Sarà l’ultima seduta del Consiglio regionale del 2019, quella convocata per martedì 17 dicembre alle 15.30 che seguirà il 18 mattina alle 9.30 con ripresa pomeridiana ed eventuale notturna con prosecuzione nella giornata di giovedì 19 dicembre.
In apertura dei lavori si affronterà la manovra finanziaria 2020-2022 con la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza regionale (Defr), la legge di stabilità 2020 e il bilancio di previsione finanziario 2020.
Tra gli atti all’ordine del giorno poi, la proposta di legge su trasporto e soccorso sanitario; le disposizioni sul circuito automobilistico del Mugello; il bilancio di esercizio 2018 di Ente terre regionali toscane e la partecipazione della Toscana alle politiche dell’Unione europea.
In programma anche la comunicazione della Giunta in merito agli eventi sismici del 9 dicembre 2019.
Tra gli argomenti all’ordine del giorno il pacchetto di atti finanziari 2020-2022, la proposta di legge su trasporto sanitario e soccorso e la comunicazione della Giunta sugli eventi sismici del 9 dicembre 2019.
TOSCANA, ULTIMA SEDUTA 2019 IL 17, 18 E 19 DICEMBRE
ANTICORPI COME STRUMENTI MOLECOLARI PER NANOSTRUTTURE
Uno degli aspetti più promettenti e affascinanti che caratterizzano la ricerca nel campo delle nanotecnologie è la possibilità di progettare e sintetizzare in laboratorio strutture e macchine molecolari di dimensioni nanometriche che in futuro potranno essere impiegate in numerose applicazioni, inclusa quella clinica. Tra i vari modi in cui è possibile creare queste nanostrutture recentemente è stato dimostrato che l’utilizzo di DNA sintetico presenta molti vantaggi. Innanzitutto, sfruttando le semplici e ben note interazioni tra basi complementari, si possono progettare sequenze di DNA che, proprio come dei mattoncini Lego, sono in grado di auto-assemblarsi in strutture ben definite in maniera altamente controllata e programmata. Sfruttando questo principio negli ultimi anni sono state create diverse strutture sia a due che a tre dimensioni in cui il DNA sintetico veniva utilizzato come “mattoncino” molecolare.
Per fare in modo che queste strutture possano essere applicate in ambito clinico è però importante riuscire a controllare il loro assemblaggio o disassemblaggio con marker di rilevanza clinica. In questo modo si potrebbe, ad esempio, rilasciare un carico terapeutico contenuto nella nanostruttura solo in presenza di un marker clinico caratteristico di una determinata malattia.
In un lavoro appena pubblicato nella prestigiosa rivista Nature Communications, un gruppo di ricerca dell’Università di Roma Tor Vergata ha dimostrato che questo è possibile utilizzando degli anticorpi come strumenti molecolari che guidano l’assemblaggio o disassemblaggio di nanostrutture.
Gli anticorpi sono proteine che possono essere utilizzate come marker per numerose patologie; gli anticorpi sono infatti prodotti dal nostro organismo in risposta alla presenza di sostanze estranee o potenzialmente pericolose e hanno il compito di riconoscere tali sostanze e disattivare la loro potenziale pericolosità.
“Questo progetto è iniziato due anni fa quando abbiamo realizzato che lo straordinario e regolato meccanismo con cui gli anticorpi rispondono ad agenti esogeni di varia natura potesse essere utilizzato nel campo delle bio-nanotecnologie”, afferma Francesco Ricci, Professore Ordinario all’Università di Roma Tor Vergata. “La nostra idea è stata quindi quella sfruttare gli anticorpi come strumenti molecolari per guidare la costruzione di nanostrutture a DNA”.
“Abbiamo utilizzato mattoncini di DNA progettati per legarsi l’uno all’altro a formare delle strutture tubulari, che chiamiamo nanotubi”, dice Simona Ranallo, ricercatrice post-doc nel gruppo del Prof. Ricci e primo autore della pubblicazione. “Affinché l’assemblaggio di tali strutture fosse promossa dalla presenza di anticorpi, abbiamo introdotto in queste unità degli elementi di riconoscimento (antigeni) specifici per gli anticorpi di interesse. In questo modo solo quando l’anticorpo specifico è presente nel campione la formazione dei nanotubi ha inizio!”.
“Gli anticorpi sono strumenti molecolari altamente specializzati” aggiunge il Prof. Ricci, “e abbiamo sfruttato la loro capacità di riconoscere in maniera specifica diversi antigeni per progettare mattoncini di DNA che potessero formare nanotubi in presenza di anticorpi diversi”.
“Abbiamo fatto poi un ulteriore passo avanti” continua il Prof. Ricci, “siamo riusciti non solamente ad assemblare queste nanostrutture in presenza di uno specifico anticorpo, ma anche a disassemblarle con un diverso anticorpo”.
Questa strategia dimostra che è possibile progettare nanostrutture intelligenti in grado di formarsi e distruggersi in presenza di uno specifico marker e pertanto potrebbe avere potenziali applicazioni in ambito biomedico, diagnostico e terapeutico.
(ITALPRESS).
TOR VERGATA FA PARTE DI “ASTROBIOLab”
Il Laboratorio di Astrobiologia e Biologia Molecolare dei Cianobatteri dell’Ateneo “Tor Vergata” è stato valutato tra le strutture di eccellenza nella ricerca di base e applicata in Astrobiologia
È nato IAI-ASTROBIOLab, Istituto Astrobiologico Italiano con la Rete dei Laboratori Nazionali di Astrobiologia specializzati nella ricerca dell’origine della vita e della ricerca della vita nello Spazio, e Il Laboratorio di Astrobiologia e Biologia Molecolare dei Cianobatteri dell’Università di Roma “Tor Vergata” ne fa parte.
I laboratori nella Rete, che conta diverse Università italiane e Centri di Ricerca, sono stati coinvolti grazie alla loro elevata competenza e professionalità nella ricerca fondamentale e applicata nei principali settori dell’ Astrobiologia, che comprendono: l’origine della vita, l’astrochimica, la chimica prebiotica, la radiobiologia, la biologia sintetica, gli estremofili, l’abitabilità, la ricerca della vita nello spazio, la ricerca della vita nei pianeti extra-solari, la panspermia, lo sviluppo di nuove procedure analitiche, e l’identificazione di biomarcatori della vita.
La Società Italiana di Astrobiologia (SIA) ha promosso la fondazione dell’Istituto Astrobiologico Italiano-Rete dei laboratori Nazionali di Astrobiologia IAI-ASTROBIOLab (www.astrobiologia.weebly.com) al fine di sostenere le conoscenze di base e applicate dell’Astrobiologia e agevolare il coordinamento e lo sviluppo congiunto di diverse discipline scientifiche e dei relativi programmi di ricerca.
IAI-ASTROBIOLab rappresenta attualmente l’unica struttura nazionale avente come unico obiettivo lo studio dell’ Astrobiologia. L’istituto nasce per il raggiungimento dei seguenti obiettivi nella ricerca fondamentale e applicata: promuovere il progresso delle conoscenze; sviluppare e coordinare la ricerca del settore; stimolare la collaborazione tra i ricercatori di diverse discipline; favorire lo sviluppo di tecnologie abilitanti per applicazioni terrestri e spaziali.«La nascita dell’Istituto Italiano di Astrobiologia, con la Rete dei Laboratori Nazionali di Astrobiologia, è una tappa importante per lo sviluppo e il consolidamento di questa area di ricerca in Italia e come Ateneo siamo davvero orgogliosi di farne parte – afferma la prof. ssa Daniela Billi, responsabile del Laboratorio di Astrobiologia e Biologia Molecolare dei Cianobatteri. Lo studio dell’origine e distribuzione della vita nell’universo necessita di conoscenze scientifiche così diverse che un coordinamento dei laboratori coinvolti in vario modo è indispensabile per raggiungere risultativi innovativi e di rilievo per le missioni di esplorazione spaziale».
Alla fondazione dello IAI-ASTROBIOLab hanno partecipato numerosi laboratori di ricerca selezionati, tramite apposito bando pubblico, da un panel di esperti nazionali e internazionali che hanno verificato la qualità delle competenze astrobiologiche dei richiedenti. La struttura, oltre al Laboratorio di Astrobiologia e Biologia Molecolare dei Cianobatteri di “Tor Vergata”, comprende i laboratori specializzati delle Università di Viterbo, “Federico II” di Napoli; “Sapienza” di Roma; Università di Torino; Università di Bologna; Università di Trento; Università dell’Aquila; Università di Parma; il Laboratorio di Astrobiologia del INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri e l’ Istituto di Bioscienze e BioRisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Sede di Napoli.
I risultati già conseguiti nell’ambito di questi studi sono testimoniati dai numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali, attualmente in corso, i cui risultati trovano importanti applicazioni oltre che in ambiente spaziale anche nello sviluppo della tecnologia e nella definizione di nuovi protocolli e procedure per la salute e il benessere umano.
L’Istituto Astrobiologico Italiano-Rete dei laboratori Nazionali di Astrobiologia IAI-ASTROBIOLab avrà anche l’importante funzione di educare alla ricerca una nuova generazione di esperti di Astrobiologia con una formazione interdisciplinare e multisettoriale.
PALMERI A LAVORATORI WHIRPOOL CARINARO “TENIAMO DURO”
Alla Whirpool di Carinaro, l’Assessore al Lavoro e alle Risorse Umane della regione Campania Sonia Palmeri ha incontrato i lavoratori, le RSU ed i dirigenti aziendali, per un confronto sulle prospettive future del sito produttivo e lo scambio di auguri.
“Lo stabilimento di Carinaro – dice l’Assessore – è stato interessato dal 2015 da un profondo processo di riorganizzazione aziendale, durante il quale la Regione Campania ha fatto la sua parte siglando un accordo di programma, evitando in tal modo la chiusura dello stabilimento”.
“Teniamo duro, – continua Palmeri – ci sarà un nuovo progetto aziendale che punterà ad assorbire i 120/130 esuberi. Noi, come abbiamo sempre fatto dal 2015, siamo al fianco dei lavoratori e delle imprese che, pur subendo contrazioni di mercato, ci garantiscono la volontà di mettere in campo un percorso di ripresa e rilancio”.
“Solo a queste condizioni – conclude – la Regione Campania fa da supporto con risorse, strumenti e misure che salvaguardino l’occupazione”.
POPOLARE DI BARI, GUALTIERI “SALVATAGGIO È UN DOVERE”
“È doveroso che il governo intervenga per garantire la piena tutela dei risparmiatori, che non corrono alcun rischio, e del tessuto imprenditoriale sostenuto dalla Banca Popolare di Bari”. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, in una intervista al Messaggero.
“Innanzitutto, a sostegno della solidità dell’istituto barese vi sarà l’intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi, che in passato la Commissione europea aveva discutibilmente impedito per vicende analoghe e che invece, come ha riconosciuto la Corte di giustizia dell’Ue, non può essere considerato come un aiuto di Stato perché le sue risorse sono interamente apportate dal sistema bancario privato – dice Gualtieri -. In secondo luogo, il potenziamento delle capacità patrimoniali del Mediocredito Centrale, che il governo vuole rendere una vera banca pubblica di investimento, consentirà di concorrere al rilancio della Banca Popolare di Bari nel quadro di un più ampio disegno che punta a sostenere lo sviluppo del sistema del credito del Sud, che richiede la presenza di intermediari finanziari focalizzati sul territorio, a sostegno delle famiglie e capaci di favorire la crescita delle imprese meridionali. È un progetto che è aperto anche all’apporto di altri intermediari e investitori che ne volessero fare parte”.
CDM FIORETTO DONNE. SQUADRA AZZURRA SECONDA A SAINT MAUR
All’indomani della doppietta azzurra nell’individuale con Alice Volpi e Martina Batini, l’Italia torna sul podio di Saint Maur a conclusione della tappa francese del circuito di Coppa del Mondo di fioretto femminile.
Nella gara a squadre, il quartetto composto da Alice Volpi, Arianna Errigo, Elisa Di Francisca e Francesca Palumbo, ha conquistato il secondo posto. Le azzurre, dopo la vittoria all’esordio per 45-19 su Singapore, hanno avuto ragione ai quarti della Polonia col punteggio di 45-33, prima del successo in semifinale contro l’Ungheria per 45-28. In finale contro la Russia, l’Italia ha iniziato bene il match per poi subire nell’ultimo parziale la rimonta delle russe capaci di piazzare la stoccata del 41-41 ad un secondo dalla fine del tempo regolamentare. Nel minuto supplementare, a piazzata la stoccata del definitivo 42-41 è stata la russa Inna Deriglazova ai danni di Elisa Di Francisca.
Grazie ai punti conquistati a Saint Maur, l’Italia di fioretto femminile è ad un passo dalla matematica certezza della qualificazione ai Giochi Olimpici Tokyo2020, che potrebbe giungere sin dalla prossima prova a squadre di Coppa del Mondo in programma a Katowice, in Polonia, dal 10 al 12 gennaio.
(ITALPRESS).
LA SQUADRA AZZURRA DI FIORETTO TERZA A TOKYO
L’Italia conquista il terzo posto al termine della gara a squadre che ha concluso la prova di Coppa del Mondo di fioretto maschile a Tokyo. La tre giorni in terra nipponica, valida come test event in vista dei Giochi Olimpici della prossima estate, ha visto il successo della Francia, ai danni degli Stati Uniti, con gli azzurri che sono saliti sul terzo gradino del podio, grazie alla vittoria per 45-38 nell’assalto per il terzo posto contro la Russia.
Il quartetto italiano, guidato dal ct Andrea Cipressa e composto da Alessio Foconi e Daniele Garozzo, reduci dall’ottima prestazione nell’individuale, oltre che da Andrea Cassarà e Giorgio Avola, ha subito la battuta d’arresto in semifinale contro la Francia, col punteggio di 45-27.
I fiorettisti azzurri avevano iniziato il loro percorso di gara con il successo agli ottavi contro la Spagna per 45-21, proseguendo poi con la vittoria ai quarti contro la formazione portacolori di Hong Kong con il punteggio di 45-35.
(ITALPRESS).








