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CDM PARALIMPICA. ITALIA SENZA ACUTI

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Italia senza podi al termine della prima giornata della tappa di Amsterdam del circuito di Coppa del Mondo di scherma paralimpica. I colori azzurri sono infatti rimasti ai piedi del podio nelle due gare maschili, con Edoardo Giordan, nella sciabola categoria A, e con Marco Cima nel fioretto categoria B. Nella sciabola maschile, categoria A, Edoardo Giordan si è fermato alle porte del podio. L’azzurro infatti è stato sconfitto 15-6 nell’assalto dei quarti di finale dal cinese Tian Jianquan, concludendo così al settimo posto in classifica generale. Stop ai quarti di finale anche per Marco Cima nella gara di fioretto maschile, categoria B. Il campione europeo 2018 è stato superato nell’assalto valido per la certezza del podio, dal cinese Yanke Feng con il punteggio di 15-7. Si è conclusa invece nel turno delle 32 la gara di spada femminile, categoria A, sia per Sofia Brunati che per Sofia Della Vedova. La prima è stata fermata sul 15-3 dalla cinese Zou Xufeng, mentre Sofia Della Vedova è uscita sconfitta col punteggio di 15-7 dal match contro la russa Alena Evdokimova.

Infine, nella gara di spada femminile, categoria B, Rossana Pasquino è stata superata agli ottavi di finale dalla quotata russa Ludmilla Vasileva, numero 2 del tabellone, per 15-3, mentre Giada Tognocchi ha concluso dopo la fase a gironi la sua esperienza tra le spadiste.
(ITALPRESS).

RIFORMA ENTE TERRE TOSCANA, CONSULTAZIONI SU PDL

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I contorni della proposta di legge che vorrebbe risolvere problemi di sovrapposizioni tra enti e ridisegnare la governance del territorio agricolo all’interno dell’area protetta della Maremma, sono stati affrontati dalla commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale della Toscana, presieduta da Gianni Anselmi (Pd). Nel corso della seduta di ieri, mercoledì 13 novembre, i commissari hanno ascoltato tutti i soggetti interessati, tra cui sindacati e organizzazioni agricole, per “raggiungere un livello avanzato di riflessione e condivisione”, ha dichiarato il presidente Anselmi.
Se il disegno di legge ha riscosso “generale apprezzamento”, ci sono state richieste giudicate “inaccettabili” dal capogruppo Pd, Leonardo Marras, che ieri ha partecipato alla seduta della seconda commissione. Fai Cisl Toscana ha infatti auspicato una “veloce approvazione senza ulteriori ritardi e emendamenti”, pena “ricadute di carattere sociale e occupazionale importanti”.

L’accusa mossa dalla federazione agricola di non procedere speditamente all’approvazione della proposta di legge e l’esortazione a non prevedere modifiche al testo così come depositato, non sono piaciute a Marras: “Non accetto questo atteggiamento di diffida. Nel legittimo e doveroso rispetto di suggerimenti e osservazioni, rappresentiamo un’assemblea legislativa eletta che ha il dovere di operare scelte politiche. Se c’è un ritardo, è semmai da imputare a volontà non ancora definite”. “Stiamo ragionando – ha continuato Marras – se la proposta è la migliore possibile. L’attività agricola in zona protetta è elemento essenziale per raggiungere quegli obiettivi conservazionistici propri dell’area naturalistica”.

Il capogruppo ha poi risposto ai dubbi sollevati anche da Uil e Cgil. Nell’articolato si prevede una rivisitazione della dotazione organica con il passaggio dal contratto collettivo nazionale di lavoro agricolo a quello nazionale di funzioni locali, per il personale tecnico, e nazionale regioni locali – area dirigenza, per i dirigenti. Riguardo a questa trasformazione, i sindacati hanno manifestato il timore che gli operai agricoli “siano tagliati fuori”. Su questo rischio paventato di un atteggiamento “iniquo e di disparità”, Marras ha voluto rassicurare: “Approfondiremo la questione. Diciamo no ad assunzioni di impegni diversificati tra lavoratori”.

Nel complesso, comunque, la proposta piace, anche se le posizioni su gestione unitaria e maggiore sinergia tra Ente Terre e Parco della Maremma non sono tutte concordi. Per Confagricoltura il Parco regionale dovrebbe avere un “ruolo fondamentale nella gestione del turismo, dell’agriturismo e della fruibilità”. Per gli aspetti definiti “più legati al territorio” e quindi l’attività agricola stretta, il “riferimento corretto – a detta della Federazione – resta Ente Terre”. Diversa la posizione della presidente del Parco Lucia Venturi: “La gestione diretta dei terreni è importante perché l’agricoltura è un valore sostanziale e caratterizza fortemente l’area protetta”. Venturi ha ricordato che la Comunità di riferimento “ci ha creduto a tal punto da aver coniato un marchio collettivo di qualità oggi riconosciuto a venticinque aziende e che si basa su un disciplinare molto rigido”.
Una proposta per la redazione di un “Piano agricolo triennale” è arrivata da Cia Toscana. Suggerimento tenuto in considerazione dal capogruppo del Pd, che ha assicurato una “riflessione approfondita”.
(ITALPRESS).

PARI OPPORTUNITÀ E VIOLENZA DI GENERE, PATTO REGIONE-ANCI

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Un ‘patto’ delle fasce tricolore della Campania per progettare, sostenere e promuovere misure concrete per le pari opportunità e contro le violenze di genere. È la proposta approvata nell’ultima seduta della Giunta regionale della Campania su proposta dell’assessore alle Pari Opportunità, Chiara Marciani.
“L’iniziativa – spiega l’assessore Marciani – ha trovato piena condivisione dell’Anci Campania e si pone in linea con il progetto che l’Associazione che raccoglie i Comuni d’Italia ha promosso a livello nazionale per rafforzare sempre di più la rete che punta a eliminare le ineguaglianze e a promuovere la parità tra uomini e donne. Il nostro impegno comune sarà improntato a contrastare la presenza di stereotipi e pregiudizi fondati sulla diversità di genere, a promuovere azione concrete per contrastare e prevenire la violenza contro le donne”.

Fa notare la Marciani che “l’impegno comune, sviluppato in dodici punti programmatici, sarà quello di ideare, sostenere e condividere azioni concrete di promozione delle pari opportunità, basate sull’eguaglianza e la valorizzazione delle differenze per una società più equa, priva di stereotipi di genere e realmente paritaria. Nelle attività da mettere in programma saranno coinvolti i cittadini, ma anche associazioni e strutture che operano nel campo della promozione delle pari opportunità, tramite i centri antiviolenza e le case rifugio, nonché attraverso il potenziamento di tutti quei servizi che rimuovano quelle barriere nell’affermazione dei diritti di tutti e di ciascuno”.
“Quella di oggi è la pietra miliare di un percorso comune nel segno delle pari opportunità e dei diritti di ogni essere umano – aggiungono Marciani e il presidente di Anci Campania, Carlo Marino – Per questo il nostro appello a tutti gli Amministratori della Campania è quello di sostenere questo percorso affinché la sinergia tra amministrazioni rafforzi la lotta ai pregiudizi di genere e garantisca adeguato sostegno alle donne minacciate e vittime di violenza”.

“Dalla Campania, che ha nella sua natura i valori dell’accoglienza e del rispetto dell’altro, vogliamo lanciare il messaggio che – sottolineano – un nuovo percorso in materia di diritti è possibile nel nostro Paese per ridare la libertà a chi è vittima di schiavitù fisiche o psicologiche. Oggi abbiamo la possibilità, la consapevolezza, i mezzi innovativi e le tecnologie necessarie a raggiungere questo obiettivo umano e morale”.
“Da parte nostra – conclude Marino – ci impegniamo a progettare e sostenere misure concrete per contribuire a una reale parità di genere e a favorire nei nostri territori la creazione di Centri Antiviolenza, Case Rifugio e reti di sostegno alle donne. Bisogna poi intervenire rafforzando quelle azioni che permettano l’autonomia lavorativa delle donne al fine di neutralizzare il fenomeno della violenza economica perpetrata nei loro confronti”.

“A tal proposito – conclude Marino – sarebbe utile focalizzare una serie di interventi, da portare avanti in accordo con la Regione Campania, come quello sulla formazione mirata per l’inserimento lavorativo. Solleciterò, infine, in con una mia lettera i sindaci e le sindache, in attuazione di quanto previsto dal patto, a installare panchine rosse in luoghi pubblici. Devono diventare non solo un simbolo architettonico, ma soprattutto un simbolo della nostra lotta contro quella violenza di genere che colpisce in maniera vergognosa le donne ogni giorno”.
(ITALPRESS).

ITALIA DEL NUOTO PARALIMPICO DA MATTARELLA “PAESE CRESCE CON VOI”

ROMA (ITALPRESS) – Al Quirinale per festeggiare un successo storico, in vasca ma anche fuori. L’Italia del nuoto paralimpico è stata ricevuta questa mattina dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, due mesi dopo lo splendido Mondiale di Londra dove, per la prima volta nella storia, ha vinto il medagliere portando a casa ben 50 medaglie frutto di 20 ori, 18 argenti e 12 bronzi. Oltre al Capo dello Stato, presenti, tra gli altri, il numero uno del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, il ministro per le politiche giovanili e per lo sport Vincenzo Spadafora, il presidente della Federazione italiana nuoto paralimpico Roberto Valori e tutti gli atleti protagonisti nella rassegna iridata londinese. “Avete dato un grande contributo con questi risultati, avete fatto risuonare tante volte l’inno nazionale ma il contributo che date alla vita quotidiana è altrettanto importante – ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – Il nostro paese cresce insieme a voi. Trasmettete un grande messaggio a tutta l’Italia, grazie per le vostre attività e per il vostro impegno: siete una magnifica rappresentazione dell’Italia”. “Questi ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario, inimmaginabile sino a qualche tempo fa: l’Italia ha messo dietro tutti – ha sottolineato il presidente del Cip, Luca Pancalli – Mai successo nella storia dello sport paralimpico, questo risultato ha fatto un rumore straordinario all’estero. L’aggettivo più utilizzato era impressionante”.
(ITALPRESS).

AL VIA AL CAIRO LA COPPA DEL MONDO DI SCIABOLA

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Scatta dalle pedane de Il Cairo la stagione di Coppa del Mondo di sciabola maschile. Da questo venerdì sino a domenica i riflettori dell’attenzione saranno orientati sulla capitale egiziana dove è in programma la tappa d’esordio stagionale del circuito internazionale riservato agli sciabolatori. Sono complessivamente 194 gli atleti che stanno raggiungendo Il Cairo per affrontare la gara che segna l’avvio della stagione che avrà come suo epilogo i Giochi Olimpici Tokyo2020. Ed è sul Giappone che è orientata l’attenzione sia per chi punta alla qualificazione individuale e che, dunque, dovrà dare il massimo nel venerdì e nel sabato egiziano, e sia per chi invece, come l’Italia, cerca la conquista del pass nella gara a squadre che consentirebbe di avere tre azzurri nella gara olimpica individuale. Ad affrontare la tappa in terra egiziana saranno dodici sciabolatori azzurri. Si tratta di Aldo Montano, Luca Curatoli, Enrico Berrè, Gigi Samele, Dario Cavaliere, Francesco D’Armiento, Matteo Neri, Gabriele Foschini, Luigi Miracco, Giacomo Mignuzzi, Riccardo Nuccio e Giovanni Repetti.
Per otto di loro la gara inizierà già questo venerdi con la fase a gironi ed il tabellone di qualificazione, mentre per Luca Curatoli, reduce dal bronzo individuale ai Mondiali di Budapest2019, e per Gigi Samele, Enrico Berrè ed Aldo Montano, l’esordio stagionale è programmato per sabato perché sono inseriti come teste di serie nel tabellone principale. I quattro saranno poi protagonisti della gara a squadre che si svolgerà domenica. “Inizia la stagione più importante del quadriennio – è il commento alla vigilia del commissario tecnico, Giovanni Sirovich – E’ il momento in cui la sciabola in mano inizia ad avere un peso maggiore ma è anche il momento in cui bisogna dare il massimo. Sono fiducioso perché ho seguito i ragazzi anche all’ultimo ritiro collegiale e soprattutto conosco il loro valore e la loro voglia di dimostrarlo. Sin da subito”. A seguire gli azzurri a Il Cairo, oltre al ct Giovanni Sirovich, ci saranno anche i maestri Leonardo Caserta, Alessandro Di Agostino ed Andrea Terenzio, mentre il supporto medico è affidato al dottor Alessandro Pagliaccia ed al fisioterapista Andrea Giannattasio.
(ITALPRESS).

VENEZIA, CONTE “GIÀ DESIGNATO IL COMMISSARIO PER IL MOSE”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Abbiamo individuato la data del 26 novembre per riunire il Comitatone, un organo da me convocato per una governance su tutti i problemi strutturali di Venezia: grandi navi, Mose, maggiore coordinamento tra le autorità competenti”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti a Venezia a margine dei suoi incontri sull’emergenza acqua alta.
“Sta arrivando il commissario straordinario del Mose, è stato già designato, stiamo formalizzando, completeremo le nomine per Venezia Nuova, dobbiamo coordinare meglio i diversi organi”, ha aggiunto il presidente del Consiglio, che alla domanda su quali impressioni abbia riguardo ai danni dell’acqua alta ha risposto: “Voglio completarle, stiamo completando il giro, voglio parlare ancora con le persone. Ma l’impressione è che ci sia grande disagio, parlavo con un edicolante che ha perso la sua attività, immaginate cosa possa significare”.
Conte ha poi risposto a una domanda sulla situazione della maggioranza: “Abbiamo preso tanti impegni con i cittadini, se qualcuno vuole farsi distrarre dalle polemiche faccia pure, non è il mio caso”.
(ITALPRESS).

CONFCOMMERCIO “FUTURO DI STAGNAZIONE”

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“Da quasi un biennio l’economia italiana, osservata in prospettiva macro, sopravvive a se stessa. Le variazioni congiunturali del PIL hanno raggiunto, al massimo lo 0,1%. Per l’immediato futuro le nostre valutazioni su consumi, PIL e inflazione indicano meno probabile la recessione rispetto alla stagnazione. Non mancano sporadici segni di vitalità – le spese legate al turismo e i consumi di tecnologia -ma i potenziali riflessi di provvedimenti recenti, che complicano la vita dei produttori di reddito, potrebbero peggiorare la situazione”. È quanto emerge dal rapporto Congiuntura di Confcommercio.
A settembre la produzione industriale è tornata a ridursi segnalando una contrazione dello 0,4% congiunturale, al netto dei fattori stagionali, e del 2% su base annua. L’occupazione del mese di settembre si è leggermente ridotta rispetto al mese precedente (-0,1%), pur risultando ancora in crescita (0,5%) nel confronto annuo.
Stando a quanto rilevato a ottobre sul versante della fiducia di famiglie e imprese la fase di stagnazione dell’economia non sembra destinata a modificarsi nel breve periodo. La contrazione per il sentiment delle famiglie è stata dello 0,5% congiunturale, mentre per le imprese si è registrato un leggero aumento (0,4%). Su base annua il tendenziale di entrambi ha continuato a ridursi fortemente con -4% per le famiglie e -3,1% per le imprese.
(ITALPRESS).

CONTE “IL MOSE VA COMPLETATO”

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“Ci sono molti danni. Abbiamo fatto una riunione tecnica per verificare lo stato dei soccorsi, le attività di intervento e di ripristino dei servizi. Speriamo che questa notte non ci siano ulteriori emergenze. La situazione è monitorata di continuo”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, incontrando i giornalisti a Venezia, dove si è recato a verificare le conseguenze dell’emergenza maltempo.
“Non siamo nella condizione di quantificare i danni, servirà una istruttoria ad hoc. C’è stata fatta la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza dal governatore Zaia – ha aggiunto -. Domani c’è un Consiglio dei Ministri tecnico molto limitato che sicuramente prenderà in considerazione questa valutazione. Allo stato posso anticipare che non ci sono ragioni per negare il riconoscimento dello stato di emergenza e quindi stanziare i primi fondi per dare il segno di una fattiva partecipazione a questa emergenza da parte del governo. Siamo vicini alla comunità veneziana e a tutti coloro che amano Venezia, che è un patrimonio dell’intera umanità”.
Il presidente del Consiglio ha anche parlato del Mose: “E’ un’opera discussa, c’è un dibattito politico e polemiche che si trascinano da anni. Dobbiamo essere realisti nel nostro approccio. Siamo al 93% della realizzazione. Se valutiamo l’interesse pubblico, l’unica cosa da fare è completare nel modo più rapido ed efficace questo percorso pressoché obbligato”.
Accanto al premier la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, che ha spiegato: “Vogliamo prendere una serie di decisioni complessive per Venezia, non solo e non tanto per quanto riguarda l’emergenza. Per guardare oltre dando alcune risposte strutturali a questa città, che riguardano il Mose, le grandi navi e i dragaggi. Era già in animo nostro farlo prima”.
(ITALPRESS).