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Crosetto “Forze Armate custodi instancabili di pace e libertà”

ROMA (ITALPRESS) – “”Siamo l’Italia”. Celebriamo oggi la “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”, un’occasione per riflettere sul legame profondo che esiste tra il popolo italiano e le sue Forze Armate, custodi instancabili di pace e libertà. Questi valori, pilastri della nostra democrazia, non devono mai essere dati per scontati, e Voi, donne e uomini della Difesa, li salvaguardate con dedizione ogni giorno”. Lo scrive il ministro della Difesa Guido Crosetto, nel suo messaggio ai militari italiani in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
“Quest’anno la ricorrenza assume un significato speciale con la legge nr. 27 del 1 marzo 2024, che ha sancito il “4 novembre” come “Festa Nazionale”, riconoscendo il ruolo insostituibile delle Forze Armate nella vita del Paese e l’immensa fiducia che i cittadini e le Istituzioni ripongono in Voi – prosegue Crosetto -. Il vostro servizio non si limita alla difesa dei confini, ma si estende ben oltre: dal Mar Mediterraneo alla regione Indo-Pacifica, dalla Lettonia alla Somalia, il vostro impegno verso la pace resta saldo, affinchè le ferite tra popoli possano rimarginarsi. Grazie al vostro operato, contribuite a costruire un mondo più giusto e sicuro, ogni giorno, senza sosta. Voi date voce al motto scelto per questo anniversario “Siamo l’Italia”, non solo come orgogliosi cittadini mossi dallo spirito di appartenenza alla Patria, ma attraverso l’amore e la passione che ispirate sempre, dimostrando che far parte della “Grande Famiglia della Difesa”, non è solo una scelta professionale ma una vera e propria scelta di vita”.
“Per questo, oggi come sempre, il nostro Paese Vi è profondamente grato. Perchè la democrazia vive di consapevolezza, rispetto e dialogo, e Voi difendete quotidianamente questi valori, proteggendo le Istituzioni e la libertà di tutti. D’altronde, senza sicurezza, non esistono democrazia, libertà e pace. E l’Unità Nazionale che celebriamo oggi, poggia le sue basi sui sacrifici di molte generazioni e sul lavoro incessante di chi ha dedicato la propria esistenza alla nostra amata Italia – conclude il ministro -. Desidero, pertanto, rivolgere un pensiero commosso ai Caduti, che hanno sacrificato la loro vita per la Patria, e alle loro famiglie, che ne conservano il prezioso ricordo. A coloro che portano i segni del loro servizio, va il nostro più profondo rispetto e riconoscimento. Non dobbiamo mai dimenticare il loro sacrificio, poichè è proprio su questa memoria che si fonda la nostra identità nazionale. A tutti Voi, che con coraggio e professionalità difendete la nostra libertà e i valori su cui
si fonda la nostra Repubblica, va la gratitudine dell’intera Nazione. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia!”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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L’Inter batte il Venezia 1-0 e si avvicina al Napoli

MILANO (ITALPRESS) – Vittoria di misura dell’Inter a cui basta un gol di Lautaro Martinez per battere 1-0 a San Siro il Venezia. Brividi nel finale per i nerazzurri, salvati dal Var che annulla il pareggio last minute di Sverko, viziato da un tocco con il braccio, al termine del recupero. I campioni d’Italia approfittano così della sconfitta interna del Napoli con l’Atalanta e si portano a -1 dalla capolista a sette giorni dallo scontro diretto di domenica prossima a Milano.
Inzaghi cambia tre uomini rispetto a Empoli, non pensa all’Arsenal e manda in campo l’undici che domenica scorsa aveva giocato il derby d’Italia con la Juventus. Non riposa Lautaro Martinez, schierato in coppia con Thuram, torna dall’infortunio ma siede in panchina Calhanoglu. Di Francesco si mette a specchio e nel suo 3-5-2, davanti con Pohjanpalo, c’è spazio per Oristanio. Su una torre di Dumfries controlla di petto e calcia al volo Lautaro spedendo di un soffio a lato: solo la prima delle tante occasioni create dall’Inter che va più volte vicina al gol. Un mancino di Bastoni termina alto mentre Thuram spreca una ripartenza propiziata da un recupero palla di Dimarco. Ancora il francese arriva a tu per tu con Stankovic ma spara sull’esterno della rete. Due minuti più tardi il portiere del Venezia viene praticamente colpito da Mkhitaryan che fallisce un rigore in movimento a conclusione di una bell’azione in velocità sull’asse Lautaro-Dumfries.
Prima dell’intervallo grande chance anche per i lagunari: Idzes sfonda sulla sinistra e mette al centro, Pohjanpalo colpisce male servendo però di fatto un assist a Oristanio che da due passi centra in pieno Sommer.
Cresce ulteriormente l’intensità e fioccano le occasioni in avvio di ripresa. L’Inter passa anche in vantaggio con un inserimento vincente di Mkhitaryan ma il Var interviene per segnalare una posizione di fuorigioco di Dimarco, l’autore dell’assist, e cancella il gol nerazzurro. Dall’altro lato Haps trova in area Pohjanpalo che da ottima posizione non riesce ad angolare il tiro e Sommer respinge. Poi ancora i padroni di casa con un tap in mancato da Mkhitaryan e un colpo di testa di Dumfries, allungato da Stankovic sopra la traversa. La pressione prolungata mette alle corde gli ospiti, il gol è nell’aria e arriva al minuto 65: Dimarco alza la testa da sinistra e disegna un traversone millimetrico che si incontra sul secondo palo con il colpo di testa ravvicinato e vincente di Lautaro Martinez, nulla da fare per il portiere. Dopo l’1-0 l’Inter non si ferma e spinge per chiudere la pratica. Stankovic vince per due volte il duello con Thuram e poi salva anche sulla botta da fuori del neoentrato Calhanoglu.
La squadra di Inzaghi reclama anche un rigore per un mani in area di Sverko, ma prima dell’irregolarità, evidente, c’era un fuorigioco di Thuram segnalato nuovamente dal Var. Le tante occasioni sprecate possono costare care ai nerazzurri che soffrono nell’assalto finale dell’undici di Di Francesco. All’ultima azione, su cross di Haps, Sverko fa 1-1: il Var vede però vede anche questo tocco di braccio e dopo alcuni secondi di attesa arriva la segnalazione che annulla la rete, seguita dal triplice fischio e dalla gioia di San Siro.
– foto Ipa Agency –
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La Roma sconfitta a Verona, vince l’Hellas 3-2

VERONA (ITALPRESS) – L’Hellas Verona conquista un importante successo al Bentegodi superando per 3-2 la Roma, nel match valevole per l’undicesima giornata del campionato di Serie A. A segno per i veneti Tengstedt, Magnani e Harroui; vane le reti capitoline firmate da Soulè e Dovbyk. La squadra giallorossa ha un buon approccio alla partita e cerca subito di fasi vedere nella metà campo avversaria, andando a segno con Zalewski, ma la rete viene annullata per un fuorigioco iniziale. Al 13′ l’esterno polacco commette un errore clamoroso regalando palla a Tengstedt, che si invola verso la porta e batte Svilar per l’1-0. Al 25′ Soulè si divora il pareggio sparando alto da pochi mentre, ma tre minuti più tardi si riscatta: l’ex attaccante della Juventus riceve palla da Zalewski e deposita di tacco in fondo al sacco. I ritmi della partita restano molto alti e al 34′ l’Hellas torna in vantaggio grazie a un colpo di testa vincente sugli sviluppi di un corner di Magnani. Il gol viene convalidato dopo un check per due presunti falli dei veronesi, che non vengono rilevati dal direttore di gara prima e dal Var dopo.
Nella ripresa la Roma riesce ad agguantare subito il pareggio al 53′ con Dovbyk che, dopo aver dato il via all’azione, capitalizza al massimo l’assist di Soulè, realizzando il tap-in decisivo; anche in questo caso è necessario un check per convalidare la marcatura. Entrambi gli allenatori effettuano delle sostituzioni per provare a cambiare la partita e Juric, sempre più in bilico, manda in campo tra gli altri Dybala (inizialmente in panchina). Le forze fresche sembrano far bene alla compagine capitolina, che all’83’ va vicina al gol del vantaggio con un calcio di punizione del numero 21, che sfiora l’incrocio dei pali. Qualche istante più tardi si crea una mischia nell’area di rigore degli scaligeri, che viene risolta dal direttore di gara che ferma tutto per fuorigioco. A due minuti dal 90′ il neo-entrato Harroui gela i tifosi giallorossi, concretizzando il contropiede di Livramento e firmando la rete del 3-2. In pieno recupero Montipò compie un intervento decisivo su Dybala, mentre Livramento viene espulso per un brutto fallo su El Shaarawy. Quarto successo in campionato per l’Hellas; continua la crisi della Roma.
– foto Image –
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Gp Brasile, Isola “Gomme all’altezza della situazione”

SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – Max Verstappen ha conquistato una delle più belle vittorie della sua carriera, rimontando dalla diciassettesima posizione sulla griglia fino alla prima. E’ il successo numero 62 del pilota olandese, che non tagliava il traguardo per primo dal 23 giugno scorso, quando si aggiudicò il Gran Premio di Spagna. E’ la vittoria numero otto in questa stagione sia per Verstappen che per la Red Bull, che è arrivata a quota 121, di cui otto sul circuito di Interlagos. “Che dire, è stata una domenica davvero intensa! E’ vero che era già accaduto in passato – anche da quando Pirelli è Global Tyre Supplier della Formula 1 – di avere qualifiche e gara nello stesso giorno ma mai tutto si è svolto in un arco di tempo così compresso e anticipato, con la sveglia che questa mattina è suonata per molte persone nel paddock ben prima dell’alba! Credo che si debba innanzitutto fare un plauso a tutti coloro che hanno reso possibile lo svolgimento integrale del programma di questo fine settimana, nonostante condizioni meteorologiche che, da ieri pomeriggio, hanno decisamente complicato la situazione” l’analisi di Mario Isola. Direttore motorsport Pirelli. “Penso che lo straordinario pubblico di San Paolo del Brasile – quasi trecentomila gli spettatori che sono venuti in pista in questi tre giorni – e chi ha seguito l’evento in televisione e attraverso le piattaforme social sia stato ripagato da uno spettacolo molto emozionante, sia in qualifica che in gara, con un’altalena di emozioni e di stati d’animo impressionante, come spesso succede quando le condizioni della pista riducono il peso delle vetture ed esaltano il talento dei piloti”.
“Dal punto di vista tecnico – ha aggiunto Isola -, lasciamo Interlagos con molte indicazioni interessanti. Oggi in qualifica abbiamo potuto vedere all’opera sia le gomme da bagnato estremo che quelle intermedie e verificarne abbastanza chiaramente le diverse finestre di utilizzo. In gara, c’è stata una fase in cui i due tipi di pneumatici si sarebbero trovati a confronto diretto anche sulla distanza ma la neutralizzazione resasi necessaria per la visibilità precaria ha visto questo confronto in essere solamente per un pugno di giri. Va inoltre tenuto presente che la pioggia è cambiata d’intensità diverse volte e che su un manto d’asfalto appena steso le condizioni di aderenza sul bagnato erano molto limitate, anche a causa dello strato oleoso che si è generato. Tutto considerato, ritengo che entrambe le gomme si siano dimostrate all’altezza della situazione”.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Cito rieletto presidente Fita “Aumenta il senso di responsabilità”

ROMA (ITALPRESS) – Una federazione sempre più inclusiva, che riconosca e assolva il proprio compito di soddisfare gli aspetti sportivi e sociali dei tesserati. E’ questa la strada tracciata da Angelo Cito, rieletto presidente della Federazione italiana taekwondo per il terzo mandato consecutivo. Un’acclamazione quasi totale per Cito, che ha raccolto il 98,55% delle preferenze nell’assemblea elettiva che si è tenuta a Roma. “Una federazione che fa bene il proprio lavoro ha la grande responsabilità di soddisfare sia gli aspetti sportivi che quelli che riguardano la crescita degli atleti”, ha infatti spiegato il presidente rieletto, nonchè candidato unico. Un ringraziamento, poi, a tutta la federazione, vista anche la grande partecipazione all’appuntamento odierno: “Poter riscontrare che c’è una risposta così grande di tutte le associazioni è davvero emozionante e non fa altro che aumentare il senso di responsabilità nei confronti del movimento. Ho sentito il piacere delle associazioni a partecipare alla crescita della federazione, che è una crescita importante”.
In apertura di assemblea, Cito aveva anche posto l’accento sui valori della federazione: “La federazione non è rappresentata solo dai risultati agonistici. Bisogna vincere per avere il riconoscimento dalle istituzioni e i finanziamenti, ma la cosa più importante sono i valori che stanno dietro il taekwondo. I valori della nostra federazione non si toccano”.
I consiglieri federali sono Giuseppe Flotti, Nicoletta Marinosci, Gianluca Pescante, Isabella Martinetti, Salvatore Chiodo, Antonio Trovarelli e Lorenzo Ragona; in quota atleti sono stati eletti Roberto Botta e Maristella Smiraglia, mentre per i tecnici Claudio Nolano. Infine, per la carica di revisore dei conti è stato eletto Renato Loioli.
– foto ufficio stampa Fita –
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Verstappen vince in Brasile su Ocon e Gasly, Leclerc quinto

SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – Dalla diciassettesima posizione alla vittoria. Max Verstappen vince il Gran Premio del Brasile, al termine di una gara bagnata, ricca di colpi di scena, interruzioni e sorprese finali, a cominciare dal duo Alpine a chiusura del podio, con Esteban Ocon e Pierre Gasly a prendersi la seconda e terza posizione dietro il campione iridato della Red Bull. Punti importantissimi guadagnati dall’olandese sul suo avversario per il titolo piloti, Lando Norris, che nonostante la pole position conquistata nelle qualifiche della mattina non è riuscito a fare meglio della sesta posizione finale, preceduto dalla Ferrari di Charles Leclerc e dalla Mercedes di George Russell. Tre i piloti ritirati, in una gara cominciata con l’uscita di pista durante il giro di formazione da parte dell’Aston Martin di Lance Stroll, nemmeno riuscito a partire, così come la Williams di Alexander Albon, out per via dell’incidente occorsogli durante le qualifiche. Nel corso della gara, invece, fuori Colapinto e Sainz, rispettivamente su Williams e Ferrari, per impatti sulle barriere, oltre alla Haas di Hulkenberg, squalificato per essere ripartito dopo un’uscita di pista in cui gli steward avevano agevolato la sua vettura nel rientro in strada. Ottava infine l’altra McLaren di Oscar Piastri, penalizzato per un contatto durante la gara e che chiude tra le due Racing Bulls di Yuki Tsunoda, settimo, e Liam Lawson, nono, con Lewis Hamilton che sulla sua Mercedes chiude la top ten dei punti.
– foto Ipa Agency –
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La Fiorentina vola con Kean e vince 1-0 a Torino

TORINO (ITALPRESS) – Settima vittoria consecutiva (la quinta in Serie A) per la Fiorentina di Raffaele Palladino, che batte per 1-0 il Torino di Paolo Vanoli al termine di una partita “sporca”, che consente però al team viola di raggiungere l’Atalanta al secondo posto della classifica del campionato. Decisiva la rete nel finale di primo tempo di Kean. Per i granata invece quinto ko nelle ultime sei uscite in Serie A, da sommare all’uscita di scena dalla Coppa Italia.
Avvio di studio da parte di entrambe le squadre, che vivono una prima fase di gara fatta più di folate improvvise che di iniziative ben costruite. Le difese sembrano infatti avere la meglio per tutto il corso del primo tempo, fino però al grossolano errore da parte di quella granata: lancio lunghissimo da parte di Ranieri sul quale Maripan buca clamorosamente l’intervento che permette di fatto a Kean di battere Milinkovic-Savic e di portare avanti la Fiorentina. Errore da parte del difensore del Torino che potrebbe però riscattarsi pochi minuti più tardi, insaccando, sugli sviluppi di calcio piazzato, il colpo di testa del potenziale 1-1: il tutto però avviene da posizione di fuorigioco. Si va all’intervallo dunque sull’1-0 per i toscani.
Il Torino in avvio di ripresa manda un segnale aagli avversari: cross di Pedersen e rovesciata di Sanabria, alta sulla traversa di De Gea. Sarà poi lo stesso esterno granata ad andare ancora vicino al pari, con l’imbucata di Walukiewicz a liberare proprio Pedersen che colpisce il palo. Chance granata alla quale risponde poi la Fiorentina, sempre con un palo, stavolta colpito su calcio di punizione dal neo entrato Mandragora, bravo a disegnare la traiettoria fermata dal montante della porta del Torino. Finale concitato, con i granata in fase di forcing e la Fiorentina che tiene duro sul vantaggio minimo fino allo scadere dei cinque minuti di recupero concessi da La Penna, che mettono così fine alla sfida dell’Olimpico Grande Torino.
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Re Felipe di Spagna contestato sui luoghi delle alluvioni

MADRID (SPAGNA) (ITALPRESS) – Re Felipe di Spagna è stato contestato dalla folla mentre era in visita sui luoghi delle alluvioni. E’ accaduto a Paiporta. Era accompagnato dalla moglie Letizia e dal premier Pedro Sanchez ed è stato accolto dal presidente della Regione Valencia, Carlos Mazon.
Proprio a Paiporta, città dell’area di Valencia, fortemente colpita dalla Dana, al passaggio del corteo delle autorità, alcuni residenti hanno iniziato a lanciare il fango che ricopre le strade, mentre altri gridavano “assassini”. Forte la rabbia contro il Governatore di destra della regione di Valencia, Carlos Mazon, molti gridavano “dimettiti”.
La visita ufficiale delle autorità, secondo quanto reso noto dalla Tv pubblica spagnola, è stata ufficialmente sospesa, anche se il Re e la consorte hanno continuato a camminare tra le strade infangate di Paiporta, circondati da un poderoso sistema di sicurezza, parlando con la popolazione. Conclusa la visita a Paiporta Re Felipe insieme alla moglie Letizia si è recato a Chiva.
– foto Ipa –
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