Home Senza categoria Pagina 4058

Senza categoria

MENO LAVORO, UGUALE SALARIO. L’ESEMPIO FINLANDESE

0

La trentaquattrenne nuova premier finlandese, Sanna Marin, affronta con decisione il problema della riduzione dell’orario di lavoro, proponendo 24 ore settimanali con sei ore al giorno, per quatto giorni di lavoro. La sua tesi è che la forte robotizzazione e digitalizzazione dei mezzi di produzione, permette agli imprenditori di avere buoni margini di guadagni, in grado di mantenere inalterati i salari anche ad orari ridotti. La sua tesi è che persone che possono trascorrere più tempo con la famiglia e dedicarsi maggiormente ai propri hobby, sono più produttivi perché più felici e rilassati. In Finlandia le ore medie lavorate sono già a trenta ore, dunque più facili da ridurre ulteriormente. Che dire? Di fronte a tale prospettiva con motivazioni per nulla infondate, si può affermare che il primo ministro finlandese ha proposto un grande ed impegnativo programma di governo. D’altro canto la condizione economica del paese è buona ed è ben collocata nella Unione Europea: il Pil si aggira sul 2,5%, la disoccupazione è sul 5,5%, il reddito pro capite è superiore il 16% della media europea, il debito pubblico si aggira a circa la metà del prodotto interno lordo di un anno, industria e servizi avanzati sono i suoi punti di forza. Insomma un esperimento fattibilissimo. Ma questo tema non può riguardare solo i finlandesi: è il tema che riguarda e riguarderà ogni popolo con una economia avanzata; riguarda innanzitutto l’Europa, Italia compresa. Ci sono molte ragioni per porsi un obiettivo così cruciale per rivedere ordine economico e sociale. Lo sviluppo digitale ha pervaso ogni attività umana, così come la organizzazione del lavoro ed i rapporti tra utili ed investimenti dell’impresa. Ma i contratti e le leggi, oltre alla cultura del lavoro, sono rimasti ancorati al tempo passato. Fa parte dell’ordine naturale delle cose prendere atto del cambiamento e ridurre gli orari a parità di salario. Ma nell’era digitale, calcolare il lavoro per ore lavorate, sarà sempre più una pratica dalla improbabile efficacia, in quanto la velocità ed intelligenza applicata ad operazioni operate on line, aldilà di spazio e tempo, ci riporta all’epoca pre fordista, con la valutazione dell’ opera svolta in se; come un lavoro svolto da un artigiano: infatti non si calcola il valore per ore, ma per il valore che rappresenta il lavoro svolto. Prendiamo ad esempio il lavoro prodotto in regime di ‘smartworking’. Non è un caso che è sviluppatissimo in Italia nel rapporto di lavoro autonomo, mentre risulta molto residuale in Italia nel lavoro dipendente. Questo non significa che nel lavoro dipendente non sia possibile; il problema è che non è ancora sufficientemente regolamentato e contrattato. È vero che ci sono lavori e lavori, ma le questioni di cui stiamo parlando, sono già adesso molto presenti nella realtà; nel futuro prossimo sarà la modalità più diffusa. Quindi se l’impresa dovrà cambiare per organizzarsi e per essere più efficace, i lavoratori dovranno potenziare ed aggiornare continuamente la loro professionalità ed istruzione. Inoltre il caso finlandese dice al nostro legislatore, associazioni imprenditoriali e di lavoratori, di saper guardare avanti nel prospettare soluzioni congrue per i tempi che viviamo.

Raffaele Bonanni

(ITALPRESS).

Provenzano “Governo non e’ distratto sul Sud”

“Piersanti Mattarella ha mantenuto alta la dignita’ della politica e delle istituzioni”. Lo ha detto il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, a margine della cerimonia per il 40esimo anno dall’omicidio dell’ex presidente della Regione Siciliana.

mra/sat/red

AUTO PIOMBA SU PEDONI IN ALTO ADIGE, 6 MORTI

Sei persone sono morte e 11 sono rimaste ferite, dopo essere state travolte da un’auto in Trentino Alto Adige, a Lutago, frazione del comune di Valle Aurina, in provincia di Bolzano. Quattro degli undici feriti sono in gravi condizioni. Per loro la prognosi è riservata. L’incidente si è verificato la notte scorsa intorno all’1,20.

“L’investitore è in stato di arresto – afferma Alessandro Coassin, Comandante dei Carabinieri di Bolzano a SkyTg24 – quattro feriti sono in imminente pericolo di vita”.

“La tragedia avvenuta la notte scorsa in Alto Adige è sconvolgente e colpisce profondamente.
Esprimo la più sincera e commossa vicinanza alle famiglie dei giovani turisti tedeschi le cui vite sono state spezzate mentre erano in vacanza in Italia.
Il mio cordoglio va a loro e al popolo tedesco scosso in questi giorni di festa da questa drammatica notizia.
Un pensiero ai numerosi feriti, ai quali faccio l’augurio di poter tornare presto ad abbracciare i propri cari” ha dichiarato in una nota il presidente del consiglio Giuseppe Conte.
(ITALPRESS).

 

 

PAPA “LA GUERRA PORTA SOLO MORTE E DISTRUZIONE”

“In tante parti del mondo si sente la terribile aria di tensione. La guerra porta solo morte e distruzione. Chiamo tutte le parti a mantenere accesa la fiamma del dialogo e dell’autocontrollo e di scongiurare l’ombra dell’inimicizia. Preghiamo in silenzio perché il Signore ci dia questa grazia”. Durante l’Angelus Papa Francesco ha espresso la sua preoccupazione per le tensioni in diverse aree del mondo, a partire da quanto sta accadendo nel Mediterraneo e in Medioriente.
(ITALPRESS).

LA BEFANA ARRIVERÀ PER 6 ITALIANI SU 10, SI SPENDERANNO 2 MILIARDI

Anche quest’anno sei italiani su dieci onoreranno la tradizione della Befana facendo un regalo a figli e nipoti in occasione dell’Epifania, con un importo medio di 68 euro a persona e una spesa complessiva che sfiora i 2 miliardi di euro. E nella ‘calza’, oltre i dolci e i giocattoli, mettono anche qualche regalo utile, dalla moda alla tecnologia. È quanto emerge dalla indagine condotta da SWG per Confesercenti su 1.200 consumatori in occasione dell’Epifania 2020.

Il numero di italiani che fanno un regalo per l’Epifania è in crescita rispetto allo scorso anno, quando a mettere un dono sotto la cappa per i bambini era il 57% degli italiani. Ma è comunque un dato di sintesi di forti differenze territoriali: la tradizione della Befana è infatti decisamente più sentita nelle aree del Centro Italia (dove faranno un regalo due su tre, il 66%) e del Sud (65%), rispetto alle regioni del Nord, dove la quota di chi farà qualche tipo di regalo per l’Epifania si ferma al 52%.

La spesa media di 68 euro è sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, con una riduzione di 3 euro. Ma anche il budget dell’Epifania segue le differenze territoriali già registrate: a destinare di più per la calza e per i doni sono infatti le famiglie del Centro Italia, con una spesa stimata di 75 euro. Si tratta di 15 euro in più rispetto agli abitanti del Nord (60 euro). Nel Sud il budget previsto è invece di 73 euro.

Per riempire la calza, tra i banchi dei tradizionali mercatini dell’Epifania e le vetrine dei negozi si cercano soprattutto dolci (o carbone), indicati dal 34% degli intervistati.
(ITALPRESS).

Figli, il trailer

Il film con Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi arriva al cinema il 23 gennaio.
mgg

Uno Bianca, sindaco di Bologna “Non si puo’ dimenticare”

Il primo cittadino Virginio Merola e’ intervenuto alla commemorazione della strage del Pilastro, quando il 4 gennaio 1991 tre carabinieri, Otello Stefanini, Andrea Moneta e Mauro Mitilini, furono uccisi dalla banda della Uno Bianca dei fratelli Savi.
cin/mgg

GIANI CELEBRA COSIMO I DE’ MEDICI

L’ultimo “atto ufficiale” del 2019 il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, lo ha celebrato nei giorni scorsi scoprendo la lapide che ricorda lo “statista di casa de’ Medici”. La pietra commemorativa riporta la scritta ‘Cosimo I de’ Medici, fondatore della dinastia toscana, statista rinnovatore, optimus principes, nel V centenario della sua nascita. A 450 anni dalla nomina Magnus Dux Etruriae. Questo marmo si pose perpetuandone la memoria’ ed e’ stata svelata e posta nel cortile di palazzo del Pegaso.
A colui che “trasformo’ il ducato di Firenze nella Toscana moderna”, il presidente attribuisce il significato di “padre della nostra identita’”. “Chiudiamo l’anno ricordando l’uomo che seppe sfoggiare manovre diplomatiche e militari tali da riunire tutta la regione”, ha detto Giani, svelando la lapide, ricordando poi il prossimo anniversario. Il 2020 segna i 50 anni della Toscana contemporanea, la nascita delle Regioni, l’elezione del nostro primo presidente del Consiglio regionale, Elio Gabbuggiani”, ha aggiunto Giani. Il cinquantesimo sara’ occasione per tracciare un bilancio delle cose fatte ma anche di “quelle da cambiare e i traguardi su cui puntare”. “Ai toscani auguro un anno di grandi soddisfazioni sul piano economico, sociale e istituzionale”. “Auguro insomma – ha concluso Giani – che la Toscana sia all’altezza di quel ruolo e di quel profilo di livello mondiale che le vengono riconosciuti: una grande terra di civilta’ e valori”.