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La Russa “Sinistra deve recidere cordone ombelicale con certe compagnie”

ROMA (ITALPRESS) – «C’è un cordone ombelicale che la sinistra deve decidersi a recidere. Non basta essere d’accordo su principi generali, come l’antifascismo, per unirsi a qualsiasi compagnia. Le compagnie bisogna scegliersele. O si finisce per offrire un ombrello ai violenti». Lo afferma il presidente del Senato Ignazio La Russa, in un’intervista al Corriere della Sera sugli scontri di sabato a Bologna.
«La Costituzione garantisce a tutti il diritto di manifestare, nel rispetto delle norme. Si può essere d’accordo oppure no con le ragioni di chi manifesta – spiega La Russa -, ma non si può pretendere che si vietino quando le autorità preposte ne riconoscono la liceità. E a Bologna la Questura ha autorizzato dando prescrizioni molto restrittive ai manifestanti di CasaPound. Per avere subito troppi divieti a manifestare, sin da quando ero giovane, io stesso non chiederei mai di vietarne una. E d’altronde, anche l’iniziativa che ha avuto poi chiari connotati antisemiti organizzata a Milano, non è stata vietata proprio per il diritto di tutti a manifestare. Nessuno di noi, però, si offre di andare in corteo con gruppi estremisti. Certa sinistra, invece, scende in piazza con i facinorosi».
Per il presidente del Senato, il premier Giorgia Meloni quando parla di una parte di sinistra che «foraggia i facinorosi» si riferisce «a quella parte di forze politiche troppo accomodanti, per esempio, con le forme di antisemitismo che vengono mascherate da iniziative in difesa della Palestina – prosegue La Russa -. Assistiamo a un allarmante rigurgito di antisemitismo. Io sono da sempre per la soluzione dei due popoli, due Stati. Ma a questo obiettivo non si lavora senza prendere le distanze da chi vuole la scomparsa di Israele».
«Pensiamo agli orribili pestaggi di tifosi israeliani ad Amsterdam – aggiunge la seconda carica dello Stato -: li condanniamo tutti, è ovvio. Però alla manifestazione di Milano alcuni hanno applaudito a quelle violenze. Bisogna saper prendere le distanze da questa deriva. La sinistra a volte è troppo tiepida».

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Informazione, accordo tra l’Italpress e l’agenzia serba Tanjug

BELGRADO (SERBIA) (ITALPRESS) – L’agenzia di stampa serba Tanjug e l’agenzia Italpress hanno sottoscritto a Belgrado una partnership internazionale che consentirà di potenziare alle rispettive agenzie i propri flussi informativi attraverso uno scambio reciproco di news, foto e video sull’area dei Balcani.
Italpress e Tanjug condivideranno i contenuti editoriali in inglese e collaboreranno su progetti speciali, organizzazione di eventi sia in Italia che in Serbia ed in tutta l’area dei Balcani.

L’accordo è stato firmato a Belgrado dal fondatore e direttore di Italpress Gaspare Borsellino e dal direttore generale di Tanjug Manja Grcic.
“Siamo estremamente onorati – ha dichiarato il direttore generale Grcic – di avere firmato un accordo di cooperazione con una delle più importanti ed autorevoli agenzie di stampa private italiane come l’Italpress. Questa partnership, che si aggiunge all’accordo esistente da anni con l’agenzia di stampa Ansa, ci permetterà di scambiarci news, foto e video da mettere a disposizioni dei nostri abbonati”.

Molto soddisfatto di questo partnership anche il direttore Gaspare Borsellino. “Sono veramente contento ed orgoglioso – afferma il direttore dell’agenzia Italpress – dell’accordo con la Tanjug, storica agenzia di stampa Serba, che ci permetterà di arricchire il nostro Notiziario Esteri con un’informazione attenta, precisa e puntuale su tutta l’area dei Balcani.
Per noi – continua Borsellino -, dopo essere approdati anche a Bucarest, questo accordo di cooperazione con Tanjug assume un significato strategico in quanto Belgrado rappresenta una posizione geopolitica privilegiata per tutta l’area balcanica”.
Questo accordo con Tanjug fa seguito alla partnership firmata da Italpress nei giorni scorsi, sempre a Belgrado, con il direttore dell’Ufficio del governo serbo per la diplomazia pubblica e culturale Arnaud Gouyon.

 

– Foto Tanjug/Jadranka Ilic –

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Inter-Napoli 1-1, Calhanoglu risponde a McTominay

MILANO (ITALPRESS) – Il Napoli di Conte si presenta come capolista della Serie A alla sosta per le Nazionali di novembre. Nel posticipo della dodicesima giornata, i partenopei fermano fuori casa l’Inter sull’1-1, strappando un punto prezioso. A San Siro i gol portano la firma di McTominay e Calhanoglu: quest’ultimo ha anche fallito il rigore della possibile vittoria nella ripresa (colpendo il palo). Nel finale brivido per i tifosi nerazzurri, con Simeone vicinissimo al gol. Un Napoli tenace tiene così botta contro i campioni d’Italia, protagonisti, però, di una prova ricca di errori tecnici. Il piano tattico della gara è chiaro sin dai primi minuti. L’Inter prende in mano le redini del gioco, mentre il Napoli si difende con ordine e prova a colpire in contropiede. La prima grande chance della serata ce l’hanno proprio i nerazzurri, al 17′, con Pavard lanciato a rete: Buongiorno, però, si rende protagonista di una chiusura provvidenziale sul nazionale francese. Qualche minuto più tardi, con cinismo, è il Napoli a sbloccare la partita da sviluppo di corner, battuto da Kvaratskhelia. Al 23′ McTominay raccoglie la sponda aerea di Rrahmani e da due passi infila Sommer, segnando l’1-0. L’Inter non si perde d’animo e si riversa nella metacampo avversaria, pur faticando a trovare dei varchi della retroguardia partenopea. Alla squadra di Inzaghi, inoltre, sembra mancare la consueta pulizia tecnica.
In più occasioni i campani ripartono con pericolosità, sfruttando gli errori tecnici proprio della squadra di casa. A togliere le castagne dal fuoco in casa Inter ci pensa Calhanoglu che, con un potente bolide dai venticinque metri, fredda Meret e timbra l’1-1 sul finale della prima frazione. In apertura di secondo tempo scende in campo un Inter più baldanzosa e, a più riprese, vicina alla rete del sorpasso. Prima Lautaro controlla male davanti a Meret, poi al 52′ Dimarco colpisce il palo esterno dal limite. L’episodio che può cambiare la partita arriva al 72′, quando Mariani giudica rigore il contatto tra Anguissa e Dumfries. A San Siro, però, accade un evento più unico che raro: Calhanoglu spedisce il pallone sul palo, interrompendo così il suo filotto record. Nel finale l’ultimo squillo del match è il tiro di Simeone al 94′, alto di un soffio sopra la traversa. Un risultato amaro per i nerazzurri, comunque cresciuti nella ripresa. Il Napoli, invece, si gode la vetta con un punto di vantaggio sull’Atalanta, sulla Fiorentina, sulla Lazio e proprio sull’Inter. Campionato quanto mai incerto.
– foto Image –
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Sinner batte De Minaur al debutto alle Atp Finals

TORINO (ITALPRESS) – Debutto sul velluto per Jannik Sinner nelle Atp Finals di Torino. Sul veloce dell’Inalpi Arena, il tennista azzurro, numero uno del mondo, ha piegato l’australiano Alex De Minaur, numero 8 del ranking Atp, col punteggio di 6-3 6-4. Nell’altra gara di questo girone A delle Finals, Taylor Fritz ha sconfitto il russo Daniil Medvedev per 6-4 6-3. Nella sua seconda uscita di questo “Master”, Sinner (al settimo successo nelle otto sfide giocate contro De Minaur) affronterà proprio lo statunitense. Terzo ostacolo del girone per l’altoatesino infine Medvedev, oggi molto nervoso e falloso.
“Ovviamente è bello che il circuito Atp finisca qui. Non c’è posto più bello per me. Quest’anno non ho giocato a Roma e mi è dispiaciuto molto. Nel 2023 sono arrivato in finale qui alle Finals, vediamo come va quest’anno. Poi a ruota ci sarà la Coppa Davis”, ha detto dopo la vittoria Sinner. Prossimo rivale dell’azzurro sarà lo statunitense Taylor Fritz, oggi vincitore contro Daniil Medvedev. “Non ho giocato Parigi-Bercy, è vero, ma sono arrivato qui a Torino in anticipo e mi sono ben preparato. Ora mi tocca un giorno di riposo. Poi contro Fritz sarà dura: oggi ha giocato un gran match”, ha aggiunto l’altoatesino.
Domani spazio alle prime due gare dell’altro raggruppamento. In campo dunque Carlos Alcaraz, opposto a Casper Ruud, e Alexander Zverer, che sfida Andrey Rublev.
– foto Ipa Agency –
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La Lazio sbanca Monza, vince 1-0 e vola in classifica

MONZA (ITALPRESS) – La Lazio supera 1-0 il Monza all’U-Power Stadium nel match valevole per la dodicesima giornata della Serie A e centra la quarta vittoria consecutiva in campionato, che la proietta sempre più in alto in classifica: decisivo un gol di Mattia Zaccagni. Brutto ko per il team brianzolo, sempre più in crisi di risultati (terza sconfitta di fila) e di punti.
Buon avvio di partita da parte della compagine biancorossa, che dopo appena due minuti arriva alla conclusione con Dany Mota che però non centra la porta. Al 10′ è Daniel Maldini a calciare di prima intenzione, ma la sfera termina alta sopra la traversa. Dopo i primi tentativi dei brianzoli, la squadra biancoceleste inizia ad alzare i ritmi e si ritaglia due occasioni nel giro di pochi minuti prima con Dia e poi con Nuno Tavares, su cui sono decisivi gli interventi di Turati. Al 19′ torna in avanti il Monza con Kyriakopoulos che va al cross per Bianco, il quale impatta di testa mancando lo specchio della porta. Al 28′ c’è un check del Var per un possibile tocco di mano di Pedro Pereira nell’area di rigore dei capitolini: il direttore di gara Colombo lascia proseguire. Alla mezzora i ragazzi di Alessandro Nesta tentano di colpire in contropiede con Maldini, ma Provedel blocca il suo tiro senza problemi.
Qualche minuto più tardi Zaccagni colpisce un palo clamoroso, ma i tempi sono maturi per il vantaggio della Lazio, che arriva al 36′: Pedro serve proprio Zaccagni, che piazza la sfera sul secondo palo con il destro e fa 1-0. A pochi minuti dall’intervallo Mota ha una chance per il pari, ma non centra la porta e così si va a riposo sul parziale di 1-0. Nella ripresala Lazio prova a riprendere da dove aveva lasciato, rendendosi pericolosa prima con una conclusione di Rovella disinnescata da Turati e poi con un paio di incursioni di Nuno Tavares, che in qualche modo viene contenuto dalla difesa avversaria. Dopo aver rischiato di capitolare, il Monza reagisce e inizia a spingere con decisione alla ricerca del pareggio: Maldini serve Dany Mota che va al tiro, ma Nuno Tavares devia in corner. Al 72′ Pedro Pereira serve un ottimo pallone per Maldini che, da buona posizione, spreca tutto. La squadra di Marco Baroni prova a chiudere la partita sfruttando qualche contropiede, in particolar modo con un tiro da distanza ravvicinata di Castellanos, sul quale Turati compie un miracolo a cinque minuti dal 90′. I biancocelesti torneranno in campo dopo la sosta all’Olimpico per affrontare il Bologna; mentre i biancorossi saranno impegnati in trasferta contro il Torino.
– foto Ipa Agency –
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La Roma esonera Juric, già iniziata la ricerca del nuovo tecnico

ROMA (ITALPRESS) – Ivan Juric è stato esonerato. L’annuncio arriva dalla Roma pochi minuti dopo il triplice di fischio che ha sancito la sconfitta casalinga dei giallorossi contro il Bologna per 3-2. “Vogliamo ringraziare Ivan Juric per il suo duro lavoro nelle ultime settimane – si legge -. Ha gestito un ambiente difficile con il massimo della professionalità, e di questo gli siamo grati. Gli auguriamo tutto il meglio per il suo futuro”.
La Roma fa sapere inoltre che “la ricerca di un nuovo responsabile dell’area tecnica è già iniziata e verrà annunciata nei prossimi giorni”.
Tra i papabili candidati per la panchina della Roma c’è Roberto Mancini, con il quale la dirigenza avrebbe già avuto i primi contatti.
Dopo 12 giornate di campionato, la Roma è al dodicesimo posto con appena 13 punti.
– foto: Ipa Agency –
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L’Italia maschile della sciabola di bronzo in Algeria

ROMA (ITALPRESS) – Torna sul podio la squadra azzurra di sciabola maschile nella prima gara della stagione in Coppa del Mondo ad Orano. In Algeria è di bronzo il quartetto con Michele Gallo, Giacomo Mignuzzi, Matteo Neri e Pietro Torre. Sesta posizione per la squadra femminile composta da Alessia Di Carlo, Chiara Mormile, Eloisa Passaro e Manuela Spica.
La gara maschile ha visto la formazione del ct Nicola Zanotti battere con un’ottima rimonta finale la Cina nel tabellone degli ottavi di finale per 45-44. Nei quarti è proseguita la corsa del team italiano che ha avuto la meglio sulla Francia grazie ad una grande rimonta nelle fasi finali che ha consentito agli azzurri di piazzare il colpaccio all’ultima stoccata, per 45-44, staccando il pass per le “top 4”. Gli sciabolatori italiani sono stati sconfitti in semifinale dalla Corea per 45-39 e sono stati così dirottati alla finale per il bronzo. Una pronta ripresa quella del quartetto tricolore che nel match per il terzo posto ha conquistato vantaggio fin dalle prime battute superando gli Stati Uniti con il punteggio di 45-32.
Per Pietro Torre, Michele Gallo, Matteo Neri e Giacomo Mignuzzi, quest’ultimo subito pronto all’ingresso in squadra per sostituire l’indisponibile Dario Cavaliere e a sopperire ai problemi fisici accusati da Matteo Neri, un podio meritatissimo che dà grande fiducia a tutto il gruppo sciabola guidato dal ct Nicola Zanotti proprio all’alba della nuova stagione .
Nella competizione femminile, l’Italia ha chiuso al sesto posto.In avvio di giornata vittoria all’ ultima stoccata per 45-44 sull’Azerbaigian negli ottavi di finale. Nei quarti le azzurre Alessia Di Carlo, Chiara Mormile, Eloisa Passaro, Manuela Spica sono state superate con il punteggio di 45-40 dalla Corea vedendosi dirottate nel tabellone dei piazzamenti. Le azzurre si sono subito riprese ed hanno superato l’Ucraina 45-30 entrando nella finale per la quinta posizione. L’Italia delle sciabolatrici ha infine perso contro la Francia per 45-33 chiudendo così al sesto posto la tappa di Coppa del Mondo di Orano.
– foto Ufficio Stampa Federscherma –
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Società Stretto “Il ponte? Progettato per resistere al sisma più forte”

ROMA (ITALPRESS) – “Il progetto definitivo del ponte sullo Stretto è completo e molto approfondito, non manca di alcun “via libera sismico” o “certificazione” come riportato nell’articolo de la Repubblica in data odierna. Ricercatori di INGV hanno collaborato con il Contraente Generale Eurolink sia nella fase di redazione del Progetto definitivo del 2011, sia nel recente aggiornamento per la ulteriore definizione nel dettaglio del quadro geosismotettonico, non solo mediante analisi bibliografiche, ma anche mediante rilievi in sito, prospezioni geosismiche, sondaggi geognostici. Il Dipartimento Scienze della Terra dell’Università la Sapienza di Roma, incaricata da Eurolink per approfondimenti, ha stipulato recentemente un accordo scientifico con INGV per l’aggiornamento del quadro geosismotettonico. Inoltre, la Stretto di Messina ha recentemente stipulato un accordo di collaborazione tecnico-scientifica con INGV per la gestione della rete di monitoraggio geotecnica e per lo scambio di dati e informazioni scientifiche. Nell’ambito di queste collaborazioni Stretto di Messina conferma la sua disponibilità a illustrare nel dettaglio quanto previsto dal progetto per il tema sismico”. E’ quanto si legge in una nota della Società Stretto di Messina.
“E’ utile ricordare – continua la nota – che la predisposizione e l’approvazione del progetto definitivo sono il risultato di un articolato procedimento che, a partire dal progetto redatto e aggiornato da Eurolink (principali partner sono Webuild, IHI, Sacyr, Cowi massimo specialista di realizzazione di ponti sospesi nel mondo), ha coinvolto per le approfondite verifiche, oltre alla Direzione Tecnica della Stretto di Messina, la Parsons Transportation Group in qualità di Project Management Consultant, Edison Next in qualità di monitore ambientale e un Expert Panel quale Organo a supporto per le attività tecnico-specialistiche di Alta Sorveglianza, composto da quattro massimi rappresentanti nelle discipline di aerodinamica-aeroelastica, sismica, geotecnica e ambiente. La Società ha inoltre acquisito dal Comitato Scientifico, Organo autonomo e indipendente, il parere favorevole. La complessa articolazione di questo procedimento non trova riscontri a livello italiano ed estero”.
“Per la faglia di Cannitello – continua la Società Stretto – si ribadisce che non è sismogenetica, ovvero in grado di produrre scuotimento sismico del suolo. Questa certezza deriva da ampi studi condotti con indagini sul campo nell’area. Studi e indagini molto più approfonditi di quelli presenti nella catalogazione, dichiaratamente bibliografica, ISPRA-ITHACA delle faglie attive sul territorio nazionale che soffre di rilevanti carenze e non viene uniformemente accettata dagli esperti. L’individuazione delle faglie non è supportata in gran parte dei casi da indagini che ne ricostruiscano la geometria in profondità, come avviene invece per le faglie descritte nel database dell’INGV, che non contiene le faglie indicate dell’On. Bonelli”.
Ancora, “la faglia di Cannitello manca di una espressione superficiale univocamente riconosciuta dai ricercatori esperti della materia. Inoltre, dai dettagliati carotaggi effettuati per la redazione del progetto definitivo non è stato rinvenuto alcun indizio di dislocazione avvenuta in tempi recenti lungo la medesima faglia di Cannitello, tale da coinvolgere sedimenti superficiali investigabili per mezzo di ‘trincee paleosismologichè”.
“La definizione dell’azione sismica per il progetto del Ponte è stata oggetto di grandissima attenzione sin dalle fasi iniziali degli studi di progettazione, considerata la particolarità dello Stretto di Messina sotto il profilo delle problematiche geosismotettoniche. Come noto l’energia liberata da un terremoto in un sito (magnitudo) è strettamente legata alle dimensioni delle strutture tettoniche (faglie) lì presenti e gli studi eseguiti per lo Stretto di Messina hanno concluso che le strutture sismogenetiche presenti possono dare luogo a eventi sismici di magnitudo non superiori a magnitudo 7,1 Richter. Il Ponte sullo Stretto è stato pertanto progettato per resistere, con margine sicuro, al più forte sisma attendibile nell’area dello Stretto, cioè un evento simile al terremoto di Messina del 1908, classificato da studi pubblicati sulle riviste più autorevoli del settore, come un evento estremamente raro la cui probabilità di accadimento resterà molto bassa per svariati secoli (il periodo di ritorno è infatti stato determinato in 1500-2000 anni)”, sottolinea ancora la Società Stretto di Messina.
“Qualora il Ponte fosse investito da un terremoto così raro non subirebbe alcun danno, poichè le sue strutture sono state progettate per rimanere in campo elastico, mantenendo ulteriori margini di resistenza anche oltre la soglia prevista – continua la nota -. Il progetto del Ponte sullo Stretto è redatto secondo criteri e parametri di resistenza sismica che sono specifici e più severi rispetto a quelli previsti dalla vigente Normativa per le Costruzioni del 2018 (Decreto Ministeriale 17 gennaio 2018, in breve NTC18)”.
“In altre parole – conclude la nota -, il Ponte sullo Stretto ha caratteristiche intrinseche ed è progettato con azioni sismiche e criteri che ne fanno una delle strutture sismicamente più sicure in Italia e nel mondo, sulla base del più moderno stato dell’arte tecnico scientifico internazionale”.

foto agenzia Fotogramma.
(ITALPRESS).