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AL VIA IL 2020 DELLA SCHERMA, WEEK-END INTENSO

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Il 2020 della scherma mondiale inizia con un fine settimana intenso. Tutte le specialità infatti sono in pedana per affrontare le rispettive prove di Coppa del Mondo. Da Heidenheim a Katowice, da Parigi a L’Avana sino ad arrivare a Montreal, il circus della scherma internazionale vivrà un week end dalle mille emozioni. A tagliare il nastro del lungo fine settimana sarà la spada maschile che sarà impegnata sulle pedane di Heidenheim. La tappa tedesca, infatti, è autorizzata dalla FIE ad anticipare al giovedì il via al programma delle gare. Pertanto, questo 9 gennaio sarà di scena la fase a gironi mentre venerdi si conoscerà il vincitore della gara individuale. Sabato invece sarà di scena la gara a squadre che avrà in palio punti importanti per la qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo2020. Il fine settimana tedesco si concluderà poi domenica con la Coppa Europa che vedrà in pedana i club vincitori dei titoli nazionali nei vari Paesi. A rappresentare l’Italia sulle pedane di Heidenheim ci saranno Andrea Santarelli, che sarà in gara da numero 1 del ranking di Coppa del Mondo e che in virtù di ciò salterà la fase a gironi, Gabriele Cimini, Marco Fichera, Lorenzo Buzzi, Davide Di Veroli, Valerio Cuomo, Daniel De Mola, Enrico Garozzo, Giacomo Paolini, Andrea Russo, Federico Vismara e Matteo Tagliariol. Gli azzurri, a fondo pedana, potranno contare sull’apporto tecnico del ct Sandro Cuomo e dello staff composto da Dario Chiadò, Luigi Mazzone e dal fisioterapista Maurizio Iaschi. La spada femminile sarà invece di scena a L’Avana. La traversata sull’Atlantico ha portato sull’isola cubana Francesca Boscarelli, Alessandra Bozza, Beatrice Cagnin, Alice Clerici, Eleonora De Marchi, Rossella Fiamingo, Nicol Foietta, Federica Isola, Roberta Marzani, Mara Navarria, Giulia Rizzi ed Alberta Santuccio. Tra queste, l’unica che è già ammessa di diritto al tabellone principale è Mara Navarria in virtù della sua posizione tra le prime 16 del ranking mondiale. Per le altre la tappa cubana inizierà dalla fase a gironi programmata per questo venerdì. Domenica invece si svolgerà la gara a squadre con l’Italia in pedana a caccia di punti per qualificarsi a Tokyo2020. A seguire le azzurre vi sono i maestri Daniele Pantoni e Giacomo Falcini, la dottoressa Valeria D’Errico, il fisioterapista Andrea Musella ed il tecnico delle armi Antonio Di Biase. Il fioretto viaggia invece lungo l’asse Parigi-Katowice. Nella capitale francese è di scena la grande classica del circuito di Coppa del Mondo di fioretto maschile: il Challenge International de Paris. Sulle pedane parigine saranno protagonisti dodici azzurri: Alessio Foconi, Daniele Garozzo, Andrea Cassarà, Giorgio Avola, Guillaume Bianchi, Davide Filippi, Francesco Ingargiola, Edoardo Luperi, Tommaso Marini, Lorenzo Nista, Alessandro Paroli e Damiano Rosatelli. Venerdì è in programma la giornata dedicata alla fase preliminare, mentre sabato si vivrà la giornata clou con la gara individuale che andrà sino all’assegnazione del successo di tappa. Domenica invece sarà il giorno della gara a squadre con il quartetto azzurro composto da Daniele Garozzo, Alessio Foconi, Giorgio Avola ed Andrea Cassarà che andrà a caccia dei punti per la qualificazione olimpica a Tokyo2020. Assieme ai fiorettisti italiani, ad affrontare la tappa di Parigi vi è il commissario tecnico, Andrea Cipressa, assieme ai maestri Eugenio Migliore e Filippo Romagnoli, oltre al fisioterapista Alessandro Moccia. Il fioretto femminile invece vola verso Katowice. Nella cittadina polacca è in programma la tre giorni di Coppa del Mondo che vedrà in pedana dodici fiorettiste azzurre. Martina Batini, Elisabetta Bianchin, Chiara Cini, Erica Cipressa, Valentina De Costanzo,Martina Favaretto, Camilla Mancini, Martina Sinigalia, Francesca Palumbo, Alice Volpi, Elisa Di Francisca ed Arianna Errigo, saranno protagoniste della gara individuale che si svilupperà da venerdì a sabato, mentre domenica le pedane polacche accoglieranno la gara a squadre. Qui l’Italia punterà a conquistare quei pochi punti che la distanziano dalla matematica certezza della conquista del pass per i Giochi Olimpici di Tokyo2020. A supportare le azzurre sul piano tecnico ci saranno i maestri Fabio Galli, Simone Piccini e Giovanna Trillini, mentre il fisioterapista al seguito della Nazionale sarà l’esperto Stefano Vandini. Non ci sarà invece la gara a squadre a Montreal, dove è in programma il Grand Prix FIE di sciabola maschile e femminile. La tre giorni canadese si aprirà questo venerdì con la fase preliminare della gara di sciabola maschile che proseguirà poi sabato con lo svolgimento degli assalti del tabellone principale sino all’indicazione del vincitore finale. Sabato sarà anche il giorno in cui inizierà anche la fase di qualificazione della gara di sciabola femminile con si concluderà poi domenica. A rappresentare la sciabola azzurra a Montreal ci saranno Enrico Berrè, Dario Cavaliere, Luca Curatoli, Francesco D’Armiento, Leonardo Dreossi, Gabriele Foschini, Giacomo Mignuzzi, Aldo Montano, Matteo Neri, Riccardo Nuccio, Giovanni Repetti e Luigi Samele, mentre nella gara femminile saranno di scena Giulia Arpino, Benedetta Baldini, Michela Battiston, Sofia Ciaraglia, Martina Criscio, Beatrice Dalla Vecchia, Rebecca Gargano, Rossella Gregorio, Lucia Lucarini, Chiara Mormile, Eloisa Passaro ed Irene Vecchi.
(ITALPRESS).

LAVORO, PALMERI “IN CAMPANIA MISURE UNICHE PER I DISABILI”

“Il tema dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità è stata, fin dall’inizio, una delle priorità di questa amministrazione regionale, contando in quest’ultimo quadriennio oltre 4.000 avviamenti al lavoro a tempo indeterminato realizzati dal collocamento mirato regionale”. Lo dichiara in una nota l’assessore al lavoro d3ella regione Campania Sonia Palmeri.
“Continua e costante sensibilizzazione verso i datori di lavoro pubblici e privati, incentivi alla formazione e all’assunzione, monitoraggio sul rispetto degli obblighi assunzionali nonché l’istituzione di una nuova figura professionale, ‘unica’ in Italia, rappresentata dal ‘Mediatore per l’inserimento lavorativo dei disabili’ presente all’interno dei nuovi centri per l’impiego regionali, spiegano il nostro processo di costruzione di un mercato del lavoro equo, efficiente ed inclusivo. La Giunta De Luca, in questi anni, ha portato avanti con determinazione un programma organico che ha coniugato competitività e coesione sociale”.
(ITALPRESS).

Carburanti, torna la calma

Torna la quiete sulla rete carburanti italiana dopo l’ultimo giro di rialzi. Per ora non si avvertono gli effetti delle tensioni in Medio Oriente per lo scontro Usa-Iran.
mgg/abr/com

ASILI NIDO E MICRONIDI AZIENDALI, DA REGIONE 5 MILIONI

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Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania un avviso pubblico per il finanziamento di nidi o micronidi al servizio di imprese o reti di imprese, per un importo complessivo di 5 milioni di euro.
“Come annunciato dal Presidente De Luca – spiega l’assessore alle Pari opportunità Chiara Marciani – la Regione Campania vuole dedicare idealmente il 2020 a tutte le donne. Questo avviso vuole sostenere ulteriormente le donne: permetterà il funzionamento di una serie di strutture volte a conciliare al meglio la vita familiare con la vita lavorativa di tante mamme. I primi mille giorni di vita sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo ed affettivo dei bambini e delle bambine; avere pertanto luoghi di lavoro che possano tutelare e sostenere le mamme nel loro rientro al lavoro dopo la maternità, che possano garantire allo stesso tempo un adeguato benessere ai piccoli, è una attenzione importante per la nostra Regione”.
“Non dobbiamo dimenticare – sottolinea Chiara Marciani – la difficoltà di tante donne e di tante famiglie nel riuscire a gestire gli impegni familiari con la vita lavorativa che a volte impediscono anche il prosieguo dell’attività lavorativa.
I nidi finanziati saranno al supporto di imprese o di reti di imprese del territorio ma potranno ospitare anche bambini che non sono figli di dipendenti fino al completamento dei posti disponibili”.
(ITALPRESS).

INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL CENTRO DELLA STRATEGIA BOSCH

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Guida autonoma, domotica o produzione: l’intelligenza artificiale (IA) è diventata parte integrante della vita di ogni giorno. Bosch utilizza l’IA e l’Internet delle cose (IoT) per rendere la vita più semplice e più sicura. Lo slogan ‘L’IA come vantaggio: costruire insieme la fiducia’ riassume l’approccio dell’azienda di tecnologia e servizi. L’IA, sicura e affidabile, è alla base dei prodotti smart che Bosch presenta al CES 2020. Tra questi, il Virtual Visor: un sistema parasole digitale basato sull’IA, che ha ottenuto un riconoscimento agli Innovation Award del CES 2020, così come il display 3D di Bosch per le auto. Tra le altre novità basate su IA presentate da Bosch si distinguono un’applicazione per la manutenzione predittiva della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), un sistema per monitorare l’abitacolo del veicolo e una piattaforma smart per la diagnostica medica. “Queste soluzioni dimostrano senza ombra di dubbio che Bosch punta a diventare leader di innovazione anche nell’IA. Nel 2025, tutti i prodotti Bosch conterranno intelligenza artificiale o saranno stati sviluppati o realizzati con l’aiuto dell’IA”, afferma Michael Bolle, membro del Board of Management di Bosch.

Si prevede che il volume di mercato globale delle applicazioni IA si aggirerà intorno ai 120 miliardi di dollari, in quello stesso periodo, dodici volte di più rispetto al 2018 (fonte: Tractica). Bosch vuole attingere a questo potenziale: l’azienda investe già 3,7 miliardi di euro nello sviluppo software, impiega più di 30.000 ingegneri informatici e conta 1.000 collaboratori impegnati specificatamente nell’IA. Inoltre, Bosch ha predisposto un programma di aggiornamento professionale completo. ‘Prevediamo circa 20.000 collaboratori formati sull’IA nei prossimi due anni’ – ha spiegato Bolle. ‘Dobbiamo investire sull’intelligenza umana oltre che su quella artificiale.’ Il programma comprende tre livelli diversi, per i manager, gli ingegneri e gli sviluppatori di IA e include le linee guida per l’utilizzo responsabile di questa tecnologia. A tale scopo, Bosch ha stilato i propri principi in materia di IA, che affrontano questioni etiche e di sicurezza. Questi insieme all’esperienza forniranno le basi su cui l’azienda intende costruire la fiducia, sia con i partner sia con i clienti: ‘Chiunque abbia interiorizzato i principi tecnici ed etici sa quanto siano importanti la sicurezza e la padronanza dei dati” – ha dichiarato Bolle – “Per certi versi, l’affidabilità è sinonimo di qualità del prodotto nel mondo digitale’.

In futuro, Bosch ritiene che una delle aree di esperienza principali sarà l’applicazione industriale dell’intelligenza artificiale. “Vogliamo utilizzare il potenziale dell’intelligenza artificiale non per creare modelli di comportamento umano, ma per migliorare la tecnologia a vantaggio delle persone. Per questo motivo, l’IA industriale deve essere sicura, affidabile e comprensibile”, ha spiegato Bolle. Secondo Bosch questo significa che l’uomo deve sempre mantenere il controllo in qualunque campo di applicazione: sulla strada, in casa o nell’industria. In quanto pioniere nello sviluppo di sistemi di sicurezza salvavita per i guidatori, come l’ABS, l’ESP e le centraline di controllo degli airbag, l’azienda ha già dimostrato in passato che le persone possono trarre vantaggio da tecnologie affidabili. L’IA può anche rendere più efficienti e intelligenti i sistemi di assistenza alla guida, per esempio, se la telecamera di Bosch dotata di IA per la guida autonoma riconosce pedoni parzialmente nascosti, il sistema di frenata di emergenza automatica può reagire con maggiore affidabilità. Bosch crea una “Tecnologia per la vita” in grado di imparare.

Per innovare occorre investire. Oltre che sullo sviluppo del software, Bosch investe in tutto il mondo sulle persone e sui centri di competenza. Per esempio, l’azienda investirà 100 milioni di euro nella costruzione di un nuovo campus per l’IA a Tübingen, in Germania. Il trasferimento nel nuovo complesso di ricerca è previsto per la fine del 2022. Offrirà a circa 700 esperti di IA le condizioni ottimali per uno scambio creativo e produttivo. Gli esperti provengono da Bosch, da startup esterne e istituti di ricerca pubblici. Il nuovo campus avrà l’obiettivo di rafforzare gli scambi di conoscenze tra gli esperti della Cyber Valley. Sarà qui che il concetto di ‘Costruire insieme la fiducia’ diventerà realtà. Bosch è membro fondatore della Cyber Valley, istituita nel 2016. Questo consorzio per la ricerca mette insieme partner provenienti dall’industria, dal mondo accademico e dal governo per far progredire la ricerca sull’IA e trasferire rapidamente le nuove scoperte nelle applicazioni industriali del mondo reale. A tutto questo si aggiunge il Bosch Center for Artificial Intelligence (BCAI) che opera in sette sedi in tutto il mondo, tra cui due negli USA: a Sunnyvale, in California e Pittsburgh in Pennsylvania. Al BCAI lavorano attualmente un totale di 250 specialisti di IA su più di 150 progetti nel campo della mobilità, della produzione, della domotica e dell’agricoltura.

Bosch può contare su menti creative impegnate nell’IA, che sviluppano innovazioni di prodotto per la mobilità, la domotica e l’Industry 4.0. La sua prima mondiale con IA per il settore automotive, che ha debuttato a Las Vegas, è nata negli USA: il Virtual Visor, un dispositivo parasole digitale trasparente. Un display LCD trasparente collegato alla telecamera di monitoraggio interno rileva la posizione degli occhi del guidatore. Utilizzando gli algoritmi intelligenti, il Virtual Visor analizza queste informazioni e oscura solo la parte di parabrezza attraverso cui il sole abbaglia il guidatore. Il Virtual Visor ha riscosso il più alto punteggio nella sua categoria al CES Best of Innovation Award. Anche il nuovo display 3D di Bosch ha vinto nella sua categoria. Utilizzando la tecnologia 3D passiva, il display genera un effetto tridimensionale realistico delle immagini e delle informazioni visive che sono recepite più rapidamente rispetto alla visualizzazione sui normali schermi, aumentando la sicurezza sulla strada. Bosch aumenta ulteriormente la sicurezza con il nuovo sistema di monitoraggio dell’abitacolo dei veicoli. Rileva se il guidatore è stanco o guarda lo smartphone analizzando i movimenti delle palpebre, la direzione dello sguardo e la posizione della testa e emette un segnale di avviso se rileva una situazione critica. È in grado di monitorare anche l’interno del veicolo per determinare il numero di passeggeri, dove e come sono seduti. In base a questi dati può ottimizzare il funzionamento dei dispositivi di sicurezza, come gli airbag, in caso di emergenza.

In futuro, quando i veicoli percorreranno tratti di strada in modo semi autonomo, come in autostrada, il sistema di monitoraggio del guidatore diventerà un partner indispensabile: in queste situazioni la telecamera si accerterà che il guidatore possa riprendere il volante in sicurezza in qualsiasi momento. Nel 2019, le vendite di Bosch dei sistemi di assistenza alla guida sono cresciute del 12% raggiungendo due miliardi di euro. Questi sistemi gettano, inoltre, le basi per la diffusione della la guida autonoma. Entro il 2022, l’azienda investirà circa 4 miliardi di euro sulla guida autonoma e impiegherà oltre 5.000 ingegneri. Per completare il suo portfolio di soluzioni in questo settore, Bosch lavora per rendere il LiDAR pronto per la produzione in serie. Dopo i radar e le telecamere, i LiDAR sono la terza tecnologia di rilevamento fondamentale per lo sviluppo della guida autonoma. L’azienda punta in alto con il sistema di sensori SoundSee, che è stato inviato nello spazio alla fine del 2019. A bordo del robot Astrobee della NASA, SoundSee isola i rumori anomali sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), analizza l’audio con la tecnologia IA e segnala la necessità di manutenzione. A partire dall’inizio del 2020, i dati audio acquisiti da SoundSee saranno inviati a una base di controllo terrestre configurata con le specifiche NASA e realizzata all’interno del Centro ricerche Bosch di Pittsburgh, PA. Il sistema, di dimensioni ridotte, è stato sviluppato negli USA in partnership con Astrobotic nell’ambito di una collaborazione di ricerca con la NASA.

Un prodotto decisamente più terrestre, ma non meno innovativo, è Vivascope, una piattaforma smart per le patologie che aiuta nella diagnosi medica. Vivascope ingrandisce i campioni ematici e di altri fluidi corporei, digitalizzando i rilevamenti del microscopio per poi analizzarli con l’aiuto di algoritmi basati sull’intelligenza artificiale. È in grado di identificare in modo rapido e preciso le anomalie delle cellule e fornire ai medici un utile supporto per la valutazione e la diagnosi. Al CES Bosch presenta anche molte innovazioni non legate all’IA. Per esempio, il modulo per smart glass con tecnologia Light Drive, la prima soluzione al mondo basata su sensore per rendere smart un normale paio di occhiali. È più sottile di oltre un terzo rispetto alle altre soluzioni disponibili sul mercato e pesa meno di dieci grammi. Le immagini cristalline che proietta nel campo visivo di chi lo indossa sono chiaramente visibili anche alla luce diretta del sole e vanno dalle informazioni di navigazione e gli SMS fino alle rubriche, voci di calendario e istruzioni operative, a seconda delle informazioni che riceve dallo smartphone o dallo smartwatch.

Al CES, Bosch utilizza il suo capolavoro di tecnologia IoT Shuttle per presentare le soluzioni che l’azienda offre alle case costruttrici e ai provider di servizi per la mobilità in materia di elettrificazione, automazione, connettività e personalizzazione. Il portfolio va oltre i soli componenti e include servizi di mobilità perfettamente connessi che offrono agli utenti flessibilità per l’utilizzo, la gestione, la carica e la manutenzione della flotta, oltre a rendere sicuro ogni viaggio. Allo stand Bosch i visitatori possono vedere anche i miglioramenti apportati alle tecnologie di sensore e per la guida destinate alla mobilità connessa e a emissioni zero del futuro. Bosch sta ampliando l’ambito dei suoi servizi per l’Internet delle cose residenziale. I riflettori sono puntati sulla piattaforma aperta Home Connect, presentata al CES. A partire dalla metà del 2020, l’app della piattaforma offrirà anche la regolazione dell’illuminazione, dei dispositivi d’intrattenimento e delle attrezzature smart per il giardinaggio di diversi produttori. Il numero attuale di 40 aziende partner è destinato a duplicarsi rendendo le attività in casa ancora più semplici ed efficienti. “Vogliamo armonizzare i vari aspetti della responsabilità ambientale e sociale”, ha affermato Bolle. Anche la questione climatica riveste un’enorme importanza. Secondo Bolle ‘non solo Bosch sviluppa soluzioni a basso impatto ambientale, ma si pone anche come modello da imitare. Entro la fine del 2020, tutte le nostre 400 sedi in tutto il mondo raggiungeranno la neutralità climatica e saranno a impatto zero dallo sviluppo alla produzione fino alla gestione. Abbiamo già raggiunto questo obiettivo nelle nostre sedi tedesche’. L’intelligenza artificiale ha un ruolo anche in questo: per esempio, nelle singole sedi, una piattaforma interna per l’energia utilizza algoritmi intelligenti per identificare gli scostamenti nel consumo di energia. È bastato questo per consentire ad alcuni stabilimenti di ridurre le loro emissioni di CO2 di oltre il 10% negli ultimi due anni. Considerando che Bosch gestisce un totale di 270 stabilimenti di quel tipo, il potenziale di risparmio è enorme. Come spiega Bolle: ‘Il nostro messaggio al CES si riassume in poche parole: Bosch ha grandi piani per l’IA sotto molti punti di vista’.

(ITALPRESS).

LUKAKU MAESTRO DI CONTROPIEDE MA L’ATTACCO DELLA JUVE RESTA SUPERIORE

Non mi fidavo molto di Lukaku, anche se lo avevo ovviamente coinvolto nel mio pronostico sull’Inter da scudetto, convinto di altre virtù nerazzurre che non ho bisogno di ribadire. Ma adesso l’adoro, Romelu, perchè lo vedo interpretare il contropiede da gol come pochi prima di lui, da maestro, come se avesse passato anni a studiarlo, a perfezionarlo, senza darsi conto del fatto che gli opinionisti sacchiani lo hanno abolito, consentendo solo l’esistenza di qualche stracciata ripartenza. Non mi stupisce che parli bene la nostra lingua, Lukaku, e che esibisca serenamente i suoi segni di croce, segni di conquistata italianità: il contropiede ne è la metafora.
Mi tolgo questa personalissima soddisfazione quando ho appena finito di applaudire Simone Inzaghi per la felice interpretazione del calcio all’italiana che sta dando con la Lazio. Ma ecco che due tecnici avveduti, D’Aversa e Maran, degni di appartenere a questo ristretto circolo di competenti, svaccano brutalmente facendosi sommergere di gol da Atalanta e Juve.

La partita di Bergamo doveva in qualche modo celebrare l’affarissimo Kulusevski, fino a pochi giorni fa appartenente a entrambi i club, immagino osservato da Sarri e Paratici in una sfida cosí strana, e invece ne ha tratto soddisfazione solo Gasperini che può confermare al suo boss di non aver sofferto per un attimo l’ormai certo addio dello svedese. Peggio è andata a Maran, fino a poco tempo fa titolare di una squadra che inanellava successi, preparando le celebrazioni del centenario del Cagliari. L’ho elogiato, il solito cinico (prezioso) mi ha avvertito: “Presto si farà esonerare”. È vero che per molti perdere è perdere, per altri – me compreso – tutto è perduto, nella stagione del business e della Var, fuorché l’onore. Nel calcio certi schiaffi non si cancellano presto. Ho visto il Milan, anche con Ibrahimovic, accusare il 5-0 dell’anno vecchio. Non gioca, trema.

Resta un dettaglio importante: l’impresa di Ronaldo nella Juve che Sarri finge (credo) di manovrare con incertezze legate al tridente conferma già la scelta più importante della Signora, quella di tenersi Dybala che con CR7 resta una delle coppie più belle del mondo; eppoi Higuaín, che non entra mai solo per far riposare la Joya: il suo gol lo fa e avverte che il tridente non sarà mai un pericolo. Finché all’Inter non arriverà un Vidal, il potenziale offensivo della Juve resterà superiore. L’Inter esibisce la sua coppia perfetta e punta allo scudetto ma Lukaku e Lautaro, devastanti in contropiede, non mi pare abbiano trovato al San Paolo grandi difficoltà. Il bel Napoli d’antan è sempre più un bel ricordo. È tutto quello che mi sento di dire del paradiso perduto.

SICUREZZA, LAMORGESE “PRIME TELECAMERE SU AMBULANZE NEL NAPOLETANO”

ROMA (ITALPRESS) – “É massima l’attenzione del Viminale sui gravissimi episodi di violenza ed aggressione agli operatori del 118 in città e in provincia di Napoli, avvenuti in questi ultimi giorni”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
“Dal 15 gennaio saranno attive le prime telecamere sulle ambulanze in servizio nel territorio di Napoli come sollecitato il 16 dicembre scorso in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica mentre é prevista la realizzazione da parte dei presidi ospedalieri di sistemi di videosorveglianza collegati con le centrali delle Forze di polizia. Uno sforzo operativo che verrà rafforzato per garantire sicurezza e tutela al personale sanitario quotidianamente impegnato a servizio della comunità”, ha aggiunto la titolare del Viminale.
(ITALPRESS).

Mattarella a Palermo per commemorare il fratello Piersanti

La commemorazione sul luogo dell’eccidio, l’intitolazione del Giardino Inglese e una seduta solenne a Palazzo dei Normanni. Sono le tre iniziative che hanno scandito a Palermo il giorno del ricordo di Piersanti Mattarella, il presidente della Regione Siciliana ucciso il 6 gennaio del 1980 dalla mafia. Alla seduta dell’Assemblea Regionale Siciliana era presente anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, fratello di Piersanti.

sat/red (fonte video: Quirinale)