MESTRE (VENEZIA) (ITALPRESS) – “E’ un ambito vitale perchè la lentezza della giustizia civile compromette il 2 per cento del Pil italiano. Stiamo lavorando molto e siamo molto avanti e di questo ringrazio i magistrati che stanno lavorando con grande energia per eliminare l’arretrato”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio in occasione dei “2 anni di Governo Meloni. L’Italia torna a correre” l’evento promosso dal centrodestra all’NH Laguna Palace di Venezia per celebrare i due anni del governo Meloni. Il Ministro ha affrontato diversi temi legati alla Giustizia, sottolineando come uno degli ambiti sui quali si stia lavorando con maggiore intensità è quello della riforma della giustizia civile. “Nel nostro programma c’è la riforma relativa alla separazione delle carriere e la riforma relativa al consiglio superiore della Magistratura” ha precisato ancora Nordio che poi ha affrontato anche la questione carceri.
“E’ un’attenzione enorme quella che stiamo dedicando al problema carceri, un problema che stiamo cercando di risolvere attraverso tre strategie: l’espiazione della pena nei paesi di origine; la detenzione differenziata per quei tossicodipendenti che prima di essere dei criminali sono dei malati; la riduzione della carcerazione preventiva attraverso la riforma della custodia cautelare. Ci sono tante altre riforme in piedi: la riforma sulla responsabilità medica, la riforma del Codice di Procedure penale, la riforma sui diritti delle imprese. Si tratta di un lavoro intenso per alzare il livello di efficienza della giustizia italiana e adeguarla ai parametri internazionali per quanto riguarda i diritti dei cittadini e la presunzione di innocenza, la quale peraltro non deve mai essere disgiunta dalla certezza della pena”. Il Ministro Nordio ha pure affrontato il tema della del braccio di ferro tra Governo e Magistratura. “Non lo definisco tale” ha affermato il Ministro della Giustizia. “Per le esternazioni di alcuni magistrati ci sentiamo in dovere di ricordare le parole del presidente Mattarella che sottolineano come ‘esiste una divisione di poteri e i magistrati devono essere e anche apparire imparzialì”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
Nordio “Stiamo lavorando per alzare livello di efficienza della giustizia”
Urso “Lavoriamo per il futuro, per cambiare la politica industriale europea”
MESTRE (VENEZIA) (ITALPRESS) – E’ intervenuto anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a “2 anni di Governo Meloni. L’Italia torna a correre”, evento proposto, all’NH Laguna Palace di Venezia nel pomeriggio di sabato 26 ottobre, dalla coalizione di centro destra per celebrare i due anni del governo Meloni. Urso ha esordito sottolineando come “l’inflazione, che quando siamo arrivati al governo due anni fa era al 12%, oggi è allo 0,7%”. “E’ scesa drasticamente l’inflazione e, al contempo, in questi due anni è cresciuto il Pil, Pil che continua a crescere anche in questo 2024 e cresce di più rispetto alle nazioni con le quali in Italia dobbiamo confrontarci, in particolare Francia e Germania – ha sottolineato -. Contestualmente, in questi due anni, da quando abbiamo tolto il reddito di cittadinanza, abbiamo allargato la base occupazionale, creando un milione di posti di lavoro e, dato rilevantissimo, come paese esportatore abbiamo prima superato la Corea del Sud, quinto paese per export, e ora stiamo superando il Giappone, quarto paese esportatore”.
“Stiamo inoltre lavorando per il futuro, per cambiare la politica industriale europea e le nostre ragioni cominciano a farsi largo in Europa” ha aggiunto ancora Urso. “Occorre cambiare la politica europea del green deal, coniugando le esigenze ambientali con le necessità industriali e garantendo che la tecnologia dell’elettrico sia realizzata nel nostro continente”.
“Le sfide del futuro l’Italia potrà vincerle tenendo conto che il principale differenziale per il nostro paese è il costo dell’energia: abbiamo presentato ai nostri diversi interlocutori, dalle istituzioni ai sindacati alle associazioni d’impresa, un documento nel quale si evidenzia come, accanto allo sviluppo sempre più importante di tutte le fonti rinnovabili, è necessario che il nostro paese ritorni a produrre energia nucleare” ha detto ancora Urso. “Stiamo lavorando per definire, entro la conclusione dell’anno, un contesto legislativo dedicato e per definire un soggetto che produca impianti nucleari di terza generazione avanzata e di quarta, impianti poi li possa fornire a chi, in Italia e nel mondo, abbia necessità. L’Italia ha i brevetti, la scienza, la tecnologia e le imprese per realizzarli. Possiamo rientrare nel novero dei paesi capaci di creare impianti nucleari: dobbiamo garantire al nostro paese e al nostro continente l’autonomia strategica. Le vicende di questi ultimi anni lo insegnano”.
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Festa del Cinema, il premio del pubblico FS a “Reading Lolita in Tehran”
ROMA (ITALPRESS) – “Reading Lolita in Tehran”, firmato dal regista Eran Riklis e tratto dal best seller del 2003 di Azar Nafisi, è il film vincitore del “Premio del Pubblico FS”, assegnato oggi alla Festa del Cinema di Roma. La pellicola è stata la più votata dagli spettatori tra 18 film in gara al Concorso “Progressive Cinema”. A consegnare il riconoscimento, nel corso della cerimonia di premiazione ufficiale all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, sono stati il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il Chief Corporate Affairs e Communication Officer del Gruppo FS, Giuseppe Inchingolo. “E’ per noi del Gruppo FS un grande piacere essere presenti su questo palco e consegnare il Premio del Pubblico FS al miglior film del Concorso Progressive Cinema votato dagli spettatori – ha affermato Giuseppe Inchingolo -. Anche quest’anno abbiamo rinnovato il sostegno alla Festa del Cinema, confermando il nostro impegno nei riguardi di tutte quelle iniziative che contribuiscono a portare un valore aggiunto al Paese. E la Festa del Cinema, con la sua straordinaria capacità di coinvolgere, stupire e raccontare lo specchio dei tempi, senza dubbio lo è. Le Ferrovie dello Stato, radicate da oltre un secolo nel tessuto civile, economico e sociale italiano, contribuiscono in questo modo alla mobilità delle persone, ma anche alla libera circolazione delle idee.”
Il Gruppo FS Italiane è anche quest’anno Official Sponsor della Festa del Cinema di Roma, una partnership che conferma il ruolo di mobility leader di Ferrovie dello Stato Italiane e il costante impegno del Gruppo a favore dell’arte e della cultura in ogni sua forma. In palio, per coloro che hanno espresso la propria preferenza all’interno del concorso organizzato da Fondazione Cinema per Roma, “Carte regalo” per viaggiare a bordo dei treni del servizio ferroviario regionale e nazionale. “Reading Lolita in Tehran” è stato girato tra Israele e l’Italia ed è firmato da Eran Riklis (La sposa siriana, Il giardino dei limoni), con Golshifteh Farahani (Paterson, Pirati dei Caraibi) nel ruolo della protagonista. Una coppia di coniugi iraniani, lei professoressa di letteratura angloamericana, lui ingegnere civile, tornano a Teheran dopo la rivoluzione di Khomeini, nel 1979. La valigia di Azar Nafisi, questo il nome della protagonista, è piena di libri: Il grande Gatsby di Fitzgerald, Lolita di Nabokov, Daisy Miller di James, Orgoglio e pregiudizio di Austen, capolavori pericolosi per la legge. La pellicola è tratta proprio dal best seller di Azar Nafisi e racconta la sua lotta per trasmettere bellezza e cultura agli studenti sempre più esposti all’indottrinamento islamico. Quando le condizioni politiche e sociali non glielo consentono più, la professoressa Nafisi lascia l’insegnamento all’Università di Teheran e riunisce segretamente a casa sua sette delle sue studentesse più impegnate per leggere i classici occidentali.
– Fonte foto ufficio stampa FS/Francesco Cerro –
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Appello Guterres al cessate il fuoco in Medio Oriente
ROMA (ITALPRESS) – Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, “ribadisce con urgenza il suo appello a tutte le parti affinchè cessino tutte le azioni militari anche a Gaza e in Libano, si impegnino al massimo per evitare una guerra regionale totale e tornino sulla via della diplomazia”. Lo ha riferito il portavoce, Stephane Dujarric.
“A seguito degli attacchi sferrati dall’esercito israeliano contro obiettivi nella Repubblica Islamica dell’Iran”, Guterres “è profondamente allarmato per la continua escalation in Medio Oriente”.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Ragazza uccisa a coltellate nella Bergamasca, arrestato un coetaneo
BERGAMO (ITALPRESS) – Una ragazza è stata uccisa a coltellate la notte scorsa a Costa Volpino, in provincia di Bergamo. Il corpo della 19enne, Sara Centelleghe, è stato trovato in un appartamento. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che indagano sul caso. I militari hanno bloccato e condotto in caserma un coetaneo che abita in un palazzo vicino a quello della vittima. Il giovane, al termine di un lungo interrogatorio, è stato arrestato. Il 19enne è accusato di omicidio volontario.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Napoli-Lecce 1-0, al Maradona decide capitan Di Lorenzo
NAPOLI (ITALPRESS) – Antonio Conte era partito con le seconde
linee, ma per avere ragione del Lecce ha dovuto inserire
Kvaratskhelia, Raspadori e Politano, tenuti inizialmente in
panchina. La partita non si sbloccava nonostante le poderose
spallate date alla porta di Falcone. Così il tecnico azzurro ha
fatto ricorso ai suoi pezzi da 90 per vincere e continuare la
corsa in graduatoria. Finisce 1-0 con gol Di Lorenzo e il Napoli
conserva la vetta della classifica e può godersiu in relax il
derby d’Italia di domenica.
Il Napoli parte subito all’assalto, colleziona tre angoli poi, al
13′, Neres lancia Ngonge, tiro radente, Falcone para a terra. Gli
azzurri faticano a trovare gli spazi giusti, al 25′ Neres
costringe Falcone alla parata, un minuto dopo il portiere
giallorosso respinge un tiro di Ngonge, Olivera sbaglia il tap-in
ma serve Di Lorenzo che mette dentro. Il gol del capitano viene
annullato per fuorigioco. Poco dopo la mezz’ora cross di Neres,
stacca di testa McTominay, palla alta. Subito dopo Rrahmani salva
il Napoli su tiro di Banda. Partita che si accende. Al 33′ si vede anche il Lecce con una ripartenza di Krstovic per Pierotti,
recuperato in angolo al momento della conclusione da Olivera.
Sul corner susseguente Baschirotto colpisce di testa, Meret vola a salvare la propria porta. Risposta piccata del Napoli sull’altro fronte con Lukaku che impegna severamente Falcone. Nel finale ancora Napoli con Ngonge: Falcone devia il pallone in angolo.
Nel secondo tempo Meret deve uscire, di testa, su Krstovic
lanciato a rete da un assist millimetricio di Rrahmani. Gli
azzurri rispondono con un cross di Neres, sponda di Buongiorno e
Lukaku che spara alto (11′). Il Napoli reclama un rigore per un
contatto tra Banda e Politano (16′), il Var dice no. Gli animi si
accendono mentre Banda crossa e Buongiorno mette in angolo
sfiorando l’autogol. Al 28′, però, su azione d’angolo, Falcone
respinge un colpo di testa di McTominay, Di Lorenzo anticipa
Krstovic e mette in rete: 1-0. Meret suda freddo (34′) su tiro di
Krstovic quindi l’assalto finale giallorosso che non produce altri brividi per la porta azzurra.
– Foto Image –
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Subito Brignone a Soelden, suo il primo gigante stagionale
SOELDEN (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Apertura tutta azzurra della Coppa del Mondo di sci alpino femminile. Federica Brignone si è infatti imposta nella prima gara della nuova stagione, lo slalom gigante di Soelden: terza al termine della prima manche, la campionessa valdostana ha recuperato due posizione nella seconda, chiudendo con il tempo complessivo di 2’16″05. Alle sue spalle, distanziata di 17 centesimi, la neozelandese Alice Robinson, terza a 1″08 l’austriaca Julia Scheib. In testa a metà gara, la statunitense Mikaela Shiffrin si piazza quinta a 1″21 da Brignone. Scivola di otto gradini rispetto alla manche iniziale ed è tredicesima Marta Bassino a 1″86; ventesima Asja Zenere a 3″16. Non si era presentata al via la svizzera Lara Gut-Behrami, che ha accusato un risentimento ad un ginocchio ed ha scelto di non partire in via precauzionale. Forfait anche per l’azzurra Ilaria Ghisalberti, vittima di una caduta in allenamento nei giorni scorsi, quando aveva accusato una lussazione alla spalla destra. Non si erano qualificate per la seconda manche Roberta Melesi ed Elisa Platino.
– Foto Ipa Agency –
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Il Sud cresce più del doppio del Nord ma preoccupa lo spopolamento
ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 i consumi, complessivamente, superano di circa 17 miliardi il livello pre-Covid, ma rispetto al 2023 non mostrano segnali di ripresa significativa (+0,5% contro l’1% del 2023) e risultano in rallentamento in tutte le Regioni ad eccezione di Liguria e Umbria, dove crescono rispettivamente di 7 e 4 decimi di punto, e del Molise dove sono stabili; per quanto riguarda il Pil, nel 2024 la stima è di una crescita dello 0,8% (al ribasso rispetto al +0,9% stimato ad agosto); a livello territoriale, tuttavia, il Mezzogiorno cresce più del doppio rispetto al Nord (nel 2024 +1,2% contro il +0,5%), ma i consumi al Sud mostrano una maggiore debolezza con un +0,4% per il 2024, a fronte dello 0,5% del Nord; l’ampio divario tra le due macro aree è confermato dai dati relativi al Pil pro capite, che registra uno scarto superiore ai 18.000 euro (21.714 euro al Sud contro i 39.786 euro al Nord), e dalla debole dinamica demografica che nel Mezzogiorno rappresenta un ulteriore elemento di criticità strutturale: la popolazione del Sud, infatti, ha subito una riduzione di circa 161.000 unità tra il 2022 e il 2024, a fronte di un incremento di 125.000 unità al Nord, contribuendo a limitare le potenzialità di sviluppo delle regioni meridionali. Questo rallentamento testimonia un tessuto economico ancora fragile, nonostante il contributo positivo del turismo straniero, che ha sostenuto la domanda in alcune regioni di quest’area del Paese. Sono i principali risultati che emergono dall’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio sulle economie regionali.
L’aggiornamento delle stime regionali relative al prodotto lordo e ai consumi sul territorio (questi ultimi effettuati sia da italiani che da stranieri) e le evidenze statistiche relative ai primi due trimestri del 2024 confermano la sensazione che, in Italia, il circuito redditi-fiducia-consumi si sia in qualche modo inceppato: i maggiori redditi disponibili reali, dovuti alla crescita dell’occupazione, agli effetti dei rinnovi contrattuali e al calo drastico dell’inflazione, non si sono ancora tradotti in maggiori consumi. E’ il punto debole dell’attuale congiuntura economica.
Le criticità nella dinamica dei consumi sul territorio, nonostante il positivo contributo del turismo degli stranieri, si vedono bene dall’esiguo tasso di variazione reale della spesa per il 2024. Una crescita di mezzo punto percentuale non è certo un’indicazione confortante. Questa valutazione è coerente con un abbassamento della stima sulla variazione del PIL per il 2024, a 0,8%, dallo 0,9% di agosto scorso. La distribuzione regionale dei tassi di variazione del PIL evidenzia, sia nel 2023 sia nel 2024, migliori performance del Mezzogiorno rispetto al Nord.
Viene confermato anche per il Sud il problema della scarsa dinamica dei consumi. Infatti, nonostante i consumi siano tornati, complessivamente, ai livelli pre-Covid, nel biennio, in generale, la propensione marginale al consumo sembrerebbe incagliata, mediamente, attorno a valori tra 0,3 e 0,4, calcolata su dati aggregati su base regionale.
Emerge inoltre un certo recupero relativo del PIL, fenomeno, tuttavia, influenzato dalla dinamica negativa della popolazione nel Mezzogiorno: stime preliminari indicano una perdita di popolazione per l’Italia, nel complesso, di 38mila unità nel confronto tra 2024 e 2022, con una crescita, nel medesimo periodo, di 125mila unità al Nord e una riduzione di 161mila unità nel Mezzogiorno.
Pertanto, al di là del risultato del rapporto tra Prodotto e popolazione, “resta il fatto che la demografia nel Mezzogiorno è un fattore strutturale di fragilità – sottolinea Confcommercio -. Affinchè si riducano i divari in termini monetari assoluti, è necessario che il rapporto tra le variazioni del PIL pro capite tra area povera e area ricca sia superiore al rapporto tra i livelli medi della medesima grandezza (sempre il PIL pro capite), cosa che, appunto è verificata sia per il 2023 sia per il 2024. D’altra parte, la riduzione del divario è piuttosto esigua (meno di 350 euro reali pro capite nel biennio come risulta dai dati nella penultima riga) mentre il divario anche nel 2024 resta superiore ai 18mila euro ai prezzi del 2020”.
“L’economia italiana è in una fase complessa: il Sud cresce più del Nord, ma il divario resta ancora ampio. Preoccupano, in generale, la crisi demografica e la debolezza dei consumi: c’è un problema di fiducia, nonostante l’aumento dei redditi reali – spiega il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli -. Occorre più coraggio nella revisione della spesa pubblica, per poter alleggerire il peso fiscale che penalizza famiglie e imprese”.
– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).








