BOLOGNA (ITALPRESS) – Dopo quattro pareggi interni il Bologna ritrova la vittoria al Dall’Ara, tre punti che mancavano, in campionato, dal 1° aprile scorso, quando i felsinei si imposero per 4-0 sulla Salernitana. Il Lecce ha opposto resistenza fino a 5′ dalla fine, poi si è arreso al gol di Orsolini e all’ennesimo cross di Miranda che, soprattutto nella ripresa, ha messo dalla sinistra tanti traversoni non sfruttati dagli attaccanti rossoblù. Pronti e via e scende subito De Silvestri per il colpo di testa di Castro, Falcone alza in angolo. Rossoblù reattivi e veloci, il Lecce resiste. Ndoye è tarantolato e costringe Pierotti alla difensiva poi al 17′ effettua un tiro-cross con palla alta di poco. Al 22′ blitz giallorosso con Dorgu per Pierotti che non ci arriva per una frazione di secondo. Due minuti e Pierotti premia Dorgu, assist per Krstovic ma Ravaglia è pronto a parare. Al 33′ il Lecce segna ma il gol di Rafia viene annullato per un fallo di Dorgu su Lucumi. Sull’altro fronte Ndoye lancia Castro, Falcone esce e spazza. Il Bologna insiste. Odgaard cade in area a contatto con Ramadani (36′), Collu fa segno di sorvolare. Aumenta la pressione rossoblù. Odgaard per Ndoye, Ramadani chiude in angolo in extremis. Al 41′ urlo strozzato in gola per il Bologna. Cross di Miranda, deviato da Ramadani, respinto da Falcone, Freuler da due passi fallisce il tocco in rete mandando la palla alta. Nel recupero De Silvestri impegna Falcone. Nella ripresa pronti via e Krstovic manda alto (4′) poi Miranda spedisce fuori non di molto sugli sviluppi di un angolo. Fabbian dà linfa all’attacco felsineo, Krstovic riceve da Pierotti e tira (30′) ma Beukema respinge il pericolo. Miranda continua a collezionare cross da sinistra, Orsolini crossa per Fabbian, Falcone blocca senza problemi. A 5′ dalla fine cross di Miranda per Orsolini, colpo di testa e Falcone è battuto. Si chiude così, con il Dall’Ara in festa e con l’amarezza giallorossa per un punto sfumato in extremis.
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Il Bologna ritrova la vittoria al Dall’Ara, Lecce battuto 1-0
Alluvione Valencia, Sanchez “211 vittime accertate, soccorsi difficili”
MADRID (SPAGNA) (ITALPRESS) – “Sono 211 le vittime identificate” provocate dalla tempesta Dana che si è abbattuta martedì a Valencia e nella provincia. A renderlo noto il premier spagnolo Pedro Sanchez facendo il punto sulla tragedia nel corso di un punto stampa a Palazzo della Moncloa, dove presiede il comitato di crisi per la devastazione. “La portata di questa catastrofe naturale non ci permette di arrivare ovunque: tante persone sono ancora disperse, alcuni comuni sono isolati – ha aggiunto -. Il lavoro di ricerca continuerà per tutto il tempo che sarà necessario, affinchè tutti i cittadini vengano localizzati”. Sanchez ha poi annunciato “il più ampio dispiego di forze armate nel nostro Paese dalla fine della guerra, che ha portato a 4.800 salvataggi e aiutato oltre 30mila persone nelle loro case, nelle loro zone. Nella provincia di Valencia – ha sottolineato – arriveranno altre 4mila unità aggiuntive, ed entro domattina altri 1000 militari: 5mila unità in più nelle prossime ore. Arriveranno sale chirurgiche. Inoltre ho ordinato il dispiegamento di 5mila agenti di polizia e della guardia civile aggiuntivi, 10mila unità in tutto”.
“E voglio ripetere ai cittadini della Comunità valenciana che il Governo centrale è pronto ad aiutare ancora, non c’è che da chiedere. Non c’è gerarchia delle priorità, non devono venire a mancare i mezzi. Se la Comunità valenciana ha bisogno di più mezzi e risorse li metteremo a disposizione”, ha concluso Sanchez.
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Juric “Bene col Torino, ma ora conta vincere a Verona”
ROMA (ITALPRESS) – “Il Verona ha un ambiente sempre molto
positivo, che spinge tanto per la squadra. Secondo me hanno tanti
ottimi giocatori, veloci e tecnici. Hanno alternato prestazioni
eccellenti con altre meno buone; arrivano da un periodo di
risultati negativi ma sicuramente avranno voglia di riscattarsi e
fare risultato. Sarà una partita difficilissima”. Queste le parole dell’allenatore della Roma, Ivan Juric, alla vigilia della sfida contro l’Hellas Verona. “Dovbyk lo valuteremo, ieri non ha svolto l’allenamento. Dovrebbe allenarsi e in base a questo decideremo. Stessa cosa per gli altri, oggi vedrò chi ha recuperato e farò le mie scelte. Ma se gioca uno o un altro a me non cambia”, ha spiegato il tecnico giallorosso che ha bene in mente l’obiettivo della sua squadra per la sfida del Bentegodi.
“Noi come mentalità dobbiamo pensare partita dopo partita, dimostrando che stiamo diventando un gruppo. Con il Torino abbiamo fatto bene ma se non facciamo risultato contro il
Verona è come se non avessimo fatto niente”. Spazio ai singoli a cominciare da Soulè: “Ha giocato tantissimo, prima di ammalarsi ha giocato sempre, non vedo problemi. Tra lui, Baldanzi e Dybala bisogna scegliere. Lui ha grandi margini di miglioramento, alcuni giovani hanno bisogno di più tempo e serenità: da Buongiorno, Ricci e Zaccagni la mia esperienza dice che ci vuole tempo”. Su Dybala il tecnico giallorosso ha sottolineato: “ha capito quello che conta: giocare bene, il resto non conta. Questo è il concetto chiave, lui ha fatto falso nove, ma altre volte ha una libertà superiore rispetto ad altri perchè ha senso dello spazio. Ha più libertà rispetto ad altri”, ha spiegato il tecnico giallorosso.
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Defunti, Papa Francesco sceglie momento di silenzio al posto dell’Omelia
ROMA (ITALPRESS) – Questa mattina Papa Francesco ha presieduto la messa per la commemorazione dei defunti al cimitero Laurentino di Roma. Il Santo Padre ha scelto un lungo momento di silenzio al posto dell’omelia. (ITALPRESS).
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Bagnaia cade, Martin vince la Sprint e allunga in classifica
SEPANG (MALESIA) (ITALPRESS) – Pecco Bagnaia cade, è costretto al ritiro e vede allontanarsi il Mondiale. Jorge Martin (Ducati Prima Pramac), invece, adesso ha il titolo a portata di mano. Questo l’esito della Sprint Race del GP di Malesia di MotoGP, gara vinta da Martin che ha preceduto il connazionale Marc Marquez (Ducati Gresini) ed Enea Bastianini (Ducati). Quarto posto per Alex Marquez (Ducati Gresini), quinto Fabio Quartararo (Yamaha). Sesto posto per Franco Morbidelli (Ducati Prima PRamac), settimo Brad Binder (Ktm), ottavo Jack Miller (Ktm), nono Pedro Acosta (Ktm) e decimo Marco Bezzecchi (Ducati VR46). Giornata da dimenticare per Pecco Bagnaia che, dopo aver fatto il record della pista conquistando la pole, è scivolato nel corso del secondo giro ed è stato costretto al ritiro e adesso è a 29 punti da Martin nella classifica del titolo mondiale.
“E’ stata una bellissima giornata, ma è stata una gara difficile. Ho cercato di non fare errori ed è la stessa cosa che proverò a fare domani in un Gp che sarà importantissimo. Ora tutte le mie preghiere, il mio sostegno e il mio pensiero vanno a Valencia”, le parole di Martin al traguardo.
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Pole sprint di Piastri in Brasile, terzo Leclerc
SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – Oscar Piastri sorprende nelle qualifiche sprint e conquista la pole position del Gp del Brasile. Con la sua McLaren si mette davanti a tutti grazie al miglior tempo fatto segnare in 1.08.899. Niente da fare per Lando Norris e Charles Leclerc, rispettivamente secondo e terzo sulla griglia dei tempi, così come su quella della gara breve del sabato, con un distacco di ventinove millesimi due decimi e mezzo rispetto al poleman australiano. Quarto Max Verstappen, che mette la sua Red Bull davanti alla Ferrari di Carlos Sainz, quinto al termine della sessione. Sesto George Russell su Mercedes, seguito da Pierre Gasly su Alpine e Liam Lawson su Racing Bulls, con Alexander Albon (Williams) e Oliver Bearman (Haas) a chiudere la top ten dei tempi.
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Gp Brasile, Berra “Pioggia probabile, parametro da considerare”
SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – Saranno due McLaren a partire dalla prima fila nella quinta gara Sprint della stagione, in programma domani alle 11 ora locale sulla pista di Interlagos. Oscar Piastri è stato il più veloce in SQ3, riuscendo a scendere sotto la barriera dell’1’09” (1’08″899) e precedendo di soli 29 millesimi il compagno di squadra Lando Norris. La seconda fila sarà occupata dalla Ferrari di Charles Leclerc (1’09″153) e dalla Red Bull di Max Verstappen (1’09″219). “Quando si arriva su una pista riasfaltata ci sono sempre tantissime incognite, nonostante le simulazioni siano sempre più sofisticate. Non fa eccezione anche una pista storica come quella di Interlagos, che ha visto il manto stradale totalmente rifatto. Per quanto avevamo visto nelle misurazioni effettuate nei giorni scorsi e nell’odierna attività in pista emergono alcuni aspetti significativi. La superficie è molto liscia – i livelli di rugosità sono sensibilmente inferiori a quelli misurati lo scorso anno – ma sono presenti numerosi dossi che complicano la vita a squadre e piloti. Il livello di aderenza era inizialmente in linea con il passato ma è andato aumentando in maniera molto rilevante man mano che le vetture giravano, com’era peraltro prevedibile. Inoltre, abbiamo visto come le differenze della temperatura dell’asfalto possono oscillare tantissimo, soprattutto in relazione con la copertura nuvolosa” l’analisi di Simone Berra, chief engineer Pirelli.
“Un’altra incognita – ma quanto sarà rilevante lo scopriremo soltanto nel caso che dovesse verificarsi – è l’aderenza delle vetture sul bagnato. Alla luce delle previsioni meteorologiche – la chance di pioggia è, al momento, significativa per domani pomeriggio e ancor più importante per domenica – sarà un parametro da tenere in considerazione. In termini di comportamento delle singole mescole e delle relative scelte delle squadre in merito al loro utilizzo, abbiamo visto che tutte le squadre si sono tenute entrambi i set di Hard per il prosieguo del weekend. Considerato che la Medium è la gomma nettamente favorita per essere impiegata nella Sprint, è verosimile prevedere per domenica una strategia su due soste con l’utilizzo della Medium e della Hard, sulla falsariga di quanto avvenuto lo scorso anno. Bisogna infatti tener presente che qui abbiamo selezionato mescole uno step più morbide rispetto al 2023, il che significa che la Hard di oggi è la Medium dello scorso anno e la Medium 2024 è la Soft 2023. Difficile ipotizzare un utilizzo della C5 – la Soft di quest’anno – che, peraltro, non sembra comportarsi male. Un interrogativo che ci resta da analizzare bene nelle prossime ore è capire come mai la Soft non ha dato nella SQ uno step di prestazione in linea con le previsioni. Detto questo, il miglior tempo della giornata è di 1″723 più veloce di quello stabilito lo scorso anno (Norris in SQ3)”.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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Conte “Atalanta tra le grandi, non faccio miracoli”
CASTEL VOLTURNO (ITALPRESS) – “Insidia mentale con l’Atalanta? E’ una squadra forte che ha vinto l’Europa League. Si è qualificata per la Champions. Deve essere annoverata tra le squadre forti. Va dato merito al club, a Gasperini, di cui ho grande stima. E’ stato anche mio allenatore nella primavera della Juventus e tramite il duro lavoro ha ottenuto i risultati. Non si vince una coppa se non sei forte. Dobbiamo stare molto attenti. Magari loro possono sottovalutare la partita visto che noi non giochiamo in Champions”. Lo ha affermato il tecnico del Napoli, Antonio Conte, presentando la partita di domenica al ‘Maradonà contro l’Atalanta. “Lo scudetto? La mia esperienza dice che non dobbiamo fare dei salti multipli, altrimenti viene a cadere la teoria del lavoro – ha aggiunto in conferenza stampa l’allenatore degli azzurri, primi in classifica – Magari mi sbaglierò, mi auguro di sbagliare. Tappiamoci le orecchie e andiamo avanti. Non so se con l’Atalanta sia una sfida scudetto, siamo due squadre che vogliono andare in Europa. Il nostro obiettivo è di rientrare in Europa dalla porta principale. Loro sono una realtà consolidata e giocano la Champions. In più c’è stata la ciliegina sulla torta con la vittoria della Coppa. Hanno costruito un percorso. Per noi possono essere un esempio perchè hanno messo mattoni e fanno bene”. I partenopei, dopo il ko di Verona, hanno dimostrato di poter competere per il titolo: “Miracoli non ne faccio. So che li fa uno solo, sono cattolico praticante. Noi dobbiamo costruire qualcosa di importante che duri nel tempo. Poi si dice ‘Dio vede e provvedè. Dobbiamo lavorare tanto e non dobbiamo sbagliare niente da questo punto di vista”. Conte, infine, si è soffermato su un concetto a lui caro: “Il Napoli vince o il Napoli perde. Non vince Conte. Sono rimasto basito nel leggere dopo Inter-Juve che Conte gode… Il concetto è noi vinciamo e noi perdiamo. Chi mi conosce sa che mi infastidisce fare distinzioni. Noi siamo una unica cosa. Il primato in classifica? Non mi voglio prendere dei meriti temporanei perchè sono passate solo dieci partite. Dobbiamo essere pronti tutti ad assorbire eventuali critiche. Cerchiamo di essere compatti dividendo i meriti, ma i meriti di cosa, che siamo solo alla decima giornata… Tutti partecipiamo alle vittorie e tutti dobbiamo partecipare alle sconfitte. Esiste noi, noi, noi”, ha concluso Conte.
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