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Meeting, Fronteddu (JTI) “Certezza regole stimola investimenti sociali”

RIMINI (ITALPRESS) – “Se un’azienda può contare su un contesto normativo e fiscale agile e prevedibile, sarà ulteriormente incentivata a investire all’interno del Paese. E le aziende, sempre più spesso, scelgono di investire anche sul sociale, reinvestendo parte dei loro utili per il bene dei territori sui quali operano e delle loro comunità. Negli ultimi anni, infatti, il ruolo delle aziende si è evoluto, l’impegno nel sociale è cresciuto in modo costante e continuerà a crescere; questo perchè siamo convinti che lo Stato, nonostante i mezzi e le risorse profuse, non possa arrivare ovunque e quindi le aziende possono rivelarsi un validissimo alleato nel supportare interventi concreti in materia sociale, nel rispetto di quel principio di sussidiarietà che negli ultimi giorni è stato più volte ricordato. Ecco quindi che il tema della fiscalità diventa centrale non soltanto per attrarre gli investimenti economici delle aziende all’interno del Paese, ma anche come volano per generare opere buone e investimenti sul sociale”. Questa la sintesi dell’intervento di Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia, intervenuto oggi al panel “Coesione è competizione”, presso il Meeting di Rimini.
Protagonisti del confronto, organizzato da Compagnia delle Opere e moderato dal Direttore di Economy Sergio Luciano, anche Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola; Alice Stefanizzi, Marketing, Fundraising & Communication Director di Fondazione Progetto Arca e Marco Osnato, Presidente della VI Commissione Finanze alla Camera dei Deputati.
“Dopo tanti anni di esperienza in questo settore, ho maturato la consapevolezza che non c’è limite ai risultati che si possono ottenere quando pubblico e privato condividono sinergie e strumenti, procedendo insieme verso un obiettivo comune”, ha continuato Fronteddu, ponendo l’accento sull’importanza della collaborazione e del dialogo tra istituzioni e mondo dell’impresa per favorire una fiscalità in grado di incentivare investimenti, anche in materia sociale.
“Realtà come Fondazione Progetto Arca, Save the Planet e Banco dell’Energia, che da anni sono al nostro fianco nella messa a terra di progetti di valore, meritano di essere sostenute – ha quindi concluso Fronteddu -. In JTI, crediamo in un approccio integrale alla sostenibilità. Che insieme agli investimenti economici sul territorio, si traduce in iniziative capaci di fare la differenza per l’ambiente e per chi ne ha più bisogno. E sono certo che, collaborando, saremo in grado di fare per queste realtà virtuose, che da anni ci accompagnano nel nostro percorso di sostenibilità, ancora di più di quanto già fatto in passato”.

– Foto f09/Italpress –

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Papa Francesco “In Ucraina non sia abolita nessuna chiesa cristiana”

ROMA (ITALPRESS) – “Continuo a seguire con dolore i combattimenti in Ucraina e nella Federazione russa, e pensando alle norme di legge adottate di recente in Ucraina, mi sorge un timore per la libertà di chi prega, perchè chi prega veramente prega sempre per tutti. Non si commette il male perchè si prega. Se qualcuno commette un male contro il suo popolo sarà colpevole per questo, ma non può avere commesso il male perchè ha pregato. E allora si lasci pregare chi vuole pregare in quella che considera la sua Chiesa. Per favore, non sia abolita direttamente o indirettamente nessuna Chiesa cristiana. Le Chiese non si toccano”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell’Angelus in piazza San Pietro.(ITALPRESS).

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Sonego vince il Winston-Salem Open, battuto Michelsen in finale

ROMA (ITALPRESS) – Lorenzo Sonego ha vinto il “Winston-Salem Open”, torneo Atp 250 organizzato dal 2011 sul cemento del Wake Forest Tennis Complex. L’italiano ha battuto Alex Michelsen, 19enne statunitense, numero 52 al mondo, per 6-0, 6-3
Per l’azzurro è il quarto titolo Atp della carriera. Un’ora e 3 minuti di un match senza storia, giocato in modo impeccabile dal piemontese. Il dominio assoluto di Sonego si concretizza nel quarto game quando brekka nuovamente il rivale per il 4-0. E la partita potrebbe finire qui perchè Michelsen, stizzito, lancia la pallina a fondo campo colpendo involontariamente una spettatrice seduta in prima fila. La giudice di sedia Aurelie Tourte va ad indagare. Ci potrebbero essere gli estremi per una squalifica, ma la partita riprende dopo le scuse del giocatore. Sonego non si deconcentra, sale 5-0 e poi completa il filotto per il 6-0 con il terzo break. Mai nessun tennista italiano è riuscito a vincere una finale dell’Era Open perdendo meno di tre game in finale. Prima di Sonego c’erano riusciti Marco Cecchinato a Buenos Aires nel 2019 (61 62 a Diego Schwartzman) e Francesco Cancellotti a Palermo nel 1994 (60 63 a Miloslav Mecir). Per l’Italia è il 95esimo titolo dell’Era Open, il decimo dell’anno dopo i titoli di Sinner all’Open d’Australia, Rotterdam, Miami, Halle e Cincinnati, di Luciano Darderi a Cordoba e di Matteo Berrettini a Marrakech, Gstaad e Kitzbuhel.

– Foto: Ipa Agency –

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Valditara “Legittime differenze, ma la maggioranza è compatta”

RIMINI (ITALPRESS) – “Dobbiamo dare una risposta ai nostri giovani e alle esigenze del nostro mondo produttivo perchè non deve farci schifo il rapporto tra scuola e mondo del lavoro e delle imprese. Il mondo delle imprese ci dice che mancano drammaticamente delle competenze, allora dobbiamo avere il coraggio di costruire un percorso scolastico che sia sempre dialogante con il mondo dell’impresa e del lavoro”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al Meeting di Rimini. “Credo che dobbiamo uscire dal modello vecchio di scuola che considerava unitaria l’intelligenza, se vogliamo davvero mettere la dignità della persona al centro non possiamo partire che da questo presupposto. Noi dobbiamo potenziare anche quei percorsi scolastici che danno valore a quelle intelligenze più concrete che invece, secondo l’impostazione più tradizionale, venivano messe da parte”, aggiunge.
“La mia visione di scuola è quella costituzionale, la scuola che mette la persona al centro, che ruota attorno alla valorizzazione della persona e dello studente – ha spiegato -. Se la persona è al centro dobbiamo essere conseguenti, valorizzare le differenze dei talenti, dobbiamo costruire un modello di scuola che li individui e li valorizzi. Questo deve essere realizzato e da qui l’idea del docente tutor che è già una piccola rivoluzione, ovvero l’idea di una formazione dove la struttura dell’insegnamento sia tagliata sulle potenzialità del singolo giovane. Non può esserci un percorso uguale per tutti perchè ci sono talenti diversi che vanno valorizzati, da qui la riforma del 4+2 dove le soft skills sono già contenute”.
Per il ministro è necessario “potenziare l’insegnamento dell’italiano agli stranieri, questo perchè abbiamo scoperto che un terzo degli studenti stranieri non va più a scuola. Se non andiamo a potenziare l’insegnamento dell’italiano con un percorso di formazione e reclutamento degli insegnanti specializzati, non facciamo vera integrazione”.
“Per la mia esperienza in questi quasi due anni di governo, non c’è stata una volta in cui in Consiglio dei ministri abbiamo votato a maggioranza, ci siamo sempre compattati e, al di là delle legittime differenze, credo che questa maggioranza abbia ben chiaro che è qui per cambiare l’Italia, per cambiarla in meglio facendo quello che i precedenti governi non hanno saputo fare ad iniziare dalla scuola. Credo che al di là di una legittima discussione ognuno ha le sue opinioni, ma poi ci sarà sempre un punto di sintesi”, ha poi detto Valditara nel corso di un punto stampa, rispondendo a una domanda sullo Ius Scholae.
“Ho letto gli ultimi commenti di Tajani, Ronzulli e Gasparri e mi sembra si vada proprio in questa direzione”, ha ribadito.
In merito alla prossima legge di bilancio, “ho incontrato il ministro Giorgetti prima della pausa estiva, ho trovato molta comprensione, c’è stata molta attenzione al tema della scuola – ha spiegato -. Non dimentichiamoci che lo scorso anno sono stati stanziati 3 miliardi di euro per il contratto degli insegnanti e per il mondo della scuola”.

– Foto xb1/Italpress –

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Prima vittoria Inter, Darmian e Calhanoglu piegano il Lecce

MILANO (ITALPRESS) – Ritorno vincente tra le mura di San Siro per l’Inter di Simone Inzaghi, che vince per 2-0 sul Lecce e conquista il primo successo del suo campionato dopo il pareggio per 2-2 nell’esordio stagionale in trasferta contro il Genoa. Altra sconfitta, invece, per il Lecce di Luca Gotti, che dopo il 4-0 casalingo contro l’Atalanta deve arrendersi ad un’Inter nel complesso dimostratasi superiore. Le reti, una per tempo, siglate in apertura di gara da Darmian e su calcio di rigore da Calhanoglu. Bastano infatti cinque minuti all’Inter per trovare la rete del vantaggio, grazie al cross dalla sinistra di Dimarco spizzato bene da Taremi per la testata vincente di Darmian. Gara da subito in discesa per i nerazzurri, che colpiscono a freddo il Lecce continuando così ad attaccare alla ricerca del secondo gol. Schiacciata ma complessivamente ben ordinata in campo, invece, la squadra di Gotti, che aspetta compatta l’Inter cercando poi di ripartire. Poche le occasioni degne di nota fino all’intervallo, con l’Inter però sempre presente nella trequarti campo salentina. In avvio di secondo tempo i nerazzurri si faranno nuovamente pericolosi, con la transizione che porta al servizio di Barella per Thuram, che con il sinistro non trova di poco lo specchio difeso da Falcone. La prima, timida, reazione del Lecce arriva al 67′, con il colpo di testa di Krstovic sul quale ha presa facile Sommer. Nemmeno un minuto però ed è l’Inter a trovare il gol, con Calhanoglu che realizza il calcio di rigore causato dalla trattenuta in area di Gaspar su Thuram. 2-0 e giallorossi che sembrano alzare bandiera bianca di fronte ad un’Inter in fase di gestione dell’ultimo quarto di partita. Nel finale due i lampi del Lecce: il primo con la conclusione dalla distanza di Dorgu, con il pallone bloccato da Sommer; la seconda, ancora con il portiere svizzero protagonista nell’intervento in tuffo a respingere in corner il tiro del neo entrato Berisha. Tiene duro l’Inter, che dopo sei minuti di recupero vede andare in archivio la pratica Lecce, conquistando la sua prima vittoria stagionale.
– foto Ipa Agency –
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M5s, Conte “Scissione? Non vedo questo rischio”

ROMA (ITALPRESS) – “Non vedo questo rischio”. Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, in una intervista a Repubblica, a chi gli chiedeva se il movimento fosse vicino ad una clamorosa scissione. Secondo l’ex premier, il fondatore del partito, Beppe Grillo, “ha assunto precisi impegni contrattuali che lo obbligano a non sollevare mai questioni sull’utilizzo del simbolo da parte del Movimento, che peraltro è già stato modificato più volte ed è registrato a nome dell’associazione del Movimento 5 Stelle e non di singole persone”. E a chi lo accusa di aver trasformato il movimento in un partito personale, Conte risponde: “Si tratta di una sonora sciocchezza. Non ricordo che in passato sia mai stata fatta una costituente dal basso con piena libertà di defenestrare anche il leader o approvare indirizzi da lui non condivisi”. Infine, sulla possibilità di ricandidarsi dopo due mandati, Conte ammette: “è in atto da tempo una discussione che ha già comportato, prima che io arrivassi alla guida del M5S, una modifica della regola. Non voglio in alcun modo condizionarne l’esito, mi limito a registrare che soprattutto in alcune tornate amministrative la regola rischia di svantaggiarci”. (ITALPRESS).

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Exploit Genoa in casa del Monza, decide Pinamonti

MONZA (ITALPRESS) – Il Genoa conquista tre punti in trasferta con il minimo sforzo. I rossoblù imbrigliano un Monza parso ancora in rodaggio, ben lontano dalla forma migliore e troppo in ombra con i suoi uomini faro. I liguri, invece, colpiscono nel recupero del primo tempo e legittimano la vittoria con un secondo tempo tutto sostanza. In avvio i brianzoli faticano ad alzare il baricentro. Centrocampo bloccato, Pessina e compagni non sveltiscono la manovra. Un tiro di Messias (18′) non procura danni. Così mentre Badelj perde il tempo giusto (20′), il tempo passa ed al 37′ una conclusione di Pinamonti finisce altissima. La prima frazione sta per finire tra qualche sbadiglio e qualche mugugno mentre Bani lascia il posto a Vogliacco. Nel recupero, invece, succede di tutto. Prima viene annullato un gol a Maldini, per un fuorigioco di Petagna, poi, al 51′, cross di Sabelli per Pinamonti che incorna in maniera vincente: Genoa avanti all’intervallo. Nella ripresa, al 4′, Pizzignacco anticipa Pinamonti, il Monza si salva. Petagna non è preciso (14′) poi è Izzo a non trovare la porta sugli sviluppi di un corner. Il Genoa, con i cambi di Gilardino, passa con il modulo 5-4-1. Grifoni in contropiede con un cross di Martin per Ekuban che fallisce il controllo, Malinovskyi lo imita con un destraccio per Thorsby che impatta male la palla e fallisce il colpo del ko. Rossoblù spreconi anche al 33′ quando Messias serve Frendrup, il danese calcia malissimo. A 10′ dalla fine il Monza sfiora il pareggio. Cross di Caprari dalla sinistra, nessuno tocca il pallone, la sfera batte sul palo interno e viene abbrancata da Gollini. Il portiere del Genoa effettua la prima parata vera e propria al 38′ su tiro di Kyriakopoulos poi l’assalto finale biancorosso, improduttivo.
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Parma-Milan 2-1, Man e Cancellieri stendono il Diavolo

PARMA (ITALPRESS) – Un Milan ancora troppo fragile in difesa cade a Parma per 2-1. Sono i gol di Man in avvio e di Cancellieri nella ripresa a far gioire il pubblico di casa, rendendo vano il momentaneo pareggio di Pulisic. Bel regalo di compleanno per Pecchia, vero trascinatore del team emiliano. Dopo appena un minuto e mezzo di gioco i ducali passano in vantaggio. Estevez allarga sulla sinistra per Valeri, che supera in velocità e mette dentro un rasoterra che taglia fuori la difesa sul quale arriva Man, il quale trafigge Maignan da pochi passi con un mancino che si infila sotto la traversa. Gli ospiti, in grande difficoltà, si vedono per la prima volta alla mezz’ora. Leao riceve un corner corto, salta secco un uomo e mette in mezzo, con Okafor che tenta un tocco ravvicinato ma Suzuki è bravo a sbarrargli la strada in uscita. Pochi istanti dopo, è l’esordiente Pavlovic a provarci con un colpo di testa ma il portiere è ancora attento e alza in corner. Al 43′, la difesa rossonera si fa trovare ancora scoperta e Man si invola verso la porta. Pavlovic rimedia in scivolata, ma la palla viene ripresa da Mihaila su un’uscita pigra di Maignan e ci prova da posizione defilata, centrando il palo esterno. In pieno recupero ci vuole il piede di Maignan per fermare lo stesso Mihaila, entrato in area con troppa facilità. Si va al riposo sull’1-0. Gli uomini di Fonseca ci provano subito in avvio di ripresa, quando Reijnders si mette in proprio e scaglia un gran destro dalla distanza che si stampa sulla traversa. L’ennesima ripartenza fulminea della neopromossa porta Man alla conclusione a giro al 17′, con la sfera che esce di un soffio. Passato lo spavento, Calabria e compagni trovano l’1-1 al 21′. Leao combina bene con Hernandez, entra in area, alza la testa e vede al centro Pulisic che, tutto solo, deposita in fondo al sacco il più facile dei gol a porta quasi vuota. Il peggio sembra passato per il Milan ma Pecchia azzecca in pieno i cambi e al 32′ trova, grazie all’ennesimo contropiede, il 2-1. Il neo entrato Emerson Royal perde un brutto pallone, Almqvist si invola sulla sinistra e serve Cancellieri a centro area, che sbuca alle spalle di Pavlovic e batte Maignan per il 2-1. L’assalto finale dei 19 volte campioni d’Italia non porta ai frutti sperati e il risultato non cambierà più. Dopo il pareggio in extremis contro il Torino, arriva quindi il ko per i rossoneri, che in due giornate hanno conquistato soltanto un punto. Per il Parma sono invece 4 i punti collezionati fin qui, grazie a un ottimo avvio di stagione.
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