ROMA (ITALPRESS) – “Il Mef e il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti sono al lavoro sul piano strutturale per consegnare il documento a Bruxelles e in Parlamento nel rispetto dei tempi. Il ministro dell’economia porterà in Consiglio dei ministri per l’approvazione il piano entro metà settembre. Le indiscrezioni sui contenuti pubblicate in questi giorni sono fantasiose e premature”. Così una nota del Mef.
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Mef, piano strutturale in Cdm entro metà settembre
Naufragio Bayesian, al centro delle indagini il comandante James Cutfield
PALERMO (ITALPRESS) – Gli interrogatori da un lato, il destino del relitto dall’altro: questi i due fuochi intorno a cui ruota negli ultimi giorni l’attività delle autorità siciliane sul naufragio del veliero Bayesian a Porticello, avvenuto lunedì 19 agosto.
La Procura di Termini Imerese, dopo avere aperto un fascicolo contro ignoti per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, sta concentrando le sue attenzioni in primis sul comandante James Cutfield e sul vicecomandante Tijs Koopman: il primo è stato già iscritto nel registro degli indagati, il secondo al momento risulta solo come persona informata sui fatti ma entrambi sono stati invitati a rimanere in Italia per mettersi a disposizione degli inquirenti. L’interrogatorio di Cutfield, assistito dagli avvocati Giovanni Rizzuti e Aldo Mordiglia, si svolgerà nel pomeriggio all’Hotel Domina Zagarella di Santa Flavia, dove nei giorni scorsi hanno alloggiato e sono stati ascoltati gli altri superstiti del naufragio. Al momento nessuno di loro risulta formalmente indagato, ma nei prossimi giorni potrebbero esserci ulteriori iscrizioni e in ultimo si potrà procedere con le autopsie delle sette vittime: il cuoco Recaldo Thomas, il banchiere Jonathan Bloomer con la moglie Judy Elizabeth, l’avvocato Chris Morvillo con la moglie Nada e il magnate Mike Lynch con la figlia Hannah.
Tante le domande che al momento devono trovare risposta, dalla possibile apertura dei portelloni al lancio tardivo del razzo di segnalazione fino alla decisione di lasciare il Bayesian in rada nonostante il meteo avverso (benchè, come riferito dalla Guardia costiera nella conferenza stampa di sabato a Termini Imerese, quella notte non erano previsti avvisi di burrasca).
Un altro nodo da sciogliere riguarda i tempi di recupero del relitto, che non si preannunciano brevi per una serie di motivi organizzativi e burocratici. La preoccupazione maggiore deriva dal serbatoio, che pur essendo rimasto intatto dopo il naufragio contiene circa 18 mila litri di carburante: l’eventuale fuoriuscita rappresenterebbe un disastro per il mare di Porticello, dunque prima del recupero vero e proprio si dovrà procedere con la messa in sicurezza del serbatoio. In questi giorni i sommozzatori sono tornati nei pressi del Bayesian per scattare alcune fotografie in vista delle indagini, così da catturare tutti i dettagli possibili su cosa non è andato quella tremenda notte.
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Gp Italia, a Monza la Formula 1 fa VROOOM!
MONZA (ITALPRESS) – Vrooom è un’onomatopea che imita il suono di un motore che accelera o gira ad alta velocità, tipicamente associata a veicoli come auto, moto o altri mezzi motorizzati. E’ spesso usata per descrivere il suono di un motore potente che accelera rapidamente e può essere utilizzata per evocare l’idea di velocità, energia o azione. L’Autodromo Nazionale di Monza è conosciuto anche come il Tempio della Velocità: non è un caso che qui fu stabilito, nel 2003, il primato della gara di Formula 1 con la velocità media più alta (247,585 km/h) stabilito da Michael Schumacher con la Ferrari. Quale opportunità migliore per dare il nome “VROOOM” al trofeo che, domenica 1° settembre, sarà consegnato sul podio ai primi tre piloti e al rappresentante della squadra vincitrice?
Seguendo una tradizione iniziata nel 2021, il trofeo della gara italiana di cui Pirelli è title sponsor è disegnato da un artista grazie alla collaborazione con Pirelli HangarBicocca. Quest’anno, il compito è stato affidato ad Andrea Sala, artista accreditato nel sistema dell’arte contemporanea, presente in rilevanti collezioni museali e private, che da sempre esplora la relazione tra arte e storia del design e della produzione industriale italiana. VROOOM rappresenta, attraverso forme astratte, la lunga storia dello pneumatico Pirelli e l’idea di velocità e accelerazione.
Il trofeo, composto da una parte aggettante in Valchromat e da una base in alluminio cromato, è realizzato in quattro esemplari – tre per i piloti a podio e uno per il rappresentante del team vincitore.
“L’ideazione e il concepimento del trofeo sono frutto di una serie di sopralluoghi nel mondo Pirelli” – spiega Andrea Sala – “dai reparti di R&D a quelli di produzione per scoprire cosa succede dentro il mondo dei pneumatici, dalla gomma naturale ai materiali impiegati nella loro costruzione, nonchè dell’esplorazione dell’archivio della Fondazione Pirelli. Il nome VROOOM esprime ciò che volevo rappresentare, l’immagine della Formula 1 che ho sempre avuto sin da bambino: il momento della partenza, le monoposto schierate sulla griglia, le luci che si spengono e c’è lo scatto verso la prima staccata. Il trofeo trasforma questo istante – l’inizio di tutto, lo scatto, la velocità – in un oggetto scultoreo”.
VROOOM verrà presentato durante il Pirelli Tyres Talk, un evento riservato alla stampa che si terrà nel Pirelli Hot Laps garage (box 7-8) venerdì 30 agosto, a pochi minuti dalla prima sessione di prove libere. All’evento, insieme all’artista, parteciperanno Nikolas Tombazis, Direttore delle Monoposto FIA, e Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli.
Un’altra novità che contraddistinguerà il FORMULA 1 PIRELLI GRAN PREMIO D’ITALIA 2024 sarà il Podium Cap che, come già accaduto quest’anno a Miami, Montreal e Silverstone, sarà in edizione speciale contraddistinta dal Tricolore della bandiera italiana.
La terza e, dal punto di vista strettamente tecnico, più importante novità di questa edizione del Gran Premio d’Italia sarà l’asfalto. L’Autodromo ha iniziato un processo di rinnovamento e ammodernamento delle sue strutture per proiettarlo verso il futuro e la prima fase ha incluso il rifacimento totale della superficie del tracciato nonchè la revisione di alcuni sottopassaggi (quello di Santa Maria delle Selve e due lungo il rettifilo fra la variante Ascari e la Parabolica) e la creazione di uno totalmente nuovo che collega l’ingresso di Vedano con la Parabolica, separando così il flusso dei pedoni da quello dei veicoli. Inoltre, sono stati rifatti i sistemi di raccolta delle acque e di drenaggio della pista.
All’inizio del mese di agosto, al termine dei lavori che hanno richiesto l’impiego di 240 operai e 92 mezzi, una squadra di tecnici della Pirelli ha effettuato un sopralluogo per raccogliere dati sul nuovo asfalto, condivisi con la FIA e le squadre in vista dell’ultimo appuntamento europeo della stagione di Formula 1. L’asfalto, come solitamente accade quando il conglomerato è stato posato da poco tempo, risulta più liscio del precedente e di colore più scuro.
Quest’ultima caratteristica avrà un impatto sulle temperature della pista che, in caso di condizioni meteo soleggiate, potrebbero risultare più elevate rispetto al passato e raggiungere anche picchi significativi, superiori ai 50 °C. In teoria, l’asfalto offre maggior aderenza adesiva, il che avrà un impatto sulla prestazione delle gomme e sulle loro temperature d’esercizio. E’ assai prevedibile che assisteremo ad un fine settimana con un’elevatissima evoluzione della pista, man mano che gireranno le vetture delle varie categorie che partecipano all’evento.
Monza è la pista dove, solitamente, si corre con la configurazione aerodinamica più bassa possibile proprio per privilegiare la velocità di punta diminuendo la resistenza all’avanzamento. La stabilità in frenata e la trazione in uscita dalle due chicane sono i fattori che mettono più a dura prova le gomme, anche se non bisogna sottovalutare i carichi laterali esercitati nelle curve veloci, come la Parabolica intitolata a Michele Alboreto e la Grande. Per questo appuntamento, la scelta delle tre mescole da asciutto non è variata rispetto al 2023: C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft.
Su una pista dove il tempo necessario per effettuare il cambio pneumatici è fra i più elevati del calendario, la strategia su un solo pit-stop è sulla carta la più veloce.
Sarà importante verificare nelle prove libere quale potrà essere il ruolo che il nuovo asfalto giocherà sul comportamento dei pneumatici sulla lunga distanza, sia in termini di prestazione che di degrado. Lo scorso anno, la gara si svolse in maniera molto lineare, con le due mescole più dure a fare da assolute protagoniste. Diciassette piloti su venti scelsero di partire con la C4, soltanto tre (Hamilton, Bottas e Magnussen) preferirono la C3. Quattordici piloti effettuarono una sosta sola, sei si fermarono due volte ma uno di loro, Piastri, vi fu costretto a causa del danneggiamento dell’ala anteriore in un duello con Hamilton mentre gli altri cinque (Gasly, Zhou, Lawson, Hulkenberg e Magnussen) provarono questa strategia perchè il degrado prestazionale dei pneumatici già nel primo stint era troppo elevato.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Meloni a Palazzo Chigi “Rieccomi, pronta a proseguire il mio lavoro”
ROMA (ITALPRESS) – “Eccomi qua. Sono ricomparsa. Richiamate tutte le unità. Sono a Palazzo Chigi. Sono grata per avere avuto la possibilità di riposare un pò, di ricaricare le batterie, di passare del tempo con mia figlia. Sono consapevole di essere una persona fortunata anche per questo, in quella che alcuni attentissimi osservatori hanno definito ‘la difficile estate della Melonì. So che invece le estati difficili sono quelle di altri, di chi le vacanze non ha potuto farle: voglio dire a loro e a tutti gli italiani che farò buon uso di questa energia che ho potuto mettere da parte in questi giorni, anche se non ho mai smesso di fare il mio lavoro, di seguire quello che accadeva, di essere attenta alle mie responsabilità”. Così in un video sui social il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Saprò fare buon uso di questa energia, sono pronta a proseguire il mio lavoro con ancora maggiore determinazione”, ha aggiunto.
– foto: Agenzia Fotogramma –
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Regata Storica 2024, giovedì la benedizione dei gondolini
VENEZIA (ITALPRESS) – Giovedì 29 agosto, a partire dalle ore 18, in Campo della Salute, si terrà la presentazione degli equipaggi e la benedizione dei gondolini, uno dei più importanti appuntamenti di avvicinamento alla Regata Storica, in programma per domenica 1 settembre.
Ritrovo degli equipaggi in Erbaria a Rialto alle ore 17 e partenza alle ore 17.15 del corteo acqueo lungo il Canal Grande fino alla Salute, dove avrà luogo la cerimonia, officiata da don Vincenzo Piasentin, padre Spirituale del Seminario Patriarcale di Venezia, e accompagnata dal Coro Serenissima, che offrirà un repertorio di canzoni tradizionali veneziane.
Da alcuni anni la benedizione dei gondolini viene arricchita con la presentazione di tutti gli equipaggi partecipanti alle diverse regate a cui verranno consegnate le fasce colorate. Come è noto, nella voga alla veneta, le fasce corrispondono ai nove colori delle imbarcazioni in gara: bianco, canarin, viola, celeste, rosso, verde, arancio, rosa e maron.
– Foto: Comune di Venezia –
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Gli Oasis tornano insieme dopo 15 anni, tour mondiale nel 2025
LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Di nuovo insieme, 15 anni dopo. E’ ufficiale, gli Oasis sono pronti a tornare: Liam e Noel Gallagher hanno messo da parte i conflitti che li hanno portati a smantellare la leggendaria band britannica nell’agosto del 2009 e, dopo i rumours dei giorni scorsi, hanno annunciato il tour che li rivedrà sul palco insieme nel Regno Unito nell’estate del 2025. “Ecco, sta succedendo”, hanno scritto i fratelli Gallagher sui rispettivi account X, insieme a un montaggio dei loro concerti e video musicali più iconici.
Il tour inizierà il 4 luglio, al Principality Stadium di Cardiff, dove suoneranno anche il giorno dopo; quindi toccherà alla loro città natale, Manchester: quattro date all’Heaton Park tra l’11 e il 20 luglio. Tre le date a Londra, a Wembley (25 e 26 luglio, 2 e 3 agosto), quindi Edimburgo (8 e 9 agosto, Scottish Gas Murrayfield Stadium) e chiusura il 16 e 17 agosto al Croke Park di Dublino. Biglietti in vendita dalle 9 di sabato 31 agosto.
“Saranno le uniche date europee – precisano dalla band -. Lavori in corso per la diffusione di Oasis Live ’25 in altri continenti al di fuori dell’Europa entro la fine del prossimo anno”.
“Le armi hanno taciuto. Le stelle si sono allineate. La grande attesa è finita. Venite a vedere. Non sarà trasmesso in Tv”, ha scritto la band, capace di creare capolavori assoluti come “Wonderwall”, “Don’t look back in anger”, “Live Forever” e “Champagne Supernova”.
L’annuncio è arrivato n giorno prima del 15esimo anniversario della lite a Parigi che portò Noel ad abbandonare la band. Furono annullate le date successive di quel tour, tra cui quella di Milano di pochi giorni dopo. Agosto segna anche un importante anniversario per la storia della band, i 30 anni dall’uscita di Definetely Maybe, l’album d’esordio che condusse subito gli Oasis al successo.
– foto: Ipa Agency –
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Renzi “Fare come i Democratici Usa, ora va costruita un’alleanza”
ROMA (ITALPRESS) – “Conte ha avuto un’estate difficile. E’ stretto tra l’incudine Grillo, che potrebbe sfiduciarlo, e il martello Travaglio, che lo sogna alleato della Meloni. Con me ha un conto aperto perchè mi ritiene ‘colpevolè della sua sostituzione con Draghi: responsabilità che mi prendo volentieri, con grande orgoglio. Ma ora il tema è il futuro. E per il futuro servono voti, non veti”. Così, in una intervista al Corriere della Sera, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che aggiunge: “I nostri voti non sono tanti, ma sono decisivi nei collegi marginali, dove il risultato si gioca sull’1-2%. Per questo ha ragione Elly Schlein a tenere tutti insieme e ha torto chi mette veti: dovrebbe bastare il fallimento di Enrico Letta nel 2022 per capire che vince chi si allea, non chi fa le pulci ai propri compagni di strada. La Meloni ha capito il valore della nostra mossa: non a caso ha passato agosto a farci attaccare dai suoi”.
“La posizione in politica estera di Conte è imbarazzante per il Pd ma anche per parte dei 5 Stelle o della sinistra radicale – prosegue Renzi -. Chi si definisce progressista non può stare con Trump contro la Harris. Lo ha spiegato Bonaccini proprio sul suo giornale ieri e ho apprezzato l’uscita di molti amministratori locali, a cominciare dal sindaco di Bari Vito Leccese. Proprio la convention di Chicago è il modello per superare le divisioni”. Nel palco di Chicago, “c’erano i Clinton e gli Obama, la Ocasio-Cortez e i sindaci repubblicani delusi da Trump, Nancy Pelosi e Joe Biden che hanno rotto sulla ricandidatura del presidente ma adesso lavorano nella stessa direzione per far vincere Kamala Harris. Persino Bernie Sanders ha accettato il compromesso”. “Già – ricorda Renzi -, nella seconda serata Sanders ha fatto il suo discorso, solito, contro i ricchi. E subito dopo sul palco è salito il governatore dem dell’Illinois, Pritzker, che ha spiegato come lui sia un vero miliardario, non come Trump definito un volgare parvenu senza troppe risorse. Insomma: per vincere si mettono insieme anche storie radicalmente diverse. Negli Stati Uniti l’hanno capito e se la giocano. In Italia noi ci proviamo: se non ci riusciamo vincerà di nuovo la Meloni con i Salvini, i Vannacci, i pistoleri e compagnia brutta”. E alla domanda se si fida di Tajani sullo Ius scholae, risponde: “No. Tajani è in campagna elettorale permanente perchè pensa di essere candidabile per il Quirinale. E dunque strizza l’occhio alla sinistra su certi temi, pur sapendo che non avrà mai la forza di litigare con la Meloni. Tutti conosciamo Tajani e sappiamo che quando hanno distribuito il coraggio, lui era già in aspettativa. Piuttosto mi sconvolge che mentre il mondo brucia la Farnesina segua Tajani in questa campagna elettorale sul territorio nazionale e nessuno chieda al ministero degli Esteri di prendere un’iniziativa diplomatica”.
“Ma possibile – si chiede Renzi – che il nostro ministro degli Esteri sia sempre in tour in Italia? Non una iniziativa in Medio Oriente o tra Russia e Ucraina, o per contestare lo scandalo in Venezuela. Tajani è il ministro degli Esteri che ha viaggiato meno negli ultimi trent’anni: lui fa post e comunicati. Abbiamo la presidenza del G7 e potremmo lanciare una grande iniziativa sui temi del terrorismo internazionale, quanto mai urgente visto ciò che è accaduto in queste ore in Europa. La Farnesina una volta era una cosa seria di cui andare orgogliosi nel mondo ma oggi tanti ambasciatori sono frustrati dalla politicizzazione del ministero”. Poi, alla domanda se l’hanno amareggiato le accuse di avere complottato con i magistrati contro Arianna Meloni, risponde: “No. Le barzellette non mi amareggiano mai. Al massimo non fanno ridere, come questa. Abbiamo capito solo dopo che attaccare me sul complotto era l’ennesima arma di distrazione di massa, anzi di masseria: deve essere stato un Ferragosto difficile quello pugliese per la famiglia della premier. Ma io come è ovvio non c’entro niente”. Per Renzi, inoltre, non c’è del sessismo da parte dell’opposizione nei confronti delle sorelle Meloni: “No – commenta -. C’è del vittimismo da parte loro, nessun sessismo. Anzi: il continuo piagnisteo serve a nascondere la mancanza di risultati. E’ il governo del Paese, non Temptation Island o il Grande Fratello. Giorgia ci mostri che cosa è capace di fare, se ne è capace, anzichè gridare al complotto ogni tre settimane. Perchè alla Meloni vittima della magistratura non crede nessuno. Cara premier, parliamo di salari, di sanità e liste d’attesa, di accise e inflazione, di spesa al supermercato. Su questo ci vogliamo confrontare. Attaccare un capo del governo per le vicende della propria famiglia è una cosa che non si fa: lo ha fatto Giorgia Meloni contro di me e ancora non si è scusata. Ma io sono orgoglioso di non essere come lei. Io non sarò mai giustizialista come lei è stata con me”.
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Calderoli “Referendum sull’Autonomia dividerebbe il Paese, Sud contro Nord”
ROMA (ITALPRESS) – “No. Non sono affatto sorpreso dalle dichiarazioni di Antonio Tajani”. Così, in una intervista al Corriere della Sera, il ministro agli Affari regionali, Roberto Calderoli, in merito alle dichiarazioni del leader di Forza Italia che detto che “vigilerà” sull’Autonomia. “Il suo ruolo di bilanciamento tra esigenze del Sud e del Nord richiede questo atteggiamento – sottolinea -. Io, con il testimone della mia coscienza, credo possa stare tranquillo. Le esigenze espresse sono contenute nella legge, modificata con emendamenti e ordini del giorno di Roberto Occhiuto e del suo partito. Io intendo mantenere completamente gli impegni, inclusi quelli degli ordini del giorno”. “Ho letto Tajani con attenzione – aggiunge -. E la mia priorità è appunto quella di fare i Lep il prima possibile: i primi arriveranno entro l’anno”. “Quelli più vicini alla definizione sono ambiente, sanità, tutela dei diritti del lavoro, governo del territorio – annuncia -. Anche istruzione. Poi, oggi non so ancora dire quali matureranno prima”. “Tajani dice che bisogna procedere con il buon senso. E’ quello che applicheremo”, aggiunge Calderoni, che alla domanda se non è che la cautela di Forza Italia trovi più di una sponda in Fratelli d’Italia, risponde: “Se c’è, nei fatti io non l’ho mai trovata. Ogni volta procediamo cum grano salis, di resistenze non ne ho colte”. E sul possibile referendum, “posso dirlo? Non me ne frega niente. Le firme sono state raccolte sulle piattaforme digitali attivate dal governo. Ma questo per me rappresenta un vulnus rispetto a una Costituzione che aveva fissato il numero delle firme quando si dovevano raccogliere in cartaceo, non dal divano”. “Io temo – spiega Calderoli – che, qualunque sia il risultato, la frattura del Paese ce l’avrai. In ogni caso. Ammesso e niente affatto concesso che il referendum si celebri e passi l’abrogazione, diventerebbe automaticamente il referendum del Sud contro il Nord. Qualcuno vuole assumersi la responsabilità di spaccare il Paese? Io sono contrarissimo a uno scontro del genere, credo davvero che sia un esito che non conviene a nessuno”.
In merito al presidente Zaia, che ha chiesto subito alcune materie: “Chiedere è assolutamente legittimo, e la sua battaglia politica è sempre stata chiarissima. Mi faccia peraltro dire che il trasferimento delle competenze non è in blocco, sono singole funzioni dentro una materia. Nessun rischio per il sistema unitario del Paese. Me lo faccia dire: Zaia ha costruito insieme agli altri governatori una legge tutelativa anche del Sud. Ma una parte del Sud, per motivi ideologici, non ha voluto capirlo. Normale che oggi Zaia chieda quello che può chiedere”. Ed a proposito di Veneto ed a Forza Italia che chiede che il candidato presidente, l’anno prossimo, sia Flavio Tosi: “Chiederlo è legittimo – commenta -, non è una proposta fuori dalle righe. Peccato che il Veneto sia guidato dalla Lega e debba rimanere alla Lega. Con un leghista, non un ex leghista”. Mentre sul terzo mandato per i governatori, “alle elezioni manca un anno, e un anno è lungo – dichiara -. Le cose potrebbero cambiare”. “Io sono convinto – aggiunge – che su questo argomento, qualche riflessione in più andrebbe fatta. Zaia è un asso sul territorio, con un consenso popolare che si avvicina all’80%. Perchè rinunciarvi?”.
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