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Criminalità giovanile, blitz della Polizia in 30 province con 37 arresti

ROMA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato ha concluso una vasta operazione di polizia giudiziaria, coinvolgendo 800 operatori su tutto il territorio nazionale coordinati dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (SCO), in 30 province. L’iniziativa, volta al contrasto della criminalità giovanile, ha portato al controllo di oltre 8.600 persone e al monitoraggio mirato di social network. Sono state arrestate 37 persone, di cui 5 minorenni, e 51 denunciate in stato di libertà, di cui 17 minorenni, per ricettazione, possesso di armi e strumenti atti ad offendere e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

– Foto: fa video Polizia –

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Atalanta-Monza 2-0, Samardzic e Zappacosta in gol

BERGAMO (ITALPRESS) – Quarta vittoria consecutiva e un’altra notte nella parte alta della classifica. L’Atalanta vince 2-0 contro il Monza grazie alle reti nel secondo tempo di Samardzic e Zappacosta: 19 punti per la squadra di Gasperini, impegnata domenica all’ora di pranzo contro il Napoli capolista. Mastica amaro la squadra brianzola, in partita per oltre 70 minuti: col Milan servirà dare una svolta per smuovere la classifica. Chi si aspettava una gara simile a quella contro il Verona è rimasto deluso, complice anche una linea difensiva, quella del Monza, schiacciata sulla propria area di rigore. L’Atalanta ha provato subito a prendere in mano il pallino del gioco, ma le occasioni costruite sono arrivate col contagocce: la girata di Retegui, debole per impensierire Turati, e la fucilata imprecisa di De Roon non hanno di certo dato una scossa a una gara spesso spezzettata e influenzata dalle continue perdite di tempo da parte dei brianzoli. Una sola conclusione pericolosa per la squadra di Nesta, Carnesecchi però è riuscito a respingere il tiro di Bianco dalla distanza. Nel secondo tempo Gasperini ha mandato in campo Lookman cercando di dare maggiore imprevedibilità con Samardzic. Il serbo ci ha impiegato 25 minuti per sbloccare la partita: prima il dribbling nell’area piccola, poi la conclusione centrale ma improvvisa che ha fulminato Turati. Dopo la rete i nerazzurri hanno trovato maggiore fiducia, l’ex Udinese ha sfiorato anche la doppietta personale. A chiudere la sfida, al 43′, è stato Zappacosta: l’esterno azzurro si è accentrato trovando il gol in buca d’angolo, un vero e proprio tiro da tre punti che ha regalato la quarta vittoria ai bergamaschi. Proteste invece da parte del Monza a cui è stato annullato un gol di Vignato per una spinta di D’Ambrosio su Ederson.
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Ancora un pari per la Juve, 2-2 con il Parma

TORINO (ITALPRESS) – Juventus e Parma hanno pareggiato 2-2 nella gara della decima giornata di Serie A giocata all’Allianz Stadium di Torino. Ancora una gara senza vittoria per i bianconeri che sono arrivati ora a quota sei pareggi proprio come i ducali. Ottima la prova della squadra guidata da Pecchia: il Parma non faceva punti in casa della Juventus dal pari per 3-3 del febbraio 2019. Subito partenza in salita per la Juventus che al terzo minuto si è trovata inaspettatamente sotto di un gol. Un Parma attivo fin dai primi istanti di gioco ha trovato il vantaggio con Delprato: su un traversone di Bernabè, è arrivata la sponda di Balogh, e l’esterno numero 15 dei ducali ha colpito di testa battendo Di Gregorio. Una Juve un pò in difficoltà nel prendere le misure al Parma aveva mancato il pareggio al 13′ prima per merito di Suzuki che aveva salvato sul colpo di testa di McKennie servito da Weah e poi soprattutto per colpa di Vlahovic che, sulla ribattuta e a porta sguarnita, aveva malamente spedito il pallone in alto. La premiata ditta a “stelle e strisce” Weah-McKennie ci ha riprovato al 31′ e stavolta il gol è arrivato: scodellata dalla destra dell’esterno e colpo di testa dell’ex di Schalke 04 e Leeds United che stavolta ha trafitto il portiere gialloblu. Altri sette minuti e la Juventus ha nuovamente “svarionato” in difesa: da un suggerimento di Man, lo svizzero Sohm ha trovato in area una conclusione di destro prima intenzione che non ha lasciato scampo a Di Gregorio. In fotocopia con quello di San Siro di domenica scorsa contro l’Inter il gol del 2-2 della Juventus: su un assist dalla destra di Conceicao è stato bravo Weah a inserirsi in area e a battere a pochi passi di prima intenzione trovando la rete per la seconda gara di fila. Parma vicino al terzo gol al 38′ con Charpentier che si è presentato solo davanti a Di Gregorio ma il portiere ex Monza ha chiuso lo specchio con un’uscita bassa. In pieno recupero sono stati prima Hainaut e poi Delprato a salvare sulle rispettive conclusioni a porta vuota di Locatelli e Yildiz.
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Riforme, Meloni “Noi siamo pronti per tutti i referendum”

ROMA (ITALPRESS) – “Noi siamo pronti sempre per il voto dei cittadini, siamo pronti per tutti i referendum, non cambio idea sul premierato perchè davvero sono convinta che sia la madre di tutte le riforme, non è una riforma che sto facendo per me perchè questo è davvero un governo stabile. Ci siamo presi un impegno con i cittadini e stiamo realizzando il programma”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Porta a Porta su Rai1, commentando le parole del ministro Nordio su un possibile referendum sulla Giustizia.
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Frattesi e Lautaro lanciano l’Inter, 3-0 in casa Empoli

EMPOLI (ITALPRESS) – La doppietta di Frattesi e il gol di Lautaro Martinez lanciano l’Inter che segna tre volte nella ripresa e stende l’Empoli al Castellani. Gara segnata dall’espulsione di Goglichidze che penalizza i toscani, ancora a secco di reti nelle cinque partite interne disputate in stagione. Per i nerazzurri tre punti pesanti che tornano a ridurre il gap con il Napoli capolista adesso distante quattro lunghezze. Due cambi per D’Aversa rispetto a Parma: titolari Cacace e Maleh al posto di Pezzella e Grassi. Davanti Fazzini e Solbakken a sostegno di Colombo. Anche Inzaghi non esagera con il turnover e conferma la coppia d’attacco Thuram-Lautaro Martinez. In mediana spazio per Frattesi e Darmian, in difesa c’è Bisseck. Possesso palla ospite, ma i padroni di casa concedono ben pochi spazi in avvio e vanno per primi al tiro con un diagonale di Solbakken, imbeccato da Anjorin, che Sommer blocca a terra senza difficoltà. Su calcio di punizione è più pericolosa l’Inter e Vasquez deve volare per dire di no alla conclusione di Dimarco, resa ancora più insidiosa da una deviazione di Ismajli. A cavallo di metà frazione due episodi chiave, entrambi decisi con l’intervento del Var. Con un’azione di sfondamento Darmian porta in vantaggio i suoi, ma con l’aiuto della tecnologia emerge un controllo di braccio del nerazzurro che vale l’annullamento del gol. Alla mezzora invece Serra richiama al monitor Marchetti per analizzare un fallo di Goglichidze su Thuram: l’arbitro di campo aveva inizialmente optato per l’ammonizione, ma dopo aver rivisto le immagini punisce con il cartellino rosso diretto il piede a martello del giocatore dell’Empoli. Con l’uomo in più l’Inter alza i giri del motore, Vasquez risponde ancora ad una punizione violenta di Dimarco, mentre un colpo di testa di Lautaro termina di poco a lato.
D’Aversa toglie Solbakken e mette De Sciglio per provare a ritrovare equilibrio, ma alla prima chance della ripresa la squadra di Inzaghi trova il vantaggio: torre di Darmian per Frattesi che calcia dal centro dell’area di rigore e trova, anche grazie al tocco di un difensore, l’incrocio dei pali alla destra del portiere. Il gol spiana la strada definitivamente all’Inter condannando l’Empoli. Vasquez salva su Lautaro e Bisseck spara alto da ottima posizione, ma poco dopo proprio Martinez serve a Frattesi il pallone che il centrocampista della nazionale spedisce nuovamente all’angolino, questa volta in basso, dove il portiere non può arrivare. Nel finale Barella si mette in proprio e con un gran tiro sfiora la rete prima di recuperare e consegnare a Lautaro il pallone del 3-0 che consente all’argentino di diventare il miglior marcatore straniero (134 gol) nella storia nerazzurra.
– foto Ipa Agency –
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Il Venezia ribalta l’Udinese, 3-2 in rimonta al Penzo

VENEZIA (ITALPRESS) – Due partite in una. Primo tempo nettamente appannaggio friulano, secondo tutto del Venezia, alla fine sono i veneti a sfruttare la superiorità numerica e a ribaltare lo score in un Penzo ribollente di passione. Si comincia a cento all’ora con le squadre che si danno battaglia. Un tiro di Nicolussi Caviglia, parato da Giannetti, seguito da un tentativo di Ducan (6′). Karlstrom sbaglia un rinvio, Yeboah non dà forza al suo tiro, Okoye blocca. Al 19′, però, le zebre danno la loro zampata. PAyero recupera palla, la serve a Iker Bravo che l’appoggia a Lovric: tiro preciso e 0-1. Quattro minuti ed il Venezia va in gondola. Stankovic rinvia, Pohjanpalo viene anticipato, la palla arriva a Iker Bravo che salta avversari come birilli prima di beffare un colpevole Stankovic. L’Udinese potrebbe segnare anche il terzo gol al 29′ con Payero per Bravo, palla a Lucca che spara al volo di destro. Stankovic, stavolta, compie un intervento decisivo salvando i veneti. I friulani continuano ad avere le redini del match fino al 41′, quando Duncan indirizza per Pohjanpalo con Giannetti che lo stende in area. Rigore che lo stesso bomber arancioneroverde mette a segno. Nella ripresa pronti via e Duncan (2′) sfiora il pareggio, Tourè si fa espellere al 9′, il Venezia ci crede e pareggia con una punizione di Nicolussi Caviglia al 12′. Il Penzo è una bolgia, Busio esalta Okoye che para anche un tiro di Pohjanpalo (15′), Bijol non impensierisce Stankovic (20′) poi Ellertsson crossa radente (28′) ma Pohjanpalo non ci arriva sul secondo palo di un soffio. Quando il pareggio sembra acclarato una mano galeotta di Kabasele, rivista al Var, regala il rigore che Pohjanpalo trasforma mandando in estasi il Venezia. Nel recupero i padroni di casa si chiudono e salvaguardano il prezioso successo in chiave salvezza.
– Foto Ipa Agency –
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Migranti, Salvini “Giudice deve applicare la legge, non interpretarla”

ROMA (ITALPRESS) – “Mi sembra evidente che ci sia una minoranza di giudici che fa il male dell’Italia e degli italiani, che smonta di notte quello che noi cerchiamo di costruire di giorno nel nome della sicurezza, addirittura arrivando a evocare Hitler, la Germania nazista e il fascismo: cose surreali. Mi sembra evidente che fra gli oltre 9000 magistrati ce ne sia qualcuno che fa politica con la bandiera rossa in camera o in ufficio: il consiglio è che si tolgano la toga”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, a “4 di sera” su Rete4.
“Siamo in un Paese libero, quindi hanno tutto il diritto di avere idee di estrema sinistra, di votare Rifondazione Comunista o quello che credono, ma non possono portare la loro ideologia comunista all’interno del tribunale, facendo il male dell’Italia e degli italiani, perchè se sanciscono che non possiamo espellere nessuno e che dobbiamo dare permesso di soggiorno e accoglienza a tutti è un problema per l’Italia”, ha ribadito il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Mentre tutto il mondo sta approvando leggi più severe e controlli più stretti per chi entra in Italia abbiamo dei giudici che invece ritengono che i confini non valgano nulla e che non si possa espellere nessuno. Tolgano la toga, cambino mestiere, si candidino con Rifondazione Comunista e poi facciano politica. Non puoi fare politica in tribunale: il giudice deve applicare la legge, non interpretarla”, ha concluso Salvini.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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“Al verde”, nel nuovo libro di Sommella un “Manifesto dei tempi moderni”

ROMA (ITALPRESS) – E’ uscito il 29 ottobre “Al verde – Manifesto dei tempi moderni”, il nuovo libro del giornalista e direttore di MF-Milano Finanza, Roberto Sommella, edito da Rubbettino.
La nostra società vive sempre più la contrapposizione tra il dominio delle macchine e quello dell’uomo. Le prime producono ricchezza e aumento delle disuguaglianze, il secondo genera violenza, disuguaglianze e guerre. Mentre nel mondo si sta diffondendo una coscienza ecologica forte, in Europa, che chiede una corsa al riarmo, sono state emanate leggi che rischiano di ridurre l’occupazione e il benessere per avere auto, case e fabbriche meno inquinanti.
Gli unici motori puliti sono quelli che muovono le criptomonete, il Metaverso e l’Intelligenza Artificiale, ma anch’essi rischiano di far diminuire posti di lavoro e libertà di pensiero. L’umanità è perciò di fronte ad un bivio: costruire un futuro sostenibile con meno lavoro e più capitale dove l’Homo Digital avrà il sopravvento, oppure tornare nel Novecento rischiando la terza guerra mondiale per mano dell’inconsapevole Homo Faber. Esiste una terza via? Il Manifesto scritto da Sommella spiega come tornare all’Homo Sapiens.
“La scelta di andare avanti sull’analisi e sulla progettazione di un mondo diverso da quello di oggi, afflitto dal male del secolo che sono le crescenti disuguaglianze e l’alienazione dei giovani, pone i sistemi democratici di fronte ad una grandissima sfida – scrive l’autore -: quella di sopravvivere alle macchine in un mondo più giusto e più pulito. Nello scorrere i criteri e gli obiettivi del piano europeo per le nuove generazioni, il New Green Deal, attuale trasposizione ecologica del New Deal americano dei primi del Novecento, emerge il tentativo di costruire una nuova società: più verde, più giusta, più inclusiva. Costruendo auto, case e fabbriche che inquinino di meno, liberando nell’aria meno anidride carbonica possibile. Questa idea di società, che qualcuno potrebbe definire utopistica, ha come limite quello di ipotizzare un nuovo modello di sviluppo, dove un’auto elettrica costerà venti stipendi di un operaio alla catena di montaggio e non più cinque, semplicemente fissando su carta delle regole, degli obiettivi, che, pur condivisibili, dimenticano di fare i conti con il fattore umano. Un fattore umano e un lavoro umano che non hanno gli stessi diritti e gli stessi costi nel mondo”.

– Foto da copertina “Al verde – Manifesto dei tempi moderni” –

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