di Villa Giusti del 4 novembre 1918, che portò a compimento il processo di unificazione nazionale, hanno scandito gli interventi del Capo di Stato Maggiore Luciano Portolano e del ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso dei quali è stato sottolineato l’alto valore simbolico della ricorrenza, in ricordo degli oltre seicentomila Caduti della Grande Guerra. La difesa della libertà e della democrazia, è stato ricordato nel corso della celebrazione, oggi assumono ancora più rilievo con l’istituzione della “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”, che sancisce il profondo legame tra le forze di difesa nazionale e i cittadini.
“Oggi rinnoviamo l’importanza della libertà e della democrazia, principi fondamentali che vanno difesi e rispettati per garantire un futuro alle giovani generazioni – le parole del sindaco di Venezia e della Città metropolitana, Luigi Brugnaro – In questa giornata ricordiamo le donne e gli uomini che si sono sacrificati e hanno combattuto per il bene del nostro Paese. A loro e a chi ogni giorno difende il tricolore va la nostra più profonda gratitudine”.
Nel corso della cerimonia è stato ricordato il sacrificio di Venezia nel corso del primo conflitto mondiale: i bombardamenti del 1915, l’estenuante difesa della prima brigata marina poi omaggiata nel tempo con lo stemma del santo patrono. A distanza di oltre un secolo l’omaggio alla città con gli onori al Gonfalone di San Marco, seguito da quelli della Città metropolitana e dei Comuni del Veneto rappresentati in tribuna d’onore dai rispettivi primi cittadini.
L’ultimo passaggio della commemorazione è stato il conferimento del presidente della Repubblica della croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia a sei bandiere di guerra per le “sicure prove di perizia, senso di responsabilità e valore” dimostrate negli anni in diversi scenari di guerrra. Il riconoscimento è stato assegnato alle bandiere di guerra della Marina Militare, delle Forze Navali, del 152° Reggimento Fanteria “Sassari”, dell’ottavo Reggimento Artiglieria Terrestre “Pasubio”, della Nave Antonio Marceglia, del 14° Stormo e dell’ottavo Reggimento CC “Lazio”.
Prima della cerimonia in Piazza San Marco, le celebrazioni promosse dal Comune di Venezia sono iniziate questa mattina alle ore 9 in Piazza Ferretto, a Mestre, dove si è tenuto l’alzabandiera con picchetto d’onore militare alla presenza del sindaco Brugnaro, dell’assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce e del presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo, Raffaele Pasqualetto. Presenti autorità civili e militari, tra loro il viceprefetto di Venezia, Giuseppe Vivola, il comandante in seconda dell’Istituto di studi militari marittimi, contrammiraglio Antonino Lo Duca e i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Il corteo si è poi spostato al Municipio di Mestre, in via Palazzo, dove sono state poste corone d’alloro alle lapidi dedicate ai Caduti.
foto: ufficio stampa Comune di Venezia
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