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Immobiliare, Baccarini “Migliorare attrattività”

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Per il sesto anno consecutivo in Italia è aumentato il numero delle compravendite, ma i valori di mercato segnano ancora un -0,4% a livello nazionale. A cercare di dare una spiegazione a questa tendenza, a margine del convegno Re Italy in corso di svolgimento alla Borsa di Milano, è stato il presidente della Fiaip Gian Battista Baccarini che ha spiegato: “Secondo noi il fatto che calino i valori, è dettato dal fatto che purtroppo abbiamo ancora un patrimonio immobiliare non sufficientemente attrattivo e questo fa sì che l’offerta sul mercato non rispecchi la domanda. Ci sono tre ambiti di intervento racchiusi in un piano nazionale sull’immobiliare che secondo noi è impellente e assolutamente urgente e necessario. Serve una riforma della fiscalità – ha aggiunto – che deve essere più leggera, meno complessa e meno confusa; una riforma in ambito locativo per consentire agli investitori di tornare a comprare immobili per avere una redditività definita e una strategia nazionale sulle città, ovvero in ambito di qualificazione e rigenerazione urbana secondo noi va fatto un piano per consentire alle detrazioni fiscali di essere razionalizzate e definite per consentire al Paese di ripartire anche e soprattutto sul piano della tutela dell’ambiente”. (
ITALPRESS).

RIPARTE DA DOHA LA STAGIONE DI COPPA DEL MONDO

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Riparte da Doha la stagione di Coppa del Mondo. Dopo una settimana di pausa, il circuito mondiale fa tappa nella capitale del Qatar per il Grand Prix FIE di spada maschile e femminile. Sono complessivamente 394 gli atleti che si affronteranno nelle due competizioni che assumono, a due mesi dalla fine della fase di qualificazione olimpica, un valore notevole soprattutto per quanti puntano a strappare il pass per Tokyo2020 grazie al ranking individuale. Il Grand Prix FIE, infatti, non vede nel proprio programma la gara a squadre ma, di contro, assegna un punteggio maggiorato che può essere fondamentale per scalare il ranking di Coppa del Mondo per ciascun atleta. Sulle pedana qatariote ci saranno anche 23 atleti italiani, di cui 12 spadiste ed 11 spadisti. La delegazione maschile mancherà di Marco Fichera, infortunatosi all’indice della mano destra nel corso dell’ultima prova di Coppa del Mondo ad Heidenheim e costretto pertanto al forfait. Le speranze azzurre saranno pertanto riposte su Andrea Santarelli, unico italiano ad essere già ammesso di diritto al tabellone principale, Enrico Garozzo, Gabriele Cimimi, Davide Di Veroli, Lorenzo Buzzi, Federico Vismara, Valerio Cuomo, Tahar Ben Amara, Gianpaolo Buzzacchino, Daniel De Mola ed Andrea Russo. Nella gara di spada femminile, invece, le protagoniste azzurre saranno Mara Navarria, già ammessa di diritto al main draw, Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Federica Isola, Francesca Boscarelli, Alessandra Bozza, Beatrice Cagnin, Alice Clerici, Eleonora De Marchi, Nicol Foietta, Roberta Marzani e Giulia Rizzi. Il programma delle gare prevede l’esordio domani con la fase di qualificazione della gara di spada maschile. Sabato invece toccherà alle spadiste salire in pedana per conquistare la qualificazione al main draw. Domenica sarà la giornata clou con gli assalti dei tabelloni principali di entrambe le gare che, pertanto, si concluderanno con la proclamazione degli atleti vincitori di tappa.
(ITALPRESS).

COMITATO OLIMPICO VATICANO, MONS. SANCHEZ “UN SOGNO”

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“Lo sport è fondamentalmente un’attività che sviluppa le capacità e le potenzialità del corpo ma anche della mente, perchè l’uomo è un’unità di corpo, mente e anima. E tutto ciò che sviluppa la persona umana nelle sue capacità fa parte del progetto di Dio. C’è un antico scrittore cristiano che dice: ‘La gloria di Dio è l’uomo vivente’. Quando c’è un uomo vivo che dispiega la vita in tutte le sue potenzialità, Dio è felice”. A parlare del rapporto tra lo sport e la religione è Monsignor Melchor Sanchez de Toca, sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura. Nel corso di un forum nella sede romana dell’agenzia di stampa Italpress, riconosce come siano molti i valori che accomunano lo sport ed il cattolicesimo: “Solo per rifarmi alla storia, abbiamo l’esperienza incredibile degli oratori in Italia. Grandi santi educatori che hanno capito il potenziale educativo dello sport: Don Bosco, San Filippo Neri e in tempi più recenti Don Pino Puglisi. Lo sport fa parte del processo di crescita normale delle persone, di sviluppo personale, e tutto ciò che riguarda il bene della persona è per noi importante”. Il 2020, per gli sportivi, è innanzitutto l’anno dei Giochi olimpici di Tokyo e Monsignor Sanchez preferisce non sbilanciarsi troppo sulla possibilità che, in un futuro più o meno prossimo, vi possa essere una selezione vaticana ai Giochi Olimpici: “Rimane un sogno poter costituire un giorno un comitato olimpico vaticano, che avrà sempre funzioni simboliche e rappresentative, più che reali. Non si farà un comitato olimpico per lottare per il podio o per le medaglie, tantomeno per andare a racimolare in giro atleti, ma per dare un piccolo segnale: lo sport è importante per la Chiesa come lo è la fede per il mondo dello sport”. Monsignor Sanchez è anche presidente dell’Athletica Vaticana, la prima rappresentativa podistica della Santa Sede riconosciuta dal Coni, la cui mission va ben oltre la mera partecipazione alle gare. “Il nostro obiettivo è promuovere la pratica dello sport, per noi non si tratta di correre e basta: il nostro motto, ‘corriamo insieme’, è preso da una citazione del Vangelo di Giovanni. Si tratta di fare sport insieme con tante attività di tipo solidale, culturale e spirituale. Per noi sono importanti la carità e la solidarietà così come le iniziative di tipo culturale. E poi – conclude Monsignor Sanchez – ci sono la preghiera e la messa del maratoneta, che si stanno diffondendo e che fanno parte della nostra identità”.

(ITALPRESS).

MUSICAL E CAMPER DELLA SALUTE, PROGETTI LIONS CONTRO IL DIABETE

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Una campagna per sensibilizzare e prevenire il diabete. A palazzo del Pegaso sono state presentate le iniziative messe in campo dai Lions toscani per combattere questa patologia: il musical “Les Misérables” e il “camper della salute”. Lo spettacolo, liberamente tratto dal romanzo di Victor Hugo con l’adattamento teatrale, la traduzione e la regia di Enrico Vanadia e rappresentato dalla compagnia Senza Rete, andrà in scena martedì 28 gennaio alle 21 al Teatro Puccini di Firenze. Il ricavato della serata, promossa dai Club Lions e dai LEO del distretto 108LA Toscana, con il sostegno di UnipolSai, sarà devoluto in beneficenza e finalizzato alla prevenzione del diabete.

Il camper della salute è, invece, un mezzo attrezzato per interventi gratuiti di screening glicemici, lipidici, diagnostici cardio-vascolari e oculistici. Il camper sarà impegnato nei luoghi di maggiore aggregazione sociale della comunità Toscana, nelle giornate Lions in piazza e Lions Day. Infine, il “campo salute diabete-crescere in salute” è un contesto per accogliere bambini con diabete mellito di tipo 1 e 2 con i genitori e assisterli con personale medico sanitario per un’educazione terapeutica.
“I Lions in Toscana stanno lavorando su più fronti per la raccolta di fondi per contrastare il diabete – ha detto il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani -, una patologia spesso vissuta in silenzio, soprattutto dai giovani. Si tratta di una campagna importante per ridurre la diffusione di questa malattia, migliorare la qualità di vita dei diabetici, adulti e bambini e sensibilizzare e coinvolgere la comunità”.

Il governatore Lions del Distretto toscano, dottor Pier Luigi Rossi ha reso noti alcuni numeri “allarmanti” – ha detto- “Una persona su dieci è colpita dal diabete mellito. Tra i 65 e gli 84 anni i diabetici superano il 15 per cento della popolazione toscana e negli ultra ottantacinquenni sfiorano il 20 per cento. Rispetto a trent’anni fa la percentuale di persone con il diabete è più che triplicata. Altrettanto allarmante è la situazione nei giovani e in età infantile”.
Nel merito del musical è entrato Vanadia: “Les Misérables è stato tradotto in 28 lingue e messo in scena in 38 paesi del mondo, è il più rappresentato ma in Italia manca a livello professionistico”. “Il lavoro più impegnativo – ha concluso il regista – è stato nella traduzione dei testi e nell’adattamento dei testi italiani alla musica originale”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Simone Petrini e Andrea Lucarelli di UnipoSai.

ALCUNI DATI

La situazione della regione

Le persone con il diabete in Toscana superano il 7% della popolazione con più di 16 anni (dati Regione Toscana), con tendenza all’aumento e con piccole differenze da una provincia all’altra, più frequente sulla costa che nell’interno. Rispetto a trent’anni fa la percentuale di persone con il diabete è più che triplicata e, in grande maggioranza, si tratta di persone con il diabete di tipo 2 più tipico dell’età adulta e avanzata, che tende a concentrarsi nella tarda età.

Il diabete di tipo 1, più tipico dell’età pediatrica, ma che può comparire anche nell’adulto e che si cura soltanto con l’insulina, rappresenta circa il 5-7% di tutti i casi di diabete. Per questa forma di diabete non abbiamo dati specifici recenti per la Toscana, ma i numeri non dovrebbero discostarsi molto dalla media nazionale. Nella Regione Toscana è stato stimato che più del 3% della popolazione adulta (più di 90.000 individui) è affetta da diabete mellito tipo 2, con un incremento dei casi nei prossimi 10 anni del 60% (+50-60.000 individui). Ancor più elevata risulta la prevalenza della sindrome metabolica che nella popolazione adulta toscana si attesta intorno al 16% suggerendo che almeno 400.000 soggetti nella sola Toscana sono a potenziale rischio di diabete tipo 2.

L’aumento dell’incidenza del diabete tipo 2 è attribuibile a distinti cambiamenti nel comportamento e nello stile di vita avvenuti nel corso degli ultimi decenni. All’epidemia di diabete di tipo 2 contribuiscono situazioni di rischio associate quali l’obesità e la sindrome metabolica, una condizione caratterizzata dall’aggregazione di diverse alterazioni metaboliche (insulino-resistenza, ipertensione arteriosa, dislipidemia aterogena, iperglicemia ed obesità) e altresì contraddistinta da un elevato rischio cardiovascolare.

Il diabete tipo 2 è quindi una malattia metabolica complessa, risultato dell’interazione tra una predisposizione geneticamente determinata e fattori ambientali quali obesità, adiposità centrale, inattività fisica ed incongrue abitudini alimentari (dieta ipercalorica, ricca in grassi, povera in fibre). Il Diabete mellito tipo 2 va anche considerato come una malattia culturale legata a una carenza di consapevolezza e conoscenza del ruolo vitale tra alimentazione, stile di vita e proprio organismo.
(ITALPRESS)

BETTINO CRAXI NEMICO DEL CONFORMISMO

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Nella speciale occasione della commemorazione di Bettino Craxi dopo vent’anni dalla sua morte, ecco che finalmente si parla del politico, del segretario di un glorioso antico partitoche ha concorso grandemente a costruire le fondamenta della Democrazia, dello Statista. Si è avvertita nel paese una prevalente onda di solidarietà e simpatia per “Bettino”, dopo anni di oblio provocato dal solito conformismo alimentato dai “vincitori”. Per loro Craxi e il PSI dovevano rappresentare la quintessenza dell’autoritarismo e della mancanza di etica. In effetti Bettino era metà angelo e metà diavolo, come gli altri politici. Però le differenze c’erano tra lui e le tantissime altre personalità politiche dell’epoca: era un grande innovatore; una persona determinata a mettere in pratica le sue idee; mentalità patriottica e nemico del conformismo. Penso che la disposizione popolare a ricordarlo, con “saudade” nei suoi confronti, sia in qualche modo la reazione alla retorica del moralismo che concluse la esperienza della prima Repubblica e dei grandi partiti di massa. Sicuramente molti hanno ancora riconoscenza per quella classe dirigente che guidò il paese dal dopoguerra ai primi anni 90, in un crescendo di sviluppo democratico, sociale, economico e di consapevolezza del ruolo internazionale dell’Italia.
Questa seconda Repubblica in definitiva cosa ci ha portato se non la proliferazione dei partiti, litigiosità sul nulla, tasse raddoppiate, debiti triplicati, una economia fortemente indebolita, servizi più scadenti, il cuore dei valori cristiani, principi, e tradizioni colpiti costantemente, una classe dirigente scadente, ruolo internazionale inesistente, corruzione imperante. Penso che se volessimo utilizzare l’esempio più eclatante per descrivere l’ultimo venticinquennio, quello della gestione delle concessioni autostradali, credo sia la più fedele. In questi anni, quello che mi ha sempre colpito, è stato il furore giustizialista alimentato anche da chi non si era sottratto certamente ai criteri della prima Repubblica nel finanziamento irregolare delle campagne elettorali. L’ho valutato come la furberia, la più inaccettabile; la espressione più deleteria del conformismo dell’italietta. Per questa ragione negli anni 90, nonostante la mia vicinanza alle formazioni cattoliche, ma con un importante apprezzamento per la propensione alla innovazione dei socialisti craxiani; mentre alcuni che gli erano stati vicini lo rinnegavano, io per reazione, nel mio studio presso la Cisl, per anni usai a bellavista una foto di Craxi che copriva l’intero video del mio computer.

Raffaele Bonanni

TRE NEONATI SALVATI A TORINO GRAZIE A STAMINALI

TORINO (ITALPRESS) – Per la prima volta al mondo, sperimentate con successo cellule staminali del fegato in neonati affetti da gravissime malattie genetiche neonatali, presso la Città della Salute di Torino. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista internazionale Stem Cell Reviews and Reports. Un nuovo approccio terapeutico mediante l’utilizzo di cellule staminali epatiche è stato sperimentato con successo in tre neonati affetti da patologie genetiche che determinano coma neonatale e necessitano di trapianto di fegato nei primi mesi di vita. La nuova strategia ha consentito di iniettare cellule staminali epatiche sane direttamente nel fegato dei piccoli pazienti poco dopo la nascita con lo scopo di correggere il difetto ereditario. Questa procedura innovativa ha permesso di ritardare il trapianto d’organo di almeno un anno in tutti i pazienti trattati, ponendo le basi scientifiche per la possibile correzione definitiva di diverse malattie genetico-metaboliche con procedura mini-invasiva. Lo studio è frutto della collaborazione tra alcuni Centri di eccellenza dell’ospedale Regina Margherita e dell’ospedale Molinette afferenti alla Città della Salute di Torino, il Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino (MBC) e l’azienda biomedicale Unicyte AG.
(ITALPRESS).

FOGNINI AL TERZO TURNO DEGLI AUSTRALIAN OPEN

Un’altra maratona con vittoria per Fabio Fognini che approda al terzo turno degli Australian Open, primo Slam della stagione in corso sul
cemento del Melbourne Park. Il tennista ligure, testa di serie numero 12, dopo aver battuto lo statunitense Reilly Opelka con una grande rimonta dallo 0-2 al 3-2, ha evitato di subire la stessa fine, superando l’australiano Jordan Thompson, 25enne di Sydney e numero 66 del mondo. Fognini ha vinto i primi due set 7-6(4), 6-1, per poi cedere i successivi due 3-6 e 4-6. Al quinto l’azzurro, dopo oltre quattro ore di gioco, si è imposto 7-6(4)garantendosi la qualificazione al terzo turno, dove affronterà l’argentino Guido Pella, 22esima testa di serie, che ha battuto il francese Gregoire Barrere 6-1, 6-4, 3-6, 6-3.

Si chiude al secondo turno l’avventura di Matteo Berrettini e Jannik Sinner. Il tennista romano, numero 8 del ranking e del seeding, si è arreso allo statunitense Tennys Sandgren che si è imposto con il punteggio di 7-6(7), 6-4, 4-6, 6-2, 7-5. Niente da fare anche per Jannik Sinner che ha ceduto in tre set (6-4, 6-4, 6-3) all’ungherese Marton Fucsovics.

Avanzano anche i big. Novak Djokovic, numero 2 del tabellone, non delude e batte in tre set il giapponese Tatsuma Ito con il punteggio di 6-2, 6-4, 6-2 e ora si prepara alla sfida con un altro tennista nipponico, Yoshihito Nishioka, che ha regolato il britannico Daniel Evans (30) imponendosi 6-4, 6-3, 6-4. Al terzo turno anche Roger Federer, testa di serie numero 3, che ha battuto il serbo Filip Krajinovic con il punteggio di 6-1, 6-4, 6-1. King Roger affronterà l’australiano John Millman che ha avuto la meglio sul polacco Hurkacz con il punteggio di 6-4, 7-5, 6-3.
Nel tabellone femminile al terzo turno anche Ashleigh Barty e Serena Williams. La tennista di casa, numero 1 del mondo e del tabellone, ha battuto la slovena Polona Hercog con il punteggio di 6-1, 6-4 ed è ora attesa dalla kazaka Rybakina (n.29) che ha eliminato la belga Minnen in due set. Serena Williams, numero 8 del torneo, si è imposta sulla slovena Zidansek per 6-2, 6-3 e affronterà la cinese Qiang Wang, numero 29 del mondo, che ha battuto 6-1, 6-2 la francese Fiona Ferro.
(ITALPRESS).

 

 

 

 

E’ MORTO IL FILOSOFO EMANUELE SEVERINO

ROMA (ITALPRESS) – E’ morto, all’età di 90 anni, il filosofo Emanuele Severino. Il decesso è avvenuto lo scorso 17 gennaio, ma la notizia e’ stata diffusa solo oggi.
Nato a Brescia, si laurea all’Università di Pavia nel 1950, discutendo una tesi su Heidegger e la metafisica sotto la supervisione di Gustavo Bontadini. L’anno successivo ottiene la libera docenza in filosofia teoretica. Dal 1954 al 1969 insegna filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I libri pubblicati in quegli anni entrano in forte conflitto con la dottrina ufficiale della Chiesa cattolica, suscitando vivaci discussioni all’interno dell’Università Cattolica e nella Congregazione per la dottrina della fede.
Il filosofo, lasciata l’Università Cattolica, viene chiamato all’Università Ca’ Foscari di Venezia dove è tra i fondatori della Facoltà di Lettere e Filosofia. Dal 1970 è professore ordinario di filosofia teoretica, dirige l’Istituto di filosofia (diventato poi Dipartimento di Filosofia e Teoria delle scienze e, oggi, Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali) fino al 1989 e insegna anche Logica, Storia della filosofia moderna e contemporanea e Sociologia. Nel 2005 l’Università Ca’ Foscari di Venezia lo proclama Professore emerito.
Rifacendosi al pensiero di Parmenide, Severino è stato definito fondatore di un neoparmenidismo. Riflettendo sull’opposizione assoluta tra essere e non-essere, dato che tra i due termini non vi è nulla in comune, ritiene evidente che l’essere non può non rimanere costantemente uguale a se stesso, evitando di rimanere alterato dall’altro da sé. Anzi, essendo l’essere la totalità di ciò che esiste, non può esserci altro al di fuori di esso dotato di esistenza. Per Severino, quindi, tutta la storia della filosofia occidentale è basata sull’errata convinzione che l’essere possa diventare un nulla, sebbene alcuni filosofi, come Schopenhauer, abbiano tentato di negare tale assunto.
Dato che l’essere è, e non può mai diventare un nulla, «ogni essente è eterno». Ogni cosa, ogni pensiero, ogni attimo sono eterni.
(ITALPRESS).