ROMA (ITALPRESS) – “E’ stato un 2019 straordinario per numero di medaglie e per risultati. Abbiamo un settore giovanile in evoluzione, un gruppo di senior che sta lavorando per la preparazione olimpica, non posso che giudicare positiva questa stagione”. Lo ha dichiarato il presidente della Federazione italiana pesistica Antonio Urso, nel corso di un forum presso la sede romana dell’agenzia Italpress. Il dirigente siciliano assegna l’oscar 2019 all’atleta sardo Sergio Massidda che ha vinto campionato mondiale ed europeo U.17 e junior, oltre ad aver fatto un’ottima classifica tra i senior. “E tutto questo in un solo anno, non è un fatto che capita spesso” le parole del presidente Fipe, impegnata nell’organizzazione della Coppa del mondo in programma a Roma dal 27 al 31 gennaio prossimi. Un evento che coinvolge 57 Nazioni in rappresentanza di tutti i continenti, 252 atleti iscritti, di cui 134 donne e 118 uomini ed un totale di 500 persone coinvolte. “Sarà un evento straordinario ed i nostri ragazzi sono prontissimi per conquistare gli ultimi punti per la qualificazione a Tokyo”. L’Italia dei pesi lavora per la qualificazione olimpica: al momento sono in 6 a giocarsi il pass per Tokyo e le possibilità per tornare sul podio olimpico, che manca dal 1984, sono alte. “Possiamo tornare a vincere una medaglia, ovviamente la pesistica in ambito internazionale deve fare un’operazione importante che è quella di pulire questo sport dal problema annoso e dannoso del doping. Noi come federazione ci stiamo lavorando e stiamo tentando di fare tutte le mosse possibili perchè questo accada. Se gareggeremo alla pari, credo che Antonino Pizzolato nella categoria 81 kg abbia ottime chance per poterci regalare una medaglia” ha detto Urso.
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URSO “L’ITALIA DEI PESI CRESCE, PIZZOLATO DA MEDAGLIA A TOKYO”
SCUOLA, STANZIAMENTO STRAORDINARIO DOPO SISMA BENEVENTO
La Regione Campania ha deliberato lo stanziamento di risorse per venire incontro a un’emergenza straordinaria segnalata dal Comune di Benevento il cui territorio è stato colpito dal recente sciame sismico. La delibera, adottata d’urgenza dalla Giunta regionale, permetterà all’Ente sannita di fronteggiare il deficit funzionale e di garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività didattiche.
“Ancora una volta – spiega una nota – la Regione Campania risponde prontamente e si schiera fattivamente al fianco dei territori e dei cittadini, primi fra tutti gli studenti campani, per continuare a garantire, in sinergia con gli Enti locali competenti, la sicurezza e l’efficienza delle nostre scuole”.
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DA TERNA INVESTIMENTI PER 700 MLN IN 5 ANNI, UN INNOVATION HUB A MILANO
PERO (MILANO) (ITALPRESS) – Un laboratorio per l’innovazione e la digitalizzazione. Terna ha inaugurato, nella sede di Pero, l’Innovation Hub di Milano, il terzo in Italia dopo quelli di Torino e Napoli. Il progetto fa parte del piano di innovazione e digitalizzazione a livello nazionale per il quale l’azienda investirà circa 700 milioni di euro nei prossimi 5 anni.
Grazie all’interazione e lo scambio con realtà esterne – come Università, centri di ricerca, startup e imprese – l’Innovation Hub diventerà un laboratorio dove creare, sviluppare e testare concretamente nuove idee. L’obiettivo, in uno scenario energetico sempre più complesso, è quello di sviluppare prototipi di idee innovative, focalizzate sulle nuove tendenze tecnologiche, rilevanti per l’azienda, grazie alla creazione di gruppi di lavoro composti da soggetti differenti per provenienza e competenze.
Secondo l’amministratore delegato, Luigi Ferraris, si tratta di “sviluppare idee e percorsi innovativi a beneficio di una rete elettrica sempre più moderna, efficiente, flessibile, sostenibile e soprattutto in grado di favorire la transizione energetica. L’Innovation Hub di Milano, inoltre, è la conferma della centralità di questo territorio nella strategia della società: la Lombardia è la prima regione per investimenti di Terna nel Nord Italia, con 516 milioni di euro pianificati nei prossimi 5 anni e, proprio a Milano, si è conclusa recentemente la fase più significativa dell’opera di ammodernamento della rete a 220 kV della città con la sostituzione di 47 Km di vecchi cavi in olio fluido risalenti agli anni Cinquanta con nuovi cavi più efficienti e sostenibili”.
L’inaugurazione si e’ tenuta alla presenza dell’assessora alla Trasformazione Digitale del Comune di Milano Roberta Cocco, del membro del collegio dell’Arera, Stefano Saglia, e della presidente di Terna, Catia Bastioli.
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IANNONE SOSPESO DALLA FIM PER SOSPETTO DOPING
Andrea Iannone è stato temporaneamente sospeso dalla Federazione Internazionale di Motociclismo ai sensi del Codice antidoping Fim. La decisione di fermare provvisoriamente il trentenne pilota abruzzese della Aprilia si è resa obbligatoria a seguito della ricezione di un rapporto del laboratorio accreditato Wada a Kreischa b. Dresda (Germania) che indica una non negatività ad una sostanza non specificata della sezione “Steroidi androgeni anabolizzanti esogeni (AAS)” dell’elenco vietato del 2019, in un campione di urina raccolto durante un test in competizione condotto dalla Fim durante il Gp di Malesia svoltosi a Sepang lo scorso 3 novembre. Iannone ha ora il diritto di richiedere e partecipare all’analisi del suo campione B ed è sospeso a decorrere da oggi, 17 dicembre 2019. Gli è quindi vietato partecipare a qualsiasi competizione o attività motociclistica fino a nuovo avviso. Iannone può comunque chiedere la revoca della sospensione provvisoria. Ai sensi del Codice mondiale antidoping e del Codice antidoping Fim, la Federazione internazionale, fa sapere in una nota, “non è in grado di fornire ulteriori informazioni al momento”. “Sono totalmente tranquillo e ci tengo a tranquillizzare i miei tifosi e Aprilia Racing” scrive Andrea Iannone su Instagram. “Mi rendo disponibile a qualunque contro analisi in una vicenda che mi sorprende, anche perché – a ora – non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Negli anni, e anche in questa stagione, mi sono sottoposto a continui controlli, risultando ovviamente sempre negativo, per questo ho la massima fiducia nella conclusione positiva di questa vicenda” conclude il pilota di Vasto.
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MUSUMECI “MANCA UNA POLITICA PER IL SUD, COSÌ PERDE IL SISTEMA ITALIA”
ROMA (ITALPRESS) – “Sono convinto che il Mezzogiorno continui a soffrire, perchè manca una seria politica per il Sud. E se il Sud non va avanti e lo costringono ancora ad arrancare, è chiaro che il sistema Italia perderà la sfida”. Lo ha detto il governatore della Sicilia Nello Musumeci nel corso di un forum nella sede romana dell’agenzia Italpress.
“In Sicilia abbiamo bisogno di un piano di investimenti anticiclico e questo è competenza dello Stato che non può affidare risorse senza consentire strumenti procedurali e autorizzativi snelli, facili e agili. Abbiamo raddoppiato la spesa per le opere pubbliche ma abbiamo trovato una Regione priva di personale tecnico e di progetti. Lavoriamo dalla mattina alla sera per colmare questa distanza ma serve l’intervento concreto dello Stato che finora abbiamo visto assai distante”, ha aggiunto Musumeci che intanto sta lavorando sulla chiusura del bilancio regionale: “Saranno anni difficili quelli che verranno perchè – afferma – abbiamo il dovere di chiedere a tutti i siciliani e alle imprese una mobilitazione corale. Ognuno deve sentirsi partecipe di questa stagione di rinascita e rivincita della Sicilia. Il bilancio della Regione Siciliana soffre di 15 miliardi fra disavanzo e deficit: è questa l’eredità che abbiamo trovato 23 mesi fa. Noi quest’anno chiuderemo il bilancio tagliando alcune spese importanti, la Corte dei Conti ha preso atto che dal 1994 le finanze della Regione non sono assolutamente in regola, non sarà certo questo a disarmarci, andiamo avanti, abbiamo tanto denaro per gli investimenti. Se da Roma e da Bruxelles arrivano facilitazioni sul piano procedurale, noi possiamo investire 3-4 miliardi nei prossimi 3 anni e recuperare tantissimo divario”.
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Cresce il microcredito in Italia
Una realta’ in crescita, che vede oggi circa 14 mila beneficiari in Italia. E’ il microcredito sociale e imprenditoriale, al centro di un report realizzato da C.Borgomeo&CO e promosso da Federcasse e Confcooperative con il contributo di Fondosviluppo. “I numeri sono importanti, sono quasi 140 programmi per un insieme di beneficiari stimati in quasi 14 mila”, spiega Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse.
tan/sat/red
CRESCE IL MICROCREDITO IN ITALIA
ROMA (ITALPRESS) – Una realtà in crescita, che vede oggi circa 14 mila beneficiari in Italia. È il microcredito sociale e imprenditoriale, al centro di un report realizzato da C.Borgomeo&CO e promosso da Federcasse e Confcooperative con il contributo di Fondosviluppo.
“I numeri del microcredito sono importanti, sono quasi 140 programmi per un insieme di beneficiari stimati in quasi 14 mila. Non ci sono aree del paese scoperte, alcune vedono una presenza più intensa, altre meno. Il microcredito contribuisce sia alla resilienza del paese di alcune fasce in difficoltà ma in qualche modo anche alla crescita”, ha detto Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse – BCC Credito Cooperativo, a margine della presentazione del Rapporto.
“È molto importante distinguere tra microcredito sociale, che è quello di emergenza – ha spiegato – che accompagna famiglie o individui in difficoltà e il microcredito imprenditoriale che tenta di dare una mano sia per creare lavoro che per confermarlo, laddove ci siano delle fasi critiche ma soprattutto diversa trasformare gli orizzonti di vita di persone e famiglie. Quindi da una parte l’emergenza e dall’altra il microcredito che tenta di confermare posti di lavoro o crearne di nuovi”.
I programmi di microcredito avviati in Italia a partire dal 2004 fino al 31 dicembre 2018, che è stato possibile censire sono 399, e hanno consentito a oltre 166 mila soggetti di accedere a prestiti del valore totale di 2 miliardi di euro. Il valore medio dei prestiti si attesta su un importo di circa 12 mila euro.
“È molto importante per quanto riguarda le banche di credito cooperativo una costante alleanza nei territori, con le diocesi, le caritas, le fondazioni antiusura – ha concluso Gatti -. È uno strumento che invita alla responsabilità chi lo riceve a differenza di chi riceve un dono o un sussidio qualsiasi, è responsabilizzato perché deve restituirlo. Ma l’obiettivo è quello di migliorare le capacità produttive o uscire da una situazione sociale magari in difficoltà. Come noi abbiamo imparato, il dono impigrisce, il credito responsabilizza”.
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Così la rivoluzione digitale sta cambiando il lavoro
“Dalla manualità alla rivoluzione digitale” è il titolo del nuovo libro di Raffaele Bonanni scritto per Bertonieditore presentato nel corso di un’intervista nella redazione romana dell’agenzia Italpress.
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