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MARTEDI’ 10 PRESENTAZIONE A NAPOLI DEGLI ASSOLUTI

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Martedì 10 dicembre alle ore 11, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, a Napoli, si terrà la conferenza stampa di presentazione dei campionati italiani di scherma olimpici, paralimpici e non vedenti MD Napoli 2020, che si svolgeranno a Napoli, dal 4 al 7 giugno 2020, al PalaVesuvio. Tema principale della conferenza sarà “Napoli Capitale della Scherma 2020”, il programma che comprende le tappe di avvicinamento alla competizione nazionale. Saranno presenti alla conferenza stampa: Luigi de Magistris, sindaco di Napoli; Ciro Borriello, assessore allo Sport del Comune di Napoli; Giorgio Scarso, presidente della Federazione Italiana Scherma; Sergio Roncelli, presidente CONI Campania; Diego Occhiuzzi, presidente dell’Associazione Milleculure, che organizza i Campionati; Patrizio Oliva, co-presidente dell’Associazione Milleculure. Sono stati inoltre invitati a prendere i vertici della Federazione Italiana Scherma, del Coni Campania, gli olimpionici campani della scherma e di altri sport, tra i quali l’olimpionico Sandro Cuomo, e gli atleti che sono in lizza per i Giochi di Tokyo 2020, tra i quali Luca Curatoli e Rossana Pasquino.
(ITALPRESS).

QOODER “SU MISURA”. PERSONALIZZAZIONE DA SUPERCAR

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Si chiama Qooder “Su Misura” ed è l’esclusivo programma della Casa svizzera per quei clienti che desiderano una personalizzazione a livello sartoriale del proprio Qooder: un servizio unico nel suo genere che estende al mondo della mobilità un’attenzione riservata, fino ad oggi, ai clienti delle supercar. Il programma prevede infatti più di 800 combinazioni diverse che il cliente può scegliere on line o – vista la particolarità di alcune richieste – direttamente alla sede centrale di Vacallo, in Svizzera. Nella lista di accessori c’è praticamente di tutto, allo scopo di regalare ai clienti la possibilità di rendere il proprio Qooder unico e inconfondibile. Diverso da tutti gli altri. Ma la fantasia talvolta supera la realtà. E le richieste – che l’azienda svizzera riesce sempre ad esaudire – spesso stupiscono. “Un nostro caro cliente – spiega Cecilia Pessina, direttore marketing Qooder – dopo aver comprato diversi modelli, ne ha voluto uno verniciato con lo stesso colore degli occhi blu della sua ragazza. E per questo ci ha inondato di immagini della compagna. Il risultato finale è stato eccezionale”.
E’ solo un esempio perché il programma di personalizzazione “Su Misura” ha una fascia di intervento infinita. E consente come sempre ad ogni cliente di creare il proprio Qooder, valorizzandolo con 800 combinazioni di base possibili, che poi diventano di fatto infinite: dalle iniziali cucite a mano sulla sella al colore su campione e accessori unici che arrivano perfino a comprendere una tavola da surf. O bauletti di ogni tipo, foggia e colore. Fra i clienti anche il principe del Belgio Laurent Benoît Baudouin Marie che ha voluto un Qooder unico, personalizzato con le sue iniziali cucite sulla sella, come su una camicia di sartoria. Dal punto di vista operativo, i clienti che desiderano avvalersi del programma “Su Misura” configurano il proprio Qooder che poi viene assemblato e spedito direttamente a casa del nuovo proprietario in meno di 5 settimane. Come nel mondo delle supercar, esaudire i desideri con velocità è il segreto del successo.
“Non è un caso – spiega Paolo Gagliardo, Ceo Qooder – che per la campagna di lancio del nostro scooter abbiamo interpellato il grande creativo e fotografo inglese Rankin che ha già interpretato marchi prestigiosi come Abarth ed Aston Martin. Rankin, prima di accettare il compito, voleva essere veramente convinto e ha chiesto di provare il nuovo veicolo. Dopo la sua esperienza di guida a Londra ha accettato con entusiasmo”.
(ITALPRESS).

SOLD OUT DELLA SUZUKI V-STROM 1050XT SAKIGAKE

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Sono state aggiudicate le 10 Suzuki V-Strom 1050XT Sakigake allestite per anticipare il debutto del modello sul mercato italiano previsto per il prossimo mese di febbraio 2020. A scatenare la voglia di aggiudicarsi una delle V-Strom è stato, oltre al desiderio di essere il primo a guidarla, l’equipaggiamento esclusivo nella versione limitata che aggiunge al già completo allestimento XT un set di borse in alluminio di colore nero con l’ideogramma raffigurante il kanji Sakigake che ben si combina con la livrea heritage, bianca ed arancione, scelta per questa versione. Il sold out della launch edition Sakigake conferma la grande fiducia degli appassionati nei confronti della gamma V-Strom e del brand Suzuki. In giapponese la parola “sakigake” identifica “colui che compie il primo passo in avanti”, un pioniere capace di aprire nuove strade e di spingersi per primo laddove gli altri non vanno.

La V-Strom 1050XT è all’avanguardia anche dal punto di vista tecnologico, questo grazie ad un pacchetto che garantisce controllo e sicurezza in ogni ambito, guardando al comfort di guida e alla salvaguardia di pilota e passeggero. Il tutto avviene in maniera naturale ed automatica, così che il conducente possa concentrarsi sulla guida. A comporlo sono sette dispositivi elettronici: Cruise Control, Motion Track Brake System – sistema di frenata combinata, Hill Hold Control System – Assistenza alla partenza in salita, Slope Dependent Control System – Modulatore di frenata in discesa, Load Dependent Control System – Ripartitore di frenata in funzione del carico, Traction Control in tre modalità + off, Suzuki Drive Mode Selector – Selettore delle modalità di guida. Tutti questi dispositivi sono gestiti in modo integrato sfruttando i dati rilevati da una piattaforma inerziale capace di registrare ogni movimento della moto in sei direzioni lungo tre assi. I sistemi assistono il pilota sotto molti punti di vista, migliorando il controllo della moto e portando il piacere di guida in una nuova dimensione.
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In linea con il DNA Suzuki, oltre a essere all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, l’equipaggiamento di serie della V-STROM 1050XT è senza compromessi: barre paramotore in alluminio, paracarter in alluminio, frecce led, manubrio in alluminio a sezione variabile, paramani e cavalletto centrale, oltre a parabrezza e sella regolabili in altezza. Non mancano poi una presa USB a lato della strumentazione digitale e una presa 12V nel vano sottosella. La moto nasce attorno a un telaio a doppia trave in alluminio leggero e robusto al tempo stesso, nel quale è inserito un bicilindrico a V di 90 gradi. Questo schema regala alla moto dimensioni compatte ed un’agilità eccezionale. Al tempo stesso, la ciclistica è equilibrata e solida, il che permette sia di forzare il ritmo sia di viaggiare rilassati. Inoltre, le importanti novità a livello di fasatura, scarico e impianto di raffreddamento fanno salire la potenza massima a 107,4 cv senza far aumentare i consumi e consentono anche di rispettare i limiti sulle emissioni della norma Euro 5. La V-Strom 1050XT realizza dunque il connubio perfetto tra prestazioni elevate, avanzata tecnologia ed eccellente livello di sicurezza attiva per un mix senza paragoni sul mercato.
(ITALPRESS).

PRESENTATO IL XII RAPPORTO OPPAL

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Parlando di progetti di valorizzazione delle aree prospicienti le superfici acquee (i Bordi dell’acqua), gli investimenti del 2018 testimoniano che le aree maggiormente interessate sono state i lungo-fiume (37% del totale) e che gli interventi più ricorrenti hanno riguardato parchi e aree verdi (35% del totale). Ma non solo, la tendenza del residenziale è trasformare e riqualificare (54%) invece di costruire il nuovo (43%).
Sono questi alcuni dei risultati presentati al Politecnico di Milano con il XII Osservatorio Permanente sulla Pubblica Amministrazione Locale (OPPAL) realizzato all’interno del Real Estate Center (REC) del Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito.
L’approfondimento sui progetti di valorizzazione delle aree prospicienti le superfici acquee ci dice anche che: il 35% dei Comuni ha realizzato interventi di riqualificazione/valorizzazione almeno negli ultimi 5 anni; nel 62% dei casi sono stati utilizzati esclusivamente fondi pubblici; per il futuro il 38% dei Comuni prevede di realizzare interventi di riqualificazione/valorizzazione; le aree interessate si distribuiscono uniformemente tra lungofiume, lungo mare, canali e laguna (Venezia) con una media di 15 interventi; nel 75% dei casi saranno utilizzati esclusivamente fondi pubblici.
(ITALPRESS) – (SEGUE).

In totale i Comuni che hanno partecipato alla seconda parte del questionario poiché hanno realizzato e/o hanno intenzione di realizzarne in futuro degli interventi di riqualificazione/valorizzazione sono il 46% del totale. Di questi Comuni, il 59% è presente in entrambe le casistiche.
La XII edizione dell’Osservatorio sottolinea con i numeri un dato importante: l’esistenza di un piano di alienazioni e valorizzazioni con gli immobili non strumentali copre ben il 94% del campione delle amministrazioni che hanno partecipato all’analisi.
I piani attuativi istruiti, poi, sono stati in media 7 in linea con quanto registrato negli anni precedenti.
Anche per le tempistiche, i dati che emergono dall’analisi sono in linea con quelli degli anni precedenti: 12 giorni per il certificato di destinazione urbanistica e 7 mesi per l’approvazione del piano attuativo.
Un altro elemento di analisi è quello della competitività dei territori nell’attrarre gli operatori internazionali: nell’80% dei casi gli interventi sono affidati ad imprese locali, in decremento rispetto a quanto registrato lo scorso anno.
(ITALPRESS) – (SEGUE).

Alla ricerca di quest’anno hanno partecipato 48 capoluoghi di provincia su un panorama delle 107 amministrazioni coinvolte e localizzate su tutto il territorio italiano, pari al 44% del campione individuato.
L’Osservatorio, si basa sulla collaborazione delle pubbliche amministrazioni locali mediante la somministrazione di un questionario d’indagine. Ha indagato le procedure urbanistiche ed edilizie adottate e approfondito il tema dell’efficienza dei processi concessori analizzando tutte le risorse e procedure messe in campo dal soggetto pubblico per l’iter di concessione urbanistica. Tutti gli elementi di analisi portano a fornire una fotografia precisa di come le realtà locali si muovano per attrarre capitali di investimento.
(ITALPRESS).

GALLINARI SUPER, A PICCO GLI SPURS DI BELINELLI

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Seconda affermazione in tre giorni di Oklahoma City contro New Orleans. Nella notte italiana della regular-season dell’Nba, i Thunder espugnano in volata il parquet dei Pelicans per 107-104 con una super prestazione di Danilo Gallinari. La 31enne ala piccola di Sant’Angelo Lodigiano firma la sua prima doppia doppia della stagione, finendo a referto, in 33 minuti scarsi di impiego, con 23 punti e 11 rimbalzi. Per i padroni di casa, alla quinta sconfitta consecutiva, 26 punti di Jrue Holiday e 20 di Brandon Ingram (6 punti in 16 minuti per Nicolo’ Melli). Undicesimo ko nelle ultime 13 partite per i San Antonio Spurs, travolti per 132 dai Detroit Pistons, trascinati dalla ‘mano calda’ di Christian Wood, capace di contribuire alla causa con il suo nuovo massimo in carriera (28 punti in 22 minuti). Per la 33enne guardia di San Giovanni in Persiceto solo 6 punti in 16 minuti di gara.
(ITALPRESS).

ISOLA “PNEUMATICI OK, BRAVI HAMILTON E MERCEDES”

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Lewis Hamilton su Mercedes ha vinto l’ultima gara della stagione 2019 con una strategia a una sosta medium-hard, la stessa usata da Max Verstappen (Red Bull), 2° al traguardo. Terzo Charles Leclerc con una tattica diversa a due soste medium-hard-soft e abile a sfruttare al meglio la C5 nell’ultima parte di gara per conquistare il podio. Partito dalla pole position, Hamilton non ha mai perso la testa della gara. Negli ultimi giri, Leclerc e Bottas hanno duellato per conquistare il 3° posto. En plein per Hamilton: pole position, vittoria e giro veloce in gara. Strategia diversa a due soste, con tutte e tre le mescole disponibili, per i due piloti Ferrari. In entrambi i pit stop le monoposto si sono fermate una dietro l’altra. Dopo essere partito dall’ultima posizione in griglia a causa di una penalità, Valtteri Bottas ha concluso la gara al 4° posto. Il pilota Mercedes ha effettuato un primo stint lungo su medium per poi passare a hard, tagliando il traguardo a meno di un secondo dal podio. Lo stint più lungo della gara è di Pierre Gasly (Toro Rosso): fermatosi per il pit stop dopo un contatto al giro 1, ha percorso 52 giri su hard (chiudendo con 2 giri in meno).
Nella top 10 si sono viste cinque diverse strategie. A due giri dalla fine con pneumatici C3 hard, Hamilton ha ottenuto il nuovo record in gara, imbattuto dal 2009.
HARD C3: Usata da tutti i piloti che si sono fermati una sola volta ad eccezione di Nico Hulkenberg (Renault), che ha chiuso in 12esima posizione la sua ultima gara in Formula 1 (per il momento). MEDIUM C4: La mescola più usata nel primo stint, grazie all’ottimo compromesso tra durata e performance considerate le temperature in calo durante la gara. SOFT C5: La mescola più morbida della gamma ha risposto bene alle esigenze dalla pista, anche nel primo stint con il carico di carburante. “Dal punto di vista dei pneumatici, siamo soddisfatti delle prestazioni delle tre mescole più morbide della gamma su questo tracciato – ha dichiarato Mario Isola responsabile F1 e Car Racing -. Abbiamo visto stint molto lunghi e un livello di degrado molto basso, ma anche tante diverse strategie. Inoltre, Lewis Hamilton ha migliorato il precedente record della pista, risalente al 2009. Questo fattore sottolinea il costante miglioramento di prestazioni visto quest’anno in Formula 1, un elemento che dovremo tenere presente per il futuro”.
“Martedì e mercoledì tutti i Team torneranno in pista per testare le mescole 2020 con la possibilità di effettuare delle prove comparative con quelle del 2019 – ha proseguito Isola -. Mercedes sarà poi impegnata nell’ultimo test di sviluppo dell’anno per i pneumatici da 18″ in ottica 2021. Congratulazioni a Lewis Hamilton e Mercedes per aver dominato la gara e per aver conquistato il campionato piloti e costruttori”.
(ITALPRESS).

DEBITO, CAMBIAMENTO QUANDO SI TOGLIERANNO PESI ECONOMICI SU FAMIGLIE

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Noi abbiamo un debito che in rapporto al pil è in negativo, il secondo nel mondo. Insomma un convitato di pietra che pregiudica ogni programmazione di nuovi investimenti per le necessità italiche, qualora si volesse farli. Un debito, bisogna ricordarlo, procurato da sperperi elettoralistici da parte dei governi, anziché procedere ad assottigliarlo per abbassare almeno il conto degli interessi. Un cane che si morde la coda, meccanismo che se non dovesse interrompersi, porterà la Nazione nello sfacelo completo. Dunque, gli interessi che paghiamo finanziano lautamente banche e agenzie di finanza internazionale che come sanguisughe sono attaccate alla condizione che, per nostra sciatteria o malgoverno, noi stessi provochiamo. Ora vediamo come stanno le cose per il primo paese che ha il debito doppio rispetto a noi: il Giappone. Nella terra del sol levante praticamente il debito è quasi tutto finanziato dai risparmiatori Giapponesi; esattamente come facevamo noi fino al periodo della cosiddetta Prima repubblica: i risparmiatori compravano Bot ben remunerati, cosicché erano le famiglie a guadagnarci accrescendo il loro potere di acquisto con ricadute benefiche anche sul Pil. Un circuito virtuoso che non solo alimentava una dinamica benefica, ma ci risparmiava anche declassamenti delle agenzie specializzate che spingono verso una spirale sempre più in basso, ed in aggiunta le rampogne con relative penalizzazioni europee. Se le cose stanno in questo modo, tutti coloro che hanno governato fino ai nostri giorni, perché non hanno preso in considerazione queste verità? Eppure il risparmio degli italiani, nonostante in questi anni si è in parte dilapidato, è ancora il più alto del mondo, e raggiunge un monte che è il doppio del nostro debito pubblico. In simili circostanze chiunque abbia del buon senso, abbia amore per la patria, abbia senso di responsabilità, abbia a cuore gli interessi popolari, cambierebbe rotta. Ma finora la rotta è sempre la stessa; ci sarà qualcuno che si porrà l’obiettivo di farlo? Finirà la situazione incresciosa che in politica si litiga continuamente su cose di poca importanza, e sulle cose vitali non si fiata nemmeno? Secondo me il cambiamento in Italia ci sarà quando si lavorerà per togliere i pesi economici che incombono sulle famiglie, e non al contrario concorrendo ad appesantirli. Si una rivoluzione da fare da parte di chi ha le mani libere.

GP ABU DHABI. ISOLA “CI ASPETTIAMO UNA GARA ESTREMAMENTE TATTICA”

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Lewis Hamilton ha ottenuto la pole position del Gran Premio di Abu Dhabi, con il miglior tempo in qualifica in 1’34″779 che vale anche il nuovo record assoluto del tracciato di Yas Marina. Il campione della Mercedes ha superato il Q2 su C4 Yellow medium e di conseguenza partirà con questa mescola, così come il compagno di squadra Valtteri Bottas, i due piloti Red Bull e Charles Leclerc su Ferrari. Hamilton ha ricevuto il Pirelli Pole Position Award da Aseel Al-Hamad, prima donna saudita a guidare una Formula 1, pioniera del motorsport nel Medio Oriente e membro della FIA Women in Motorsport Commission. Sulla carta, la strategia migliore per i 55 giri del Gran Premio di Abu Dhabi è a una sosta, con diverse varianti interessanti vista la finestra piuttosto ampia per il pit stop. Le prime due tattiche sono molto vicine: una ha un primo stint su C5 soft da 7-14 giri, poi hard fino al traguardo. In alternativa, primo stint su medium per 10-18 giri, poi hard per 37-45 giri. Tutto dipenderà dalle circostanze di gara in cui si troveranno i piloti quando dovranno decidere quando fermarsi per il pit stop.

Un’altra strategia a una sosta vede la C5 soft per la prima parte di gara (18-22 giri), seguita da medium fino al traguardo: questa tattica richiede però parecchia gestione del passo gara, visto lo stint molto lungo su soft. La mescola hard giocherà quindi un ruolo cruciale nelle strategie a una sosta. Per i piloti su due pit stop, la strategia migliore è primi due stint su soft da 7-10 giri ciascuno, poi hard, ma qualsiasi combinazione con le tre mescole può essere valida. “Con una finestra piuttosto ampia per il pit stop, ci aspettiamo una gara estremamente tattica. Già in qualifica oggi ne abbiamo avuto un primo assaggio, con Sebastian Vettel che ha superato il Q2 su soft a differenza dei diretti rivali su medium. I piloti al via su C4 dovrebbero riuscire a completare un primo stint più lungo, ma coloro che partiranno su C5 soft saranno più veloci in partenza. In condizioni di gara, il divario tra medium e soft dovrebbe essere di circa mezzo secondo al giro. Un dato interessante che potrebbe fare la differenza in termini di strategie” commenta Mario Isola, responsabile F.1 di Pirelli.
(ITALPRESS).