Il Consiglio di Amministrazione di Snam ha approvato il piano 2019-2023. Nel periodo è previsto un aumento medio annuo dell’utile netto maggiore del 4%, confermando il target
precedente. Il gruppo ha previsto di raddoppiare gli investimenti nei nuovi business per la transizione energetica ad almeno 400 milioni di euro, rispetto ai 200 milioni del precedente piano.
Inoltre crescono del 65% a oltre 1,4 miliardi di euro le iniziative del progetto SnamTec, che ha l’obiettivo di accelerare la capacità innovativa di Snam e dei suoi asset per cogliere le opportunità offerte dall’evoluzione del sistema energetico.
“Con il nuovo piano al 2023 rafforziamo il ruolo di Snam nella transizione energetica e proseguiamo il percorso di crescita e di remunerazione degli azionisti facendo leva sui risultati raggiunti in questi anni, sulla maggiore efficienza operativa e sulla riduzione degli oneri finanziari, sulla totale integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance nella gestione dell’azienda e su uno scenario di mercato nel quale le nostre infrastrutture hanno un ruolo sempre più centrale per la decarbonizzazione”, spiega l’amministratore delegato di Snam Marco Alverà.
“Abbiamo voluto destinare maggiori risorse all’innovazione e all’accelerazione dei nuovi business green del progetto SnamTec, pari a oltre il 20% del totale degli investimenti al 2023, per accrescere la presenza di Snam nel settore del biometano – aggiunge -, confermare l’impegno nella mobilità sostenibile e nell’efficienza energetica ed essere tra i pionieri nell’utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico pulito del futuro. Siamo convinti che l’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili darà un contributo determinante al raggiungimento degli obiettivi climatici e che l’Europa e l’Italia potranno essere leader nello sviluppo della tecnologia. Entro fine anno raddoppieremo la nostra sperimentazione nella rete di trasmissione, portando la miscela di idrogeno al 10%”.
“Contestualmente, aumentiamo gli investimenti nel core business con l’obiettivo di accrescere sempre più la qualità del servizio e rendere le nostre infrastrutture più moderne, sicure e sostenibili, riducendo in modo significativo le emissioni delle nostre attività e contribuendo allo sviluppo economico e sociale dei territori nei quali operiamo”, conclude Alverà.
(ITALPRESS).
SNAM RADDOPPIA FONDI PER TRANSIZIONE ENERGETICA
LA COOPERAZIONE BANCARIA IN AUSTRALIA E NUOVA ZELANDA
È stato pubblicato uno studio sulla situazione della Cooperazione Bancaria in Australia e Nuova Zelanda, un approfondimento che prosegue l’attività di ricerca promossa dall’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari.
“La Cooperazione Bancaria in Australia e Nuova Zelanda” è un volume completo, un ulteriore tassello nel progetto che l’Associazione sta realizzando per far conoscere la storia e lo sviluppo della Cooperazione Bancaria a livello internazionale.
La pubblicazione segue quelle già realizzate per la Cina, il Giappone, la Corea del Sud e l’India. Anche in questo Continente emergono istituzioni creditizie che hanno dato e continuano tuttora a dare un contributo rilevante allo sviluppo delle economie locali attraverso il sostegno alle famiglie e alle piccole e medie imprese. La Cooperazione Bancaria in Oceania riveste un ruolo ed una rilevanza sempre più ampia.
In Australia, il Business Council of Cooperatives and Mutuals (BCCM) conta oltre 2.000 cooperative che operano in diversi settori tra cui quello bancario e rappresentano 29 milioni di soci e l’8% del prodotto interno lordo.
Con 119 miliardi di dollari di patrimonio le banche popolari cooperative australiane sono una alternativa competitiva e concreta agli altri istituti di credito giuridicamente differenti. Una rilevanza certificata anche dall’associazione industriale australiana, consapevole del ruolo che tali istituti rivestono nel sostegno all’economia reale. Discorso analogo riguarda la Nuova Zelanda dove a 10 Credit Unions con circa 140.000 soci si aggiunge la Cooperative Bank of New Zealand, fondata nel 1993 e che serve oltre 115.000 clienti.
Nel presentare la pubblicazione, il segretario generale di Assopopolari, Giuseppe De Lucia Lumeno, sottolinea “la necessità, in un mondo globalizzato, di conoscere a fondo tutte quelle realtà produttive che operano positivamente e che possono rappresentare validi esempi per uscire dalla profonda crisi economica e finanziaria che ha colpito l’Occidente”.
(ITALPRESS).
BOSCH E ALFA ROMEO, SICUREZZA E COMFORT AI MASSIMI LIVELLI
Bosch ha sviluppato per le nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio MY2020 le funzionalità ADAS di traffic jam assist, highway assist, intelligent speed control, lane keeping assist, active blind spot assist e traffic sign recognition, oltre a quelle già presenti di autonomous emergency brake, active cruise control e lane departure warning. La logica di questi sistemi di assistenza alla guida è stata implementata da Bosch e resa possibile principalmente dall’azione combinata di un radar frontale a medio raggio, una telecamera e un servosterzo elettrico, tutti componenti forniti da Bosch per entrambi i modelli. Il sensore radar frontale a medio raggio di Bosch fornisce importanti informazioni sull’ambiente circostante entro una distanza di 160 metri. Il sensore rileva gli oggetti e misura la loro velocità e posizione relativamente al movimento del veicolo. La telecamera frontale di Bosch riconosce l’area circostante in modo affidabile anche in condizioni di luce e meteo sfavorevoli. Le informazioni rilevate dal sensore radar e dalla telecamera sono elaborate e successivamente trasmesse al servosterzo elettrico Bosch per il controllo di corsia e al sistema frenante per l’accelerazione e la decelerazione del veicolo.
Gli ADAS Bosch che equipaggiano le nuove Giulia e Stelvio MY2020.
Traffic jam assist e highway assist: il traffic jam assist, la funzione di guida parzialmente autonoma di Bosch (livello SAE 2), contribuisce a rendere il viaggio nelle strade a scorrimento veloce più sicuro e confortevole. Il sistema, infatti, agisce sul controllo longitudinale e laterale della vettura, intervenendo anche direttamente sullo sterzo. L’integrazione dell’active cruise control e del lane centering rende possibile una guida parzialmente autonoma sia in rettilineo sia in curva.
Il sistema analizza la velocità e la traiettoria dei veicoli circostanti e la compara con quelle della propria vettura. La funzione è sempre attivabile dal guidatore se il veicolo viaggia a una velocità inferiore ai 60km/h e se sono presenti e rilevate le linee di corsia. In questo modo, l’auto seguirà automaticamente il veicolo che la precede, assumendosi i compiti di partire, accelerare, frenare e sterzare all’interno della propria corsia.
Il guidatore rimane comunque responsabile del veicolo e deve supervisionare continuamente il sistema, riprendendo il controllo della guida se necessario. La pronta risposta del guidatore è garantita da un sensore capacitivo al volante che rileva la presenza delle mani sullo stesso. Se il traffic jam assist offre un valido supporto al guidatore nelle strade a scorrimento veloce, il sistema Bosch highway assist svolge una funzione simile in autostrada, sino alla velocità massima di 145 km/h.
Traffic sign recognition e intelligent speed control: il traffic sign recognition, tramite la telecamera Bosch rileva e classifica i segnali stradali, incluso l’inizio e la fine dei tratti in cui sono in vigore i limiti di velocità. Quando il sistema identifica un cartello stradale, questo viene visualizzato sul display del cruscotto. Se viene segnalato un cartello che indica una variazione di velocità rispetto a quella precedentemente impostata con l’active cruise control, il guidatore può attivare l’intelligent speed control permettendo automaticamente alla vettura di ridurre o aumentare la velocità di marcia in base a quella segnalata.
Lane departure warning e lane keeping assist: il lane departure warning utilizza la telecamera frontale per rilevare le linee di demarcazione della corsia poste davanti al veicolo e monitorarne la posizione costantemente, avvertendo il guidatore tramite un segnale visivo, acustico e/o aptico (vibrazione del volante) in caso di fuoriuscita non intenzionale dalla carreggiata. Questo consente di riacquisire rapidamente la giusta direzione. Quando viene attivato l’indicatore di cambio intenzionale di corsia o direzione, il sistema non interviene riconoscendo la volontà del guidatore. Il lane keeping assist, attraverso la telecamera Bosch rileva le linee di corsia e mantiene il veicolo all’interno delle linee di percorrenza agendo attivamente sul servosterzo elettrico. Active blind spot assist: la funzione oltre a rilevare e segnalare al guidatore i veicoli in avvicinamento negli angoli ciechi del veicolo, attraverso il servosterzo elettrico di Bosch, corregge e mantiene in carreggiata la vettura nel caso di cambio di corsia intenzionale con indicatore di svolta attivato.
Autonomous emergency brake: se il guidatore si distrae in presenza di una situazione di rischio di tamponamento, il sistema di assistenza alla frenata di Bosch interviene prontamente inviando segnali acustici e visivi, dando un breve ma evidente scatto del freno che dà al guidatore il tempo di reagire. Se la frenata è insufficiente, il sistema interviene fornendo la pressione mancante sul freno; nei casi di mancata reazione da parte del guidatore e collisione inevitabile, il sistema effettua la frenata di emergenza. Active cruise control: il sistema regola la velocità del veicolo in base alle vetture che lo precedono e mantiene la distanza di sicurezza necessaria. L’active cruise control rallenta autonomamente l’auto, fino all’arresto completo, per poi riattivarsi, in caso di ripartenza del veicolo davanti, autonomamente entro 2 secondi oppure previa autorizzazione del guidatore azionando il pulsante di set speed o premendo l’acceleratore.
(ITALPRESS).
TOSCANA, NASCE ARMADIO MEMORIA PER NON DIMENTICARE LE STRAGI
Coltivare la memoria di quanto è avvenuto, per non dimenticare la morte dei 204 innocenti rimasti vittime nelle stragi del traghetto Moby Prince a Livorno (10 aprile 1991), del treno esploso alla stazione ferroviaria di Viareggio (29 giugno 2009) e del naufragio della Costa Concordia all’isola del Giglio (13 gennaio 2012). Ma coltivare la memoria anche per far sì che simili tragedie non si ripetano mai più. È il significato dell’Armadio della Memoria, inaugurato questa mattina nei locali della Biblioteca Pietro Leopoldo di Palazzo Cerretani a Firenze; una stanza all’interno della biblioteca regionale nella quale saranno raccolti libri, atti processuali, articoli di stampa, studi e qualsiasi altro tipo di documentazione e testimonianze relative alle tre drammatiche vicende che hanno ferito la Toscana. Un taglio del nastro emozionante, al quale, al fianco dell’istituzione regionali, erano presenti i rappresentanti della associazioni dei familiari delle vittime e i rappresentanti dei Comuni di Livorno, Viareggio e del Giglio.
“Abbiamo scelto di realizzare qui l’Armadio della Memoria, perché la biblioteca è, per sua natura, il luogo della memoria. E perché questo luogo, che raccoglie la biblioteca della Giunta regionale, quella del Consiglio e le donazioni ricevute, è il luogo dell’identità toscana”, ha detto il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, introducendo la cerimonia di inaugurazione. “Ci è parso doveroso – ha aggiunto – riservare una stanza in cui raccogliere tutta la documentazione di quelle stragi che hanno segnato e amareggiato i toscani. Qui qualsiasi cittadino potrà venire per consultare i documenti disponibili, per conoscere o approfondire eventi e momenti che la Toscana non vuole più vivere”. Giani ha anche annunciato che sull’esterno di Palazzo Cerretani, sul muro esterno della stanza che accoglie l’Armadio della Memoria, sarà posta una lapide in ricordo delle tragedie di Livorno, Viareggio e del Giglio.
“È un momento emozionante, perché nella Biblioteca della Regione Toscana ci sarà, da oggi, l’Armadio della Memoria, che è il ribaltamento del concetto dell’Armadio della Vergogna, e perché, soprattutto, rappresenta l’impegno a non dimenticare mai”, ha sottolineato il consigliere regionale Francesco Gazzetti, promotore della mozione che, votata all’unanimità nell’aprile del 2017, proponeva l’istituzione di un luogo che conservasse la memoria delle tragedie del Moby Prince, della stazione di Viareggio e del Giglio. “La presenza delle associazioni dei familiari delle vittime – ha aggiunto – ci emoziona ulteriormente, perché dimostra che stiamo facendo la cosa giusta”.
Di momento emozionante e commovente ha parlato anche il consigliere Stefano Baccelli, secondo il quale l’Armadio della Memoria rappresenta anche un modo di valorizzare il lavoro svolto dalle associazioni dei familiari delle vittime. “Conosco meglio ciò che ha fatto l’associazione di Viareggio – e posso dire che ha svolto un lavoro incredibile, non solo per la richiesta di giustizia, ma anche per la richiesta di sicurezza nei trasporti; un lavoro dunque che ha guardato a tutta la comunità, non solo viareggina. Per questo l’idea di raccogliere qua la documentazioni di queste tre tragedie e i contributi che le associazioni ha dato in termini di proposta perché non avvengano più eventi del genere era un segnale doveroso che le istituzioni dovevano dare”.
Per il consigliere Leonardo Marras, l’istituzione dell’Armadio della Memoria è “un segno per mettere nella giusta evidenza i sacrifici di vittime innocenti di tre momenti tragici che hanno segnato la storia contemporanea della Toscana. Non dimenticare è un dovere, così come è un dovere alimentare la memoria affinché la sicurezza in mare, la sicurezza dei trasporti e la convivenza serena siano sempre l’obiettivo che si deve perseguire”.
Alla cerimonia inaugurale è intervenuto anche il Procuratore generale di Firenze, Marcello Viola, che ha espresso “un apprezzamento vivo per questa iniziativa e per il luogo scelto”. E ha aggiunto: “Da siciliano ho capito il valore della memoria dopo le stragi di mafia del 1992. È un dovere la memoria, è un dovere fare giustizia ed è un dovere la verità. La magistratura sta facendo il suo lavoro e continuerà a farlo con il massimo impegno”.
Il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Livorno, Gianfranco Simoncini, e l’assessore alla Cultura del Comune di Viareggio, Sandra Mei, hanno sottolineato l’importanza di un luogo che coltivi la memoria anche per le future generazioni e hanno ribadito la vicinanza e il sostegno alle associazioni dei familiari delle vittime, perché le tragedie che li hanno colpiti sono ferite aperte per i loro territori e la Toscana tutta.
Sono intervenuti, ringraziando le istituzioni per la vicinanza e il sostegno alle loro battaglie, anche Loris Rispoli, presidente dell’Associazione #iosono141 di Livorno, e Marco Piagentini, presidente dell’Associazione Il mondo che vorrei di Viareggio. “Per noi – ha dichiarato Rispoli, – dopo quasi 29 anni, manca ancora una verità giudiziaria. Continueremo la nostra battaglia”. “Noi ci battiamo – ha aggiunto perché le stragi colpose non si cancellino dalla memoria e dalla storia, altrimenti questo paese non potrà mai partire guardando in avanti”.
TENSIONE IN ALLENAMENTO AL BRESCIA, GROSSO ALLONTANA BALOTELLI
BRESCIA (ITALPRESS) – Tensione verso la parte finale dell’allenamento del Brescia sui campi del centro sportivo di Torbole Casaglia. Mario Balotelli sarebbe stato invitato in maniera energica dal tecnico Fabio Grosso a lasciare l’allenamento e dirigersi verso gli spogliatoi. “Mario vai! Mario vai” le frasi riportare da chi ha assistito alla scena. La sessione pomeridiana di lavoro delle rondinelle stava volgendo al termine quando il tecnico del Brescia si sarebbe rivolto all’attaccante intimandogli di lasciare l’allenamento in corso di svolgimento. Poco dopo il giocatore è uscito salendo sulla propria vettura prendendo il cancello d’uscita sgommando. Nello stesso istante che Balotelli lasciava il centro sportivo la squadra stava ancora effettuando le esercitazioni tattiche agli ordini di Fabio Grosso. Dal canto suo il Brescia Calcio ha cercato di ricomporre la frattura. Secondo la ricostruzione fornita dal club Balotelli, al pari di Romulo e Tonali, ha lasciato anzitempo l’allenamento senza particolari problemi in particolare con Fabio Grosso. Intanto, la corte sportiva d’appello nazionale della Figc, in merito al ricorso presentato dal Verona sulla chiusura del settore Poltrone Est in occasione della prossima gara con la Fiorentina decretato dal giudice sportivo per i cori razzisti contro SuperMario, “ha disposto un supplemento istruttorio e nelle more ha sospeso la sanzione”.
(ITALPRESS).
ASSEGNATO A QOODER “LE FONTI AWARDS” 2019
È andato alla Qooder il premio di “eccellenza dell’anno nell’ambito della mobilità innovativa” de Le Fonti Awards 2019, assegnato mercoledì 20 novembre presso Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana a Milano. Tra le motivazioni del premio quella di essere un’azienda impegnata a guidare la rivoluzione nelle tendenze della mobilità, sviluppando soluzioni tecnologiche, sicure, efficienti, comode, divertenti e, soprattutto, all’avanguardia. “E’ un onore – ha commentato Paolo Gagliardo, Ceo Qooder – aver ricevuto questo premio perché è un riconoscimento del difficile lavoro che stiamo facendo sul futuro. Il domani si costruisce con la forza di chi cerca di realizzare cose apparentemente impossibili. Ed è esattamente quello che sta succedendo nel mondo della mobilità, dove tanti player iniziano a proporre mezzi talmente nuovi da non essere nemmeno classificabili. Monopattini elettrici, monoruota, micro veicoli pieghevoli o Qooder, scooter elettrici a quattro ruote che si piegano come moto: sono la nuova era della mobilità”.
“Inoltre – ha concluso Gagliardo – in questo appassionante periodo di cambiamenti dell’industria, Qooder si sta ritagliando un ruolo di primo piano: tanta sicurezza, ma anche praticità e zero emissioni. Semplicisticamente si dice spesso che il Qooder unisce il meglio dell’auto e dello scooter. Ma non è così: qui siamo nella nuova mobilità, in un pianeta mai esplorato prima. E per noi è una medaglia importante il fatto che un’istituzione riconosciuta come Le Fonti lo certifichi”. Le Fonti si avvale di un Comitato Scientifico composto da esperti nel settore accademico, finanziario, imprenditoriale e nel campo legale che ha valutato Qooder come “best in class” sotto diversi aspetti. Eccoli nel dettaglio: innovazione di settore (attenzione all’evoluzione di prodotti e servizi e ai progressi tecnologici volti a rispondere alle richieste del mercato); risultati di business (performance finanziarie, crescita dei ricavi, massimizzazione); leadership di settore (offrire un servizio o un prodotto di riferimento nella propria nicchia di mercato).
Sviluppo strategico (capacità di anticipare le esigenze dei clienti, con apertura ai mercati e ai settori chiave anche grazie ad attività di comunicazione e marketing legate al rafforzamento del proprio brand); internazionalizzazione (capacità di esportare il proprio business all’estero, contribuendo alla diffusione dell’eccellenza italiana nel mondo); alta qualità del servizio (capacità di combinare le migliori pratiche ai metodi di attuazione, al fine di ottenere il miglior prodotto o servizio che soddisfi i clienti); sostenibilità (promozione di una migliore qualità della vita all’interno dell’azienda, dello studio legale, di una banca o di un istituto finanziario in relazione a scelte economiche, sociali e ambientali e favorendo attività dall’impatto positivo all’interno della propria struttura e per la comunità); formazione (promozione di corsi di formazione continua con aggiornamento della preparazione professionale dei dipendenti).
(ITALPRESS).
SUPER WEEKEND CON TRE TAPPE DI ESORDIO STAGIONALE
Sarà un intenso fine settimana di coppa del mondo per la scherma internazionale. Sono infatti tre gli appuntamenti in agenda e che vedranno l’attenzione internazionale riversata a Berna, al Cairo ed ad Orleans, dove, rispettivamente, si svolgeranno le prove di coppa del mondo di spada maschile, fioretto femminile e sciabola femminile. A Berna salgono in pedana ben 320 spadisti provenienti da tutto il mondo. La tappa d’esordio stagionale vedrà protagonisti anche dodici atleti azzurri, di cui dieci partiranno già dalla giornata di questo venerdi per affrontare la fase preliminare. Gli unici due già ammessi di diritto al tabellone principale che scatterà sabato mattina sono il bronzo iridato individuale, Andrea Santarelli, e Gabriele Cimini. Ad affrontare la fase a gironi questo venerdi saranno invece Marco Fichera, Enrico Garozzo, Federico Vismara, Davide Di Veroli, Valerio Cuomo, Luca Diliberto, Matteo Tagliariol ed Andrea Russo. Gli occhi saranno puntati poi sulla gara a squadre, in programma domenica e per la quale il commissario tecnico, Sandro Cuomo, è intenzionato a puntare sul quartetto composto da Andrea Santarelli, Enrico Garozzo, Marco Fichera e Davide Di Veroli.
Sulle pedane de Il Cairo scatta invece la stagione di coppa del mondo di fioretto femminile. Sguardo puntato sulle dodici azzurre in gara, otto delle quali dovranno affrontare la fase preliminare in programma venerdi. Si tratta di Martina Batini, Elisabetta Bianchin, Erica Cipressa, Martina Favaretto, Camilla Mancini, Beatrice Monaco, Martina Sinigalia ed Elisa Vardaro. Per loro l’obiettivo sarà quello di raggiungere nel main draw le quattro azzurre inserite come teste di serie: le due medaglie di bronzo iridate individuali, Arianna Errigo ed Elisa Di Francisca, Alice Volpi e Francesca Palumbo. Proprio queste quattro comporranno poi il quartetto che, guidato dal CT Andrea Cipressa, salirà in pedana domenica nella gara a squadre che ha in palio una buona fetta di qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo2020. E’ Orleans ad ospitare l’esordio stagionale del circuito di coppa del mondo di sciabola femminile. Accompagnate dal CT Giovanni Sirovich saranno dodici le sciabolatrici azzurre chiamate ad affrontare il primo appuntamento della nuova stagione che si concluderà coi Giochi Olimpici in terra giapponese.
Tra le azzurre iscritte alla tappa francese, l’unica ammessa di diritto al main draw è Irene Vecchi. Per Rossella Gregorio, Rebecca Grgano, Giulia Arpino, Michela Battiston, Sofia Ciaraglia, Martina Criscio, Beatrice Dalla Vecchia, Lucia Lucarini, Chiara Mormile e Caterina Navarria e Benedetta Taricco, la gara inizierà venerdi dalla fase a gironi. Domenica, nella gara a squadre, l’Italia sarà in pedana con il quartetto formato da Irene Vecchi, Rossella Gregorio, Martina Criscio e Sofia Ciaraglia.
(ITALPRESS).
GRIECO VICEPRESIDENTE NETWORK UE FORMAZIONE EARLALL
L’assessore ad Istruzione, formazione e lavoro della Regione Toscana, Cristina Grieco, è stata eletta vicepresidente di Earlall, la più grande rete europea di Regioni sulla formazione professionale.
All’interno di questo network, l’assessore Grieco ha guidato e continuerà a guidare un gruppo di lavoro sull’imprenditoria giovanile ed è intervenuta, durante i lavori dell’Assemblea generale, per sottolineare l’importanza della formazione professionale, anche alla luce della nuova programmazione europea post 2020 e dell’esigenza di rafforzare i collegamenti tra formazione e mondo del lavoro.
Per l’assessore Grieco “la formazione professionale non va intesa come un percorso formativo di secondo piano, ma come una opportunità per tanti giovani che hanno voglia di mettersi alla prova e specializzarsi in vista di un mondo del lavoro sempre più dinamico e veloce”.
Questa posizione è stata condivisa anche dalla Commissione europea che in diversi incontri che si sono tenuti in questa due giorni di Bruxelles ha confermato che nella prossima programmazione ci saranno più risorse a sostegno della formazione professionale all’interno di programmi a gestione diretta come l’Erasmus plus.
“Una opportunità che la Regione Toscana saprà cogliere con una vera strategia di lungo periodo al servizio dell’intero sviluppo territoriale”, ha commentato l’assessore Grieco.
“Nel mondo di oggi la formazione deve anche essere intesa come un momento temporale continuativo e non solo come parentesi precedente all’impiego. Con le nuove tecnologie è impensabile che i giovani si formino una sola volta senza alcun tipo di aggiornamento, una volta entrati nel mondo del lavoro”, ha aggiunto l’assessore Grieco. “Il mio impegno come vicepresidente di questa Rete sarà di orientare i suoi lavori proprio su questi punti che per Regioni dinamiche come la Toscana sono fondamentali”.
“Tra le azioni chiave che ci sono state attribuite dalla Rete Earlall”, ha concluso Cristina Grieco, “lavoreremo a un documento strategico da sottoporre al Comitato delle Regioni, CoR, riguardo alla fuga dei cervelli”.
Il CoR, all’interno della sua Commissione Sedec (Affari sociali) ha lanciato il parere di iniziativa “Brain Drain in the EU: adressing the challenge at all levels” con l’obiettivo di contribuire alla formulazione di politiche e/o misure appropriate per mantenere, attrarre o recuperare una forza di lavoro altamente qualificata nelle Regioni.
La Regione Toscana ha fondato la rete Earlall ed oggi guida il suo Board insieme ad altre Regioni, tra cui i Paesi Baschi che al momento hanno la presidenza e che hanno ospitato le diverse riunioni di questa due giorni brussellese.








