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TOSCANA, DALL’8 DICEMBRE “METTI UN PRESEPE IN VETRINA”

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Realizzare un presepe nella vetrina del proprio negozio ma anche esporre la fotografia di un’opera d’arte rappresentante la Natività tra quelle messe a disposizione a titolo gratuito dal museo degli Uffizi, oppure esibire un presepe intagliato nel legno da un artigiano fiorentino. È quanto si propone di fare l’iniziativa “Metti un presepe in vetrina”, promossa dai laici del Vicariato di San Giovanni e presentata questa mattina, martedì 19 novembre, nella sala Barile di palazzo del Pegaso. Giunta alla seconda edizione, l’iniziativa, attraverso il coinvolgimento dei negozianti del centro storico di Firenze, mira a valorizzare e riscoprire il presepe come simbolo di identità religiosa, ma anche culturale, artistica e di comunità della nostra tradizione.
“Il Natale, almeno per quel che mi riguarda, ha un senso religioso profondo, ma allo stesso tempo è un momento di riscoperta dei valori di pace e convivenza per tutto il corpo sociale di una comunità”, ha dichiarato il presidente del Consiglio, Eugenio Giani. “Non fermarsi alla corsa sfrenata per i regali, ma riscoprire questi valori e tradurli in fatti concreti ci aiuta a superare problemi culturali, relazionali e di giustizia sociale. Per questo sono contento che si presenti qui, in Consiglio regionale, questa iniziativa, che si prefigge proprio gli obiettivi che richiamavo”.
Anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Stella, ha sottolineato l’importanza della valorizzazione delle tradizioni, come quella rappresentata dal presepe. “In un momento in cui le persone si fanno prendere dalla frenesia degli acquisti, – ha detto – il Natale, attraverso la tradizione del presepe, può diventare occasione di riflessione su ciò che ci accade intorno e può farci riscoprire proficue relazioni non solo tra commercianti e clienti, ma fra le persone in senso generale”.
Tra gli interventi anche quello dell’assessore alle attività produttive di Firenze, Federico Gianassi. “Il mondo del commercio è molto articolato e vive una competizione serrata con il fenomeno delle vendite online – ha commentato. – Ma attraverso sfide come questa, che recuperano pienamente il senso di comunità, possiamo contrastare il fenomeno dell’impoverimento commerciale, e di riflesso sociale, del territorio.
“Offriamo opportunità ai commercianti di riscoprire il tesoro di una bellissima tradizione, fare i presepi nelle vetrine, che si rifà alla’esperienza del francescanesimo a Firenze e a quella delle opere d’arte create dalla fede del popolo. È un modo per valorizzare al meglio i loro prodotti e consentire ai cittadini di fermarsi ad ammirarli e capire il vero senso del Natale”, ha spiegato Carla Delle Piane, una delle organizzatrici. Il contatto con i negozianti, avviato in prima battuta dagli scout, “è anche servito – ha aggiunto – come momento di ascolto dei problemi che essi vivono e mi auguro che il Comune lo coltivi anche fuori da questa iniziativa”.
“L’iniziativa che proponiamo ai negozianti, è un’opportunità che ci offre la chiesa per stare più vicini alle persone e di trasformare i negozi in altrettanti momenti di vicinanza per gli abitanti del quartiere”, ha aggiunto Chiara Lucifero, anche lei coinvolta nell’organizzazione dell’iniziativa.
Come ricordato dagli organizzatori, ‘Metti un presepe in vetrina’ si svolgerà dall’8 dicembre al 6 gennaio compreso. Nel 2018 avevano aderito circa duecento negozi e quest’anno il numero dovrebbe essere superiore. Il 23 gennaio prossimo, infine, in Consiglio regionale sarà allestita una mostra fotografica che documenterà i presepi che saranno stati esposti nelle vetrine delle attività commerciali aderenti.
(ITALPRESS).

M.C. ESCHER E LA FISICA, STUDIO SU PHYSICAL REVIEW LETTERS

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Uno dei più famosi disegni dell’artista olandese M.C. Escher, il “Cerchio Limite IV (Paradiso e Inferno) mostra angeli e demoni in una tassellazione che riempie un cerchio senza spazi vuoti. Da questa magistrale incisione hanno tratto ispirazione i ricercatori di una collaborazione internazionale comprendente il Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano per l’articolo pubblicato su Physical Review Letters e che ne ha meritato la copertina.
Lo sguardo libero e non convenzionale dell’arte ha lanciato stavolta un prezioso assist alla scienza.
I ricercatori del gruppo del Professor Paolo Biscari, insieme ai loro collaboratori, hanno scoperto che la disposizione di angeli e demoni nella celebre figura consente di prevedere come un corpo cristallino modificherà la sua forma se sottoposto ad azioni esterne.
L’incisione di Escher è legata infatti al lavoro di matematici che nella metà del secolo scorso stavano esplorando le proprietà degli spazi iperbolici: questi ultimi sono proprio l’oggetto dello studio che mostra un collegamento tra questi particolari spazi e fenomeni quotidiani come la deformazione plastica permanente della materia.

L’opera d’arte ha fatto scattare la scintilla per elaborare un nuovo approccio al problema della descrizione matematica dei fenomeni di deformazione di materiali complessi.
Il nuovo sguardo proposto dai ricercatori mostra come si possano associare le forme del reticolo cristallino ai punti dello spazio iperbolico. Nelle sue deformazioni, il materiale cambia di volta in volta forma, passando da quella associata (per esempio) a un angelo della figura di Escher a quella associata a uno degli angeli vicini. La plasticità nei cristalli, per esempio nei metalli, è dovuta infatti alle interazioni di difetti reticolari che vengono spostati dalle forze applicate al corpo durante la sua deformazione.
Il modello promette di diventare un nuovo utile strumento per lo studio e la simulazione numerica di fenomeni plastici alle scale microscopiche, nelle quali le teorie convenzionali non riescono a descrivere correttamente numerose proprietà come la resistenza meccanica e le sue imprevedibili fluttuazioni, che possono anche generare vere e proprie valanghe plastiche.
Il controllo di questi fenomeni apre di fatto nuove strade per la progettazione e lo sviluppo (guidati da teoria e simulazione) di nuovi materiali e per l’ottimizzazione dei processi di micro-manifattura.
(ITALPRESS).

A FIRENZE LA MESSA DEL MARATONETA

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In gemellaggio con New York e Venezia (dove è stata appena celebrata) e anche con Roma e Valencia (dove ci sarà a fine mese), sabato 23 novembre alle ore 18, alla vigilia della Maratona di Firenze, sarà celebrata la Messa del Maratoneta nella Basilica di Santa Maria Novella. A promuoverla è la stessa Firenze Marathon insieme con Athletica Vaticana, la rappresentativa sportiva della Santa Sede. Atlete e atleti – non solo maratoneti – sono invitati a vivere insieme un momento di spiritualità, anche con familiari e amici. Al termine della Messa verrà impartita la benedizione degli sportivi e sarà recitata anche la “Preghiera del maratoneta” (tradotta in 37 lingue tra cui arabo e cinese ma anche etiope e swahili). A celebrare sarà monsignor Melchor Sanchez de Toca, presidente di Athletica Vaticana, con alcuni sacerdoti podisti.
(ITALPRESS).

RIPRISTINO ATTIVITÀ DIDATTICA DI MEDICINA A TARANTO

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Il Senato Accademico dell’Università degli Studi di Bari ha deliberato che dal 20 novembre 2019 verranno ripristinate le attività didattiche presso il canale formativo (sede didattica di Taranto) del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, già accreditato presso la sede di Bari.
“Gli studenti che vorranno – si legge nella nota – potranno svolgere presso la suddetta sede esclusivamente le attività didattiche che non necessitano di frequenza di laboratori o tirocini pratici. Il Rettore Stefano Bronzini ringrazia il M.I.U.R., la Regione Puglia, il Comune, la Provincia, la ASL e il Vescovado di Taranto che hanno lavorato all’avvio di questo progetto e auspica che si possa arrivare, in tempi brevi, alla definizione di un nuovo corso di laurea nella sede decentrata di Taranto”.
“Dopo aver ricevuto la lettera dal Ministero sono contento perché possono riprendere le attività nel canale formativo di Taranto – ha commentato il rettore Stefano Bronzini –  Oggi lo possiamo dire il canale formativo di Taranto è attivato. Noi avevamo predisposto tutto per aprirlo fin dall’anno scorso perché abbiamo sempre pensato, lo pensiamo dal 2008 da quando abbiamo aperto il primo dipartimento a Taranto, che l’Università debba avere un suo presidio in un luogo così in difficoltà, soprattutto in questo momento”.

(ITALPRESS).

CITROËN C3 R5 ALL’ATTACCO DEL TUSCAN REWIND

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Il team Citroën affronta la decima edizione del Rally Tuscan Rewind con la massima determinazione. Si tratta dell’ultima gara del Campionato 2019, la seconda gara su terra della stagione, con coefficiente 1,5. Tutto il team ha lavorato per preparare al meglio questo decisivo appuntamento. L’equipaggio è pronto a dare battaglia e affrontare ogni chilometro di ciascuna Speciale con grande concentrazione, con l’obiettivo di essere precisi e veloci. La Citroën C3 R5, il cui set-up è stato impostato per affrontare al meglio questi tracciati, sarà equipaggiata con pneumatici Pirelli, i più adatti a questi sterrati. La gara si svolgerà in una zona della Toscana nota a livello nazionale e internazionale, famosa anche per aver ospitato in passato alcuni tratti del Mondiale, quando si correvano qui alcune delle speciali del Rally Sanremo. Dopo lo shakedown, la partenza del Rally è previsto venerdì 22 alle ore 14,30 a Montalcino, in Piazza del Popolo. A seguire, la Super Prova Speciale San Giovanni d’Asso, di soli 2,05 km.
(ITALPRESS) – (SEGUE).

Tutte le altre speciali si affronteranno nella giornata di sabato, sui tracciati nella regione collinare intorno a Montalcino, con due passaggi sulle Speciali di Pieve a Salti e invece 3 passaggi previsti nella Speciale Torrenieri – Castiglion del Bosco. La gara terminerà nel pomeriggio di sabato 23 novembre, a Montalcino. In tutto sono otto le prove speciali, una il venerdì e sette il sabato, per un totale di 120,96 chilometri cronometrati. “Siamo all’atto finale del Campionato Italiano Rally 2019. Una finalissima, praticamente perché siamo in quattro in corsa per il titolo. Si correrà una gara molto tirata sugli sterrati toscani nella zona di Montalcino, molto famosa sia per il vino sia perché è stata teatro delle sfide del Mondiale Rally quando il Sanremo si correva anche con delle tappe in Toscana. Strade che io ho percorso diversi anni fa, all’inizio degli anni 2000. Strade bellissime, veloci, con terreno compatto. Credo che con la nostra C3 potremo fare un’ottima gara, la seconda su sterrato della stagione” dice Luca Rossetti.

“Abbiamo cercato di prepararci al meglio anche con la nostra partecipazione a un Rally che fa parte del Trofeo Raceday, nelle Marche, dove abbiamo raccolto informazioni utili per preparare al meglio questa gara, decisiva. Arriviamo motivati. Sappiamo che tutta la squadra sta facendo il massimo per affrontare al meglio quest’ultima gara. Sicuramente daremo battaglia su queste strade favolose” conclude il pilota di Citroen Italia. “Arriviamo ad affrontare l’ultima gara del Campionato forti dell’esperienza maturata in questi mesi con la nostra C3 R5 e con tutto il team. Siamo preparati e molto determinati a fare del nostro meglio sugli sterrati toscani” conclude Eleonora Mori.
(ITALPRESS).

LE GOMME SCELTE DAI PILOTI PER GP ABU DHABI

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La FIA ha comunicato a Pirelli il numero di set di pneumatici e mescole scelti da ciascun pilota per il Gran Premio di Abu Dhabi (29 novembre/1 dicembre).

Hamilton 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Bottas 1 White Hard C3, 4 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Vettel 1 White Hard C3, 4 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Leclerc 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Verstappen 1 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 9 Red Soft C5;
Albon 1 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 9 Red Soft C5;
Ricciardo 1 White Hard C3, 4 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Hulkenberg 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Magnussen 1 White Hard C3, 4 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Grosjean 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Sainz 1 White Hard C3, 4 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Norris 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Perez 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Stroll 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Raikkonen 1 White Hard C3, 4 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5.
Giovinazzi 2 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 8 Red Soft C5;
Kvyat 1 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 9 Red Soft C5;
Gasly 2 White Hard C3, 2 Yellow Medium C4, 9 Red Soft C5;
Russell 2 White Hard C3, 2 Yellow Medium C4, 9 Red Soft C5;
Kubica 1 White Hard C3, 3 Yellow Medium C4, 9 Red Soft C5.
(ITALPRESS).

AL VIA 6° PROGETTO RETE, TISCI “UN SUCCESSO”

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Il calcio e lo sport come strumento di inclusione sociale. Questo l’obiettivo del Progetto Rete, iniziativa promossa promossa dalla Figc con la collaborazione del Ministero dell’Interno e l’Anci, con il supporto di Eni e Puma, rivolta ai minori stranieri accolti nei centri Sprar/Siproimi del nostro Paese. Un percorso iniziato nel 2015 e giunto alla sesta edizione, con numeri di partecipanti elevato a livello nazionale, 500 i ragazzi coinvolti nella scorsa edizione: “Sono grato al mondo del calcio per tutto quello che stiamo cercando di fare per quanto riguarda l’integrazione – ha spiegato il presidente della Figc Gabriele Gravina -. È importante saper unire le culture, questo progetto è partito nel 2015 e sono stati coinvolti più di 2000 soggetti. Abbiamo scoperto quanto sia importante un’altra dimensione del nostro mondo: un livello che ci porta a visionare ancor di più un liberalismo. Dal progetto Rete ho imparato molto. Ho capito che è importante saper donare qualcosa perché poi qualcosa ci ritorna e ci arricchisce. Ringrazio la città di Palermo dove quest’anno stiamo portando una serie di eventi legati alla solidarietà e alla fraternità”. Il progetto si sviluppa in 49 centri Sprar/Siproimi e presso i Centri Federali Territoriali di Palermo, Gela, Milano, Casalnuovo di Napoli e Noicattaro. Vito Tisci, presidente del settore giovanile e scolastico, ha mostrato tutta la sua soddisfazione: “Il progetto Rete è una delle iniziative migliori della Figc, siamo alla sesta edizione in cui sono stati coinvolti più di 2000 stranieri riuscendo a favorire uno sviluppo in termini formativi. La Sicilia è la regione più presente in questo progetto, in questi anni i risultati sono stati motivo di grande soddisfazione e testimoniano la validità del progetto. Un grandissimo numero di partecipanti ha trovato la propria collocazione all’interno del campo sociale”, ha concluso.

(ITALPRESS).

UNA DELEGAZIONE DI SPADISTI LIBICI A TERNI

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Una delegazione composta da un tecnico e quattro spadisti libici sono ospiti del Circolo della Scherma Terni. L’accoglienza della delegazione della Libia rientra nel quadro dell’attività di relazioni internazionali promossa da anni dalla Federazione Italiana Scherma e che vede la stipula di oltre sessanta accordi di collaborazione con altrettante realtà schermistiche di diversi Paesi. Ad allenarsi a Terni, sino al 20 novembre, insieme al tecnico Serajeddin Ettajour ci sono gli atleti Khaled Buhdeima, Abdussalam Abujtela, Abdulmalek Al Ghadi e Abubaker Al Gadi, per un ritiro di preparazione verso Berna dove parteciperanno, per la prima volta, ad una tappa di Coppa del Mondo di spada maschile. “Queste sono le realizzazioni concrete di quegli accordi che vengono stipulati e che puntano a far sviluppare la scherma – è il commento del Presidente federale, Giorgio Scarso – Ringrazio il Circolo della Scherma Terni e tutte le società italiane che accolgono complessivamente oltre cento atleti che scelgono l’Italia e la nostra realtà schermistica, come occasione di crescita e di formazione tecnica. Ma questi rapporti e queste iniziative, non sono solo occasioni di crescita schermistica e sportiva, ma anche culturale e sociale. Lo dimostra questa esperienza che si sta vivendo a Terni – continua Scarso – dove si sta avendo l’opportunità di comprendere come la Libia non sia solo quel “Paese di partenza” come oggi viene definito, quanto una realtà complessa e complicata dove lo sport assume per qualcuno occasione importante di crescita umana e di rapporti con i Paesi del Mediterraneo”. “Da parte nostra – spiega il Presidente del Circolo della Scherma Terni, Alberto Tiberi – ci siamo messi a disposizione per far conoscere la nostra scuola ed offrire le nostre competenze, ma anche noi siamo pronti ad apprendere qualcosa da loro”. “Siamo grati per l’aiuto e la disponibilità data dal presidente Scarso e della Federazione Italiana Scherma che ci permette di migliorare il nostro livello di scherma qui in Italia – spiega uno degli spadisti libici, Khaled Buhdeima – In Italia c’è un altissimo livello di scherma e siamo contenti di poter imparare dai maestri italiani. E’ un onore poterci allenare in un Circolo prestigioso come questo di Terni dove è nato e cresciuto un campione del mondo come Alessio Foconi. Parteciperemo alla tappa di Coppa del Mondo a Berna per la prima volta come team della nostra federazione. L’obiettivo è acquisire punteggio a livello internazionale per rimanere alti nel ranking e restare tra i primi quattro in Africa. Magari un giorno i nostri giovani atleti diventeranno maestri e quindi abbiamo bisogno di fare esperienza dove c’è scherma di qualità”. A guidare la delegazione il coach Serajeddin Ettajour ed il veterano Khaled Buhdeima, 36 anni, capitano della nazionale nonchè membro e fondatore della federazione e tra i primi a portare la disciplina della scherma in Libia. Con lui il ventenne Abdussalam Abujtela, per due volte vice campione africano, ed i giovanissimi 17enni Abdulmalek Al Ghadi e Abubaker Al Gadi.
(ITALPRESS).