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Anche Cobolli al terzo turno degli Us Open, flop Alcaraz

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – L’Italtennis continua a scrivere la storia. Per la prima volta, infatti, ci saranno quattro azzurri al terzo turno degli Us Open, meglio di quanto fatto nel 2021 (Seppi, Sinner e Berrettini) e nel 2022 (Musetti, Berrettini e Sinner). Il quarto alfiere a caccia di un posto negli ottavi è Flavio Cobolli, che si aggiunge a Sinner, Musetti e Arnaldi battendo in quattro set il belga Zizou Bergs: 4-6 6-3 7-5 6-3 in tre ore e 24 minuti di gioco e secondo terzo turno stagionale in uno Slam per il 22enne romano, 31esima testa di serie. “Sono molto contento di questa vittoria e di questo terzo turno – racconta – Anche se sono passati pochi mesi da quello giocato agli Australian Open, a questo ci arrivo in un momento diverso della mia carriera. La differenza è che lì ero qualificato ed avevo la sensazione di vivere una cosa molto grande, in un certo senso non mi sentivo a mio agio. Ora, invece, qui dentro ci sto bene, mi sento a mio agio e so di essere un giocatore che può dire la sua contro tutti”. Per Cobolli c’è ora Daniil Medvedev, numero 5 del tabellone, tre volte finalista compresa la scorsa edizione e il titolo vinto nel 2021: il russo si è sbarazzato per 6-3 6-2 7-6(5) dell’ungherese Fabian Marozsan. “Per me si tratta di una bella opportunità, mi sono fatto un bel regalo – assicura Cobolli – Io comunque voglio vincere, non è certo il nome a fermarmi, e sono motivato nel provarci”. Ma la grande sorpresa arrivata nella notte italiana è l’eliminazione di Carlos Alcaraz: lo spagnolo, numero 3 del mondo che quest’anno ha vinto Roland Garros e Wimbledon e che nel 2022 si è imposto a Flushing Meadows, è stato schiantato dall’olandese Botic van De Zandschulp per 6-1 7-5 6-4. Solo nel 2021 – sull’erba londinese per mano di Medvedev ma allora era numero 75 del mondo – lo spagnolo era uscito di scena al secondo turno di un Major.
Fra le donne restano in corsa solo Sara Errani e Jasmine Paolini. Elisabetta Cocciaretto, infatti, risale nel primo set contro Anastasia Pavlyuchenkova, numero 25 del seeding, da 2-5 a 7-5 ma cede nei successivi due parziali per 6-1 6-2. Le due campionesse olimpiche, intanto, debuttano con una vittoria nel doppio (6-3 6-2 sul duo Miyu Kato-Yafan Wang), così come Simone Bolelli e Andrea Vavassori (6-3 6-4 su Blumbert-Ruud). Tornando al tabellone femminile, fuori la due volte campionessa Naomi Osaka, avanti invece l’altra ex numero uno Caroline Wozniacki.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Tajani “Siamo con l’Ucraina, ma non in guerra con Mosca”

ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia avrà un ruolo importante nella prossima Commissione Ue”. E’ quanto dichiara il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in una intervista al Corriere della Sera. “Ne sono certo – sottolinea -. Primo, perchè il secondo partito di governo, noi, ha votato von der Leyen e prima ha sostenuto, come la premier Meloni, la Commissione tutte le volte che si è mossa in modo equo e condivisibile. E così sarà anche in futuro. Secondo, perchè non è un favore darci un ruolo centrale, ma è la stessa Europa che ha bisogno dell’Italia. Terzo, perchè proporremo un commissario di grande equilibrio ed esperienza, ed europeista, come Fitto. Infine, perchè la stella polare di FI è e resterà l’Europa e i rapporti transatlantici. Siamo una garanzia, non si fa a meno dell’Italia”. Sulla nomina di Fitto, “mi auguro che anche l’opposizione lo sostenga e lo voti perchè in Europa conta avere forza come Paese, indipendentemente dal partito da cui si proviene. Berlusconi andò a sostenere Gentiloni di persona a Bruxelles”.
Poi, in merito alle polemiche sollevate dopo che Tajani ha respinto le due proposte di Borrell sul permesso all’Ucraina a usare le armi fornite dagli alleati anche in territorio russo e le sanzioni contro i ministri israeliani che hanno usato parole “di odio” nei confronti dei palestinesi, commenta: “Io davvero non capisco come si possa fare polemica sulla posizione italiana, che è assolutamente equilibrata e responsabile”. “Siamo con l’Ucraina senza se e senza ma – aggiunge -. Abbiamo fornito aiuti militari, politici e umanitari, con ben nove pacchetti di provvedimenti. Ospiteremo la conferenza per la ricostruzione nel giugno del 2025, lavoriamo per una conferenza di pace. Ma non siamo in guerra con la Russia. Che autorizzazione diamo, a bombardare Mosca? Quale sarebbe il limite? Senza propaganda, bisogna essere seri, evitando ogni possibile escalation. E questo facciamo dal primo giorno. Poi vorrei ricordare una cosa. Primo, che Borrell parla a proprio nome, non a nome degli Stati membri, che hanno peraltro legislazioni diverse e ieri infatti non si sono espressi. E, comunque, nel suo ruolo di Alto rappresentante è uscente”.
Il tema di sanzioni ai ministri israeliani esiste ma “credo sia un grave errore. Una cosa è sanzionare i coloni che hanno compiuto violenze, altra i ministri di un governo in carica. Vorrebbe dire rompere le relazioni diplomatiche con Israele. A chi gioverebbe? Si rischierebbe solo un inasprimento del conflitto e l’impossibilità di far parte dei mediatori”. “Si deve dire quando la reazione è sproporzionata, condannarla. Ma le sanzioni avrebbero solo un effetto di rottura – prosegue il ministro Tajani -. Così come, al contrario, riconoscere unilateralmente lo Stato di Palestina di concreto purtroppo non porta a nulla. La tensione è alta, la situazione è delicatissima. Serve diplomazia. Noi ci siamo messi a disposizione, con l’operazione ‘Food for Gazà, abbiamo insistito per avere la tregua umanitaria per vaccinare i bambini, confermiamo la nostra disponibilità a una operazione Onu per la costruzione dello Stato di Palestina, perchè siamo per due popoli due Stati. Ma senza slogan o azioni unilaterali e controproducenti. Se c’è un Paese che ha una linea chiara in politica estera, quello è l’Italia”.
– foto Agenzia Fotogramma –
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La Fiorentina passa ai rigori, ora la nuova Conference League

FELCSUT (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Arriva con più di un brivido il passaggio del turno della Fiorentina, che dimostra di avere ancora molto da sistemare. Dopo il vantaggio di Kean, i viola si fanno riprendere al 96′ e la spuntano solo ai rigori contro la Puskas Akademia. L’eroe è De Gea, che para il penalty di Szolnoki e manda Palladino alla fase campionato della nuova Conference League: domani i viola, che entrano tra le favorite del torneo assieme al Chelsea, conosceranno le loro avversarie.
Raffaele Palladino rispolvera i titolarissimi e conferma Richardson, tra i migliori contro il Venezia, confermando De Gea come portiere di coppa. Nonostante ci siano maggiori certezze, l’approccio dei viola è pessimo. La Pancho Arena assiste infatti a numerosi errori di costruzione e incertezze dei toscani, così com’era successo nel primo tempo-shock al Franchi. Puljic e Nissila vanno vicinissimi alla rete, con De Gea subito sollecitato all’intervento decisivo. Sottil risponde, poi ecco il nuovo miracolo del portiere viola che evita la rete di Puljic. La ripresa non ci fa assistere a un miglior approccio della Fiorentina che, anzi, rischia grosso: Golla colpisce la traversa dopo quattro minuti e poi tocca a Plsek sfiorare un vantaggio che sarebbe meritato per gli ungheresi. Palladino si gioca tre cambi: dentro Comuzzo, Kouamè e Colpani per svoltare la sfida. Si risvegliano i toscani, che passano al 59°: il movimento di Colpani spiana la strada a Moise Kean, che supera Golla e batte Pecsi con un fortissimo rasoterra. Da qui in poi la Fiorentina controlla i ritmi della sfida ma proprio nel maxi-recupero arriva una disattenzione che si rivela fatale: la difesa viola si disunisce al 94° e Ranieri non ha altra scelta se non trattenere Colley, causando un rigore. Rosso per il difensore e sul dischetto va Nagy, che spiazza De Gea e firma l’1-1 al 97°.
Si va ai supplementari e Palladino sacrifica Kean, sostituito con Mandragora per passare al 4-4-1. La mossa non funziona, perchè la Fiorentina balla ancora e resta in nove: secondo giallo e rosso anche per Comuzzo tra le proteste viola. Nissila sfiora la rete, che non arriva neanche nel secondo supplementare: l’errore last-minute di Favorov certifica l’accesso ai rigori. Qui l’eroe è nuovamente De Gea, che neutralizza il penalty di Szolnoki: è proprio il capitano della Puskas Akademia a condannare i suoi al ko, perchè Richardson e Biraghi non sbagliano. La Fiorentina si qualifica al maxi-girone della Conference League, con un sogno: centrare un’altra finale e magari, stavolta, vincerla.
– foto Image –
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Musumeci “Ci vorranno almeno 10 anni per scongiurare rischio siccità”

MILANO (ITALPRESS) – “Ci vorranno almeno 10 anni per potere scongiurare il rischio siccità. E’ inutile fare frasi fatte e prendere in giro la gente. La lotta alla siccità si articola nella infrastrutturazione del territorio. Quando piove usiamo solo l’11% dell’acqua, invece l’acqua va accumulata per poter essere utilizzata quando manca. Ecco perchè è inutile fare previsioni per l’anno prossimo o per due, tre anni. Purtroppo per colpa di tutti, nessuno escluso, non si è tenuto conto della programmazione”. Lo ha detto il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, intervistato alla VII edizione della kermesse “LaPiazza – Il bene comune” di Affari Italiani.
“La lotta alla siccità si fa quando l’acqua c’è. Poi bisogna riqualificare le reti di distribuzione nei centri abitati, bisogna pulire le dighe dagli insabbiamenti e bisogna cominciare a utilizzare l’acqua di mare e l’acqua reflua – ha proseguito il ministro – . Dobbiamo tenere conto che con l’acqua potabile non possiamo fare tutto, a cominciare dall’irrigazione, abbiamo bisogno di iniziare a usare l’acqua desalinizzata e l’acqua depurata. Il cittadino deve cambiare l’approccio verso l’acqua ed essere più responsabile”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Musumeci “Ci vorranno almeno 10 anni per scongiurare rischio siccità”

MILANO (ITALPRESS) – “Ci vorranno almeno 10 anni per potere scongiurare il rischio siccità. E’ inutile fare frasi fatte e prendere in giro la gente. La lotta alla siccità si articola nella infrastrutturazione del territorio. Quando piove usiamo solo l’11% dell’acqua, invece l’acqua va accumulata per poter essere utilizzata quando manca. Ecco perchè è inutile fare previsioni per l’anno prossimo o per due, tre anni. Purtroppo per colpa di tutti, nessuno escluso, non si è tenuto conto della programmazione”. Lo ha detto il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, intervistato alla VII edizione della kermesse “LaPiazza – Il bene comune” di Affari Italiani.
“La lotta alla siccità si fa quando l’acqua c’è. Poi bisogna riqualificare le reti di distribuzione nei centri abitati, bisogna pulire le dighe dagli insabbiamenti e bisogna cominciare a utilizzare l’acqua di mare e l’acqua reflua – ha proseguito il ministro – . Dobbiamo tenere conto che con l’acqua potabile non possiamo fare tutto, a cominciare dall’irrigazione, abbiamo bisogno di iniziare a usare l’acqua desalinizzata e l’acqua depurata. Il cittadino deve cambiare l’approccio verso l’acqua ed essere più responsabile”.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Energia nucleare, Urso “Spero di annunciare Newco per nuovi reattori”

MILANO (ITALPRESS) – “Tutte le imprese ci dicono che il problema è il costo dell’energia e il modo per sostenere i costi è realizzare, insieme alle energie rinnovabili, una produzione di energia nucleare utilizzando la nuova tecnologia del nucleare di terza generazione avanzata, con cui si riuscirà a realizzare centrali che potranno essere installate laddove vengono richieste. E l’Italia ha aziende capaci di farlo. Mi auguro di poter annunciare una Newco tra vari attori internazionali per realizzare i nuovi reattori”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervistato alla VII edizione della kermesse “LaPiazza – Il bene comune” di Affari Italiani.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Arrestato a Buenos Aires latitante delle Brigate Rosse

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato arrestato in Argentina, ai fini dell’estradizione, il latitante brigatista L.B., a seguito della revoca, da parte delle competenti autorità argentine, dello status di rifugiato che aveva ottenuto nel 2004 da quello Stato e della reiterazione della richiesta di estradizione.
Già arrestato nel 2002 dalla Polizia di Stato a Buenos Aires, a seguito di una complessa attività di indagine condotta dagli uomini della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, insieme ai poliziotti della Digos di Genova e all’Interpol veniva poi rilasciato qualche mese dopo.
L’indagato, appartenente alla colonna genovese delle Brigate Rosse, deve espiare una pena complessiva di 27 anni di reclusione per sequestro di persona, associazione sovversiva, banda
armata ed altro.
Latitante dal 1980, si è reso colpevole, tra gli altri delitti, di partecipazione al sequestro dell’ingegnere navale Piero Costa, avvenuto a Genova il 12 gennaio 1977. Il sequestro era finalizzato all’acquisizione di mezzi finanziari per sovvenzionare l’attività terroristica; 50 milioni di lire vennero utilizzati per l’acquisto dell’appartamento di via Montalcini 8
a Roma, dove venne tenuto prigioniero Aldo Moro per il periodo del suo sequestro.
La Polizia argentina ha eseguito la misura restrittiva alla presenza dell’Intelligence italiana e di dirigenti e investigatori della polizia italiana in servizio presso la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione, la Digos di Genova e il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, presenti a Buenos Aires già da alcune settimane.
– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
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Sinner, Paolini e Arnaldi al terzo turno degli Us Open

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Dopo un esordio così così, Jannik Sinner sfodera il suo miglior tennis e si qualifica con autorità al terzo turno degli Us Open, quarto e ultimo Slam della stagione. Il numero uno del mondo e del tabellone si sbarazza di Alex Michelsen per 6-4 6-0 6-2 in un’ora e 39 minuti di gioco. “Sono soddisfatto, sapevo che era un avversario difficile – commenta a caldo l’altoatesino – L’altra settimana ci avevo giocato a Cincinnati e sapevo quello che mi aspettava. All’inizio potevo giocare sicuramente un pò meglio ma ormai entrambi ci conosciamo abbastanza bene: poi ho alzato un pochino il livello, l’ho brekkato ed ho conquistato il set e le cose sono cambiate. Questo significa che posso migliorare”. Per Sinner, però, niente derby: a sfidarlo sarà infatti l’australiano Christopher O’Connell che ha stoppato la corsa di Mattia Bellucci, 6-3 6-4 3-6 6-3 dopo due ore e 48 minuti. Per la terza volta in carriera Matteo Arnaldi raggiunge il terzo turno di uno Slam: il 23enne sanremese, numero 30 del tabellone, ha sconfitto Roman Safiullin 6-2 6-4 6-4 dopo poco più di due ore di gioco e ora se la vedrà con Jordan Thompson, che ha eliminato a sorpresa il settimo favorito del seeding, Hubert Hurkacz, per 7-6(2) 6-1 7-5. Fra le donne avanti con appena tre minuti in campo Jasmine Paolini. La tennista toscana era attesa dal match contro Karolina Pliskova ma l’ex numero uno del mondo, nel corso del primo game, è incappata in un infortunio alla caviglia sinistra che l’ha costretta al ritiro. La Paolini, quinta testa di serie, avanza dunque al terzo turno dove se la vedrà con la kazaka Yulia Putintseva, numero 30 del seeding. Fra le due un solo precedente, la semifinale del 2021 a Portoroz vinta dalla tennista azzurra. Non si ferma la corsa di Sara Errani, pure lei al terzo turno: la 37enne emiliana regola con un doppio 7-5 Caroline Dolehide e affronterà ora la russa Diana Shnaider, 18esima testa di serie, che si è sbarazzata con un doppio 6-4 della danese Clara Tauson.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).