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Carlino “Lotta a sprechi più difficile con riforma della Corte dei Conti”

ROMA (ITALPRESS) – “Apprezziamo le proposte che rendono l’attuale assetto normativo della Corte sempre più coerente con la funzione di garanzia verso i principi di legalità dell’azione amministrativa. Non siamo preoccupati per noi ma per le risorse dei cittadini, che potrebbero non essere adeguatamente tutelati laddove venissero approvate alcune disposizioni contenute nella proposta di legge. Se i danni erariali non vengono risarciti, pagheranno i cittadini, privati di servizi garantiti dalle risorse pubbliche e destinatari di un probabile aumento della pressione fiscale. Si parla di ridurre il numero delle procure regionali che, tra l’altro, perseguono sprechi nell’amministrazione pubblica. Verrebbe compromessa la possibilità di fare conseguire all’erario (e quindi ai cittadini) il risarcimento dei danni e la vicinanza alle amministrazioni locali”. Così, in una intervista al Corriere della Sera, il presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, in merito all’assemblea permanente decisa dai magistrati contabili come protesta in risposta alla proposta di legge Foti.
“In cinque anni sono stati celebrati 13 mila 720 giudizi di responsabilità – spiega -. I numeri che riguardano la nostra attività vanno letti con attenzione. Molte archiviazioni, ad esempio, consentono alle amministrazioni di ottenere il risarcimento spontaneo in corso di indagini. La riforma proposta contrasta con la funzione di prevenzione generale a garanzia dei valori costituzionali di buon andamento e imparzialità delle gestioni pubbliche assegnata al pubblico ministero contabile”.
“Tutte le magistrature, e tra queste quella contabile – sottolinea -, parlano con gli atti che l’ordinamento giuridico impone di adottare, in relazione alle specifiche funzioni assegnate. In ogni caso, credo che le interlocuzioni tra la magistratura e la politica debbano essere improntate alla leale collaborazione con le istituzioni titolari della rappresentanza politica, e con il Parlamento in particolare. Ricordo che esistono disposizioni di legge che subordinano l’adozione di riforme del nostro istituto al parere delle Sezioni riunite. Per tale motivo confido che, in sede di discussione in Parlamento, si tenga conto di quanto osservato dalla Corte a Sezioni riunite in sede consultiva”.
Secondo il presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, “se venissero approvate alcune disposizioni oggetto della proposta di legge o taluni emendamenti, verrebbe indebolita la funzione svolta dalla magistratura contabile a garanzia della legittimità dell’azione amministrativa. La limitazione della condanna al risarcimento del danno in una quota da determinarsi fra un minimo pari a 150 euro a un massimo pari a due annualità del trattamento del funzionario in questione, pone una serie di problemi. Si indebolisce così la funzione deterrente insita nell’istituto della responsabilità. Temo che la concreta applicazione della previsione in esame possa condurre a un allontanamento dalla finalità di incentivare l’efficienza dell’azione amministrativa, incoraggiando invece condotte negligenti da parte di chi gestisce risorse pubbliche”. Ed alla domanda sulla “paura della firma” di cui parla la politica, risponde: “Per superare quella paura servirebbe una semplificazione normativa e una maggiore qualificazione del personale amministrativo”. Poi, in merito alla proposta nella quale si sostiene l’esigenza che “nelle procedure concorsuali” per la magistratura contabile si svolgano test psicoattitudinali, commenta “le procedure concorsuali per la magistratura contabile sono riservate a magistrati ordinari, la cui attitudine psichica allo svolgimento di importanti funzioni pubbliche è stata già accertata dallo svolgimento di rilevanti funzioni giudiziarie o amministrative. D’altra parte questo dovrebbe valere anche per molte altre professioni”.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Norris vince la Sprint in Brasile, Leclerc sul podio

SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – Lando Norris vince la Sprint Race del Gran Premio del Brasile, concretizzando al massimo il gioco di squadra con il compagno di scuderia Oscar Piastri, partito dalla pole position ma generoso nel cedere la posizione al britannico per consentirgli di guadagnare un punto in più rispetto nella classifica piloti rispetto a Max Verstappen. Doppietta McLaren e terzo posto che finisce alla Ferrari del monegasco Charles Leclerc, che beneficia della penalizzazione di 5″ inflitta alla RedBull di Max Verstappen per aver infranto il delta in regime di Virtual Safety Car nel tentativo di superare Piastri. Il campione del mondo olandese scivola così al quarto posto davanti all’altra Rossa di Carlos Sainz, che non è riuscito a tenere il ritmo dei primi quattro ma ha fatto il suo per mantenere la sua posizione di partenza. Sesta la Mercedes di George Russell, seguito dall’Alpine di Pierre Gasly e dalla Haas di Oliver Bearman, a chiudere la top eight dei piloti a punti nella Sprint Race. Posticipate invece a domani per la forte pioggia le qualifiche.
– Foto Ipa Agency –
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Isola “Rinvio delle qualifiche una sensata conclusione”

SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – “Un vero peccato che la pioggia abbia impedito lo svolgimento delle qualifiche e ci dispiace moltissimo per lo straordinario pubblico di Interlagos che aveva riempito le tribune con grande entusiasmo. Peraltro, le condizioni di sicurezza non erano sufficienti per consentire alle vetture di girare e, successivamente, è entrata in gioco la variabile visibilità: il rinvio a domattina è una logica e sensata conclusione”. Lo ha detto Mario Isola, direttore motorsport Pirelli, in merito al posticipo delle qualifiche del Gp del Brasile a causa del maltempo. “La Sprint Race è stata molto interessante – ha proseguito Isola, parlando della gara ‘cortà vinta da Norris – Sebbene non si siano visti tantissimi sorpassi, ci sono state lotte interessanti, soprattutto quella fra i primi quattro. La Medium è stata la mescola utilizzata da tutti i piloti, com’era ampiamente nelle previsioni della vigilia. Adesso tutti i team hanno un riferimento molto utile per definire la strategia migliore in vista della gara, anche se vanno tenuti presenti alcuni aspetti”. “Il primo e più ovvio – spiega – è quello delle condizioni meteorologiche, che danno per il pomeriggio di domani una chance di pioggia più elevata rispetto a quella che avevamo per oggi. Il secondo è l’effetto che la pioggia di oggi potrà avere sul nuovo asfalto di Interlagos: è prevedibile che, in caso di gara e/o qualifica sull’asciutto ci sia un reset verso le condizioni di aderenza iniziali”. “Dal punto di vista delle strategie, chiaramente possiamo fare delle previsioni solamente per quanto riguarda una gara sull’asciutto – prosegue Isola – Per quanto abbiamo visto oggi la doppia sosta è l’opzione più realistica, sia in termini di tempo di gara che di livello di gestione dei pneumatici necessario per portarla a compimento. Teoricamente, la sosta singola – usando la Medium e la Hard – potrebbe essere tentata ma non riteniamo che sia una scelta consigliabile visti i livelli di usura che abbiamo avuto nella Sprint con le Medium. E’ chiaro che le squadre hanno potuto prendere degli accorgimenti sull’assetto atti a limitare l’usura ma i dati attualmente in nostro possesso sono altrettanto chiari: chi dovesse prendere quella strada si esporrebbe ad un’incognita non necessaria”. “La doppia sosta dunque è la preferibile, con l’utilizzo delle varie combinazioni di Medium e Hard: va tenuto presente che ogni pilota ha a disposizione un set nuovo e uno usato di C4 e due set nuovi di C3. E’ possibile anche avere la C5 come protagonista di un eventuale ultimo stint, soprattutto se le temperature dovessero essere più basse rispetto a ieri”, ha concluso Isola.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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Primo successo del Milan lontano da San Siro, Monza ko 1-0

MONZA (ITALPRESS) – Il Milan soffre in avvio ma espugna il campo del Monza per 1-0, conquistando il primo successo in campionato lontano da San Siro. E’ Reijnders a firmare il gol vittoria sul finale di primo tempo. A pungere per primi sono i brianzoli, che al 7′ vanno in vantaggio grazie a Mota Carvalho ma l’arbitro annulla per un precedente fallo di Bondo su Hernandez. Al quarto d’ora, Maldini si divora il possibile 1-0 quando calcia fuori a botta sicura, vanificando un assist dalla destra di Pereira. Al 20′ è Okafor a fallire una grande occasione, quando lo svizzero calcia debolmente con il destro da ottima posizione dopo essere stato ben smarcato da Morata. Sul fronte opposto, cinque minuti più tardi, Maldini impegna Maignan con una conclusione dalla lunga distanza che il portiere francese devia in corner. Al 28′, Kyriakopoulos pennella un cross dalla sinistra sul quale si avventa Pereira, che impatta alla grande di testa ma trova sulla sua strada un super Maignan a salvare il risultato. Dopo un primo tempo quasi tutto in sofferenza, gli ospiti passano in vantaggio al 43′ grazie a una rapida ripartenza. Pulisic riceve la sfera sulla destra ed effettua un traversone sul secondo palo sul quale arriva Morata, che colpisce di testa centrando Izzo ma, sulla palla vagante, è Reijnders il più rapido a gettarsi in tuffo di testa e a insaccare a porta quasi vuota. E’ l’1-0 che manda le due squadre negli spogliatoi. L’avvio di ripresa è avaro di occasioni. Al 18′, Fonseca mette Leao in campo al posto di uno spento Okafor. La prima chance è firmata Hernandez, il cui potente mancino dal limite dell’area viene parato in angolo da Turati. L’esterno francese è in palla e al 39′ pennella un bel cross sulla testa di Morata, il quale spedisce però sopra la traversa. Un minuto dopo, Leao parte in progressione, salta un uomo, vince un contrasto e si presenta davanti a Turati ma lo grazia con un tentativo di scavetto che viene neutralizzato dall’estremo difensore. Nel finale, gli assalti dei biancorossi non sortiscono gli effetti sperati e il risultato non cambierà più. Il Milan guadagna così tre punti preziosi e sale in settima posizione a quota 17. Il Monza rimane invece al terzultimo posto con 8 punti all’attivo.
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Napoli, ucciso nella notte un 19enne, fermato un 17enne

NAPOLI (ITALPRESS) – I carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica per i Minorenni a carico di un 17enne napoletano. Il giovane è ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio di Santo Romano e del tentato omicidio di un 19enne, commessi questa notte in piazza Raffaele Capasso, nel comune di San Sebastiano al Vesuvio. Il fermo sarà sottoposto alla convalida del GIP. Il 17enne sarà portato nel centro di accoglienza dei Colli Aminei. A margine del fermo per omicidio e tentato omicidio, la procura per i minori svolgerà accertamenti in merito ad alcuni post pubblicati sui social subito dopo l’evento delittuoso. Nei post individuati sono state riconosciute condotte di esaltazione all’uso delle armi, commesse da altri giovani in corso di identificazione. Saranno poste in essere valutazioni anche in ordine alle responsabilità genitoriali.
Il giovane ucciso era un calciatore dell’Asd Micri, club che milita nel campionato di Eccellenza Campania, girone A. Romano era uno dei portieri del Micri e in questa stagione ha anche giocato diverse partite da titolare. Il Micri ha sede a Pomigliano d’Arco ma gioca le sue partite casalinghe nello stadio Borsellino di Volla, comune nel quale risiedeva. La gara di domani della squadra del ragazzo, contro l’Albanova (che in un post sui social ha voluto esprimere il suo cordoglio per la scomparsa del ragazzo), è stata rinviata, ma il comitato federale campano potrebbe rinviare tutto il turno. (ITALPRESS).

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Paolini debutta alle Wta Finals battendo Rybakina in due set

RIAD (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Debutto con vittoria per Jasmine Paolini nel Gruppo Viola delle Wta Finals di Riad (Arabia Saudita). La 28enne tennista toscana, numero 4 del ranking mondiale e prima azzurra dal 2015 a partecipare al Masters di fine anno, si è imposta su Elena Rybakina, quinta della classifica Wta, per 7-6 (5) 6-4, portandosi così sul 3-2 nei confronti diretti con la kazaka ora allenata da Goran Ivanisevic. “Sono felicissima della vittoria, Elena gioca un tennis incredibile, sono contenta sia tornata nel circuito ed è sempre difficile affrontarla – il commento a caldo di Paolini – Sono contenta di come ho gestito la partita, non è stata facile, era la prima volta per me alle Finals e sono felicissima. Ho servito abbastanza bene e anche la risposta andata bene, sono contenta di come ho iniziato i punti. Sono sempre stata bassa e veloce, ho disputato una partita solida”. Lunedì l’azzurra, presente anche nel torneo di doppio con Sara Errani, formazione che ha vinto l’oro olimpico a Parigi, scenderà di nuovo in campo per affrontare la cinese Qinwen Zheng, sconfitta all’esordio per 6-3 6-4 dalla numero uno del ranking mondiale, la bielorussa Aryna Sabalenka.
– Foto Ipa Agency –
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La Juventus torna a correre in casa dell’Udinese

UDINE (ITALPRESS) – Dopo il deludente pareggio contro il Parma, la Juventus torna a correre, ritrovando la gioia dei tre punti. Al Bluenergy Stadium, i ragazzi di Thiago Motta superano per 2-0 una Udinese caparbia, grazie all’autogol di Okoye e alla rete di Savona nel primo tempo. A Udine si vede una Juve più coesa, protagonista di una prestazione non spettacolare, ma estremamente concreta. I bianconeri di Torino partono forte sin dal primo tempo, riuscendo con un paziente giropalla a mandare a vuoto il pressing alto dell’Udinese. Già dopo cinque minuti, Thuram sfiora il vantaggio, inserendosi perfettamente in area di rigore, ma calciando alto l’assist di Savona. L’ottimo stato di forma del francese è, però, ben evidente e a farne le spese è la formazione friulana. Al 19′ sempre Thuram provoca lo sfortunato autogol di Okoye: il tiro dell’ex Nizza dalla sinistra dell’area, infatti, colpisce prima il palo interno, poi carambola sfortunatamente sulla schiena del portiere di casa, finendo così in rete. Con rabbia allora l’Udinese non perde tempo e reagisce, sfiorando il pari due minuti più tardi con Davis: Di Gregorio è provvidenziale nel deviare in angolo la potente conclusione dell’inglese. Ringrazia, dunque, la Juve, che al 37′ timbra il 2-0 con Savona dopo un’azione insistita nell’area avversaria. Nella ripresa i ragazzi di Runjaic non intendono demordere, ma si scontrano contro una Juve determinata e ben messa in campo. Al 53′ il gol del possibile 2-1 dei friulani viene annullato da Abisso che ravvisa una spinta irregolare di Davis su Gatti. Al 69′, invece, Okoye nega il tris agli ospiti, neutralizzando il tentativo defilato di Vlahovic. Approfittando anche di una Juve stanca, nel finale l’Udinese assalta la porta avversaria. La fortuna non sorride, però, ai padroni di casa e, all’83’, il colpo di testa del neoentrato Lucca si stampa sulla traversa. Una vittoria pesante che rilancia le ambizioni della Juve. Per l’Udinese, invece, si tratta del secondo ko consecutivo dopo quello arrivato in settimana contro il Venezia.
– foto Ipa Agency –
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Ue, che fine ha fatto la proposta di Draghi sul rilancio della competitività?

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ROMA (ITALPRESS) – Che fine ha fatto la proposta di Mario Draghi per il rilancio della competitività europea? Il valore della proposta non è stato negato dai governi dei paesi aderenti alla UE, ma sembra che la loro preoccupazione sia più rivolta a non compromettere gli equilibri dei loro poteri nazionali piuttosto che a risollevare le loro economie. Infatti, nelle loro priorità non c’è ancora la consapevolezza delle nuove egemonie politico-economiche che minacciano il vecchio continente.
Il rapporto di Draghi, voluto dalla Commissione europea, affronta le sfide che l’industria e le aziende del Mercato Unico devono considerare nei loro programmi di consolidamento. Questo rapporto contribuirà al lavoro della Commissione su un nuovo piano per la prosperità sostenibile e la competitività dell’Europa. Sottolinea l’importanza di investimenti mirati nelle regioni meno sviluppate per migliorare infrastrutture, istruzione e capacità tecnologiche, con l’obiettivo di creare un’economia più inclusiva.
Inoltre, il piano evidenzia la necessità di affrontare le sfide demografiche, come l’invecchiamento della popolazione e la riduzione della forza lavoro, attraverso politiche che supportino tassi di natalità più elevati e attraggano immigrati qualificati. Insomma, una proposta che tende a riportare i popoli europei al realismo che da tempo sembra smarrito.
Nei prossimi mesi si prospetta una nuova guerra dei dazi ancora più accesa del passato; i paesi concorrenti investono nelle nuove tecnologie digitali e nell’intelligenza artificiale, perfezionano i loro piani energetici, varano programmi massicci a sostegno dell’educazione per migliorare cultura e competenze del capitale umano. Chi non ha già un equilibrio demografico sufficiente, lo programma per ottenere manodopera qualificata; si occupano intensivamente di innovazione e ricerca in quest’epoca di cambiamenti tecnologici; sono attenti a non aumentare i carichi fiscali e a frenare il debito pubblico.
Si può dire che le classi dirigenti europee si cullano ancora sulle vecchie certezze, ignare del rischio ormai altissimo del loro declino, qualora non si dovesse intraprendere un nuovo cammino verso la competitività dei propri sistemi industriali e servizi. Tali auspici dovrebbero essere moltiplicati per tre per l’Italia. Tant’è che, pur avendo la demografia più preoccupante dell’Europa, non si investe per le famiglie se non con qualche bonus precario. I nostri giovani laureati, sia del sud che del nord, scappano in paesi più generosi di salario e più meritocratici. Un eventuale e necessario piano di immigrazione di manodopera specializzata viene sostituito da un insensato dissidio tra chi è contrario e chi è favorevole all’immigrazione, a prescindere da ciò che ci occorre. La scuola, l’università e la ricerca sono in gran parte lontane dagli obiettivi che un paese evoluto e trasformatore necessita. Energia, infrastrutture materiali e immateriali si gestiscono alla giornata.
E allora, per la classe dirigente del nostro paese è giunto il tempo della consapevolezza e della responsabilità. Ma anche i nostri cittadini dovrebbero probabilmente tornare più costantemente all’impegno civico.

– foto: Agenzia Fotogramma –
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