VERONA (ITALPRESS) – La Juventus espugna il Bentegodi, si impone per 3-0 sul Verona, con doppietta di Vlahovic e rete di Savona, e si porta da sola al comando della classifica della Serie A. Il team affidato da poco alla guida di Thiago Motta è l’unico ad essere a punteggio pieno in campionato dopo due giornate. Sei punti all’attivo, sei reti fatte e nessun gol subito.
Dopo l’impatto devastante al debutto, Zanetti promuove a titolare Mosquera, mentre Thiago Motta conferma Mbangula e lancia dal primo minuto Savona. Il giovane terzino si fa notare anche per i suoi inserimenti in attacco, come al 23′, quando raccoglie una spizzata di Vlahovic su cross di Locatelli e insacca in rete, annullata per chiaro fuorigioco. Tutto questo in una fase in cui è la Juventus a farsi preferire, dopo aver domato l’intraprendenza iniziale del Verona, che ha attuato un atteggiamento aggressivo, creando anche qualche grattacapo ai bianconeri con Livramento e Mosquera, ben chiusi da Bremer, ma senza creare vere occasioni da rete.
La Juventus trova poi spazio centralmente e passa in vantaggio al 28′: Locatelli recupera palla su Duda, serve Yildiz che a sua volta imbecca Vlahovic, abile a resistere a tre difensori e a battere Montipò. Undici minuti più tardi, altra azione in rapidità dei bianconeri, con Cambiaso che allarga per Mbangula, il quale fa partire un cross su cui arriva Savona per firmare il raddoppio. Il colpo del KO arriva a inizio ripresa, con il solito Mbangula che salta di netto Tchatchoua: il difensore del Verona tenta l’intervento ma finisce per sgambettare l’avversario, concedendo un rigore trasformato da Vlahovic. E’ l’episodio che di fatto chiude il match, visto che la formazione di Zanetti sembra non avere più energie per reagire. Harroui prova a riaccendere i suoi con alcuni spunti interessanti, ma senza rendersi pericoloso, mentre Di Gregorio chiude senza problemi sul tocco ravvicinato di Tengstedt su cross di Tchatchoua.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
La Juve batte 3-0 il Verona, è da sola al comando
Cutrone risponde a Piccoli, Cagliari-Como finisce 1-1
CAGLIARI (ITALPRESS) – Pari ed equilibrio all’Unipol Domus tra Cagliari e Como, in un match con diverse occasioni e potenzialmente dal peso specifico significativo sul lungo periodo, in ottica salvezza. Alla rete siglata da Piccoli allo scadere del primo tempo ha risposto quella di Cutrone nella ripresa: un gol e un punto per parte, quindi, che rendono giustizia a quanto visto in campo.
Avvio di gara intenso da parte di entrambe le squadre, con il Como che trova dopo tre minuti la via della rete grazie a Belotti – ma il tutto vano per posizione di offside -, e il Cagliari che risponde con l’iniziativa dalla destra di Luvumbo che si accentra e calcia trovando le mani di Reina. Partita viva e Como che si fa rivedere pericolosamente in avanti, al 33′, con la conclusione incrociata dalla distanza di Strefezza sulla quale deve impegnarsi Scuffet in tuffo. A trovare il gol sarà però il Cagliari, con l’inserimento offensivo di Luperto che di testa prolunga il pallone per la deviazione vincente di Piccoli, bravo a sorprendere un Reina indeciso nell’uscita alta. Si va all’intervallo con i sardi in vantaggio, che però dura solo per otto minuti dall’inizio della ripresa: è Cutrone, infatti, a pareggiare i conti all’Unipol Domus, sugli sviluppi del corner spizzato da Dossena e spinto in rete da sotto misura dall’ex attaccante del Milan. 1-1 e ritmi che vanno progressivamente assestandosi, con cambi da una parte e dall’altra attuati da Nicola e Fabregas alla ricerca di nuove trame avanzate. Una nuova occasione per il Como nasce infatti grazie al neo entrato Nico Paz, che al 70′ riceve il corner battuto da Strefezza e calcia di destro, reattivo Scuffet. Equilibrio che regge anche nel finale di partita, con il Como che nel recupero va vicinissimo al gol del sorpasso con la bella giocata di Nico Paz, che dalla sinistra si libera di un difensore e mette al centro il cross per Cerri, ex della gara, non puntuale all’appuntamento col tap-in. E’ l’ultimo lampo della sfida di Cagliari, con i sardi al secondo pari consecutivo e il Como al primo punto in questa Serie A.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Inaugurata mostra la fotografica “Rugiada del tempo: mani in movimento”
VENEZIA (ITALPRESS) – L’assessore alle Politiche educative Laura Besio è intervenuta questo pomeriggio al taglio del nastro della mostra fotografica “Rugiada del tempo: mani in movimento”, nata nell’ambito del progetto “Il filo di Arianna: esperienze educative e animative nelle residenze per anziani”. Autori delle 33 fotografie, esposte fino al prossimo 13 settembre all’Antica Scuola dei Battuti di Mestre, sono tre giovani volontari del Servizio civile del Comune di Venezia: Andrea Braiato, Matilda Carrer e Arianna Volpato. Le immagini sono state catturate dai tre operatori nel corso dei mesi di servizio svolti nelle sedi IPAV del Centro Servizio San Giobbe e dell’Antica Scuola dei Battuti. Gli scatti riprendono alcuni momenti legati alle loro attività dove si vedono le mani laboriose degli anziani, riprese mentre si dedicano ad attività educative e ricreative. “Ogni foto è un invito a riflettere sul potere delle connessioni umane e sull’importanza di preservare e celebrare le storie e le esperienze dei nostri anziani” hanno spiegato i ragazzi nel corso della cerimonia di inaugurazione. “La mostra è un’ode affettuosa alle mani che tessono la vita degli anziani della nostra comunità; un tributo vibrante alla forza, alla resilienza e alla bellezza degli anziani, non solo come destinatari ma anche come fornitori di conoscenza, ispirazione e amore”.
A ringraziare i volontari è stata l’assessore Besio, che ha ricordato l’impegno profuso nei dodici mesi di attività: “Un anno fa ho accolto questi ragazzi dicendo loro che il Servizio civile universale sarebbe stata per loro un’esperienza unica – ha ricordato l’assessore – Un’opportunità di servizio, quindi la possibilità di offrire il sostegno alla città attraverso il volontariato che è la più alta forma ed espressione di democrazia. Lo hanno fatto scegliendo il progetto rivolto agli anziani delle nostre comunità, diventando loro compagni di viaggio”. Infine il ringraziamento a chi ogni giorno lavora nelle strutture: “Grazie perché riuscite ad accompagnare l’attività ordinaria con il sorriso, l’ascolto, la parola e una mano a sostegno dei nostri anziani”. La mostra è visitabile tutti i giorni dalle ore 10 alle 20 nello spazio sala bar della Sede Centrale, in via Spalti.
foto: ufficio stampa Comune di Venezia
(ITALPRESS).
Vaiolo delle scimmie, OMS lancia piano strategico globale
ROMA (ITALPRESS) – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un Piano strategico di preparazione e risposta globale per fermare i focolai di trasmissione da uomo a uomo del vaiolo delle scimmie attraverso sforzi coordinati a livello globale, regionale e nazionale.
Il piano attuale è soggetto ai contributi degli Stati membri e copre il periodo di sei mesi da settembre 2024 a febbraio 2025, prevedendo un finanziamento da 135 milioni di dollari per la risposta dell’OMS, degli Stati membri, dei partner tra cui i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Africa CDC), delle comunità e dei ricercatori, tra gli altri.
A breve verrà lanciato un appello per raccogliere fondi per le risorse di cui l’OMS ha bisogno per realizzare il piano.
Il piano, che si basa sulle raccomandazioni temporanee e sulle raccomandazioni permanenti emanate dal Direttore generale dell’OMS, si concentra sull’attuazione di strategie complete di sorveglianza, prevenzione, prontezza e risposta; sulla promozione della ricerca e dell’accesso equo alle contromisure mediche come test diagnostici e vaccini; sulla riduzione al minimo della trasmissione da animale a uomo; e sulla responsabilizzazione delle comunità affinchè partecipino attivamente alla prevenzione e al controllo delle epidemie.
Gli sforzi strategici di vaccinazione si concentreranno sugli individui a più alto rischio, tra cui i contatti stretti dei casi recenti e gli operatori sanitari, per interrompere le catene di trasmissione.
A livello globale, l’enfasi è posta sulla leadership strategica,
su una guida tempestiva basata sulle prove e sull’accesso alle contromisure mediche per i gruppi più a rischio nei paesi colpiti.
L’OMS sta lavorando con un’ampia gamma di partner e reti internazionali, regionali, nazionali e locali per migliorare il coordinamento tra aree chiave di preparazione, prontezza e risposta.
“I focolai di vaiolo delle scimmie nella Repubblica Democratica del Congo e nei paesi limitrofi possono essere controllati e fermati”, ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore generale dell’OMS. “Per farlo è necessario un piano d’azione completo e coordinato tra agenzie internazionali e partner nazionali e locali, società civile, ricercatori e produttori e i nostri Stati membri”.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).
Gentiloni “Da disinformazione online pericolo per le democrazie”
ROMA (ITALPRESS) – “La nostra democrazia si basa su un confronto pacifico tra idee. Si tratta di convincere una maggioranza a sostenere questa o quella politica non attraverso la paura o l’intimidazione, ma attraverso il potere della persuasione – un soft power per eccellenza”. Lo ha detto il commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari Paolo Gentiloni durante il suo intervento a Venezia, alla quinta conferenza del Soft Power Club, organizzata da Francesco Rutelli. “La persuasione – ha proseguito Gentiloni – può assumere varie forme. Aristotele le aveva identificate più di duemila anni fa: logos – fare appello alla ragione, utilizzando fatti e prove; pathos – fare appello alle emozioni; ethos – fare leva sul carattere e sulla credibilità di una persona. Nelle speranze di molti, l’ascesa dei social media avrebbe dovuto democratizzare l’accesso alle informazioni e fornire un nuovo mercato digitale delle idee. Oggi vediamo fin troppo chiaramente che questa visione era a dir poco ingenua. La diffusione della disinformazione online ha prodotto l’incapacità di mettersi d’accordo persino sui fatti di base, con algoritmi che premiano chi fa appello alle nostre emozioni peggiori – alla paura, all’odio. I progressi dell’intelligenza artificiale ci permettono di disporre di video deepfake indistinguibili dalla realtà. E questi progressi sono troppo spesso sfruttati da attori malintenzionati, intenzionati a seminare discordia nelle nostre società. Questa maggiore polarizzazione rischia di creare campi contrapposti che vivono nelle proprie torri d’avorio, incapaci di trovare un terreno comune”.
Per Paolo Gentiloni “questa preoccupante tendenza è particolarmente evidente negli Stati Uniti, ma non va sottovalutata anche in Europa. La fiducia, come ha detto Robert Putnam, è una componente essenziale della coesione sociale. Se non ci si può più fidare di ciò che si vede e si sente, anche questo può iniziare a incrinarsi. Questi sviluppi, se non controllati, rischiano in definitiva di minare le nostre democrazie. Infatti, l’86% degli intervistati nell’ultimo sondaggio di Eurobarometro ha rilevato che la rapida diffusione della disinformazione è un grosso problema per la democrazia. che fare? Credo che dobbiamo tornare ad Aristotele e al valore dell’ethos. Le nostre istituzioni rimarranno credibili se saranno in grado di affrontare le grandi sfide economiche e sociali del nostro tempo: crescita sostenibile, clima, sicurezza, IA. Vorrei citare l’AI Act, che ha reso l’UE la prima giurisdizione al mondo a regolamentare l’intelligenza artificiale e a richiedere, tra l’altro, un’etichetta chiara per i contenuti audio e video artificiali o manipolati. Dare l’esempio è fondamentale per mantenere la capacità di persuasione e quindi esercitare il nostro soft power. Le altre giurisdizioni prestano molta attenzione a ciò che facciamo in Europa. Lo abbiamo visto chiaramente anche nella nostra legislazione sul clima: negli ambiziosi obiettivi per il 2030 e il 2050 che molti Paesi hanno emulato, e nell’introduzione storica di un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, che ora viene preso in considerazione anche da diversi Paesi importanti. Per questo – ha concluso Gentiloni – è importante che la prossima Commissione abbia un programma ambizioso, che rafforzi la posizione economica europea all’interno e quella geopolitica all’estero. Con il potere di persuasione, che deriva dai nostri valori e dalle nostre politiche, l’UE può continuare a svolgere il suo ruolo di soft power preminente a livello mondiale”.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
E’ morto a 76 anni Sven Goran Eriksson
LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – E’ morto a 76 anni Sven Goran
Eriksson. A comunicarlo in una nota sono stati i suoi cari: Dopo una lunga malattia, si è spento stamattina a casa, circondato dalla famiglia. Con lui la figlia Lina, il figlio Johan con la moglie Amana e la nipote Sky, il padre Sven, la compagna Yanisette col figlio Alcides, il fratello Lars-Erik con la moglie Junmong. La famiglia chiede che venga rispettato il desiderio di vivere privatamente il suo lutto e di non essere contattata”. Il
tecnico svedese aveva fatto sapere a gennaio di avere un cancro al pancreas e che gli sarebbe rimasto al massimo un anno di vita.
Eriksson ha allenato in Italia Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio, conquistando 4 Coppe nazionali (una con i giallorossi, una con i blucerchiati e due con i biancocelesti) oltre allo scudetto, le due Supercoppe Italiane, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea alla guida della stessa Lazio. Primo ct straniero nella storia dell’Inghilterra, come club ha allenato – fra gli altri – anche Benfica e Manchester City mentre a livello di nazionali è stato commissario tecnico anche di Messico e Costa d’Avorio. Nei giorni scorsi era stato presentato il documentario “Sven”, che andrà in onda su Amazon Prime, in cui l’ex tecnico svedese ripercorreva i momenti più importanti della sua carriera mentre a marzo il Liverpool gli aveva regalato la possibilità di coronare il suo sogno, allenare i Reds, in occasione della sfida di Anfield fra le Legends del club inglese e quelle dell’Ajax.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Papa “Il Libano è e deve restare un progetto di pace”
ROMA (ITALPRESS) – “Il Libano è, e deve restare, un progetto di pace. Non dimentichiamo quello che un Papa ha detto: “Il Libano è un messaggio, e questo messaggio è un progetto di pace”. La sua vocazione, del Libano, è di essere una terra dove comunità diverse convivono anteponendo il bene comune ai vantaggi particolari, dove religioni e confessioni differenti si incontrano in fraternità”. Lo ha detto Papa Francesco, secondo quanto riporta Vatican News, ricevendo in udienza in Vaticano i familiari delle vittime dell’esplosione nel porto di Beirut avvenuta 4 anni fa. “Noi sentiamo e pensiamo che il Libano è un Paese martoriato – aggiunge – Non siete soli e non vi lasceremo soli – conclude – ma rimarremo solidali con voi attraverso la preghiera e la carità concreta”.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).








