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ALLA JUVE IL DERBY D’ITALIA, L’ATALANTA INCALZA

La Juve, come d’abitudine, si è riposizionata in testa alla classifica. Ha vinto il derby d’Italia grazie al gol di Higuain, entrato nel finale. Ha sostituito Dybala che aveva segnato all’inizio un bel gol. L’Inter ha giocato, in qualche momento ha insidiato Bonucci e soci, ma sostanzialmente non si e’ dimostrata matura per continuare nell’avventura in testa alla classifica. E’ stato un buon derby, ricco di emozioni e di botte. Forse i veri avversari per il primato saranno nerazzurri, ma quelli dell’Atalanta. I nerazzurri calano nella ripresa, come si era visto a Barcellona. Ma il succo e’ che la Juventus e’ piu’ matura e le sei vittorie iniziali avevano illuso Conte e l’Inter. Vedremo se i nerazzurri si sgonfieranno. E la difesa piu’ forte del campionato? Tre pareggi e non molti gol (20, ma c’e’ da recuperare Brescia-Sassuolo), molti pasticci degli arbitri, ma ormai ci abbiamo fatto il callo. La vera macchina da gol e’ l’Atalanta: ne ha fatti piu’ di tutti, diciotto, e gia’ morde le caviglie delle prime. Zapata e’ a quota sei. Contro il Lecce, una vittoria per il fortunato ritorno a casa, nel nuovo stadio Gewiss. Dove arrivera’ la squadra di Gasperini? Sicuramente in alto.

Ha un po’ deluso il Napoli sul campo del Torino. I granata hanno fatto di piu’, ma Belotti e Mertens sono rimasti silenti e gol non se ne sono visti. Ora la squadra di Ancelotti (attacco che sembrava il migliore, qualche settimana fa) e’ a distanza (-6) dalla vetta e il Toro puo’ solo pensare all’Europa League. Anche le squadre capitoline hanno faticato. La Roma contro il Cagliari, la Lazio a Bologna, sotto gli occhi del “doppio ex” Mihajlovic, non hanno vinto. Al Dall’Ara, due espulsi, quattro gol tanti episodi discussi. All’Olimpico un rigore, un autogol, cartellini rossi nel finale. Le squadre romane hanno perso posizioni, anche se nella Lazio Immobile e’ gia’ capocannoniere con sette reti. Inzaghi lo ha sostituito lasciando in campo Correa: un mangiatore di gol: errori in fase risolutiva e un rigore sbagliato. Chissa’, se l’avesse tirato Immobile…I giallorossi credevano di aver vinto contro il Cagliari, grazie a un gol di Kalinic, poi annullato. Brutto incidente a Pisacane, nella circostanza. Dopo il fischio finale, Fonseca e altri della panchina “cacciati” per proteste. Chiedevano perche’ l’arbitro Massa non fosse andato a vedere lo schermo. Per molti il fallo c’era, anche se i dirigenti giallorossi sono di parere contrario.

“Non e’ un gioco per signorine – ha detto Petrachi – altrimenti andiamo a fare danza classica”. Solite diatribe, generate dalle novita’ del VAR. Chi “perde” non ci sta mai: troppi interessi. Per obiettivita’ dobbiamo dire che Massa aveva combinato qualche pasticcio anche in Fiorentina-Napoli (prima giornata), ed era stato fermato). Sardi al quinto risultato utile consecutivo e nei quartieri alti. I sogni di gloria delle romane? Qualcuno si sta risvegliando. La terza vittoria consecutiva della Fiorentina sull’Udinese (gol di Milenkovic) ha portato i viola in rampa di lancio verso la zona alta della classifica. L’Udinese e’ tornata in fase di stallo, anche se la situazione non e’ grave. Con Brescia-Sassuolo da recuperare, a meta’ classifica c’e’ affollamento, anche se si stanno staccando le prime e le ultime: alla vigilia della sosta azzurra, le posizioni di stanno delineando. Come l’anno scorso, tre squadre nella zona altissima (Inter, Juve, Atalanta), un gruppo che lotta per l’Europa (Napoli, Roma, Lazio e le novita’ Cagliari e Fiorentina), poi quelle che non vanno benissimo e, in coda, le genovesi che stanno malissimo. Di Francesco e Giampaolo si giocavano un pezzo di panchina e Semplici cominciava ad avere qualche problema: e’ andata male al tecnico della Samp, rimasto all’ultimo posto, perche’ la Spal ha battuto il Parma e ha fatto un passo avanti.

La Sampdoria ha numeri da retrocessione: attacco da quattro gol, difesa con 14 reti subite. A questo punto c’e’ da pensare che del tecnico si parlera’ nel corso della sosta. Sarebbe pronto Pioli come sostituto, ma anche il Genoa lo vorrebbe. Il Verona ha trovato il gol, che gli mancava, come la Spal che ha vinto in dieci il derby con il Parma. Un raggio di sole su Giampaolo che ha messo sulla graticola Andreazzoli. Il Milan, con Reina in porta al posto di Donnarumma, a Marassi ha ribaltato il risultato (errore del portiere sul gol di Schone), poi i rossoneri sono cresciuti e hanno vinto, salvando il loro allenatore. Muto Piatek, sul campo che lo vide protagonista. Adesso le cose cambieranno in casa rossonera? E i fautori dell’esonero, compresi i “nemici” del tecnico sul fronte interno? Il romanzone non e’ arrivato all’ultima pagina: ne riparleremo alla prossima puntata. Intanto, Genova e’ diventata (calcisticamente) una citta’ di retroguardia: penultimo il Genoa, ultima la Samp: e se retrocedessero entrambi? Sarebbe una sciagura, ma di cio’ si tratta.

(ITALPRESS)

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BUON ANNO NUOVO DALL’AGENZIA ITALPRESS

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La direzione e la redazione dell’Agenzia Italpress augurano ai lettori un felice anno nuovo. L’aggiornamento delle news ITALPRESS riprendera’ alle ore 7.30 dell’1 gennaio 2020.

Partita IVA regime ordinario, cose da sapere

Partita IVA regime ordinario: quali sono i costi da sostenere, le spese che si possono portare in detrazione, le aliquote IRPEF e cosa devi sapere prima di aprirne una.

La prima informazione che devi sapere riguarda il tuo volume d’affari.

  • Se in un anno produci un reddito inferiore a 5.000 euro, non sei tenuto ad aprire una partita IVA.
  • Se in un anno produci un reddito inferiore ai 30.000 euro e vuoi configurarti come libero professionista o ditta individuale, puoi aprire una partita IVA nel regime forfettario (ex regime dei minimi) e quindi esente da IVA e con un aliquota IRPEF fissa.
  • Se presumi di generare un reddito superiore ai 30.000 euro, la partita IVA nel regime ordinario è quella che fa per te. Andiamo subito ad analizzarne costi, tassazione e caratteristiche.

Inizio col dirti che la partita IVA non ha costi di apertura. L’apertura della partita IVA può essere fatta presentando l’apposito modulo presso l’Agenzia delle Entrate oppure spedendolo con una raccomandata A/R o con in via telematica (se disponi già di firma digitale e una PEC). In ultima soluzione puoi aprire la partita IVA dal commercialista ma in questo caso ti consiglio di chiedergli, in anticipo, la sua parcella per tale commissione.

Per altre informazioni: come aprire una partita IVA

Partita IVA regime ordinario: tassazione IRPEF

Mentre la tassazione IRPEF per chi ha una partita IVA in regime forfettario è fissa al 15%, l’aliquota IRPEF per chi è in regime ordinario varia in base al fatturato.

  • Fino a 15.000 euro si paga il 23%.
  • Per somme comprese tra 15.001 e 28.000 euro si paga un’aliquota IRPEF del 27%.
  • Per somme compre tra 28.001 e 55.000 euro l’aliquota IRPEF passa al 38%.
  • Per somme comprese tra i 55.001 e 75.000 euro, l’aliquota IRPEF per la partita IVA in regime ordinario ammonta al 41%.
  • Per chi supera un reddito imponibile ai fini IRPEF di 75.000 euro si versa un’aliquota del 43%.

Le prime tasse analizzate sono quelle riguardanti l’IRPEF. E’ anche vero che il calcolo va fatto sul fatturato imponibile ai fini IRPEF quindi non sul fatturato lordo ma considerando i dovuti sgravi fiscali.

Partita IVA regime ordinario: contributi previdenziali

La previdenza sociale vede addizionali legate alla categoria. Ogni professionista può iscriversi alla sua cassa di previdenza alla quale versare i contributi. Per esempio, i giornalisti professionisti iscritti all’Albo versano i contributi all’INPGI, mentre chi non ha un albo e una propria cassa previdenziale, va ad iscriversi alla cosiddetta “Gestione separata dell’INPS”. l minimale annuo da pagare ammonta a 3.676 euro, che si possono versare in quattro rate annuali.

Partita IVA in regime ordinario: vantaggi

vantaggi proposti con il regime ordinario sono essenzialmente quelli di poter portare in detrazione l’IVA e in deduzione i costi sostenuti per la propria attività. La percentuale di deduzione può variare sia in base al tipo di attività, sia in base alle spese, quindi non tutte le spese si possono detrarre al 100%.

A conti fatti, per calcolare la tassazione IVA nel regime ordinario è bene farsi due conti in tasca e soffermarti su quelle che sono le spese da portare in deduzione detrazione.

Ai fini di abbassare le tasse da pagare, un’impresa o un libero professionista in regime ordinario può portare in detrazione o in deduzione le sue spese. Qual è la differenza tra detrazione e deduzione?

Le spese deducibili fanno abbassare la base imponibile (cioè l’ammontare sul quale vanno calcolate le tasse) le spese detraibili fanno diminuire l’imposta sui redditi. E’ importante che ogni spesa sia documentata e che il contribuente possa dimostrarla al momento di un accertamento fiscale.

Poniamo il caso in cui un professionista utilizza la propria casa per svolgere la sua attività (immobile a uso promiscuo). In questo caso il 50% di tutti i costi legati alla casa (rata del mutuo, canone d’affitto, bollette della luce, acqua, gas, spese condominiali…) possono essere portate in deduzione. Le spese telefoniche si possono portare in deduzione con una percentuale che ammonta all’80%.

Sono deducibile anche tutte le spese di manutenzione straordinaria legate all’immobile.

Le spese legate alla formazione professionale e di aggiornamento (corsi professionali, master, convegni di vario genere) sono spese deducibili al 100%, cosa che non avviene nel regime forfettario o nel vecchio regime dei minimi dove le spese per l’istruzione e la formazione non sono contemplate.

Per le spese legate all’acquisto di prodotti tecnologici, spetta la deduzione pari all’80% anche se l’acquisto avviene tramite leasing o noleggio.

Come accertarsi che il regime ordinario sia quello corretto

Se vuoi essere sicuro che il regime ordinario sia quello adatto alla tua attività, puoi confrontarti con un consulente fiscale, che ti farà scoprire come risparmiare sulle tasse.

Per farlo puoi rivolgerti a Fiscozen, una realtà che vuole aiutare liberi professionisti e imprenditori italiani a gestire la Partita IVA online, accompagnandoli nel loro percorso imprenditoriale.

Se hai ancora dubbi sulla scelta più conveniente nel tuo caso, puoi prenotare una consulenza gratuita e senza impegno con un consulente fiscale di Fiscozen cliccando sul banner. Studierà la tua situazione e ti consiglierà la strada migliore per il tuo business.

fiscozen

Come compilare una raccomandata

Come compilare una raccomandata A/R o semplice. Istruzioni facili da capire e alla portata di tutti. Dettagli su come compilare la busta e quanto costa il servizio offerto dall’ufficio postale.

Nell’articolo su come disdire il contratto sky ti abbiamo detto che la disdetta va presentata per raccomandata. In effetti la raccomandata ha un grosso valore legale. Per esempio, se prendi una multa e devi fare la comunicazione dei dati del trasgressore per la decurtazione dei punti patente, l’invio dei dati va fatto con posta raccomandata così da avere “le prove” della comunicazione dei dati.

In Posta puoi accedere a due tipi di spedizioni per raccomandata, la raccomandata semplice e la raccomanda AR, cioè con “ricevuta di ritorno”.

Raccomandata A/R o semplice, cosa cambia

Entrambe ti offrono:

  • Un’attestazione dell’avvenuta spedizione
  • Controllo del percorso della spedizione (tracciamento della lettera o del pacco spedito)
  • Giacenza di 30 giorni in ufficio postale se il destinatario dovesse essere irreperibile per più di due tentativi di consegna
  • Il destinatario firma alla consegna del collo (busta o pacco che hai spedito)

La raccomandata A/R, offre, in più, una ricevuta di ritorno, cioè un avviso di ricevimento. La raccomandata A/R ti dà, in più, la conferma dell’avvenuta consegna della spedizione con la data e la firma del destinatario che ha ricevuto il tuo pacco o busta.

Le differenze sono presenti anche nel costo e nei moduli da compilare per fare la raccomandata. Vediamo tutti i dettagli.

Come compilare una raccomandata

Ti basterà andare alla posta e chiedere un “talloncino per la raccomandata”. L’addetto alla posta ti consegnerà un piccolo foglio di carta che dovrai compilare con:

  • I tuo dati, alla voce Mittente.
    Dovrai inserire Nome e Cognome, Indirizzo completo di civico e CAP.
  • I dati del ricevente
    Alla voce Destinatario dovrai inserire Nome e Cognome, indirizzo completo di civico e CAP di chi deve ricevere la tua raccomandata.

In posta, dovrai recarti con la lettera da spedire. Anche sulla busta dovrai inserire mittente e destinatario. Se ti stai chiedendo dove va il mittente e dove va il destinatario, niente paura, sono dubbi molto frequenti. Su una busta, il mittente (cioè colui che spedisce la lettera) va indicato in alto a sinistra. Il destinatario (colui che deve ricevere la lettera) va specificato in basso a destra. Come promemoria, ti lascio questa illustrazione.

come fare una lettera raccomandata AR

Mittente e destinatario vanno scritti sul retro della lettera da spedire o sul fronte del pacco da spedire. Gli stessi dati dovrai riportarli sul talloncino della Raccomandata.

Come compilare una raccomandata con ricevuta di ritorno

Se ti stai chiedendo come fare una raccomandata A/R, sappi che il procedimento è lo stesso, dovrai però compilare un modulo aggiuntivo che è quello mostrato nella foto in alto. In pratica dovrai barrare la casella A/R e scrivere, di nuovo, i dati del mittente e del destinatario su un talloncino a parte.

Per questo motivo, se devi spedire una raccomandata A/R, quando vai alla posta dovrai chiedere all’addetto, un talloncino per la “Raccomandata con ricevuta di ritorno“, in questo caso, l’impiegato dell’ufficio postale ti darà due fogli, entrambi da compilare con i dati del mittente (colui che spedisce la lettera) e del destinatario (colui che riceve la lettera e che deve firmare al momento della consegna).

Quando il “ricevente / destinatario” firma la raccomandata, grazie al servizio ricevuta di ritorno, la posta ti invierà una notifica. La notifica è rappresentata dallo stesso talloncino che compili.

foto lettera, Depositphotos

Quanto costa spedire una raccomandata?

Il costo della raccomandata varia in base alle dimensioni e al peso della busta o del pacco da inviare. Se devi spedire una semplice busta / lettera, il costo della raccomandata è di 5,40 euro. Le buste più grandi, dallo spessore di 5 cm (che possono contenere, per esempio, un libro) possono arrivare a costare 14,75 euro. Il prezzo cambia se scegli i servizi relativi ai pacchi e non più alle lettere.

E il costo della raccomandata A/R?

Al prezzo della raccomandata semplice, dovrai aggiungere una commissione di 1,10 euro.

Segreto bancario: i Paesi aderenti

Come funziona il segreto bancario in Svizzera, Austria e in Italia. Paesi e leggi al confronto e la tutela della privacy in caso di accertamento fiscale.

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Parliamo di assicurazioni temporanee e in particolare quelle che hanno una durata di 1, 2 o 3 mesi. Tale scelta è ideale per chi usa lo scooter o la moto solo nei mesi estivi. Costi, compagnie e fattori da valutare.

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